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Autore: Redazione StudioNews

Nasce il primo olio “made green in Italy” targato Zucchi

Nasce il primo olio “made green in Italy” targato ZucchiRoma, 7 mag. (askanews) – Nasce il primo olio extravergine di oliva 100% italiano e sostenibile con il marchio “made green in Italy” del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energica. E’ dell’Oleifico Zucchi. Lo standard Made Green in Italy è uno schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti e coniuga la misurazione degli impatti sull’ambiente di un prodotto o di un servizio nel suo intero ciclo di vita con la dimensione del “made in Italy”, legata alle eccellenze del sistema produttivo nazionale, tramite la metodologia europea PEF (Product Environmental Footprint), che consente di calcolare l’impronta ambientale misurando l’impatto del prodotto in ogni singola fase del ciclo di vita.


Lo schema “Made Green in Italy” prevede la certificazione da parte di un organismo di certificazione accreditato a garanzia della competenza, della serietà e della robustezza della valutazione. “Il riconoscimento per l’Oleificio Zucchi è un marchio di garanzia per i suoi prodotti ma anche una certificazione per i consumatori – ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin – Oggi si punta a cicli produttivi sempre più sostenibili, che uniscono il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari nazionali. Per attribuire questa certificazione si valutano le prestazioni ambientali di un prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime al fine vita, e si verifica se sono organizzate al fine di ridurre gli impatti ambientali. In un mercato sempre più agguerrito e globalizzato – prosegue – poter contare su un marchio come Made Green in Italy, che ha valore europeo, è la prova che Oleificio Zucchi guarda avanti per costruire un futuro aziendale sempre più sostenibile per accrescere la propria competitività su tutti i mercati nel segno della qualità italiana”.


L’olio EVO 100% Italiano Sostenibile Zucchi è un prodotto che racconta una storia fatta di qualità, sicurezza, benessere, abbraccia non solo la condivisione di valori di natura ambientale, economico e sociale, ma anche di tipo nutrizionale ed etica. “La sostenibilità rappresenta una delle sfide globali più importanti che la nostra società deve affrontare per poter garantire un futuro alle prossime generazioni – ha detto Alessia Zucchi, AD di Oleificio Zucchi. – Ottenere questo importante riconoscimento è per noi motivo di grande orgoglio: come azienda olivicola siamo da tempo fortemente impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile del comparto e ci facciamo promotori di una crescita in termini di qualità della filiera”.

Si chiama “Wolf Legend” la nuova Drop and Twist Tower di Gardaland

Si chiama “Wolf Legend” la nuova Drop and Twist Tower di GardalandMilano, 7 mag. (askanews) – Gardaland ha svelato il nome della nuova e leggendaria attrazione per famiglie, amanti del brivido e temerari di ogni età, con un evento unico che ha coinvolto i numerosi Ospiti presenti al Parco in un’esperienza indimenticabile che li ha resi parte integrante e protagonisti dell’occasione. I Visitatori sono stati ingaggiati da alcuni membri dello staff ai cancelli d’ingresso dove hanno ricevuto una misteriosa sfera numerata contenente un solo indizio: “all’ululato del lupo sarai tu a svelare il nome della nuova attrazione”. Ed è così, con queste sintetiche ma chiare indicazioni, che alle ore 12:00, all’ululato del lupo – figura chiave della nuova e avventurosa attrazione – i tantissimi visitatori e le famiglie, incuriositi per l’insolita convocazione, si sono radunati nella piazza centrale di Gardaland. Qui, dopo aver ritirato il loro oggetto misterioso e aver preso posto, fra lo stupore e la meraviglia, al termine di un corale ed emozionante conto alla rovescia, gli Ospiti hanno innalzato al cielo tanti pezzi di puzzle componendo, così, il nome della nuova attrazione di quest’anno, rimasto segreto fino a questo momento. Il nome Wolf Legend, ripreso da un drone che ha sorvolato l’area, è stato immediatamente proiettato su tutti gli schermi del Parco, lasciando gli ospiti stupefatti. La notizia è stata subito diffusa dai presenti ai loro amici e familiari creando un’ondata di entusiasmo per l’apertura della nuova Drop and Twist Tower e un suggestivo passaparola fra i viali del Parco. Wolf Legend sarà un’attrazione in grado di stupire grandi e piccoli temerari che, seguendo un’avvincente storia, dovranno compiere con coraggio e determinazione un audace rituale: precipitare nelle fauci del gigantesco lupo pietrificato e liberarlo dalla maledizione che incombe su di lui. Ancora una volta Gardaland è riuscito a stupire gli Ospiti presenti che sono stati i protagonisti indiscussi di questo evento, proseguendo nel suo impegno nel fornire esperienze uniche e coinvolgenti nell’attesa dell’inaugurazione il prossimo giugno. Gardaland si riconferma anche per la stagione in corso destinazione di eccellenza nel panorama dei parchi divertimento in Italia e all’estero. Gardaland Resort incentiva fortemente l’acquisto on line del biglietto a data fissa per rispondere alle esigenze dei visitatori più attenti, offrendo loro la possibilità di garantirsi un accesso rapido e agevole oltre che di visitare il Parco nei giorni ad affluenza più bassa ad un prezzo più vantaggioso. Sul sito www.gardaland.it si trovano interessanti opportunità di acquisto per biglietti combinati, che consentono l’accesso a Gardaland Park, a Gardaland Sea Life Aquarium e a Legoland Water Park Gardaland ad un prezzo davvero speciale. Come sempre Gardaland propone anche diverse soluzioni di abbonamento a partire da € 59,00. Per informazioni: https://www.gardaland.it/biglietti-abbonamenti/

Toti, la Gip: promessi posti di lavoro in cambio voti a sua lista

Toti, la Gip: promessi posti di lavoro in cambio voti a sua listaGenova, 7 mag. (askanews) – Matteo Cozzani, ex sindaco di Portovenere e capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, “agì su mandato ricevuto da Giovanni Toti durante la campagna elettorale del 2020, insieme ai fratelli Testa, rappresentanti della comunità riesina genovese”. Lo scrive la Gip del Tribunale di Genova Paola Faggioni nell’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti, tra gli altri, dello stesso Cozzani e del governatore Toti.


“Cozzani – si legge ancora nell’ordinanza – in qualità di coordinatore della lista ‘Cambiamo con Toti presidente’, ha agito per ottenere a vantaggio della lista del candidato presidente Giovanni Toti e di alcuni candidati, Ilaria Cavo, Laura Lauro e Stefano Anzalone, il voto degli appartenenti della comunità resina di Genova, promettendo agli elettori, tramite i fratelli Testa, quale contropartita essenzialmente posti di lavoro destinati agli stessi elettori, ovvero a persone con questi legati da rapporti di parentele o amicali. Ciò è avvenuto mediante accordi e patti che Cozzani ha siglato su mandato di Toti”.

Toti, la Gip: promessi posti di lavoro in cambio voti a sua lista

Toti, la Gip: promessi posti di lavoro in cambio voti a sua listaGenova, 7 mag. (askanews) – Matteo Cozzani, ex sindaco di Portovenere e capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, “agì su mandato ricevuto da Giovanni Toti durante la campagna elettorale del 2020, insieme ai fratelli Testa, rappresentanti della comunità riesina genovese”. Lo scrive la Gip del Tribunale di Genova Paola Faggioni nell’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti, tra gli altri, dello stesso Cozzani e del governatore Toti.


“Cozzani – si legge ancora nell’ordinanza – in qualità di coordinatore della lista ‘Cambiamo con Toti presidente’, ha agito per ottenere a vantaggio della lista del candidato presidente Giovanni Toti e di alcuni candidati, Ilaria Cavo, Laura Lauro e Stefano Anzalone, il voto degli appartenenti della comunità resina di Genova, promettendo agli elettori, tramite i fratelli Testa, quale contropartita essenzialmente posti di lavoro destinati agli stessi elettori, ovvero a persone con questi legati da rapporti di parentele o amicali. Ciò è avvenuto mediante accordi e patti che Cozzani ha siglato su mandato di Toti”.

Cà Rovere: Metodo Classico dei Colli Berici vuole raddoppiare produzione

Cà Rovere: Metodo Classico dei Colli Berici vuole raddoppiare produzioneMilano, 7 mag. (askanews) – Raddoppiare la produzione nel giro di un paio d’anni: è l’obiettivo che si è data Cà Rovere, “il Metodo Classico dei Colli Berici”, che punta ad arrivare a 100mila bottiglie l’anno. Obiettivo a cui contribuirà anche il Pinot Nero, oggi sperimentato per la bollicina rosé, che dovrebbe dar vita, tra il 2025 e il 2026, ad un “blanc de noir” che diventerebbe così l’ottava etichetta degli spumanti dell’azienda agricola della famiglia Biasin con sede ad Alonte (Vicenza). L’annuncio è stato fatto il 6 maggio nel corso dell’inaugurazione della nuova terrazza panoramica con vista sui vigneti e sull’intera vallata che cento milioni di anni fa era ricoperta dal mare.


Realizzata in ferro corten e vetro, la terrazza panoramica è frutto di un progetto di tre anni curato dall’architetto Patrice Schaer e sarà aperta al pubblico a partire dal 10 maggio. “E’ nata con l’obiettivo di accogliere fino a cento persone per rendere ancora più viva la Cantina” ha affermato Marcella Biasin, responsabile marketing, commerciale e accoglienza, spiegando che “il design è elegante e essenziale come i nostri vini: una location suggestiva ideale per aperitivi e eventi per tutti i nostri ospiti che desiderano condividere momenti importanti”. “Siamo inoltre al lavoro per creare un wine resort per fare dell’hospitality una nuova attività di business, una struttura con una dozzina di camere che verrà aperta al pubblico nei prossimi mesi e si troverà a pochi passi dalla Cantina” ha aggiunto Biasin, evidenziando che l’intenzione della famiglia è quella di sfruttare la posizione strategica della Cantina, che si trova a metà strada tra Vicenza e Verona e a poca distanza dal Lago di Garda, attraverso un progetto di agriturismo che offra anche esperienze come, ad esempio, lo yoga tra i vigneti. Realtà vitivinicola fondata negli anni Ottanta da Bruno Biasin, Cà Rovere oggi vede protagonisti non solo i soci fondatori Ugo con il fratello Sisto e la sorella Alessia, ma anche la terza generazione della famiglia, composta oltre che dalla 29enne Marcella, anche dai suoi due cugini: il 27enne agronomo Matteo, e il 24enne enotecnico Marco, impegnati rispettivamente in vigna e in Cantina con la supervisione dell’enologo trentino Walter Weber. “In campagna non usiamo chimica di sintesi” sottolinea Biasin, evidenziando che in Cantina è in corso la sperimentazione di un serbatorio di gres porcellanato, e di un drone che vigila sulla salute delle vigne.


Delle attuali 50mila bottiglie prodotte, circa seimila sono di vini fermi (le cuvee “Sisto Bianco” e “Sisto Rosso”, e un passito di Garganga in purezza) e le altre di Metodo Classico a base Chardonnay e Garganega tutte millesimate, la cui prima sboccatura risale al 1995. Su tutti gli spumanti spicca per complessità ed eleganza la “Cuvee del Fondatore” di cui è attualmente sul mercato il millesimo 2013. Gli ettari aziendali vitati sono complessivamente 30, ma sono poco più di sei quelli le cui uve (Chardonnay, Garganega, Pinot Nero e Merlot) finiscono in bottiglia: la maggior parte infatti vengono vendute ad altre aziende. Nel 2023 il fatturato è stato di circa 500mila euro frutto del solo mercato locale e nazionale, principalmente nel canale horeca.

Lombardia, sì bipartisan a mozione per più screening epatite C

Lombardia, sì bipartisan a mozione per più screening epatite CMilano, 7 mag. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione bipartisan che mira ad allargare la platea degli aventi diritto allo screening per il virus dell’epatite C. Il provvedimento, in particolare, impegna la giunta regionale a chiedere al governo l’estensione del programma di prevenzione includendo anche i nati tra il 1948 e il 1968, così da identificare il sommerso e avviare alla cura i pazienti positivi, perseguendo, inoltre, l’obiettivo target dell’Oms di eliminazione del virus Hcv entro il 2030.


La mozione impegna inoltre l’esecutivo regionale a prevedere due programmi di screening distinti, rivolti a due differenti categorie di utenza. Il primo programma rivolto alla popolazione generale (nata tra il 1948-1989) con un meccanismo di chiamata “one time only” visto il basso rischio di infezione corso. Il secondo, invece, destinato agli utenti del SerD, ai detenuti nelle carceri e agli utenti delle case di comunità a causa dell’elevato rischio d’infezione e reinfezione. Il testo punta infine a a coinvolgere le farmacie e i medici di medicina generale con l’obiettivo di aumentare l’adesione della cittadinanza alla campagna di screening tramite l’esecuzione diretta dei test.


Il carattere non sintomatico dell’epatite C, ha osservato il il consigliere del Pd Davide Casati, componente della commissione Sanità e tra i primi firmatari del documento, “fa sì che molti soggetti siano portatori inconsapevoli del virus e per questo è fondamentale far emergere i casi positivi – aggiunge Casati – per avviare i pazienti al trattamento ed evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata, con conseguente riduzione dei costi sanitari complessivi e miglioramento della qualità di vita dei pazienti, nonché contribuire ad interrompere la circolazione del virus stesso impedendo nuove infezioni”.

In Sardegna prosegue l’esperienza del Pecorino etico solidale

In Sardegna prosegue l’esperienza del Pecorino etico solidaleRoma, 7 mag. (askanews) – Prosegue in Sardegna l’esperienza del Pecorino etico etico solidale, una delle risposte virtuose messe in campo per arginare la crisi del prezzo del latte che aveva investito la Sardegna nel recente passato, attivata da Coldiretti Sardegna insieme a Biraghi, azienda di eccellenza del settore caseario nazionale.


Effetti positivi anche in un momento in cui il prezzo del latte in Sardegna resta a buoni livelli, rafforzati dai numeri del progetto che nel 2023, con il Grattugiato Fresco al Pecorino Etico Solidale, aveva registrato un +33% di export e segnato il successo del prodotto frutto dell’accordo sancito nel 2017 tra l’azienda casearia piemontese, Coldiretti Sardegna e Filiera Agricola Italiana Spa. Nell’isola sono coinvolti ancora con una rinnovata partnership anche la Cooperativa Pastori Dorgali, che raggruppa 190 aziende del territorio e l’Armentizia Moderna, sinonimi di latte di qualità di allevamenti del territorio con il pascolo naturale e dai sapori autentici dell’isola. E ora arriva anche il restyling del logo con la nuova identità di marca. E se il nuovo pack sarà pronto negli scaffali tra circa un mese, già oggi si potranno vedere ancora tangibili gli effetti del progetto che è distribuito in più di 6.000 punti vendita sul territorio italiano e registra una distribuzione ponderata pari al 41% su tutta Italia, in aumento rispetto al 2022. Significativo anche l’interesse proveniente dal mercato estero: il prodotto viene esportato in 17 Paesi – Germania, Croazia e Polonia su tutti – e l’export ha registrato +33% di vendite rispetto al 2022.


“L’accordo di filiera che garantisce un prezzo minimo continua a ricevere apprezzamenti positivi dal mercato, dimostrando che è possibile assicurare un prezzo equo lungo tutta la catena di produzione, a partire dagli allevatori – sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna – i consumatori apprezzano sempre di più i prodotti 100% made in Italy, riconoscendo il valore dietro ogni prodotto e il lavoro degli agricoltori locali”.

Alto Capital V acquista maggioranza pizzerie Fradiavolo

Alto Capital V acquista maggioranza pizzerie FradiavoloRoma, 7 mag. (askanews) – Alto Partners, tramite il fondo Alto Capital V, ha acquistato il 76% di Fragesa, realtà nel settore del food retail che gestisce la catena di pizzerie a marchio “Fradiavolo”. Fondata nel 2018 da Mauro D’Errico e Gianluca Lotta la società, con sede a Torino e 273 dipendenti, gestisce attualmente 24 punti vendita diretti e 3 in Franchising nelle principali provincie Italiane a cui si aggiungerà nelle prossime settimane un’apertura a Miami. I ricavi, sulla scia delle nuove aperture, sono triplicati nell’ultimo biennio con l’obiettivo di raggiungere Euro 25 milioni nel 2024.


Alto Capital V ha rilevato le quote detenute da Gioia Spa (basket company del food retail che annovera tra i brand Cioccolatitaliani e Bun Burgers), Saint Food e una parte delle quote di Kappagroup (holding di Mauro D’Errico e Gianluca Lotta) e dotato la società di nuova finanza a supporto del piano di sviluppo. L’operazione rappresenta il quarto investimento di Alto Capital V.

Nordio si dice perplesso dalla tempistica dell’arresto di Toti, sono cose non recenti

Nordio si dice perplesso dalla tempistica dell’arresto di Toti, sono cose non recentiRoma, 7 mag. (askanews) – “Non conosco gli atti e da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza. Mi e sembrato di capire che si tratta pero di fatti che risalgono ad alcuni anni fa e che l’inchiesta non e nata oggi ma tempo addietro. Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini, tenuto conto che il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato sono motivi per cui si puo arrestare e dopo tanti anni dall’evento che si e verificato e dalle indagini” e difficile che “possano ancora sussistere. Detto questo, non conoscendo gli atti ripeto la mia fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza. Le mie perplessita non sono mai sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni anche perche in Italia si vota molto spesso, se ho delle perplessita tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui e stato commesso il reato ed e iniziata l’indagine”. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine degli Stati Generali dei commercialisti, rispondendo a una domanda sull’inchiesta che portato all’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti.

Coldiretti: domani al Macfrut il punto sull’ortofrutta

Coldiretti: domani al Macfrut il punto sull’ortofruttaRoma, 7 mag. (askanews) – Domani, 8 maggio, la Coldiretti metterà al centro della giornata inaugurale del Macfrut di Rimini le conseguenze di guerre e tensioni internazionali sull’ortofrutta Made in Italy. All’Expo Centre, nello spazio Coldiretti, sarà presente del presidente nazionale Ettore Prandini.


Dai blocchi al commercio internazionale legati ai conflitti in corso fino a quelli che limitano la circolazione dei prodotti anche all’interno degli stessi confini europei, la situazione internazionale, ricorda Coldiretti, minaccia i record della frutta e della verdura italiane, con effetti negativi sull’export di quello che è uno dei settori più presenti sulle tavole estere. Sarà presentata anche una analisi sull’andamento dei consumi delle famiglie italiane di quello che è un prodotto fondamentale per la salute, soprattutto delle giovani generazioni.