Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

La Russa svela statua maternità in Senato: omaggio a tutte le donne

La Russa svela statua maternità in Senato: omaggio a tutte le donneRoma, 7 mag. (askanews) – “Ci sono occasioni in cui i gesti e le immagini valgono più di mille parole”, per questo, con l’iniziativa di oggi, “abbiamo voluto offrire un’occasione per far conoscere e apprezzare a tutti un’opera importante come quella della scultrice Vera Omodeo”. Con queste parole il presidente del Senato Ignazio La Russa ha aperto la cerimonia di svelamento, nella Sala Garibaldi del Senato, della statua in bronzo detta della “maternità” della scultrice Vera Omodeo, che rimarrà esposta nel “transatlantico” di Palazzo Madama per un mese.


L’opera, intitolata ufficialmente “Dal latte materno veniamo”, risalente al 1984, raffigura una donna che allatta al seno un neonato e doveva inizialmente essere situata in piazza Duse a Milano, ma la Commissione tecnica comunale che valuta le proposte di collocazione delle opere d’arte negli spazi pubblici, non l’aveva ritenuta adatta all’esposizione pubblica, suscitando non poche polemiche. “Il motivo per cui abbiamo voluto chiedere la disponibilità della statua e di poterla esporre qui in Senato – ha spiegato La Russa – e perché domani 8 maggio (poi postergata secondo legge a domenica 12 maggio, Ndr) è la festa della mamma. Noi avevamo già pensato di celebrarla, a prescindere dall’esposizione di questa scultura, con una cerimonia Intitolata ‘Viva la mamma’”, ma oggi “abbiamo voluto unire l’occasione” della festa “all’opportunità di avere questa scultura qui da noi in omaggio a tutte le donne, a tutte le donne mamme ma anche a tutte le donne non mamme, perché ci sono delle donne che hanno la fortuna di poter essere mamme. Ci sono quelle che per scelta o per impossibilità non sono mamme ma hanno avuto una mamma, quindi, in ogni caso, credo che tutte le donne si ritroveranno idealmente in questa scultura”, così come anche “anche gli uomini”, per i quali , ha sottolineato La Russa, “se c’è una cosa su cui noi maschietti siamo d’accordo è proprio il ricordo delle nostre mamme, credo che questo attraversi tutte le latitudini e tutte le differenze, per me è motivo di orgoglio”.


“Riguardo al messaggio di questa statua che tanto ha fatto discutere – ha detto Serena Omodeo, figlia della scultrice -conoscendo l’opera di mia madre” posso assicurare che “il messaggio che vuole portare è un messaggio di pace”. Dopo aver ringraziato alcune associazioni femminili impegnate nella promozione dei diritti delle donne e in particolare in tema di rappresentanza e rappresentazione delle donne, Omodeo ha rivelato che “la nudità era per mia madre emblema di vulnerabilità e verità. Anche il diritto di vestirci come vogliamo e di scoprirci – ha spiegato – è stato risultato di lotte che ci siamo dimenticati ma che sono state molto complesse in tutti gli anni anni ’70, frutto non di una moda ma di lunghe esperienze di autocoscienza femminile e anche di pensiero femminista, la nudità di per sé non può essere ascritta al sessismo”, ha sottolineato. Secondo Serena Omodeo “bisogna sostenere gli archetipi del femminino, ove siano nudi, e anche l’introduzione di statue che rappresentano donne reali, quindi da valorizzare per il loro contributo alle arti alla scienza alla politica. Mia madre – ha concluso – sarebbe stata felicissima di questo invito proprio per la festa delle madri, quindi non si può che fare gli auguri a tutte le madri, biologiche e non, perché tante donne si prendono cura di figli non da loro partoriti e” faccio “l’augurio che siano sempre più sostenute da politiche per la parità, per la libera scelta, per una maternità sostenuta e consapevole”. Dopo le polemiche innescate dalla decisione della Commissione comunale il sindaco di Milano Beppe Sala, accogliendo un’idea avanzata dal giornalista Enrico Mentana, aveva proposto di collocare la statua nei giardini della clinica Mangiagalli ma al momento nessuna decisione ufficiale è stata presa e non si conosce quale sarà la definitiva collocazione dell’opera. Dopo il periodo di esposizione in Senato la statua tornerà a Milano.

Toti, Nordio: perplesso da tempistica arresto, sono cose non recenti

Toti, Nordio: perplesso da tempistica arresto, sono cose non recentiRoma, 7 mag. (askanews) – “Non conosco gli atti e da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza. Mi e’ sembrato di capire che si tratta pero’ di fatti che risalgono ad alcuni anni fa e che l’inchiesta non e’ nata oggi ma tempo addietro. Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini, tenuto conto che il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato sono motivi per cui si puo’ arrestare e dopo tanti anni dall’evento che si e’ verificato e dalle indagini” e’ difficile che “possano ancora sussistere. Detto questo, non conoscendo gli atti ripeto la mia fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza. Le mie perplessita’ non sono mai sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni anche perche’ in Italia si vota molto spesso, se ho delle perplessita’ tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui e’ stato commesso il reato ed e’ iniziata l’indagine”. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine degli Stati Generali dei commercialisti, rispondendo a una domanda sull’inchiesta che portato all’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti.

Terme di Chianciano per stile di vita all’insegna del benessere

Terme di Chianciano per stile di vita all’insegna del benessereRoma, 7 mag. (askanews) – Lo sport, inteso come attività fisica, è uno degli elementi essenziali per una vita sana e piena di benessere. Terme di Chianciano, uno dei poli termali più conosciuti della Toscana, tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, ha promosso l’iniziativa “terme e attività sportiva” con il Comitato Regionale Toscana della FIP, in occasione della Finale Nazionale U19 Eccellenza, che si è svolta a Chiusi e Chianciano Terme dal 29 aprile al 5 maggio, regalando agli atleti partecipanti e alle loro famiglie un ingresso ridotto alle Piscine Termali Theia: due ore di relax in oltre 500 mq di vasche, alimentate dall’acqua della sorgente Silene, con getti d’acqua e idromassaggi rilassanti.


Fra i visitatori, anche un nome illustre: Gigi Datome, ex cestista italiano e capitano della Nazionale, ospite in questi giorni alla Finale Nazionale. Le Terme di Chianciano offrono un’esperienza che va oltre il semplice benessere fisico e abbraccia il wellness mentale e spirituale, fondamentali nelle discipline sportive. L’ambiente naturale circostante, con i suoi parchi rigogliosi, le tranquille campagne toscane e i suoni della natura, fornisce il contesto ideale per riconnettersi a sé stessi, allontanare lo stress e ritrovare serenità e pace interiore.

Consumi Dop-Igp +6%, Cia e Italia Olivicola: puntare su promozione

Consumi Dop-Igp +6%, Cia e Italia Olivicola: puntare su promozioneRoma, 7 mag. (askanews) – Quasi 9 miliardi di euro di valore all’origine del comparto cibo Dop e Igp, per un fatturato al consumo finale superiore ai 17 miliardi di euro, pari a una crescita del 6%. Inoltre, il valore aggiunto delle Dop e Igp sta anche in quel 76% degli italiani che acquista prodotti alimentari certificati almeno una volta al mese, e in quel 45% di cittadini che non riconosce l’origine in uno specifico territorio.


Le Dop e le Igp italiane con la distintività dei territori d’origine, rappresentano un volano importante per la crescita competitiva dell’agroalimentare nazionale e per il rilancio del turismo enogastronomico lungo lo stivale. Questo il messaggio portato a Cibus da Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola che a Cibus hanno presentato una retrospettiva sul settore e le opportunità da capitalizzare. Al convegno sono intervenuti anche l’assessore regionale Alessio Mammi e l’onorevole Paolo De Castro. Per Cia e Italia Olivicola è arrivato il momento, infatti, di dare gambe al testo unico europeo sulla qualità per tracciare, fattivamente, la strada sul fronte della valorizzazione e della promozione, partendo da un vero patto tra agricoltori e cittadini.


Nel focus il primato italiano nel comparto, una leadership per numero di produzioni certificate, 855 tra cibo e vino, e un fatturato di 20 miliardi, rispetto ai 3.500 prodotti registrati Ue per un giro d’affari di 80 miliardi. Cia e Italia Olivicola ricordano che la conquistata riforma del Regolamento Ue sulle Indicazioni geografiche rappresenta un importante passo in avanti nella salvaguardia e nella promozione dei prodotti Dop e Igp. “Ora, per essere davvero efficace nella sua attenzione alla qualità e all’innovazione rispetto a trasparenza e a sostenibilità, deve saper puntare sulla centralità del rapporto tra produttori e consumatori”. Il richiamo di Cia e Italia Olivicola è a quell’alleanza stabile in grado di accrescere il peso decisionale dei due anelli della filiera agroalimentare. “Dobbiamo condividere con il Paese un’operazione trasparenza – ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – Il caro-vita va affrontato anche favorendo iniziative per una corretta informazione rispetto alla reale formazione dei prezzi dal campo allo scaffale, per una maggiore consapevolezza nelle scelte di acquisto che metta a fuoco la tracciabilità, ma anche il legame con l’autenticità e l’unicità di specifiche zone geografiche. Dop e Igp costituiscono un significativo elemento di valorizzazione dei sistemi produttivi e dei territori. Sono uno strumento per la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità”.

Al Senato La Russa svela la statua della maternità: omaggio a tutte le donne

Al Senato La Russa svela la statua della maternità: omaggio a tutte le donneRoma, 7 mag. (askanews) – “Ci sono occasioni in cui i gesti e le immagini valgono più di mille parole”, per questo, con l’iniziativa di oggi, “abbiamo voluto offrire un’occasione per far conoscere e apprezzare a tutti un’opera importante come quella della scultrice Vera Omodeo”. Con queste parole il presidente del Senato Ignazio La Russa ha aperto la cerimonia di svelamento, nella Sala Garibaldi del Senato, della statua in bronzo detta della “maternità” della scultrice Vera Omodeo, che rimarrà esposta nel “transatlantico” di Palazzo Madama per un mese.


L’opera, intitolata ufficialmente “Dal latte materno veniamo”, risalente al 1984, raffigura una donna che allatta al seno un neonato e doveva inizialmente essere situata in piazza Duse a Milano, ma la Commissione tecnica comunale che valuta le proposte di collocazione delle opere d’arte negli spazi pubblici, non l’aveva ritenuta adatta all’esposizione pubblica, suscitando non poche polemiche. “Il motivo per cui abbiamo voluto chiedere la disponibilità della statua e di poterla esporre qui in Senato – ha spiegato La Russa – e perché domani 8 maggio (poi postergata secondo legge a domenica 12 maggio, Ndr) è la festa della mamma. Noi avevamo già pensato di celebrarla, a prescindere dall’esposizione di questa scultura, con una cerimonia Intitolata ‘Viva la mamma’”, ma oggi “abbiamo voluto unire l’occasione” della festa “all’opportunità di avere questa scultura qui da noi in omaggio a tutte le donne, a tutte le donne mamme ma anche a tutte le donne non mamme, perché ci sono delle donne che hanno la fortuna di poter essere mamme. Ci sono quelle che per scelta o per impossibilità non sono mamme ma hanno avuto una mamma, quindi, in ogni caso, credo che tutte le donne si ritroveranno idealmente in questa scultura”, così come anche “anche gli uomini”, per i quali , ha sottolineato La Russa, “se c’è una cosa su cui noi maschietti siamo d’accordo è proprio il ricordo delle nostre mamme, credo che questo attraversi tutte le latitudini e tutte le differenze, per me è motivo di orgoglio”.


“Riguardo al messaggio di questa statua che tanto ha fatto discutere – ha detto Serena Omodeo, figlia della scultrice -conoscendo l’opera di mia madre” posso assicurare che “il messaggio che vuole portare è un messaggio di pace”. Dopo aver ringraziato alcune associazioni femminili impegnate nella promozione dei diritti delle donne e in particolare in tema di rappresentanza e rappresentazione delle donne, Omodeo ha rivelato che “la nudità era per mia madre emblema di vulnerabilità e verità. Anche il diritto di vestirci come vogliamo e di scoprirci – ha spiegato – è stato risultato di lotte che ci siamo dimenticati ma che sono state molto complesse in tutti gli anni anni ’70, frutto non di una moda ma di lunghe esperienze di autocoscienza femminile e anche di pensiero femminista, la nudità di per sé non può essere ascritta al sessismo”, ha sottolineato. Secondo Serena Omodeo “bisogna sostenere gli archetipi del femminino, ove siano nudi, e anche l’introduzione di statue che rappresentano donne reali, quindi da valorizzare per il loro contributo alle arti alla scienza alla politica. Mia madre – ha concluso – sarebbe stata felicissima di questo invito proprio per la festa delle madri, quindi non si può che fare gli auguri a tutte le madri, biologiche e non, perché tante donne si prendono cura di figli non da loro partoriti e” faccio “l’augurio che siano sempre più sostenute da politiche per la parità, per la libera scelta, per una maternità sostenuta e consapevole”. Dopo le polemiche innescate dalla decisione della Commissione comunale il sindaco di Milano Beppe Sala, accogliendo un’idea avanzata dal giornalista Enrico Mentana, aveva proposto di collocare la statua nei giardini della clinica Mangiagalli ma al momento nessuna decisione ufficiale è stata presa e non si conosce quale sarà la definitiva collocazione dell’opera. Dopo il periodo di esposizione in Senato la statua tornerà a Milano.

Guterres: esorto Israele a fermare l’escalation militare

Guterres: esorto Israele a fermare l’escalation militareNew York, 7 mag. (askanews) – “Esorto il governo di Israele a fermare qualsiasi escalation e ad impegnarsi in modo costruttivo nei colloqui diplomatici in corso”. Così ha dichiarato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres durante una conferenza stampa convocata d’urgenza proprio davanti alla sala del Consiglio di sicurezza.


Guterres ha ribadito che “gli accordi tra il governo di Israele e la leadership di Hamas sono essenziali per fermare la sofferenza insopportabile dei palestinesi di Gaza, degli ostaggi e delle loro famiglie” e ha chiesto ai leader impegnati nei colloqui di “mostrare coraggio politico” in modo da “garantire un accordo adesso, per fermare lo spargimento di sangue”. “Dopo che più di 1.00 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, dopo che più di 64.000 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, non abbiamo visto abbastanza?”, ha detto con impeto il segretario generale aggiungendo che “la rinnovata attività militare dell’esercito di Israele” rischia ulteriormente “una catastrofe umana” e invita a riaprire i valichi di Rafa e Kerem Shalom per consentire il passaggio degli aiuti.

Meloni in Libia, focus su migranti e firma intese cooperazione

Meloni in Libia, focus su migranti e firma intese cooperazioneRoma, 7 mag. (askanews) – Stabilità della Libia, cooperazione economica e migranti, nell’ottica del Piano Mattei, sono i punti al centro della missione in Libia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivata questa mattina a Tripoli. Con lei la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi.


A Tripoli Meloni vede il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. Successivamente andrà a Bengasi per incontrare il generale dell’Esercito nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar. L’Italia è il secondo fornitore della Libia, con il 14,5% di quota di mercato, e il quinto mercato di destinazione dell’export libico. L’interscambio commerciale nel 2023 si è assestato sopra i 9 miliardi di euro. Eni è storicamente presente in Libia e continua a investire e a questo – sottolineano fonti italiane – si aggiunge un forte interesse delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda le grandi opere e le infrastrutture. Un consorzio italiano sta ricostruendo l’Aeroporto internazionale di Tripoli e diverse imprese italiane iniziano a essere presenti nelle diverse regioni libiche. Tuttavia, per far fruttare pienamente questo potenziale che già esiste sono necessarie condizioni di sicurezza e di certezza legale. Il governo, nell’ottica del Piano Mattei, ha un “approccio a 360 gradi” e “mira a creare partenariati egualitari attorno a progetti concreti individuati di comune intesa”. Oggi saranno dunque sottoscritte alcune dichiarazioni d’intenti.


Sul piano della salute, la cooperazione è già avviata: bambini libici gravemente malati sono stati e saranno curati in Italia; un’iniziativa per 3,2 milioni di euro ha permesso di sostenere tre ospedali pediatrici in Libia; 3 milioni di euro sono stati stanziati per attività di formazione rivolte al personale libico nell’ottica di creare sostenibilità a medio termine. La dichiarazione di intenti che sarà adottata dai due ministri della Salute mira a far progredire la cooperazione, favorendo un maggiore accesso alle cure indifferibili in Italia, soprattutto per i malati in età pediatrica, organizzando missioni di medici in Libia e aumentando ulteriormente le offerte di formazione, in Italia come in Libia, rivolte al personale libico della salute. Sulla formazione, la dichiarazione di intenti che Bernini adotterà con la controparte libica definirà con maggior precisione gli ambiti di cooperazione prioritaria in vista di future più dettagliate intese. Tra le attività individuate vi sono l’aumento della mobilità internazionale di studenti, ricercatori e docenti, anche sfruttando programmi come Erasmus+, e attività di ricerca congiunta in settori chiave per le due Nazioni quali le energie rinnovabili, l’agri-food, la blue economy, la valorizzazione del patrimonio culturale, settore quest’ultimo in cui l’Italia ha tradizionalmente svolto un ruolo di primo piano in Libia. Sul versante dello sport e delle politiche giovanili, il ministro Abodi e i suoi omologhi hanno individuato come priorità la realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità libiche e lo sviluppo di programmi di volontariato e servizio per promuovere l’inclusione sociale giovanile. Attorno a queste priorità potranno quindi essere sviluppati dei progetti comuni, sfruttando anche le risorse del Piano Mattei. Meloni affronterà anche il tema “chiave” della gestione dei fenomeni migratori su cui, sottolineano le fonti, c’è una cooperazione ormai “consolidata che ha prodotto significativi risultati”. La premier sottolineerà “l’esigenza di continuare sulla strada avviata, ampliando ulteriormente la cooperazione, anche in un’ottica regionale”. Per questo, lo scorso 2 maggio il ministro Piantedosi ha tenuto una riunione con Ministri degli Interni di Libia, Tunisia e Algeria per discutere il sostegno italiano a quelle nazioni per il contrasto al traffico di esseri umani, anche attraverso un approccio condiviso regionale. In un’ottica più generale, però, Meloni ritiene la Libia un “partner cruciale” nel quadro del Processo di Roma che mira ad affrontare le cause profonde dei movimenti migratori e solleciterà quindi un impegno libico all’interno dei gruppi di lavoro avviati all’interno dei quali nelle prossime settimane verranno individuati i primi progetti concreti da attuare in Africa.


Gli incontri saranno anche l’occasione per ribadire l’impegno dell’Italia per la “stabilità” della Libia, anche sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari. Un impegno – si sottolinea – che si muove anche a livello internazionale, con i principali partner europei e atlantici, per promuovere un “approccio unitario e non divisivo della comunità internazionale verso la Libia”. In particolare, la presidente del Consiglio si è impegnata personalmente per rafforzare il dialogo tra Unione Europea e Libia, anche nel quadro del più ampio sforzo del Governo per un nuovo paradigma nei rapporti tra Ue e Nord Africa. Ad Haftar, infine, Meloni ribadirà “l’importanza di far progredire il processo politico, preservando l’unità delle istituzioni libiche, e di lavorare per porre fine alla presenza di forze straniere sul suolo libico”. Discuterà anche della ricostruzione di Derna, colpita nel settembre 2023 da una devastante alluvione, ricordando l’impegno immediato dell’Italia, attraverso le Forze Armate, la Protezione Civile e gli aiuti umanitari, e sottolineando come il mondo imprenditoriale italiano possa offrire competenze preziose per l’attività di ricostruzione.

Consorzio Clementine Igp Calabria si promuove al Macfrut

Consorzio Clementine Igp Calabria si promuove al MacfrutRoma, 7 mag. (askanews) – Promozione internazionale e la partecipazione a un convegno per fare conoscere una eccellenza e il marchio a denominazione. Il Consorzio Clementine di Calabria IGP, parteciperà con i propri vertici a Macfrut 2024, l’evento internazionale dedicato alla filiera dell’ortofrutta in programma a Rimini da mercoledì 8 maggio a venerdì 10 maggio.


“Il Consorzio – afferma il direttore Giovanni Mastrangelo nell’annunciare la partecipazione a Macfrut – rappresenta oggi un fondamentale strumento di tutela, vigilanza e promozione della Clementina di Calabria. Una garanzia per consumatore, ma anche per il produttore che riceve supporto e assistenza in tutte le sue fasi produttive”. L’8 maggio il presidente del Consorzio Giorgio Salimbeni sarà anche tra gli ospiti del convegno organizzato da Confagricoltura “Indicazioni geografiche: novità, sfide e opportunità del nuovo regolamento”. L’attenzione si concentrerà sull’analisi delle indicazioni geografiche, un aspetto significativo per la valorizzazione e la protezione dei prodotti agroalimentari di eccellenza.


Nel frattempo, il Consorzio di Tutela delle Clementine di Calabria IGP sta valutando la stagione di produzione 2023; nonostante un ritardo nella produzione di circa 10-20 giorni, i dati annuali della produzione certificata sono in linea con quelli dell’anno precedente, segnalando una chiusura in crescita della campagna 2023-2024 e confermando un trend positivo degli ultimi anni. Attualmente, il Consorzio conta circa 150 soci e gestisce oltre 980 ettari distribuiti in quattro aree produttive principali. La produzione supera i 100.000 quintali di prodotto certificato, ma con un potenziale di oltre 2,5 milioni di quintali. Recentemente, è stato approvato un nuovo disciplinare di produzione, finalizzato a migliorare la qualità e la diffusione del prodotto, con l’introduzione di parametri qualitativi specifici e l’aggiornamento delle tecniche di coltivazione.

Assocamp: vacanze in camper impattano meno rispetto a tradizionali

Assocamp: vacanze in camper impattano meno rispetto a tradizionaliMilano, 7 mag. (askanews) – “Le vacanze in camper impattano meno sull’ambiente rispetto a quelle tradizionali”. Assocamp, Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, lo sostiene da tempo, ma i dati, secondo l’associazione, ora lo confermano. I numeri, insieme al profilo del camperista medio italiano, emergono dall’indagine “Turismo in camper, impatto economico ambientale del camperista” realizzata a marzo 2024 da Ergo, spin off della scuola Superiore degli Studi Universitari Sant’Anna di Pisa, una delle società più affermate sul panorama nazionale della consulenza sulla sostenibilità ambientale, insieme a Caravanbacci, storico rivenditore di veicoli ricreazionali di Lavoria (Crespina Lorenzana), in provincia di Pisa.


Il camper è il mezzo ideale per chi vuole optare per un turismo sensibile alla sostenibilità, adatto in particolare per famiglie e gruppi di amici. Secondo i dati raccolti, raggiunge la migliore performance energetica su un volume di 4 o 5 passeggeri, ma i suoi risultati positivi sono confermati con qualsiasi equipaggio. Dall’analisi, emerge un confronto degli impatti ambientali ottenuti da un viaggio in camper rispetto a una vacanza tradizionale in auto. Nella ricerca di Ergo i dati vengono rapportati, in termini percentuali, con quelli che risultano dallo scenario “vacanza tradizionale” e sono indicati per le categorie più rilevanti: il camper si conferma il più sostenibile per i diversi parametri considerati, incidendo per il 70% in relazione all’impatto dovuto all’emissione di CO2; per il 64% per il consumo di risorse fossili; e per il 73% nell’uso di risorse idriche rispetto a un viaggio tradizionale in auto e albergo che per tutte le voci incide al 100%.


Nella vacanza classica, a pesare sulla percentuale del 100% sono soprattutto le notti in struttura alberghiera per quanto riguarda le emissioni di CO2 (42%) e per l’uso di combustibili di origine fossile (46%). I pasti al bar e ristorante contribuiscono maggiormente nell’uso delle risorse idriche (72%), mentre per le emissioni di particolato nell’aria l’automobile è la principale causa, per il 43%. “Il camperista sposa volentieri l’idea di un viaggio sostenibile. Adottando corrette abitudini quotidiane sempre più diffuse e considerate importanti – come il riciclo dei rifiuti; l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici; l’eliminazione di materiali usa e getta, come piatti e bicchieri; l’uso consapevole dell’acqua e dell’energia – questi turisti confermano il loro desiderio per uno stile di vita green” spiega Paolo Bacci, promotore di questo studio e titolare della concessionaria di camper e caravan Caravanbacci.


Lo scenario “vacanza tradizionale” utilizzato come riferimento tiene conto dei valori di consumo delle auto rilevati dall’Automobile Club d’Italia nel suo report “Rappresentazione del parco veicolare italiano” del 2022; dei consumi energetici relativi a una notte passata in hotel ricavati dallo studio “Klimabilanz von Reisen mit Reisemobilen und Caravans” di IFEU del 2020; e dei consumi idrici e della produzione di rifiuti indicati nel documento di ISPRA sulle performance ambientali delle organizzazioni turistiche registrate EMAS del 2020. Lo studio delinea anche il profilo del camperista medio, analizzato su un campione di più di 1.000 intervistati. Ne esce un turista che ama la natura, predilige il camper per recarsi al mare e in montagna (il 57%) o in piccoli borghi (21%), principalmente nel Bel Paese (scelto dal 72%); opta per un turismo lento, investe volentieri in prodotti enogastronomici (pari al 91% degli acquisti) e, una volta parcheggiato il veicolo, ama passeggiare o spostarsi in bicicletta; più spesso viaggia in estate prediligendo il campeggio (38%), aree di sosta (34%) o sosta libera (23%).


“Chi sceglie questo modo di viaggiare, abbraccia una filosofia di vita e una concezione di turismo molto particolare, legata al vivere il momento. Ama poter scegliere dove e quanto fermarsi, cambiando in corso d’opera i programmi senza avere mete prestabilite, ma andando alla pura scoperta lenta dei territori e delle comunità locali,” spiega Ester Bordino, presidente di Assocamp.

Forum agroalimentare Unicredit: focus su Abruzzo e Molise

Forum agroalimentare Unicredit: focus su Abruzzo e MoliseRoma, 7 mag. (askanews) – Un Forum dedicato al comparto agroalimentare nel quale è stato trattato il tema della transizione della filiera agrifood tra sostenibilità e mercato con un focus sull’Abruzzo e sul Molise. Il Forum stato organizzato da Unicredit in collaborazione con il Gal-Costa dei trabocchi ed è una delle tappe di #italianEXPerience, un percorso di UniCredit dedicato all’export delle principali filiere del made in Italy. La tappa di Vasto (CH) ha incluso il Forum delle Economie e una serie di incontri B2B che hanno messo in contatto 7 buyer e oltre 40 seller grazie a un sistema di matching virtuale.


“La banca – ha sottolineato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro di UniCredit – è impegnata a sostenere la crescita del territorio, quale facilitatore di sviluppo sostenibile e di innovazione. Le imprese dell’agrifood dell’Abruzzo e del Molise sono un target strategico di questa mission, in quanto motore dello sviluppo economico”. L’analisi Prometeia sulla filiera dell’Agrifood evidenzia che, con circa 6,4 miliardi di euro, l’Abruzzo e il Molise generano il 2,6% del fatturato dell’Agrifood italiano e vantano un’elevata specializzazione in diverse filiere del comparto. La diffusione delle imprese è estesa a tutte le province, con la provincia di Chieti che si distingue per il maggior numero di specializzazioni.


Specializzazioni che fanno capo a 65mila imprese, pari al 5,5% del tessuto imprenditoriale dell’Agrifood nazionale, e oltre 68 mila addetti. Una struttura produttiva che evidenzia tuttavia un gap dimensionale consistente rispetto alla media nazionale: la stragrande maggioranza delle oltre 65mila imprese localizzate in Abruzzo e Molise dell’agrifood ha un fatturato inferiore a 2 milioni di euro (in particolare, nel comparto agricolo quelle che superano i 2 milioni di fatturato sono solamente 83).