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Autore: Redazione StudioNews

Maltempo, Meloni: pronta a convocare Cdm per misure d’emergenza

Maltempo, Meloni: pronta a convocare Cdm per misure d’emergenzaRoma, 17 mag. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “segue costantemente l’evoluzione dell’emergenza meteo che ha colpito in particolare l’Emilia-Romagna e da Anchorage, in Alaska – dove si trovava per uno scalo tecnico durante il viaggio che la porterà al G7 di Hiroshima in Giappone – ha partecipato in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione civile, con il ministro Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha aggiornato Meloni sulla situazione meteo e sulle criticità che permangono sul territorio. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.

Nel corso del collegamento, Meloni ha dato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d’emergenza: “Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio”, ha sottolineato.

Scutellà (M5s): Calabria rischia di perdere 1 mld euro di fondi Ue

Scutellà (M5s): Calabria rischia di perdere 1 mld euro di fondi UeRoma, 17 mag. (askanews) – – “Da calabrese, prima che da parlamentare capogruppo della Commissione Politiche Ue, sono scandalizzata dalla notizia che la mia regione, la Calabria, rischia di perdere quasi un miliardo di euro di fondi europei se non sarà in grado di spenderli e rendicontarli entro fine anno. Parliamo di 940 milioni di euro del fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e del fondo sociale europeo (Fse) di cui la Calabria avrebbe bisogno come il pane ma che, per ritardi nella realizzazione dei progetti di sviluppo, potrebbero non essere erogati da Bruxelles. Ritardi imputabili all’incapacità amministrativa della giunta regionale del governatore forzista Occhiuto, che invece di realizzare opere utili ai cittadini calabresi pensa di distrarre questi fondi per il folle progetto del ponte sullo stretto di Salvini”. Lo dichiara la deputata calabrese Elisa Scutellà, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Politiche Ue di Montecitorio.

Bce avvia procedura sul nuovo presidente della vigilanza bancaria

Bce avvia procedura sul nuovo presidente della vigilanza bancariaRoma, 17 mag. (askanews) – La Banca centrale europea ha annunciato l’apertura della procedura per la nomina del nuovo presidente del ramo di Vigilanza bancaria, che dal primo gennaio del 2024 andrà a sostituire l’attuale numero uno, l’italiano Andrea Enria.

Con un comunicato, l’istituzione riferisce di aver pubblicato l’avviso e che le candidature potranno essere formalizzate entro il 23 giugno 2023. Il presidente del meccanismo unico di vigilanza bancaria Ue, istituito presso la Bce ma separato dai compiti di politica monetaria, dura in carica cinque anni e non è rinnovabile. Il comitato di vigilanza bancaria include il presidente, il vicepresidente e quattro rappresentanti della Bce assieme a rappresentanti delle autorità di vigilanza bancaria nazionali, che partecipano al Meccanismo europeo di vigilanza.

La Bce precisa che la nomina del nuovo presidente verrà annunciata dal Consiglio direttivo nel prossimo autunno, per essere approvata dal Parlamento europeo e confermata dal consiglio Ue nel corso del quarto trimestre.

Maltempo in Emilia-Romagna, il ministro Musumeci: cinquemila persone evacuate, ma potrebbero essere di più

Maltempo in Emilia-Romagna, il ministro Musumeci: cinquemila persone evacuate, ma potrebbero essere di piùRoma, 17 mag. (askanews) – “Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”. Così a 24 Mattino su Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

“Il quadro – ha sottolineato – è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri: l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi. Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente”. Per Musumeci “bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario. Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”, ha concluso.

Taiwan, Kuomintang ha scelto candidato alla presidenza: Hou Yu-ih

Taiwan, Kuomintang ha scelto candidato alla presidenza: Hou Yu-ihRoma, 17 mag. (askanews) – Il principale partito di opposizione di Taiwan, il Kuomintang (KMT), ha scelto oggi il sindaco di Nuova Taipei Hou Yu-ih come candidato per le elezioni presidenziali di gennaio, che sono viste come un referendum sul futuro dell’isola e un passaggio cruciale nei rapporti con Pechino. Lo segnala il South China Morning Post.

Il 65enne è stato nominato dal partito – che ha una posizione molto più accomodante con Pechino – per concorrere con l’attuale vicepresidente William Lai Ching-te del Partito progressista democratico al governo e con Ko Wen-je, che guida il più piccolo Partito popolare di Taiwan ed è visto come un potenziale terzo incomodo. “Sulla base dei conteggi e del livello di sostegno dei sindaci, dei magistrati e dei legislatori del KMT, annuncio solennemente che il nostro compagno Hou Yu-ih concorrerà alle elezioni presidenziali del 2024”, ha dichiarato il leader del partito Eric Chu Li-luan dopo una riunione del KMT per decidere il suo candidato.

Chu, che è stato il predecessore di Hou come sindaco, ha descritto il candidato come un “promotore della giustizia con esperienza e una forte prospettiva in termini di leadership”. Ha detto di ritenere che Hou sarà in grado di unire il partito e lavorare per gli interessi di Taiwan e il benessere della sua gente, se eletto presidente. In risposta, Hou ha ringraziato i membri del partito per il loro sostegno e ha sottolineato che farà del suo meglio per unire il KMT, allentare le tensioni attraverso lo Stretto, offrire speranza e futuro ai giovani di Taiwan e, cosa più importante, riportare il KMT al potere nel 2024.

Il partito non ha tenuto le primarie per selezionare il suo candidato presidenziale, scegliendo invece un nome sulla base deo sondaggi, del sostegno tra i capi e i parlamentari del governo locale del KMT e di una sereie di altre valutazioni interne. Hou, che è uno dei sindaci più popolari dell’isola con un alto indice di consenso da parte degli elettori, ha dovuto superare la concorrenza del miliardario fondatore della Foxconn, Terry Gou.

Commercio estero, Istat: a marzo surplus 7,541 mld

Commercio estero, Istat: a marzo surplus 7,541 mldRoma, 17 mag. (askanews) – A marzo, il saldo commerciale 2023 è pari a +7.541 milioni di euro (era -757 milioni a marzo 2022). Il deficit energetico (-5.328 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-8.269 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 12.869 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a marzo 2022 (7.512 milioni). Lo rende noto l’Istat. Nel mese di marzo 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,4% su base mensile e del 2,6% su base annua (da +1,3% di febbraio), si tratta della prima volta da febbraio 2021 e riflettono soprattutto i persistenti ribassi dei prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro.

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Helsinki apre la strada da precursore del business circolare

Helsinki apre la strada da precursore del business circolareMilano, 17 mag. (askanews) – Helsinki apre la strada come precursore del business circolare. La capitale finlandese ospita il World Circular Economy Forum WCEF2023 dal 30 maggio al 2 giugno 2023. Il forum riunisce i principali attori mondiali dell’economia circolare per presentare e cercare soluzioni aziendali e governative. È risaputo che la transizione verso un’economia circolare è imperativa, ma il mondo ha bisogno di esempi. Il World Circular Economy Forum si concentrerà su come realizzare la transizione, accelerarando un futuro che rafforzi il benessere anche della natura. L’evento di quest’anno si concentrerà quindi su quali soluzioni di economia circolare sono più adatte a prevenire la perdita di biodiversità.

“È meraviglioso e importante riunire a Helsinki i principali attori mondiali dell’economia circolare”, afferma Kari Herlevi, Direttore della Global Cooperation on Sustainability Solutions di Sitra. “Le soluzioni dell’economia circolare possono aumentare la resilienza delle società alle crisi e costruire le basi per la prosperità futura. Dobbiamo agire anche perché la crisi climatica e la perdita di biodiversità non aspetteranno. Esistono già molte soluzioni di economia circolare, ma lavorando insieme possiamo accelerarne l’adozione in tutto il mondo”. In un’economia circolare, i materiali e il valore che contengono vengono sempre riutilizzati. Il forum presenterà anche fattori di cambiamento da tutto il mondo, creerà collaborazione e sfrutterà la comunità dell’economia circolare per accelerare il cambiamento necessario negli anni a venire.

Il World Circular Economy Forum riunisce imprese, finanzieri e giovani in particolare per esplorare il potenziale delle situazioni emergenti di economia circolare. L’economia circolare è ormai una preoccupazione globale, ma sono necessari diversi tipi di soluzioni in diverse parti del mondo. Il principio è però lo stesso: ottenere di più da ciò che già c’è, con meno sprechi e meno impatto sulla natura.

Giornata europea patologie eosinofile, ESEO Italia: Conferenza il 20 maggio

Giornata europea patologie eosinofile, ESEO Italia: Conferenza il 20 maggioRoma, 17 mag. (askanews) – L’esofagite eosinofila è una malattia immuno-mediata cronica dell’esofago, che può insorgere sia in età infantile che adulta e che si manifesta più di frequente negli uomini, occasionalmente negli anziani. È probabilmente causata da una risposta immunitaria agli allergeni ambientali o agli antigeni alimentari in pazienti con suscettibilità genetica. La patologia è caratterizzata da infiammazione eosinofila dell’esofago, e può causare disfagia, occlusione da cibo e sintomi simili alla malattia da reflusso gastroesofageo. E, se non trattata, l’infiammazione esofagea cronica può portare a restringimento e stenosi dell’esofago. Proprio per approfondire e provare a dare una risposta concreta alle esigenze dei pazienti, nell’ambito delle celebrazioni della II edizione della “Giornata europea dell’Esofagite eosinofila”, ESEO Italia – Associazione di famiglie contro l’esofagite e le patologie gastrointestinali eosinofile, ha organizzato per sabato 20 maggio, nella splendida cornice del Castello Odescalchi di Bracciano una Conferenza internazionale, coinvolgendo numerosi e autorevoli specialisti. Un’occasione per illustrare lo stato dell’arte delle patologie eosinofile, le loro diverse manifestazioni, le prospettive future sui trial di ricerca in corso, quelli conclusi ed in fase di commercializzazione.

La presenza dei presidenti delle Società Scientifiche ed i numerosi patrocini (ISS, UNIAMO, ALTEMS, SIGE, SIAAIC, AAIITO, SINGEM, SIGENP, SIPPed, FEDERFARMA Roma) non sono un sostegno formale ma sono frutto di collaborazioni operative per migliorare la presa in carico dei pazienti, la loro qualità di vita e per limitare l’impatto economico e sociale che questa patologia comporta in chi ne è affetto e per le loro famiglie. E sempre in un’ottica di partecipazione e ricerca di soluzioni operative per svariate cogenze dei pazienti saranno presenti stakeholder che con i loro progetti hanno declinato operativamente delle azioni a sostegno dei pazienti. Ad esempio, chi ha cercato di spiegare ai piccoli ammalati attraverso un linguaggio a loro congeniale ciò che vivono e la loro condizione; anche chi ha cercato di stimolare soluzioni e progettualità che nella loro condivisione possano semplificare ed aiutare la complessità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. I network internazionali coinvolti sono una forza propulsiva che si è organizzata per potenziare le campagne di sensibilizzazione su queste patologie a sostegno dei pazienti e della comunità scientifica per ridurre il ritardo diagnostico ed alimentare la conoscenza e l’attenzione su queste patologie alcune ancora rare altre neglette.

Il programma. La Conferenza del 20 maggio inizierà alle ore 16 con i saluti istituzionali della Dr.ssa Roberta Giodice (Presidente ESEO Italia), del Prof. Claudio Romano (Presidente SIGENP), del Prof. Bruno Annibale (Presidente SIGE), del Dr. Lorenzo Cecchi (Presidente AAIITO) e del Prof. Mario Costantini (Presidente SINGEM). A seguire, la presentazione della Giornata europea per l’EoE, con la presidente Giodice in collegamento con Mary Jo Strobel (Presidente APFED – American Partnership for Eosinophilic Disorders) e Miriam Spinoza (Presidente AEDESEO – Asociación Española de Esofagitis Eosinofílica). Seguirà l’approfondimento “Un ponte per il futuro: collaborazioni internazionali”, con una discussione tra il Prof. Salvatore Oliva (European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition, ESPGHAN – Università di Roma La Sapienza) e il Prof. Seema Aceves, University of San Diego, Rady Children’s Hospital, San Diego, California (USA). Si passerà quindi al focus “Le patologie gastrointestinali eosino?le due entità distinte?”, con la Dr.ssa Francesca Rea (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma) che si soffermerà sul tema “L’EoE a che punto siamo?”, il Prof. Edoardo Savarino (Università di Padova) su “Le gastropatie eosino?le: diagnosi e cura” e il Prof. Nicola De Bortoli, Università di Pisa su “Prospettive future e studi in corso”.

Alle 17.15 ci si concentrerà sul ruolo dell’immunologo: la Prof.ssa Eleonora Nucera (Università Cattolica A. Gemelli Roma) farà il punto su “Il ruolo dei panallergeni”, la Prof.ssa Erminia Ridolo (Università di Parma) su “Il ruolo dell’immunologo”, mentre e la Dr.ssa Francesca Racca e dr.ssa Gaia Pellegatta (Humanitas di Rozzano) interverrano su “La s?da del lavoro integrato”. Subito dopo, focus sulla nutrizione con la Dr.ssa Antonella Diamanti (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma), che parlerà della “Dieta elementare e di esclusione”, e la Dr.ssa Giada Muscas (Ospedale Pediatrico Meyer Firenze) si concentrerà su “Una nutrizione sana”. Sarà quindi il momento della Tavola rotonda su bisogni e s?de future per i pazienti. Per quanto riguarda i progetti a sostegno dei pazienti, la Dr.ssa Domenica Taruscio (Istituto Superiore di Sanità) approfondirà il tema “La scienza partecipata” e la Dr.ssa Giulia Angelino (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma) “L’apprendimento attraverso la simulazione”. In merito poi all’accessibilità dei farmaci, il Dr. Umberto Pompili (Accademia Magistrale) si soffermerà su “Le preparazioni galeniche e le loro peculiarità”, il Dr. Devis Moretti (SANOFI) su “Le tempistiche delle varie fasi: dalla sperimentazione alla commercializzazione” e il Dr. Giuseppe Isoni (Dr Falk Pharma) su “Un gap da colmare: le diverse realtà regionali”. Infine, la chiusura dei lavori, affidata al Presidente di ESEO Italia, associazione promotrice ed organizzatrice della Conferenza, Roberta Giodice.

Presentato a Bucarest il XVI Salone del Libro: Italia ospite d’onore

Presentato a Bucarest il XVI Salone del Libro: Italia ospite d’onoreBucarest, 17 mag. (askanews) – L’Italia sarà il Paese ospite d’onore della XVI edizione del Salone internazionale del Libro Bookfest – Salonul International de Carte di Bucarest che si svolgerà dal 24 al 28 maggio nella capitale romena.

“Anima Latina” è il titolo scelto per la partecipazione italiana alla rassegna, a sottolineare la profondità dei legami che uniscono Italia e Romania in tutti gli ambiti, incluso quello letterario. Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la Libraria Humanitas de la Cismigiu. Sono intervenuti all’incontro moderato da Cristina Gogianu, ricercatrice dell’Università di Bucarest, l’ambasciatore d’Italia in Romania Alfredo Durante Mangoni, il presidente dell’Associazione Editori di Romania, Grigore Arsene, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, la direttrice dell’Ufficio di Bucarest di ICE-Agenzia per la promozione e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero, Micaela Soldini.

Al Bookfest parteciperanno 11 autori italiani: è previsto un ricco programma di attività che animeranno le giornate della fiera dal 24 al 28 maggio prossimi a Romexpo, padiglione B2.

Controffensiva Ucraina, dubbi sull’enorme linea difensiva russa

Controffensiva Ucraina, dubbi sull’enorme linea difensiva russaRoma, 17 mag. (askanews) – Mentre l’Ucraina prepara le sue forze per l’annunciata controffensiva contro le forze russe, i militari di Mosca continuano a costruire linee difensive su vasta scala. Le difese sono state predisposte praticamente lungo tutto il fronte, nella Crimea dichiarata annessa nel 2014 e all’interno della stessa Russia, e in particolare nella parte sud-occidentale dell’Oblast di Zaporizhzhia, dove molti osservatori si aspettano che colpisca il principale assalto ucraino. Trincee, bunker, rifugi per fanteria e veicoli, fossati anticarro, barriere piramidali di carri armati (chiamati denti di drago) e campi minati sarebbero già pronti da giorni.

La capacità della Russia di equipaggiare adeguatamente le sue nuove difese rafforzate sembra parecchio dibattuta. L’esercito russo, secondo alcuni analisti occidentali, non può sperare di difendere l’intera linea del fronte di 800 chilometri con lo stesso vigore. Durante la difesa, le grandi formazioni russe potrebbero dunque dover ripiegare su posizioni preparate in modo coordinato, tanto più che la Russia ha già dimostrato che la sua capacità di manovra su larga scala non sembra essere delle migliori. Tuttavia, si legge sul Kyiv Independent, le fortificazioni possono consentire ai russi di opporre una forte resistenza in aree chiave, rallentando le forze ucraine abbastanza a lungo da consentire l’arrivo di eventuali rinforzi. Le difese più orientali della Russia iniziano al confine nazionale dell’oblast di Kharkiv e scendono fino a Kreminna e Bilohorivka, nell’oblast di Luhansk, a una distanza di circa 140 chilometri. Le immagini satellitari mostrano che questo tratto è costituito principalmente da un’unica, solida, cintura di difesa, in posizione arretrata rispetto all’attuale linea del fronte per distanze che variano da 5 a 20 chilometri. Tuttavia, secondo l’analista Pasi Paroinen, le forze russe avrebbero iniziato a costruire un altro strato nell’oblast settentrionale di Luhansk e nell’oblast di Kharkiv. Da parte sua, Karolina Hird, studiosa dell’Institute for the Study of War, ha affermato che in caso di attacco ucraino qui, le forze russe sarebbero intenzionate a ripiegare su quell’unica linea difensiva e a cercare di mantenerla. “Questa è la loro unica opzione: mantenere quella linea”, ha detto. “Se poi ci sarà una svolta ucraina su quella linea, ciò consentirà alle forze di Kiev di spingersi nell’oblast di Luhansk occupato”.

Le linee difensive russe scendono poi lungo il confine regionale tra gli oblast di Luhansk e Donetsk fino a raggiungere l’area dietro Bakhmut, dove si esauriscono. In quest’area nuove fortificazioni iniziate in inverno sono state recentemente completate, anche di fronte a Lysychansk e Popasna. Mentre secondo l’ISW, un’altra linea di difesa corre verticalmente da sud di Bakhmut, fino al confine nazionale. L’area intorno alla stessa Donetsk occupata è poi ben fortificata, soprattutto intorno ad Avdiivka e nella zona che si estende dal confine a Marinka. Gli analisti ritengono che Donetsk e gli insediamenti circostanti rappresentano un avera e propria fortezza, che sarebbe molto difficile da scardinare e dunque inadatta alle operazioni offensive ucraine. Le difese più importanti, secondo gli analisti, sono state però costruite nel sud, dove le forze russe si sono preparate per una difesa in profondità. Ci sono più strati di linee difensive, che corrono indietro fino a dozzine di chilometri. Le posizioni difensive si irradiano lungo strade critiche e circondano importanti insediamenti come Tokmak, Melitopol e Kamianka. Una doppia linea protegge lo stretto passaggio dalla terraferma alla penisola e anche le strade principali della Crimea sono fortemente presidiate. I russi hanno anche scavato delle trincee lungo le spiagge della Crimea. Ma queste, secondo il parere degli esperti, difficilmente serviranno a molto, dal momento che l’Ucraina non ha una Marina abbastanza forte da effettuare grandi sbarchi. In ogni caso, si sottolinea, il fatto che i russi le abbiano costruire denota la preoccupazione delle forze di Mosca per l’annunciata controffensiva.

Affinché tutte queste linee difensive si dimostrino efficaci, però, le forze russe hanno bisogno di truppe, equipaggiamento e capacità di combattimento sufficienti. “Le difese hanno il potenziale per essere ostacoli formidabili, ma la loro utilità dipende quasi interamente dal fatto che siano supportate da artiglieria e personale sufficienti. Non è chiaro, ad esempio, se le Forze del Raggruppamento meridioanle siano attualmente in grado di raccogliere queste risorse”, ha dichiarato il ministero della Difesa britannico. E l’ISW ha ripetutamente osservato che i russi potrebbero incontrare diversi problemi da questo punto di vista. “Per tutte le fortificazioni in tutto il teatro – le forze russe non hanno la forza lavoro per presidiare adeguatamente queste fortificazioni difensive”, ha commentato Hird. “Non è che ci siano soldati accatastati su tutte queste linee”, ha aggiunto, ricordado che i soldati russi in molte parti del fronte sono esausti e disposti “in strane formazioni non dottrinali”. Altri analisti, tuttavia, hanno messo in guardia dal sottovalutare i preparativi della Russia. “L’esercito russo probabilmente ha la forza lavoro e le riserve per montare una difesa ostinata, insieme a campi minati e trincee”, ha scritto ad esempio l’analista militare statunitense Michael Kofman. “Questo non significa che l’Ucraina non possa rompere le linee russe, ma le passate offensive suggeriscono che l’Ucraina ha difficoltà a mantenere lo slancio dopo aver raggiunto una svolta”.