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Autore: Redazione StudioNews

Cial: riciclato il 73,6% imballaggi in alluminio immessi sul mercato

Cial: riciclato il 73,6% imballaggi in alluminio immessi sul mercatoMilano, 15 mag. (askanews) – Nel 2022 è stato avviato a riciclo il 73,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato, ovvero 60.200 tonnellate e, con il recupero energetico, il totale di quelli complessivamente recuperati cresce e si avvicina al 78%. Il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia ha quindi già superato abbondantemente gli obiettivi al 2025 , indicato al 50%, e al 2030 fissato al 60%.

Si tratta di risultati importanti che hanno consentito di evitare emissioni serra pari a 423mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 185mila tonnellate equivalenti di petrolio e che fanno del modello italiano di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi in alluminio un’eccellenza nel panorama europeo. È quanto emerge dai risultati dell’assemblea annuale di CIAL-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio. “Per gli imballaggi in alluminio si supera il concetto ‘usa e getta’ e si afferma sempre più quello ‘usa e ricicla’ così come il concetto ‘mono-uso’, genericamente associato al settore del packaging, non si addice al packaging in alluminio, materiale per natura disponibile per un ‘uso infinito’. Sono due cambi di paradigma che esprimono molto bene la natura e la missione del sistema italiano di gestione del packaging in alluminio – ha detto Carmine Bruno Rea, presidente di CIAL, recentemente nominato consigliere di amministrazione di Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi in rappresentanza della filiera alluminio, categoria produttori – L’alluminio è facile da raccogliere e da riciclare e noi in Italia lo facciamo molto bene. I risultati lo dimostrano, ma è anche utile sottolineare quanto l’alluminio sia il materiale ideale per la produzione di imballaggi perché è leggero, malleabile, resistente agli urti e alla corrosione ed è in grado di garantire un effetto barriera che protegge dalla luce, dall’aria, dall’umidità e dai batteri in linea, quindi, con gli altissimi standard richiesti nei settori food e beverage per una lunga e sicura conservazione, a tutela della salute umana e con un contributo imprescindibile alla prevenzione della formazione del rifiuto organico e alla riduzione dello spreco alimentare e degli scarti. Tutti elementi che rendono il packaging in alluminio, sempre più coerente con i principi della Prevenzione e quindi con le politiche e i modelli di sviluppo socioeconomico della Green Economy.” L’efficienza e l’efficacia del sistema italiano di raccolta differenziata e riciclo è ancor più evidente se si considera lo spaccato del tasso di riciclo per le lattine in alluminio per bevande che per il 2022 è pari al 91,6%, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e di gran lunga superiore al tasso medio di riciclo europeo del 73%.

Il Cial-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio vede 243 imprese consorziate. 430 Operatori convenzionati, 246 piattaforme e 12 fonderie su tutto il territorio nazionale garantiscono la raccolta, il trattamento, il riciclo e il recupero dell’alluminio. Collaborano con Cial in ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai 5.547 Comuni (il 70% dei Comuni italiani attivi), che vedono il coinvolgimento di 46,5 milioni di cittadini (il 79% degli abitanti italiani serviti). (nella foto: Carmine Bruno Rea, presidente di CIAL)

Vino, al via la “London Wine Fair”: 415 gli espositori presenti

Vino, al via la “London Wine Fair”: 415 gli espositori presentiMilano, 15 mag. (askanews) – Ha preso il via questa mattina, fino al 17 maggio, all’Olympia Exhibition Centre di Londra la “London Wine Fair”, storica fiera dedicata principalmente al mondo del vino e delle bevande spiritose, promossa con l’ambizioso sottotitolo “The most intelligent wine event in the world” (“l’evento sul vino più intelligente al mondo”, ndr).

All’edizione di quest’anno, dove per la prima volta è presente lo spazio “Distil & Brew” riservato a birre, liquori e sidro, sono presenti 415 espositori e annunciati oltre 10mila professionisti da una trentina di Paesi da tutto il mondo (Italia compresa), con un fitto programma di masterclass e degustazioni, ma anche di dibattiti e incontri di approfondimento che vanno da una riflessione sulle “private labels” alle strategie da mettere in campo per la sostenibilità ambientale, fino alla tracciabilità digitale e alla salvaguardia dell’identità del terroir. La fiera è divisa in diverse aree tematiche come, ad esempio, “Drinks Britannia”, vetrina delle migliori bevande locali con le etichette inglesi e gallesi premiate, Whisky, Vodka, Gin, Rum, birre e sidro artigianale; “Education zone” dove si offrono lezioni che vanno dai difetti del vino alla formazione al bar; “Esoterica” che riunisce una selezione dei migliori importatori di vino del Regno Unito; “Discovery Zone” che presenta le start-up e le ultime tecnologie applicate al vino; “Wines Unearthed” dove si incontrano i produttori che intendono importare i loro vini per la prima volta in Uk.

Manifestazione nata oltre 40 anni, all’edizione 2022 della “London Wine Fair” avevano partecipato poco meno di novemila persone, e oltre quattromila lo avevano fatto attraverso la piattaforma digitale della fiera lanciata nel 2021.

Pnrr, Gentiloni: priorità è modifica a piano Italia, non 3° rata

Pnrr, Gentiloni: priorità è modifica a piano Italia, non 3° rataBruxelles, 15 mag. (askanews) – Il pagamento della terza rata del Pnrr italiano sta subendo dei “ritardi tecnici” su cui la Commissione sta “lavorando bene” con il governo, per una rapida soluzione. Ma quel che è davvero importante sono le modifiche e aggiornamenti del Piano nazionale che il governo “giustamente” vuole introdurre, e che la Commissione aspetta “prontissima e flessibile”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti italiani al termine della sua conferenza stampa sulle Previsioni econommiche di primavera dell’Esecutivo comunitario.

L’erogazione della terza rata dei fondi Ue, prevista inizalmente a fine febbraio, è stata rimandata di un mese per due volte di seguito, e non è ancora avvenuta a metà maggio, nonostante a fine aprile sembrasse una questione di ore. Che cosa sta succedendo? “Non so se dovesse essere una questione di ore”, ha risposto Gentiloni a questa domanda. “Io ho sempre detto e ripeto che si sta lavorando e si sta lavorando bene. C’è una buona collaborazione” con le autorità italiane, “si stanno finalizzando alcuni aspetti”.

“Non mi concentrerei troppo – ha osservato il commissario – sul fatto che possano esserci dei ritardi tecnici nella erogazione della terza rata”, ritardi “che comunque stiamo lavorando per risolvere rapidamente”. “Per un piano delle dimensioni di quello italiano, che giustamente il governo vuole rivedere, ritoccare e aggiornare, la sfida è quella di questo emendamento, chiamiamolo così”, ha sottolineato Gentiloni. La sfida, ha continuato, è quella “di poterlo discutere insieme il più presto possibile, perché sarà certamente un appuntamento importante”.

La Commissione ha inviato tutto gli Stati membri a presentare un novo capitolo “REPowerEU” nei loro Pnrr, con delle modifiche per tenere conto delle nuove condizioni e priorità determinate dalla guerra russa contro l’Ucraina, dalle sue conseguenze sui prezzi dell’energia e sugli approvvigionamenti, e dall’accelerazione della transizione energetica. “Quindi, più che la terza rata, io penso che una cosa prioritaria sia il lavoro sulle modifiche, sugli aggiustamenti” del Piano, “un lavoro su cui la Commissione è prontissima è flessibile, e non aspetta altro – ha concluso Gentiloni – che di potersi mettere a lavorare con le autorità italiane in questa prospettiva”.

Commercio, Confesercenti: dal 2019 spariti 52mila negozi vicinato

Commercio, Confesercenti: dal 2019 spariti 52mila negozi vicinatoRoma, 15 mag. (askanews) – Dal 2019 ad oggi sono spariti oltre 52mila negozi di vicinato (-7%). Un’accelerazione del processo di desertificazione su cui incide la doppia crisi vissuta dal comparto che, dopo lo stop imposto dalla pandemia, ha visto interrompersi la ripresa a causa degli effetti di inflazione e caro-energia, che hanno eroso la capacità di spesa delle famiglie. E’ quanto rileva uno studio di Confesercenti (“Il Commercio oggi e domani”) realizzato insieme con Ipsos.

Negli ultimi due anni il potere d’acquisto degli italiani è calato di 14,7 miliardi di euro, oltre 540 euro in meno per nucleo familiare. Un vero e proprio crollo che pesa sul tessuto dei negozi di vicinato più della concorrenza dell’online.

Emil Banca, soci eleggono presidente l’ex ministro Galletti

Emil Banca, soci eleggono presidente l’ex ministro GallettiBologna, 15 mag. (askanews) – L’ex ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, è il nuovo presidente di Emil Banca, banca di credito cooperativo. E’ stato eletto ieri dall’assemblea dei soci, che ha anche approvato all’unanimità il bilancio 2023, chiuso con un utile record sopra i 53 milioni di euro. Galletti è entrato nel cda Emil Banca nel 2020; negli ultimi tre anni ha ricoperto il ruolo di vicepresidente, guidando il comitato che ha lavorato al primo piano triennale di sostenibilità.

“Vogliamo confermarci come punto di rifermento per l’economia reale di questo territorio ricco e laborioso, e come partner affidabile delle famiglie e delle realtà che animano le comunità di cui facciamo parte – ha detto Galletti -. Continuando a fare banca in modo differente, basato su solidarietà e mutualità. Un modo di operare attento alle persone, ai più deboli e con il faro della sostenibilità, economica, sociale ed ambientale, ad indicarci la rotta”. Per l’area di Piacenza, entrata a far parte del territorio di competenza della Banca dopo l’acquisizione a fine 2021 di nove filiali da Bcc Centropadana, è stato eletto l’attuale presidente di Confcooperative Emilia-Romagna e amministratore delegato di Coop San Martino, Francesco Milza. Per l’area di Reggio Emilia entra in consiglio Cinzia Rubertielli, amministratore delegato di Li&Pra spa, mentre per Ferrara è stata eletta Paola Pesci, presidente della Società Cooperativa Agreste. Infine, per l’area di Bologna, entra in consiglio Giancarlo Tonelli, storico direttore generale di Ascom Confcommercio Bologna. Completano il Cda i consiglieri: Viviano Fiori (Vergato), Azio Barani (Montecchio), Cristina Bottoni (Molinella), Ivonne Capelli (San Lazzaro), Carlo Piccinini (Modena), Stefano Simonazzi (Bagnolo in Piano), Assuero Zampini (Monzuno) e Graziano Massa (Loiano).

Eurozona, Commissione alza stime di crescita, 2023 +1,1%, 2024 +1,6%

Eurozona, Commissione alza stime di crescita, 2023 +1,1%, 2024 +1,6%Roma, 15 mag. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni di crescita economica di tutta l’eurozona, per cui ora si attende una espansione dell’1,1% quest’anno e dell’1,6% nel 2024. Guardando all’intera Unione europea, nelle previsioni economiche primaverili viene indicata una crescita 2023 all’1%, a fronte dello 0,8% stimato tre mesi fa, mentre sul 2024 si prevede un più 1,7%, un decimale di punto in più rispetto alle precedenti previsioni.

Secondo la commissione la disoccupazione media dell’eurozona resterà al minimo storico del 6,8% quest’anno e si ridurrà ulteriormente al 6,7% il prossimo.

Exor: James Anderson entra in Lingotto, George Osborne presidente

Exor: James Anderson entra in Lingotto, George Osborne presidenteMilano, 15 mag. (askanews) – Lingotto – società di gestione di investimenti posseduta da Exor – annuncia due nomine di alto profilo che rafforzano ulteriormente il proprio team e aumentano i servizi offerti. Lo comunica una nota della holding della famiglia Agnelli.

James Anderson entra a far parte di Lingotto portando la sua esperienza specializzata nell’investimento in aziende che presentano un potenziale di innovazione esponenziale in termini di tecnologie e modelli di business. Anderson, spiega Exor, è stato in precedenza partner di Baillie Gifford, dove il suo approccio di lungo termine e basato sulla ricerca lo ha visto diventare uno dei primi finanziatori di società del calibro di Amazon, ByteDance e Tesla. Ha attivamente gestito quello è diventato il più grande fondo di investimento del Regno Unito, facendo registrare un rendimento pari a 1155% nel periodo tra aprile 2000 e marzo 2022. George Osborne è stato nominato presidente non esecutivo di Lingotto e lavorerà a stretto contatto con l’AD di Lingotto, Enrico Vellano. Negli ultimi cinque anni Osborne ha presieduto il Partners’ Council di Exor, una posizione da cui si dimetterà una volta assunto il suo nuovo incarico. È partner della banca d’affari Robey Warshaw ed è stato in precedenza Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito tra il 2010 e il 2016.

Gli asset under management al 31 marzo 2023 ammontavano a circa 3 miliardi di dollari, che sono stati conferiti da Exor e Covéa.

L’inviato speciale cinese sarà a Kiev domani e mercoledì

L’inviato speciale cinese sarà a Kiev domani e mercoledìRoma, 15 mag. (askanews) – L’inviato speciale del governo cinese per gli Affari euroasiatici, Li Hui, sarà a Kiev domani e mercoledì. Lo ha detto oggi alla France presse una fonte del governo ucraino.

“Sarà a Kiev il 16 e il 17 maggio”, ha detto il funzionario. Dopo la tappa in Ucraina, Li, ex ambasciatore cinese in Russia, visiterà poi Polonia, Francia, Germania e Russia per favorire “una soluzione politica alla crisi tra Russia e Ucraina”, stando a quanto ribadito oggi dal portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin.

Erdogan esce rafforzato dalla tornata elettorale di ieri, il duello con Kilicdaroglu il 28 maggio

Erdogan esce rafforzato dalla tornata elettorale di ieri, il duello con Kilicdaroglu il 28 maggioRoma, 15 mag. (askanews) – Bisognerà aspettare il 28 maggio per conoscere il nome del nuovo presidente turco. Nè il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan, né il principale sfidante, Kemal Kilicdaroglu, hanno superato la soglia del 50 per cento delle preferenze per l’elezione al primo turno. Erdogan, però, esce rafforzato dalla tornata elettorale di ieri: il suo partito, Akp, ha ottenuto la maggioranza in Parlamento insieme ai nazionalisti del Mhp, e nonostante i sondaggi che lo davano in calo e al di sotto del leader dell’opposizione, il capo di stato turco ha ottenuto il 49,4 per cento, secondo i dati finali ma non ufficiali, mentre Kilicdaroglu, probabilmente anche penalizzato da una coalizione di sei partiti fin troppo eterogenea al suo interno, si è fermato al 44,96 per cento. Ago della bilancia, e lo ha già sottolineato nella notte, sarà il candidato nazionalista Sinan Ogan che con il suo 5,2 per cento dei voti potrebbe spostare l’asticella in favore di uno o dell’altro contendente, ma ha già dichiarato di volere i curdi dell’Hdp, che appoggiano Kilicdaroglu, fuori dal gioco.

Intanto, si attende che lo spoglio venga completato: all’appello mancano ancora parte dei voti dei turchi all’estero, circa un 15 per cento. Erdogan ha ottenuto oltre il 56 per cento delle preferenze degli elettori che hanno votato fuori dalla Turchia, principalmente in Germania, Francia, Medio Oriente e Nord Africa. Kilicdaroglu ha raccolto consensi in parte dell’Europa, tra cui in Italia (oltre il 77 per cento), in Russia, in Nord America e in Brasile, collezionando un 41 per cento. Si annuncia quindi una battaglia all’ultimo voto in vista del ballottaggio del 28 maggio quando Erdogan e Kilicdaroglu si daranno nuovamente battaglia. Entrambi hanno dichiarato di accettare il secondo turno ed entrambi, nella notte hanno sostenuto che la volontà del popolo deve essere rispettata. Kilicdaroglu ha promesso di vincere al ballottaggio e ha accusato il partito di Erdogan di interferire con il conteggio e la comunicazione dei risultati, invitando i suoi sostenitori nel paese di 84 milioni a essere pazienti: “Nelle urne dove abbiamo registrato un alto numero di voti, stanno bloccando il sistema con continue contestazioni – ha denunciato Kilicdaroglu nel suo intervento dopo il voto – State bloccando la volontà della Turchia”. Erdogan, invece, affacciandosi dal balcone della sede dell’Akp ad Ankara ha dichiarato: “Non sappiamo ancora se le elezioni sono terminate a questo primo turno, ma se il popolo ci porta al secondo turno, noi lo rispetteremo. Lo spoglio continua all’estero”.

E monta la protesta sui social per la delusione dei risultati delle presidenziali da chi attendeva il cambiamento, subito. Secondo quanto scrive Al Jazeera alcuni cittadini turchi hanno espresso la loro rabbia contro gli elettori delle zone terremotate che hanno scelto comunque di votare per Erdogan. A Kahramanmaras, l’epicentro del terremoto, i risultati preliminari pubblicati dall’agenzia Anadolu hanno mostrato che oltre il 71 per cento dei voti sono andati al presidente uscente, contestato a lungo per la risposta al sisma. Risultato chiaro, a differenza di quello delle presidenziali, è stato quello delle politiche: l’Alleanza popolare, coalizione guidata dal partito del presidente, Giustizia e lo sviluppo (Akp) e che comprende il Partito del movimento nazionalista (Mhp), si è assicurata la maggioranza dei seggi in parlamento, anche se ne ha persi una ventina rispetto alle scorse elezioni. Secondo i dati preliminari, l’Akp ha ottenuto oltre il 35% dei voti, assicurandosi 266 seggi che salgono a 320 su 600 totali, insieme agli alleati. L’Alleanza nazionale, che riunisce i sei partiti di opposizione, ha ottenuto oltre il 35% delle preferenze. Il Partito repubblicano del popolo (Chp), principale formazione della coalizione di opposizione, ottiene 169 seggi. Ai seggi complessivi dell’Alleanza nazionale si potrebbero aggiungere i 10 punti percentuali del Partito democratico del popolo (Hdp) a maggioranza curda, che si è presentato sotto l’ombrello del Partito verde di sinistra. (di Daniela Mogavero)

Ratificata la nomina di Sergio a nuovo Ad della Rai (e la sua indicazione di Rossi a Dg)

Ratificata la nomina di Sergio a nuovo Ad della Rai (e la sua indicazione di Rossi a Dg)Roma, 15 mag. (askanews) – Si è svolta oggi l’Assemblea degli Azionisti, che ha formalizzato la designazione di Roberto Sergio quale nuovo componente del Consiglio di Amministrazione Rai, indicandolo per la carica di Amministratore Delegato. A seguito di tale indicazione, il Consiglio di Amministrazione della Rai, riunitosi successivamente, ha provveduto a nominare Roberto Sergio quale nuovo Amministratore Delegato, con decorrenza immediata. Lo comunica la Rai. “Espletate le formalità di rito – informa ancora viale Mazzini- nel corso della riunione il nuovo Amministratore Delegato ha comunicato di voler nominare Paola Marchesini quale direttore dello Staff Amministratore Delegato e di voler affidare a Gianpaolo Rossi il ruolo di Direttore Generale Corporate, ruolo precedentemente ricoperto ad interim dall’Amministratore Delegato”. Infine, “il Consiglio di Amministrazione Rai ringrazia l’Amministratore Delegato uscente Carlo Fuortes per il ruolo svolto”.