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Autore: Redazione StudioNews

Open d’Italia, la Pro Am al danese Olesen

Open d’Italia, la Pro Am al danese OlesenRoma, 3 mag. (askanews) – Sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club inizia il DS Automobiles Open d’Italia (4-7 maggio), che festeggia l’80ª edizione, un momento importante per uno dei tornei più longevi del DP World Tour in un’occasione unica. Infatti anticipa la Ryder Cup 2023, il terzo evento sportivo e mediatico più importante al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio, che si svolgerà sullo stesso campo di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.

Prologo all’evento la Rolex Pro-Am vinta con “meno 23” dalla squadra del pro danese Thorbjorn Olesen con i dilettanti Simone Di Tommaso, Mauro Botticelli e Diego Antonelli, che ha preceduto quella del tedesco Marcel Siem con Lorenzo Boglione, Alessandro Boglione e il campione di surf Leonardo Fioravanti, al secondo posto con “meno 22”. Al terzo con “meno 21” il team del belga Nicolas Colsaerts con Giuseppe Macchia, Antonella Reibaldi e Loredana Tarsia e al quarto con “meno 20” la formazione dello scozzese Richie Ramsay con Roberto Lazzini, Roberto Perrino e Simon Pitout. Hanno partecipato anche gli ex calciatori Gianfranco Zola e Giuseppe Incocciati, l’influencer Mariano Di Vaio, tutti nella compagine dello spagnolo Rafa Cabrera Bello. E’ inevitabilmente clima di Ryder Cup, sia sul campo, dove appaiono già imponenti tribune, che tra i concorrenti. E il field lo testimonia con la partecipazione di 13 giocatori che al momento sono tra i primi 20 della graduatoria European Points che qualifica di diritto i primi tre. Tra costoro, in veste di favoriti nella gara, il tedesco Yannik Paul (n. 3), il francese Victor Perez (n. 4), lo scorso anno terzo nel torneo, e lo spagnolo Jorge Campillo (n. 5) insieme ad altri che sono alle loro spalle e in piena corsa per accedere al Team Europe, quali l’altro iberico Adrian Otaegui, lo scozzese Robert MacIntyre, che ha un motivo in più perché dovrà difendere il titolo, ma che non ha disputato la Rolex Pro-Am per un leggero infortunio. E ancora il transalpino Antoine Rozner, i danesi Rasmus Hojgaard e Thorbjorn Olesen (a segno nel 2018), il polacco Adrian Meronk, l’olandese Joost Luiten, il francese Matthieu Pavon e Guido Migliozzi (n. 20), che ha posto la sua candidatura con l’ottima prova nella Hero Cup di gennaio e che ora è determinato a cercare punti preziosi e la considerazione dello staff tecnico (leggi wild card) che sarà in campo al gran completo, con il capitano Luke Donald e i vice capitani Edoardo Molinari, Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts.

Saranno 16 gli azzurri in gara con Edoardo Molinari, Guido Migliozzi e Renato Paratore che sanno come si vince sul DP World Tour e che hanno qualità e potenzialità per puntare molto in alto. Completano lo schieramento, tutti in grado di ben figurare, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Andrea Romano, Aron Zemmer, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Filippo Celli, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Andrea Saracino ed Emanuele Canonica per tanti anni sul DP World Tour e vincitore nel 2005 del Johnnie Walker Championship. Con loro i dilettanti Pietro Bovari e Marco Florioli, campioni del mondo a squadre con Celli nel 2022. Il primo giro del DS Automobiles 80° Italian Open inizierà, domani 4 maggio, alle ore 7,30 con ultima partenza alle ore 14,30. Edoardo Molinari, insieme agli altri due vice capitani di Ryder Cup Bjorn e Colsaerts partirà alle ore 8,10 dalla buca 10. Il terzetto sarà preceduto alle ore 8 da Renato Paratore, Adri Arnaus e Thorbjorn Olesen e seguito alle ore 8,20 da Luke Donald, Calum Hill e Victor Perez. Alle ore 13,20 dal tee della buca 1 l’avvio di Guido Migliozzi con Rasmus Hojgaard e Robert MacIntyre.

Avicoltura, Unaitalia a Lollobrigida: difendere comparto da fake news anche in Ue

Avicoltura, Unaitalia a Lollobrigida: difendere comparto da fake news anche in UeMilano, 3 mag. (askanews) – Le istituzioni Ue “troppo spesso cedono il terreno a una ideologia ambientalista, con il rischio di dare spazio a importazioni da Paesi terzi che non offrono le stesse garanzie in termini di sicurezza alimentare e di qualità dell’Italia”. A dirlo il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, che in occasione della visita del ministro alla Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al Rimini Expo Centre per l’inaugurazione di Macfrut e Fieravicola, ha ribadito la necessità di rafforzare a livello europeo la consapevolezza che “la filiera avicola è integrata e totalmente autosufficiente nonostante la recente contrazione dovuta ai problemi sanitari, una eccellenza del made in Italy che ha necessità di essere difesa soprattutto dalle fake news e supportata nel suo percorso di evoluzione sostenibile”.

“Oggi l’avicoltura pesa meno dello 0,2% del totale dei gas serra prodotti in Italia, mentre l’agricoltura nel suo complesso pesa solo il 7,8% secondo i dati Ispra – ha sottolineato Forlini – Abbiamo chiesto al ministro di intensificare le azioni di tutela delle produzioni Ue, evitando che, come troppo spesso accade, i prodotti agroalimentari siano oggetto di scambio politico rispetto a relazioni commerciali globali, in favore di altri settori”. “L’avicoltura italiana ha lavorato moltissimo negli ultimi anni per affrontare le sfide della sostenibilità e del benessere animale, e oggi è in grado di offrire al consumatore prodotti diversi sulla base della differenziazione dei sistemi produttivi e delle linee di allevamento – ho sottolineato Stefano Gagliardi direttore di Assoavi – Ma il concetto di sostenibilità non va declinato solo dal punto di vista del rispetto ambientale o etico: occorre considerare anche l’aspetto economico e sociale”.

Stellantis: ricavi I trim +14%, su consegne pesa nodo trasporti

Stellantis: ricavi I trim +14%, su consegne pesa nodo trasportiMilano, 3 mag. (askanews) – Stellantis chiude il primo trimestre con una crescita dei ricavi del 14% a 47,2 miliardi di euro e delle consegne del 7% a 1,48 milioni di veicoli, grazie all’aumento dei prezzi di vendita e a una maggiore disponibilità di prodotto per il mitigarsi della crisi dei chip.

“Abbiamo chiuso il primo trimestre con risultati solidi, confermiamo gli obiettivi per l’intero anno di un margine operativo a doppia cifra e un free cash flow industriale positivo”, ha detto il Cfo, Richard Palmer, nella sua ultima call con gli analisti prima di lasciare l’incarico a Natalie Night. Invariate anche le previsioni di crescita dei mercati per il 2023: +5% Usa, Enlarged Europe, Medio Oriente e Africa, India e Asia Pacifica, +3% Sud America, +2% Cina. Negativa la reazione in Borsa: Stellantis ha chiuso in calo dell’1,87% a 14,46 euro, a fronte di un indice Ftse Mib in rialzo dello 0,77%. Fra i temi che deve affrontare Stellantis c’è quello di consegnare le auto già prodotte ai clienti, soprattutto in Europa, dove la crescita dei nuovi ordini è in calo. “A causa di problemi legati ai trasporti e alla logistica, stiamo consegnando meno di altri gruppi auto e questo si riflette anche sul prezzo delle azioni in Borsa. Ma la situazione sta migliorando”, ha detto Palmer. Lo stock complessivo di auto nuove al 31 marzo è pari a 1,3 milioni di unità (384mila di proprietà).

Nel trimestre crescono le vendite di veicoli a basse emissioni (Lev) del +25%, trainate dal Wrangler 4xe, il plug-in più venduto negli Usa, e di veicoli elettrici a batteria (Bev), +22% a 73mila unità, in attesa del lancio di altri 9 bev nel 2023. La priorità per Stellantis è la redditività dei modelli elettrici: “le notizie recenti sui prezzi dei bev non cambiano il nostro approccio. Faremo leva sui volumi per mantenere i prezzi competitivi”. Per compensare i maggiori costi legati all’inflazione che Palmer vede pari a circa la metà dei 9,5 miliardi del 2022, Stellantis agirà sui prezzi delle auto con aumenti a singola cifra bassa.

A livello di mercati, Stellantis punta sullo crescita degli emergenti, indicati come “terzo motore” del gruppo. Nel primo trimestre i ricavi di Sud America, Medio Oriente e Africa, Cina, India e Asia Pacifica sono aumentati del 26% a 6,7 miliardi di euro, pari al 14% dei ricavi del gruppo. Al 2030 l’obiettivo è che arrivino a pesare per oltre il 25%.

Bialetti cederà a Illa le pentole Aeternum per 5,3 mln

Bialetti cederà a Illa le pentole Aeternum per 5,3 mlnMilano, 3 mag. (askanews) – Bialetti cederà a Illa il ramo d’azienda delle pentole a marchio Aeternum. In una prima fase l’azienda di caffettiere bresciana, conferirà il ramo d’azienda in una newco, che successivamente verrà ceduta a Illa o a una società da essa designata. L’accordo quadro prevede che Illa, quotata su Euronext Growth Milan, paghi a Bialetti come corrispettivo per la cessione 3,8 milioni alla data di esecuzione (20 luglio 2023), e un ulteriore ammontare pari a massimo 1,5 milioni a titolo di earn-out, al raggiungimento di specifici target in termini di ricavi ed Ebitda complessivamente realizzati da Bialetti, NewCo e Illa nel corso dell’esercizio 2023 a fronte della commercializzazione dei prodotti a marchio Aeternum, Junior e Morenita.

“L’operazione risulta fondamentale per il completamento del percorso di rilancio della nostra azienda. Dotare Illa di un ulteriore marchio di prestigio, molto conosciuto nel settore, aumenterà la quota di mercato impattando in maniera positiva sul fatturato aziendale per il fatto che, quello del ramo, nel corso degli ultimi tre anni, si è attestato ad un valore compreso tra i 12 e i 16 milioni di euro – ha commentato l’amministratore delegato di Illa, Pierpaolo Marziali – siamo convinti che questa operazione metterà Illa nelle condizioni di considerare definitivamente superata la crisi derivante dalla perdita del cliente storico Ikea”. “Aeternum – continua Marziali – è destinata a diventare il fiore all’occhiello della nostra produzione, su cui contiamo di investire per sostenere ed espandere il nostro business globale ipotizzando, in prospettiva, di estendere questo marchio anche ad altre tipologie di prodotto. Il tutto avrà ripercussioni importanti anche nell’efficientamento dell’impianto produttivo che, nel futuro, sarà impegnato anche nella produzione di linee di prodotto con il nuovo brand, creando delle sinergie importanti ed aprendo le porte a nuovi canali di vendita che ad oggi non potevano essere presidiati dal ramo”. Al 31 dicembre 2022, Aeternum ha generato ricavi netti per 12,3 milioni. Sulla base delle risultanze contabili di Bialetti, l’Ebitda è stato pari ad 2,2 milioni di euro.

Zelensky: non abbiamo attaccato Putin o Mosca. Ma Medvedev minaccia: eliminare il presidente ucraino

Zelensky: non abbiamo attaccato Putin o Mosca. Ma Medvedev minaccia: eliminare il presidente ucrainoRoma, 3 mag. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha negato oggi un attacco per colpire Mosca o il presidente russo Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev ha affermato, parlando in Finlandia: “Non abbiamo attaccato Putin o Mosca”. La Russia ha affermato oggi di aver sventato un attacco con droni contro il Cremlino. Putin – secondo Mosca – non era presente nella residenza al momento del tentato attacco.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente Dmitry Medvedev – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti – ha avvertito: la Russia non ha altra scelta che eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo lo sventato attacco con droni al Cremlino contro presidente russo Vladimir Putin. “Dopo l’attacco terroristico di oggi, non ci sono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”, ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

Divulga, settore ortofrutta rappresenta 17% export made in italy

Divulga, settore ortofrutta rappresenta 17% export made in italyMilano, 3 mag. (askanews) – L’ortofrutta rappresenta il 17% dell’export agroalimentare made in Italy con un valore complessivo di 10,6 miliardi di euro. È quanto emerge dal focus del Centro studi Divulga che ha analizzato i dati sui flussi commerciali del settore ortofrutticolo europeo in occasione dell’apertura del Macfrut di Rimini. Il comparto, che negli ultimi cinque anni ha registrato un netto balzo del valore dei prodotti (+25%) e un leggero aumento dei volumi esportati (+2,3%), guida l’export nazionale agroalimentare, seguito dalle produzioni vitivinicole e da quelle lattiero-casearie, ma deve guardarsi dalla concorrenza soprattutto della Spagna che negli ultimi anni ha guadagnato terreno. Gran parte dell’export di frutta e verdura del nostro Paese (67%) raggiunge i Paesi europei per un valore di 7,1 miliardi di euro, mentre il restante 33% raggiunge i mercati extra Ue.

L’export, in base al focus del Centro Studi Divulga, è riconducibile per il 51% a prodotti freschi (5,44 miliardi di euro di valore) e per il 49% a prodotti trasformati (5,16 miliardi di euro di valore). L’Italia, inoltre, è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro (2,3 milioni di tonnellate per 2,5 miliardi di euro di valore), mele (885mila tonnellate di prodotto per un valore di 881 milioni di euro) uva (455mila tonnellate di prodotto per 714 milioni di euro di valore), kiwi (282mila tonnellate per 521 milioni di euro di valore), nocciole sgusciate (23mila tonnellate per 167milioni di valore), mentre con 261mila tonnellate per 158 milioni di valore è il secondo esportatore di cocomeri dell’Ue, preceduta solo dalla Spagna (608mila ton). Il primato dell’export di conserve di pomodori va oltre i confini europei e viene confermato anche analizzando i dati a livello mondiale con l’export italiano che supera la Cina, ferma a 918 milioni.

Difesa, Accademia Militare a sostegno di ANAFIM e Hospice Modena

Difesa, Accademia Militare a sostegno di ANAFIM e Hospice ModenaRoma, 3 mag. (askanews) – L’Associazione del 184° Corso “Volontà” dell’Accademia Militare ha deciso di sostenere ANAFIM e Hospice Modena devolvendo in beneficenza il ricavato della manifestazione, svoltasi il 30 e 31 marzo 2023, presso il Palazzo Ducale di Modena, in occasione dei venti anni dall’ingresso nel prestigioso istituto di formazione.

Oggi, a Roma, una rappresentanza del corso ha infatti consegnato il ricavato all’associazione ANAFIM (Associazione Nazionale per l’Assistenza dei Figli di dipendenti del Ministero della Difesa con disabilità). La donazione alla fondazione Hospice Modena, struttura residenziale per pazienti con malattie gravi, è avvenuta, in forte sinergia con l’Istituto militare, in occasione della 27ª edizione della “Modena di corsa con l’Accademia Militare”, evento podistico che da decenni rappresenta una giornata di gioia, sport e solidarietà. “Ringraziamo innanzitutto la comunità modenese – da sempre molto legata ai cadetti – e la Città di Modena, che rappresenta la nostra prima casa, il Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare, le aziende e le società che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Venti anni fa abbiamo scelto di mettere la nostra vita a disposizione degli altri, dei cittadini e dell’Italia e anche in questa significativa ricorrenza per ognuno di noi, abbiamo voluto pensare a chi è in difficoltà e a chi è stato meno fortunato di noi”, ha detto il Maggiore Giacomo Messina, in rappresentanza del 184° Corso dell’Esercito Italiano.

“Vogliamo anche ricordare i nostri colleghi che oggi non ci sono più e chi ha sacrificato la vita per servire il Paese. I due giorni trascorsi in Accademia, in un clima di fratellanza e di amicizia, sono stati anche un’occasione per sostenere due validi progetti e tramandare ai corsi più giovani il nostro esempio. Il servizio verso la comunità guida da sempre il nostro agire e la solidarietà è uno dei valori alla base della nostra professione. La nostra missione è quella di non lasciare indietro nessuno” ha affermato il Tenente Colonnello Luca Acquotti in rappresentanza del 184° Corso dell’Arma dei Carabinieri. Per la prima volta, dopo 20 anni, gli oltre 250 partecipanti dell’Associazione si sono ritrovati con le loro famiglie presso il Palazzo Ducale per incontrare i giovani allievi che hanno da poco avviato il loro iter formativo. Durante la cerimonia militare, alla presenza del Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare, vi è stato infatti il gemellaggio tra il 184° Corso e il 204° Corso, a pochi giorni dal loro giuramento alla Repubblica italiana avvenuto alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’Associazione “184° Corso Volontà” riunisce tutti gli Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri che hanno frequentato l’Istituto e il biennio universitario presso l’Università di Modena e Reggio Emilia negli anni 2002-2004. Oggi la maggior parte sono Ufficiali Superiori, tra cui anche ingegneri e medici, che operano su tutto il territorio nazionale o presso comandi centrali e internazionali. Dell’Associazione fanno parte anche coloro che hanno lasciato l’Uniforme e oggi sono dirigenti o manager presso società o aziende, in Italia o all’estero.

Spalletti: “Questo scudetto lo stiamo assaporando lentamente”

Spalletti: “Questo scudetto lo stiamo assaporando lentamente”Roma, 3 mag. (askanews) – “Questo Scudetto è qualcosa che esce dagli schemi. Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli (lo stiamo assaporando lentamente). Ho saputo fin dall’inizio che avevo a che fare con giocatori purosangue, mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere subito a tutti la loro qualità e il loro carattere. Se arriverà, sarà qualcosa che esce dagli schemi. Ne trarrebbero vantaggi non solo il Napoli e la città, ma tutti gli addetti a questo sistema. I nostri calciatori lo meritano per quello che hanno fatto, ora bisogna fare questi ultimi metri che sono i più difficili”. Parola di Luciano Spalletti alla vigilia della partita crocevia della stagione. Un punto e per il Napoli a Udine sarà scudetto. Si parte dall’analisi del pareggio con la Salernitana: “Vedere i nostri tifosi dispiaciuti ci ha mortificato. Noi ci nutriamo della loro felicità. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato quì. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti”. Capitolo futuro: “Ci sono ancora da fare sei partite e da giocarle bene. Dobbiamo completare ancora un discorso che non è completo, poi penseremo a festeggiare. Poi dovremo rimetterci in gioco: “Sono nelle condizioni di poter dare a un pubblico con un sentimento così profondo ciò che merita?”. Poi da lì si parte”.

Le considerazioni sul suo lato umano e caratteriale: “Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po’ perché non è semplice trovare qualcuno che ha consumato gran parte della sua carriera in 4-5 squadre. L’Udinese è una di queste: mi hanno chiamato con la squadra in difficoltà, ci salvammo ma senza esprimere tutto il potenziale. L’anno successivo mi lasciarono andare da un’altra parte per poi riprendermi. Questo mi fece stringere il rapporto con Pierpaolo Marino che saluterò caramente. Sono d’accordo con lui: il Napoli che arriva a questo traguardo nasce dalla Serie C. Lui, come Gino e Giampaolo Pozzo, mi hanno dato tantissimo”. Da dove parte questo scudetto: “Il lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola”. Domani c’è l’Udinese dal affrontare: “L’Udinese è una delle squadre che porta il maggior numero di uomini in area avversaria, bisogna stare attenti. Sottil era già allenatore in campo”. Sulle parole di Sarri dice: “Sarebbe facile per me rispondere a Sarri che sarebbe bello che si qualificasse il più tardi possibile per la Champions League ma non lo faccio, io non faccio il tifo contro. È chiaro che mi farebbe piacere chiuderlo subito ma siamo pronti ad andare a fare in campo tutto ciò che serve”. La battuta di De Laurentiis sullo Scudetto dell’onestà? “È un dato di fatto che lui riesce a tenere i conti in ordine e sono d’accordo con lui, per il resto non commento”. C’è la possibilità di aprire un ciclo: “Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti ai miei occhi, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti”.

Ricorda il suo sguardo nella famosa conferenza in cui De Laurentiis annunciava di voler puntare allo scudetto: “Significava ‘Bene, ora pensiamo che calciatori prendere’. Se mi cerca il Napoli, io dico di sì per vincere e basta. Dopo Sarri o Ancelotti, non venivo qui per lo stipendio. Avevo solo una via d’uscita, riuscire a vincere. L’anno scorso sono arrivato 3° e mi avete attaccato gli striscioni in cui mi dicevate di andar via. E le critiche ci sono ancora oggi, ma fanno parte del gioco. Sono venuto qui convinto di provare a fare qualcosa di importante”. Questo Napoli è la squadra più forte mai allenata: “Difficile dirlo, ci sono delle evoluzioni di calcio giocato, accostare squadre passate al calcio presente non è facile. Sono fortunato, ho allenato diverse squadre forti e calciatori fortissimi. Bisogna essere bravi a far venir fuori un collettivo che duri nel tempo e dia entusiasmo. Con una pressione così alta, creare entusiasmo nel gruppo è un fattore fondamentale. Quest’anno, sotto questo aspetto, abbiamo fatto tanto. I calciatori che verranno a giocare a Napoli saranno costretti a dare qualcosa in più per l’amore che si respira in questa città”. Kvaratskhelia? “Kvara è stupendo, magnifico e delizioso. Un top player, nonostante la sua età. Lui deve imparare ancora tanto e quando lo farà diventerà micidiale, un super calciatore. In questo pensiero, però, c’è un ragionamento di collettivo. Nel gol subito contro la Salernitana, Osimhen sta attorno alla palla da attaccante e non da difensore. Quando trovi un terzino come Di Lorenzo non puoi pensare solo al dribbling che devi fargli. Serve un discorso di atteggiamento da completare per essere una squadra forte”. Il suo passato ad Udine: “Udine è una piazza significativa per me e la mia carriera. Mi fa piacere incontrare molte delle persone che lavorano lì in questo momento storico per la nostra società”.

Open d’Italia, Macintyre: “Vincere nel 2022 è stato incredibile”

Open d’Italia, Macintyre: “Vincere nel 2022 è stato incredibile”Roma, 3 mag. (askanews) – “Vincere qui in un campo così impegnativo è stato incredibile e lasciarmi dietro in classifica i migliori del mondo ha aumentato notevolmente la mia autostima”. Così il vincitore del 2022 dell’Open d’Italia Robert Macintyre. “Ho davvero dei bellissimi ricordi del successo conquistato l’anno scorso nell’ultima edizione dell’Open d’Italia – continua – In questi mesi il campo è un po’ cambiato, sono state apportate diverse modifiche e non sarà facile ripetersi su quei livelli: alcuni fairway sono più stretti e sono stati aggiunti dei bunker. È un campo lungo e difficile, è necessario giocare bene dal tee e se sbagli poi è difficile recuperare. Vedere queste tribune dietro alcuni tee di partenza può aumentare la pressione. La Ryder per me sarebbe una grande esperienza e spero di far parte del Team Europe”.

Inserire il diritto al cibo nello Statuto di Roma, iniziativa il 18 Maggio

Inserire il diritto al cibo nello Statuto di Roma, iniziativa il 18 MaggioRoma, 3 mag. (askanews) – Nell’ambito della mostra “Roma periurbana”, l’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare, promosso daCittà metropolitana di Roma Capitale e Cursa, presenterà, venerdì 19 maggio, il documento “Tutti a tavola? Inseriamo il Diritto al Cibo tra i diritti fondamentali dei cittadini, dieci raccomandazioni ai policy maker”, affinché il dirito al cibo venga incluso all’interno dello Statuto della Città metropolitana e del Comune di Roma.

Nonostante il diritto al cibo possa apparire come uno dei più elementari diritti umani, il diritto a un’alimentazione adeguata e sostenibile in Italia continua ad essere un miraggio per troppe persone. Dopo il primo anno di lavoro sperimentale, l’Osservatorio intende avanzare 10 proposte di azione politica emerse durante le interviste svolte e gli incontri organizzati, per migliorare l’accesso al cibo e il funzionamento del sistema di assistenza alimentare. Il focus sarà l’affermazione del diritto al cibo. Secondo i dati Istat del 2020, infatti, la crisi economica scatenata dal Covid-19 ha fatto aumentare la povertà assoluta nel nostro paese, invertendo il trend degli anni passati, in cui la povertà stava diminuendo gradualmente. L’aumento della povertà porta con sé un fenomeno in crescita e poco raccontato, ovvero la povertà alimentare, intesa come l’incapacità di avere accesso ad un cibo sano, di qualità e che rispetti le preferenze individuali. Il fenomeno risulta ancora poco studiato in Italia, producendo una conseguente assenza di misure efficaci di contrasto.

Per contribuire all’aumento della conoscenza sul fenomeno, è stato creato, all’interno del CURSA, un Osservatorio sull’insicurezza Alimentare nella Città Metropolitana di Roma Capitale, con l’obiettivo di monitorare il fenomeno della povertà alimentare e l’accesso al cibo sul territorio metropolitano della Capitale. Il progetto si inserisce nel lavoro più ampio dell’Atlante del Cibo e del Piano del Cibo della CMRC. In particolare, il lavoro di ricerca precedente, che ha portato alla redazione dell’Atlante del Cibo, ha evidenziato la presenza di una quota importante della popolazione della CMRC che presenta difficoltà ad accedere ad una dieta sana. Da questa riflessione, è nata la necessità di costituire un Osservatorio, in grado di fornire conoscenza scientifica del fenomeno, formulando al contempo delle misure politiche innovative di contrasto al fenomeno.