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Inaugurata a Bolzano nuova direzione Trentino Alto Adige di Adm

Inaugurata a Bolzano nuova direzione Trentino Alto Adige di AdmMilano, 4 dic. (askanews) – Il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, ha inaugurato oggi a Bolzano la nuova Direzione territoriale del Trentino-Alto Adige alla presenza delle autorità locali, dei dirigenti e dei funzionari di Adm. L’evento rientra nell’ambito della complessa riorganizzazione territoriale voluta da Alesse fin dal suo insediamento al vertice dell’Agenzia, il quale ha portato a compimento una riforma storica per l’ammodernamento dell’Amministrazione che dirige. Dopo essere stato ieri negli uffici di Trento, Alesse ha dedicato la giornata di oggi alla visita di quelli di Bolzano, dove ha incontrato il personale al quale ha illustrato il progetto di ampliamento degli spazi dedicati alle aree di competenza di Giochi e Tabacchi.


“Grazie alla sua posizione geografica, che lo pone come punto di accesso e di transito per i flussi commerciali nazionali e internazionali, il Trentino-Alto Adige a livello doganale costituisce uno snodo strategico. In tale scenario, non sorprende che i nostri dati rilevino un aumento costante delle operazioni doganali in questa Regione, segnale di un sistema economico vivace e proiettato verso il futuro. Le imprese locali rappresentano un modello di resilienza e di competitività e l’impegno dell’Agenzia nel sostenerne le attività è massimo. Tale approccio si affianca, inoltre, a un investimento senza precedenti nell’innovazione tecnologica: le piattaforme informatiche integrate garantiranno, infatti, un controllo ancora più preciso delle attività doganali e dei monopoli” ha commentato Alesse.

Sospeso abbattimento lupi in Alto Adige, Brambilla: li difenderemo sempre

Sospeso abbattimento lupi in Alto Adige, Brambilla: li difenderemo sempreRoma, 24 ago. (askanews) – “Difenderemo sempre i lupi, splendidi animali che il presidente della Provincia autonoma di Bolzano vorrebbe abbattere”. Lo afferma in una nota la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando il decreto del Tar Bolzano. Infatti, dopo l’accoglimento dell’istanza cautelare ante causam, presentata da Leidaa con altre associazioni per chiedere la sospensione dell’autorizzazione all’abbattimento di due lupi in val Venosta firmata il 9 agosto dal Governatore Arno Kompatscher, la presidente del Tribunale amministrativo di Bolzano ha fissato la discussione della domanda cautelare al 24 settembre. Fino a quella data, circa due settimane prima del limite indicato nell’autorizzazione per effettuare gli abbattimenti, la validità del provvedimento è sospesa: “I lupi sono una specie rigorosamente protetta – aggiunge la presidente di Leidaa – e ci sono soluzioni alternative per impedire danni agli allevamenti, peraltro indennizzati”.


“La misura adottata dalla Provincia – sottolinea Brambilla nel comunicato – non è solo infondata e carente dal punto di vista giuridico, per le molte ragioni esposte nel ricorso. È frutto di una mentalità pregiudizialmente contraria alla convivenza con la fauna selvatica e in particolare con i grandi carnivori. Quella della convivenza, invece, è l’unica strada percorribile. La guerra ai selvatici condotta in questo Paese non ha alcun senso, il grilletto facile serve solo a compiacere alcune categorie economiche, ma si è sempre rivelato inefficace. In particolare non è affatto scontato che il prelievo di due lupi “a casaccio” metta fine alle predazioni, non si conoscono affatto gli effetti di uccisioni indiscriminate sui branchi di lupi. Non si capisce neanche, a detta dell’Ispra, come siano stati individuati i criteri per il “prelievo” introdotti dalla legge provinciale”. Inoltre, prosegue la deputata, “il giudizio sulla conservazione della specie non può avere come fondamento uno studio di portata locale, per di più risalente a sei anni fa”. Dice altro la recentissima (11 luglio) sentenza della Corte europea di Giustizia contro l’Austria, sull’autorizzazione all’abbattimento di un lupo emessa dal Land Tirolo. I giudici europei chiariscono che lo stato di conservazione della specie deve essere valutato “soddisfacente” a livello territoriale e nazionale e soprattutto che le autorità devono esaminare “le altre soluzioni ipotizzabili”, senza considerare “determinanti” le loro implicazioni economiche e bilanciandole con l’obiettivo della conservazione. “Proprio ciò – conclude Brambilla nella nota – che la Provincia di Bolzano non ha fatto”.

Taa, Kompatscher: bandiera Ladina ottiene giusto riconoscimento

Taa, Kompatscher: bandiera Ladina ottiene giusto riconoscimentoRoma, 15 mag. (askanews) – “E’ un passo importante per celebrare e rispettare la ricca diversità culturale che caratterizza il nostro territorio la bandiera ladina rappresenta non solo un simbolo di identità per la comunità ladina, ma anche un ponte per promuovere la comprensione e il dialogo interculturale. Con questo atto, ribadiamo il nostro impegno per la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche e culturali presenti nel nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione che prevede il riconoscimento istituzionale della bandiera ladina.


“Dopo 100 anni dalla sua nascita la bandiera ladina è ancora viva nel cuore e nelle menti delle popolazioni che essa rappresenta. Questo riconoscimento è un segno tangibile della valorizzazione e del rispetto della nostra identità e della nostra cultura”, ha detto l’assessore alle Minoranze Linguistiche del Trentino Alto Adige, Luca Guglielmi (nella foto). “Da ladino credo che oggi sia una giornata molto importante per tutti i ladini. Da oggi tutti i comuni ladini potranno finalmente esporre la bandiera ladina al fianco di quella italiana è un momento storico che celebriamo con gioia e gratitudine a tutti coloro che hanno sostenuto questo importante passo avanti nella tutela delle nostre tradizioni. Oggi, più che mai, la bandiera ladina sventolerà orgogliosa come simbolo della nostra appartenenza alla ricchezza culturale della nostra regione”, ha aggiunto Guglielmi.


“Questo è un passo importante per celebrare e rispettare la ricca diversità culturale che caratterizza il nostro territorio la bandiera ladina rappresenta non solo un simbolo di identità per la comunità ladina, ma anche un ponte per promuovere la comprensione e il dialogo interculturale. Con questo atto, ribadiamo il nostro impegno per la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche e culturali presenti nel nostro territorio”, ha dichiarato il Presidente Arno Kompatscher.