Occhiuto: in Calabria droni e tolleranza zero contro gli incendiRoma, 24 lug. (askanews) – “La Calabria è una regione civile però ha anche qualche imbecille che va ad appiccare il fuoco neo boschi come questo piromane che abbiamo beccato ieri”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video sui social in cui mostra un uomo, ripreso da un drone, che appicca un incendio in mezzo a un bosco.
“Abbiamo messo in campo tutte le forze che che avevamo: nei boschi lavorano gli uomini di Calabria Verde, della Protezione Civile con i volontari, cui abbiamo dato mezzi. Abbiamo messo in campo, come l’anno scorso, anche trenta droni perché l’unico modo di contrastare la stupidità di chi rovina, incendia i boschi della Calabria è la deterrenza. Sappiano che li prendiamo non ci sono pietre utili ad abbattere i droni. Li inseguiamo come abbiamo fatto con con questo imbecille che è stato denunciato ai carabinieri. Anche quest’anno sugli incendi tolleranza zero”, ha detto il governatore della Calabria.
Bimbo da Lamezia a Torino con volo Aeronautica per cure urgentiRoma, 24 mag. (askanews) – Si è concluso a notte fonda, il trasporto sanitario urgente effettuato da un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, che ha consentito ad un bambino di appena 5 mesi in imminente pericolo di vita di ricevere le cure salva-vita di cui necessitava. Il velivolo militare da trasporto del 31°Stormo di Ciampino (RM), è decollato da Lamezia Terme, dove si trovava il piccolo paziente, ed è atterrato a Torino intorno alle 2.
A bordo dell’ F900 anche la mamma e un’equipe medica che hanno assistito il bambino durante il volo per raggiungere il capoluogo piemontese. Un’autombulanza ha completato il trasferimento dall’aeroporto di Torino-Caselle fino all’Ospedale “Regina Margherita”. La richiesta di trasporto, come previsto dalle procedure d’urgenza, è pervenuta dalla Prefettura di Catanzaro alla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti quello di disporre e gestire questo tipo di missioni attraverso l’attivazione di uno dei velivoli che la Forza Armata tiene pronti 24 ore su 24, in varie basi, per questo genere di necessità.
Il trasporto d’urgenza effettuato nella notte dall’equipaggio del 31° Stormo di Ciampino, dimostra che gli interventi dei velivoli dell’Aeronautica Militare a favore della collettività sono quotidiani, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, anche in condizioni meteorologiche complesse. Oltre ai trasporti sanitari di urgenza che consentono di trasferire in tempi rapidissimi pazienti in condizioni critiche verso centri specialistici su tutto il territorio nazionale, l’Aeronautica Militare effettua anche trasporti di organi per trapianti, interventi di ricerca e soccorso aereo in caso di persone disperse o traumatizzate e concorre nei soccorsi in caso di pubbliche calamità, come sta avvenendo in questi giorni nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna.
Calabria, Vasco De Cet guiderà il “Porto delle Grazie” fino al 2025Roma, 5 mag. (askanews) – A conclusione della procedura di valutazione delle candidature pervenute per la nomina ad Amministratore Unico della Porto delle Grazie S.r.l. – società concessionaria per la gestione del porto e controllata dal Comune di Roccella Jonica – l’Amministrazione Comunale informa che sarà il Comandante Vasco De Cet a guidare la società per il triennio 2023-2025.
Vasco De Cet, 58 anni, è conosciuto come uno dei migliori professionisti in Italia nel campo del Marina Management. Già ufficiale della Marina Militare, De Cet ha una consolidata esperienza nel settore del diporto nautico. Consulente di primarie imprese che operano nel settore e consulente di Assomarinas, è stato per 17 anni Direttore del Marina di Portisco per conto di Invitalia e, da ultimo, di IGY Marinas. Sempre all’interno di Invitalia, ha curato il coordinamento del Sistema Qualità della Rete dei porti di Italia Navigando e, come Responsabile operativo e gestionale del complesso “Porto Arsenale La Maddalena” (Gruppo Marcegaglia), ha diretto per due anni le attività del Marina Resort. Per il livello delle competenze maturate e per l’ampiezza della rete di conoscenze e di relazioni tecnico-professionali e commerciali che può mettere a disposizione dello sviluppo del Porto delle Grazie, quella del Comandante De Cet è stata ritenuta dall’Amministrazione Comunale la candidatura più idonea a soddisfare le aspettative indicate dal Consiglio Comunale nella delibera n. 19/2022.
Grande soddisfazione si esprime in una nota “per l’interesse suscitato dall’Avviso Pubblico per la raccolta delle candidature per la nomina di Amministratore Unico della Porto delle Grazie, pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Roccella, che ha portato 19 validissimi candidati a manifestare interesse per questo incarico, segno evidente del prestigio e dell’affidabilità riconosciuta alla società e alla compagine societaria. E’, quindi, doveroso un sincero ringraziamento a tutti i candidati per la disponibilità dimostrata, nella certezza che le loro professionalità potranno in ogni modo essere valorizzate per contribuire allo sviluppo del nostro porto. Un sincero ringraziamento va ai Soci, al personale dipendente della “Porto delle Grazie” e all’Amministratore Unico dott. Fabio Filocamo per il lavoro svolto in questi difficili anni di gestione della società, durante i quali sono stati consolidati i risultati raggiunti prima del periodo pandemico, in uno scenario di profonda crisi del settore che avrebbe potuto compromettere la stessa operatività della società e la tenuta degli attuali livelli occupazionali. A Filocamo va, in particolare, l’apprezzamento per quanto fatto, nella certezza che le competenze e la professionalità dimostrata potranno trovare ulteriori spazi di collaborazione per la crescita della nostra cittadina”. Ai sensi delle disposizioni statutarie sarà, quindi, convocata nei prossimi giorni l’Assemblea dei Soci per procedere alla nomina ad Amministratore Unico della Porto delle Grazie di Vasco De Cet “al quale va il più sentito e sincero augurio di buon lavoro”.
Calabria, passione e caparbietà per diventare imprenditriciRoma, 21 apr. (askanews) – Una pattuglia di ragazze agguerrite, emblema di un Sud che ha voglia di riscattarsi. Natalia è la più giovane, ha da poco compiuto i 19 anni ed è la manager dello store. Francesca e Marica invece sono le più grandi, con i loro 33 anni. Entrambe sono estetiste. Come Serena, Ilaria e Cristina che il mestiere lo hanno imparato già da tempo e con successo. Hanno rispettivamente 21, 25 e 28 anni e tanta voglia di continuare a coltivare la propria passione. Loredana e Pia, entrambe di 22 anni, sono le new entry. Hanno il ruolo di apprendista e un desiderio di imporsi. La squadra, tutta al femminile, è capitanata da Caterina La Marca.
Caterina ha scritto un libro (Il Bello di me, editore Libritalia.net) in cui racconta come e perché ha deciso di rischiare e di aprire un negozio nella sua terra: “Sono orgogliosamente calabrese -spiega- e ho deciso di rimboccarmi le maniche per dimostrare che la meglio gioventù non conosce limiti geografici”. Caterina, che arriva da un paesino in provincia di Vibo Valentia, Monterosso Calabro, 1500 anime mal contate, è la quarta di quattro figli. Studia come estetista prima poi come imprenditrice per poi rischiare aprendo un negozio: “Non è stato facile -dice Caterina- ma se penso oggi alle giovani apprendiste che ho conosciuto sul mio percorso, credo raramente di aver trovato uno spirito così intraprendente come il mio”. Talmente intraprendente da decidere di mettersi in proprio: “Lavoravo -ricorda Caterina- come dipendente presso un Centro estetico di zona e sono state le mie clienti a suggerirmi che la mia idea di diventare imprenditrice poteva avere solide basi. Ho incominciato, a quel punto, a cercare il posto giusto dove aprire i battenti. Non avevo grosse pretese, giusto lo spazio per poter organizzare le mie cose. Un luogo accogliente, che offrisse comodità e senso di calore a chiunque. La scelta è caduta su un bel locale nel cuore di Vibo. Mi sono così trovata, ad appena 33 anni, imprenditrice. Con le conseguenze che questo ruolo comporta: dovevo prendere decisioni, scegliere, prendermi carico di un investimento che mi dava una nuova opportunità. Mille domande e incertezze frullavano nella mia testa. Ma sapevo che la risposta era unica: impegnarsi e ancora impegnarsi con sacrificio”.
In una Regione dove quatto giovani su dieci non riescono a trovare lavoro, Caterina ha sentito di dover ripagare in qualche modo la sua gente: “Scegliere il personale -sostiene- è stata la cosa più bella in questa avventura. Un’esigenza che non ho avvertito subito, ma che è giunta quando il lavoro ha incominciato a ingranare. Tutte le ragazze che ho selezionato hanno lasciato e continuano a lasciare in me qualcosa. Il mio sogno, oggi come ieri, è quello di dare un’opportunità a chi vive in una terra dove di opportunità ne arrivano poche. Francesca è stata la prima, ma poi sono arrivate tutte le altre. Rigorosamente giovani e donne. Siamo una squadra che si basa sulla volontà di lavorare bene e senza guardare l’orologio e di offrire ai nostri clienti la massima professionalità possibile. Ma siamo soprattutto una squadra che vuole dimostrare come certi stereotipi siamo parte di un passato che non vuole più ritornare. Al Sud, e nella mia Calabria, la Generazione Zeta vuole darsi da fare. E fare bene”. Talmente bene che oggi Caterina, con il suo team, ha pronta una nuova sfida: “Sono convinta -dice ancora Caterina La Marca- che un sogno per poter diventare tale deve essere visto e posto come un obiettivo al quale si arriva tramite un piano. La meticolosità con la quale programmare il proprio futuro diventa importante nella realizzazione dei propri progetti. Questa è la mia filosofia che mi sta portando ora a crescere ulteriormente. Il mio desiderio adesso è quello di aprire un negozio più grande di quello attuale. Dispiace sentire ed ascoltare le esigenze e le frustrazioni che molte ragazze vivono e mi raccontano solo perché magari si sono fermate a fare quello che in realtà non volevano nella loro vita. Accontentarsi non è la vera strada per la felicità. E io e le mie ragazze di accontentarci non abbiamo alcuna voglia”.
Roma, 29 mar. (askanews) – Domani, giovedì 30 marzo, a Reggio Calabria, nuovo appuntamento con “Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, il ciclo di appuntamenti promossi e organizzati dalla scrittrice e attivista Claudia Conte. L’iniziativa intitolata “il senso della legalità tra memoria e futuro” si svolgerà presso la Sala Perri del Palazzo Corrado Alvaro alle 17:00 ed è organizzata in collaborazione con l’Academy di cultura e Politica Giovanni Spadolini e Il quotidiano reggino Metropolitano e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Un appuntamento che ha come obiettivo la promozione e la sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale della cultura della legalità, e degli strumenti utili al contrasto della criminalità organizzata. Giovedì 30 a Reggio Calabria saranno protagonisti, dopo il saluto introduttivo del vicesindaco Paolo Brunetti, Claudia Conte (che presenterà inoltre la seconda edizione del suo romanzo contro la mafia “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi” (Armando Curcio Editore), il professor Andrea Monorchio, già Ragioniere Generale dello Stato; la senatrice Dafne Musolino; il giurista e politologo Luigi Tivelli (Presidente dell’Academy Giovanni Spadolini); l’editore e imprenditore Florindo Rubettino e il direttore del giornale Metropolitano Fabrizio Pace.