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Al via terza stagione “Alla Ricerca”, podcast sulla scienza in FVG

Al via terza stagione “Alla Ricerca”, podcast sulla scienza in FVGRoma, 12 dic. (askanews) – Cosa rende il pane di Trieste diverso da quello pugliese? Perché alcuni alimenti durano di più o soddisfano meglio i nostri sensi? La risposta si nasconde nella loro struttura microscopica, influenzandone fragranza, conservazione e persino il modo in cui il nostro corpo assorbe il cibo.


Il 12 dicembre alle 16.30 a Trieste, presso l’Antico Caffè San Marco, si terrà l’evento “Stay Fresh – La sostenibilità nel frigo”, evento di lancio della terza stagione del podcast “Alla Ricerca – Storie di scienza e innovazione dei laboratori del Friuli Venezia Giulia”, creato in collaborazione da Area Science Park, ICTP, Rai FVG e SISSA. L’incontro sarà un’occasione per conoscere e scoprire il contributo della ricerca di base alla sostenibilità alimentare – con l’aiuto di Franco Zannini, ricercatore di Elettra Sincrotrone e protagonista di una delle puntate del podcast, che ci accompagnerà in un viaggio per scoprire è possibile studiare la microstruttura degli alimenti grazie al Sincrotrone, e come questo può gettare “nuova luce” sul cibo. Nel corso dell’incontro saranno presentate le puntate della terza stagione di “Alla ricerca”, una serie di sei podcast di divulgazione scientifica scritti da Debora Lamcja, Elena Toti e Francesca Trinchini, studentesse del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA, e curate da Riccardo Cicconetti, programmista regista RAI FVG.


Il podcast, che sarà trasmesso in anteprima su Radio Rai FVG all’interno della trasmissione “Radar” ogni settimana a partire da Martedì 7 Gennaio 2025, si propone di raccontare le attività della ricerca dei molti enti del territorio regionale, attraverso le testimonianze e le voci di ricercatori e ricercatrici. I temi del podcast saranno variegati e multidisciplinari, proprio come la ricerca che quotidianamente si svolge in FVG: si spazierà dalla ricerca su malattie cardiovascolari a come il cervello impara a leggere, dalle spedizioni triestine in Antartide alle malattie tropicali che stanno comparendo anche in regione, fino all’impatto ambientale della ricerca scientifica. Questo grazie alla partecipazione e collaborazione di ricercatori e ricercatrici di Area Science Park, Elettra Sincrotrone, ICGEB, ICTP, OGS, SISSA, Università di Trieste e Università di Udine. Dopo l’anteprima su Radio Rai FVG, le puntate saranno disponibili su Rai Play Sound. La partecipazione all’incontro è libera e gratuita, non è necessaria iscrizione.

Caso Resinovich, il marito: Liliana non si è tolta la vita

Caso Resinovich, il marito: Liliana non si è tolta la vitaRoma, 28 nov. (askanews) – “Ci sono risposte che non verranno mai fuori. Non credo che Liliana sia uscita di casa per andare a suicidarsi. Non so cosa possa essere successo. Ci sono tutta una serie di incongruenze: il cibo che ha mangiato, i peli, la ricrescita che vanno in conflitto sia in una parte che nell’altra. Questo è un dilemma di cui spero di avere delle risposte. Questa è la chiave di tutto”. Così ha dichiarato Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e rivenuta senza vita in un boschetto, non distante dalla sua abitazione poco più di 20 giorni dopo, il 5 gennaio 2022. L’uomo è stato ospite alla trasmissione Ore 14 di Milo Infante, in diretta su Rai 2.


“Avevamo dei progetti – continua- sono stati sentiti questi nostri amici del Brasile. Noi in febbraio dovevamo andare in Brasile, avevamo già parlato con l’agenzia. Io non riesco a capire come mai Liliana tutto a un colpo, avrà preso.. non lo so, bisogna vedere tantissime cose. Tutte queste storie, guardiamo piuttosto chi è andato in Questura a dire ‘andate a cercare là il corpo di Liliana’. Non mi do pace. Non ho mai creduto nemmeno all’allontanamento volontario di mia moglie, lì deve essere successo qualcosa. Secondo me quella telefonata di sedici minuti fatta il giorno 13, è lì la chiave di tutto”, conclude.

Fvg, Fedriga: Regione a Expo di Osaka da 27 aprile a 3 maggio 2025

Fvg, Fedriga: Regione a Expo di Osaka da 27 aprile a 3 maggio 2025Trieste, 28 nov. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia ha deciso di aderire con entusiasmo alla prossima esposizione universale di Osaka e ha acquisito un proprio spazio all’interno del Padiglione Italia tra il 27 aprile e il 3 maggio prossimi”. Lo ha annunciato stamane il governatore Massimiliano Fedriga, al termine del sopralluogo al cantiere Expo con il commissario generale per l’Italia a Expo, l’ambasciatore Mario Vattani, il console generale d’Italia a Osaka Marco Prencipe e l’architetto Mario Cucinella. Presente, al fianco del massimo esponente dell’Esecutivo, l’assessore alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini.


A meno di 150 giorni dall’apertura dell’esposizione universale, che accoglierà circa 30 milioni di visitatori dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, Fedriga ha infatti avuto modo di osservare da vicino l’avanzamento dei lavori, per celebrare un simbolico traguardo verso la realizzazione di un progetto che, in linea con i temi di Expo, rappresenta l’ingegno, la sostenibilità e il design italiano nel mondo. “La nostra partecipazione, una finestra di sette giorni che si colloca due settimane dopo l’apertura ufficiale di Expo – ha sottolineato Fedriga – è finalizzata a promuovere il Friuli Venezia Giulia a 360 gradi: oltre alle nostre numerose eccellenze sul piano artistico, culturale ed enogastronomico, intendiamo garantirci una vetrina anche per evidenziare la nostra capacità di fare impresa, di innovare e di guardare al futuro”.


Nel dettaglio, il Friuli Venezia Giulia potrà personalizzare, nel corso della propria settimana, le due sezioni laterali della facciata del Padiglione Italia e disporrà di sei nicchie espositive – spazi ideati per valorizzare realtà di punta dell’artigianato -, di un cinema-teatro – per spettacoli di mezz’ora nel tardo pomeriggio di ogni giornata – e di una superficie espositiva di circa 110 metri quadrati. In aggiunta, la Regione potrà usufruire, per tre giorni, di un auditorium da 90 posti per la presentazione dei propri progetti, per il coinvolgimento degli stakeholder e per laboratori didattici, e avrà la possibilità di collaborare con Eataly, gestore dell’area ristorazione, per menù e degustazioni con prodotti del territorio.

Fvg-Usa, Fedriga: innovazione è strumento per crescita imprese

Fvg-Usa, Fedriga: innovazione è strumento per crescita impreseTrieste, 26 ott. (askanews) – Assicurare la cooperazione transatlantica a favore dello sviluppo dell’industria dell’innovazione in Italia e del suo contributo nel mondo. È questo l’obiettivo dell’Italy-Us Tech Business & Investment Matching Initiative svoltasi nell’Ambasciata italiana negli Stati Uniti a Washington DC, al quale hanno preso parte il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini. Evoluzione del lavoro svolto dal Transatlantic Investment Commitee (TIC), con il supporto della Transatlantic Harmonic Foundation (THF), l’Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiative è un programma di sistema teso ad assicurare la cooperazione transatlantica a favore dello sviluppo dell’industria dell’innovazione in Italia e del suo contributo nel mondo e si svolge in parallelo alla terza edizione del THF-TIC US Stakeholders’ Meeting. Grazie all’attività di matching agevolata dai soggetti pubblici e privati coinvolti, l’Italy-US Tech Business & Investment Matching Initiative punta ad alimentare l’incontro e il dialogo tra Istituzioni e aziende italiane e statunitensi, favorendo partnership industriali e i flussi di investimento per la reciproca crescita in settori strategici come, per il 2025, le scienze della vita e l’aerospazio, con un’attenzione specifica alle soluzioni industriali di intelligenza artificiale. Il governatore Fedriga ha rimarcato che “la Regione Friuli Venezia Giulia è lieta di essere presente a questo importante evento che favorisce il matching tra imprese statunitensi e italiane con un focus mirato sull’innovazione. Un ambito per il quale il Friuli Venezia Giulia è stato classificato come ‘strong innovator’ da parte dell’Unione europea, proprio per la propensione della nostra regione a favorire la contaminazione tra il mondo della ricerca scientifica e quello dell’impresa”. L’evento è promosso Mimit, Ministero degli Affari Esteri, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, quattordici Regioni italiane, Confindustria, Transatlantic Investment Commitee (TIC) e Transatlantic Harmonic Foundation (THF), ai quali si aggiungono le realtà statunitensi: Dipartimento di Stato, Dipartimento del Commercio, organizzazioni rappresentanti di 18 Stati, Tech Hubs Organization, Select USA e la Camera di Commercio statunitense.

L’IA apre nuove frontiere nella ricerca sulle proteine

L’IA apre nuove frontiere nella ricerca sulle proteineRoma, 15 ott. (askanews) – Il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park ha recentemente pubblicato una ricerca innovativa su “Bioinformatics” che apre nuove prospettive nello studio delle proteine, i mattoni fondamentali della vita. Francesca Cuturello, Marco Celoria, Alessio Ansuini e Alberto Cazzaniga, autori della ricerca, hanno infatti dimostrato come l’intelligenza artificiale possa predire l’impatto delle mutazioni genetiche sulla stabilità delle proteine, contribuendo a comprendere meglio i meccanismi alla base di molte malattie e potenzialmente sviluppare nuovi trattamenti. Il genoma degli esseri viventi muta, infatti, costantemente a causa di agenti esterni o del caso, e questo ci porta ad osservare cambiamenti nelle sequenze delle proteine che essi sintetizzano.


Condotto all’interno delle attività del progetto Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC (PRP@CERIC), lo studio – informa Area Science Park – utilizza modelli di AI simili a GPT, applicati alla proteomica. Questi modelli si fondano sull’analogia tra una sequenza proteica e una frase, con gli amminoacidi che fungono da “parole”, consentendo di applicare algoritmi addestrati su centinaia di milioni di sequenze proteiche. Grazie a questa tecnica, i ricercatori del LADE sono riusciti a prevedere come piccole variazioni nella sequenza di amminoacidi, come quelle indotte da mutazioni, possano influenzare la stabilità delle proteine. Un aspetto particolarmente innovativo è l’uso del modello MSA Transformer, che sfrutta informazioni sulle relazioni ancestrali tra sequenze proteiche per migliorare la precisione delle previsioni. L’algoritmo sviluppato dal LADE offre prestazioni all’avanguardia e sarà reso disponibile alla comunità scientifica per favorire ulteriori progressi in questo campo.


“Prevedere l’effetto delle mutazioni proteiche attraverso l’intelligenza artificiale ci permette di esplorare con grande precisione fenomeni biologici complessi che, fino a poco tempo fa, erano difficili da osservare direttamente – spiega Francesca Cuturello, primo autore della ricerca -. Questa tecnologia è un passo avanti verso soluzioni terapeutiche innovative per una vasta gamma di malattie”. Il lavoro del team – conclude l’ente di ricerca – ha già ottenuto ampi riconoscimenti, inclusa l’invito di Francesca Cuturello al prestigioso Research Retreat “Physics of Biological Data Analysis” presso l’Aspen Center for Physics, e sarà presentato in altri centri di ricerca internazionali, come l’ICTP e il Leibniz Center for Informatics.

Caso Resinovich, cugina: Lilly potrebbe aver sofferto molto

Caso Resinovich, cugina: Lilly potrebbe aver sofferto moltoRoma, 9 ott. (askanews) – “Sulle lesioni non prese in considerazione sul corpo di Liliana, in particolare una vertebra rotta noi non abbiamo ancora niente di ufficiale da parte della dottoressa Cattaneo. Se la notizia fosse vera, prima di tutto ci addolora ancora di più perché vuol dire che Liliana ha sofferto tantissimo prima di morire. E poi ci ha fatto arrabbiare, perché questo doveva venire fuori già con la prima tac, non dopo tutti questi mesi, anni attraverso gli esami della dottoressa Cattaneo che io ammiro, perché sono convinta che lei ha guardato proprio osso per osso quindi insieme agli altri nostri consulenti si arriverà finalmente alla verità”. Lo ha dichiarato Silvia Radin, la cugina di Liliana Resinovich, la donna trovata senza vita in un’area boschiva di Trieste il 5 gennaio 2022 e il cui caso è ancora irrisolto.


La donna è stata intervistata in esclusiva dai microfoni di ‘Ore 14’, la trasmissione in onda su Rai 2 condotta da Milo Infante. “Il fatto che è morta il 14 dicembre – continua Silvia Radin – noi l’abbiamo sempre pensato, perché ventun giorni nel bosco non avrebbe potuto rimanere ed essere trovata intatta, non aggredita da nessun tipo di animale e con i vestiti puliti. Ci abbiamo messo tanto, ma ci siamo arrivati. I nostri consulenti ci stanno arrivando e probabilmente arriveranno anche ad altre notizie”. “La cosa che ci fa arrabbiare di più è che non siamo stati ascoltati all’inizio, siamo stati insultati quando noi conoscendo Liliana sapevamo che questo suicidio non poteva essere fatto da lei, ma che è stato confezionato”, conclude la donna.

La lince Luna è arrivata nella foresta di Tarvisio

La lince Luna è arrivata nella foresta di TarvisioRoma, 28 set. (askanews) – I Carabinieri Forestali del Raggruppamento Biodiversità, col supporto del Raggruppamento Carabinieri CITES e del Servizio per la Veterinaria del Comando Generale, hanno rilasciato la femmina di lince LUNA nella Foresta di Tarvisio nell’ambito del progetto ULyCA (Urgent Lynx Conservation Action – Azioni Urgenti di Conservazione della Lince). Con questa nuova femmina, si permette al maschio territoriale FLORI di accoppiarsi con una femmina non imparentata, aumentando così la diversità genetica della lince nell’area. Nelle Alpi sudorientali italiane, sono attualmente monitorati tre maschi di lince, ma nessuna femmina. Tutte le linci attualmente presenti nelle Alpi sudorientali italiane sono nate da linci reintrodotte in seno al progetto LIFE Lynx. Dal 2021 al 2023, sei linci sono state rilasciate nelle Alpi sudorientali slovene per creare una “popolazione passerella” in grado di espandersi e di collegarsi alla popolazione dinarica. Inoltre, cinque linci sono state rilasciate nelle Alpi sudorientali italiane nell’ambito del progetto ULyCA. L’area centrale di questa nuova popolazione passerella si trova nelle Alpi Giulie slovene. Quattro delle sei femmine rilasciate si sono riprodotte con successo. Sono nati almeno 16 piccoli in sette cucciolate.


LUNA sta rafforzando l’ancora esigua presenza di linci nelle Alpi sudorientali. È una giovane femmina nata nel maggio 2023 in un bioparco specializzato sui felini di Hütscheroda, nella Germania centrale, dove è stata appositamente preparata per essere rilasciata in natura. Potenzialmente potrà avere la prima cucciolata nel 2025. Luna è anche l’ottava lince rilasciata nell’ambito di Linking Lynx, un progetto che riunisce esperti di zoo, parchi naturali e progetti di reintroduzione con l’obiettivo comune di collegare le popolazioni di lince esistenti in Europa centrale in modo tale che lo scambio tra le singole popolazioni in futuro possa avvenire attraverso la dispersione naturale: collegare le popolazioni di lince isolate tra loro è estremamente importante per la sopravvivenza a lungo termine della specie in Europa centrale. ULyCA (Urgent Lynx Conservation Action) è un progetto dei Carabinieri Forestali con il supporto del Progetto Lince Italia dell’Università di Torino, che si occupa degli aspetti tecnico-scientifici e logistici. Molto importante è il supporto ricevuto da WWF Italia, Germania, Svizzera e Austria, del gruppo di lavoro “Caccia e lince”, nonché del Servizio per la Biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e l’autorità veterinaria regionale (ASUFC). Un’ampia rete di collaborazioni ha portato al rilascio di oggi: l’Associazione europea degli zoo e degli acquari (EAZA) e il Deutscher Wildgehegeverband collaborano con i progetti di reintroduzione e rilascio nell’ambito della rete Linking Lynx – e LUNA è stata scelta come parte di questo sforzo comune per la conservazione della metapopolazione di lince dei Carpazi.

Italia-Usa, Fedriga: nei prossimi giorni in Fvg delegazione Virginia

Italia-Usa, Fedriga: nei prossimi giorni in Fvg delegazione VirginiaRoma, 14 giu. (askanews) – “Il rafforzamento della cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e Stati Uniti, in particolare la Virginia, compie un ulteriore passo in avanti verso la definizione di un accordo strutturato tra la nostra regione e quel territorio”. Lo afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il quale ha annuncia che prossimi giorni arriverà in regione una delegazione dello Small Business Development Center (Sbdc), realtà facente parte di una rete finanziata sia a livello locale sia dal governo federale statunitense, che l’Amministrazione regionale e l’Agenzia Select Fvg accompagneranno in una visita approfondita della realtà economica del Friuli Venezia Giulia con numerosi incontri con i cluster, i centri di ricerca, i parchi industriali e le più rilevanti associazioni di categoria e imprese del territorio.


“Questa visita si inserisce nel quadro delle azioni avviate dalla Regione per rafforzare il dialogo e la collaborazione con gli Stati Uniti – spiega Fedriga – ed è il naturale sviluppo della nostra recente missione a New York e Richmond e dell’incontro con il governatore della Virginia Glenn Youngkin. La presenza nella nostra regione della delegazione dello Sbdc è la conferma dell’apprezzamento da parte delle realtà americane della concretezza e fattività dell’ecosistema Fvg e pone le basi per la visita, prevista in autunno, di una serie di imprese della Virginia interessate alle opportunità di mercato, distribuzione e sviluppo di prodotti e servizi con il Friuli Venezia Giulia. Il governatore rimarca che “il programma di incontri è fittissimo, segno che il territorio apprezza questa opportunità di collaborazione e apertura con il mercato statunitense. Si tratta di un’ottima occasione per mettere in vetrina quanto il Friuli Venezia Giulia ha da offrire agli imprenditori, che ci consente di rinsaldare le relazioni euro-atlantiche, così importanti e strategiche in questa fase storica ed economica. Proprio per questo ho dato mandato all’Agenzia Select Fvg di focalizzarsi su questo mercato strategico insieme alle Direzioni regionali e al sistema tutto del Friuli Venezia Giulia; questi sono i primi risultati di un lavoro assiduo di presenza e relazione che ho voluto spingere e potenziare perché questo richiede l’attuale contesto politico-economico”.

Malattia di Huntington, si stimano circa 700 casi in Friuli-Venezia Giulia

Malattia di Huntington, si stimano circa 700 casi in Friuli-Venezia GiuliaRoma, 10 giu. (askanews) – “LIRH FVG nasce per aiutare le persone conmalattia di Huntington che vivono nel nostro territorio. Vogliamo che escano dall’isolamento. Vogliamo offrire loro possibili soluzioni ai problemi quotidiani. Vogliamo, anzi dobbiamo, produrre un cambiamento culturale negli operatori sanitari e nella società in generale”. È quanto afferma Annarita Ciociola,infermiera, Presidente di LIRH Friuli-Venezia Giulia (friuliveneziagiulia@lirh.it), che insieme a LIRH Toscana, LIRH Puglia, LIRH Sardegna e NOI Huntington, la Rete Italiana dei Giovani – fa parte delle organizzazioni di familiari collegate alla Fondazione LIRH nazionale (Lega Italiana Ricerca Huntington), con sede a Roma.


Huntington, dal nome del medico che per primo la descrisse, è una malattia rara, genetica, neurodegenerativa, ereditaria. La più frequente tra le malattie rare trasmessa da un solo genitore. Ogni figlio ha il 50% di possibilità di ereditarla. È possibile sapere in anticipo se si è ereditata la mutazione, attraverso un test genetico (c.d. predittivo). La malattia produce nell’arco di circa 15-20 anni una progressiva perdita dell’autonomia fisica e mentale. In una stessa famiglia, possono essere coinvolte più persone, di cui alcune diventano caregiver delle altre. Il peso sociale ed economico che grava sulle famiglie rappresenta un fardello molto pesante. La malattia di Huntington è stata fin dall’inizio oggetto di discriminazione e stigma sociale, soprattutto per via dei suoi risvolti psichiatrici, tanto che la gente comune nell’800 non la chiamava per nome, ma la indicava come “that disorder”, “quel male”. Non esistono trattamenti risolutivi, ma solo terapie sintomatiche. Si stima che nella Regione FVG questa condizione possa riguardare circa 700 persone, tra individui affetti (circa 120) e individui a rischio di ereditarla (circa 600). Racconta la presidente Annarita Ciociola: “Ho incontrato questa malattia più di 30 anni fa nella famiglia di Mara, di cui oggi sono caregiver, e per 30 anni siamo andate alla disperata ricerca di risposte. Le abbiamo trovate solo un anno fa, quando ci siamo rivolte alla Fondazione Lega Italiana Ricerca Huntington (LIRH) e al prof. Ferdinando Squitieri”.


“La necessità di creare la LIRH Friuli-Venezia Giulia, avvertita dai suoi soci fondatori – conclude Barbara D’Alessio – Presidente e direttore Esecutivo della Fondazione LIRH – dimostra che c’è ancora tanto da fare per generare consapevolezza sulla malattia di Huntington, ma dimostra anche chi ne è coinvolto ha meno paura di parlarne. Dobbiamo assolutamente restituire alle persone la loro dignità e dobbiamo diffondere una maggiore consapevolezza tra i professionisti della salute, anche perché la conoscenza di questa malattia rara è molto cambiata grazie alla ricerca e questo ha delle ricadute sulla pratica clinica, che non dovrebbero essere ignorate”.

Friuli Venezia Giulia, Fedriga: grazie a Tajani per nomina diplomatico

Friuli Venezia Giulia, Fedriga: grazie a Tajani per nomina diplomaticoTrieste, 24 mag. (askanews) – “La nomina di un consigliere diplomatico a supporto della guida della Regione Friuli Venezia Giulia annunciata oggi a Trieste dal ministro degli Esteri Antonio Tajani rappresenta un grande riconoscimento del valore strategico del nostro territorio”. È quanto ha commentato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, secondo il quale si conferma così la straordinaria importanza della regione come porta d’ingresso del centro est Europa, crocevia nel medio e nel lungo raggio di reti internazionali. Un attestato anche dell’impegno dell’amministrazione regionale nelle relazioni internazionali e nella promozione del Friuli Venezia Giulia all’estero.