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Aindo (startup Sissa) al Ces con la tecnologia sui dati sintetici

Aindo (startup Sissa) al Ces con la tecnologia sui dati sinteticiRoma, 9 gen. (askanews) – La tecnologia di Aindo arriva negli Stati Uniti al Consumer Electronic Show di Las Vegas, la fiera di riferimento per l’innovazione mondiale, in programma negli Usa dal 9 al 12 gennaio. La startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste è stata selezionata da Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, tra le 50 realtà che compongono la delegazione italiana al CES 2024, ed è tra le quattro aziende del Friuli Venezia Giulia presenti a Las Vegas. La tecnologia di generazione di dati sintetici, sviluppata e brevettata da Aindo, sarà presentata al Padiglione Italia tra le soluzioni innovative di 50 realtà, provenienti da 13 regioni.

“È un grande onore portare la nostra soluzione Made in Italy al CES 2024 di Las Vegas – ha dichiarato Daniele Panfilo, Ceo e cofondatore di Aindo – Essere al più grande evento tech del mondo per presentare i dati sintetici testimonia che Aindo è sulla giusta strada: a livello globale, il mercato sta sempre più prendendo consapevolezza di come questa tecnologia cambierà il nostro futuro rendendo possibile l’uso di grandi quantità di dati artificiali per l’innovazione e la ricerca, tutelando al contempo la privacy degli individui. Gli ambiti di applicazione sono molteplici, in settori ad alto impatto sociale e di business, dal medicale al fintech”. Fondata nel 2018 da tre giovani specialisti nel campo dell’Intelligenza Artificiale (Daniele Panfilo, CEO – Sebastiano Saccani, Head of R&D – Borut Svara, CTO) all’interno della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), Aindo – informa una nota – attualmente è insediata in Area Science Park nel campus di Padriciano. Dalla sua costituzione opera con successo nel mercato dell’AI chiudendo importanti contratti con multinazionali nell’ambito sanitario e finanziario. Nel 2022 ha partecipato a eventi internazionali (World Artificial Intelligence Cannes Festival, Northstar Dubai Gitex Global, NeurIPS) e viene menzionata da Sifted tra le 11 startup italiane da tenere d’occhio. Nel 2023 la tecnologia di Aindo per la generazione di dati sintetici diventa brevetto Italiano e nello stesso anno la startup torna a NeurIPS con un nuovo intervento sui metodi per quantificare il grado di protezione della privacy nei dataset sintetici.

A ottobre 2023 Aindo ha siglato l’accordo per un investimento di 6 milioni di euro da parte di United Ventures e Vertis Venture 3 Technology Transfer: il finanziamento consente ad Aindo di potenziare il team e continuare lo sviluppo di soluzioni che agevolano l’uso dell’intelligenza artificiale in settori strategici come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione. I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. Questi sono in grado di creare dati artificiali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui. I dati sintetici consentono di applicare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari.

Trieste, domani parte il giro del mondo su Costa Deliziosa

Trieste, domani parte il giro del mondo su Costa DeliziosaRoma, 5 gen. (askanews) – 134 giorni di navigazione, 52 porti d’attracco in 34 paesi, sparsi in 5 continenti, attraversando 3 oceani. Sono i numeri del giro del mondo a bordo di Costa Deliziosa che parte domani da Trieste, con possibilità di imbarco anche nelle tappe di Catania, Napoli e Savona, per concludersi l’11 maggio prossimo a Marghera/Venezia.

Costa è stata tra le prime compagnie al mondo a proporre questo viaggio, sin dagli anni 70, ma l’edizione 2024 è tra quelle di maggior successo in assoluto: a bordo di Costa Deliziosa, infatti, ci sono oltre 2.000 ospiti prenotati, provenienti in prevalenza da Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Austria. Nei 134 giorni di viaggio previsti, Costa Deliziosa circumnavigherà il globo navigando sempre verso ovest: dall’Italia attraverserà l’Atlantico sino ai Caraibi, visitando Francia, Spagna Marocco e isole Canarie, per poi passare il canale di Panama e andare alla scoperta di Ecuador, Cile Perù, isola di Pasqua; da lì attraverserà il Pacifico, toccando la Polinesia, per raggiungere l’Australia; si dirigerà verso nord, in Giappone e Corea del Sud, per poi fare rotta ancora verso ovest, visitando Taiwan, Hong Kong, Vietnam, Singapore, Malesia, Sri Lanka, India, Oman, Giordania e fare rientro in Italia.

Un vero e proprio sogno che si avvera per tutti i grandi viaggiatori e gli appassionati di crociere, che potranno vivere un’esperienza unica, incontrando culture e paesaggi magnifici. Per coloro i quali non fossero riusciti a prenotare una cabina su questa edizione, ci sono ancora cabine disponibili per il Giro del Mondo 2025, che circumnavigherà il globo prevalentemente nell’emisfero australe, visitando Brasile, Terra del Fuoco, Polinesia, Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa e Namibia. Per la prima volta la partenza sarà ad inizio dicembre 2024, il 7 dicembre da Trieste, con possibilità di imbarco anche Catania, Civitavecchia/Roma e Savona, per godersi le feste natalizie in crociera. La notte di Capodanno a Rio de Janeiro sarà davvero speciale, con lo spettacolo dei fuochi d’artificio dalla spiaggia di Copacabana.

Il Giro del Mondo 2024 di Costa Crociere visiterà le seguenti destinazioni: Trieste, Dubrovnik/Ragusa (Croazia), Catania, Napoli, Savona, Marsiglia, Barcellona, Casablanca (Marocco), Santa Cruz de Tenerife, Barbados, Cartagena (Colombia), Colon (Panama), canale di Panama, Manta (Ecuador), Callao (Perù), Arica e Valparaiso (Cile), isola di Pasqua, isole Pitcairn, Papeete, Urutoa, Raiatea, Samoa, Tonga, isole Fiji, Vanuatu, Nuova Caledonia, Sydney, Brisbane e Cairns (Australia), Papua Nuova Guinea, Kobe e Nagasaki (Giappone), Busan (Corea del Sud), Keelung (Taiwan), Hong Kong, Da Nang e Phu My (Vietnam), Singapore, Port Kelang e Penang (Malesia), Colombo (Sri Lanka), Marmugao e Mumbai (India), Salalah (Oman), Aqaba (Giordania), Limassol (Cipro), Napoli, Marsiglia, Savona, Civitavecchia/Roma, Corfù (Grecia), Bari, Marghera/Venezia. Gli ospiti potranno approfittare del ricco programma di escursioni proposte dalla compagnia per vivere momenti unici anche a terra, rendendo ancora più indimenticabile questo viaggio. Ad esempio, la visita alla Moschea di Hassan II a Casablanca; la visita alla città vecchia di Cartagena e al Makani Beach Paradise, tra le acque cristalline dell’isola di Tierra Bomba; a Colon, il giro in Kayak del lago Gatùn; un tour di 4 giorni in Perù sulle tracce degli Inca; un tour di 5 giorni ad Atacama, alle origini del Cile; ammirare i grandi monoliti di Ahu Tahai e Ahu Akivi nell’Isola di Pasqua; fare snorkeling a Tahiti; andare alla scoperta delle splendide Blue Mountains a Sydney; la visita della Gold Coast di Brisbane e del Lone Pine Koala Sanctuary; il tour sul vulcano attivo di MT Tavurvur in Papua Nuova Guinea; il tour del Parco della Pace di Nagasaki e della città di Osaka; la visita delle grotte di Batu e il panorama di Kuala Lumpur; il tour nell’orfanotrofio degli elefanti a Colombo; il tour di Goa in India.

Per il tour completo prezzi a partire da 15.499 euro.

Fedriga: Stati Uniti mercato strategico per Friuli Venezia Giulia

Fedriga: Stati Uniti mercato strategico per Friuli Venezia GiuliaRoma, 5 dic. (askanews) – “La Regione prosegue il proprio impegno nel rafforzare i già solidi rapporti commerciali con gli Stati Uniti, partner strategico nella rete di relazioni internazionali e importante mercato di riferimento per il Friuli Venezia Giulia in termini di esportazioni e di attrazione di investimenti sul territorio”. Lo ha afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga dopo essere stato ospite, ieri sera a Milano, del XVII Transatlantic award gala dinner, organizzato dalla Camera di commercio americana in Italia (AMCham) per premiare le aziende statunitensi e italiane che hanno operato importanti investimenti sull’asse transatlantico.

Nell’occasione, il massimo esponente dell’Esecutivo regionale ha incontrato il nuovo ambasciatore designato degli Stati Uniti in Italia Jack Markell, l’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia e il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. A Fedriga è stato riconosciuto l’impegno politico e diplomatico profuso nel consolidamento del rapporto tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Conferenza delle Regioni e gli Stati Uniti. Da rilevare come le numerose aziende premiate nel corso della serata per le rispettive “best practice” in Italia e negli Usa abbiano manifestato interesse nel conoscere le opportunità economiche offerte dal Friuli Venezia Giulia e a pianificare possibili partnership con la Regione e con le diverse realtà del territorio. “È fondamentale coltivare queste relazioni affinché la nostra Regione si confermi in prima linea nell’affrontare le grandi sfide al centro del dibattito politico internazionale – ha rimarcato Fedriga, ricordando inoltre la recente missione negli Usa in occasione della quale il Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto come Regione d’onore per il 2024 dalla National italian american foundation -. In particolare sui filoni della ricerca, dell’innovazione e della transizione energetica, nei quali continuiamo a riscontrare grande attenzione da parte dei partner statunitensi ma non solo”.

Fedriga a Londra: Regno Unito Paese di grandi opportunità

Fedriga a Londra: Regno Unito Paese di grandi opportunitàRoma, 28 nov. (askanews) – Le ricadute della “brexit” e le opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia che la forte presenza di italiani nel Regno Unito può favorire, in particolare nei campi della ricerca scientifica e dell’innovazione, del turismo, della logistica, in ambito manifatturiero e anche delle nuove fonti d’energia, oltre alle occasioni per favorire collaborazioni a livello accademico. Sono questi i principali temi affrontati nel corso dell’incontro avvenuto questo pomeriggio a Londra tra il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, al quale ha partecipato la direttrice dell’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, Lidya Alessio Vernì.

Evidenziando i molteplici campi sui quali la Regione sta investendo e i progetti in via di sviluppo, anche attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra cui la North Adriatic cross-border Hydrogen Valley in partnership con Slovenia e Croazia, il governatore ha rimarcato “l’importanza della cooperazione in ambito transnazionale e tra territori e la necessità di favorire gli investimenti privati garantendo percorsi burocratici chiari e tempi precisi. Proprio per questo è stata creata l’Agenzia lavoro & SviluppoImpresa, che funge da piattaforma e da interlocutore unico per i possibili investitori”. Sul fronte del turismo è stato evidenziato dall’ambasciatore Albertini come l’Italia sia una meta privilegiata per gli anglosassoni, sottolineando come il Friuli Venezia Giulia a riguardo sia un piccolo “compendio” del paese. Il Governatore ha rimarcato inoltre le grandi opportunità che il sistema delle Regioni italiane può ottenere proponendosi sul mercato inglese in maniera coordinata.

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in Europa

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in EuropaRoma, 28 nov. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia è il luogo ideale per vivere, lavorare e investire e, attraverso il lavoro compiuto dall’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, puntiamo a farlo sapere sia a chi ha lasciato l’Italia per cercare fortuna all’estero sia a chi, come i nomadi digitali dell’Unione europea o del Regno Unito, è alla ricerca dei propri spazi. Il nostro territorio vanta, infatti, un’eccezionale qualità della vita, un patrimonio culturale e naturalistico unico e la possibilità di trovare e vivere, a breve distanza, una ricca varietà di paesaggi, dalla montagna al mare, alle città d’arte. Oggi la nostra regione offre un ventaglio di opportunità uniche in svariati campi, dalla ricerca scientifica e innovazione, alla cultura, alla navalmeccanica, alla portualità e alla logistica fino all’Ict, alle nanotecnologie e alle energie rinnovabili come l’idrogeno, per citarne solo alcuni e si sta anche dimostrando il terreno ideale per la crescita delle società benefit, che coniugano lo sviluppo d’impresa con quello della comunità locale”. È con queste parole che il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha aperto questa mattina a Londra la prima edizione del Moving to Italy Show and Seminari, l’evento organizzato al Royal Automobile Club dalla Camera di commercio e Industria Italiana per il Regno Unito con la collaborazione dell’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa e il supporto di PromoturismoFvg, per presentare al grande pubblico i numerosi vantaggi di vivere, trasferirsi, lavorare o andare in pensione nel nostro Paese. A confermare l’attrattività della nostra regione sono state portate sul palco dell’evento londinese alcune testimonianze concrete di stranieri che hanno scelto di trasferirsi in Friuli Venezia Giulia, a partire dal critico cinematografico Alan Jones, divenuto direttore artistico del Trieste Science + Fiction Festival, di Lidia Dyal che ora si occupa dell’area formazione della Its Arcademy, di Sophie Ann Renhuldt, responsabile delle pubbliche relazioni nel campo dell’enogastronomia.

“Le esperienze vissute da queste persone – ha evidenziato Fedriga – sono state talmente positive da conquistare il loro cuore e spingerle a crearsi una nuova vita nella nostra regione: questa è la prova di quanto il Friuli Venezia Giulia nella sua interezza sia affascinante a attrattivo. Ci troviamo in un crocevia di popoli, culture e religioni unico e il nostro territorio sta riacquistando il proprio ruolo di snodo fondamentale per il commercio internazionale. A ciò si aggiunge il fatto che la nostra regione è conosciuta a livello internazionale per la propria capacità d’innovazione e la crescita del sistema della scienza calamita l’attenzione di ricercatori di alto profilo da tutto il mondo”. Proprio in merito a questo argomento va sottolineato che non sono solo gli stranieri a scegliere il Friuli Venezia Giulia ma anche i nostri connazionali che rientrano in Italia dopo un’esperienza all’esterno, come il professor Roberto Trotta, oggi a capo del Theoretical and Scientific Data Science group della Sissa di Trieste, e di Niccolò Granieri, ricercatore presso il dipartimento di Audiologia dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste.

“Il mondo cambia rapidamente e le strategie regionali unite alle politiche fiscali messe in campo dal Governo per contrastare la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’, rendono il nostro territorio assolutamente appetibile per i professionisti – ha rimarcato Fedriga -. Basti pensare alla crescita dello smart working e alla crescente tendenza delle imprese di assumere con contratti ‘full remote’ che lasciano totale libertà al lavoratore di scegliere da dove operare. Allo stesso modo il nostro territorio è ideale anche per coloro che, dopo una vita di lavoro, desiderano ritirarsi per godere appieno della propria esistenza”. “Il Friuli Venezia Giulia è una regione estremamente bella dal punto di vista naturalistico e paesaggistico che sta vivendo un momento di grande vitalità e offre l’opportunità di condurre una vita di alta qualità a costi assolutamente accessibili ed è ricca di opportunità in campo sociale, culturale e privato. Inoltre, può vantare servizi alle famiglie e alla persona di alto livello, un sistema sanitario d’eccellenza”.

Nel corso dell’evento è stato rimarcato come in Friuli Venezia Giulia ci sia un livello di qualificazione superiore alla media nazionale e il tessuto produttivo risulti fiorente in una varietà di settori occupazionali. Inoltre, a conferma della forte vocazione all’innovazione, vi si trovano ben tre università e altrettanti parchi scientifici e tecnologici, oltre a 6 consorzi di sviluppo economico locale dislocati in diverse aree della regione.

Fvg, Bordin in Australia: promuoviamo rientro ultime generazioni

Fvg, Bordin in Australia: promuoviamo rientro ultime generazioniRoma, 28 nov. (askanews) – “Cerchiamo di promuovere la cultura delle nostre origini friulane che ha influenzato e continua ancora oggi a contribuire alle qualità dell’identità multiculturale dell’Australia. Perfino nella realizzazione del teatro dell’Opera, simbolo di questo continente, molti friulani hanno prestato la loro esperta manodopera”. Con questa premessa, il vicepresidente del Fogolâr Furlan NSW di Sidney, Lucio Rupil, ha accolto a Sidney, in Australia, il presidente del Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, e il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, intervenuti al New Bridge con tutti i Fogolârs Furlans d’Australia, il congresso in forma itinerante per favorire la partecipazione del maggior numero di persone che si svolge nelle città di Sydney, Melbourne, Adelaide e Perth dal 26 novembre al 6 dicembre.

Il Fogolâr Furlan SNW è anche editore della conosciuta rivista Sot la Nape, periodico della comunità friulana in Australia “creato – ha spiegato Rupil – per diffondere la cultura Friulana e tenere stretti i legami con la Piccola Patria, grazie al sostegno della Regione tramite l’Ente Friuli nel Mondo. Il lavoro, completamente svolto da volontari, è sempre un momento di orgoglio e di soddisfazione”. A portare i saluti del Fogolâr Furlan Sidney è stata la presidente Lidia Gentilini, in Australia da 61 anni. I due Fogolârs Furlans contano insieme oltre 500 soci.

Bordin, dopo aver testimoniato la vicinanza della Regione, ha rivolto parole emozionate ai presenti: “quando siete emigrati avete lasciato una Regione ancora giovane che negli anni però è cresciuta guadagnando quell’autonomia che, anche grazie alla presenza e alla forza delle minoranze linguistiche, ci permette di governare le risorse e di prendere decisioni importanti, creando opportunità per famiglie ed imprese”. “Cerco di invogliare i friulani più giovani di terza e quarta generazione, ad avvicinarsi al Friuli – ha aggiunto Bordin- con l’auspicio che qualcuno decida di ritornare. Ho percepito un sentimento di gratitudine verso il Paese che ha consentito di realizzarvi, ma anche un forte legame affettivo, culturale e identitario che ancora oggi fa battere di friulanità il vostro cuore”.

“Ente Friuli nel Mondo quest’anno compie 70 anni – ha ricordato Basso, spiegando la mission dell’Ente nel mantenere i rapporti con i 140 folgolars presenti in tutto il mondo e ribadendo: “se oggi il Fvg è nelle condizioni di richiamare lavoratori è anche grazie alle rimesse e agli sforzi dei vostri genitori e nonni”. La missione australiana del presidente dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia è quindi proseguita incontrando il viceconsole generale d’Italia a Sidney, Giuditta Giuffrida, che ha sottolineato come nella metropoli australiana siano presenti ben 55mila italiani iscritti all’AIRE, e con Rachele Grassi, segretaria generale della Camera di Commercio italo-australiana di Sidney a cui fanno riferimento 300 aziende, che ha ricordato come il prossimo aprile si terrà nella città un forum strategico sulla manifattura avanzata in cui l’offerta italiana si unirà alla richiesta australiana.

Friuli, Fedriga: in Usa molto interesse per la Hydrogen Valley

Friuli, Fedriga: in Usa molto interesse per la Hydrogen ValleyTrieste, 17 ott. (askanews) – “Abbiamo rilevato grande interesse verso i temi legati all’energia, in particolare nell’ambito del progetto dell’Hydrogen Valley, ma anche alle collaborazioni già intessute con gli Stati Uniti nel campo della ricerca e innovazione, temi tutti da approfondire insieme in occasione del Big science business forum del Prossimo anno a Trieste”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga con la rappresentante del dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America Huijou Harriet Kung.

“Al centro del colloquio – ha spiegato il massimo esponente dell’esecutivo regionale – ci sono stati vari temi tra i quali quello dell’energia; ne è emersa l’urgenza di pianificare una diversificazione sostenibile a lungo termine per superare gli shock come quelli venutisi a creare a causa del recente aumento dei prezzi quali conseguenza della guerra in Ucraina. L’incontro con il rappresentante del dipartimento americano è servito inoltre per illustrare il percorso compiuto dal Friuli Venezia Giulia nel campo dell’Hydrogen valley e lo sviluppo della sua catena del valore dalla produzione alla distribuzione, stoccaggio e utilizzo finale”. Sul fronte dell’innovazione, nel colloquio con Huijou Kung il governatore Fedriga ha illustrato le potenzialità del Friuli Venezia Giulia con i suoi centri di ricerca di fama internazionale nonché il ruolo di Strong innovator assegnato alla nostra regione dalla Commissione europea. Nel campo delle collaborazioni con gli Stati Uniti, è stata poi evidenziata l’annuale partecipazione a BIO USA, la più importante convenzione internazionale sulle biotecnologie e settori biofarmaceutici, nonché la collaborazione con il Massachusetts institute of technolgy (Mit) su sostenibilità e Agenda UE 2030 nei settori innovazione, formazione e sostenibilità. Il governatore ha infine invitato il vicedirettore per i programmi scientifici del dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America al Big science business forum (Bsbf) in programma a Trieste ad ottobre del prossimo anno.

La missione è poi proseguita al Dipartimento per la diplomazia di Washington dove si è svolto l’incontro con Daniel J. Ricchetti Vice Rappresentante Speciale per la Diplomazia e Melissa Horwitz Vice Direttore dell’Ufficio dell’Unione Europea e degli Affari Regionali. In quell’occasione si è cercato di valutare quali siano le relazioni che si possono mettere in campo tra le Regioni Italiane – e in particolare il Friuli Venezia Giulia – e le singole aree degli Usa, al fine di creare specifici link con i quali migliorare le expertise e le eccellenze delle singole parti. Visti i buoni rapporti già intessuti in passato e l’opportunità creatasi in loco, Fedriga ha infine fatto visita all’ambasciatore della Repubblica di Slovenia presso gli Stati Uniti d’America, Iztok Mirošic. In particolare sono stati trattai diversi temi che vedono collaborare il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Slovenia.

Italia-Usa, Fedriga: Stati Uniti mercato importante per Fvg

Italia-Usa, Fedriga: Stati Uniti mercato importante per FvgTrieste, 15 ott. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia e le altre Regioni italiane negli ultimi anni hanno avviato un importante percorso di dialogo con potenziali investitori riconoscendo l’importanza degli investimenti esteri non solo in chiave economica ma anche di rafforzamento delle alleanze strategiche, come è da sempre quella con gli Stati Uniti. Alleanze strategiche che riteniamo irrinunciabili e sulle quali dobbiamo investire con forza per rimarcare, in un mondo di repentini cambiamenti geopolitici, la nostra collocazione nell’Occidente fondato sui valori democratici e liberali”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, nonché presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga all’ambasciata italiana a Washington in apertura dei lavori del Secondo meeting annuale del Tansatlantic Investment Committee, la piattaforma progettuale e di networking nata due anni fa per sviluppare e accrescere le relazioni a livello euro-atlantico nell’ambito dei co-investimenti strategici al fine di incrementare la competitività e l’autonomia strategica e rafforzare i rapporti commerciali tra Usa e Italia, nonché con il Friuli Venezia Giulia.

“Stiamo implementando – ha aggiunto Fedriga che con il suo intervento ha aperto i lavori dell’importante meeting internazionale – il sistema di connessione tra i principali attori, nazionali e territoriali, dell’attrazione degli investimenti e ciascuna Regione si sta concentrando sulle proprie specificità sulle quali fare leva per aumentare l’attrattività”. Fedriga si è poi soffermato sulle grandi opportunità di sviluppo delle relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e gli Usa. “Gli Stati Uniti in questo momento storico – ha detto – sono un importante mercato di riferimento, sia per quanto riguarda l’export della nostra regione sia sul fronte degli investimenti sul territorio. Il Friuli Venezia Giulia esprime circa il 2% della popolazione nazionale, ma rappresenta invece il 6% degli investimenti diretti esteri totali in Italia. Ciò significa che ha saputo raggiungere gli investitori con le opportunità che può offrire in un contesto efficiente e dinamico. Il nostro territorio – ha aggiunto il governatore – rappresenta il luogo ideale per gli investitori che intendono operare su un mercato più ampio, come quelle mitteleuropeo e balcanico, beneficiando di un sistema logistico e portuale tra i primi d’Europa e di una consolidata vocazione sul fronte della ricerca scientifica”. Nell’ambito della missione istituzionale ed economica in corso in questi giorni tra Washington e New York, il governatore Fedriga ha anche incontrato Jasjit Singh, executive director di Select Usa – il braccio operativo del governo federale presso il Dipartimento di Stato del Commercio incaricato di promuovere e facilitare gli investimenti aziendali negli Stati Uniti – e i vertici delle più importanti partecipate statali del nostro paese già presenti negli Usa. Incontri volti a approfondire le opportunità di collaborazione strategica, di relazioni e di co-investimenti tra Usa e Regioni italiane. Argomenti che sono stati al centro anche del cordiale incontro tra l’ambasciatrice italiana negli Usa Mariangela Zappia e il governatore del Friuli Venezia Giulia.

Il programma della missione proseguirà con la partecipazione del governatore Massimiliano Fedriga alla serata del 48. Gala della National Italian American Foundation, evento che ogni anno celebra l’Italia, le sue bellezze e opportunita e riunisce i più autorevoli esponenti italoamericani del mondo economico ed istituzionale.

Vajont, Fedriga: montagna va valorizzata con interventi sostenibili

Vajont, Fedriga: montagna va valorizzata con interventi sostenibiliRoma, 9 ott. (askanews) – “Il Vajont è accaduto 60 anni fa ma altri Vajont si ripresentano continuamente in ogni angolo del nostro Pianeta. La nostra civiltà deve fare un balzo in avanti per non commettere più gli errori già compiuti nel passato. Conoscere a fondo quanto sia delicata la terra su cui camminiamo. Governare con saggezza i nostri territori. Prendere decisioni – insieme – solo dopo aver ascoltato. Sono questi i passi urgenti e necessari per un futuro migliore e un presente improntato a una maggiore sicurezza per tutti noi”. Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha concluso il suo discorso durante la cerimonia per il sessantesimo anniversario del Vajont che si è tenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio davanti alla Diga.

Una cerimonia che ha visto anche la presenza degli assessori regionali alla Salute e Protezione civile Riccardo Riccardi, alle Finanze Barbara Zilli e alle Infrastrutture Cristina Amirante. “Da quell’ormai lontano 1963 non si è più smesso di studiare e di approfondire quanto accaduto nella Alta Valcellina e nella vicina Valle del Piave. Il caso Vajont, simbolo universale del desiderio cieco da parte dell’uomo di piegare la natura a proprio piacimento al fine di ottenere il massimo profitto, continua a essere una fonte pressoché inesauribile di analisi, racconti, testimonianze”, ha affermato Fedriga.

“Per questa piccola zona di montagna del nostro Paese, condivisa da Veneto e Friuli Venezia Giulia, l’immensa frana precipitata in pochi secondi dal Monte Toc dentro il vastissimo lago creato con la costruzione della Diga, ha segnato una vera e propria cesura temporale. Qui, alle 22:39 del 9 ottobre del 1963, gli elementi si scatenarono, spazzando via dalla faccia della terra quasi duemila esseri umani in pochi minuti”, ha precisato il governatore. Per dare l’idea ancora oggi della potenza distruttrice di questo fenomeno Fedriga ha ricordato che i corpi della stragrande maggioranza di queste persone non vennero mai recuperati. “La storia di questi territori e di queste comunità si fermò per poi ripartire, lentamente e con enorme fatica, solo negli anni successivi”.

“Come possiamo toccare con mano la Diga del Vajont non solo non è mai crollata ma ancora oggi si erge al suo posto, intatta e inutilizzata qui in Friuli Venezia Giulia a pochi metri dal confine con il vicino Veneto. Una costruzione perfetta, per interessi economici voluta dall’uomo nel posto sbagliato senza ascoltare le grida di allarme di chi in quei luoghi conduceva la propria esistenza”, ha aggiunto. “Un monumento indistruttibile alla memoria che ogni anno viene visitato da centinaia di migliaia di turisti che in silenzio osservano la vastità della frana, leggono i nomi dei tanti bambini spariti nel nulla e passeggiano sul coronamento di un manufatto costruito all’imboccatura di una valle, come vedete, caratterizzata da una bellezza fragile e selvaggia e attraversata dall’infaticabile torrente Vajont”, ha detto Fedriga.

Nel ringraziare Sergio Mattarella, testimone della vicinanza dello Stato alle popolazioni colpite, per la sua presenza alla Diga del Vajont, il governatore ha rimarcato l’importanza della gestione de territorio in modo sostenibile e responsabile. “È passato tanto tempo ma il nostro dovere – a partire dalle istituzioni pubbliche e private – è quello di agire concretamente affinché la memoria rimanga una cosa viva. La memoria delle persone e delle località colpite deve essere la leva per intendere in modo nuovo la gestione del territorio”, ha sottolineato. “Commetteremmo un errore gravissimo se si lasciasse tutto così com’è; se mossi da una miope ideologia si decidesse di abbandonare queste zone e le comunità che quassù – orgogliosamente – resistono. Lo Stato, le Regioni, i Comuni di Erto e Casso e Longarone, la Fondazione Vajont, le associazioni e le imprese che qui operano sono chiamate a intensificare lo sforzo comune per valorizzare questo piccolo pezzo di montagna, trasformando la tragedia del passato in benessere e opportunità di sviluppo per il domani”, ha concluso Fedriga.

Golfo di Trieste, elaborate due mappe di vulnerabilità ambientale

Golfo di Trieste, elaborate due mappe di vulnerabilità ambientaleRoma, 5 ott. (askanews) – La rivista “People and Nature” ha recentemente pubblicato uno studio, condotto grazie a una collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS e l’Università degli Studi di Trieste, che ha confermato come soltanto un elevato livello di protezione dell’ambiente marino può minimizzare gli impatti delle attività dell’uomo. I ricercatori, elaborando dati ambientali e informazioni relative alle attività antropiche del Golfo di Trieste, – informa una nota – hanno prodotto due mappe di vulnerabilità utilizzando un sistema informativo geografico – GIS (Geographic Information System) con una elevatissima risoluzione (50×50 metri).

“Nel Golfo di Trieste convivono importanti realtà industriali e zone fortemente antropizzate ma anche diverse aree soggette a protezione e conservazione, come l’area marina protetta di Miramare, le riserve naturali regionali e i siti afferenti alla rete Natura 2000. Una corretta pianificazione dello spazio marittimo è, quindi, indispensabile per lo sviluppo di un’economia blu sostenibile” spiega Martina Busetti, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, tra le autrici dello studio. Le mappe ottenute evidenziano, infatti, aree con diversi gradi di vulnerabilità in relazione alle caratteristiche ambientali e al diverso grado di attività antropica. “La distinzione tra le aree a maggiore fragilità ambientale, come gli affioramenti rocciosi o trezze e quelle a elevata criticità per l’antropizzazione, come i porti, permette di avere una maggiore consapevolezza nella pianificazione delle azioni da intraprendere” precisa Martina Busetti.

Inoltre, l’analisi dei fondali, anche a livello costiero, risulta essere un importante strumento, indispensabile per definire il livello di vulnerabilità. Le maggiori criticità a livello di fondale sono determinate, ad esempio, dallo sversamento di fanghi di dragaggio, dalla pesca di molluschi con draghe e turbosoffianti e dall’ancoraggio delle imbarcazioni. L’Identificazione delle aree più critiche dal punto di vista ambientale può consentire di pianificare possibili azioni di intervento o, al limite, di mitigazione degli impatti. I risultati della ricerca hanno peraltro evidenziato l’effetto positivo dei livelli di protezione e conservazione laddove sono stati istituiti, confermando l’importanza, ribadita dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite, di aumentare la percentuale di spazio marino protetto per aderire pienamente all’obiettivo 14 dell’agenda stessa e conservare e utilizzare in modo sostenibile l’ambiente marino.