Con Golf Made in Italy il nostro Paese tra le top ‘golf destination’
Con Golf Made in Italy il nostro Paese tra le top ‘golf destination’Roma, 13 set. (askanews) – Far diventare l’Italia la principale ‘golf destination’ al mondo. E’ questo l’obiettivo di ‘Golf Made in Italy’, la prima fiera internazionale dedicata al golf italiano, in programma dal 15 al 19 ottobre 2025, presso SiciliaFiera a Catania. L’appuntamento è stato presentato all’hotel Bulgari a Roma, alla presenza tra gli altri del ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso e del presidente della Federgolf, Franco Chimenti.
“Le fiere da sempre sono la vera piattaforma industriale del Paese. L’Italia è la seconda potenza fieristica europea e la quarta nel mondo e non possiamo non avere una fiera del golf italiano per sviluppare un’importante occasione di business rappresentata dal turismo e dall’industria del golf”. Lo ha detto Pietro Piccinetti, imprenditore e tra gli ideatori di Golf Made in Italy, sottolineando che il turismo golfistico “è il più grande mercato dei viaggi legati allo sport” ed è considerato “lo strumento con il maggiore potenziale per stimolare il turismo”. Proprio in questa ottica il ministro Urso ha annunciato un collegato alla manovra che potrebbe avere come titolo “Destinazione Italia”, finalizzato, tra le altre cose, a “incentivare la destagionalizzazione del turismo golfistico, quello termale, la nautica da diporto e gli eventi congressuali”.
Anche il presidente Chimenti, capace di portare la Ryder Cup in Italia – “la più bella manifestazione mai organizzata nella storia della competizione” – si è detto entusiasta del progetto. “Uno dei miei obiettivi per i prossimi quattro anni alla Fig è quello di far diventare il golf uno degli sport più popolari e queste iniziative non possono che contribuire positivamente per il raggiungimento del risultato”. Chimenti con la Ryder Cup al Marco Simone Golf e Country Club ha indicato la strada: in una settimana la competizione ha attratto oltre 270.000 visitatori con 318.000 pernottamenti commerciali e 262 milioni di euro di indotto economico aggiuntivo.
Negli ultimi anni il mercato globale del turismo golfistico è in continua, rapida crescita. La spesa media giornaliera e la durata dei soggiorni sono più alti rispetto alle vacanze dei non golfisti. La possibilità di praticare il golf 12 mesi l’anno consente di destagionalizzare l’offerta turistica rendendo il nostro Paese, in particolare il Sud Italia, una meta ideale per gli amanti di questo sport, ha sottolineato Riccardo Tirotti, direttore commerciale del Marco Simone Golf & Country Club, nel comitato organizzatore della Ryder Cup 2023, e uno degli ideatori di ‘Golf Made in Italy’. “Nel mondo ci sono oltre 70 milioni di praticanti e quest’anno le vacanze dedicate al golf saranno più di 25 milioni. Il fatturato globale dell’industria del turismo golfistico per il 2024 è stimato in 38 miliardi di euro con una crescita media vicino al 10% annuo dal 2016”, ha ricordato Tirotti. “Il nostro goal sarà quello di far arrivare in Sicilia 330 tour operator da tutto il mondo per presentare loro il golf nelle 20 regioni italiane. La manifestazione ‘Golf Made in Italy’ non solo sarà una vetrina per circoli, resort e alberghi italiani ma darà spazio a tutte quelle realtà che ruotano intorno a questo mercato e che difficilmente trovano spazio nelle fiere, come le aziende di trasporto locale, produttori enogastronomici o società che offrono visite guidate e altre esperienze sul territorio”, ha spiegato Sofia Cappellini, anche lei co-founder della manifestazione. “Saranno anche invitati i rappresentanti di fondi di investimento e gli operatori finanziari che vorranno investire nel nostro Paese e in particolare nel settore del golf”, ha aggiunto.