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Start-up, Out Of: crowdfunding record da 7,6 milioni euro su Mamacrowd

Start-up, Out Of: crowdfunding record da 7,6 milioni euro su MamacrowdRoma, 29 ott. (askanews) – Circa un mese fa, Out Of lanciava la sua seconda campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd (principale piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding e parte del Gruppo Azimut) e in una sola settimana il contatore del portale segnava già 1,7 milioni di euro raccolti. Una partenza che faceva intravedere il grande interesse di una vasta platea di investitori nei confronti di questa startup made in Brescia che ha un obiettivo chiarissimo: portare innovazione nel campo dell’ottica sportiva e non solo, un settore dove l’Italia è sempre stata protagonista.

In circa 30 giorni, Out Of ha raccolto ben 7,6 milioni di euro, segnando di fatto una pietra miliare nella storia delle campagne di equity crowdfunding italiane e arrivando quasi al tetto massimo di raccolta di 8 milioni previsto dal regolamento italiano. La startup fondata dai tre fratelli Righi: Federico, fisico laureato con lode all’università di Milano, Roberto, Industrial Designer e Laura, Graphic Designer aveva già raccolto 1 milione di euro nel 2020, sempre su Mamacrowd, dopo essere andata in overfunding per ben 4 volte. Capita molto raramente di assistere a performance di raccolta come quelle di Out Of. L’azienda bresciana ha convinto importanti investitori a credere nel proprio progetto e lo ha fatto potendo contare su alcuni importanti elementi che di rado si vedono sotto lo stesso cappello: un team affiatato e preparato, una tecnologia proprietaria con una serie di brevetti registrati, un eccezionale riscontro da parte del mercato, importanti partnership all’attivo e una roadmap di crescita all’interno di un mercato multimiliardario e dalle potenzialità impressionanti. “Questo incredibile traguardo è la prova del supporto e della fiducia che la nostra comunità nutre nella missione e nel lavoro di Out Of. I fondi raccolti accelereranno il percorso per portare la nostra tecnologia in settori ancora da conquistare e dare forma al futuro che sogniamo. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in noi. Insieme, costruiremo qualcosa di straordinario”, ha commentato Federico Righi, Ceo e co-founder di Out Of.

Sono stati 580 gli investitori che hanno aderito a questa campagna, un bellissimo esempio di crowdfunding con una grande partecipazione sia di investitori occasionali che seriali tra i quali gli investitori della prima raccolta che hanno deciso di ridare nuovamente fiducia all’azienda. A questi si aggiungono gli investimenti del fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd III e di FFI (Ferrari Family Investments, il family office della famiglia del fondatore della scuderia). L’operazione è stata assistita dagli advisor FNDX, IN3 Ventures e GOP (Gianni&Origoni). “La campagna di Out Of dimostra come il ricorso al mercato dei capitali privati sia uno strumento che può accompagnare le aziende meritevoli in tutte le fasi di crescita, e come la nostra piattaforma sia in grado di riunire tutti i soggetti, privati e istituzionali, interessati a partecipare a progetti innovativi dall’alto contenuto tecnologico, con un team ambizioso e dalla missione ad impatto sociale positivo come nel caso di Out Of. Come Mamacrowd continueremo a proporre al nostro network di investitori le aziende più virtuose, fiduciosi che questo possa contribuire a generare valore per i risparmiatori e per l’economia del nostro Paese”, ha commentato Dario Giudici Ceo e co-founder di Mamacrowd.

Out Of è una PMI innovativa, già società benefit, fondata dai tre fratelli Righi: Federico, fisico laureato con lode, Roberto, industrial designer, e Laura, graphic designer, ed è nata dalla loro profonda passione per gli sport outdoor. Hanno iniziato sviluppando maschere da sci e, grazie al background tecnico dei founder, l’azienda si è da subito focalizzata sull’innovazione. Sono stati tra i primi ad esplorare sistemi intuitivi e veloci di cambio lente e i primi, e tutt’ora gli unici, ad avere lenti sia fotocromatiche che polarizzate su singola lente sulle maschere da sci. Questa attitudine all’innovazione li ha portati a sviluppare IRID®, una tecnologia rivoluzionaria che permette alle lenti di diventare dinamiche, adattandosi istantaneamente alla luce circostante, rimanendo perfettamente uniformi e senza utilizzare batterie. Ora stanno applicando questa tecnologia che ha un potenziale illimitato sui caschi da moto, sui dispositivi di protezione individuale, nel campo della difesa e sulle lenti oftalmiche. La mission di Out Of è sviluppare soluzioni tecnologiche che portino benefici nel campo della visione umana.

A Rimini torna KEY-The Energy Transition Expo: aperta call for startup

A Rimini torna KEY-The Energy Transition Expo: aperta call for startupRoma, 25 ott. (askanews) – Si terrà alla fiera di Rimini dal 28 febbraio al 01 marzo 2024 prossimi KEY – The Energy Transition Expo, evento di Italian Exhibition Group, riferimento in Sud Europa, Africa e bacino del Mediterraneo per il mercato delle rinnovabili e della transizione energetica. Un programma eventi ricco di convegni, dibattiti e workshop volti ad approfondire gli aspetti legati al mondo delle rinnovabili e della transizione energetica a livello nazionale e internazionale, anche dal punto di vista normativo. Con l’obiettivo di creare anche nuove opportunità di business favorendo il dialogo tra gli operatori e le migliori eccellenze dall’ecosistema paese, KEY dedica all’innovazione un’offerta esclusiva per tutte quelle realtà che investono in ricerca e sviluppo. Nasce infatti l’Innovation District: una prestigiosa area espositiva, situata sotto la cupola nella hall sud, creata per dare voce agli innovatori e raccontare le storie delle start-up innovative e degli espositori presenti in fiera per mostrare le soluzioni all’avanguardia sul tema della transizione energetica. Il progetto vede la main partnership dell’ANGI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia. In questa edizione, l’Innovation District metterà inoltre al centro eccellenze e meritocrazia anche attraverso premi dedicati alle migliori start-up e alle aziende espositrici con prodotti/servizi innovativi presenti in fiera. La call for startup punta, pertanto, alla realizzazione di un’area espositiva interamente riservata alle Start-Up innovative e giovani imprese italiane che si impegnano a sviluppare prodotti sempre più innovativi e a proporre servizi all’avanguardia contribuendo così alla migrazione del nostro Paese e in generale del pianeta, verso l’impiego di energie rinnovabili. Possono candidarsi a partecipare all’iniziativa le Start-Up iscritte al registro delle imprese nella sezione speciale delle Start-Up innovative. Le candidature pervenute aventi i requisiti di cui al precedente punto saranno valutate da un comitato per l’assegnazione dei premi startup in base a ciascuna categoria. Saranno oggetto di selezione solo le prime 30 Start-up che risulteranno aver ottenuto il maggiore punteggio in ragione della valutazione svolta secondo i criteri indicati nella presente manifestazione di interesse. Le Start-Up selezionate potranno accedere al progetto e concorrere per il premio Start-up. Ciascun’area sarà allestita con un progetto espositivo pensato per valorizzare l’interazione con il pubblico e generare occasioni di business. La propria manifestazione di interesse va inviata entro e non oltre il termine delle ore 12 del giorno venerdì 15 dicembre 2023 secondo le modalità descritte su https://www.key-expo.com/k.ey/iniziative-speciali/start-up-e-scale-up “Siamo lieti di aver avviato questa importantissima collaborazione con KEY – The Energy Transition Expo che rappresenta il punto di riferimento per tutta la filiera del mercato delle rinnovabili e della transizione energetica. Come ANGI siamo onorati di poter dare il nostro contributo e prezioso valore aggiunto alla valorizzazione dell’Area Innovation dove dare voce e lustro ai migliori innovatori italiani, creando un percorso valoriale in cui supportare le eccellenze del nostro ecosistema paese”, ha commentato il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri.

“KEY, fin dalla sua nascita, ha investito nell’innovazione per rafforzare il suo ruolo di incubatore di idee, soluzioni e progetti innovativi nel settore delle rinnovabili e della transizione energetica. Quest’anno, l’area Start-Up & Scale-Up, all’interno dell’Innovation District, cuore pulsante della fiera per lo sviluppo delle idee di business, è stata potenziata in termini di comunicazione e con una agorà per ospitare convegni, talk e premiazioni dei prodotti e soluzioni innovativi presenti in fiera tra gli espositori. Ci fa molto piacere essere affiancati da ANGI nella promozione delle opportunità di dialogo e di business tra aziende, investitori e giovani startupper, che insieme possono contribuire alla crescita di questo ecosistema in Italia e oltre confine”, afferma Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology division presso Italian Exhibition Group.

Startup, Wikipoint stringe accordo con Gieffe Group

Startup, Wikipoint stringe accordo con Gieffe GroupRoma, 22 ott. (askanews) – Business prima di tutto. L’idea di creare un Metaverso intuitivo, facile da usare e destinato principalmente agli affari e alle Pmi, rende Wikipoint una startup unica nel suo genere. La maggior parte delle aziende che oggi sviluppa e propone un proprio universo virtuale, lo fa sostanzialmente con scopi ludici o di intrattenimento e per un pubblico che spesso non coincide con le aziende medio piccole. Ma per Barbara Leonetti e Guido Simonetti, creatori di Wikipoint City, un Metaverso che oggi conta 6 città virtuali perfettamente riprodotte (Milano, Roma, Firenze, Napoli, New York e Parigi) nelle quali hanno aperto la propria sede oltre 600 negozi e uffici, lo scopo deve essere diverso. Una tale tecnologia ha senso solo se può dare voce anche alle piccole e medie imprese, non solo italiane, che almeno all’inizio, sono spesso tagliate fuori dalle grandi innovazioni che modificano il mercato.

L’idea alla base di Wikipoint è stata la molla che ha spinto oltre 300 investitori e credere in questa startup innovativa durante la brillante prima campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd. “Poco più di un anno fa, abbiamo raccontato al pubblico il nostro progetto raccogliendo oltre 670mila euro. Oggi, siamo ritornati in crowdfunding sulla stessa piattaforma e con la forza di tutti gli obiettivi raggiunti in anticipo. Wikipoint City esiste, è un Metaverso a disposizione di tutti, fruibile da computer, smartphone e tablet, con già dei clienti a bordo. Ma nel frattempo, la nostra visione è diventata ancora più ambiziosa: arrivare, nei prossimi tre anni, a 50 città virtuali in grado di ospitare fino a 5.000 clienti”, racconta Barbara Leonetti, founder e Ceo dell’azienda. L’accordo con Gieffe Group Proprio in questa direzione va l’accordo che Wikipoint ha appena siglato con Gieffe Group, realtà operante nell’immobiliare, con un fortissimo know-how nel settore e un network di oltre 450 agenzie indipendenti in tutta Italia.

“In un mercato affollato come quello del settore immobiliare, è indispensabile riuscire a distinguersi con creatività e disporre di nuovi strumenti per risultare visibili e creare nuove opportunità di vendita”, ha spiegato Francesco Greco, founder e Ceo di Gieffe Group. “Il Metaverso offre una straordinaria capacità di ingaggio. Ci permette di andare alla conquista di nuove opportunità, il tutto su una piattaforma solida come quella realizzata da Wikipoint e con una serie di strumenti a disposizione che permettono di presentare al meglio la nostra proposta commerciale”. “Quello che sta succedendo in questi giorni prova che siamo sulla strada giusta”, spiega Guido Simonetti, founder e Coo di Wikipoint. “Tutti i segnali ci dicono che il futuro è questo. La stessa Microsoft ha presentato da poco il nuovo Teams ambientato all’interno di mondi immersivi. Un progetto che definisce il nuovo trend dove gli utenti richiederanno sempre più di essere parte di esperienze immersive e coinvolgenti. Sarà così anche per i consumatori che sempre più spesso inizieranno a frequentare mondi virtuali per sperimentare esperienze di acquisto e di relazione differenti e più coinvolgenti rispetto a quelle degli e-commerce attuali”.

Un metaverso di possibilità All’interno di ogni ufficio virtuale nel Metaverso di Wikipoint, l’agenzia può esporre il proprio catalogo degli immobili in vendita o in affitto. L’utente può consultare le informazioni esattamente come nella realtà e può dialogare con un rappresentante (Avatar) dell’agenzia immobiliare, operativo h24, sette giorni su sette. “Abbiamo studiato con molta attenzione l’interfaccia utente, per permettere agli esercenti, in questo caso alle agenzie immobiliari, di modificare a piacimento l’aspetto dell’ufficio con un semplice clic, selezionando il design da una libreria di modelli che abbiamo messo a disposizione”, prosegue Simonetti. Tutto è stato creato per garantire un’esperienza d’uso estremamente semplice e intuitiva per tutti. “All’interno del pannello di controllo, abbiamo inserito una serie di strumenti che permettono al titolare del negozio di creare una vera strategia di Marketing Digitale. Ma il nostro team è sempre disponibile a fornire tutto il supporto necessario in caso di necessità”, ha aggiunto Leonetti.

La campagna di crowdfunding Wikipoint sta dimostrando sul campo di presidiare un mercato ricco e in rapida evoluzione con una tecnologia solida e dalle formidabili prospettive di crescita. Per contribuire allo sviluppo di questa startup è possibile visitare la pagina su Mamacrowd e leggere tutta la documentazione relativa alla campagna di equity crowdfunding attualmente in corso. “Abbiamo già abbondantemente superato l’obiettivo minimo, ma la raccolta è ancora in corso per qualche settimana. Investire oggi in Wikipoint rappresenta un’occasione unica per diventare soci di un team internazionale e con una tecnologia che nei prossimi anni sarà sempre più diffusa e dominante in qualunque ambito”, ha concluso Guido Simonetti.

Out Of, PMI di lenti a cristalli liquidi cresce del 160% in un anno

Out Of, PMI di lenti a cristalli liquidi cresce del 160% in un annoRoma, 8 set. (askanews) – Un progetto vincente nato da un binomio potentissimo: passione e competenza. Fondata dai tre fratelli Righi: Federico, fisico laureato con lode all’università di Milano, Roberto, Industrial Designer e Laura, Graphic Designer, la PMI innovativa Out Of nasce dalla loro profonda passione per gli sport outdoor. Da subito, i tre founder hanno un obiettivo importante: portare innovazione nel campo dell’ottica sportiva e nel 2020 arrivano a presentare il primo prototipo di Electra, una maschera da sci con una lente a cristalli liquidi in grado di adattarsi alla luce in meno di 1 secondo, automaticamente e senza utilizzare batterie. Lo presentano su Mamacrowd, lanciando la loro prima campagna di crowdfunding che raccoglie 1 milione di euro dopo essere andata in overfunding ben 4 volte.

“Nel 2020, appena chiusa la campagna, abbiamo prodotto e consegnato Electra, il primo prodotto sul mercato con la nostra tecnologia a cristalli liquidi, ma non solo”, racconta Federico Righi, Ceo dell’azienda. “Da quel momento siamo stati sommersi da richieste da parte di alcuni dei gruppi più grandi al mondo nei settori dei caschi da moto, del lusso, dell’ottica e dei dispositivi di protezione individuali”. Dal 2021 al 2022 l’azienda ha registrato una crescita del 160%, chiudendo il 2022 con un fatturato di 1.83 milioni di euro. Ad oggi ha oltre 800 account B2B attivi corrispondenti a circa 1200 punti vendita e il trend di crescita è confermato anche per il 2023.

“I nostri prodotti con lenti elettroniche hanno vinto i principali premi al mondo sia nel campo dello sport, come l’ISPO Award nel 2021, sia dell’ottica come il SILMO d’Or del 2022”, spiega Roberto Righi, CTO dell’azienda. Visto il grande successo di Electra e per permettere alla tecnologia di affermarsi in qualunque campo di applicazione attrattivo, la società ha deciso di dividere il brand sportivo Out Of dal brand della tecnologia, IRID, sviluppandoli in parallelo.

IRID® sarà quindi una tecnologia brandizzata, un cosiddetto brand ingrediente, conosciuta dal pubblico finale, ma che opera solo sul canale B2B e che promuove la tecnologia e le sue varie applicazioni in ogni campo sullo stesso modello di business di Gore-Tex o Intel. Out Of, invece, rimarrà un brand sportivo e active lifestyle che sviluppa e commercializza, attraverso canali B2B e B2C, prodotti innovativi, inclusi quelli che sfruttano la tecnologia IRID.

“Praticare uno sport all’aperto necessita di un confort visivo comune a molti altri ambiti, e la tecnologia IRID rappresenta la soluzione ideale per gestire rapidi e improvvisi cambiamenti di luminosità con una soluzione portatile, leggera e dall’eccezionale qualità ottica. Parliamo di campi di applicazione come i caschi da moto, l’ottica tradizionale, i dispositivi di protezione individuale, l’applicazione militare, l’automotive e l’aeronautica”, continua Roberto. Il valore del mercato dei caschi da moto si aggira intorno ai 2,7 miliardi di dollari ed è stimato che raggiunga i 4,4 entro il 2030. In un mercato simile, storicamente privo di grandi innovazioni, IRID ha il potenziale per diventare il nuovo standard e coprendo interamente la fascia dei caschi di alta gamma. Inoltre, oggi in Europa più del 50% della popolazione porta occhiali da vista, dando al mercato dell’ottica tradizionale un valore globale intorno ai 45 miliardi di dollari e che è stimato raggiunga i 65,5 entro il 2030. “Insomma, pur in via prudenziale, escludendo dal conteggio le applicazioni che necessitano di uno sviluppo più lungo e di certificazioni particolari come quella militare e di non coprire completamente il mercato dell’oftalmico, il valore dei mercati applicativi per la nostra tecnologia supera i 25 miliardi di dollari”, aggiunge Federico. Al momento il focus dell’azienda è portare la tecnologia IRID su tutte le applicazioni possibili grazie a partnership strategiche con i player più importanti al mondo nei rispettivi campi. Proprio nella giornata di mercoledì 6 settembre l’azienda ha inaugurato i nuovi uffici della sede di Brescia, presentando anche tre nuovi prodotti: un nuovo modello di occhiale da sole, che copre l’incredibile range S1-S4 ad una velocità mai vista, le visiere per caschi da moto a tecnologia IRID, che hanno il potenziale di rivoluzionare il mercato dei caschi da moto e ultimo, ma non ultimo, i primi prototipi di lenti oftalmiche con tecnologia IRID. Le varie applicazioni della tecnologia contano 6 brevetti già approvati ed estesi a livello internazionale e 3 pending, ma lo sviluppo delle varie applicazioni così come i brevetti, sono in costante sviluppo. A supporto di questo importante piano di crescita, Out Of ha avviato una seconda campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd che nella prima settimana ha già raccolto oltre 1,7 milioni di euro. “Investire in Out Of vuol dire investire in una tecnologia che ha il potenziale di rivoluzionare interi settori, vuol dire diventare parte del futuro, perché quello che abbiamo fatto sino ad ora è solo l’inizio”, ha concluso Federico Righi.

Startup, Foresta degli Innovatori: riforestazione Dolomiti con Vaia

Startup, Foresta degli Innovatori: riforestazione Dolomiti con VaiaRoma, 6 set. (askanews) – Tutto pronto per un’altra edizione de La Foresta degli Innovatori, un’occasione di incontro dove sarà possibile piantare nuovi alberi con la startup VAIA, impegnata nella riforestazione delle Dolomiti, il 16 settembre a Folgaria.

Un nuovo luogo per ispirare, uno spazio simbolico dove la capacità di innovare potrà mettere radici. La seconda edizione di un evento che anno dopo anno permetterà di ricostruire i luoghi colpiti dalla tempesta Vaia, creare legami e scrivere la società che vogliamo. Divertimento e impatto, insieme: tra talk, incontri e connessione con la natura, prenderà vita una nuova foresta di 1000 nuovi alberi (che si aggiungeranno ai 1000 piantati in occasione della prima edizione). Ogni albero sarà dedicato a chi si mette in gioco per dare forma al futuro che desidera: è questo, secondo VAIA, che significa essere “innovatori”. Insieme alla community di VAIA, Forbes U30, Global Shapers, istituzioni e amici.

Lo scopo è raccontare quanti giovani costruiscono ogni giorno valore per la società, attraverso ricerca, informazione, arte, sport e cultura. Spesso ci concentriamo su ciò che non funziona, quando abbiamo invece il dovere di costruire fiducia. La nuova Foresta sarà dedicata agli under35, ma sarà ovviamente di tutti.

Startupper italiano fonda primo club per Business Angel in Mongolia

Startupper italiano fonda primo club per Business Angel in MongoliaRoma, 30 ago. (askanews) – Ha 29 anni Francesco Cracolici, nato e cresciuto a Palermo, gira il mondo da 10 anni impegnato nello sviluppo degli emerging market. “I mercati emergenti rappresentano una grande opportunità per gli investitori perché sono un terreno fertile per la creazione di nuove startup che spesso ricalcano modelli occidentali giù validati e di cui si conoscono le potenzialità”. Racconta Cracolici: “Senza contare, che è proprio in queste aree che l’innovazione può fare la differenza migliorando la vita delle persone. Per questo motivo credo sia fondamentale e doveroso provare a fare qualcosa qui”.

Nonostante la giovane età, Francesco ha maturato una notevole esperienza nel venture dei mercati emergenti. Negli ultimi anni ha contribuito e gestito tre programmi di accelerazione su tre continenti. L’ultimo, StarVenture, ha raggiunto 26 Paesi, supportando oltre 200 startup che hanno raccolto 390 milioni di dollari. Francesco ha in portfolio partecipazioni in cinque continenti dall’Etiopia al Brasile e ha co-investito con figure di rilievo come Justin Mateen, fondatore di Tinder, e Peter Thiel di PayPal.

Una storia davvero unica quella di Francesco che ha cominciato a girare il mondo da giovanissimo e durante la sua permanenza in Mongolia, proprio per scovare nuove possibilità d’investimento, si è reso conto che nel Paese mancava completamente un ecosistema per l’innovazione e le startup. “Eppure, la terra di Gengis Khan è un luogo di grandi opportunità – spiega Cracolici -. Si prevede che la crescita economica della Mongolia si espanderà al 5,4% nel 2023 rispetto alla crescita del 4,8% nel 2022, prima di salire al 6,1% nel 2024*. La Mongolia è anche il secondo produttore mondiale di rame e ha riserve significative di oro e uranio. Non dimentichiamo poi che questo Paese è situato in una posizione strategica, tra la Cina e la Russia, e rappresenta un importante corridoio per il trasporto di merci e persone. Insomma, tutti elementi estremamente interessanti per gli investitori”. Da queste considerazioni è nata l’idea di contribuire alla nascita di un ecosistema locale coinvolgendo anche le banche di sviluppo del territorio che gli hanno subito conferito l’incarico di organizzare e fondare il primo club di investitori internazionali. È nato così, lo scorso giugno, Nomadic Angel Club, di cui Cracolici è stato eletto presidente. Il giovane advisor italiano si è subito dato da fare coinvolgendo nel club circa 150 investitori provenienti dalla Silicon Valley, come Zach Coelius, ma anche da altre parti del mondo. Lo scopo è individuare, investire e aiutare lo sviluppo di startup locali per far crescere un mercato dalle grandissime potenzialità. “In questi mesi ho già individuato 12 startup su cui il club organizzerà dei deal di investimento nel corso dell’anno. Si fa sul serio e siamo tutti estremamente carichi”, ha concluso Cracolici.

Digithon 2023, la più grande maratona digitale italiana

Digithon 2023, la più grande maratona digitale italianaRoma, 28 ago. (askanews) – 48 ore di startup competition e 4 giorni di eventi per approfondire i temi al centro della rivoluzione digitale con i grandi protagonisti delle istituzioni, delle aziende, del mondo della cultura e dello spettacolo, con un’attenzione particolare al futuro dell’intelligenza artificiale: ecco il programma di DigithON 2023, dal 31 agosto al 3 settembre a Bisceglie (BT).

L’ottava edizione della più grande maratona digitale italiana prenderà il via giovedì 31 agosto alle 19.30 in Piazza Castello con il primo degli appuntamenti aperti al pubblico: a dare il benvenuto agli ospiti e ai cittadini sul palco all’ombra delle torri normanne sarà Francesco Boccia, ideatore e fondatore di DigithON che lascerà spazio alla giornalista del TG1 Barbara Carfagna per parlare di Intelligenza Artificiale, la scommessa sul futuro che è già realtà; Letizia D’Amato, Presidente di DigithON accoglierà il professore e influencer Vincenzo Schettini per una lezione su La fisica che ci piace a cui seguirà Instacoocking con lo chef star della tv e di YouTube Max Mariola intervistato dalla giornalista del TG1 Valentina Bisti. A chiudere la prima serata sarà la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che, con il giornalista e conduttore di Piazzapulita su La7 Corrado Formigli, parlerà di Lavoro, Istruzione e Sanità alla sfida della transizione digitale. Venerdì 1° settembre entrerà nel vivo la competizione tra le più innovative startup alle Vecchie Segherie Mastrototaro: alle ore 9 Francesco Boccia darà il via alla maratona coordinata da Giuseppe Mastrodonato, CTO e CoFounder DigithON, ed Ennio De Iapinis, Lawyer e CoFounder DigithON con la partecipazione di Raffaele Barberio, direttore di Key4biz. Come sempre gli inventors avranno a disposizione 5 minuti per illustrare il proprio pitch alla platea di analisti e investitori e dovranno rispondere alle domande del comitato scientifico per convincerli e aggiudicarsi il premio DigithON 2023.

Nel corso della giornata non mancheranno momenti di approfondimento e dibattiti con esperti di innovazione e nomi di primo piano delle aziende: alle 11.15 in collegamento Bill Barber, Innovation Manager e Startup Coach di Intesa Sanpaolo Innovation Center terrà un panel su Il ciclo di vita delle startup, consigli e strategie per la comunicazione agli investitori, go-to market strategy, mentre alle 11.30, sempre in collegamento, Luisa Maurizi, Senior Leaf Manager PMI intervistata da Raffaele Barberio racconterà Un modello innovativo di filiera all’insegna della trasformazione eco-energetica e digitale, l’esempio di Philip Morris – Coldiretti. La presentazione dei progetti digitali riprenderà quindi fino alle 13.30 e, dopo una pausa, proseguirà dalle 14.30. Davide Orfanelli, Social Innovation Discipline Leader Sisal interverrà alle 16.30 per parlare di GoBeyond: Capacity building a supporto dell’innovazione responsabile, poi si procederà con la maratona degli inventors che si concluderà alle 18.30 per lasciare spazio a DigithON Beer & Code, Boot Camp a cura di AuLab che si terrà presso la Terrazza Vecchie Segherie. Alle 19.30 un nuovo imperdibile appuntamento in Piazza Castello: Barbara Gallavotti, giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica e conduttrice di Rai3 approfondirà il tema dell’AI con Ma cosa pensa l’intelligenza artificiale?, poi sarà la volta di Alexandre Bove, Head of Digital in Nexi & co-CEO di Nexi Digital che spiegherà La scommessa di Nexi sull’innovazione a Sud intervistato dal giornalista e conduttore di Rai3 Marco Carrara. La giornalista e conduttrice di Canale5 Myrta Merlino parlerà con il Ministro della Difesa Guido Crosetto di Difesa digitale e, a seguire, saliranno sul palco il vicedirettore Rai Fiction Michele Zatta, Carmine Recano “il Comandante”, Vincenzo Ferrera “Beppe” e Francesco Panarella “Cucciolo” della fortunatissima serie RAI Mare Fuori: il giornalista de Il Giornale Paolo Giordano analizzerà con loro il rapporto tra Serie Tv e piattaforme: il fenomeno Mare Fuori.

Sabato mattina alle ore 9 i lavori alle Vecchie Segherie riprenderanno con l’intervento di Giuseppe Perrone, EY partner EMEIA Blockchain Leader – Innovation Consulting Italy Leader che introdurrà la EY Cup, la nuova side competition nata dalla sinergia tra DigithON ed EY. Grazie a questo progetto, dopo un percorso di mentorship di 5 settimane in EY, 10 prototipi innovativi di giovani laureandi e laureati under 30 si sfideranno per aggiudicarsi un premio del valore di € 3.000 assegnati da DigithON e un iter dedicato di assunzione in EY. Alle 10.15 ripartirà la maratona tra gli inventors finalisti e, alle 11.30 la gara lascerà spazio a Federico Montesanto, CEO di Pirames International intervistato da Marco Carrara su L’industria discografica digitale: Pirames International, l’aggregatore italiano, l’unico in Italia ad operare con la formula della licenza, per comprendere come si è evoluto negli ultimi 20 anni il mercato della discografia e il mondo dei media. La sfida tra gli startupper riprenderà fino all’ora di pranzo e, dopo l’intervento alle 15.30 di Matteo Macina, responsabile Cybersecurity TIM, con Marco Carrara, su TLC & cybersecurity, andrà avanti fino alle 18.30, orario in cui è in programma il secondo Boot Camp a cura di AuLab. Alle 19.30 in Piazza Castello Pegah Moshir Pour, attivista per i Diritti Umani e Digitali, in prima fila nella divulgazione social sarà protagonista di Pegah versus Pegah, una particolare intervista doppia, insieme al suo avatar digitale realizzato da CLOME, curata da Marco Carrara. Quindi Andrea Vianello, direttore di San Marino RTV, parlerà con Stefano Mei, Presidente FIDAL e con Antonella Palmisano, campionessa olimpica di marcia, fresca della medaglia di bronzo al Mondiale di Budapest 2023 di Sport e social network; Le sfide della Cybersecurity saranno invece al centro dell’intervista del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano curata dal direttore del TG1 Gian Marco Chiocci, mentre la conduttrice Rai Nunzia De Girolamo parlerà con Lucio Presta, imprenditore, produttore e manager televisivo, di Televisione: le nuove star fra piattaforme e social network. A chiudere la serata sarà l’intervento del cantautore Ermal Meta che con Paolo Giordano affronterà il tema Musica e creatività fra Intelligenza Artificiale e Social Network.

L’ultima giornata di DigithON 2023, domenica 3 settembre, sarà dedicata come sempre alla premiazione dei progetti vincitori, talk e riflessioni conclusive rivolte al futuro. L’appuntamento alle Vecchie Segherie è alle 10.30, con l’intervento del fondatore di DigithON Francesco Boccia e quelli del Prof. Ing. Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico Bari, e del Prof. Stefano Bronzini, del Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, intervistati da Enzo Magistà, direttore della redazione giornalistica Gruppo Norba su Business e innovazione tecnologica al sud. A seguire, il vice presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Mario Aprile, parlerà dell’importanza dei giovani, forza delle imprese. Alle 11.15 il momento più atteso con la proclamazione dei vincitori di DigithON 2023 e la premiazione affidata a Francesco Boccia e al Presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana. Il primo classificato a DigithON 2023, decretato dal comitato scientifico insieme alle votazioni on-line, riceverà un assegno di €10.000 offerto da Confindustria Bari e BAT. In palio altri 14 riconoscimenti tra borse di studio, grant economici e percorsi di accelerazione messi a disposizione dalle aziende partner, per un valore complessivo di oltre 50.000 euro. Per supportare e far vincere la propria startup preferita si può partecipare anche online sul sito www.digithon.it dove è consultabile l’elenco completo dei progetti in gara; il portale, nato per creare sul web un luogo virtuale dove aggregare le startup italiane e al contempo generare un punto di contatto permanente con investitori, incubatori e acceleratori, ha segnato quest’anno un nuovo record, portando l’ecosistema delle startup di DigithON a sfiorare quota 2000. Tra i partner di DigithON i nomi delle più importanti imprese italiane, le Over the Top, i grandi investitori e alcuni tra i principali operatori finanziari del nostro Paese: Confindustria Bari e BAT, TIM, Intesa Sanpaolo, EY, Enel, Poste italiane, Ferrovie dello Stato Italiane, GoBeyond powered by Sisal, Gruppo Norba, Google, Nexi, Invitalia, Fincons Group, Philip Morris Italia, Mint, AIFI, Aulab, Bitdrome, Digital Magics, Binp, B4i, A.S.C., Maldarizzi; partner istituzionali: Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università del Salento.

Mama Industry e il Consulente Paziente, la rivoluzione tra le mPMI

Mama Industry e il Consulente Paziente, la rivoluzione tra le mPMIRoma, 29 giu. (askanews) – Si è tenuto a Roma, alla presenza di Marco Pezzopane, Presidente di Piccola Industria di Unindustria di Rieti, e Fausto Bianchi, Presidente di Piccola Industria di Unindustria Lazio, un incontro con 120 tra professionisti e imprenditori per analizzare e affrontare alcune delle cause dell’improduttività delle mPMI, il 95% del totale delle aziende italiane.

L’evento “Aperimatch”, organizzato da Mama Industry, è stata l’occasione per un confronto sulla causa dell’improduttività delle mPMI. Uno spazio sospeso tra innovazione e tradizione, passato e futuro. Il fascino di una fabbrica di inizio ‘900 rivisitata in chiave creativa e moderna. Non poteva essere diversa la location scelta per l’evento romano organizzato da Mama Industry che guarda appunto ad un possibile futuro per mPMI italiane con la consapevolezza dei limiti del passato. Ed anche la data non è casuale, il 27 giugno, infatti, è stata istituita dall’ONU la “Giornata Mondiale delle Piccole e Medie Imprese”, in qualche modo protagoniste della serata. La finalità di questo incontro è stato affrontare l’importante tema dell’improduttività delle mPMI avviando un dibattito costruttivo insieme ad imprenditori, professionisti ed operatori del settore, con l’ambizioso obiettivo socio-economico di contribuire a dare una svolta al sistema economico italiano. Partendo da alcuni interessanti dati di una recente indagine di Mama Industry, si è cercato di analizzarli e vederli attraverso un punto di vista nuovo; prospettando poi una possibile e reale soluzione al problema attraverso una metodologia radicale di cambiamento, con la convinzione che insieme si possano cambiare le cose.

“Vedere le cose in modo diverso è la chiave per risolvere i problemi”. Con questa citazione di Thomas Edison, Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry, ha aperto la presentazione. “Il perché dell’evento nasce da alcune domande e considerazioni. Perché siamo, in molti ambiti, tra gli ultimi della classe? Si può andare oltre i luoghi comuni per scovare la vera causa dell’improduttività italiana? Uno dei luoghi comuni più diffusi è quello di colpevolizzare i piccoli imprenditori, considerati spesso evasori e generatori di precarietà, così come quello che guarda al “Made in Italy” come possibile soluzione al problema, insieme alla digitalizzazione o ai finanziamenti pubblici”, afferma Travaglini, parlando poi proprio del superamento di queste false certezze, invitando a smettere di puntare il dito contro i piccoli imprenditori, perché questi invece vanno messi nella condizione di poter fare impresa. La situazione si potrebbe risolvere, secondo il suo punto di vista, attraverso un’azione culturale più che tecnologica, rivolta proprio al primo lavoratore, ovvero l’imprenditore, e tesa a cambiarne la mentalità, auspicando un vero e proprio salto di paradigma. Fabrizio Mecozzi, co-fondatore di Mama Industry, continuando ad esporre l’indagine, mostra alcuni grafici analizzando i dati con una diversa prospettiva, mettendo in luce molte criticità del tessuto imprenditoriale italiano, e soprattutto delle mPMI, spiegando il perché queste condannino l’Italia alla stagnazione. Dopo l’esposizione dell’attenta analisi, il co-fondatore di Mama Industry ha approfondito il motivo dell’evento-incontro tra piccoli imprenditori e consulenti, spiegando il perché questi ultimi dovrebbero rivolgersi proprio alle piccole aziende: una motivazione che ha anche un riflesso sociale se si pensa che l’improduttività è la causa principale di molti problemi quali bassa natalità, disuguaglianza, precarietà, bassa istruzione, fuga di cervelli, evasione, stagnazione del Pil, calo dei consumi. Anche per questo sono stati invitati due personaggi istituzionali dei quali si è ascoltato l’autorevole intervento, Marco Pezzopane, Presidente di Piccola Industria di Unindustria di Rieti, e Fausto Bianchi, Presidente di Piccola Industria di Unindustria Lazio.

Ma la motivazione è anche di natura economica. Lavorando da anni con i “piccoli” e affiancandoli nel processo di trasformazione digitale, il team di Mama Industry si è reso conto che ancora prima della tecnologia mancano le basi; e quindi quello di cui hanno realmente bisogno le mPMI è un primo approccio all’innovazione. L’innovazione è strettamente collegata alla produttività, ma non è subito una questione tecnologica, richiede prima consapevolezza, fiducia e metodo e quindi va introdotta gradualmente e con pazienza. Da qui la necessità di figure consulenziali trasversali che sviluppino il progetto tecnicamente e con una visione a 360°, ma che supportino anche umanamente il piccolo imprenditore nel cambiamento. Su questo tema è intervenuta Axelle Andolina, Innovation Program Manager, parlando della quasi mancanza di una tale offerta di consulenza alla portata delle piccole imprese; viene così raccontato il progetto Consulente Paziente una Community di oltre 250 consulenti differenti, con competenze verticali e trasversali, perfetti nell’approccio sia tecnico che umano con le piccole realtà. Subito dopo la conferenza, un momento interattivo molto divertente: la “Caccia al Consulente Paziente”, un vero e proprio gioco nel quale l’imprenditore, dopo aver inquadrato un QR code, ha scelto tra una lista di Consulenti Pazienti della Community, presenti all’evento, quello che lo ha ispirato di più, per poi fare insieme un brindisi e quattro chiacchiere. L’aperitivo in terrazza si è così trasformato in un’opportunità di networking utile a stabilire delle connessioni personali, base imprescindibile per una collaborazione professionale futura. E sono proprio le relazioni umane il focus di un progetto di R&S più ampio denominato “Il Raccomandato”, una piattaforma basata su un sistema scientifico di matching tra imprenditore e consulente, anticipato giocosamente con questa attività ludica.

Young Innovators Business Forum: patto per rilancio Italia

Young Innovators Business Forum: patto per rilancio ItaliaMilano, 7 giu. (askanews) – Siglato il patto tra le istituzioni, gli innovatori e le grandi imprese per il rilancio dell’Italia: questo quanto avvenuto oggi alla seconda edizione dello Young Innovators Business Forum a Milano. Una platea piena, attenta e giovane, grazie anche alla presenza delle scuole, quella che oggi ha assistito a oltre 60 speech nell’evento dedicato all’innovazione e alle nuove generazioni promosso da ANGI, l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, dell’Agenzia per l’Italia Digitale, del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Una manifestazione unica nel panorama italiano ed europeo per mettere in luce le principali sfide che riguardano l’innovazione in Italia quella che si è svolta oggi a Milano e che ha visto istituzioni, aziende e associazioni a confronto. E proprio dalla città meneghina il Forum ha ricevuto il suo saluto inaugurale con Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Comune di Milano, e Layla Pavone, Direttore Board Innovazione Tecnologica e Digitale Comune di Milano. Presenti anche le istituzioni europee e gli enti governativi con Fabrizio Spada, Responsabile Relazioni Istituzionali Uffici del Parlamento Europeo in Italia, Claudia Colla, Capo della Rappresentanza Regionale della Commissione Europea in Italia, Francesco Tufarelli, Segretario Generale CNEL, Alessandro Coppola, Direttore Innovazione e Sviluppo ENEA, Andrea Carapellese, International Expert on Investment & Technology at UNIDO Matteo Malosio, Resp. Laboratorio “AAL, Robotic Rehab, Motion analysis” CNR-STIIMA. Durante l’evento è stato presentato anche il secondo rapporto “Giovani, innovazione e transizione digitale”, promosso da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01, da cui sono emersi i nuovi trend tecnologici. Su tutti, quello che vede gli under35 credere nell’IA come primo motore dell’innovazione e come principale megatrend della transizione ecologica e digitale. Secondo il rapporto, infatti, per i giovani il futuro è nell’AI, mentre le generazioni precedenti continuano a considerare dominanti altre tendenze come l’ecommerce. Focus anche sulla fuga dei cervelli, che rappresenta un problema per il 90% dei giovani contro il 70% degli italiani in generale e sul gender gap che nel mondo tech è ancora ben radicato secondo il 70% degli under 35.

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha invece parlato di un altro punto cruciale del Rapporto, quello che riguarda la sostenibilità, un fattore per gli under35 imprescindibile rispetto al modello di governance dell’impresa. “L’impegno del mio ministero è di centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 ed al 2050. Vogliamo contribuire anche al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu, uno sforzo enorme – ha detto il ministro – Se pensiamo agli eventi che hanno colpito l’Emilia Romagna, abbiamo l’idea di quanto sia importante rallentare l’impatto dei cambiamenti climatici a livello mondiale. Ci troviamo a dover realizzare la transizione, ma anche adottare gli strumenti per garantire la sicurezza del paese e dei cittadini. Il mio impegno è di assicurare una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa e per questo stiamo investendo molto sulle rinnovabili e mobilità elettrica. Riteniamo anche che l’impiego di biocarburanti, laddove sia dimostrata la neutralità dell’emissione, possa contribuire alla decarbonizzaizone dei trasporti e non avrebbe impatto sociale verso chi non può permettersi mezzi elettrici. Dobbiamo guardare anche al nucleare di nuova generazione, più efficiente e sicura, che in questo momento è in fase di sperimentazione”. Sul binomio sviluppo del mercato e innovazione, che insieme alla sostenibilità rappresenta uno dei fronti principali per assicurare un futuro ai giovani e al paese in generale, ha voluto approfondire Valentino Valentini, viceministro delle imprese e del made in Italy nel governo Meloni: “La transizione digitale verde ci pone davanti a nuove sfide che spesso richiedono un buon grado di creatività per affrontarle. Bisogna pensare fuori dagli schemi, spingerci oltre ciò che conosciamo per individuare soluzioni ed idee originali ai problemi che ci vengono posti. Ed è proprio lì che nasce l’innovazione. In questo processo di costante rigenerazione economica, sociale, di pensiero, sono le giovani menti a giocare un ruolo chiave. Fortunatamente in Italia abbiamo un ecosistema dell’innovazione popolato anche da numerosi giovani; da oltre 10 anni il nostro paese si è dotato di una disciplina organica diretta agli innovatori, finalizzata alla crescita e sviluppo di imprese innovative. 14 mila sono le startup italiane, il 7% creato da giovani, ma innovare richiede risorse ed investimento ed è compito delle istituzioni incentivare le imprese nel rinnovamento. Il mio ministero considera l’innovazione la massima espressione del Made in Italy. È importante per il business anche la deposizione di brevetti. Nel 2022 gli italiani hanno presentato 4.864 domande di brevetto, quasi un record che appartiene al 2021, l’auspicio è superare le 5 mila domande e riuscire ad eguagliare e superare i nostri colleghi europei”.

Sui giovanissimi e il loro rapporto con l’innovazione si è concentrato l’intervento della sottosegretaria di Stato al Ministero dell’istruzione, Paola Frassinetti, che ha detto: “Seguo prioritariamente e personalmente la mia delega relativa alla digitalizzazione, innovazione nella scuola, e l’attuazione del PNSD, piano nazionale scuola digitale, nel convincimento che l’obiettivo delle tecnologie digitali sia quello di contribuire a un costante miglioramento dell’esperienza educativa e degli esiti di apprendimento degli studenti, nonché sostenere il successo formativo e, quindi, qualificare il servizio scolastico. L’aggiornamento del PNSD seguirà un percorso che vedrà coinvolti paesi stranieri perché sia anche la comunità internazionale a fare da catalizzatore per l’elaborazione di politiche innovative, supportare la contaminazione degli istituti scolastici alle nuove sfide educative, con speciale accento a quelle derivanti dall’Intelligenza Artificiale. Il mondo dell’impresa non potrà che giovarsi di questa sfida digitale che la scuola sta vincendo”. “Siamo lieti dell’importante successo di pubblico e contenuti della seconda edizione dello Young Innovator Business Forum di Milano – ha detto Gabriele Ferrieri, presidente dell’ANGI – Davvero importante la presenza anche delle istituzioni e delle grandi aziende per evidenziare i punti di forza e di crescita del nostro ecosistema Paese all’insegna degli investimenti sul digitale e sulla sostenibilità. Oggi abbiamo sottoscritto un vero e proprio patto per l’Italia – ha continuato Ferrieri – con l’obiettivo di promuovere e rilanciare l’ecosistema economico industriale italiano anche al fianco delle più importanti organizzazioni sia istituzionali che del mondo delle imprese e direttamente dalla testimonianza dei più importanti opinion leader del mondo delle corporate e delle startup”.

Forum PA, Angi portavoce innovazione su tavolo tecnico PA digitale

Forum PA, Angi portavoce innovazione su tavolo tecnico PA digitaleRoma, 19 mag. (askanews) – Grande successo di pubblico e di contenuti il tavolo tecnico promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori nel corso dell’edizione 2023 di Forum Pa. Importanti protagonisti del mondo delle imprese, delle istituzioni e delle startup si sono confrontati sui temi dell’innovazione e della transizione digitale a sostegno di una pubblica amministrazione sempre più smart e a portata di cittadino. “Siamo lieti del successo di questa importante iniziativa e della preziosa collaborazione con i partner di Forum Pa. L’innovazione gioca un ruolo principe all’interno dei meccanismi di una pubblica amministrazione che punta ad essere veloce e sempre più smart. Le nuove tendenze evidenziano un cambio di paradigma nel mondo lavorativo per gli impiegati della PA così come, grazie agli investimenti sul digitale, nascono nuove e interessanti occasioni per l’ecosistema imprese e startup”: cosi Gabriele Ferrieri Presidente ANGI (già ForbesU30). “Con il panel Innovazione e PA abbiamo voluto portare delle preziose testimonianze sul rapporto tra i vari stakeholder del panorama italiano operanti nel settore, sia istituzionali che privati. Buone pratiche e spunti di riflessione per cercare di fare sempre meglio con l’obiettivo di innovare il nostro paese e di promuovere l’innovazione in tutte le sue forme, coerentemente con la nostra missione associativa”, ha sottolineato il DG ANGI Francesco Paolo Russo. Importante e preziosi anche i dati presentati da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab2101 circa l’importante osservatorio sulle nuove tendenze dell’innovazione e del digitale per la pubblica amministrazione. “Il rapporto tra gli italiani e la Pubblica Amministrazione, come dimostra la ricerca demoscopica realizzata da LAB21.01 per ANGI Ricerche e presentata al FORUM PA 2023, mostra come ci sia ancora da fare per istaurare un rapporto ottimale e proficuo”, ha detto il prof. Roberto Baldassari Direttore Comitato Scientifico ANGI e DG di Lab 21.01. Il 52,5% degli intervistati dichiara infatti di avere una valutazione non sufficiente per la Pubblica Amministrazione. Le principali priorità individuate dal campione di riferimento vedono al primo posto la possibilità di ricevere assistenza in tempo reale (34,9%), ridurre i tempi di attesa per ricevere i documenti (25,7%) e più in generale risolvere i problemi dei cittadini. Ma quali sono i settori o le aree dove i cittadini utilizzano maggiormente i servizi della Pubblica Amministrazione? Al primo posto, con 47,2%, troviamo la “salute” seguita “dall’anagrafe” (30,7%) e “tasse” (22,1%). Continua a essere radicata nella mente degli italiani l’immagine della Pubblica Amministrazione come un carrozzone statale governato principalmente dalla burocrazia. Proprio la burocrazia, infatti, rappresenta per gli italiani uno dei principali limiti e problemi nell’avvicinarsi all’Amministrazione Pubblica. La soluzione maggiormente apprezzata dagli italiani è la trasparenza che porta con sé alcuni benefici determinanti come: la diminuzione della corruzione (69,2%); l’aumento della meritocrazia (55,1%); l’aumento della qualità dei servizi (40,2%) e più in generale l’aumento dell’efficienza. Cosa dovrebbe fare dunque una Pubblica Amministrazione per avvicinarsi sempre di più al mondo delle startup e dell’innovazione? Al primo posto fornire tutta la documentazione digitale (30,4%), assistere i giovani imprenditori nel percorso di lancio della società (29,6%); fare delle procedure semplificate per le imprese innovative (22,6%) ed eliminare o ridurre i tempi di attesa (17,4%). 7 italiani su 10 in fine ritengono che la Pubblica Amministrazione possa innovarsi collaborando proprio con le startup e le PMI Innovative.