Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Startitalia a Roma: oltre 200 giovani formati

Startitalia a Roma: oltre 200 giovani formatiRoma, 18 mag. (askanews) – Dopo le tappe di Milano e Bari il progetto “StartItalia” arriva a Roma, in occasione dell’evento finale, in programma i prossimi 19 e 20 maggio presso Domus Mariae e Campidoglio. Tra gli ospiti l’economista Fabrizio Pagani, Federica Saliola (World Bank Group), Emanuele Errichiello (London School of Economics), Alice Politi (King’s College) e Giulio Gottardo (University of Oxford).

Da febbraio 2023 ad oggi, “StartItalia” ha insegnato a oltre 200 giovani come avviare un progetto imprenditoriale innovativo tramite lo studio e il lavoro. Il percorso formativo si è sviluppato in 13 incontri, organizzati in collaborazione con diverse realtà tra cui Startup Geeks, H-Farm College, Binp – Boosting Innovation ed esperti di innovazione e venture capital. Il progetto StartItalia è realizzato con il sostegno di IGT. L’iniziativa è stata ideata da Orizzonte Italia ONLUS, che mette in connessione centinaia di giovani in Italia e all’estero con alte professionalità e istituzioni per incidere sull’agenda politica italiana e trattare il tema della fuga dei cervelli, e JE Italy, il Network italiano delle Junior Enterprises.

Innovation Village 2023, convegno su innovazione e imprese

Innovation Village 2023, convegno su innovazione e impreseRoma, 3 mag. (askanews) – Strumenti di supporto all’innovazione per le imprese. E’ il tema del convegno promosso a Napoli il prossimo 11 maggio, nell’ambito di Innovatio Village 2023,

All’incontro che si svolgerà alle ore 9 dal titilo “Programmi e interventi per la collaborazione tra università, ricerca e imprese” saranno presentati importanti strumenti di supporto all’innovazione delle imprese. Tra i principali temi che saranno trattati: il nuovo programma sui dottorati innovativi ricerca-imprese, presentato dal Ministero dell’Università e della Ricerca;i programmi di sostegno alla proprietà intellettuale, a cura del MIMIT; il programma, in fase di avvio, per la valorizzazione dei brevetti universitari a cura dell’Università Vanvitelli. Il convegno è a cura di Knowledge for Business e Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, e si svolgerà nell’Aula Mergellina – Villa Doria D’Angri, in via Via Petrarca, 80 a Napoli Alle ore 12:00, nell’ambito dell’evento “Le risorse europee nella programmazione regionale 2021-2027 per Ricerca, Innovazione e Startup” la Regione Campania presenterà le nuove linee di finanziamento per le imprese previste nel FESR Campania, recentemente approvato, e il nuovo bando di sostegno alle start up innovative. L’evento è organizzato dalla Regione Campania Assessorato Ricerca, Innovazione e Startup

International Girls in ICT Day, Equinix: impegno per inclusività

International Girls in ICT Day, Equinix: impegno per inclusivitàMilano, 28 apr. (askanews) – Si è svolto in tutto il mondo l’International Girls in ICT Day, destinato a mettere in luce e stimolare l’interesse delle ragazze verso le materie STEM e il mondo dell’ICT. Attraverso svariate iniziative e conferenze diffuse a livello mondiale, la giornata ha voluto ispirare e incoraggiare le ragazze a perseguire un futuro nelle ICT e responsabilizzarle, garantendo loro le competenze, la fiducia e il sostegno necessari per raggiungere i loro obiettivi. Questa celebrazione nasce da una precisa esigenza: si pensi che, nel solo contesto europeo, le donne occupano solo il 22% di tutti i ruoli tecnologici (fonte: Mckinsey).

Secondo una ricerca del World Economic Forum, le donne detengono il 56% dei diplomi universitari in generale, ma solo il 36% dei diplomi STEM e rappresentano solo il 25% della forza lavoro STEM nel mondo. Inoltre, già qualche anno fa, Il FMI prevedeva che l’11% dei posti di lavoro attualmente occupati da donne sia a rischio di eliminazione a causa delle tecnologie digitali, una percentuale più alta rispetto ai posti di lavoro occupati da uomini. La tecnologia può anche impedire alle donne di ottenere il lavoro in primo luogo; è dimostrato che gli algoritmi di intelligenza artificiale nella gestione dei talenti, ad esempio, hanno generato risultati che penalizzano le assunzioni femminili come risultato di un pregiudizio cumulativo contenuto nei dati. In questo contesto, Equinix, azienda di infrastrutture digitali a livello mondiale, si impegna a costruire e mantenere un ambiente di lavoro, a tutti i livelli, che rifletta una ricca diversità di pensiero, esperienza, cultura e background. Nel 2021 Equinix ha migliorato la gender diversity su tutti i livelli dell’organizzazione. Ha aumentato la rappresentanza femminile dell’1,5% dal 23,9% al 25,3%, incrementando al contempo il numero di posizioni manageriali ricoperte da donne dell’1,4% dal 26,6% al 28% e il numero di donne in ruoli di leadership senior del 3,6% dal 27% al 30,6%. L’obiettivo ora è quello di aumentare la rappresentanza femminile al 30%, a livello globale, mentre continua il lavoro con decine di organizzazioni non profit che lavorano per colmare il divario digitale, attraverso il supporto della Equinix foundation.

“In Equinix – ha dichiarato Claudia Vegni, Sales Director di Equinix Italia – vogliamo incoraggiare le donne a vedersi per quello che possono essere: potenziali leader. Attuiamo questo processo a partire da programmi universitari e post universitari in cui apriamo le porte dei nostri data Centre a visite e corsi specifici, passando poi per l ‘equa diversificazione nelle posizioni di leadership e il costante processo di aggiornamento delle competenze. È sempre più chiaro quanto l’ingresso delle donne nel mondo tech sia cruciale per risolvere talent gap e skill shortage, ma perché ciò si avveri dobbiamo mettere in atto strategie integrate, che creino ambienti di lavoro dove le donne possano inserirsi e crescere con naturalezza fino ad arrivare a ruoli dirigenziali, offrendo loro un costante supporto manageriale e nuove opportunità. Il reskilling in particolare costituirà una vera sfida, perché le organizzazioni più competitive saranno quelle in grado di gestire, su un tasso di apprendimento crescente, competenze digitali trasversali a tutti i livelli di carriera ed età, guadagnando così maggiori probabilità di trattenere e continuare ad attrarre i migliori talenti”.

Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study

Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study



Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study – askanews.it


Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Più di 22mila interventi forniti e 600mila euro di fatturato al termine del 2022, e oltre 1300 assistenti presenti sulla piattaforma. Sono questi i numeri di Assistente Tecnologico, startup made in Italy cresciuta in pochi anni dalla sua fondazione, tanto da divenire un case study nel suo settore. Nel 2019 l’idea nata dai due soci fondatori, Alfredo Fresser e Francesco Guratti, basata sulla volontà di risolvere una criticità: il 32% della popolazione italiana non acquistava prodotti hi-tech per paura di non saperli utilizzare o configurare adeguatamente.

Da questa ricerca, condotta da Samsung, si è sviluppato il lavoro che ha portato alla creazione di Assistente Tecnologico il quale, nel corso del tempo, ha stretto importanti partnership con colossi della vendita come Unieuro, leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, e con altre aziende nazionali e internazionali specializzate nella produzione e distribuzione di assistenti vocali e soluzioni innovative per la domotica. Per fornire un completo supporto a domicilio o da remoto nell’utilizzo, installazione e configurazione dei prodotti acquistati online e nei punti vendita, i due fondatori si stanno avvalendo di una rete di assistenti che è cresciuta esponenzialmente nel corso degli ultimi anni. Per tale motivo che, a poco più di 4 anni dal suo lancio, Assistente Tecnologico registra oltre 1300 collaboratori fornendo il servizio in tutta Italia, isole comprese. La maggior parte degli assistenti rientra nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni; studenti universitari, lavoratori autonomi, appassionati di tecnologia. C’è di tutto nella lista, perché per diventare un assistente tecnologico l’unica prerogativa richiesta è avere una dimestichezza con il mondo hi tech. Saranno poi dei corsi specifici e gratuiti a formarli, durante i quali si affronteranno tematiche comportamentali, dato che si entra sempre in abitazioni private per svolgere il servizio, e argomenti puramente tecnici legati alle assistenze fornite e alle differenti tipologie di device da trattare.

Dall’altra parte, ci sono nonni che vogliono stare al passo con i nipoti ma non riescono a settare i loro nuovi profili social, oppure hanno problemi a capire gli aggiornamenti di whatsapp o di altre app scaricate sui propri smartphone. Ma anche la giovane coppia che ha ricevuto in regalo un nuovo assistente vocale e non sa come interagire. La lista di servizi richiesti e offerti potrebbe proseguire all’infinito anche se le maggiori assistenze riguardano il montaggio a parete e configurazione delle smart tv, il primo avvio dei computer, l’installazione di stampanti, e aspetti che interessano le nuove soluzione di domotica. Cose che, in passato, erano appannaggio di figli e nipoti ma ora, con l’evoluzione tecnologica in atto dove tutto sembra così semplice da usare ma più complicato da impostare, servono maggiori competenze. “Quando col mio socio Francesco abbiamo dato vita ad Assistente Tecnologico – ricorda Alfredo Fresser – credevamo che il maggior numero di richieste sarebbe giunto dalla Terza età. E invece ci siamo resi conto che tutti incappano in qualche difficoltà, più o meno lieve, nel settare il proprio device. Per questo abbiamo pensato di dare vita a una rete su base nazionale di assistenti tecnologici; una rete soprattutto capillare riuscendo a raggiungere anche i più piccoli comuni dove vivono le persone che necessitano di maggiore assistenza sotto ogni aspetto. Abbiamo ideato e creato l’intera piattaforma web attraverso la quale si incontrano richieste e chi può soddisfarle. Il cliente sceglie attraverso varie tipologie di servizio o card che abbiamo chiamato Helpy, (crasi tra Help e Happy) partendo da un’assistenza online al costo di 19€ fino a un valore massimo di 99€ per il montaggio a parete e configurazione di una smart tv che richiede di norma un paio di ore di lavoro. Dall’altra parte, i nostri assistenti associati, attraverso un’app dedicata, offrono la loro disponibilità in termini di orari, giorni e area geografica rispettando così al massimo la completa e autonoma gestione del loro tempo”.

“I numeri che stiamo registrando confermano quanto ci fosse bisogno della nostra soluzione – aggiunge Francesco Guratti – dato che anche un colosso come Unieuro ci ha scelti per erogare i nostri servizi attraverso i loro oltre 250 punti; servizi reputati come la soluzione perfetta per assistere i clienti nella fase del post vendita. Ma non finisce qui, perché ci stiamo preparando a sbarcare in Spagna con il lancio di Asistente Tecnológico, grazie al supporto di Innovation Booster, la holding spagnola di Antonio Fabrizio che ci supporta da quasi un anno. Come in Italia, anche in Spagna moltissimi brand hanno capito il valore aggiunto che l’assistente tecnologico può portare alla commercializzazione dei loro prodotti tech. La globalizzazione ha reso più semplice la diffusione della tecnologia, ma allo stesso tempo le problematiche da parte del cliente finale rimangono e noi siamo pronti ad assisterli in ogni dove grazie alla nostra rete capillare di assistenti tecnologici che si appresta a divenire sempre più internazionale”.