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Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la Francia

Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la FranciaRoma, 3 dic. (askanews) – Le creazioni di Antonio Cappadonia, maestro gelatiere siciliano, originario di Cerda (Palermo), sono sbarcate in Francia nell’ambito delle iniziative della “Semaine de la cuisine italienne dans le monde”, la Settimana della cucina italiana nel mondo che si è svolta al Consolato Generale d’Italia a Parigi.


Il gelatiere fondatore di Cappadonia Gelati ha realizzato, nella sede diplomatica della capitale francese, una granita al limone e una al melograno realizzate secondo l’antichissima tecnica siciliana del 1600 che utilizzava le neviere. “Sono onorato di avere rappresentato l’Italia in questa prestigiosa manifestazione – ha raccontato il gelatiere Cappadonia – che è stata l’occasione per mostrare la nostra ultra secolare tecnica di produzione di granite e sorbetti a base di neve mista al sale: una tecnica legata al territorio e all’artigianalità che ogni terza domenica di luglio amo rievocare e replicare nella neviera di Piano Principessa sulle Madonie”.


A fare gli onori di casa il Console Generale italiano in Francia, Jacopo Albergoni alla presenza di numerosi ospiti, personalità del mondo politico, imprenditoriale e culturale francese tra cui Guillaume Gomez, chef degli ultimi quattro Presidenti della Repubblica Francese, nominato recentemente Ambasciatore della cucina francese nel mondo che ha rivolto al gelatiere apprezzamenti estremamente lusinghieri, condivisi anche attraverso i suoi canali social. Dopo avere deliziato i presenti con le sue originali granite, Cappadonia ha avuto modo di raccontare la straordinaria storia del palermitano Francesco Procopio Cutò, il primo ambasciatore del gelato di tradizione siciliana in Francia che, emigrato a Parigi nel XVII secolo, portò con sé dalla Sicilia la “tecnologia del freddo” a base di neve e sale fondando, nel 1686, quello che sarebbe diventato il primo caffè letterario del mondo: il Café-Glacier “Le Procope”, diventato un “monumento” nazionale della cultura francese e americana.


“In occasione di questa mia trasferta parigina – ha aggiunto Cappadonia – ho voluto compiere un pellegrinaggio laico andando a visitare “Le Procope-Cafè Glacier”, luogo che è stato frequentato dai maggiori filosofi e dai letterati dell’epoca, da Voltaire a Balzac, da Victor Hugo a Diderot, D’Alembert, Danton, Marat, Robespierre, fino agli americani Benjamin Franklin e Thomas Jefferson. Persino un giovane Napoleone Bonaparte, all’epoca tenente, una sera lasciò in pegno il suo bicorno non avendo denaro sufficiente per pagare il conto”. Il Café Le Procope era l’unico locale di tutta la Francia dove si potevano gustare acque gelate (le granite) e sorbetti dai nomi suggestivi (fiori d’anice, fiori di cannella, frangipane ovvero la siciliana pomelia) grazie al talento di Procopio nel bilanciare essenze e spezie. Pare, inoltre, che il gelatiere palermitano abbia introdotto l’uso dello zucchero di canna al posto del miele oltre alla tecnica del sale mischiato con la neve che, grazie ad una patente reale di Luigi XIV, poteva velocemente introdurre in città per produrre i sorbetti e conservarli più a lungo. In tal modo Procopio, pioniere della produzione del gelato moderno, conquistò i parigini e – forte del suo successo – nobilitò il cognome in De Coltelli giocando sull’assonanza fonetica tra Cutò e couteaux che in francese significa appunto coltelli.


Il 24 marzo 2017, su proposta di Antonio Cappadonia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha intitolato a Procopio Francesco Cutò la piazza interna all’area Quaroni su via Maqueda, di buon augurio per i tanti ventenni che lasciano ancora oggi Palermo in cerca di fortuna.

Roma, via a terza edizione Festival della Cultura Americana

Roma, via a terza edizione Festival della Cultura AmericanaMilano, 14 nov. (askanews) – Il Centro Studi Americani, insieme alle principali università italiane e americane di Roma, dà il via al Festival della Cultura Americana con il tema “Frontiere: spazi di identità, conoscenza e partecipazione”. Geopolitica, teatro, alimentazione, cinema, spazio, sport, sono solo alcune delle tematiche affrontate durante il Festival. Quattro giorni di eventi e convegni al Centro Studi Americani e nelle università partner per scoprire il significato di “Frontiere”, linee invisibili che danno forma al nostro mondo.


Nato nel 2022, il Festival ha come scopo quello di avvicinare e far conoscere al pubblico la cultura degli Stati Uniti, comprenderne i valori e riflettere sul rapporto passato e presente con l’Italia e L’Europa. Il programma prende il via giovedì 14 novembre alle ore 18.00 presso il Centro Studi Americani (Via Michelangelo Caetani 32, Roma), con il lancio ufficiale del festival. La serata prevede una lectio magistralis del professor Daniele Fiorentino e l’intervento del fotografo documentarista Nicola Moscelli. A seguire, un momento musicale con il gruppo Lovesick, che proporrà musica folk per l’occasione. L’evento è aperto al pubblico ma è gradito l’accredito alla mail event@centrostudiamericani.org Il programma completo del Festival è disponibile sul sito del Centro Studi Americani: https://centrostudiamericani.org/festival-della-cultura-americana/ Il Festival della Cultura Americana ha come partner ENTI PARTNER: American Academy, Commissione Fulbright Italia; Festival della Diplomazia – Diplomacy; Università di Roma “Lumsa”; Open Fields Production; Tolfa Jazz; Università degli Studi di Roma “Roma Tre”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università di Macerata; Sapienza Università di Roma. Sponsorizzano il Festival: 3M; American Chamber of Commerce in Italy; BV-Tech; Compagnia San Marco; Intesa San Paolo; Gruppo Unipol.


I media partner del Festival sono: APCO Worldwide, Askanews, Formiche, iSay, Ital communications, Lo Spiegone, Orizzonti Politici, Radio Radicale, Rai Cultura e Rai Storia.

IIC Parigi, in mostra “Iosonovulnerabile” di Sergio Mario Illuminato

IIC Parigi, in mostra “Iosonovulnerabile” di Sergio Mario IlluminatoRoma, 4 set. (askanews) – Dal 3 ottobre al 29 novembre 2024, l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi presenta IOSONOVULNERABILE, fallire è una conquista – arte è amare l’errore, una pratica performativa transdisciplinare curata da Sergio Mario Illuminato, che spazia dalla più recente sperimentazione artistica alla creatività emergente delle scuole e delle accademie europee. L’inaugurazione dell’iniziativa avrà luogo giovedì 3 ottobre alle ore 18:00 presso la sede dell’Istituto, Hôtel de Galliffet, al 50 rue de Varenne.


IOSONOVULNERABILE è un viaggio attraverso l’arte e la vulnerabilità compiuto in diversi capitoli. Iniziato attraverso una residenza d’artista all’ex Carcere Pontificio di Velletri lo scorso gennaio, il progetto prosegue a Parigi per poi continuare, il prossimo novembre, a Roma, presso gli spazi del Museo Storico di Villa Altieri. Nella prestigiosa cornice francese, un gruppo di artisti di ‘materia viva’ comporrà un mosaico espressivo, utilizzando formati e linguaggi transdisciplinari per esplorare il tema della vulnerabilità umana come strumento di coesione sociale e civile. Pittura-scultura e fotografia-cinema dialogheranno con la realtà, invitando il visitatore a guardare oltre gli incubi del ventunesimo secolo e a cercare stimoli più profondi per illuminare futuri alternativi. Nel giardino progettato dall’architetto Luigi Moretti, gli Organismi Artistici Comunicanti, caduti dal cielo con una presenza fragile e informale, evocheranno le ‘rovine’ della quotidianità contemporanea, mentre la luce naturale metterà in risalto scatti fotografici di Terre Rare, immerse tra celle decadenti e scritte incise dai reclusi. La musica e il suono, elementi cruciali dell’installazione, accompagneranno il pubblico in un’esperienza sensoriale completa, ispirata alle teorie di Maurice Merleau-Ponty.


L’evento inaugurale sarà aperto dal Direttore dell’Istituto, Antonio Calbi, e dal curatore Sergio Mario Illuminato. A seguire, in anteprima la visione privata del cortometraggio Vulnerare, opera attualmente in concorso in alcuni dei principali festival internazionali, che sarà introdotta da Giulio Casini. docente della Libera Università del Cinema di Roma. Infine, il pubblico potrà ‘immergersi’ negli Organismi Artistici Comunicanti installati nel giardino dell’Istituto, accompagnati da una degustazione del vino siciliano Pietradolce, originario delle terre dell’Etna. La cultura è occasione di formazione e di crescita e a volte anche di lotta contro le ingiustizie. Il primo passo per farlo è accettare le nostre stesse fragilità. In un mondo che continua a richiedere la perfezione, noi scegliamo di esaltare la vulnerabilità, la bellezza del gesto semplice, puro. (Antonio Calbi, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi) Per Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per il coordinamento degli Istituti italiani di cultura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, IOSONOVULNERABILE rappresenta un esempio riuscito di collaborazione tra istituzioni pubbliche e non-profit che operano per la promozione e la diffusione della conoscenza del bene artistico e dell’accessibilità dell’arte a un ampio pubblico.


“I dispositivi artistici presentati in questo progetto – afferma Sergio Mario Illuminato – sono stati concepiti come ‘capsule’ storiche di una bellezza e di perfezione divenute effimere; scagliate da Prometeo, vogliono fungere ancora-una-volta da catalizzatori per rigenerare spazi più profondi, simili a fuochi sotterranei, che riconducono alle profondità dell’umanità e, da lì, all’infinito del cielo”. La collaborazione ormai triennale con IOSONOVULNERABILE rafforza il nostro costante impegno nel costruire modelli di sviluppo umano e collettivo che rispecchino la complessità e la bellezza della nostra esistenza. Pierluigi Sanna, ViceSindaco Città Metropolitana di Roma Capitale.


Tra i dispositivi artistici sarà presente Jonchets, o Sciangai, un’opera collettiva, a cura delle giovani artiste dell’Accademia di Belle Arti di Roma, che invita a non arrendersi di fronte alle crisi sociali e ambientali contemporanee. Sta a tutti noi – dichiarano – provare a sfilare dalla complessità della quotidianità, ad uno ad uno, il maggior numero possibile di paure e fragilità, cercando un movimento di con-tatto ed e-mozione.

Kenya, Ong: ecco come salvare i giovani in insediamenti informali

Kenya, Ong: ecco come salvare i giovani in insediamenti informaliMilano, 16 ago. (askanews) – In occasione della Giornata internazionale della gioventù di questa settimana, la ong CFK Africa evidenzia quattro modi per dare potere ai giovani negli insediamenti informali in Kenya e nel mondo, dove i residenti vivono in estrema povertà e non hanno accesso a un’assistenza sanitaria e un’istruzione di qualità, a una corretta alimentazione e a servizi igienici adeguati, rendendoli vulnerabili a malattie prevenibili e ad altri problemi di salute.


Nelle quattro soluzioni compaiono iniziative di leadership e istruzione per il Paese africano che è considerato un partner importante per l’Italia ed è un attore strategico per la stabilità e lo sviluppo economico e sociale dell’Africa Orientale. Questa giornata – celebrata a livello mondiale – è designata dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza delle sfide che circondano la prossima generazione. “I problemi affrontati dai giovani oggi sono i problemi che affronteranno tutti domani”, afferma il direttore esecutivo di CFK Africa Jeffrey Okoro. “In occasione della Giornata internazionale della gioventù, dobbiamo tutti prenderci un momento per pensare in modo critico a come possiamo supportare i giovani nelle nostre comunità e rimuovere le barriere che ostacolano il loro successo, consentendo loro di costruire vite sane e vivaci”.


Il primo modello è relativo alle ragazze e alle giovani donne che negli insediamenti informali affrontano sfide come la violenza contro le donne, la gravidanza adolescenziale, il matrimonio precoce e l’accesso iniquo all’istruzione. I programmi Girls Empowerment di CFK Africa, come la sua iniziativa Girls Parliament, sostengono i problemi che interessano di più alle ragazze e alle adolescenti amplificando le loro voci attraverso la formazione alla leadership e il tutoraggio. Bisogna poi coinvolgere i giovani attraverso lo sport. Lo sport è uno strumento potente. Coinvolgere i giovani negli sport di squadra promuove il lavoro di squadra, la leadership giovanile, l’integrità, la cooperazione della comunità e l’uguaglianza di genere. I programmi di calcio giovanile della comunità di CFK Africa fungono da porta d’accesso per collegare i giovani ai servizi, tra cui assistenza sanitaria, istruzione e opportunità economiche, e forniscono una piattaforma di advocacy per il suo club di calcio femminile professionistico Kibera Soccer per promuovere l’emancipazione delle ragazze e il cambiamento sociale.


Serve inoltre un aumento delle opportunità di lavoro. I giovani kenioti costituiscono oltre il 75 percento della popolazione, ma devono affrontare alti livelli di disoccupazione. Riconoscendo questi problemi, il nuovo progetto TechCraft di CFK Africa sta sviluppando la forza lavoro giovanile dagli insediamenti informali in Kenya e mettendoli in contatto con lavori nel settore tecnologico e nei mestieri qualificati. TechCraft prepara i giovani a lavori nell’informatica, lavori artigianali come cucito e creazione di gioielli e lavori qualificati come meccanici ed elettricisti, aumentando il loro potenziale di guadagno nel corso della vita. C’è poi la salute mentale che è un problema di salute pubblica negli insediamenti informali a causa dello stress continuo e della mancanza di risorse e opportunità. CFK Africa offre servizi di salute mentale per i giovani presso il suo Youth Friendly Services Center a Kibera, il più grande insediamento informale del Kenya, e attraverso la sua rete di Youth Peer Provider, che offrono supporto individuale. I servizi includono campi sanitari, consulenza e supporto psicosociale di gruppo. “Supportare i giovani nel loro percorso per migliorare la salute mentale, aumentare l’equità di genere e trovare buoni lavori li metterà sulla strada per un futuro più luminoso”, ha aggiunto Okoro. “Programmi come questi sono essenziali per garantire che superino le sfide della vita in un insediamento informale e prosperino”.


Fondata nel 2001, CFK Africa lavora per migliorare la salute pubblica e la prosperità economica negli insediamenti informali in Kenya attraverso iniziative integrate di salute e leadership giovanile. Utilizzando un approccio di sviluppo partecipativo, l’organizzazione lavora direttamente con i residenti della comunità per sviluppare e implementare programmi sostenibili. Dopo aver festeggiato 20 anni di servizio a Kibera nel 2021, CFK ha iniziato ad espandersi in 25 insediamenti informali in otto contee in Kenya, tra cui Kajiado, Kiambu, Kilifi, Kisumu, Machakos, Mombasa, Nairobi e Nakuru. Va notato che la stabilità sociale del Kenya è estremamente importante, anche per i nostri connazionali residenti che peraltro rappresentano la seconda comunità italiana più grande nell’Africa Sub-Sahariana e, dopo quella britannica, la collettività più numerosa in Kenya.

Mostra Il Milione di Marco Polo a Pechino, realtà virtuale in 3D

Mostra Il Milione di Marco Polo a Pechino, realtà virtuale in 3DMilano, 1 ago. (askanews) – La mostra Viaggio di Conoscenze: “Il Milione” di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente è l’evento principale in Cina dedicato alle celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa del celebre viaggiatore e mercante veneziano Marco Polo (Venezia, 1254 – 1324).


Inaugurata lo scorso 29 luglio (con apertura al pubblico dal 26 luglio) presso il China World Art Museum di Pechino, sede che ospita il celebre bassorilievo circolare che narra la millenaria storia cinese nel quale spiccano, come unici personaggi stranieri rappresentati, gli italiani Marco Polo e Matteo Ricci. La mostra celebra anche il 20esimo anniversario del Partenariato Strategico Cina-Italia ed è organizzata e promossa dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino con il coordinamento dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e con il diretto sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Turismo cinese. Il viaggiatore veneziano Marco Polo e il suo libro “Il Milione” sono un esempio universalmente riconosciuto di una fase significativa di contatti globali tra Oriente e Occidente, che si sono sviluppati in ambiti cruciali come il commercio e la cultura. Questa diffusione di merci, idee, informazioni e conoscenze ha portato in Europa a una più profonda comprensione e consapevolezza di regni lontani, in particolare della Cina. La mostra, articolata in sei sezioni principali, intende a ccompagnare il visitatore in un cammino ideale lungo il tragitto percorso da Marco Polo nel suo viaggio, fondendo in un unico itinerario la dimensione dell’immaginario, che si ispira alle pagine del libro, alla realtà storica (e geografica) delle rotte commerciali battute dal mercante veneziano.


Un’Esposizione di opere straordinarie, potenziata da Way Experience, attraverso il viaggio virtuale di Marco Polo che parte da Venezia, attraversa la Via della Seta, arriva in Cina e ritorna a Venezia. All’interno della mostra sarà possibile ai visitatori di avere un’esperienza immersiva in realtà aumentata, con una narrazione virtuale e multidisciplinare. Questa esperienza, facilitata da dispositivi indossabili, permetterà al pubblico di intraprendere in prima persona il viaggio de “Il Milione” lungo la Via della Seta a fianco di Marco Polo. “Marco Polo VR” è un progetto cinematografico in Virtual Reality 3D realizzato dalla società italiana Way Experience, già premiata agli Oscar dell’Innovazione promossi dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori. “Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo aver provato la nostra esperienza VR e ha esclamato: WoW! I nostri viaggi nel tempo virtuali, unisco nell’emozione, ogni persona che le prova”, ha riferito il Ceo di Way Experience, Marco Pizzoni.


“L’Ambasciatore italiano in Cina Massimo Ambrosetti mi ha ringraziato dichiarandosi estremamente orgoglioso di questa Mostra tra il reale e il virtuale”, ha aggiunto Pier Francesco Jelmoni Co – Founder di Way Experience.

Dacia Maraini apre Il Maggio dei Libri: Strasburgo Capitale del Libro

Dacia Maraini apre Il Maggio dei Libri: Strasburgo Capitale del LibroRoma, 11 apr. (askanews) – Sarà Dacia Maraini ad alzare il sipario sulla quattordicesima edizione de Il Maggio dei Libri, la campagna del Centro per il libro e la lettura che anche quest’anno torna dal 23 aprile al 31 maggio per trasformare la primavera del nostro Paese in una grande festa diffusa dedicata alla lettura. Lo farà il 23 aprile, Giornata mondiale UNESCO del Libro e del diritto d’autore, che come ormai da tradizione apre ufficialmente Il Maggio dei Libri e che quest’anno costituisce un ulteriore, prestigioso nastro di partenza per l’inaugurazione a Straburgo, città simbolo e casa dell’Unione Europea, del suo 2024 in veste di Capitale mondiale del Libro.


L’appuntamento è a Roma, presso la sede del Centro per il libro e la lettura (via Pasquale Stanislao Mancini, 20, ore 11.30), dove la scrittrice e poetessa – da sempre sostenitrice del senso dei valori e del progetto dell’Europa – dialogherà con il professore e saggista Guido Vitiello, che alla lettura come chiave di accesso alle vite e alle emozioni di estranei immaginari ha dedicato il suo ultimo lavoro, “La lettura felice” (Il Saggiatore, 2024). “L’Unione felice: l’Europa dei lib(e)ri” – questo il titolo dell’incontro – vuole esprimere una vicinanza ai blocchi di partenza rispecchiata anche dalle tematiche guida dei rispettivi eventi: la libertà invocata da “Se leggi ti lib(e)ri!”, nome di questa edizione de Il Maggio dei Libri e quel crocevia di idee e dibattiti, energie creative e poetiche che costituisce Strasburgo, città europea per antonomasia, sintesi di umanesimo e contaminazione, di tradizione e futuro, di ancoraggio alla memoria e di apertura alle giovani generazioni. L’evento è realizzato dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo e il Corriere della Sera, e sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma corriere.it, oltre che sui siti e sui profili social del Centro per il libro e la lettura e dell’IIC di Strasburgo. A fare gli onori di casa ci saranno il presidente del Centro per il libro e la lettura Adriano Monti Buzzetti e il direttore Luciano Lanna.


Inoltre, l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo partecipa alla campagna de Il Maggio dei Libri con una serata speciale organizzata presso la sua sede, 7 rue Schweighaeuser, venerdì 26 aprile alle ore 18. Nel corso dell’incontro dedicato ai libri italiani e condotto dalla scrittrice e insegnante Kareen De Martin Pinter, amanti e appassionati di letteratura italiana si riuniranno per leggere e far (ri)scoprire al pubblico i loro autori italiani preferiti. L’evento si svolge in italiano e francese e si inserisce nella Grande Lettura che sarà il filo conduttore della settimana inaugurale (23-28 aprile) di Strasbourg, Capitale Mondiale del Libro Unesco 2024.

Borgonzoni a Londra, accordo produzione cinema-audiovisivo Italia-Uk

Borgonzoni a Londra, accordo produzione cinema-audiovisivo Italia-UkRoma, 9 feb. (askanews) – Sono stati diversi gli appuntamenti a Londra della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, accompagnata dalla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, per rafforzare il legame tra i due Paesi e promuovere nuove sinergie. Un programma fitto di appuntamenti e incontri tra cui la visita alla sede della BBC di Londra e l’incontro con la direttrice Affari Istituzionali della BBC, Alice Macandrew, e il capo del Servizio storico BBC, Robert Seatter, per celebrare la figura di Guglielmo Marconi nel 150esimo anniversario dalla sua nascita.


Un’importante occasione culturale, scientifica e di promozione internazionale per valorizzare un genio visionario che proprio a Londra ha contribuito alla nascita della BBC, si legge in un comunicato. Borgonzoni ha illustrato il ricco programma di mostre, pubblicazioni ed eventi messi in campo dal MiC, mettendo le basi per proficue sinergie, tra cui la stesura di un testo da parte del Direttore Seatter, che racconterà il lungo cammino di Marconi a Londra e che verrà inserito nel catalogo delle celebrazioni dei festeggiamenti.


La sottosegretaria ha poi incontrato il vice amministratore delegato e direttore Affari Istituzionali BFI, Harriet Finney, e il direttore Affari Internazionali BFI, Agnieszka Moody presso il British Film Institute (BFI) per avviare una sinergia concreta tra MiC, Cinecittà e l’Istituto britannico. Sul tavolo l’accordo di coproduzione per il cinema e l’audiovisivo Italia-UK e gli scambi produttivi e culturali tra i due Paesi.


“Abbiamo designato insieme al British Film Institute una collaborazione a tutto tondo, dalla costruzione di un focus Italia-Regno Unito al coinvolgimento in occasione di appuntamenti come la Mostra del Cinema di Venezia, fino a un fitto programma culturale di incontri e retrospettive e rassegne di cinema contemporaneo, a Londra e in Italia. Una pianificazione di appuntamenti e iniziative resa possibile dal ritorno in sala del pubblico promosso da Cinema Revolution”, ha spiegato Borgonzoni. “Per Cinecittà l’ipotesi di una collaborazione con la BBC, nell’anno in cui celebriamo il Centenario dell’Archivio Luce e i 150 di Guglielmo Marconi, di cui custodiamo materiali video unici, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione”, ha commentato da parte sua la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. “Con BFI intensificheremo un programma comune di retrospettive e restauri a Londra e a Roma, ma anche di incontri di coproduzione nei due Paesi, al fianco del Ministero della Cultura”, ha aggiunto.


Borgonzoni ha poi incontrato il sottosegretario di Stato per i Media, Turismo e le Industrie Creative del Regno Unito, Julia Lopez, per definire una sintesi delle proposte in campo e impostare una partnership sulle imprese culturali e creative.

Il direttore della Buchmesse a tutto campo sull’Italia Ospite d’Onore

Il direttore della Buchmesse a tutto campo sull’Italia Ospite d’OnoreRoma, 11 dic. (askanews) – In vista dell’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse 2024, il direttore della Fiera del libro di Francoforte Juergen Boos è stato a Roma, dove ha partecipato a un evento a “Più libri più liberi” assieme al commissario straordinario Mauro Mazza. In occasione di un incontro presso la residenza dell’ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas, askanews gli ha chiesto cosa significhi per il nostro Paese lo scettro di Ospite d’Onore e cosa esso possa portare alla Buchmesse 36 anni dopo l’ultima partecipazione dell’Italia da protagonista:

“Il contratto per la presentazione dell’Ospite d’Onore in Italia è stato firmato nel 2018 e da allora sono stati attuati diversi programmi di promozione della traduzione – ha spiegato Boos – I lettori tedeschi e l’industria editoriale internazionale non vedono l’ora di incontrare e connettersi con nuove e giovani voci letterarie italiane, così come traduttori, editori e membri delle industrie creative a Francoforte”. E sul motto che l’Italia ha scelto “Radici nel futuro”?

“Naturalmente è impossibile racchiudere la diversità del panorama letterario, geografico e culturale di un paese in un unico motto – ha replicato il direttore – Ciò che personalmente mi piace del motto italiano è che non si riferisce solo agli autori affermati del Paese e alla lunga tradizione editoriale, ma abbraccia anche l’asse degli scrittori e degli artisti attuali e futuri. Durante la Frankfurter Buchmesse di quest’anno, ad esempio, autori italiani come Nicola Lagioia, Veronica Raimo, Teresa Ciabatti, Paolo Rumiz, Bernardo Zannoni e Vincenzo Latronico hanno tenuto eventi a Francoforte”. Sulla controversa decisione di non assegnare un premio alla scrittrice palestinese Adania Shibli a Francoforte 2023 a causa del conflitto Israele-Hamas, askanews ha chiesto quali siano le difficoltà della Buchmesse nella gestione delle differenti tensioni geopolitiche:

“A causa della guerra iniziata da Hamas, a causa della quale soffrono milioni di persone in Israele e Palestina, l’organizzatore dell’evento Litprom ha deciso di rinviare la cerimonia di premiazione del LiBeraturpreis. L’assegnazione del premio ad Adania Shibli non è mai stata in discussione”, mette in chiaro Boos. “La Frankfurter Buchmesse è un luogo d’incontro per persone provenienti da più di 100 paesi. La nostra fiera rappresenta valori democratici come la diversità, i diritti umani e la libertà”, ricorda. “Ogni anno esprimiamo la nostra posizione democratica con il nostro programma. La Fiera del Libro è una piattaforma da sempre aperta ad autori, editori, traduttori e appassionati di letteratura provenienti da tutto il mondo e offre un luogo per un dialogo pacifico e aperto anche e soprattutto in tempi di guerra e di crisi”. E sui numeri che Francoforte24 prevede grazie all’Italia Ospite d’onore, Boos sottolinea:

“Negli ultimi anni abbiamo fortunatamente visto il numero di presenze alla nostra fiera risalire verso livelli pre-pandemia. Incontrarsi di persona per gli incontri di lavoro è fondamentale nell’editoria e gli incontri personali con gli autori offrono un’esperienza unica per gli appassionati di letteratura. Con il Padiglione dell’Ospite d’Onore e i numerosi eventi con autori italiani e membri delle industrie creative in fiera, la presentazione dell’Ospite d’Onore è una parte vitale della fiera del libro. Nel 2023 abbiamo avuto più di 100.000 visitatori professionali provenienti da 130 paesi e circa 110.000 membri del pubblico in generale presenti alla fiera. Anche gli eventi con autori e artisti italiani durante tutto l’anno e durante la Fiera del Libro di Lipsia in primavera attireranno sicuramente numerosi partecipanti”.

Expo 2025, Mur: università, AFAM, ricerca alla “conquista” di Osaka

Expo 2025, Mur: università, AFAM, ricerca alla “conquista” di OsakaRoma, 20 lug. (askanews) – Valorizzare le esperienze italiane del sistema universitario, dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) e della ricerca con l’obiettivo di rafforzare e consolidare le relazioni scientifiche, culturali e economiche che legano l’Italia al Giappone e ai Paesi della macro-regione dell’Asia-Pacifico.

È la linea conduttrice dell’Accordo quadro che è stato firmato questa mattina al Ministero dell’Università e della Ricerca tra il Ministro Anna Maria Bernini; il Commissariato generale italiano di Expo 2025 Osaka, nella persona di Elena Sgarbi, Commissario aggiunto; il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), Salvatore Cuzzocrea; il Presidente della Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca (CoPER), Antonio Zoccoli; il Presidente della Conferenza dei Presidenti ABA in rappresentanza del sistema AFAM, Giuseppe Carmine Soriero. L’Accordo – informa il Mur in una nota – mira a promuovere, raccordare e coordinare la partecipazione a Expo 2025 del sistema universitario italiano, dell’AFAM e della ricerca. Tra gli obiettivi anche quello di favorire la costituzione e il consolidamento di partenariati strategici tra Università italiane e giapponesi. E ancora: valorizzare le azioni del Ministero dell’Università e della Ricerca in ambito internazionale, con una attenzione particolare al Pnrr.

L’Accordo vuole anche favorire esperienze e scambi tra studenti, dottorandi, ricercatori e docenti e rafforzare l’opportunità di Expo 2025 per attrarre talenti dal Giappone e dall’Area Asia-Pacifico più in generale verso le università italiane. Due i principali interventi previsti. Una Call for proposal esplorativa per raccogliere le manifestazioni d’interesse delle Università italiane, statali e non statali, degli Enti pubblici di ricerca e delle istituzioni AFAM per partecipare con attività, programmi ed eventi innovativi a Expo Osaka. E una Call for participants che mira a raccogliere la disponibilità di studentesse e studenti delle Università e delle istituzioni AFAM a effettuare un tirocinio di tipo curriculare.

L’Accordo quadro rimanderà a un successivo protocollo attuativo nel quale saranno definiti i compiti e la gestione dei bandi.

Claudia Conte in Canada per la cultura e il Made in Italy

Claudia Conte in Canada per la cultura e il Made in ItalyRoma, 14 lug. (askanews) – L’Italian Contemporary Film Festival (ICFF), Festival del cinema italiano in Canada giunto ormai alla sua XI edizione, ospiterà nella settimana conclusiva l’attivista per i diritti umani, scrittrice e opinion leader Claudia Conte. Il Lavazza IncluCity Festival si svolge dal 27 giugno al 22 luglio in più città canadesi, tra cui Toronto, Vaughan, Montreal, Quebec City, Hamilton e Vancouver e promuove l’eccellenza italiana nel mondo, coinvolgendo la vasta comunità di italiani presenti sul territorio canadese. La promozione del Made in Italy viaggia attraverso non solo il cinema, ma anche la moda, l’enogastronomia, l’arte, la musica e la cultura italiana.

Ospite d’eccezione per la serata finale la signora della moda Anna Fendi. Conte, ideatrice e volto di Women in Cinema Award, progetto che valorizza il talento femminile nelle importanti kermesse della Mostra del Cinema di Venezia e la Festa del Cinema di Roma, vanta una partnership con l’ICFF. Anna Fendi premiata infatti lo scorso settembre a Venezia con il WiCa 2022, sarà protagonista il 22 luglio a Toronto accompagnata dalla stessa Conte. Conte, dopo quattro anni, tornerà nuovamente sul palco dell’ICFF e commenta così il suo ruolo di “ambasciatrice” di cultura italiana: “Le relazioni tra Italia e Canada sono caratterizzate da vincoli storici di lunga data. Emblematica è infatti la presenza in Canada di una grande e dinamica comunità di italo-canadesi. Anche io sono molto legata a queste terre che dal dopoguerra hanno dato nuova casa e radici anche a parte della mia famiglia. Sono sempre entusiasta di partecipare all’ICFF perché è una realtà importante che promuove il dialogo interculturale e condivide la cultura, i valori e l’eredità italiani permettendo ai più giovani di conoscere meglio le loro origini. Accompagnare in questa kermesse una donna straordinaria come Anna Fendi un grande onore. Ringrazio il Presidente dell’ICFF Paul Golini, il Direttore Artistico Cristiano De Florentiis e il Prof Fabio Varlese per il prezioso invito”.