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Un mese di eventi a Roma per il centenario della morte di Franz Kafka

Un mese di eventi a Roma per il centenario della morte di Franz KafkaRoma, 4 nov. (askanews) – Un mese di eventi a Roma sul mondo di Franz Kafka a 100 anni dalla sua morte (avvenuta il 3 giugno 2024). Il ciclo – di 5 eventi e un mostra per “Kafka 2024”, che si intrecciano con le performance e i reading del Festival Sempre più fuori – prende il via il 13 novembre alle 19.30 all’Auditorium del Goethe-Institut in via Savoia 13, con l’evento “Kafka e il suo biografo”, con Reiner Stach e Loredana Lipperini.


Sulla vita di Kafka Reiner Stach ha indagato per diciotto anni, confezionando un’opera in tre volumi: I primi anni, Gli anni delle decisioni, Gli anni della consapevolezza (il Saggiatore, 2024). Considerato il massimo esperto di Franz Kafka, Stach ha commentato anche diverse riedizioni delle opere di Kafka e prestato la sua consulenza scientifica per la sceneggiatura della serie Tv Kafka (ARD), scritta da Daniel Kehlmann e David Schalko. Alle 21 segue l’istallazione performativa Ritratto 1 da Franz Kafka – Attenti alla ragazza che corre | Compagnia Bartolini/Baronio. Una Wunderkammer visitabile a piccoli gruppi accoglie un archivio umano e sonoro di interviste, canzoni, fatti di cronaca, eventi storici, traducendo poeticamente l’atto generativo dell’intuizione artistica. In ambito di Sempre più fuori – Auto(ritratti).


Il 15 novembre alle 18 presso la Biblioteca Europea (in via Savoia 13) sarà la volta di Kafka e la sua città. Insieme a Marino Freschi, autore di Praga. Guida letteraria alla città di Kafka (Mimesi Edizioni), e a Roberta Ascarelli, ripercorriamo i luoghi fisici e letterari che hanno accompagnato Kafka: Praga città da sempre punto di riferimento della vita intellettuale continentale, che ha ospitato alcuni tra i più grandi scrittori e artisti del Novecento. La Praga di Kafka, naturalmente, ma anche di Rilke, Brod, Hašek, Hrabal, Meyrink, Kundera e di molti altri. Alle 20.30 nell’Auditorium del Goethe-Institut, direttamente sopra la Biblioteca Europea, si terrà il Reading Ritratto 2 da Franz Kafka – Il processo con Marta Meneghetti, Ramona Nardò, Francesco Meloni. In ambito di Sempre più fuori_Auto(ritratti). Al Processo e alla Metamorfosi è dedicato l’evento del 19 novembre “Kafka e le sue opere”. Alle 18 si terrà un talk alla Biblioteca Europea con Anita Raja, nota traduttrice dal tedesco, e Marco Federici Solari, traduttore e editore de L’Orma, sulla riedizione di due opere simbolo dell’opera kafkiana: “La metamorfosi” (Marsilio) e “Il processo” (L’orma). Anita Raja, già traduttrice di alcune opere di Kafka, per Marsilio si è confrontata con “Die Verwandlung”, di cui in Italia il titolo universalmente noto è “La metamorfosi”. Marco Federici Solari – che a Kafka ha dedicato alcuni articoli e una monografia ha tradotto per L’orma “Il processo” nella versione commentata da Reiner Stach. Alle 20.30 presso l’Auditorium del Goethe-Institut, sopra la Biblioteca Europea, si terrà il reading Ritratto 3 da Franz Kafka – La metamorfosi | Gruppo della creta. Sempre più fuori_Auto(ritratti).


Il 28 novembre alle 17, presso l’Ambasciata della Repubblica Ceca, si terrà invece la lettura performativa Kafka e i digiuni del signor K. Come in tutta l’opera di Kafka, “Un digiunatore” (Ein Hungerkünstler, 1922) esprime chiaramente la scioccante possibilità che il centro di ogni azione sia vuoto, nel senso che le persone assumono i ruoli di superiori e subordinati, giudici e imputati, o forse artisti in nome di un potere o una legge inesistente. La particolare intensità di passaggi del racconto è sottolineata dalla lettura performativa di Pino Censi, dall’accompagnamento musicale del violoncellista Graziano Nori e dalla proiezione di quadri del pittore Andrea Louis Ballardini. Il ciclo di eventi si chiude il 13 dicembre, presso la Biblioteca Europea con l’incontro “Kafka e il fumetto”. Il disegnatore e illustratore austriaco Nicolas Mahler presenta, insieme a Maria Paola Scialdone, “A tutto Kafka” (Edizioni Clichy; titolo originale: “Komplett Kafka” (Suhrkamp Verlag), biografia a fumetti che con arguzia e umorismo mette in scena vita e opere dello scrittore praghese, affrontando anche temi inusuali, come il suo progetto mai realizzato di guide turistiche a basso costo, o il tentativo postumo di scrivere un seguito de La metamorfosi e altre curiosità.


Dal libro è tratta anche una mostra delle tavole illustrate in lingua italiana presso la Biblioteca Europea (Via Savoia 13, Roma), mentre la versione tedesca è visitabile nei locali del Goethe-Institut di Roma (Via Savoia 15). È possibile prenotare visite per scolaresche.  

A novembre a Roma si celebra il Diwali, la festa indiana delle luci

A novembre a Roma si celebra il Diwali, la festa indiana delle luciRoma, 4 nov. (askanews) – Anche quest’anno, la celebrazione di Diwali, la Festa della Luce – la più importante ricorrenza indiana – illuminerà le città italiane con eventi organizzati dall’Unione Induista Italiana. La tematica dell’edizione 2024 è”Conoscenze del Futuro dalle Radici del Passato” e pone al centro degli eventi il rapporto tra memoria millenaria, traduzione orale del sapere e nuove tecnologie.


“Diwali è la festività più importante dell’India – spiega Svamini Hamsananda Ghiri, Vicepresidente dell’Unione Induista Italiana – simbolo della vittoria della luce sull’oscurità, della conoscenza sull’ignoranza. Il messaggio di speranza e rinnovamento che reca in sé ha ormai oltrepassato i confini indiani, diventando una celebrazione sentita e rispettata da milioni di persone nel mondo, indipendentemente dalla loro fede o cultura. In Italia, Diwali rappresenta non solo un momento di connessione con la tradizione spirituale indiana, ma anche, soprattutto quest’anno, un’opportunità per riflettere sul nostro passato, presente e futuro”. I festeggiamenti di Diwali – nota anche come Deepavali – si svolgeranno in diverse città italiane, con appuntamenti chiave a Roma, Savona e Milano. Il 7 novembre, nella suggestiva cornice del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva a Roma, si apriranno ufficialmente le celebrazioni nella Capitale con il tradizionale incontro istituzionale. Il 9 novembre, presso l’Auditorium del Massimo (Via Massimiliano Massimo 1), appuntamento da non perdere con una giornata di arte, cultura e spiritualità che offrirà spettacoli di danza e musica classica e contemporanea indiana, laboratori e rituali dedicati alla dea Lakshmi, tutto a ingresso gratuito su prenotazione.


Uno degli eventi più attesi sarà lo spettacolo di danza Kuchipudi “Triveni” della Nishrinkala Dance Academy, con la partecipazione degli artisti indiani Sai Venkata Gangadhar e Lakshmi Vempadappa, per la prima volta in Italia. Questo spettacolo rappresenta una fusione tra tradizione artistica millenaria e nuove forme espressive, celebrando la connessione tra arte e spiritualità. Il programma include inoltre laboratori di danza Bollywood e Kerala, sessioni di yoga, performance musicali di artisti come Nicolò Melocchi e Rakesh Chaurasia, e lo spettacolo di danza Bharatanatyam “Atah” della Punyah Dance Company. Non mancheranno attività dedicate alle famiglie, con letture animate e laboratori di lanterne di Diwali.


L’8 novembre, sempre a Roma, si svolgerà anche un workshop sulle Danze Classiche e Contemporanee dell’India: sei ore di pratica dedicate a tre stili di danza indiana – il Kuchipudi, il Bharatanatyam e l’Indian Contemporary – tenute da tre compagnie di danza molto prestigiose e molto famose in India e all’estero: Punyah Dance Company, Nishrinkala Dance Academy, Aayana Dance Company. Oltre a Roma, altre città italiane ospiteranno eventi dedicati alla Diwali. Dopo Torino, dove i festeggiamenti sono iniziati a fine ottobre, tra gli appuntamenti principali, Pontedera il 15 novembre, Savona il 12 e 13 novembre e al Teatro San Babila di Milano il 14 novembre.


Per maggiori informazioni sul programma completo degli eventi: https://www.induismo.it/diwali-2024/

A Carmen Sepede il premio Flaiano Teatro per “Il mio nome è Tempesta”

A Carmen Sepede il premio Flaiano Teatro per “Il mio nome è Tempesta”Roma, 29 mag. (askanews) – Alla vigilia del centesimo anniversario del discorso in Parlamento di Giacomo Matteotti (30 maggio 1924), l’ultimo prima di essere rapito e poi barbaramente ucciso dai fascisti, la Presidente dei Premi Flaiano Carla Tiboni ha annunciato che quest’anno il Premio Internazionale Flaiano Speciale per il Teatro è stato assegnato a Carmen Sepede, giornalista molisana autrice de “Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti”, diventato un allestimento teatrale dedicato alla figura di un grande eroe della libertà.


Lo spettacolo, che sta girando l’Italia, ha vinto nel 2022 il “Premio Matteotti” della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la sezione opere narrative e teatrali ed è stato inserito nelle Celebrazioni del Centenario Matteottiano, nell’ambito del Bando 2022 della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il premio verrà consegnato all’autrice domenica 7 luglio 2024 a Pescara con la seguente motivazione: “Per avere scritto un testo teatrale innovativo, pensato soprattutto per le nuove generazioni, su una delle pagine più drammatiche della storia italiana. Ne “Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti”, Carmen Sepede ha saputo ricostruire la vicenda Matteotti, unendo il dramma al giallo, in questo modo dipanando la storia e la verità di un delitto di cui si conoscono mandanti ed esecutori.

San Valentino, i muesi di Intesas Sanpaolo per l’amore nell’arte

San Valentino, i muesi di Intesas Sanpaolo per l’amore nell’arteMilano, 9 feb. (askanews) – Mercoledì 14 febbraio 2024, in occasione della festa di San Valentino, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza propongono la speciale promozione dell’ingresso 2×1 a tutte le coppie, per visitare le collezioni permanenti e le mostre temporanee in corso. Inoltre, sarà possibile partecipare a speciali visite guidate sul tema della passione e del romanticismo nell’arte.


Alle Gallerie d’Italia – Milano, dalle 15.00 alle 18.30 sarà possibile partecipare alla visita guidata Gallerie mon amour:un romantico percorso a tappe nelle sale del museo per scoprire aneddoti e curiosità incentrati sul tema dell’amore, fra tradizioni e mitiche passioni. Una speciale mappa proporrà una selezione di opere della mostra Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo e delle collezioni permanenti: lungo la passeggiata, i mediatori culturali saranno pronti a narrare i segreti dei quadri. Il costo è di 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso, e i visitatori potranno liberamente presentarsi senza prenotazione in ogni momento all’interno di questa fascia oraria.


In museo, i visitatori potranno vedere anche la mostra “Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo” in corso fino a l8 febbraio. Nella sede napoletana delle Gallerie d’Italia, alle 13:00 e alle 16:30, si terrà la visita guidata Amori fatali, un percorso incentrato sulla fatalità della passione attraverso i secoli, narrata da poeti, letterati e artisti. Dalla vendetta di Oreste contro la madre Clitennestra e l’amante Egisto, passando al tragico amore di Piramo e Tisbe, dal sentimento non corrisposto del re unno per la pia Orsola, fino ad arrivare al violento gesto dello scultore Filippo Cifariello nei confronti della moglie.


Il costo è di 7 euro a persona, incluso il biglietto d’ingresso, ed è necessaria la prenotazione entro il martedì precedente alle ore 14:00 al numero verde 800.167.619 o via mail all’indirizzo napoli@gallerieditalia.com La visita al museo sarà anche l’occasione per vedere la mostra ‘Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo’ e il nuovo allestimento di arte moderna e contemporanea ‘Vitalità del tempo’. Alle Gallerie d’Italia di Torino, alle 18.30, i visitatori potranno partecipare alla visita guidata L’Amore non ha età che verterà sul racconto del Piano Nobile, ricco di “amorini” e opere romantiche realizzate dai pittori di corte, per poi proseguire con la mostra temporanea “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” dove protagonista è la canzone italiana, da sempre colonna sonora di tutti i grandi amori, negli scatti fotografici dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.


Il costo è di 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso, ed è prevista la prenotazione entro il martedì precedente alle ore 16:00 scrivendo a torino@gallerieditalia.com. Oltre all’esposizione dedicata al Festival di Sanremo, i visitatori potranno vedere alle Gallerie d’Italia a Torino anche la mostra ‘Luca Locatelli. The Circle’, in corso fino al 18 febbraio, con fotografie che raccontano storie emblematiche di ‘economia circolare’ che aprono il dibattito sulla transizione ecologica e sullo stato del pianeta. Alle Gallerie d’Italia – Vicenza alle ore 18:30 verrà proposto l’itinerario inedito Love is in the hair tra le opere d’arte della mostra “Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento”. A partire dal legame che unisce Berenice e Tolomeo, la narrazione approfondisce alcune celebri coppie dalla Roma imperiale alla Corte rinascimentale. L’arte di amarsi e di acconciarsi come sinonimo di sensualità, libertà e potere. Il costo è di 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso, ed è prevista la prenotazione obbligatoria al Numero Verde 800.167619 o vicenza@gallerieditalia.com Anche la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo, parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo, aderisce alla promozione di ingresso ridotto 2×1 e propone tre appuntamenti, alle ore 17:00, 18:00 e 19:00: una speciale visita guidata sul tema della passione attraverso il collezionismo e le opere d’arte. A Casa Bruschi con amore è un percorso che permetterà di scoprire una selezione di opere dell’antiquario Ivan Bruschi dedicate al tema dell’amore e della passione: aneddoti, segreti e curiosità da seguire in coppia, ma anche da soli o con gli amici. La visita si concluderà con una dolce sorpresa per tutti i partecipanti. Il costo è di 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso, ed è consigliato prenotare al numero 0575 354126 o scrivendo a info@fondazioneivanbruschi.it

Governo, Melchiorre (FdI): Decaro spieghi se condivide toni di De Luca

Governo, Melchiorre (FdI): Decaro spieghi se condivide toni di De LucaRoma, 6 feb. (askanews) – “Sono molto gravi le dichiarazioni del presidente della Regione Campania De Luca che, incitando alla lotta armata e alla resistenza, annuncia una manifestazione assieme all’Anci per il prossimo 16 febbraio contro il Governo. Non solo, perché De Luca nelle sue dichiarazioni invita i sindacati e le organizzazioni sociali ‘a far sentire la voce dei territori e battere la delinquenza politica di cui sono espressione questo Governo e questo ministro’. Parole gravissime che diventano inquietanti quando fa appello alla ‘lotta armata’ e alla ‘resistenza’. Un linguaggio inaccettabile per un rappresentante delle Istituzioni. Per questo chiedo al Presidente dell’Anci Decaro di spiegare se e in quale ruolo l’associazione dei Comuni Italiani parteciperà a questa manifestazione, e soprattutto se condivide i toni del suo collega di partito. E questo anche alla luce del fatto che ultimamente Decaro con il suo partito non è d’accordo su tutto, come ad esempio sul terzo mandato”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre.

Dominium Dei di Ivo Mej, thriller storico che sconfina nel futuro

Dominium Dei di Ivo Mej, thriller storico che sconfina nel futuroMilano, 9 dic. (askanews) – Potere, Chiesa, denaro, omicidi, inquisizione. Un viaggio nella storia e nel futuro all’ombra costante dei gesuiti e del loro potere occulto. E’ in libreria il primo thriller storico di Ivo Mej, giornalista e scrittore. Una storia ispirata alla vera vicenda storica di un missionario italiano in Brasile, che “operava veri e propri miracoli”. L’autore conduce il lettore in una “contorta atmosfera di intrighi antichi e moderni che intreccia passato e futuro come se fossero un unicum.

“L’idea di questo libro – spiega Ivo Mej ad Askanews – nasce dal reperimento tra i libri di mio nonno della sentenza di condanna a morte originale della inquisizione contro padre Gabriele Malagrida. Leggendo la sua storia contenuta nella fredda prosa burocratica del Tribunale mi sono appassionato alla sua vita eccezionale”. Mej racconta di aver deciso di scrivere della vicenda “non come saggio ma in forma di romanzo perché ho collegato i veri ‘Eventi storici’ con ‘Eventi plausibili storicamente’ ma inventati in mancanza di fonti. Ci ho intessuto poi una storia parallela nel nostro immediato futuro perché ciò che chiamiamo storia altro non è che la causa del presente. Ho immaginato quindi un possibile intrigo che coinvolge tutto e tutti, papa compreso. Un mistero molto attuale ma che non può non avere le sue origini nella storia, in questo caso quella di un gesuita missionario del diciottesimo secolo”.

Con i suoi intrighi, i suoi protagonisti “dalle volontà indomabili e feroci, crudeli o esaltati, ma gli unici in grado di lasciare un segno nella storia”, Dominium Dei è una lettura per tutti coloro che hanno amato Il nome della rosa, Il cimitero di Praga di Eco, Il memoriale del convento di Saramago.

Diwali 2023, parte da Roma il 5 novembre la festa induista della luce

Diwali 2023, parte da Roma il 5 novembre la festa induista della luceRoma, 28 ott. (askanews) – Si riaccendono in tutta Italia le luci per le celebrazioni della Diwali, la più importante ricorrenza induista che anche quest’anno coinvolgerà diverse città italiane colorando l’autunno con le proprie luci, simbolo di conoscenza e della vittoria del bene sul male. Si parte da Roma, il 5 novembre all’Auditorium del Massimo, con la “Festa della luce”, una giornata dedicata a musica, danza, arte e cultura indiana, che inaugura i numerosi appuntamenti che si susseguiranno in tutta Italia nel mese di novembre sempre organizzati dall’Unione Induista Italiana.

Un impegno importante, quello portato avanti dall’Unione Induista Italiana per la valorizzazione delle antiche tradizioni e la diffusione di valori quali l’uguaglianza e il rispetto per la diversità, reso possibile anche grazie ai contributi ottenuti attraverso l’8×1000 che ogni anno permette di realizzare importanti progetti per la società italiana, come la lotta alla violenza contro le donne, la salvaguardia del pianeta, il supporto alle persone con disabilità e la conoscenza della pratica dello yoga. La ricorrenza del Diwali – o “Dipavali” – è nota in tutto il mondo, e non solo in patria, per le suggestive atmosfere che riesce a creare; la festa prende il nome dalle piccole lampade poste fuori dalle case e dai templi per simboleggiare la vittoria della luce interiore sull’oscurità del male. Un momento di preghiera e meditazione, ma anche di festa e aggregazione sociale.

Domenica 5 novembre il Massimo di Roma (via Massimiliano Massimo 1, zona EUR) sarà dunque il quartier generale della “Festa della luce”. Un evento gratuito e aperto a tutti, durante il quale sarà possibile trascorrere l’intera giornata ricca di laboratori, spettacoli teatrali, concerti ed esibizioni di danza indiana classica e contemporanea. Si inizia alle 10 con la lezione di yoga, alla quale seguiranno le sessioni dei laboratori di canto classico indiano, danza contemporanea indiana, danza Bollywood, la realizzazione dell’erbario, il laboratorio delle ombre e la dimostrazione del costume e trucco Kathakali.

Alle 12 appuntamento con il varietà per marionette indiane a cura di Silvia De Ambrogi (scenografa, burattinaia e illustratrice) e Igor Orifici (musicista e animatore sociale) dell’Associazione Albero Baniano, impegnata nella promozione di esperienze e competenze educative, ludiche, teatrali e musicali con particolare attenzione all’intercultura, che negli anni ha creato un vero e proprio ponte culturale tra l’Italia e l’India. Alle 15 il Teatro Tascabile di Bergamo presenterà “Il Raja Di Kottarakkara”, spettacolo-dimostrazione di teatro classico indiano stile Kathakali, un universo complesso nel quale confluiscono realtà culturali e artistiche diverse. L’idea che guida questa introduzione-spettacolo, con Ruben Manenti, Alessandro Rigoletti e Simone Noris, è quella di indagare questo mondo per conoscerne più a fondo la ricchezza.

Alle 18.30 sarà la volta del concerto di Supriyo Dutta, raffinato interprete della musica classica vocale hindustani, vincitore di numerosi premi e le cui esibizioni hanno attraversato India, Stati Uniti, Australia, Europa, Srilanka. Dopo la cerimonia di accensione della lampada, in programma alle 20, la giornata si concluderà con altri due spettacoli da non perdere. L’Aayana Dance Company porterà in scena “Dhruva”, uno spettacolo di danza Bharatanatyam che esprime la devozione al Signore Hanuman, mettendo insieme iconici canti di fede che risuonano con un cuore pulsante. Chiusura in grande festa con Negma Dance Group, compagnia professionale di Bollywood nata dalla pluriennale esperienza in campo artistico e nel settore delle danze etniche dei suoi fondatori, i fratelli Federico e Francesca Negma Orlando. Il loro Bollywood ha conquistato prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali, ottenendo anche un successo cinematografico e televisivo per aver preso parte a programmi amati dal grande pubblico come “Italia’s Got Talent”, “I soliti ignoti”, “Verissimo” e “Amici di Maria Da Filippi”. L’evento è realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India a Roma, Roma Capitale e della Regione Lazio. La Diwali si festeggerà anche a Torino, Milano, Pontedera e Novellara. Info e prenotazioni su: https://www.induismo.it/diwali-2023/.

Cibo e finanza: “Il gusto di cambiare” di Carlo Petrini e Gael Giraud

Cibo e finanza: “Il gusto di cambiare” di Carlo Petrini e Gael GiraudRoma, 17 mag. (askanews) – “Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità” (Slow Food Editore / Libreria Editrice Vaticana, pp. 176, euro 18, in libreria dal 17 maggio) è il titolo del libro-confronto tra due intellettuali di primo piano nel panorama internazionale, diversi per formazione ma concordi nella diagnosi e nell’approccio alla situazione attuale: Carlo Petrini, gastronomo, fondatore di Slow Food, Terra Madre e della prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo, e Gaël Giraud, economista, matematico e teologo, gesuita, direttore del Programma per la giustizia ambientale della Georgetown University di Washington. Sollecitati dalle domande di Stefano Arduini, direttore del magazine Vita, in questo libro Giraud e Petrini analizzano il sistema alimentare, economico e finanziario per segnalarne le rispettive storture e prospettare cambiamenti radicali, che partano da scelte individuali e comunitarie per poi arrivare sul piano politico.

Sul fronte alimentare Petrini evidenzia: “Da noi lo spreco è funzionale a un modello economico che considera il cibo un prodotto di scarso livello e di scarso valore. Si produce in eccesso, in modo che l’offerta sia sempre superiore alla domanda e i prezzi rimangano bassi. Ancora oggi, circa il 30% del cibo globalmente prodotto non raggiunge la tavola di nessuno. A livello globale produciamo cibo per 12 miliardi di esseri viventi. Gli abitanti della terra sono 8 miliardi. Il 33% del cibo viene buttato. Consumiamo 95 chili di carne pro capite. Negli Stati Uniti si arriva addirittura a 130. Nell’Africa subsahariana a 5 chili. Mentre invece una cifra intorno ai 60 chili è quella più consona a una dieta sana. Diminuire le proteine animali nella dieta equivale a meno spreco, meno consumo di energia e di acqua, meno inquinamento, visto che noi italiani paradossalmente importiamo carne da Argentina e Brasile”. Giraud porta invece alcune esemplificazioni di carattere economico per mostrare il paradosso in cui siamo intrappolati: “Sono stati trasferiti al mercato finanziario gli stessi aggettivi attribuiti a Dio. Alcuni economisti definiscono il mercato “onnipotente”, “onnisciente”, talvolta “benevolo”. È stata reintrodotta una specie di religione pagana nella quale le banche e il business sono divinità in¬toccabili. In questo modo, il neoliberismo distrugge un altro pilastro della modernità, poiché nei fatti mina l’uguaglianza di fronte alla legge”.

Nella loro disamina, Giraud e Petrini offrono alcuni esempi che danno l’idea dell’urgente necessità di attuare un cambiamento nelle pratiche alimentari ed economiche: secondo il nordamericano Wei-World Engagement Institute, per esempio, nel 2040, se non interverremo, nel mondo si verificherà una diminuzione della disponibilità di acqua di circa il 20% rispetto a oggi. Sul fronte inquinamento: solitamente si pensa che sia la mobilità la fonte principale di tossicità, invece ciò è da ricercarsi nel sistema alimentare, che incide per il 35% sull’inquinamento globale, il doppio dunque di quanto inquinano moto, auto, camion e treni. Sul piano economico è necessario rinunciare all’assolutizzazione del Pil, che oggi viene idolatrato ma che resta un indicatore di ricchezza che non tiene conto di diverse variabili, come il rispetto dell’ambiente, l’impatto sociale della crescita della ricchezza, le ingiustizie sociali, etc. Giraud e Petrini si trovano d’accordo nell’evidenziare alcune parole-chiave intorno alle quali la società civile deve attuare una lotta sociale che porti la politica a scelte forti e nette: Giraud la chiama “antropologia relazionale”, che dimentichi l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (un uomo solo, maschio, europeo, senza natura, senza l’altro né l’Altro); Petrini invece individua nella parola “comunità”, in particolare i movimenti giovanili come i Fridays for Future, una delle leve possibili per attuare cambiamenti di prospettiva. Da questa visione nascono alcune scelte concrete, possibili e alla mano: dimezzare il consumo di carne perché il 69% dell’acqua che usiamo noi uomini è destinato agli allevamenti intensivi, che sono anche intense fonti di inquinamento; preferire banche etiche o di comunità a istituti di credito che, invece, impediscono la transizione energetica, visto che nel caso delle 11 banche maggiori d’Europa il totale dei loro investimenti in energie fossili arriva a una quota di 530 miliardi di euro, pari a circa il 95% della somma della capitalizzazione di ognuna di tali banche.

I due autori si trovano inoltre concordi nell’affermare che la prospettiva di papa Francesco contenuta e manifestata in Laudato si’ e identificata nel motto “meno è più” rappresenta la risposta che il mondo occidentale in crisi di identità può far propria per assecondare il desiderio di giustizia e felicità che ogni persona possiede. Come affermano gli autori, “ciò che conta nella nostra vita non è il numero di automobili che possediamo, ma la qualità delle relazioni che abbiamo fra noi vivi e con la natura, con i nostri antenati e con i nostri futuri figli. Se il nostro obiettivo come individui e società è il Pil o avere più cose, non sarà un vero progresso. L’obiettivo di una comunità deve essere vivere meglio, cioè trovare un senso alla propria vicenda umana”. Papa Francesco, nella sua Prefazione, riconosce l’importanza del libro: “Questo testo ha generato in me un sapore di speranza, di autenticità, di futuro. Ciò che i due autori portano avanti in questo scambio è una sorta di ‘narrazione critica’ rispetto alla situazione globale: da un lato elaborano un’analisi motivata e stringente al modello economico-alimentare in cui siamo immersi il quale, per rifarsi alla celebre definizione di uno scrittore, ‘conosce il prezzo di tutto e il valore di niente’; dall’altra propongono diversi esempi costruttivi, esperienze assodate, vicende singolari di cura del bene comune e dei beni comuni che aprono il lettore a uno sguardo di bene e di fiducia sul nostro tempo. Critica di ciò che non va, racconto di situazioni positive: uno con l’altro, non l’uno senza l’altro”.

Carlo Petrini, Gaël Giraud e Stefano Arduini saranno protagonisti di alcuni incontri pubblici di presentazione del volume, con la media partnership di Vita magazine. Questi gli appuntamenti: venerdì 19 maggio ore 17.15, Salone del libro di Torino, con Massimo Giannini, direttore La Stampa (Caffè Letterario Padiglione Oval); lunedì 22 maggio ore 11, Pollenzo (Cn), Università di Scienze Gastronomiche; martedì 23 maggio ore 21, Lecco, Sala Ticozzi; mercoledì 24 maggio ore 19, Milano, BAM – Biblioteca degli Alberi; giovedì 25 maggio ore 19.00, Verona, Eataly Art House, con il vescovo Domenico Pompili; venerdì 26 maggio ore 18.30, Dialoghi di Pistoia; venerdì 26 maggio ore 21, Festival biblico di Vicenza; mercoledì 31 maggio ore 18.00, Genova; martedì 6 giugno ore 18.00, Roma, Comunità di Sant’Egidio; giovedì 15 giugno ore 18.00, Riva del Garda, Centro Fiere e Congressi; venerdì 16 giugno ore 18.30, Treviso; sabato 17 giugno ore 18.45, Bassano del Grappa, Palazzo Roberti.