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La salute multidimensionale fra gli elementi della natura

La salute multidimensionale fra gli elementi della naturaRoma, 6 lug. (askanews) – Acqua, terra, aria e fuoco sono elementi fortemente connessi con il benessere e da secoli hanno attratto l’interesse di ricercatori e scienziati. Hanno caratteristiche intrinseche fisiche, biologiche ed energetiche che possono determinare situazioni discordanti come la malattia da un lato e la guarigione dall’altro. Se conosciuti, studiati e vissuti in modo consapevole ci possono condurre a una lunga vita di salute e gioia. Questo, spiega una nota, lo scopo del convegno esperienziale formativo e informativo dal titolo “La Salute Multidimensionale fra gli elementi della natura”, aperto a tutti, che si svolgerà sabato 8 luglio dalle 9.30 alle 17 nella Conference Area Pineta di Pinzolo (Tn), nell’ambito del Dolomiti Wellness Festival.

Sarà una giornata di condivisione e formazione con momenti esperienziali, in cui si parlerà di salute, longevità, sani stili di vita e dell’approccio mentale e culturale al benessere, che sta conoscendo un’evoluzione. Negli stessi ambienti sanitari e nell’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) si parla da anni della salute come di uno stato dinamico di benessere fisico, mentale, sociale, nonché anche spirituale e ambientale, non mera assenza di malattia. In questo caso, in particolare, i partecipanti saranno guidati a comprendere la relazione tra il nostro corpo e gli elementi della natura. Elementi in cui l’acqua è parte integrante del nostro corpo e del nostro Pianeta, come sarà approfondito da Simona Santini, ricercatrice, naturopata e tutor omeosinergetico; l’aria è elemento vitale che respiriamo ogni istante della nostra vita, secondo quanto racconterà Cristiano Verducci, esperto e specialista del respiro energetico consapevole; la terra, accoglie e nutre la vita, come spiegheranno Luca Apicella, naturopata, counselor, esperto facilitatore in medicina forestale e Forest Therapy, e Giovanna Borriello, neurologa, ricercatrice dell’Università La Sapienza di Roma, presidente del Comitato Scientifico AIMEF (Associazione Italiana di Medicina Forestale) e responsabile del Centro di riferimento per la Sclerosi Multipla Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma; il fuoco è energia che purifica e trasforma, secondo l’intervento di Luigi Marcello Monsellato, ortopedico, traumatologo, psicoterapeute, presidente della SIM (Società Italiana di Medicina), e ideatore della Medicina Omeosinergetica.

Sul tema longevità interverranno Enzo Parianotti, life coach e scrittore, che racconterà del suo progetto “Longebility”, e il Prof. Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, che concluderà gli interventi. L’appuntamento, coordinato da Paola Rizzitelli, esperta di Wellness Economy e Wellness Marketing, fra i co-fondatori di La Medicina Olistica, referente per i Forest Bathing Center dell’Associazione di Medicina Forestale e partner dell’Istituto Italiano di Bioetica, darà 5 crediti formativi Ecm ai medici e a tutte le professioni sanitarie.

“Al Dolomiti Wellness Festival gli elementi della natura possono finalmente prendere la scena nell’ambito di un concetto di ‘medicina olistica’ – ha dichiarato Rizzitelli – Un concetto che coinvolge tutti gli aspetti della vita dell’essere umano, mirando alla prevenzione e alla cura della malattia, nel passaggio da un approccio che era reattivo (agisco solo in reazione alla malattia, ndr) ad uno proattivo (agisco per il mantenimento della salute, ndr), che mette tutti in gioco e allarga possibilità e responsabilità. Abbiamo così organizzato un convegno innovativo e unico, alla sua seconda edizione, dedicato a consolidare la multidimensionalità della salute, in una forma didattica particolarmente stimolante poiché vivremo sia momenti di formazione scientifica sia attività esperienziali all’aperto, al fine di facilitare l’apprendimento”. Il Dolomiti Wellness Festival è promosso da Treventur – Trentino Eventi Turismo, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, con la collaborazione e il patrocinio della Società Italiana di Medicina (SIM), dell’Associazione Italiana di Medicina Forestale, (A.I.Me.F) e di A.I.R.O.P., l’Associazione Italiana rivolta a tutti i Professionisti Sanitari e Socio-Sanitari con particolare attenzione alla promozione, diffusione e conoscenza delle Medicine Complementari e delle Discipline Olistiche e Bionaturali, oltre a quello della Provincia Autonoma di Trento e dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.

Salute, 10 regole per ritrovare la concentrazione con la merenda

Salute, 10 regole per ritrovare la concentrazione con la merendaRoma, 17 mag. (askanews) – Che cosa stavi facendo? Dove eri arrivato? Stanchezza, distrazioni, pensieri possono assorbire l’attenzione di bambini e ragazzi, portandosi via tempo prezioso durante i pomeriggi di studio a casa. In questo contesto la merenda pomeridiana diventa un momento fondamentale per ricaricarsi, prendersi un momento di coccola per sé e affrontare il resto della giornata con maggiore energia. Lo ribadisce “A scuola di salute” (www.scuoladisalute.it) dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, punto di riferimento in Italia per l’educazione alimentare dei più giovani che, in collaborazione con Unione Italiana Food ha suggerito 10 merende per bambini e ragazzi in età pediatrica che aiutano a recuperare la concentrazione. Le proposte di merenda sono disponibili sul sito www.merendineitaliane.it insieme con una serie di consigli indirizzati ai più giovani per poter vivere al meglio la quotidianità soprattutto nei momenti in cui affiora la stanchezza mentale.

LE 10 MERENDE PER BAMBINI E RAGAZZI CHE FAVORISCONO LA CONCENTRAZIONE La prima regola è fare una merenda varia, adeguata ed energetica. Importante non saltarla mai ma allo stesso tempo non raddoppiarla. Tra i 10 suggerimenti di merende per ritrovare la concentrazione proposte da “A scuola di salute” dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù troviamo spuntini sia dolci che salati. Si va dalla “macedonia di frutta fresca e secca” al “pane tostato con ricotta e miele”, dallo “yogurt magro con frutta fresca, cioccolato fondente” a un “panetto di pasta sfoglia, mela, cannella e gherigli noci” fino a una “merendina pan di spagna al cioccolato”, solo per citarne alcune. Anche le merendine, dunque, in virtù di una porzionatura stabilità di appena 35 grammi, possono rappresentare una valida alternativa a merenda per recuperare la concentrazione oltre a essere un prodotto buono, legato al comfort food con il quale ci possiamo regalare un momento di piacere.

“L’energia assunta a merenda migliora la capacità di concentrazione ed apprendimento, il tempo di reazione, l’umore, la memoria ed il controllo metabolico – afferma il Dott. Giuseppe Morino, Resp. UO Dietologia Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. – Uno scarso apporto, invece, di carboidrati determina una diminuzione nelle prestazioni cognitive e l’arrivo alla cena con un notevole senso di fame. Occorre quindi dare vita a merende nutrizionalmente adeguate, in cui gli elementi fondamentali appaiono la densità dei nutrienti ed energetica che svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio metabolico.” GLI ESPEDIENTI PER RICARICARSI AL DI LÀ DELLA MERENDA Compiti per casa, sport, teatro, corsi di musica, senza contare le feste di compleanno, gli incontri con i compagni al parco. Portare avanti numerose attività richiede un’elevata dose di energia, impegno e attenzione per i ragazzi. Per questo motivo “A scuola di salute” dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù” oltre a consigliare una sana e adeguata merenda suggerisce delle sane abitudini a corredo, per affrontare tutte le attività pomeridiane con la giusta carica e garantire una buona dose di concentrazione.

Semplici ma efficaci consigli come: idratarsi, spegnere telefonini e tablet, bere una spremuta o un succo di frutta naturale prima dello sport, prendersi 5 minuti di svago ogni ora di studio e se si è stanchi perché no: concedersi una breve pausa per il sonno. E PER GLI ADULTI? ECCO I CONSIGLI DELLA HEALTHY INFLUENCER PER RECUPERARE LA CONCENTRAZIONE Avere a cuore il proprio benessere significa mettere al centro il tempo che dedichiamo al recupero delle nostre energie. Cristiana Banchetti, healthy influencer, mette in evidenzia 10 consigli per gli adulti, scientificamente provati, per ritornare concentrati e produttivi in 15-20 minuti. Anche qui protagonista è la merenda, un momento di piacere capace di appagare corpo e spirito. Troviamo poi attività come praticare 10 minuti di yoga o leggere qualche pagina del proprio libro preferito.

Fondamentale l’idratazione: bere riduce la sensazione di fatica e stanchezza e migliora le capacità cognitive. Importante per recuperare le energie il cosiddetto “Power Nap”: il pisolino ristoratore è fondamentale e basteranno 10-20 minuti. Ma anche una piccola pausa beauty può aiutare a ricaricarsi. E poi ancora ascoltare la propria musica preferita: programma la tua canzone preferita, alza il volume e canta il consiglio della healthy influencer: aiuta la respirazione profonda e l’ossigenazione. Aiuta molto anche camminare all’aria aperta – meglio se con il proprio amico a quattro zampe – e prendersi cura delle proprie piante: in una vita frenetica avere a cuore fiori ed erbe aiuterà a rallentare e a volersi bene. E infine quando ci si sente stanchi, stressati e sopraffatti dagli impegni il consiglio fondamentale è: respira!

MORE, un museo per celebrare il tocco e i gesti di igiene

MORE, un museo per celebrare il tocco e i gesti di igieneMilano, 3 mag. (askanews) – Una mostra che, a partire dall’esperienza della pandemia e delle restrizioni che hanno caratterizzato quel periodo, celebra l’importanza del tocco nella vita delle persone e dei semplici gesti d’igiene. Si tratta del progetto “MORE – Museum of Restrictions”, voluto da Napisan, in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“Questa – ha detto ad askanews Ferran Rousaud, amministratore delegato di Reckitt Hygiene Italia – è una celebrazione del toccare, che è una cosa molto importante nella vita di ognuno di noi, nella nostra quotidianità. Lo celebriamo attraverso la sua assenza, che il periodo della pandemia ha portato prepotentemente davanti a tutti noi”. In mostra, negli spazi nel quartiere Porta Venezia, un’interpretazione artistica di alcuni momenti durante i quali, appunto, non era possibile toccare. Per esempio, giostre inutilizzabili, oppure guanti per gli abbracci, o ancora scuole senza bambini. “Noi vogliamo fare che le persone si ricordino – ha aggiunto Rousaud – che prendano consapevolezza di quello che si deve fare per prevenire le malattie. E il modo migliore per farlo è utilizzare la cultura, che è qualcosa di completamente intrecciato con il tessuto della società e nei modelli di comportamento delle persone”.

Alla presentazione del MORE ha preso parte anche Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare di regione Lombardia. “Noi come Consiglio regionale – ci ha detto – siamo la prima assemblea legislativa in Italia che ha una commissione Welfare dedicata alla sostenibilità sociale. Siamo al lavoro per garantire prevenzione, igiene e cura per il territorio lombardo e collaborazioni come quella di oggi, che hanno al centro la comunicazione, sono fondamentali, e pubblico e privato lavorano insieme”. Accanto alla parte artistica, MORE presenta una seconda sezione, scientifica ed educativa, dove sono presenti delle infografiche dedicate a consigli, fatti e curiosità sul tema del tocco e su tutte quelle buone pratiche di igiene che aiutano le persone nella quotidianità.

Il Museum of Restriction si inserisce nel percorso intrapreso da Napisan con il progetto “Igiene Insieme”, che si pone l’obiettivo di supportare il mondo della scuola, contribuendo al processo educativo dei più giovani per una nuova consapevolezza sul tema dell’igiene.

Presentata l’indagine “EISI – Empathy Index del Sistema Italia”

Presentata l’indagine “EISI – Empathy Index del Sistema Italia”




Presentata l’indagine “EISI – Empathy Index del Sistema Italia”




















Roma, 6 apr. (askanews) – E’ stata presentata a Roma l’indagine “EISI – Empathy Index del Sistema Italia – Verso un indice nazionale di empatia nei processi decisionali e di informazione”, promossa da VERA Studio in collaborazione con la Fondazione Luigi Einaudi. Francesco Schlitzer, fondatore di VERA Studio, ha introdotto i risultati di questa indagine qualitativa che, per la prima volta in Italia, rileva il grado di empatia nell’ambito dei processi decisionali e di informazione, nata dalla percezione, piuttosto diffusa nell’opinione pubblica e tra gli osservatori dell’Italia, che la società italiana sia sempre più divisa e conflittuale. Ne hanno discusso Andrea Cangini, Segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Laura Boella, docente di Filosofia Morale all’Università Statale di Milano e Gianfranco Rotondi, giornalista e deputato.

La ricerca che ha analizzato i tre ambiti che compongono l’empatia, ovvero Ascolto, Persuasione e Cambiamento, ha visto il coinvolgimento di 100 manager CEO o a Capo della Comunicazione del settore profit e no-profit. Al panel è stato chiesto di esprimere, mediante un’intervista diretta, un giudizio articolato sull’empatia dei tre Corpi Sociali – Istituzioni, Media e Rappresentanze Sociali – che giocano un ruolo da protagonisti sia nell’ambito della costruzione delle regole che in quello della (in)formazione dell’opinione pubblica. L’Indice EISI, espresso in virtù di una media ponderata calcolato su un punteggio da 1 a 10, è stato di “5” espressione di un paese fermo, impantanato. Le Istituzioni hanno raggiunto uno score di “4,5” insufficiente. Il panel, infatti ritiene che la classe politica sia eccessivamente condizionata dalla ricerca del consenso a scapito del ruolo di indirizzo politico. Ma è la burocrazia a risultare il principale ostacolo al cambiamento. Per i Media il punteggio raggiunto è di “5,5” vale a dire mediocre. Il tema degli assetti proprietari e quindi dell’indipendenza nel settore dell’informazione appare centrale in questa sezione dell’indagine. Inoltre per rincorrere la disintermediazione dell’informazione i Media hanno perso autorevolezza. Per le Rappresentanze sociali, il modello di rappresentanza andrebbe profondamente ripensato soprattutto in un’ottica di condivisione meno corporativismo e più responsabilità. Punteggio”5,5″ vale a dire mediocre.

“La sensazione è che anche oggi nel nostro Paese ci sia un guasto, tanta ruggine che impedisce al sistema di funzionare, facendoci perdere molte opportunità non solo di crescita economica ma anche culturali e d’innovazione” – dichiara Francesco Schlitzer, che aggiunge – “Quello che ci siamo chiesti quindi è se sia possibile, attraverso l’utilizzo di un elemento psicologico, di un sentimento, contribuire a conoscere meglio le ragioni del guasto o quanto meno se sia possibile individuare gli elementi per rimuovere un po’ di questa ruggine nelle dinamiche sociali”. “L’empatia si alimenta del pregiudizio, il pregiudizio si nutre del contesto, il contesto è in larga parte dovuto al modo di porsi dei tre soggetti testati – commenta Andrea Cangini – se politica, media e parti sociali non avessero passato gli ultimi decenni a delegittimarsi a vicenda e si fossero limitati a svolgere ciascuno la propria funzione nell’interesse dei cittadini, oggi sarebbero senz’altro più popolari e verrebbero ritenuti più empatici”.

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