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Antonello Di Carlo con ‘Viaggio in Sicilia’ si aggiudica il Premio Navarro

Antonello Di Carlo con ‘Viaggio in Sicilia’ si aggiudica il Premio NavarroRoma, 18 giu. (askanews) – “Viaggio in Sicilia” di Antonello Di Carlo si aggiudica il 14esimo Premio Internazionale Letterario Navarro nella categoria Varia. Premiato un volume che, della Trinacria, ha voluto raccontare la sua ricca storia e le tante persone che, nel misericordioso grembo, ha avvolto come un genitore accorto, genti a cui ha rubato il cuore e la mente, per cui alla fine sembra essere proprio la Sicilia la conquistatrice dello straniero: una terra, insomma, che accoglie tutti e non manda via nessuno e la mente va inevitabilmente anche alle vicende dei nostri tempi.

“Una storia ricca quella della Sicilia -spiega Di Carlo- che ho voluto rivivere attraverso le immagini dei segni, una storia ripercorsa interamente nell’ode conclusiva, fino all’attualità non sempre all’altezza del prestigioso passato, con lo scopo, ma anche con il dubbio, di poter smuovere le coscienze e l’umana memoria”. Presente, nel corso dell’intera opera, una venatura malinconica per essere andato via, per avere abbandonato la sua terra e per il timore che il riscatto “come un boato per l’umanità arriverà quando sarà già ossa e cenere”. Resta l’esortazione ai conterranei a far brillare nuovamente la terra, come è accaduto per millenni, perché è proprio in Sicilia che si trova la chiave di tutto, citazione che ricorre nel corso del libro. Premiata anche sempre per la Di Carlo Edizioni con un meritatissimo secondo posto Maria Concetta Borgese con la silloge inedita “Sassi bagnati”. Nella settimana appena trascorsa, inoltre, la casa editrice, Di Carlo edizioni, è stata protagonista della rassegna “Un libro d’a…MARE”, svoltasi a Vietri. Una tre giorni in cui è stato possibile presentare le fatiche letterarie di diversi autori. L’occasione è stata insomma propizia per annunciare la partecipazione della casa editrice alla Fiera internazionale del libro di Francoforte, l’appuntamento del settore più prestigioso, che si svolgerà a ottobre. Diversi gli autori che vi prenderanno parte: Giuseppe Pierdomenico, Sabrina Morelli, Collettivo la Penna d’Oca, John Oldman, Maria Tedeschi, Annunziata Candia, Cinzia Rota, Duilio Papi, Maria Concetta Borgese, Codi Albert, Ermanno Spera, Gaspare Stassi, Ithoan Enehikhare, Luigi Paciello, Margherita Bonfilio, Mariangela Iozzino, Massimo Del Zio, Michele Bussoni, Nela Munich Ionescu, Miriam Stefanoni, Mario Moretti, Paola Fabbri, Patrizia Riello, Lucia Zappulla, Claudio Raspollini, Berardo Medori, Roberta Zanzi, Rossella Ziccone. Massimo Teofani, Virginia Di Martino, Osvaldo Martani, Vincenzo Saccomandi, Giovanni Battista Savona, Giuseppe Raineri, Antonio Lera.

I sistemi di studio innovativi per sviluppare al meglio le soft skills

I sistemi di studio innovativi per sviluppare al meglio le soft skillsRoma, 1 giu. (askanews) – I giovani che decidono di trascorrere un periodo di studi all’estero sperimentano un modello di vita studentesca e culturale diverso da quello italiano. Questo offre loro la possibilità di vivere esperienze e attività completamente nuove, diverse a seconda della destinazione.

WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 35 anni, presenta una breve guida alle tradizioni studentesche più curiose e i sistemi di studio più innovativi per supportare studenti e famiglia nella scelta della meta preferita per programmare un semestre o un anno scolastico in un paese straniero. Secondo i dati WEP, informa una nota, gli studenti che hanno scelto di frequentare una scuola superiore all’estero sono aumentati del 35% nel 2022 rispetto al 2019 e anche per il 2023 le previsioni sono di crescita (+10%).

PROM, IL BALLO DI FINE ANNO CHE FA SOGNARE TRA STATI UNITI, UK E CANADA: il prom (da promenade, ovvero “ballo di gala”) è la festa statunitense che si svolge alla fine dell’anno scolastico durante la scuola secondaria superiore. Questo evento ha un’importanza enorme: con i suoi rituali segna un passaggio indimenticabile nella vita di ciascun ragazzo. L’organizzazione dipende dalla scuola, ma di solito vengono invitati solo i juniors e i seniors (gli alunni del penultimo e ultimo anno di liceo). Anche altri paesi festeggiano il prom (nominato in modo differente): in Gran Bretagna il ballo di fine anno è chiamato Leavers’ Ball, in Canada prende il nome di Formal o Grad (da graduation), in Irlanda è conosciuto come debs (da debutante ball). IN ISLANDA SI IMPARA ANCHE A LAVORARE A MAGLIA: a causa delle basse temperature, è stata istituita nelle scuole di tutta l’Islanda una lezione chiamata knitting per insegnare agli studenti come lavorare a maglia un maglioncino e tenersi al caldo. Si ritiene utile che ogni studente, all’occorrenza, sappia realizzarsi da solo un maglione caldo per affrontare il gelo.

LA SCUOLA È ANCHE A DOMICILIO IN AUSTRALIA, CON UN PERIODO DI VACANZA PER OGNI STAGIONE: l’anno scolastico in Australia comprende i mesi da gennaio a dicembre e prevede quattro periodi di vacanza, uno per ogni stagione. In particolare le vacanze estive sono le più lunghe, coincidono con la fine della scuola e comprendono le feste di Natale e Capodanno. Per gli studenti australiani che vivono lontani dai centri abitati esiste, inoltre, la possibilità di frequentare la scuola seguendo le lezioni su Internet. IN GIAPPONE CI SI OCCUPA ANCHE DELLE PULIZIE DELLA CLASSE: nel paese del Sol Levante gli studenti, insieme ai docenti, sono responsabili dell’igiene della scuola. Non esiste infatti la figura del collaboratore scolastico e i gruppi di allievi, a turno, si occupano delle pulizie di aule, bagni e altri ambienti. La cura degli spazi comuni è considerata una parte delle pratiche educative.

LE LEZIONI SONO ORGANIZZATE SU TURNI E COMPRENDONO ANCHE LA CAPOEIRA IN BRASILE: la scuola inizia alle 7:00 del mattino e, come accade in Svizzera, termina alle 12:00 per far pranzare gli studenti con i parenti. Dato l’alto numero di studenti rispetto alle strutture scolastiche, le lezioni sono organizzate in turni e gli alunni frequentano la scuola a rotazione. Può, inoltre, capitare di seguire lezioni di capoeira, l’arte marziale brasiliana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l’armonia dei movimenti, simbolo della cultura brasiliana. IN CANADA LE CLASSI SONO BILINGUE: il bilinguismo è estremamente importante in Canada e sono molte le lezioni che vengono svolte sia in inglese che in francese, permettendo così agli studenti di decidere in quale lingua studiare le materie che preferiscono.

“Grazie ai soggiorni studio all’estero durante le scuole superiori gli studenti acquisiscono maggiore sicurezza circa le proprie capacità, hanno la possibilità di vivere un’esperienza che sta acquisendo sempre più valore poiché sinonimo di indipendenza, mentalità aperta e voglia di imparare. La scoperta di nuove tradizioni studentesche e la prova di sistemi scolastici differenti, aiuta gli studenti a familiarizzare con nuove culture e ad imparare a rispettare idee e pensieri diversi dai propri. Questo li porta anche ad una crescita personale e ad avere una mentalità aperta e flessibile, risultando più propensi a mettersi in gioco in contesti sfidanti, portandoli a sviluppare numerose soft skills, molto importanti anche per i futuri contesti lavorativi”, afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia.

Per tutti gli studenti che programmano un soggiorno studio all’estero, WEP propone un programma di formazione pre-partenza, che prevede sia momenti di apprendimento online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come la WEP Challenge con momenti di formazione e urban games inerenti al concetto “out of comfort zone”. Un momento fondamentale di incontro per tutti gli studenti in partenza per un viaggio studio all’estero, che avranno anche l’occasione di incontrare i WEP Buddies (studenti che hanno già vissuto un soggiorno studio all’estero) per prepararsi al meglio per una delle più belle avventure scolastiche.

Estate 2023: una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati” tra Belpaese ed Europa

Estate 2023: una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati” tra Belpaese ed EuropaRoma, 18 mag. (askanews) – Il 70% degli italiani non ha ancora prenotato le proprie vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è il non aver ancora deciso quale sarà la propria meta. Meno impattanti, invece, altre motivazioni come i costi troppo elevati (19%), la preferenza per viaggi autunnali/invernali (8%) oppure ragioni di carattere personale (19%).

È quanto emerge dal primo Osservatorio sui trend di viaggio degli italiani per l’estate 2023 di PiratinViaggio – la piattaforma italiana del gruppo HolidayPirates Group, il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia – che ha analizzato gli elementi chiave della prossima estate: dalle tempistiche di prenotazione ai driver di scelta delle mete, dalla durata del soggiorno alle destinazioni più gettonate fino ad arrivare agli aspetti fondamentali tenuti in considerazione nell’organizzazione delle proprie vacanze. I trend di prenotazione ed organizzazione di viaggio degli italiani

– Early birds or latecomers: in merito alle tempistiche di prenotazione, quasi il 40% degli intervistati ha affermato di prenotare con circa 3 mesi di anticipo e quasi il 30% un mese prima di partire; meno coloro che prenotano molto prima, con 3-6 mesi di anticipo (il 22%) oppure last minute (solo il 9%). Si nota, in particolare, come la Gen Z sia più propensa a prenotare con più anticipo: il 48% dei rispondenti ha infatti affermato di prenotare con 3 mesi di anticipo e il 25% un mese prima di partire. – Team mare, montagna o città: sulle preferenze di viaggio è interessante notare come, in generale, il mare sia la meta preferita da oltre il 50% dei rispondenti (53%), rispetto alla città e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze. Analizzando nello specifico le generazioni, però, si nota come questo dato venga confermato dai Millennials e dalla Gen X (entrambe 55%) e Baby Boomers (51%) mentre per la Gen Z è la città a spiccare come meta preferita, scelta da quasi il 50% delle persone. Il mare risulta essere la meta preferita anche tra chi ha figli (59%) rispetto alla città (28%) mentre chi non ha figli si divide più equamente tra mare (48%) e città (40%). La montagna ottiene meno preferenze, il 13% per i genitori e il 12% per chi non ha figli.

– Interessi personali ed hobby, i principali driver di scelta: l’ispirazione per un nuovo viaggio, per il 71% dei rispondenti, deriva principalmente dai propri hobby e interessi personali; importanti, tuttavia, anche i consigli di famiglia, amici e conoscenti (42%), i contenuti degli account social dei brand (25%) e delle persone che si seguono (18%). Meno rilevanti, invece, la pubblicità (15%) e le serie TV e i film (13%). Più nello specifico, analizzando i vari target di pubblico, l’ordine di importanza dei vari driver di scelta resta lo stesso; si può notare una leggera variazione nella Gen Z: per i più giovani, le serie tv e i film sono più impattanti (22%) rispetto alle altre generazioni nella scelta del proprio viaggio. – Gen Z campioni di sostenibilità: i viaggi più sostenibili, per il 43% delle persone, risultano essere più interessanti rispetto al passato. La metà delle persone intervistate ha però dichiarato che il proprio interesse verso l’argomento non è cambiato e quasi il 7% ha affermato addirittura di non poterne più della tematica. Questa divisione, con piccole variazioni, si conferma in tutti i target generazionali tranne per la Gen Z che si dimostra più attenta alla propria impronta ecologica: più della metà (52%) infatti ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei propri viaggi.

– La lotta tra meta e budget: il fattore più importante, nella definizione delle proprie vacanze estive, per ben il 76% delle persone risulta essere la destinazione; rilevante anche il budget (69%) e a pari merito le esigenze della persona con cui si viaggia e la temperatura e il tempo della meta da selezionare (17%). Anche in questo caso si possono notare differenze tra le diverse generazioni: se per la Gen Z il budget è l’elemento chiave al 78%, per i Baby Boomer è il luogo a distaccarsi maggiormente dalle altre opzioni, tanto da essere scelto dall’80% dei rispondenti. – Solo travel, ormai una certezza: i viaggi in solitaria sembrano non spaventare gli italiani: il 66% delle persone ha affermato di non temerli più e di vederli come un’opportunità particolarmente apprezzata per le proprie vacanze. Una leggera differenza, tuttavia, si riscontra confrontando le risposte degli uomini, per i quali la percentuale arriva al 77% rispetto alle donne, per le quali scende al 62%. A livello generazionale, infine, si può notare una piccola differenza, con la Gen Z più pronta ad affrontare i viaggi in solitaria (67%) rispetto ai Baby Boomer (62%).

– Fun fact, c’è sempre solo ed esclusivamente un “planner”: per quanto riguarda l’organizzazione e la prenotazione dei viaggi il sondaggio evidenzia che circa il 70% delle persone – senza differenze di genere ed età – si ritengono i veri organizzatori delle vacanze! Vi è quindi sempre solo ed esclusivamente una persona all’interno della coppia, della famiglia o del gruppo che dichiara di prendere in mano personalmente tutto il processo la quale, pertanto, non percepisce una suddivisione equa dei compiti.

Grazie ai dati derivati dall’Osservatorio, PiratinViaggio rivela quali sono le scelte di chi ha già prenotato le proprie vacanze dell’estate 2023.

– Italia ed Europa, le regine estive: nella scelta della destinazione, i rispondenti si dividono equamente tra Italia ed Europa (rispettivamente al 40%); un numero nettamente inferiore contraddistingue coloro che hanno scelto mete al di fuori dei confini europei (20%). Più nello specifico, per la Gen Z “domina” l’Europa, scelta da ben il 60% del campione intervistato – rispetto all’Italia (23%) e all’extra-Europa (17%). Per i Millennials la divisione risulta meno netta con il 43% di preferenze per l’Europa, il 36% per l’Italia e il 21% per altre mete internazionali. Per le generazioni meno giovani, le preferenze si invertono: ben il 48% della Gen X e il 46% dei Baby Boomer ha scelto, infatti, destinazioni italiane, a discapito dell’Europa (34% della Gen X e 33% dei Baby Boomer) e dell’extra-Europa (18% Gen X e 21% Baby Boomer). Differenti le scelte della destinazione delle prossime vacanze di genitori e non genitori: se per i primi a prevalere è il Bel Paese (50%), i secondi preferiscono l’Europa (46%).

– Durata della vacanza, vince la via di mezzo: anche in merito alla durata della vacanza è interessante notare come, a livello generale, la maggior parte delle persone soggiornerà da una a massimo due settimane (62%); meno coloro che vivranno una vacanza più breve (15% per meno di una settimana) o più lunga (23% per oltre le due settimane). La durata del viaggio varia, tuttavia, in base all’età dei rispondenti: se la vacanza da una e due settimane resta la scelta più gettonata da tutte le fasce di età, un numero significativo di Gen Z viaggerà per meno di una settimana (32%) mentre per i Baby Boomer le vacanze saranno più lunghe con un 38% che ha optato per soggiorni di lunga durata (oltre le due settimane). Vacanze di oltre due settimane anche per chi ha figli (scelte dal 27%) rispetto a chi viaggia senza figli (19%).

– Compagni di viaggio, una scelta da non sottovalutare: la coppia è la scelta più popolare, con il 42% delle preferenze, seguita dalla famiglia (36%), dagli amici (18%) e dal viaggio in solitaria (4%). La Gen Z viaggia principalmente in coppia (53%) o con gli amici (34%), mentre i Millennials e la Gen X apprezzano anche il viaggio in famiglia (36% e 49%).

Milano, mostra su stragi nazifasciste nella Guerra di Liberazione

Milano, mostra su stragi nazifasciste nella Guerra di LiberazioneMilano, 18 apr. (askanews) – Sarà inaugurata giovedì 20 aprile 2023, presso la “Sala dei Pilastri” del Castello Sforzesco di Milano, la mostra itinerante sulle stragi nazifasciste nella Guerra di Liberazione 1943-1945 dal titolo “Nonostante il lungo tempo trascorso…”.

È prevista la presenza delle massime autorità militari e istituzionali del territorio: il Comandante interregionale dei Carabinieri “Pastrengo”, Generale di Corpo d’Armata Gino Micale, il Comandante della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, il Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare di Appello, Marco De Paolis e l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. La mostra resterà aperta fino al prossimo 25 giugno ed è organizzata dallo Stato Maggiore della Difesa e dalla Procura Generale Militare presso la Corte Militare di Appello, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Dopo Roma, La Spezia, Firenze, Palermo e Napoli, la mostra approda nella città di Milano dove, attraverso fotografie, documenti, narrazioni orali, schede storiche e videofilmati si propone di illustrare e far conoscere una pagina importante della storia nazionale ovvero quella dei crimini nazifascisti commessi in Italia e all’estero sulla popolazione civile e sui militari italiani, nell’imminenza e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. È suddivisa in quattro sezioni: la prima sezione è dedicata ai crimini di guerra sui militari. Attraverso pannelli grafici, fotografie, videofilmati e postazioni interattive, sono trattati i crimini di guerra commessi in Italia e all’estero sui militari italiani dopo l’8 settembre, sui civili italiani all’estero e sui civili stranieri vittime di crimini di guerra commessi da militari italiani.

La seconda sezione è dedicata ai crimini di guerra commessi in Italia sulla popolazione civile, mentre la terza è dedicata ai deportati; anche in queste sezioni è possibile visionare postazioni con mappe interattive dei principali luoghi degli eccidi, di internamento e deportazione, immagini, date ed eventi. La narrazione espositiva si chiude con una sezione dedicata ai processi celebrati nei tribunali militari italiani contro i crimini di guerra tedeschi dal dopoguerra ad oggi (1949-2013).

Oltre alla collaborazione del Comune di Milano, particolarmente sensibile ai temi etici insiti nella mostra, l’evento è stato reso possibile anche grazie al contributo di sponsor come Poste Italiane, Stellantis, Intesa Sanpaolo, Iveco Defence Vehicles, MBDA Italia, ALIS Service (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), Grimaldi Lines, Gruppo IMA (Industria Macchine Automatiche) e Fabbrica d’armi “Pietro Beretta”. La mostra resterà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10alle 17.30, con ingresso da Piazza Castello 1.

Turismo, 5 tour nella natura per camperisti in vacanza con la bici

Turismo, 5 tour nella natura per camperisti in vacanza con la bici




Turismo, 5 tour nella natura per camperisti in vacanza con la bici




















Milano, 12 apr. (askanews) – Oggi circa il 40 per cento dei camperisti in viaggia portando con sé la bicicletta. Per un’esperienza a contatto con la natura ed ecosostenibile che si è consolidata dopo la pandemia, e che interessa sempre di più i circa dieci milioni di italiani appassionati delle due ruote. In occasione della Giornata della Terra, che si celebra il 22 aprile, APC, Associazione Produttori Camper e Caravan, consiglia cinque itinerari italiani rispettosi dell’ambiente, dal nord al sud della penisola, da sperimentare da soli o in famiglia dopo aver parcheggiato la propria casa on the road in un’area di sosta all’inizio dei percorsi.

1. Lago di Varese – Lombardia. Borghi medievali, banchi di ninfee e fiori di loto: questo lo spettacolo attorno alla pista ciclabile che circonda il Lago di Varese per 28 km. Adatta anche ai bambini, è un percorso con acqua da un lato e catene montuose dall’altro, popolato da cigni, aironi e gallinelle. Area di sosta: Via Cavour, Gavirate (in riva al lago). 2. Da Chioggia a Venezia – Veneto. 25 km di pedalate alla scoperta di borghi di pescatori, tra ponti, canali e case coloratissime. Da Chioggia partono i traghetti per Pellestrina e Malamocco, dove il tempo sembra essersi fermato. Alla fine del percorso è possibile prendere un battello per visitare Venezia, proseguendo a piedi. Area Sosta Camper: 2 Palme.

3. Levanto Framura – Liguria. Perfetta per gli amanti del mare, questa pista ciclabile segue lo storico tracciato ferroviario che collegava Levanto e Framura. Costeggiata da colline e inebriata di profumo di limoni, ulivi e salsedine, è lunga circa 6 km, da percorrere in tutta tranquillità. Area di sosta: Stazione di Levanto. 4. Parco delle dune costiere – Puglia. Lungo i 16 km della via Traiana, tra scorci naturalistici e storici tutti. Filoni di olivo secolari sfociano, verso la fine, nella zona più fresca del fiume Morelli. Tra frantoi ipogei medievali e l’arte muraria dei muretti a secco, qui il patrimonio non è solo paesaggistico, ma anche culturale. Area di sosta: Ostuni

5. Ciclovia del Collio – Dolomiti Friulane. Percorso più lungo della selezione, ma anche più vario in termini di difficoltà, conduce attraverso un itinerario per lo più incontaminato ai piedi delle prealpi. 164 km di panorami , castelli, borghi e centri storici e turistici da Gorizia a Caneva. Aree di sosta: Area Sosta Montereale Valcellina, via dell’Omo – Montereale Valcellina; Capriva del Friuli (GO), Via degli Alpini.

A Cremona la Mostra internazionale di illustratori contemporanei

A Cremona la Mostra internazionale di illustratori contemporanei




A Cremona la Mostra internazionale di illustratori contemporanei




















Cremona, 12 apr. (askanews) – Dal 15 aprile all’11 giugno 2023 la città di Cremona andrà in TILT, seguendo scrupolosamente il tema della XVIII edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei. L’annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Cremona e il sostegno di Fondazione Cariplo, propone anche quest’anno quattro mostre in due diverse sedi.

L’inaugurazione delle mostre è fissata per sabato 15 aprile, prima alle 16 presso lo Spazio Tapirulan, poi alle ore 17 a Santa Maria della Pietà (Cremona), alla presenza di Guy Billout, Simone Rea e di molti illustratori in mostra. Presso le sale di Santa Maria della Pietà saranno allestite 3 mostre: la prima dedicata agli illustratori che hanno partecipato all’annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TILT e dove sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria presieduta dall’ospite d’onore Guy Billout. Nella seconda sezione saranno esposte opere originali di Lorenzo Rimondini, che negli anni ’70 e ’80 ha curato le grafiche e le illustrazioni dei mitici flipper Zaccaria di produzione Bolognese, come l’Associazione Tilt, grazie alla quale tali opere sono state ritrovate e conservate. Infine la terza sezione ospiterà una mostra interamente dedicata a Guy Billout, dal titolo “Be You”, con oltre 200 opere che ripercorrono oltre 50 anni di carriera dell’artista.

In occasione dell’evento verrà pubblicato un catalogo dedicato alla mostra monografica di Guy Billout, pubblicato da edizioni Tapirulan. Disponibile anche il catalogo delle opere dei 52 illustratori selezionati; il catalogo della mostra di Simone Rea.

Gerusalemme, riapre il Davidson Center del Parco Archeologico

Gerusalemme, riapre il Davidson Center del Parco Archeologico




Gerusalemme, riapre il Davidson Center del Parco Archeologico – askanews.it




















Gerusalemme, 5 apr. (askanews) – Dopo tre anni di restauri ha riaperto al pubblico il Davidson Center del Jerusalem Archaeological Park. Situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, ai piedi del Monte del Tempio, i visitatori del Centro recentemente rinnovato potranno esplorare la Città del Tempio di Gerusalemme attraverso una combinazione unica di antichi reperti archeologici, tecnologia innovativa, rappresentazioni artistiche e gallerie interattive.

Il Parco Archeologico di Gerusalemme è uno dei siti archeologici più importanti di Israele. Per la sua importanza archeologica, storica e culturale, centinaia di migliaia di persone visitano il parco ogni anno. Proprio accanto al Monte del Tempio, il visitatore può salire i gradini originali della Porta di Hulda, risalente a 2.000 anni fa, che conducevano al Monte del Tempio durante il periodo del Secondo Tempio. Il parco archeologico comprende l’Arco di Robinson, la Via Erodiana, enormi pietre – resti caduti dal Monte del Tempio – a ricordo della distruzione del 70 d.C., e altri reperti di vari periodi della storia della città.

Il progetto di ristrutturazione del Davidson Center è stato guidato dall’Autorità israeliana per le antichità con finanziamenti forniti dalla William Davidson Foundation.

Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero

Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero




Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero – askanews.it




















Cesarea Marittima (Israele), 31 mar. (askanews) – Cesarea Marittima, la città portuale a una sessantina di chilometri da Tel Aviv, in Israele, si è aggiudicata il premio Acta, Acrcheological & Cultural Tourism Award del Gruppo Italiano Stampa Turistica. Chiamata Cesarea in onore di Cesare Ottaviano Augusto, la città è stata premiata come miglior sito archeologico estero. Le motivazioni: per la straordinarietà del sito dal punto di vista naturalistico, il legame profondo con l’Occidente in particolare l’Italia e l’innovazione tecnologica applicata all’archeologia. La città che si affaccia sulle acque del Mediterraneo è divisa in due parti: l’acquedotto romano, costruito da Erode il Grande, del primo secolo avanti Cristo.

E il parco archeologico. Entrando dall’ingresso settentrionale, attraverso la Porta dei Crociati, si trovano i resti di una città crociata. Si vede poi il Palazzo di Erode , fino all’anfiteatro di Erode, un ippodromo che era in grado di ospitare fino a 100mila persone. Ponzio Pilato risiedette a Cesarea dal 26 al 36 d.C, come testimonia un’epigrafe con il suo nome ritrovata tra le rovine del teatro, e il cui originale si trova al Museo di Israele di Gerusalemme. Qui, a cesarea Marittima, nella regione della Giudea, l’apostolo Pietro battezzò il centurione Cornelio (primo pagano convertito al cristianesimo), mentre San Paolo vi soggiornò più volte e vi restò in prigione per due anni prima di essere trasferito a Roma perché si era appellato a Cesare in quanto cittadino romano. Forse il vangelo di Luca fu scritto proprio qui. Infine, fu dal porto di Cesarea Marittima che partirono i primi cristiani.

Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico

Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico


Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico – askanews.it



Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico – askanews.it


















Gerusalemme, 22 mar. (askanews) – Riapre al pubblico, dopo tre anni di restauri, il Davidson Center all’interno del Jerusalem Archaeological Park. Situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, ai piedi del Monte del Tempio, i visitatori del Centro recentemente rinnovato potranno esplorare il tema della Città del Tempio di Gerusalemme attraverso una combinazione unica di antichi reperti archeologici, tecnologia innovativa, rappresentazioni artistiche e gallerie interattive.

Il progetto di ristrutturazione del Davidson Center, che includeva un’espansione dell’edificio e un aggiornamento completo dei contenuti, è stato guidato dall’Autorità israeliana per le antichità con finanziamenti forniti dalla William Davidson Foundation. Il Centro Davidson esporrà diversi manufatti antichi, risalenti al periodo del Primo Tempio – 2.700 anni fa – con alcune delle più antiche iscrizioni conosciute che portano l’antico nome ebraico di Gerusalemme, “yršlm”.

I visitatori sperimenteranno un’intera galleria dedicata alla storia dell’origine della Menorah del Tempio. Tra i manufatti in mostra, una moneta estremamente rara coniata dall’ultimo re asmoneo, Antigono II Mattatia, raffigurante la Menorah del Tempio. “Questa è la più antica rappresentazione artistica conosciuta della Menorah, creata 107 anni prima della distruzione del Secondo Tempio”, afferma Yuval Baruch, capo dell’archeologia e dell’amministrazione presso l’Autorità israeliana per le antichità, che è stato uno degli archeologi del sito e ha guidato la curatela archeologica del Davidson Center.

L’altro reperto archeologico esposto al pubblico per la prima volta da quando è stato scavato negli anni ’50 è un frammento di intonaco proveniente da una grotta sepolcrale dell’era del Secondo Tempio, nota come Tomba di Giasone, recante cinque incisioni di menorah. Anche il Muro Sud, adiacente al Parco Archeologico di Gerusalemme e al Centro Davidson, è molto particolare. Questo muro conteneva il principale punto di ingresso per i pellegrini che salivano nei cortili del Tempio (attraverso le Porte Hulda ) per adempiere al comandamento di portare offerte nelle feste e in altre occasioni. “Siamo entusiasti di annunciare la riapertura del Davidson Center, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica esplorando la ricca e variegata storia di Gerusalemme attraverso i suoi tesori archeologici”, ha affermato Darin McKeever, presidente e CEO della William Davidson Foundation . “Crediamo che il museo sarà un’importante destinazione culturale sia per i visitatori stranieri che per quelli israeliani, e non vediamo l’ora di condividere le storie e le scoperte del passato di Gerusalemme con questo pubblico vasto e diversificato. La William Davidson Foundation è orgogliosa di continuare a costruire sugli investimenti di trasformazione del suo defunto fondatore nel Parco Archeologico di Gerusalemme”.

Il Parco Archeologico di Gerusalemme è uno dei siti archeologici più importanti di Israele. A causa della sua importanza archeologica, storica e culturale, centinaia di migliaia di persone visitano il parco ogni anno. La Società per lo sviluppo del quartiere ebraico guida le esperienze dei visitatori nella Città Vecchia, compresa l’area del Muro meridionale, il Centro Davidson e il Parco archeologico di Gerusalemme. Herzl Ben Ari, amministratore delegato della Società per la ricostruzione e lo sviluppo del quartiere ebraico, ha aggiunto: “Oggi, dopo anni di lavoro, siamo orgogliosi di riaprire il Centro Davidson nel Parco Archeologico di Gerusalemme. Grazie a tutti i partner in questa impresa, il Centro racconta la commovente storia di Gerusalemme, il Monte del Tempio e il ricordo del Tempio, utilizzando tecniche e tecnologie di prim’ordine e innovative. È una testimonianza della visione del signor Davidson e un nuovo entusiasmante capitolo per un sito in cui gli ebrei sono venuti e desiderati da generazioni. Il Parco archeologico di Gerusalemme è stato istituito nel 1995 grazie al sostegno dell’uomo d’affari e filantropo di Detroit, William “Bill” Davidson (1922-2009), che apprezzava l’archeologia e credeva profondamente nella conservazione della storia del popolo ebraico. Basandosi sul suo contributo alla trasformazione del parco, il signor Davidson ha fondato il Davidson Center, aperto per la prima volta nel 2001, che è diventato rapidamente una delle attrazioni turistiche più innovative e tecnologicamente avanzate di Gerusalemme”.