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Energia, Pichetto Fratin: transizione è processo per svecchiare Paese

Energia, Pichetto Fratin: transizione è processo per svecchiare PaeseFisciano (Sa), 13 nov. (askanews) – “La transizione è il processo naturale per il futuro, per svecchiare il Paese, una strategia per garantire lo sviluppo in modo sano, serio e realistico”. A dirlo è il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto in video alla cerimonia di inaugurazione della seconda edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica” promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. L’evento è avvenuto in contemporanea nei tre atenei coinvolti. Per il ministro: “non è un caso che la transizione sia una rotta che i giovani affrontano senza timore. Loro nel futuro ci vivranno, e sono quindi interessati a viverlo bene. Ciò non accadrà ricorrendo a parole d’ordine massimaliste o velleitarie, sia noi che i giovani arriveremo e vivremo bene nel futuro se lo progettiamo già fin d’ora”. “La rete è al centro della transizione energetica, con maggiore capacità e flessibilità. La sfida è quella di dare corpo e sostanza al nuovo paradigma della generazione diffusa. È quindi strategico lo sviluppo di nuove competenze abilitate a gestire le tecnologie del dispacciamento. Terna ha accolto con grande visione questa necessità e lo ha fatto con lo sguardo rivolto verso i territori. Questa è la progettualità che serve al Paese per puntare al futuro migliorando il presente e di tutto questo non posso che complimentarmi con Terna, con le università e con tutti i giovani partecipanti per l’iniziativa”, ha concluso il Ministro.

Acwa Power, 6 accordi con partner italiani su idrogeno verde

Acwa Power, 6 accordi con partner italiani su idrogeno verdeRoma, 4 set. (askanews) – La società saudita ACWA Power, la più grande azienda privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, leader nella transizione energetica e first mover nel settore dell’idrogeno verde, ha firmato accordi strategici con sei partner italiani in occasione del Saudi-Italian Investment Forum tenutosi a Milano il 4 settembre, per rafforzare la cooperazione nei settori dell’idrogeno verde, della desalinizzazione dell’acqua e della ricerca e sviluppo.

Le sei entità italiane – informa una nota – includono Confindustria, l’associazione di rappresentanza delle piccole, medie e grandi imprese, la grande azienda energetica Eni, la società multiutility e di gestione dei rifiuti A2A, il fornitore di soluzioni industriali Industrie De Nora, il produttore di additivi speciali Italmatch Chemicals e il fornitore di soluzioni di classificazione e ingegneria RINA. Marco Arcelli, CEO di ACWA Power, ha commentato: “Non vediamo l’ora di connettere l’Arabia Saudita, sede di uno dei più grandi progetti di decarbonizzazione al mondo, con un’economia in rapida espansione e diversificazione, con l’Italia, uno dei fornitori di ingegneria, produzione e tecnologia più competitivi a livello globale. La collaborazione tra ACWA Power e le nostre controparti italiane consentirà lo scambio di competenze, prodotti e attrezzature fondamentali. Ci auguriamo che questa cooperazione possa portare a una maggiore penetrazione delle aziende italiane in Arabia Saudita, oltre a gettare le basi per una profonda collaborazione in ricerca e sviluppo. Abbiamo l’ambizione di fare di ACWA Power un veicolo per creare opportunità di sviluppo per le imprese italiane ed europee in Arabia Saudita e di guidare il progresso sostenibile in Italia e in Europa fornendo idrogeno verde e competenze tecniche”, ha aggiunto Arcelli.

Grazie ad una rete di 222 associazioni e oltre 150.000 aziende, Confindustria e i suoi associati valuteranno con ACWA Power il potenziale per lo sviluppo di progetti di idrogeno verde e di desalinizzazione dell’acqua, compresa l’identificazione di appaltatori e fornitori, di ricerca e lo sviluppo (R&S) e di partnership per la fornitura e produzione a lungo termine. Eni e ACWA Power valuteranno una cooperazione nell’idrogeno verde, nelle energie rinnovabili e nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili. A2A e ACWA Power approfondiranno la possibilità di sviluppare progetti di idrogeno verde in aree di comune interesse e le importazioni di idrogeno verde in Italia. RINA e ACWA Power studieranno il potenziale utilizzo dell’idrogeno verde e dei suoi derivati nell’industria del trasporto marittimo. Industrie De Nora metterà a disposizione la propria esperienza nell’elettrochimica e nelle tecnologie sostenibili per migliorare il portafoglio di progetti di desalinizzazione dell’acqua di ACWA Power e valuterà una possibile cooperazione nelle operazioni e nella manutenzione delle applicazioni dell’idrogeno verde.

Italmatch Chemicals e ACWA Power studieranno la possibilità di avviare in Arabia Saudita la produzione di prodotti per il trattamento delle acque con accordi di fornitura a lungo termine per le sue attività, nonché le opportunità di R&S e di scambio di conoscenze. Il Saudi-Italian Inve stment Forum è organizzato congiuntamente dal Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA) e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con oltre 90 anni di relazioni diplomatiche, il commercio bilaterale tra le due nazioni ammonta attualmente a circa 11 miliardi di dollari.

Enel Grids, nuovo design per cabine primarie a partire dal 2025

Enel Grids, nuovo design per cabine primarie a partire dal 2025Roma, 30 ago. (askanews) – Una rete elettrica sempre più efficiente, sostenibile e in armonia con l’ambiente e le comunità locali: un obiettivo raggiungibile, se all’innovazione si accompagna un approccio aperto e collaborativo, come dimostrano i risultati della challenge sul design delle cabine primarie lanciata da Enel Grids. Il rinnovamento della rete di distribuzione elettrica – informa l’azienda in una nota – passa da un’infrastruttura che sappia coniugare design innovativo, integrazione con il paesaggio urbano, sicurezza e flessibilità. Elemento centrale all’interno di un sistema elettrico, la cabina primaria ha il compito fondamentale di trasformare l’energia ricevuta dalla rete di Trasmissione Nazionale dalla alta alla media tensione, così da distribuirla capillarmente a cittadini e imprese.

In questo contesto si pone il progetto vincitore “New Energies”, che ha proposto un sistema multifunzionale pensato per sfruttare al meglio tutti gli elementi naturali – sole, luce, vento e acqua piovana – e abbinare all’efficienza energetica delle cabine il migliore rapporto tra investimenti e benefici economici, ambientali e sociali. Un sistema versatile che risponde all’esigenza di innovare l’infrastruttura elettrica e renderla più resiliente anche in virtù di un’impronta sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita, in grado di facilitare l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili e accelerare il percorso del Paese verso una maggiore elettrificazione. Il progetto vincitore “New Energies” presenta numerose soluzioni concepite in un’ottica di efficienza e sostenibilità: i pannelli solari alloggiati sul tetto, il pavimento poroso che permette la penetrazione di acqua piovana ed evita il formarsi delle isole di calore, la recinzione a onda composta da una griglia modulare che fa entrare la luce e il vento, fino ad arrivare alla rigenerazione vegetale attorno alla cabina attraverso il metodo Miyawaki, che prevede la piantumazione di specie autoctone più piccole al di sotto di alberi più alti. La challenge rientra nella più ampia strategia di Enel Grids in chiave di riprogettazione degli elementi essenziali delle reti di distribuzione elettrica; un percorso che, dopo aver coinvolto design e struttura di contatori, cassette stradali, cabine secondarie e sostegni per linee elettriche – tutti rivisti alla luce delle nuove esigenze di circolarità e sostenibilità economica, ambientale e sociale – punta ora a trovare una nuova veste a strutture importanti e complesse come le cabine primarie.

Enel è una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. A livello mondiale, è il più grande operatore privato di rinnovabili, il primo operatore di reti di distribuzione elettrica per numero di clienti serviti e il maggiore operatore retail per numero di clienti. Il Gruppo è leader mondiale in demand response e la più grande utility europea per EBITDA ordinario. Enel è presente in 30 Paesi nel mondo e produce energia con una capacità totale di circa 88 GW.

Enel Grids, la business line globale del Gruppo dedicata alla gestione del servizio di distribuzione di energia elettrica a livello mondiale, fornisce energia elettrica attraverso una rete di oltre 2 milioni di chilometri a più di 73 milioni di utenti finali. Il Gruppo fornisce energia a oltre 65 milioni di case e aziende. Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel gestisce le rinnovabili, conta su una capacità totale di circa 60 GW con un mix di generazione che include impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici e di accumulo, in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania. Enel X Global Retail, la business line globale di Enel dedicata ai servizi di fornitura energetica e di energy management, ha una capacità totale di 9,3 GW di demand response gestiti a livello globale e 98,3 MW di capacità di accumulo behind-the-meter. Inoltre, Enel X Way è la società del Gruppo interamente dedicata alla mobilità elettrica, con circa 25.000 punti di ricarica pubblici gestiti in tutto il mondo.

Erredue acquista area industriale Livorno su cui sorgerà Gigafactory

Erredue acquista area industriale Livorno su cui sorgerà GigafactoryRoma, 13 giu. (askanews) – ErreDue, società attiva nella progettazione e produzione di soluzioni altamente innovative e personalizzate per la produzione, miscelazione e purificazione on-site di gas tecnici (idrogeno prodotto tramite elettrolisi dell’acqua, azoto, ossigeno), comunica che, in data odierna, è stato perfezionato l’acquisto della nuova sede che vedrà sorgere nel sito ubicato in via dell’Artigianato, 64 a Livorno, una Gigafactory nella quale verrà ricollocata parte della linea di produzione di ErreDue.

Enrico D’Angelo, Presidente e CEO di ErreDue, ha commentato in una nota: “Questa Gigafactory sarà uno step decisivo nello sviluppo e nella produzione di elettrolizzatori su larga scala, essenziali per l’utilizzo di idrogeno verde in ambiziosi progetti nell’ambito della transizione energetica, di decarbonizzazione dell’industria e della mobilità pesante. Avremo presto una linea industriale in grado di produrre un’ampia gamma di elettrolizzatori su scala continentale, che saranno un’ulteriore conferma del ruolo di key leader di ErreDue nel settore dell’elettrolisi in Europa. Questo è un progetto stimolante per l’intero team di ErreDue, il nostro desiderio è quello di implementare i più alti standard di performance industriale in questo impianto, attraverso un ambizioso progetto di sviluppo sociale e ambientale. Inoltre, questa operazione rappresenta un passo decisivo verso il percorso di crescita che abbiamo scelto di intraprendere 38 anni fa e che ci ha portato il 6 dicembre 2022 alla quotazione in Borsa. Investire nella realizzazione di un nuovo sito produttivo rientra a pieno nella nostra strategia di efficientamento e di internazionalizzazione”. L’operazione di acquisto si inserisce nella strategia di crescita nazionale e internazionale, già dichiarata dalla società in fase di IPO, che si propone di passare dall’attuale capacità di 8 MW a una capacità di almeno 60 MW annui per rispondere alle esigenze dei mercati power-to-gas, mobilità sostenibile a fuel cell e del combustibile sintetico.

A breve partiranno le operazioni di riqualifica della nuova sede, con una graduale accelerazione per raggiungere una capacità produttiva annua di almeno 60MW. ErreDue aumenterà la sua capacità produttiva annua e l’efficienza operativa grazie ai nuovi spazi acquisiti e al personale formato in questo anno che è pronto per essere impiegato anche in questo nuovo segmento di mercato. La ‘Giga Factory’ sorgerà su 16.000 metri quadri in zona Picchianti accanto all’attuale sede dell’azienda – in precedenza sede delle rotative della rinomata testata giornalistica locale Il Tirreno. L’obiettivo della società è quello di razionalizzare tutte le attività, creando un nuovo polo produttivo in grado di soddisfare la crescente domanda di forniture e impianti su larga scala, aumentando le risorse di ricerca e sviluppo e rafforzando i team di progettazione e di assis

Bellato: Comunità energetiche, risposta alla sfida della transizione

Bellato: Comunità energetiche, risposta alla sfida della transizione




Bellato: Comunità energetiche, risposta alla sfida della transizione – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – L’assemblea del Lombardy Energy Cleantech Cluster -LE2C – riunitasi il 4 aprile 2023 presso l’Area Ricerca del CNR di Milano ha rinnovato la governance del Cluster. Il nuovo Consiglio direttivo ha nominato all’unanimità Riccardo Bellato, titolare di Nitrol Chimica, nuovo presidente di Lombardy Energy Cleantech Cluster; Bellato succede a Luca Donelli che ha presieduto il Cluster negli ultimi sei anni. Il nuovo Consiglio direttivo è composto da 14 imprese dell’area Energia e Cleantech, da 4 centri importanti di ricerca Politecnico, CNR e Università di Milano Bicocca, RSE – e da Assolombarda l’associazione territoriale che fa capo a Confindustria e che riunuisce le imprese che operano nella Città Metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza, Pavia. Nel nuovo Consiglio Direttivo sono entrate nuove imprese associate, tra le quali A2A Ambiente, MM, De Nora, La direzione del Cluster è affidata, dal 2015, a Carmen Disanto.

All’Asselblea del Cluser è seguito un incontro di lavoro, aperto, dedicato al tema della Comunità Energetiche Rinnovabili. Nel suo intervento il neo presidente LE2C Riccardo Bellato ha sottolineato come le Comunità energetiche possano essere una risposta alle sfide poste alle imprese dalla transizione ecologica. Si tratta di un percorso che non può più essere rimandato e che richiede una revisione completa della catena del valore – ha detto Bellato – Per avere successo nella transizione ecologica, è essenziale che le istituzioni, le parti sociali, le imprese e gli stakeholder del territorio collaborino per sviluppare le competenze necessarie a rispondere alle nuove esigenze della sostenibilità. Allo stesso tempo, è fondamentale ridurre i pesanti oneri burocratici e stabilizzare le normative per guidare le imprese attraverso questo lungo percorso. È importante accelerare e sostenere le iniziative delle imprese, affiancandole con politiche economiche e di regolamentazione, per minimizzare i rischi associati alla transizione verde. Le aziende all’avanguardia stanno già sperimentando un cambiamento di paradigma, promuovendo la sensibilità ambientale e l’innovazione per migliorare l’efficienza dei loro processi. Le Comunità energetiche sono una risposta a questa emergenza e siamo convinti che il nostro Cluster abbia un ruolo cruciale da svolgere in questo processo. Grazie alla nostra rete di esperti sia del mondo della ricerca che dell’industria e con il coinvolgimento degli enti locali possiamo portare avanti il nostro impegno per l’innovazione, possiamo collaborare per trovare soluzioni sostenibili e migliorare la qualità della vita delle persone”. Alla mattinata di lavoro hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Buzzella, cha ha sottolinaato come “il costo dell’energia, nonostante il calo degli ultimi mesi a seguito del price cap introdotto a livello europeo grazie anche alle pressioni dell’industria italiana, rappresenta ancora una minaccia esistenziale per le nostre imprese. Per un sistema industriale fortemente orientato ai mercati internazionali come il nostro, sostenere un gap di costo energetico pari a cinque volte con i principali player mondiali come USA e Cina rappresenta un handicap competitivo ingiusto e per molti insostenibile. Le Comunità energetiche, in questo contesto, sono potenzialmente in grado di fornire soluzioni sostenibili all’attuale crisi energetica e le imprese lombarde si stanno già organizzando per cogliere la sfida. E’ però importante, come richiesto da Confindustria, rivedere l’art.2 della Direttiva UE 2018/2011 che esclude dalla governance delle Comunità energetiche le medie e le grandi imprese: con le medie e grandi imprese, infatti, si moltiplicherebbero i vantaggi soprattutto nella gestione dei rischi connessi agli investimenti”.

La mattinata – che si è aperta con i saluti di benvenuto del direttore di CNR Scitec, Salvatore Iannace – ha visto inoltre i contributi di rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e della ricerca che hanno messo in evidenza il quadro normativo, gli ostacoli e le prospettive future per lo sviluppo delle comunità energetiche in Lombardia. Sono intervenuti: Maurizio Delfanti, amministratore delegato di Ricerca sul Sistema Energetico RSE, Elena Colombo , dirigente Assessorato Enti locali, Montagna, Risorse Energetiche e Idriche di Regione Lombardia, Fabio Binelli, coordinatore Dipartimento Servizi Pubblici Locali, Ambiente, Politiche Agricole e Green Economy di ANCI Lombardia, Francesco Causone, professore associato presso Politecnico di Milano, Fabrizio Callari, responsabile Interazioni ed Esperienza Cliente presso E-Distribuzione, Mauro Brolis, responsabile Struttura Energia e Sostenibilità Ambientale di Aria, Marialuisa Volta, professore Ordinario presso Università degli Studi di Brescia, Giuseppe Maffeis, ceodi TerrAria, Transizione verso l’ecosistema delle comunità energetiche rinnovabili, Paolo Cattaneo, direttore generale di Aurica Energia, Comunità energetiche CNA Lombardia-Aurica, Fabio Armanasco, del borad di ACERO e Think Green director di Power Energia, Gian Piero Celata, presidente Cluster Tecnologico Nazionale per l’Energia (CTNE), e Carmen Disanto direttore LE2C. (nella foto: Riccardo Bellato, presidente di Lombardy Energy Cleantech Cluster eletto a marzo 2023)

Energia, capacità globale rinnovabili cresciuta del 10% nel 2022

Energia, capacità globale rinnovabili cresciuta del 10% nel 2022


Energia, capacità globale rinnovabili cresciuta del 10% nel 2022 – askanews.it



Energia, capacità globale rinnovabili cresciuta del 10% nel 2022 – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La capacità globale di energia rinnovabile è cresciuta del 9,6% lo scorso anno, ma deve aumentare di tre volte il tasso attuale per limitare il riscaldamento globale. Lo ha dichiarato martedì l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA).

Il rapporto annuale di IRENA sulle statistiche sulle energie rinnovabili afferma che alla fine dello scorso anno la capacità globale di energia rinnovabile ammontava a 3.372 gigawatt (GW) circa 295 GW o il 9,6% in più rispetto all’anno precedente. Circa l’83% di tutta la nuova capacità energetica dell’anno scorso proveniva da fonti rinnovabili.

“Questa continua crescita record mostra la resilienza delle energie rinnovabili in mezzo alla persistente crisi energetica”, ha affermato il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera. “Ma gli incrementi annuali di capacità di energia rinnovabile devono crescere di tre volte rispetto al livello attuale entro il 2030 se vogliamo rimanere su un percorso che limiti il riscaldamento globale a 1,5°C”, ha aggiunto. Quasi la metà della nuova capacità è stata aggiunta in Asia. La Cina ha fornito il contributo maggiore, aggiungendo 141 GW alla nuova capacità dell’Asia.

Le rinnovabili in Europa e Nord America sono cresciute rispettivamente di 57,3 GW e 29,1 GW, mentre il Medio Oriente ha registrato il più alto aumento mai registrato di rinnovabili, con 3,2 GW di nuova capacità commissionata nel 2022, con un aumento del 12,8% rispetto all’anno precedente. Lunedì, un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite ha affermato che le emissioni devono essere dimezzate entro la metà degli anni ’30 se il mondo vuole avere qualche possibilità di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius (2,7 Fahrenheit) rispetto ai livelli preindustriali – un obiettivo chiave sancito dal patto globale sul clima, l’accordo di Parigi.

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