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Cybersecurity, esercitazioni italo-francesi in mare contro attacchi

Cybersecurity, esercitazioni italo-francesi in mare contro attacchiRoma, 24 mag. (askanews) – Si è svolta nel Mar Tirreno, a bordo della portaerei Cavour della Marina Militare italiana, un’esercitazione mirata a testare la cyber-resilienza delle reti del sistema di piattaforma. In particolare, gli equipaggi delle marine italiana e francese hanno potuto stimare quanto un’azione cibernetica possa influire sull’operatività delle piattaforme navali, civili e militari, e sul raggiungimento della missione.


Il test, avvenuto nell’ambito dell’esercitazione Mare Aperto 24/Polaris, è il frutto di una partnership che Deas ha stretto con il Gruppo Fincantieri. Durante l’esercitazione gli equipaggi delle marine italiana e francese, oltre a doversi cimentare nell’ambito dei domini tradizionali (mare, terra e cielo), hanno avuto modo di condividere l’esperienza della gestione delle operazioni militari, tra strategie e tecnologia, nel nuovo avveniristico campo di battaglia immerso nella sfidante dimensione cibernetica. Gli scenari cyber simulati hanno portato allo sviluppo di “Archimede”, un prodotto in grado di generare attacchi cyber atti a massimizzare gli effetti cinetici sui parametri di navigazione e valutare la capacità di reazione degli equipaggi. “Archimede” prende il nome dalla famosa spinta, il principio fondante del galleggiamento. Il test, sviluppato in tempo reale, coordinato con attacchi cyber con impatto sui processi fisici simulati, ha consentito agli equipaggi di valutare come le difese possano essere penetrate e quali siano le migliori strategie di risposta in un contesto di conflitto integrato. Le risultanze delle manovre avranno una forte valenza non solo in ambito militare, ma anche in quello civile, sempre più protagonista di attacchi fisici e cibernetici, come confermano gli ultimi eventi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.


“Nel suo nuovo piano industriale Fincantieri intende allargare le proprie competenze di integratore dal dominio fisico al dominio logico della nave che ormai rappresenta sempre più un “system of systems” ed un asset digitale – ha dichiarato l’ad Pierroberto Folgiero -. La cyber security costituisce, quindi, un esempio estremamente evidente di quanto i livelli di automazione e digitalizzazione delle nuove navi richiedano una forte focalizzazione sulle minacce cyber alla sicurezza intrinseca della nave. La collaborazione con la Marina Militare, le partnership con i leader del settore ed esercitazioni come quella odierna, consentiranno di consolidare una serie di prodotti e soluzioni che, una volta implementati in ambito difesa navale, potranno essere allargati con successo al settore civile, con una ottica duale tipica del Dna di Fincantieri”.

Bce, Cipollone: dobbiamo tenerci un passo avanti ai cyberattacchi

Bce, Cipollone: dobbiamo tenerci un passo avanti ai cyberattacchiRoma, 17 gen. (askanews) – Le infrastrutture dei mercati finanziari sono reti che mitigano i rischi ma che se presentano malfunzionamenti possono anche diventare una fonte di rischio sistemico. Questo è messo in rilievo in modo evidente dall’accresciuta minaccia di cyber attacchi e dei danni e delle difficoltà che possono provocare”. Lo ha affermato Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce nel suo intervento in apertura dello Euro Cyber Resilience Board, gruppo pan europeo di osservazione sui mercati che presiede.

“Il nostro sistema finanziario dispone di una resistenza che corrisponde a quella dei suoi anelli più deboli. In altri termini – ha proseguito – la cyber sicurezza è un bene comune che non lascia margini di compromesso: dobbiamo restare un passo avanti agli aggressori. Per riuscirvi dobbiamo assumere un approccio su ampia scala e lavorare continuamente assieme”. L’Ecrb “rappresenta uno sforzo di primo piano su questo versante. Al tempo stesso banche centrali e autorità devono lavorare assieme a livello internazionale, in stretta collaborazione con le aziende, dato che i rischi non sono un fenomeno regionale ma una minaccia globale. Come nuovo presidente dell’Ecrb non vedo l’ora di lavorare su queste sfide per migliorare la nostra resilienza comune”, ha concluso.

Cybersecurity, Netgroup entra nel Global compact Onu

Cybersecurity, Netgroup entra nel Global compact OnuRoma, 29 nov. (askanews) – Netgroup SpA, azienda italiana con esperienza trentennale in Cyber Security, ha ufficialmente aderito al Global Compact delle Nazioni Unite. Questa adesione, si legge in una nota, rappresenta “un rilevante passo in avanti nell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità aziendale, partecipando alla più ampia iniziativa globale in questo settore”.

Il Global Compact è infatti la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo e richiede alle imprese che ne fanno parte di abbracciare e applicare dieci principi fondamentali. Questi principi riguardano i Diritti Umani, il Lavoro, l’Ambiente e la Lotta alla corruzione, nonché il sostegno ai target delle Nazioni Unite delineato negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. “L’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite – Paola Angelini, Project Director & ESG Manager di Netgroup – conferma il forte impegno di Netgroup nel favorire un modello aziendale all’avanguardia, fondato sul rispetto dei principi fondamentali e su una crescita economica sana e sostenibile”.

L’impegno di Netgroup verso la sostenibilità aziendale – conclude la nota – e la forte attenzione al capitale umano, evidenziano la volontà dell’azienda di contribuire altamente alla promozione di valori etici e sostenibili nel contesto globale.

Banche, Enria: ora che hanno più utili agiscano su vulnerabilità IT

Banche, Enria: ora che hanno più utili agiscano su vulnerabilità ITRoma, 20 set. (askanews) – Negli ultimi anni “c’è stata molta preoccupazione sul fatto che le banche potessero perdere centralità rispetto alle fintech” e ai nuovi operatori della finanza digitalizzata, “ma finora essere rimaste focalizzate ha consentito loro di restare competitive. Tuttavia dobbiamo riconoscere che le banche hanno serie vulnerabilità e carenze”, ad esempio dovute alla mancanza di capacità di mitigare o evitare cyberattacchi o a sistemi di Information Technology datati. Queste lacune “richiedono progressi significativi”, ha rilevato il presidente uscente del meccanismo unico di vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria aprendo la conferenza annuale degli innovatori sulla vigilanza.

“Fortunatamente la situazione attuale di utili e redditività delle banche consente di intervenire meglio su questo aspetto”, ha aggiunto. Enria ha ricordato di essere vicino alla conclusione del suo mandato, iniziato nel 2019 e che si concluderà a fine anno. La Bce ha proposto di nominare da inizio 2024 l’attuale vicepresidente della Bundesbank, Claudia Buch, sollevando alcune critiche sulla trasparenza del processo di scelta.

Uif, Serata: sfida criptoasset e fintech passa dall’innovazione

Uif, Serata: sfida criptoasset e fintech passa dall’innovazioneRoma, 4 lug. (askanews) – Per l’Unità di Informazione Finanziaria quella su fintech e criptoasset “indubbiamente è una sfida già attuale: non tanto per il futuro, ma anche nella situazione che stiamo vivendo in questo momento. Ci stiamo attivando da questo punto di vista, sia attraverso il rafforzamento delle professionalità, sia attraverso l’utilizzo di tecniche investigative e di innovazione tecnologica piuttosto significativa”. Lo ha spiegato il direttore dell’Uif, Enzo Serata, a margine della conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale, che sè è svolta alla Banca d’Italia.

Quello di criptoasset, fintech e nuovi player e prodotti della finanza digitale “è un tema molto importante che riguarda peraltro non solo la caratteristica tecnologica di questi strumenti, ma anche la circostanza che il rapporto intermediario-cliente è un rapporto non personale – ha rilevato – quindi la rarefazione di questi contatti, dei contatti personali tra intermediario e cliente, è un elemento di ostacolo alla corretta classificazione e individuazione delle segnalazioni sospette”.

Windtre, acquisisce maggioranza di RAD azienda cybersecurity

Windtre, acquisisce maggioranza di RAD azienda cybersecurityRoma, 12 mag. (askanews) – Windtre rafforza la sua offerta di cybersecurity per il mercato Business con l’acquisizione del 70% di RAD, società italiana specializzata in soluzioni di cybersicurezza, progettate e realizzate per rispondere alle esigenze di protezione informatica sia delle grandi aziende che delle piccole medie imprese. Attraverso questa operazione, sottolinea una nota, Windtre conferma il suo impegno per la cybersecurity delle imprese italiane, in linea con l’obiettivo “Aziende 100% sicure” del suo piano ESG e con la strategia di crescita nei servizi per le imprese. RAD, società leader nel settore cybersecurity, fin dalla sua fondazione supporta i propri clienti, aziende e multinazionali ad alta capitalizzazione dei settori finance ed industry, nella definizione delle strategie di sicurezza e nella realizzazione di soluzioni cyber, ponendo metodo e competenza come elementi fondanti del proprio approccio. Nata dalla visione di professionisti che vantano esperienza ventennale nel settore, ha in pochi anni guadagnato la fiducia della propria clientela e di conseguenza una posizione di rilievo nel segmento di riferimento. “L’acquisizione di RAD – afferma Gianluca Corti, CEO di Windtre – rappresenta un ulteriore importante investimento della nostra azienda e dell’azionista in Italia. In particolare, conferma la volontà di Windtre di continuare a puntare sulle eccellenze tecnologiche del nostro Paese per offrire servizi sempre più evoluti e diversificati, anche in ambito B2B, nonchè per supportare la digitalizzazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni”. “Vediamo in Windtre il partner ideale per affrontare al meglio le sfide di questa continua ed incessante espansione grazie anche alla perfetta intesa commerciale e tecnologica. Questa sinergia ci permetterà, insieme, di disegnare nuovi ed innovativi servizi volti alla tutela ed alla salvaguardia dei nostri clienti attuali e futuri”, dichiara Andrea Andrenacci, CEO di RAD.

Roma, il 25 maggio Open Day SMI con i big dell’Ict

Roma, il 25 maggio Open Day SMI con i big dell’IctRoma, 4 mag. (askanews) – Si terrà a Roma il 25 maggio, la seconda edizione dell’Open Day, l’evento del comparto ICT dedicato alla service integration, organizzato da SMI Technologies and Consulting, che ha l’obiettivo di migliorare la gestione dei processi aziendali, implementare la sicurezza delle infrastrutture e rendere più efficiente l’operatività delle aziende, grazie alle soluzioni dei partner di SMI, veri big del settore. L’appuntamento si terrà presso la sede SMI di Roma, in Via della Sierra Nevada, 60.

Un evento unico per il settore, che lascia fuori i concetti astratti e si concentra su questioni concrete, dove tutti i presenti saranno parte attiva, e che vedrà protagonisti alcuni tra i più importanti leader del settore in ambito ICT, come Cisco, Cradlepoint, Delinea, Dynatrace, Konica, Lenovo, Opentext|Cybersecurity, Oracle, SAS, Watchguard, ZeroFox. L’Open Day di SMI si inserisce in un progetto più ampio, che prevede una prima fase di analisi e intervista agli attori coinvolti, per comprenderne le reali esigenze e necessità. L’evento rappresenta, dunque, l’opportunità di fornire risposte reali ad esigenze reali e quotidiane.

La service integration si pone come risposta ai bisogni complessi delle aziende, individuando le tecnologie più innovative e gli strumenti migliori volti alla semplificazione dei processi, alla gestione delle risorse umane, della sicurezza dei cloud e delle infrastrutture Nel corso dell’Open Day verrà presentato il neocostituito SMI Group, che riunisce la capogruppo SMI Technologies and Consulting oltre a Younified, azienda specializzata in Mobility as a Service e servizi di IT Service Desk e SPOC, Wyl che si occupa di intelligenza artificiale applicata al mondo web, e SM Innovation Polska, nuova azienda con base in Polonia, che offre consulenza software e vendita all’ingrosso di computer e apparecchiature informatiche periferiche e di software.

La crescita costante degli ultimi anni ha portato, infatti, all’esigenza di avere un ecosistema che tenesse dentro tutte le anime di SMI ed il suo modo di fare impresa. Un vero e proprio modello sociale, prima che di business, in cui il collante è rappresentato dalla fiducia tra le persone, condizione che ha consentito a SMI di crescere e distinguersi sul mercato per competenza e passione, ma anche per la capacità di innovare. Per questo, dall’inizio del 2023, il Gruppo SMI ha introdotto nel suo organigramma la Direzione Innovazione, che si occupa di definire le linee guida che ne orientano il lavoro. “Questo evento fa parte di una serie che rappresenta ciò che SMI si propone come obiettivo principale: creare un momento di incontro tra domanda ed offerta, un’occasione in cui le idee possano evolvere e passino da qualcosa di astratto ad un qualcosa di concreto – spiega Cesare Pizzuto, CEO di SMI – Per questo, abbiamo coinvolti i brand più importanti del settore, chiedendo loro di condividere il proprio punto di vista. Un modo concreto per prendere parte all’evoluzione del settore, approfondendo non tanto quella che viene definita come transizione digitale, quanto l’idea che i big hanno del digital”.

L’obiettivo principale sarà quello di trovare nuove e migliori soluzioni tecnologiche che rispondano alle reali esigenze del mercato. Un evento esclusivo, accessibile solo su invito, in cui innovazione e concretezza sono le parole d’ordine. “Nel prossimo Open Day parleremo di soluzioni per le imprese, di rapidità di intervento e protezione, di software ma anche di hardware, volti a migliorare la gestione dei sistemi, legandoli sempre al cloud e al concetto di facilità di utilizzo e gestione. Insomma, di digitalizzazione dell’impresa a 360° – aggiunge Stefano Tiburzi, COO di SMI – Un evento che consente di far emergere progetti ed idee che in un rapporto standard non sarebbero emersi, o almeno non in egual misura. Questo perché in situazioni del genere si creano quelle condizioni che portano le aziende a sentirsi coinvolte in prima persona, con una maggior facilità ad esporsi. Parlando con chi ha preso parte all’evento dello scorso anno, abbiamo riscontrato feedback positivi e la volontà di continuare a confrontarsi con colleghi e potenziali clienti e fornitori in questo modo”.