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Copagri Sardegna: bene impegno Regione e Argea su questione Plt

Copagri Sardegna: bene impegno Regione e Argea su questione PltRoma, 29 gen. (askanews) – “Prendiamo atto con soddisfazione del grande impegno messo in campo dall’assessorato regionale all’agricoltura e dalla direzione di Argea per sbloccare l’impasse legata alla questione delle PLT-Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento e, in particolare, al pagamento degli acconti del Premio Unico, pari a circa cento di milioni di euro”. Lo sottolinea in una nota il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri a proposito degli esiti della riunione del Tavolo Verde regionale e delle rassicurazioni arrivate dalla Direzione di Agea Coordinamento.


“La Copagri da tempo aveva lanciato un grido di allarme relativo al concreto rischio di perdere ingenti aiuti comunitari a causa del disconoscimento delle superfici a pascolo utili al pagamento dei premi, proponendo proposte fattive e concrete per ovviare alla problematica e sollecitando le istituzioni preposte a fornire risposte atte alla condivisione del percorso da attuare”, ricorda il presidente. “Plaudiamo, quindi, alla annunciata revisione di alcune procedure del SIAN, continuando a lavorare per introdurre forme di interpretazione dei dati più corrispondenti alla nostra realtà regionale, dove pascoli arborati e cespugliati sono un tratto distintivo dell’allevamento e delle qualità agroalimentari del primario isolano”, rimarca Patteri, ad avviso del quale “è ora fondamentale avere stabilità nella lettura dei dati e nelle procedure, che non possono essere rimesse in discussione a ogni programmazione comunitaria”.


“Non si capisce, infatti, come il paesaggio agrario sardo, stabile ormai da diversi decenni, debba continuamente essere oggetto di diverse interpretazioni, spesso in contrasto tra loro, che rischiano di alimentare un pericoloso ed eccessivo carico di lavoro, con un conseguente aggravio burocratico, a danno di tutti gli interessati, ovvero le agenzie regionali, i CAA e le aziende agricole”, prosegue il presidente della Copagri Sardegna, auspicando “tempi certi per la liquidazione dei pagamenti”. “Gli imprenditori agricoli vanno seguiti sul territorio con servizi di assistenza tecnica in azienda, supportati nelle scelte produttive ed economiche, indirizzandoli nel migliore dei modi su tutti i processi di produzione”, aggiunge il direttore della Copagri Sardegna Mario Putzolu, spiegando che “assistenza in campo significa anche interlocuzione e a volte correzione di anomalie negli atti e nei processi amministrativi, evitando procedimenti lunghi e tortuosi sia per l’imprenditore che per l’amministrazione e puntando, al contrario, sulla positiva concertazione tra la Regione e le associazioni di categoria”.

Coldiretti Sardegna: bene annunci su pagamenti in agricoltura

Coldiretti Sardegna: bene annunci su pagamenti in agricolturaRoma, 28 gen. (askanews) – Arrivano prime risposte positive sul fronte dei pagamenti in agricoltura. Coldiretti Sardegna giudica positivamente gli annunci lanciati ieri dal Tavolo Verde sullo sblocco prossimo dei pagamenti, un passaggio che rappresenta un passo avanti significativo per le imprese agricole sarde, soprattutto per quanto riguarda le pratiche bloccate legate alla carta dei suoli.


“Apprezziamo il lavoro svolto dall’assessorato dell’Agricoltura, dalle agenzie regionali, dal direttore di Argea, Gianni Ibba e dal dottor Salvatore Carfì di Agea Coordinamento – spiega in una nota il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu dopo l’incontro – l’impegno congiunto sta portando a risultati concreti e attendiamo ora che le rassicurazioni si traducano in fatti con l’avvio dei pagamenti che ci hanno annunciato essere per la metà di febbraio”. Per il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, inoltre sarà importante mantenere alta l’attenzione politica e operativa. “I risultati emersi dal Tavolo Verde rappresentano un segnale positivo ora dobbiamo far in modo che certi rallentamenti burocratici vengano superati in modo definitivo”. Bene per Coldiretti anche la chiarezza sulle sanzioni. “È positiva la notizia che arriva attraverso una circolare nazionale che conferma come non saranno applicate sanzioni – richiama Cualbu – oltre al danno si rischiava la beffa. Non solo le aziende ancora non hanno ricevuto le anticipazioni, ma rischiavano anche di vedersi imputata anche una sanzione. Bene quindi la rassicurazione arrivata oggi”.


Tra i temi trattati, un passaggio importante è stato dedicato alla filiera della birra. Coldiretti Sardegna ha avviato e guidato la creazione della prima filiera sarda della birra artigianale. Grazie al suo progetto, erano stati già inseriti in finanziaria 3 milioni di euro, con una richiesta di innalzamento della percentuale di contributo portandola dal 40% al 60%. Si parla di un incentivo di circa 200 euro per ettaro, importante per sostenere la filiera. Positiva anche la ripartenza del premio per i riproduttori ovicaprini iscritti al libro genealogico, “con uno stanziamento di 500mila euro per il 2024 e ulteriori 500mila euro dal 2025 – sottolinea ancora Cualbu anche presidente di Assonapa – l’auspicio è che il finanziamento includa anche l’acquisto di femmine per il rimpiazzo del capitale zootecnico, fortemente colpito dalla moria causata dalla lingua blu”.


Non solo note positive, però, dall’incontro. Sul tema della lingua blu, Coldiretti Sardegna esprime preoccupazione e sollecita un incontro urgente tra gli assessorati competenti per affrontare le criticità legate ai ristori, alla chiusura dei focolai, al mancato reddito e alla mortalità degli animali.

Coldiretti Sardegna chiede tavolo permanente su sistema idrico

Coldiretti Sardegna chiede tavolo permanente su sistema idricoRoma, 23 gen. (askanews) – Un Tavolo Permanente inter-istituzionale, con la partecipazione della Regione, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale (CBSM) e delle organizzazioni professionali agricole, per coordinare e accelerare il piano di interventi infrastrutturali del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale contenuto in un dossier presentato dallo stesso ente di bonifica. Lo chiede Coldiretti Cagliari in una lettera inviata agli assessori dell’Agricoltura e dei Lavori Pubblici, Gian Franco Satta e Antonio Piu, sottolineando l’importanza di sostenere il piano attraverso un tavolo condiviso che coinvolga tutti i soggetti rappresentativi. L’obiettivo è quello di garantire una gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche nel territorio e attivare tutta una serie di azioni per tamponare le emergenze e sostenere le aziende agricole in questo momento di difficoltà.


Nonostante la provincia di Cagliari sia ancora molto vitale sul fronte agricolo, i numeri registrati in questi ultimi 10 anni mostrano una perdita di circa 1.200 ettari di superficie agricola utilizzata di oltre 346mila ettari del 2010 contro i poco più di 345mila nel 2020. Calato anche il numero di aziende totali, passate nel Sud Sardegna dalle 23.304 nel 2010 alle 16.629 del 2020 (6.675). Il Tavolo permanente permetterebbe, dunque, di attivare un’azione strategica per supportare il Consorzio di Bonifica che sta programmando i numerosi interventi infrastrutturali proposti nel dossier. Non solo, spiega Coldiretti Sardegna, attiverebbe sia una pianificazione di programmi e azioni di medio-lungo termine che misure straordinarie contro gli effetti della crisi idrica.


Secondo Demurtas e Casu, “servono interventi strutturali e mirati come la ristrutturazione delle reti idriche, il recupero delle acque reflue e la costruzione di un piano invasi, dotati di sistemi di pompaggio, che permetterebbe non solo di assicurare l’approvvigionamento idrico durante i periodi di siccità, ma anche di ridurre gli effetti devastanti delle piogge e degli acquazzoni sempre più intensi”. Il tutto in un’ottica di rafforzamento del ruolo dei Consorzi di bonifica che hanno dimostrato la loro efficacia nel garantire una tenuta delle colture grazie a una irrigazione capillare.

Vitale (Agea) incontra ass. Sardegna Satta: a breve i pagamenti

Vitale (Agea) incontra ass. Sardegna Satta: a breve i pagamentiRoma, 15 gen. (askanews) – Un incontro nella sede di Agea – Agenzia per le erogazioni in agricoltura, tra il direttore Fabio Vitale e l’assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale della Regione Sardegna, Gian Franco Satta, per condividere la metodologia di approccio dell’Agenzia in merito all’utilizzo della tecnologia per quanto concerne la compilazione delle domande per gli aiuti unionali al settore. Da qui, il via libera ai pagamenti per la Regione Sardegna. Sono i risultati dell’incontro svoltosi ieri mattina.


Si sta predisponendo, infatti, il pagamento di base sui titoli anche se la data di erogazione sarà disposta dall’ente di competenza. Un risultato che lascia intendere, si spiega in una nota, come tutta la filiera istituzionale sia perfettamente consapevole delle difficoltà incontrate nel territorio sardo ma sia, allo stesso tempo, disponibile a chiarimenti e incontri risolutivi proprio nell’ottica del sostegno al settore. L’allineamento tra tecnologia e operatività degli addetti ai lavori – si è evidenziato durante l’incontro – rappresenta un metodo fondamentale per procedere all’armonizzazione di quanto l’Europa ci impone e di come si possano valorizzare i nuovi strumenti per ottimizzare i tempi e velocizzare le procedure che impattano sugli agricoltori e sugli allevatori.

Coldiretti Sardegna a Regione: serve piano per governance idrica

Coldiretti Sardegna a Regione: serve piano per governance idricaRoma, 14 gen. (askanews) – Coldiretti Sardegna lancia un nuovo appello alla Regione per affrontare con urgenza l’emergenza idrica attraverso un Piano regionale strategico per la gestione delle risorse idriche dell’isola. In una lettera inviata alla presidente della Regione, Alessandra Todde, l’organizzazione agricola guidata da Battista Cualbu e Luca Saba chiede l’adozione di un Piano pluriennale che sia capace di rispondere alle emergenze partendo dalle fondamenta del cambiamento climatico in Sardegna per tradurre tutto in una programmazione di interventi strutturali, in grado di affrontare questi cambiamenti che stanno modificando il regime delle piogge e la disponibilità idrica nel territorio.


“La Sardegna è ormai una delle regioni simbolo del cambiamento climatico – sottolinea il presidente Cualbu nella missiva – arriviamo da un anno particolarmente difficile con perdite economiche enormi legate al mancato reddito e all’aumento dei costi per la gestione delle colture e degli allevamenti, il tutto aggravato da problemi cronici come le perdite idriche nella rete di distribuzione (pari al 50% dell’acqua immessa nelle condotte), la mancata interconnessione tra gli invasi e l’obsolescenza delle infrastrutture esistenti – sottolinea – chiediamo alla Regione di intervenire con un Piano di azioni concrete per il presente e per il futuro delle nostre imprese e dell’intera isola contando che è essenziale che la Sardegna sia al centro di una strategia sulla gestione sostenibile dell’acqua”. Tra le proposte avanzate da Coldiretti Sardegna per la costituzione del Piano Strategico per la Gestione Idrica, quella di mettere al centro una visione d’insieme per affrontare sia le emergenze che la pianificazione a lungo termine includendo interventi strutturali come l’ammodernamento delle reti idriche, la costruzione di nuove dighe, l’interconnessione dei bacini esistenti e il miglioramento della gestione delle riserve strategiche.


“Le soluzioni emergenziali come l’utilizzo delle autobotti non possono essere la risposta a una crisi ormai cronica – aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – gli interventi strutturali e una pianificazione pluriennale che garantisca un futuro sostenibile alle comunità e alle imprese del territorio devono basarsi su una visione d’insieme dei mutamenti climatici che sappia affrontare le emergenze, ma soprattutto pianificare interventi di lungo termine”.

Rinnovabili, Cdm impugna moratoria Sardegna e ne chiede sospensione

Rinnovabili, Cdm impugna moratoria Sardegna e ne chiede sospensioneRoma, 7 ago. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna (n. 5 del 03/07/2024, recante “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”), “in quanto talune disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea”, violano la Costituzione. Lo riporta il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministro.


Il governo ha anche deliberato la richiesta alla Corte costituzionale di sospensione, in via cautelare, l’articolo 3 della legge regionale impugnata. La legge regionale in questione, approvata dalla Sardegna lo scorso 3 luglio, introduce una moratoria di 180 giorni sulle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti rinnovabili. La legge appare contro quanto previsto dal decreto cosiddetto Aree idonee del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, del 2 luglio 2024 che ha fissato i criteri per le aree idonee e concesso 180 giorni di tempo alle Regioni per individuarle.

Mangia’s sigla una partnership con Hilton per resort in Sardegna

Mangia’s sigla una partnership con Hilton per resort in SardegnaMilano, 25 set. (askanews) – Mangia’s ha siglato una importante partnership con Hilton per rafforzare il marchio di una delle catene italiane specializzate in destinazione mare. Il brand di resort del gruppo Aeroviaggi ha annunciato l’accordo di franchising con Hilton per Mangia’s Santa Teresa Resort, la struttura nel nord della Sardegna appena riaperta a luglio – dopo la ristrutturazione con un investimento di 12 milioni di euro – in quella che il presidente e ceo di Aeroviaggi, Marcello Mangia, ha definito una “pre-opening in vista di qualcosa di più importante”.

“La partnership con Hilton segna un punto cruciale nel nostro percorso di crescita – ha sottolineato Mangia – Hilton è sicuramente l’eccellenza mondiale dell’ospitalità e ci darà quella spinta in più per affermarci nei mercati internazionali importando know-how e la qualità dell’ospitalità che Hilton ha saputo costruire in decenni. Importando gli standard qualitativi di Hilton, noi ci possiamo posizionare interpretando al meglio quali sono le richieste del mercato, dei nuovi mercati internazionali”. Con la partnership siglata con la catena leader mondiale nel settore dell’ospitalità l’hotel sarà rebrandizzato “Curio Collection by Hilton”, nel segmento Upper Upscale, prima della stagione 2024. Il marchio globale offrirà “una grande visibilità al resort Mangia’s”, ha sottolineato Alan Mantin, managing director, development, Southern Europe, Hilton.

“Contiamo di incrementare la visibilità del prodotto sui mercati internazionali e sul mercato nazionale, e di dare quel segno di ulteriore garanzia di qualità di servizio – ha affermato – una naggiore visibilità della struttura accedendo al mondo di clienti fidelizzati Hilton, che oggi forse è uno dei valori principali della nostra collaborazione. Hilton conta 165 milioni di titolari di carta Hilton Honours, che sono i nostri clienti fidelizzati che rappresentano il 62% delle notti occupate in tutti gli alberghi Hilton. Quindi è una importantissima vetrina di clientela”. Situato lungo le coste incontaminate della Baia di Santa Reparata, il Mangia’s Santa Teresa conta 199 camere, tutte dotate di balcone o patio e molte di esse con una vista mozzafiato sul mare. Il resort offre l’accesso a una spiaggia privata con lettini riservati esclusivamente agli ospiti. E per l’estate del 2024 avrà anche un beach club in via di ristrutturazione questo inverno.

Il design dai colori neutro e sabbia richiama le spiagge della Sardegna, mentre le trame naturali di corda e del legno richiamano il paesaggio circostante. Collegati da scale, archi e passerelle coperte, gli ospiti potranno aggirarsi tra piscine all’aperto, un campo da tennis, una palestra e un’area benessere. E ai clienti non manca la scelta culinaria, con un bar e due ristoranti con ampie opzioni di prelibatezze locali e italiane. Un bel “balzo in avanti”, ha sottolineato Marcello Mangia, per il brand che gestisce 13 strutture tra la Sicilia e la Sardegna. Fondato nel 1973 a Palermo da Antonio Mangia, allora impiegato in una agenzia di viaggi, il gruppo Aeroviaggi si è affermato progressivamente nell’industria del turismo come uno dei primi hotel owner and operator. Nel 2021, la società si è sottoposta a un importante rebranding firmando una joint venture con Hip/Blackstone, avviando una serie di importanti investimenti e progetti di ristrutturazione. Ora una nuova svolta, nell’anno in cui Aeroviaggi festeggia 50 anni di attività, per posizionarsi sempre di più 5 stelle offrendo “l’unicità dell’Italian Taste”.

“Il progetto nuovo è un brand italiano dell’ospitalità che passi dal concept di villaggi turistici a un concept di resort come lo si intende nei mercati internazionali. Qualcosa che nel mare Italia ancora non era sufficientemente sviluppato e presente”, ha concluso Marcello Mangia.

Terna e Univ. Cagliari presentano II edizione Master Tyrrhenian Lab

Terna e Univ. Cagliari presentano II edizione Master Tyrrhenian LabMilano, 26 giu. (askanews) – L’Aula Magna della facoltà di architettura dell’Università di Cagliari ha ospitato oggi l’evento di presentazione della seconda edizione del Master di II Livello “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, in collaborazione con gli atenei di Cagliari, Palermo e Salerno.

Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato di Terna, Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, e il Prof. Francesco Mola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, hanno presentato ai neolaureati interessati al corso l’offerta formativa, i dettagli delle materie previste e gli obiettivi dell’iniziativa. L’azienda che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale ha pianificato un investimento di 100 milioni di euro dal 2022 al 2026 per favorire lo sviluppo di competenze ingegneristiche, informatiche, statistiche e manageriali necessarie a gestire un sistema elettrico in costante evoluzione.

“Per un’azienda come Terna, che svolge un ruolo cruciale per il sistema Paese, la formazione e lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali di alto livello rappresentano uno dei punti cardine della strategia di crescita a lungo termine. Grazie al Tyrrhenian Lab potremo contare su future colleghe e colleghi in grado di affrontare le complesse dinamiche del mercato dell’energia e di saper cogliere le opportunità offerte dal processo di transizione energetica in corso. Terna ha deciso di puntare anche sulla valorizzazione del Mezzogiorno, territorio di fondamentale importanza strategica in termini di risorse e capitale umano. Ringrazio, dunque, gli atenei di Cagliari, Palermo e Salerno per il solido rapporto di collaborazione strategica creato nel tempo e per aver creduto nella rilevanza di questa iniziativa”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia. “Questo progetto formativo suggella la forte sinergia tra il nostro ateneo e Terna e si traduce in importanti risvolti occupazionali che avranno un forte impatto anche su tutta la nostra Regione”, ha dichiarato il prof. Francesco Mola. “Sono quindi certo che la nostra comunità studentesca saprà cogliere l’importanza di un progetto di alta formazione che si colloca nel campo della transizione energetica e dell’energia green, capisaldi per il futuro del nostro territorio”.

Gli eccellenti risultati ottenuti lo scorso anno, sia in termini di domande pervenute sia di partecipazione in aula degli studenti, hanno spinto Terna ad ampliare il numero dei posti disponibili per questa seconda edizione, da 45 a 57, a conferma dell’importanza che il progetto Tyrrhenian Lab riveste per il Gruppo. Per gli studenti e le studentesse in possesso di laurea magistrale in materie tecnico-scientifiche e informatiche sarà dunque possibile fino al 4 settembre presentare domanda di ammissione al Master, che inizierà nel mese di novembre e sarà composto di undici moduli per un totale di 60 crediti formativi. Il corso prevede percorsi personalizzati in base alle precedenti esperienze accademiche dei partecipanti, laboratori di programmazione e attività pratiche sul campo. Una volta terminato il Master, i 19 studenti selezionati con il supporto degli atenei coinvolti, saranno assunti da Terna e potranno operare nella sede di Cagliari in qualità di esperti ed esperte di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione gestione degli apparati di campo e sistemi di Automazione di Stazione (SAS).

Il progetto Tyrrhenian Lab ha l’obiettivo di istituire, in collaborazione con i tre atenei di Cagliari, Palermo e Salerno, un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, per un totale di circa 970 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Plenitude: operativo l’impianto di accumulo a batterie di Assemini

Plenitude: operativo l’impianto di accumulo a batterie di AsseminiMilano, 7 giu. (askanews) – E’ operativo il nuovo impianto a batterie di Assemini, vicino Cagliari – il primo di dimensioni “utility-scale” – realizzato in Italia Plenitude, la società di Eni che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche a famiglie e imprese. L’impianto, con una potenza installata di 15 MW e una capacità di accumulo di energia pari a 9 MWh, è stato realizzato con moduli batteria basati sulla tecnologia Litio Ferro Fosfato (LFP) che attualmente garantisce il miglior rapporto costo-prestazioni.

L’impianto di Assemini è uno dei primi sistemi di accumulo di taglia rilevante che viene connesso alla Rete di Trasmissione Nazionale italiana e fornirà a Terna il servizio “fast reserve” di regolazione ultrarapida della frequenza, per consentire una sempre maggiore penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico italiano. Nell’area industriale di Assemini Plenitude possiede un impianto fotovoltaico in esercizio da 23 MW, con il quale il sistema di accumulo condividerà alcune infrastrutture di connessione, e sta valutando altri progetti di generazione rinnovabile.

“Abbiamo terminato i lavori di realizzazione del più grande impianto di accumulo a batterie costruito da Plenitude in Italia, che fornirà servizi alla rete nazionale e, nello stesso tempo, ci permetterà di operare con maggiore efficacia sul mercato – ha detto Alessandro Della Zoppa, Head of Renewables di Plenitude – Lo sviluppo di questa tecnologia andrà di pari passo con la crescita delle energie rinnovabili e contribuirà alla strategia di crescita della Società, che punta a raggiungere oltre 7 GW di capacità installata entro il 2026 e oltre 15 GW entro il 2030”.

Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero

Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero



Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero – askanews.it



Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Si rafforza il sistema aeroportuale della Sardegna settentrionale con la nascita di Nord Sardegna Aeroporti, che riunirà le attuali società di gestione dello scalo di Olbia (Geasar) e di Alghero (Sogeaal). I cda delle due società hanno infatti approvato l’avvio del percorso che porterà alla fusione delle due realtà industriali in un’unica società di gestione aeroportuale di entrambi gli scali.

La nascita di Nord Sardegna Aeroporti anticipa e prepara la strada per l’auspicata creazione di un unico polo industriale dei tre aeroporti sardi, volta a rafforzare la connettività nazionale e internazionale dell’isola a beneficio dei suoi residenti e del sistema economico locale. L’obiettivo dell’operazione è incrementare significativamente il traffico totale passeggeri – passando dai 4,7 milioni del 2022 a 7 milioni nel 2030 – e la connettività del bacino di utenza del Centro-Nord Sardegna, sfruttando al meglio le potenzialità dei due scali con una logica di sistema, perseguendo al contempo possibili specializzazioni legate alla loro vocazione funzionale e territoriale, nonché strategie operative e commerciali finalizzate all’utilizzo ottimale delle infrastrutture e ad un’offerta di servizi aeroportuali di qualità. Sono a tal fine pianificati ingenti investimenti infrastrutturali in entrambi gli scali, relativi a sviluppo di capacità, sicurezza, sostenibilità e innovazione, e funzionali alla crescita attesa del traffico e delle attività commerciali.

L’assetto azionario di Nord Sardegna Aeroporti rimarrà sostanzialmente invariato rispetto a quello attuale di Geasar e di Sogeaal: la maggioranza del capitale sarà detenuta, direttamente e indirettamente, da F2i Ligantia, società gestita da F2i Sgr e che vede tra i suoi azionisti anche la Fondazione di Sardegna. Le restanti quote resteranno detenute da istituzioni pubbliche locali rappresentate dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Sassari e di Nuoro.