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MFLaw a Palermo: strategie e strumenti per rilancio imprese siciliane

MFLaw a Palermo: strategie e strumenti per rilancio imprese sicilianeRoma, 10 apr. (askanews) – Si è concluso oggi, presso la Sala “Terrasi” della Camera di Commercio Palermo Enna, l’incontro promosso da MFLaw – Società tra Avvocati per Azioni, in occasione dell’ampliamento della propria sede nel capoluogo siciliano. L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto tra esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo imprenditoriale, volto a individuare strategie e strumenti per rafforzare il tessuto economico della Sicilia.


Il convegno, dal titolo “Gli adeguati assetti e strumenti organizzativi, normativi, amministrativi, tributari e finanziari per le imprese come nuove opportunità di sviluppo”, si è svolto in un momento delicato per l’economia dell’Isola. Dopo anni di resilienza, il 2024 ha segnato un rallentamento: secondo Unioncamere, il saldo tra nuove imprese (21.630) e cessazioni (19.411) si è ridotto a 2.219 unità, mentre i default sono tornati a crescere, con 668 liquidazioni giudiziali e 33 coatte amministrative. Dal 2021, 65 aziende siciliane hanno fatto ricorso alla composizione negoziata della crisi, un importante strumento di prevenzione e risanamento aziendale. Di queste, cinque hanno concluso con successo il percorso, anche grazie all’attività della Commissione paritetica regionale che si riunisce mensilmente presso l’Assessorato alle Attività Produttive. Tuttavia, il trend negativo del 2024 ha messo in evidenza la necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione e promuovere una cultura della gestione anticipata delle crisi. Con oltre 90 professionisti distribuiti tra Roma, Milano e Palermo, MFLaw ha confermato il proprio impegno a sostegno delle imprese del territorio, annunciando inoltre una possibile apertura a Catania, per ampliare la propria presenza in Sicilia. Con più di vent’anni di esperienza in ambiti come banking & finance, real estate, diritto tributario e amministrativo, lo studio ha posto l’accento sull’importanza degli adeguati assetti organizzativi e contabili previsti dal Codice della crisi, ancora oggi poco applicati: secondo Unioncamere, solo 22.806 imprese italiane su oltre 662.000 hanno adempiuto all’obbligo previsto dalla normativa nel bilancio 2023.


Anche a livello nazionale, i dati confermano l’urgenza di nuovi strumenti: nel 2024 le composizioni negoziate sono salite a 1.089, ma sono aumentate anche le liquidazioni giudiziali (9.203) e quelle coatte (236). Le misure alternative, come i concordati semplificati (85), gli accordi di ristrutturazione del debito (326) e i concordati preventivi (762), indicano una maggiore propensione alla ristrutturazione, ma il tasso di successo resta contenuto. Durante l’evento, articolato in tre panel tematici e una tavola rotonda finale, si sono confrontati rappresentanti delle istituzioni, esperti legali e finanziari e operatori economici. Tra gli interventi, quelli di Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, Gaetano Galvagno, Presidente dell’ARS, Edy Tamajo, Assessore regionale alle Attività produttive, e Alessandro Albanese, Presidente della Camera di Commercio Palermo Enna. Il convegno si è chiuso con un momento conviviale, occasione per proseguire il dialogo in modo informale e condividere riflessioni, idee e prospettive per il futuro dell’impresa siciliana. L’appuntamento ha confermato il ruolo centrale che MFLaw intende svolgere come punto di riferimento per la consulenza legale strategica, anche in vista delle sfide economiche e normative che attendono il sistema produttivo regionale nei prossimi anni.

Sicilia si presenta al Vinitaly come Regione Ue gastronomia

Sicilia si presenta al Vinitaly come Regione Ue gastronomiaRoma, 8 apr. (askanews) – “Essere Regione Europea della Gastronomia nel 2025 è un’opportunità unica per valorizzare le nostre produzioni e rafforzare il legame tra enogastronomia, territorio e cultura. Per tutto l’anno saranno organizzati eventi, degustazioni e workshop con chef e produttori locali, con particolare attenzione a luoghi simbolo del riscatto siciliano come Corleone e Castelvetrano”: lo ha detto Salvatore Barbagallo, assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, durante un incontro al Vinitaly, presso il Padiglione della Regione Siciliana, dedicato alla degustazione dei prodotti d’eccellenza siciliani e alla celebrazione del titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025, assegnato dall’Istituto Internazionale di Gastronomia, Cultura, Arti e Turismo (Igcat).


“La Sicilia custodisce un patrimonio unico di vini, prodotti agroalimentari, tradizioni e cultura – ha detto – Come Regione, siamo impegnati a sostenere le imprese, tutelare le nostre eccellenze e promuovere la sostenibilità, trasformando l’isola in un simbolo di qualità e identità riconosciuto ovunque”. “Le iniziative coinvolgeranno pubblico italiano e internazionale, contribuendo a sostenere il turismo e l’economia locale, mostrando il vero volto della Sicilia: una terra di qualità, bellezza e innovazione”, ha concluso Barbagallo.


Mariangela Cambria, residente di Assovini Sicilia, ha sottolineato il ruolo strategico del vino nell’economia dell’isola: “la Sicilia quest’anno ha ottenuto un grande riconoscimento, in quanto è stata proclamata Regione Europea della Gastronomia 2025. Incentivare la produzione di vini siciliani significa valorizzare l’intera isola. Il vino è un ambasciatore del nostro territorio e un volano per la sua economia. Come Assovini, continueremo a lavorare in sinergia con la Regione Siciliana per promuovere i nostri prodotti su scala globale, con l’obiettivo di consolidare la percezione della Sicilia come terra di eccellenza”.

A Messina nasce su 6 ettari l’Orto urbano sociale di Slow Food

A Messina nasce su 6 ettari l’Orto urbano sociale di Slow FoodRoma, 31 mar. (askanews) – Nasce a Messina il primo Orto Urbano Sociale, un progetto che unisce agricoltura, inclusione sociale e formazione professionale: a promuoverlo è Slow Food Messina APS con il supporto di una rete di realtà locali, dal mondo della scuola, della ristorazione, della cultura e del terzo settore.


La semina inaugurale è avvenuta domenica 30 marzo, in occasione del Congresso della Condotta Slow Food cittadina. L’Orto Sociale si estende su circa sei ettari, distribuiti tra i terreni dell’Istituto Agrario “Cuppari”, un fondo della Fondazione Horcynus Orca nella zona dello Sperone e un’area di Forte Petrazza, concessa dalla Fondazione Me.S.S.In.A. Tre spazi ampi e fertili destinati a diventare un laboratorio di futuro. “Vogliamo creare un modello riproducibile e scalabile, da replicare in altri quartieri della città e anche in provincia – spiega Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina – L’idea è quella di selezionare un gruppo di persone – giovani e meno giovani – che abbiano voglia di lavorare la terra. Queste persone saranno formate sia sul piano tecnico, dai docenti del Cuppari e dai contadini Slow Food, sia sul piano gestionale e commerciale, grazie al supporto della Fondazione Horcynus Orca”.


L’obiettivo è costruire nuove professionalità legate all’agricoltura sostenibile e favorire la nascita di una cooperativa autogestita, capace di produrre e vendere prodotti di qualità. “Una volta conclusa la fase formativa – prosegue Mostaccio – i partecipanti potranno avviare un’attività agricola autonoma, rivolgendo i propri prodotti al mondo della ristorazione, ai gruppi d’acquisto Slow Food e ai mercati cittadini”. Al fianco del progetto c’è anche Casa e Putia, ristorante messinese noto per l’impegno nella valorizzazione della cucina siciliana e delle filiere etiche. Il locale ha deciso di sostenere l’orto sociale non solo promuovendone i valori, ma anche integrando i prodotti nei propri piatti, chiudendo così il cerchio tra produzione agricola e consumo consapevole.

In Sicilia progetto per valorizzare la Vastedda del Belìce

In Sicilia progetto per valorizzare la Vastedda del BelìceRoma, 27 mar. (askanews) – Si chiama Sicily rural lab il progetto finanziato dal Gal Valle del Belìce con 80mila euro per valorizzare la Vastedda del Belìce, l’unico formaggio di pecora a pasta filata col marchio Dop. Sono tre le linee di azioni messe in atto nel progetto. La prima è stato l’accompagnamento per il rilascio della certificazione ISO 22.000 a sei aziende che producono la Vastedda nel Belìce; la seconda ha riguardato il nuovo packaging per la Vastedda, una scatola nera dove vengono richiamate le maioliche antiche siciliane e la terza è stata quella del marketing digitale, con la creazione di uno sito web con e-commerce, dove viene raccontata la storia della Vastedda.


Attualmente il mercato di produzione può considerarsi di nicchia: 30 tonnellate, esportazione in Italia e in alcuni paesi d’Europa e 7 aziende che lo producono. Il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera è stato riconfermato per tre anni alla presidenza del Gal “Valle del Belìce”. Del Consiglio di Amministrazione fanno parte Gaspare Viola (sindaco di Santa Margherita Belìce), Gori Sparacino (Direttore della Strada del Vino Terre Sicane), Giuseppe Maiorana (Belìce Epicentro) e Paolo Calcara (Coldiretti).

La Sicilia al lavoro su legge regionale su birra artigianale

La Sicilia al lavoro su legge regionale su birra artigianaleRoma, 27 mar. (askanews) – Valorizzare i microbirrifici e le birre artigianali siciliani, promuovendo lo sviluppo del settore e puntando alla creazione di una filiera brassicola regionale attraverso l’incentivo alla produzione locale delle materie prime. Se ne è discusso all’Assemblea Regionale Siciliana per iniziativa del vicepresidente Nuccio Di Paola nel convegno “Artigianale è meglio”, al quale hanno partecipato anche il direttore generale di Unionbirrai, Vittorio Ferraris, il referente regionale Mimmo La Gioia e il referente Unionbirrai Beer Tasters Sicilia, Massimo Galli.


Il disegno di legge a firma di Giorgio Assenza è già incardinato in Commissione Attività produttive all’ARS. “Sono 60 i microbirrifici nati dal 2004 ad oggi – ha detto il vicepresidente dell’ARS, Nuccio Di Paola – Le aziende, attraverso la loro associazione di categoria che è Unionbirrai, chiedono alle istituzioni attenzione per quanto attiene ai costi maggiori che vi sono in Sicilia rispetto ad altre regioni, soprattutto per l’approvvigionamento idrico ed energetico, per la logistica e per l’acquisto delle materie prime”.


“Le microimprese chiedono anche – ha aggiunto – la possibilità di consentire la rivendita e la mescita in birrificio, creando anche un ciclo virtuoso di turismo esperienziale, legato ad esempio anche alla possibilità di poter abbinare alle birre, anche prodotti tipici di ciascun’area della nostra Sicilia. Occorre mettere nero su bianco delle iniziative di regolamentazione che consentirebbero a queste microimprese di fare sistema tra loro, slegando la commercializzazione della birra artigianale, dal solo periodo di maggior presenza turistica”, ha concluso Di Paola.

Barbagallo (R.Sicilia):fondamentale valorizzare nostra gastronomia

Barbagallo (R.Sicilia):fondamentale valorizzare nostra gastronomiaRoma, 25 mar. (askanews) – “Siamo presenti come Regione Siciliana all’evento organizzato dal ministero dell’Agricoltura, per promuovere i nostri prodotti di eccellenza. Abbiamo coinvolto gli studenti della scuola alberghiera di Catania, offrendo loro un’esperienza unica e formativa che arricchisce il loro percorso educativo. La valorizzazione dei nostri prodotti gastronomici è uno degli obiettivi principali dell’Assessorato dell’Agricoltura”. Così Salvatore Barbagallo, Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, presente allo stand della Regione Sicilia alla manifestazione Agricoltura È, a Roma.


“Inoltre – ha ricordato l’assessore regionale – parteciperemo al Vinitaly, un’importante vetrina internazionale, per far conoscere e apprezzare i vini della Sicilia, contribuendo così allo sviluppo delle aziende agricole locali e alla crescita del nostro patrimonio enogastronomico”.

Arancia Rosaria aumenta ettari a coltivazione diretta, oltre 500

Arancia Rosaria aumenta ettari a coltivazione diretta, oltre 500Roma, 18 mar. (askanews) – Arancia Rosaria, l’azienda agrumicola dei fratelli Pannitteri, incrementa gli ettari a coltivazione diretta, superando la soglia dei 500, mentre con le aziende agricole associate la Organizzazione dei produttori ha consolidato i suoi 1.200 ettari in produzione. L’azienda ha infatti deciso di investire nonostante in Sicilia la campagna agrumicola 2024-25 sia stata dura. “Tutti sono stati toccati – con perdite chi del 25% chi del 30% chi del 40% – si spiega in una nota – dovute alle intemperanze del clima, soprattutto aa una siccità senza precedenti, perché in certe zone non è caduta goccia d’acqua per 18 mesi”.


La OP Rosaria ha reagito moltiplicando l’impegno e riportando buoni risultati dalle fiere di inizio d’anno alle quali ha partecipato, come Marca a Bologna e poi Fruit Logistica a Berlino. “Possiamo contare sulla forza della base produttiva della OP e sul rigore con cui vengono rispettati i disciplinari. Non abbiamo mai smesso di innovare sia in campo sia con le nuove tecnologie in magazzino – spiegano i fratelli Pannitteri – E poi possiamo contare sulla potenza e sulla riconoscibilità del brand Rosaria, grazie all’impegno di anni sia sul fronte della qualità del prodotto, che è alla base di tutto, sia sul fronte del marketing, con i conseguenti investimenti che sono stati sostenuti”.

Consorzio Arancia Rossa Igp fa educazione alimentare a scuola

Consorzio Arancia Rossa Igp fa educazione alimentare a scuolaRoma, 17 mar. (askanews) – Fare educazione alimentara scuola e promuovere stili di vita sani tra i giovani. Il Consorzio dell’Arancia Rossa IGP è tra i partner del progetto “Un concentrato di energia fresca”, l’iniziativa promossa dal MAAS di Catania (Mercati Agro Alimentari Sicilia) e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Il progetto trova la sua attuazione nella scuola pilota IIS Fermi-Eredia di Catania, indirizzo Agrario e Alberghiero sotto la guida della Dirigente Scolastica Giuseppina Lo Bianco, e della responsabile del progetto Leda Morana, docente di Scienza e Cultura dell’Alimentazione.


L’obiettivo principale dell’iniziativa è la sensibilizzazione dei giovani al consumo consapevole di bevande salutari ricche di principi nutritivi e realizzate con frutta fresca di stagione, proveniente da filiere locali. “La promozione di una cultura alimentare fondata sul consumo di alimenti e bevande di alto valore nutrizionale, in sinergia con uno stile di vita sano, rientra in pieno tra le missioni che il nostro consorzio di tutela si propone e promuove – spiega Gerardo Diana, presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP – Già negli anni scorsi siamo stati impegnati in una partnership con altri studenti perché siamo convinti che sensibilizzando le nuove generazioni si possa veicolare un messaggio volto a favorire scelte alimentari responsabili e sostenibili, dal punto di vista ambientale, per il benessere fisiologico dell’organismo e l’equilibrio dell’ecosistema”. L’iniziativa, che si sviluppa nel periodo compreso tra febbraio e giugno, prevede una prima fase formativa focalizzata sulla divulgazione dei benefici derivanti dal consumo di bevande a base di frutta e l’ideazione di cocktail salutari.


Successivamente, il progetto prevede la promozione del consumo di spremute di frutta fresca durante gli intervalli scolastici. L’obiettivo finale del progetto è indurre un cambiamento duraturo nelle abitudini alimentari dei giovani, offrendo loro alternative per effettuare scelte consapevoli, basate sulla qualità nutrizionale degli alimenti e sulla valorizzazione della produzione agroalimentare locale.

Al via tavolo tecnico per pane a pasta dura degli Iblei Dop

Al via tavolo tecnico per pane a pasta dura degli Iblei DopRoma, 11 mar. (askanews) – E’ stato attivato il tavolo tecnico, a cui partecipa anche Alfio Spina, ricercatore Crea Cerealcoltura e Colture Industriali, per arrivare alla certificazione Dop per il pane a pasta dura degli Iblei. Il tavolo vuole rispondere innanzitutto all’esigenza di valorizzare adeguatamente la produzione di frumento duro “Russello ibleo” attraverso il riconoscimento della Dop. Inoltre, la diffusione in coltura del “Russello ibleo”, a bassi input chimici e quindi adatto all’agricoltura conservativa, convenzionale/biologica, assicura la produzione di granella idonea alla trasformazione in pane a pasta dura.


In Sicilia vengono ancora oggi coltivate alcune antiche popolazioni locali di frumento duro caratterizzate da ampia adattabilità alle condizioni pedo-climatiche delle regioni mediterranee e di peculiari caratteristiche bio-morfologiche e qualitative. Diversi studi condotti sui vecchi frumenti siciliani hanno dimostrato che costituiscono una preziosa fonte di biodiversità da conservare, tutelare e valorizzare. Alcuni di essi, proprio come il “Russello ibleo” o “Rossello”, nonostante la diffusione delle varietà migliorate, sono tuttora impiegati nella produzione di un pane tipico artigianale: il “pane a pasta dura degli Iblei”, un tradizionale pane caratterizzato da impasto poco idratato, molto diffuso e apprezzato nelle province di Ragusa e Siracusa. La dop per il pane Ibleo darebbe da un lato ai consumatori la possibilità di trovare sul mercato locale pane e pasta a marchio DOP di elevata qualità nutrizionale, organolettica e digeribilità, prodotti con il “Russello ibleo” e trasformati all’interno dell’area delimitata dal disciplinare di produzione. Dall’altro, per i produttori ci sarebbe la possibilità di veder valorizzata adeguatamente la produzione di granella di frumento duro e possibilità di poter realizzare prezzi più che doppi rispetto a prima.


Infine, lato ambiente, la diffusione del “Russello ibleo”, a ridotti input chimici assicurerebbe anche una elevata produzione di paglia, preziosa per la zootecnia dell’area Iblea.

Avviati in Sicilia pagamenti Agea a imprese colpite da peronospora

Avviati in Sicilia pagamenti Agea a imprese colpite da peronosporaRoma, 27 feb. (askanews) – Sono stati avviati in Sicilia i pagamenti da parte dell’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, destinati agli agricoltori le cui imprese sono state danneggiate dal fenomeno della peronospora. Lo rende noto Stefano Pellegrino, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.


“L’avvio dei pagamenti conferma la bontà dell’intuizione del governo Schifani nell’affidare all’Agea la gestione di questa pratica, che sta rendendo possibile, in poche settimane, l’erogazione dei fondi stanziati – spiega in una nota Pellegrino – Gli importi complessivi destinati dalla finanziaria a questo intervento sono pari a 12,5 milioni di euro, risorse fondamentali per sostenere un comparto strategico della nostra economia regionale in un momento di particolare difficoltà”. Il presidente dei deputati azzurri sottolinea come “la celerità con cui l’Agenzia sta procedendo rappresenti un segnale concreto di vicinanza alle imprese agricole del nostro territorio, duramente colpite da questa patologia delle colture. Continueremo a monitorare l’evoluzione della situazione affinché tutti gli aventi diritto possano ricevere quanto dovuto nei tempi più rapidi possibili”.