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Agrigento capitale italiana cultura 205 si presenta a New York

Agrigento capitale italiana cultura 205 si presenta a New YorkNew York, 17 ott. (askanews) – È stata presentata all’Istituto Italiano di cultura a New York, grazie alla collaborazione della Fondazione Magna Grecia, l’evento Agrigento capitale della cultura italiana 2025. Agrigento sarà nel 2025 uno dei eventi più importanti del paese, con l’inaugurazione che avverrà a gennaio da parte del presidente della Repubblica, per poi dare origine ad una serie di eventi culturali di altissimo profilo che si articoleranno durante tutto il corso dell’anno.


Agli eventi che fanno parte del dossier approvato dal ministero della cultura, si aggiungeranno gli eventi culturali locali, nazionali, internazionali finalizzati ad arricchire il dossier culturale di partenza. Forte del suo passato quale terra di emigrazione, oggi Agrigento e la provincia presentano una straordinaria sensibilità verso l’accoglienza, nell’ambito di un contesto di valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale, frutto di influenze che si sono susseguite nei secoli: araba, normanna, greca, romana, bizantina. Un patrimonio di immenso valore, materiale ed immateriale, che va coniugato con i giovani e brillanti talenti del territorio. Un fermento culturale che coinvolge i 43 comuni della provincia, enti pubblici e privati, fondazioni, università, parco archeologico, curia arcivescovile, archivio storico, scuole che stanno scommettendo sulle connessioni, sul creare il nuovo valore, sociale, umano, economico e culturale. Una grande vetrina per stimolare sogni e suggestioni che vanno tradotti in realtà. Una grande sfida stimolante ed affascinante. Agrigento, l’eterna meraviglia.

First Cisl: prestiti ancora in calo, cresce credito a consumo

First Cisl: prestiti ancora in calo, cresce credito a consumoRoma, 9 ott. (askanews) – Mentre continuano a calare i prestiti alle famiglie, il credito al consumo prosegue la sua corsa. In Italia il Taeg resta superiore sia alla media dell’area euro che a Francia e Germania. E dopo la frenata di giugno ha ripreso a correre. Ciò nonostante gli italiani continuano ad indebitarsi: nel secondo trimestre del 2024 i finanziamenti erogati sono saliti oltre i 165 miliardi. Sul totale dei prestiti richiesti il credito al consumo pesa per il 18,7% contro una media europea dell’11,2%. E’ quanto emerge da uno studio della Fondazione Fiba di First Cisl.


Nel secondo trimestre dell’anno, infatti, i prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,1% rispetto al periodo precedente. Non così quelli destinati a finanziare il consumo, che hanno visto un incremento dell’1,8%, passando da 162,419 a 165,278 miliardi. Si tratta di una tendenza in atto da tempo, che trova riscontro anche nell’ultima rilevazione condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl sui dati della Bce. L’Italia si conferma al vertice in Europa per i costi praticati sul credito al consumo: il Taeg sulle nuove operazioni ad agosto ha toccato il 10,5%, dato che resta significativamente più elevato sia rispetto alla media dell’area euro (8,55%) che a quelli di Francia (6,82%) e Germania (8,27%). Già a luglio, comunque, si era registrato un nuovo aumento dopo la diminuzione di giugno.


Proseguendo nel confronto europeo, il nostro Paese svetta anche per quanto riguarda la quota destinata al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: ad agosto si arriva al 18,7% contro una media dell’area euro dell’11,2%. Lontane, in questa classifica, restano Germania e Francia, che si fermano rispettivamente al 9,9% ed al 12,5%. Tra le regioni, l’aumento maggiore rispetto al trimestre precedente si registra in Valle d’Aosta (+ 2,3%), Lombardia (+ 2,15%) e Toscana (2,13%), quello minore in Sardegna (+ 0,99%).


Sul versante dei mutui, ad agosto emerge in modo inatteso un rincaro delle condizioni di finanziamento (dal 3,94% di luglio al 4,10%), che interrompe la tendenza alla flessione del Taeg innescatasi già prima che la Bce iniziasse, a partire da giugno, a rivedere la sua politica monetaria restrittiva tagliando i tassi. Il caso italiano resta però isolato in Europa: il Taeg ha continuato infatti nella sua parabola discendente sia in Francia che in Germania. Dopo essere rimasto costantemente su livelli più elevati fino a marzo, il dato italiano da aprile ha iniziato a convergere con quello medio dell’area euro, per poi allinearsi quasi del tutto a maggio. La discesa è continuata a giugno e luglio, fino alla battuta d’arresto di agosto. Torna quindi ad allargarsi la forbice con Germania (3,87%) e Francia (4,01%). Dall’analisi emerge inoltre che la rischiosità del credito, rappresentata dal tasso di deterioramento dei prestiti alle famiglie calcolato in relazione al numero degli affidati, pur rimanendo su livelli contenuti, è cresciuta costantemente nel corso del 2023 per poi ripiegare a partire dal primo trimestre del 2024 e scendere ancora nel secondo (da 0,245% a 0,243%). Guardando ai dati su base regionale, le difficoltà maggiori si registrano al Sud, con il picco in Sicilia (0,383%), seguita da Campania (0,36%) e Calabria (0,354%).


Va segnalata inoltre la crescita continua del fenomeno della cessione del quinto dello stipendio, una forma di prestito che, quando correlato ai consumi, denota implicazioni sul terreno sociale che non possono non destare preoccupazione. Dal 2011 alla metà del 2024 l’ammontare di questi prestiti è pressoché raddoppiato, passando da poco più di 10 miliardi ad oltre 18 miliardi.

Produzione siciliana olio di oliva a 20mila ton., -50% sul 2023

Produzione siciliana olio di oliva a 20mila ton., -50% sul 2023Roma, 2 ott. (askanews) – Una annata da dimenticare per l’olio extravergine di oliva siciliano: la produzione di olio evo made in Sicily per la campagna 2024/25 “si può confermare inferiore del 50% rispetto alla campagna precedente che già è stata insufficiente”. La produzione in Sicilia sfiorerà appena le 20mila tonnellate, ma la qualità è prevista eccellente grazie al fatto che non si è registrato alcun attacco di mosca olearia e che la raccolta è stata precoce. La causa di questo pesante calo produttivo è da imputare interamente della siccità che ha colpito l’isola durante l’estate.


Una arsura che non è stata neanche compensata dalle piogge di settembre, che non sono cadute omogeneamente “con la piovosità sperata, o almeno in modo serio e consistente”. Il risultato è che zone intesamente vocate come il Catanese o l’Ennese vedono picchi di riduzione del raccolto dell’80%, mentre nelle zone in cui ha piovuto, come il Trapanese, le drupe si sono leggermente ingrossate “dando almeno qualche speranza”. A fare il quadro di una situazione scoraggiante in una intervista ad Askanews è Giosuè Catania, presidente facenti funzioni di Cia Sicilia Orientale. La Sicilia non è stata l’unica regione a soffrire per la siccità: anche in Puglia il raccolto di olive quest’anno è più che dimezzato, e la situazione non è migliore in Calabria. Tra agosto e settembre in Sicilia, nella piana di Catania “si è accentuato il danno strutturale alle piante, stante la ridotta previsione produttiva di agosto che viene confermata”, spiega Giosuè Catania, “mentre in alcune aree dell’alta collina e nel territorio ricadente nella Sicilia Occidentale in particolar modo nel Trapanese alcune piogge di buona intensità hanno permesso un ingrossamento seppur lieve delle drupe tale da poter guardare anche al mercato delle olive da mensa con un minimo di speranza”.


Oltre alla provincia di Catania, la più danneggiata, anche la zona del basso Ennese “vede una produzione inferiore dell’80% rispetto alla campagna precedente. Nelle aree del Siracusano e del Ragusano la perdita è sempre del 60%”. Cifre che si riducono leggermente a un -40%/-50% nelle zone di alta collina e di montagna. Nell’agrigentino e nel Trapanese migliora il quadro produttivo, che registra comunque una media che sfiora il -40% rispetto al 2023. “Da aggiungere – spiega il presidente facenti funzioni di Cia Sicilia Orientale – che nelle zone primizie del ragusano e Siracusano è iniziata la raccolta con un anticipo di almeno 8/10 giorni rispetto ad una campagna normale e la resa si attesta sull’11%, che è il risultato di un frutto di pezzatura minuta che sconta l’assenza di piovosità, con una qualità però ottima grazie al fatto che non si è visto alcun attacco di mosca olearia e la raccolta avviene come sempre nel rispetto dei tempi di invaiatura precoce”.


La mancanza di consistenti partite di olio, ovviamente, “lascia presagire un aumento dei prezzi alla produzione che avrà il suo picco con le produzioni certificate”, conclude Catania.

Agricoltura, i Consorzi irrigui siciliani paseranno da 13 a 4

Agricoltura, i Consorzi irrigui siciliani paseranno da 13 a 4Roma, 1 ott. (askanews) – La Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato poco fa il testo definitivo del disegno di legge di riforma dei Consorzi irrigui, che, dopo il passaggio in commissione Bilancio, andrà in discussione a Sala d’Ercole.


La principale novità è la riduzione del numero dei Consorzi da 13 a 4, cui si accompagna la previsione di transito di tutto il personale attualmente in servizio ed una riorganizzazione complessiva dei servizi che, secondo il presidente della Commissione Gaspare Vitrano “renderà il sistema consortile più snello, con una migliore organizzazione operativa ed una migliore distribuzione delle risorse”. Una riforma “attesa da tantissimi anni che creerà un sistema che sarà in grado di rispondere al meglio alle necessità del comparto agricolo, sempre più in crisi per il cambiamento climatico e proprio per questo sempre più bisognoso di un supporto efficace nel settore strategico delle risorse irrigue”, ha aggiunto Vitrano.

Stm, domani Vestager a impianto Catania, conferenza stampa con Urso

Stm, domani Vestager a impianto Catania, conferenza stampa con UrsoRoma, 30 mag. (askanews) – La vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, sarà domani a Catania, per visitare il nuovo impianto di produzione di semiconduttori di STMicroelectronics in Sicilia. Si tratta di un impianto completamente integrato per la produzione di wafer di carburo di silicio all’avanguardia, spiega una nota della Commissione, utilizzati per produrre dispositivi elettrici ad alte prestazioni, con applicazioni nei veicoli elettrici, nelle stazioni di ricarica rapida, nelle energie rinnovabili e in altre applicazioni industriali.


Al termine della visita, attorno a mezzogiorno, Vestager terrà una conferenza stampa alla presenza del ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, del sindaco della città, Enrico Trantino, e del prefetto, Maria Carmela Librizzi. A parte la collaborazione su Mts, la responsabile dell’Antitrust Ue ha vari dossier aperti con l’Italia, tra cui l’articolato progetto di acquisizione di Ita da parte di Lufthansa, e quello di cessione della rete di Tim.


Il nuovo impianto Stm, ricorda l’Ue, ha beneficiato di una sovvenzione diretta da parte dell’Italia, approvata dalla Commissione ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato nell’ottobre 2022, in particolare sulla base dei principi stabiliti nella comunicazione relativa a una normativa sui chip per l’Europa . L’impianto rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori, contribuendo nel contempo a realizzare le transizioni digitale e verde.

Blandina (Camcom Messina): la Csr è la scelta etica delle imprese

Blandina (Camcom Messina): la Csr è la scelta etica delle impreseMilano, 9 apr. (askanews) – Il Giro d’Italia della CSR 2024 sbarca a Messina; la rassegna itinerante de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale giunge così alla sua sesta tappa. Dopo Roma, Torino, Gorizia, Teramo e Verona, l’appuntamento siciliano è in programma l’11 aprile alla Camera di Commercio di Messina – piazza Felice Cavallotti 3 – partner dell’evento insieme all’Università degli Studi di Messina. L’incontro, dal titolo “Sostenibilità: opportunità e criticità per fare impresa”, si svolgerà sia dal vivo sia in streaming sul canale YouTube del Salone. L’obiettivo è quello di condividere esperienze e progetti di sostenibilità in Sicilia, terra di accoglienza e ponte tra i mondi, a cui l’Europa guarda con crescente attenzione.


“Per molte imprese diventerà obbligatorio nei prossimi anni rendicontare l’impegno sociale e ambientale – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – Si tratta di un cambiamento importante che spingerà le aziende di tutte le dimensioni e di diversi settori a definire strategie di sostenibilità e a comunicarle in modo convincente. Trasparenza, coerenza, affidabilità saranno considerati dagli stakeholder valori sempre più importanti”. La tappa di Messina del Giro d’Italia della CSR si aprirà con i saluti istituzionali di Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina; di Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università di Messina; di Pietro Franza, presidente di Sicindustria Messina e di Rossella Sobrero.


“La responsabilità sociale è, innanzitutto, una scelta etica – commenta Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina – Quando un’impresa decide di diventare socialmente responsabile la sua gestione non si limita solo agli aspetti economici e finanziari, ma tiene conto del contesto socio-ambientale in cui opera e di tutti gli stakeholder. Inoltre, impegnarsi per essere socialmente responsabili offre non poche opportunità per le aziende. La CSR, ad esempio, consente di costruire un’immagine di azienda positiva. Che diventa un vero e proprio fattore di competitività. Per questo, la Camera di commercio già da anni ha deciso di puntare sulla CSR, aprendo uno Sportello all’interno del Palazzo camerale per sensibilizzare e accompagnare le aziende messinesi verso un percorso di Responsabilità sociale d’impresa”. A parlare delle sfide della valutazione e della rendicontazione conseguenti a queste scelte saranno Roberta Salomone, professore ordinario di Scienze Merceologiche Università di Messina e Carlo Vermiglio, professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Messina. “Sono davvero lieta che Messina sia stata scelta per il quinto anno consecutivo, come unica tappa siciliana del Salone, grazie alla virtuosa collaborazione tra l’Ateneo Peloritano e la Camera di Commercio di Messina – commenta la Rettrice dell’Università di Messina, professoressa Giovanna Spatari – Le sfide che stiamo affrontando sono caratterizzate da una elevata complessità e il ruolo degli atenei per affrontare le criticità della transizione verso lo sviluppo sostenibile è un elemento imprescindibile, che va ben oltre la semplice formazione dei futuri cittadini. Le università sono, infatti, oggi più che mai, impegnate a fornire una solida base sui temi della sostenibilità ai propri studenti, conducono ricerche interdisciplinari e propongono soluzioni innovative, contribuendo alla trasformazione verso un mondo più equo e rispettoso dell’ambiente. L’Università di Messina è, quindi, consapevole del proprio ruolo che è strategico per plasmare una società migliore e per porsi come modello virtuoso di sostenibilità”.

Lavoro, Urso: Pelligra Holding verso aggiudicazione area ex Blutec

Lavoro, Urso: Pelligra Holding verso aggiudicazione area ex BlutecRoma, 25 mar. (askanews) – I commissari per la riconversione industriale dell’ex Blutec di Termini Imerese hanno individuato la Pelligra Holding Italia quale soggetto aggiudicatario della procedura. E quanto avrebbe detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel corso dell’incontro con le parti al Mimit.


Il progetto, avrebbe detto Urso, prevede l’assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. Gli ulteriori lavoratori potranno beneficiare della Naspi per il prossimo biennio e di un successivo intervento di accompagnamento alla pensione anticipata. Vis

Iberdrola costruirà in Sicilia maggiore parco fotovoltaico italiano

Iberdrola costruirà in Sicilia maggiore parco fotovoltaico italianoRoma, 27 feb. (askanews) – Il gruppo Iberdrola ha firmato un accordo con la IB Vogt, impresa specializzata nel settore fotovoltaico per la costruzione di un parco da 245 MegaWatt in Sicilia. Lo riporta Servimedia, secondo cui si tratta del più grande progetto di questo tipo nella Penisola.


Con un comunicato Iberdrola ha riferito che il progetto è stato battezzato “Fenice” (Fénix) e che partirà già dal mese di marzo. Dovrebbe, una volta completato, essere in grado di fornire energia verde per circa 140.000 famiglie, una popolazione analoga a quella della città di Catania. Iberdrola stima di impiegarvi in maniera diretta fino a 500 lavoratori nella fase di costruzione e più di 100 addetti durante la fase operativa di funzionamento dell’impianto.

Rinnovabili, Atelli: ok Mic a impianto eolico offshore isole Egadi

Rinnovabili, Atelli: ok Mic a impianto eolico offshore isole EgadiRoma, 12 feb. (askanews) – “Il Ministero della cultura ha espresso a inizio febbraio parere positivo su un impianto offshore per la produzione di energia eolica, al largo delle Egadi, oltre le 12 miglia, di tipo flottante, da 250 MW. Questo parere segue quello – positivo – che abbiamo espresso, come Commissione Pnrr Pniec del Mase, nell’ottobre scorso, sullo stesso impianto. Registro come fatto molto positivo questa sintonia di vedute fra Ministeri, che spero possa – nel rigoroso rispetto dei ruoli – trovare in futuro nuove occasioni di conferma”. Lo dichiara Massimiliano Atelli, presidente Commissioni Tecniche Via-Vas e Pnrr-Pniec (Mase)

Omer, fornirà componenti arredo e carenature 40 Frecciarossa Etr 1000

Omer, fornirà componenti arredo e carenature 40 Frecciarossa Etr 1000Roma, 15 gen. (askanews) – OMER società attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario – comunica di aver sottoscritto, con Hitachi Rail, un contratto avente ad oggetto la fornitura di componenti di arredo e di carenature per 40 treni Frecciarossa ETR 1000 commissionati da Trenitalia.

Si tratta, informa l’azienda in una nota, di nuovi treni full Hitachi – ovvero realizzati esclusivamente da Hitachi Rail – destinati in via prioritaria alla rete italiana, seppur predisposti per correre sulle reti ad Alta Velocità d’Europa. I nuovi convogli, che conservano le principali caratteristiche dei treni già in circolazione, presenteranno delle evoluzioni dal punto di vista del design degli interni. L’ETR 1000, inoltre, è particolarmente apprezzato anche per il contenuto impatto ambientale che garantisce, oltre ad essere noto per le eccellenti prestazioni in termini di accelerazione e silenziosità e per le ridotte vibrazioni. L’avvio delle forniture da parte di Omer è previsto a partire dal 2025, con una durata del contratto prevista fino al 2028. Il valore del contratto, del quale non è possibile dare piena disclosure, contribuirà al backlog dell’azienda1 in una percentuale ricompresa in un range tra il 15 e il 20%. Giuseppe Russello, Presidente e Amministratore Delegato di OMER S.p.A., ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti di aver siglato questo importante contratto, che consolida il nostro pluriennale rapporto di collaborazione con il gruppo Hitachi Rail. Il treno ad alta velocità Frecciarossa ETR 1000 può sicuramente essere considerato il fiore all’occhiello dell’industria ferroviaria italiana. In particolare, su questa tipologia di veicolo, in questi ultimi anni, riscontriamo una cresciuta attenzione del settore verso l’esperienza di viaggio ed il comfort del passeggero, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di attenzione per l’ambiente. Ed è proprio in tale direzione che Omer sviluppa, da oltre 30 anni, le proprie iniziative di investimento e di ricerca e allo sviluppo”. Il presente comunica

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