Sanifonds accoglie i lavoratori del turismo trentinoTrento, 25 gen. (askanews) – Si allarga ancora la platea degli iscritti a Sanifonds che, nei primi mesi di quest’anno, apre le porte anche al comparto turistico trentino. Fino al 31 marzo, infatti, le aziende locali del settore potranno aderire al fondo sanitario integrativo territoriale del Trentino. L’ingresso degli operatori turistici è il risultato del lavoro svolto da Sanifonds e dalle parti datoriali che ha portato al recente accordo con le diverse sigle coinvolte: Confcommercio Trento, ASAT, Confesercenti del Trentino, FAITA, FIAVET, FIEPET, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTucs del Trentino.
La copertura riguarda i dipendenti delle imprese per la LTC (Long Term Care) e prevede la tutela per la non autosufficienza, con una rendita vitalizia di 12.000 euro all’anno. Questo prodotto, concepito come secondo pilastro previdenziale, è progettato per fornire un adeguato sostegno finanziario in un ambito, quello dei grandi rischi, che implica tipicamente spese ingenti capaci di impattare con forza sul bilancio familiare. Questo tema assume una crescente importanza di fronte alle attuali dinamiche demografiche. All’invecchiamento della popolazione – che, secondo le stime, porterà a un picco di crescita della quota over 75 entro la metà del secolo – si associa infatti un aumento della domanda delle prestazioni per la non autosufficienza. Un fenomeno che genera costi crescenti per il sistema sanitario e i cittadini e che, come tale, impone lo sviluppo di nuove soluzioni complementari – ma mai sostitutive – per il welfare pubblico. “Oggi il rafforzamento del secondo pilastro mutualistico, alimentato dalle contribuzioni ai fondi sanitari integrativi e alle mutue locali versate in attuazione dei contratti di lavoro, appare sempre più necessario per consentire alle persone di pensare efficacemente al proprio futuro – dice il presidente di Sanifonds, Nicola Svaizer – In questo scenario, in particolare, la via mutualistica evidenzia almeno due importanti vantaggi: la sostenibilità economica, fondata sull’utilizzo di risorse contrattuali che non intaccano gli stipendi dei lavoratori e di incentivi fiscali che riducono il costo per i datori di lavoro, e l’equità che, attraverso la ripartizione, consente ai soggetti gravati da maggior rischio assicurativo di sopportare lo stesso costo di quelli meno rischiosi”.
L’ingresso dei lavoratori del turismo, infine, assume per Sanifonds un duplice e importante significato. Da un lato, infatti, spicca la particolare rilevanza del settore che ha da sempre un ruolo centrale nell’economia del territorio. L’adesione del comparto, al tempo stesso, contribuisce inoltre alla crescita della platea del fondo sanitario che viaggia oggi verso gli 80mila iscritti. Un dato significativo, quest’ultimo, in considerazione del nesso esistente tra la taglia dimensionale e la capacità di migliorare costantemente i servizi offerti.
PwC presenta con Allitude il nuovo Centro di Eccellenza a TrentoTrento, 26 set. (askanews) – PwC Italia presenta, insieme ad Allitude – Società di outsourcing informatico e di back-office per il settore bancario del Gruppo Cassa Centrale – e a Cassa Centrale Banca, l’apertura del nuovo Centro di Eccellenza PwC in ambito tecnologia e innovazione che consoliderà la partnership pluriennale di PwC con il Gruppo Cassa Centrale, rafforzando la presenza sul territorio di entrambi gli attori.
Ad annunciarlo – nel corso di una conferenza stampa presso “AlliSpace”, il nuovo spazio di lavoro Allitude a Trento – sono stati oggi i vertici delle società: il presidente e amministratore delegato di PwC Italia Giovanni Andrea Toselli, e il chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude Manuele Margini. Hanno preso parte all’incontro anche l’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento Achille Spinelli e il direttore generale Paolo Nicoletti. Con 543 mila abitanti e 166 Comuni, la Provincia Autonoma di Trento si colloca ai vertici delle classifiche nazionali in termini di PIL pro capite e per incidenza sul PIL della spesa per attività di ricerca digitale, su livelli superiori alla media nazionale.
Il Centro di Eccellenza PwC si inserisce in un territorio capace di favorire un contesto al servizio dell’innovazione. Il Trentino-Alto Adige conta già varie realtà attive a livello nazionale, tra cui l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Hub d’Innovazione Trentino. Il nuovo Centro ha l’obiettivo di creare e sviluppare un ecosistema d’innovazione, valorizzando la ricerca e dando ulteriore impulso alle realtà presenti sul territorio. Si pone come fulcro per lo sviluppo tecnologico unificando “Innovazione” e “Delivery” per garantire l’accesso a soluzioni all’avanguardia e fornire un supporto concreto ai processi di trasformazione. La componente di Innovazione si occuperà di creare un ecosistema volto a valorizzare le migliori idee sviluppate da start up, Università, Fondazione Bruno Kessler e altri enti locali e agirà da Innovation Lab, come vero e proprio acceleratore di progetti. La componente di Delivery si occuperà dello sviluppo e della realizzazione di soluzioni IT innovative.
“Le imprese italiane hanno un gap digitale importante: ad oggi hanno un’intensità digitale d’impresa al 60%. Le stime sulla crescita del digitale nei prossimi anni sono influenzate dall’attuazione del PNRR, che prevede investimenti per circa 50 miliardi di euro entro il 2026 – ha detto Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia – Il nostro sforzo è quello di implementare già oggi un modello virtuoso di collaborazione, tra enti privati e pubblici, che possa attirare i migliori talenti e creare posti di lavoro con ricadute positive sul territorio. Un modello replicabile anche in altri ambiti e settori per valorizzare le eccellenze territoriali. Un progetto che vuole essere un volano di crescita per supportare concretamente il Sistema Paese”. “Al giorno d’oggi, sempre più, tecnologia e innovazione rappresentano driver di successo per lo sviluppo e la crescita di ogni attività, anche dell’industria bancaria – ha evidenziato Sandro Bolognesi, amministratore delegato di Cassa Centrale Banca – Il nuovo Centro di Eccellenza PwC ci aiuterà a proseguire nel nostro percorso di sviluppo tecnologico, con l’obiettivo di fornire servizi evoluti ai nostri soci, alle famiglie e alle imprese, rimanendo fedeli al nostro DNA di banche di credito cooperativo”.
“Sin da subito abbiamo creduto molto nel progetto di un nuovo Centro di Eccellenza PwC sul nostro territorio, in grado di fare leva su un Network internazionale come quello di PwC – ha dichiarato Manuele Margini, chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude – In particolare, per Allitude e per l’intero Gruppo Cassa Centrale, il Centro rappresenterà un acceleratore nel percorso di trasformazione già intrapreso. Abiliterà un meccanismo virtuoso di progressiva contaminazione di idee, tecnologie ed esperienze favorendo un miglioramento continuo delle nostre professionalità, delle nostre persone, oltre che dei prodotti e servizi che mettiamo a disposizione delle Banche del Gruppo e clienti”. Il nuovo Centro di Eccellenza PwC di Trento coinvolgerà circa 50 persone, in prevalenza giovani provenienti dalla istituzioni culturali della Provincia, e sarà operativo a partire da maggio 2024. (Nella foto, da sinistra: Giovanni Andrea Toselli presidente e amministratore delegato di PwC Italia, Mario Cristina Partner PwC Italia, Manuele Margini chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude, Achille Spinelli assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento)
A Trento la sostenibilità è una questione di culturaMilano, 2 mag. (askanews) – Cultura e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia. Se da una parte la cultura è un motore dello sviluppo sostenibile, dall’altra la sostenibilità è uno dei pilastri della promozione del patrimonio culturale. Se ne parlerà, con diversi esempi concreti, nel corso della nona e penultima tappa del Giro d’Italia della CSR, in programma l’8 maggio al Muse-Museo delle Scienze di Trento. Al centro del dibattito ci saranno le imprese italiane che hanno scelto di promuovere e sostenere iniziative culturali non solo per avere ritorni positivi e diffondere i propri valori in modo nuovo, ma anche per contribuire in modo concreto allo sviluppo della comunità e alla valorizzazione del territorio. Fondendo con soluzioni creative cultura della sostenibilità e sostenibilità della cultura. L’evento sarà visibile anche in streaming sul canale Facebook de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale e del MUSE.
“Sostenere iniziative culturali porta ritorni positivi per l’impresa – commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, che ha dato vita undici anni fa al Giro d’Italia della CSR – Rafforza la reputazione, migliora la relazione con gli stakeholder, consente di intercettare nuovi pubblici, permette di diffondere i propri valori in modo nuovo. La collaborazione con gli enti culturali può anche contribuire in modo concreto allo sviluppo della comunità e alla valorizzazione del territorio”. Dopo gli appuntamenti di Torino, Messina, Savona, Udine, Roma, Napoli, Bologna e Padova, l’incontro di Trento del Giro si svolgerà alle 14.30 presso il Muse-Museo delle Scienze, partner dell’evento e istituzione che da tempo sviluppa collaborazioni virtuose e partenariati specifici con il settore privato. Tra questi, il recente riallestimento della Galleria della Sostenibilità, la sezione espositiva permanente del Museo dedicata ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, che include la Goal Zero Area destinata alle aziende e alle loro soluzioni innovative e amiche del pianeta.
“Dal momento che è la cultura, nel suo perenne trasmigrare, a costituire il ‘senso’ che ogni società ha di se stessa, il tema della sostenibilità e del perseguimento dello sviluppo sostenibile non può che procedere da una solida base culturale – spiega il direttore del Muse Michele Lanzinger – Con questo approccio abbiamo impostato un pomeriggio di riflessioni con diversi soggetti che operano nel settore culturale e dell’economia con l’obiettivo di indagare quali opportunità possano emergere dal partenariato pubblico-privato e in particolare dai rapporti del settore museale con il tessuto produttivo privato e con il turismo. Nell’incontro si rifletterà sulle nuove funzioni che le istituzioni culturali sono chiamate a fare emergere alla luce dell’Agenda 2030 dell’Onu e su come, nel loro rapporto con i settori produttivi e di sviluppo locale, tali iniziative possano concorrere a sensibilizzare i territori sui temi della cultura come bene comune, della transizione verde e della sostenibilità”. Musei e istituzioni culturali, incluse quelle nelle località turistiche, hanno un ruolo importante nella realizzazione di uno sviluppo globale più sostenibile. Fondendo attività creativa, opere di denuncia sociale e azioni di responsabilizzazione, possono dare il loro contributo alle agende di sviluppo sostenibile, inclusi gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: sono le famose “cinque P” ispirate all’Agenda delle Nazioni Unite, ovvero Persone, Pianeta, Prosperita’, Partenariato e Pace. Tutto questo passando attraverso un dialogo sempre più stretto e produttivo tra istituzioni, operatori del settore culturale e pubblico. La prima parte della tappa trentina del Giro sarà dedicata a queste tematiche, con il racconto di progetti e best practices sia locali che nazionali. Interverranno Stefano Baia Curioni, direttore di Palazzo Te a Mantova e professore associato dell’Università Bocconi; Lorenzo Balbi, direttore del Mambo-Museo d’Arte Moderna di Bologna e presidente di Amaci, Associazione dei Musei d’Arte contemporanea italiani; Alessandra Schiavuzzi, dirigente del servizio Attività e produzione culturale della Provincia Autonoma di Trento e Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing.
Un quadro dettagliato del ‘sistema cultura’ sarà fornito, nella seconda parte della tappa di Trento, da Annalisa Cicerchia, economista della cultura e prima ricercatrice Istat, e da Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento. Seguirà una tavola rotonda dedicata al mondo dell’imprenditoria, per esplorare l’evoluzione delle aziende italiane nel solco della cultura sostenibile. A raccontare realtà innovative saranno Marco Amato, corporate communication senior manager del Gruppo Lavazza e direttore del Museo Lavazza; Giorgia Agazzani, ESG Specialist di Bper Banca; Mauro Franzoni, amministratore delegato di Levico Acque; Lucia Simonato, direttrice HR di Würth e Patrizia Pizzini di Alls Consulting. Di pari passo con il Giro d’Italia della CSR prosegue anche l’attività del Salone Extra, iniziata nel 2020, che da gennaio a giugno propone presentazioni di libri, incontri di networking e tavole rotonde pensati per esplorare ulteriormente gli argomenti affrontati nelle tappe e approfondire le diverse tematiche legate alla sostenibilità. Il 28 maggio verrà presentato durante un evento del Salone Extra il secondo numero della nuova collana Quaderni del Salone della CSR che sarà dedicato al tema della valorizzazione e dell’inclusione.
Nel 2023 il Salone promuove la seconda edizione del Premio Impatto, un’iniziativa sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto premiate il 3 ottobre 2022 a Milano tre imprese profit e tre non profit, il regolamento del premio e le schede di adesione per imprese e terzo settore sono online sul sito de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.