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Comunali, giunta Trentino Alto Adige propone voto il 4 maggio

Comunali, giunta Trentino Alto Adige propone voto il 4 maggioRoma, 28 ago. (askanews) – La giunta regionale del Trentino Alto Adige ha avviato l’iter dove propone il 4 maggio 2025 come data per le elezioni per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali della Regione. Lo ha deciso la giunta regionale che ha proposto l’eventuale turno di ballottaggio per domenica 18 maggio 2025.


La giunta avrebbe indicato il 4 maggio perché l’11 maggio coincide con l’adunata degli alpini a Biella. Votare, invece, il 18 maggio avrebbe portato il ballottaggio durante il ponte del 1° giugno. La stessa cosa accadrebbe ipotizzando la data del 25 maggio, perché il ballottaggio sarebbe così previsto per l’8 giugno, che in Alto Adige coincide con il ponte per la festività di Pentecoste. (segue)

Unteberger (Svp): francobollo Gentile offesa a storia Sudtirolo

Unteberger (Svp): francobollo Gentile offesa a storia SudtiroloRoma, 5 ago. (askanews) – “Lascia senza parole il francobollo per commemorare la figura di Giovanni Gentile, la cui riforma della scuola è stata uno dei pilastri per l’italianizzazione forzata del Sudtirolo durante il fascismo”. Così in una nota la senatrice della Svp e Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.


“Giovanni Gentile fu il ministro dell’Istruzione che in epoca fascista proibì l’uso del tedesco nelle scuole del Sudtirolo. Le bambine e i bambini furono privati della loro lingua e costretti a studiare in un’altra che non conoscevano. Nacquero così le scuole clandestine, le cosiddette Katakombenschulen”, spiega. “Erano soprattutto le donne, tra cui anche mia nonna, che continuavano in segreto a insegnare il tedesco. Lo facevano rischiando la vita e non poche tra loro furono arrestate. Anche se quella di Gentile è una figura complessa, non si deve dimenticare che collaborò attivamente con il regime fascista e che ebbe un ruolo di primo piano nel tentativo di cancellazione della minoranza tedesca. Celebrarlo con un francobollo è un affronto per il Sudtirolo”, conclude.

Trentino Alto Adige, insediata commissione paritetica

Trentino Alto Adige, insediata commissione pariteticaRoma, 30 mag. (askanews) – Ufficialmente insediata oggi la commissione paritetica per la Regione Trentino-Alto Adige, che riunisce i rappresentanti per le Province autonome di Trento e di Bolzano. “È stato per me un piacere portare i saluti a nome del Governo, che convintamente prosegue il lavoro per la revisione degli Statuti di autonomia, muovendosi al fianco dei territori. Il piacere è doppio, visto che ho avuto il privilegio di ricoprire anche l’incarico di presidente della commissione dei sei e ho potuto toccare con mano l’importante attività svolta da quest’assise”. Così sui social il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Trentino Alto Adige, Kompatscher assegna le deleghe alla giunta

Trentino Alto Adige, Kompatscher assegna le deleghe alla giuntaRoma, 21 mar. (askanews) – Il presidente della giunta regionale del Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, ha firmato il decreto per l’assegnazione delle deleghe.


Kompatscher si è riservato le deleghe su normative di attuazione; rapporti con gli organi dello Stato e con organismi interregionali, nazionali ed europei; gli affari istituzionali; le applicazione dei principi di trasparenza, di partecipazione, di semplificazione e di autocertificazione e in materia di protezione dei dati personali; le forme di cooperazione tra le due Province autonome in accordo con la vicepresidente sostituta del Presidente; le partecipazioni in enti e società di capitali; l’attuazione della delega delle funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari; le funzioni regionali in materia di Giudici di Pace; il Bollettino ufficiale; l’ordinamento del servizio antincendi, degli enti di credito a carattere regionale, dei Libri fondiari e della cooperazione e l’ordinamento delle Camere di Commercio. Alla vicepresidente e sostituta del presidente, Giulia Zanotelli, vanno il bilancio; l’ordinamento degli uffici regionali e del personale; patrimonio e digitalizzazione e le forme di cooperazione tra le due province autonome in accordo con il Presidente.


Al vicepresidente e assessore, Franz Thomas Locher, vanno l’ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni, comprese le istituzioni di nuovi comuni e modifiche alle loro circoscrizioni e denominazioni; l’ordinamento del personale dei comuni, le iniziative popolari e referendum per le leggi regionali; le elezioni dei consiglio comunali; l’ordinamento degli enti pararegionali; i contributi di miglioria in relazione ad opere pubbliche eseguite dagli altri enti pubblici nell’ambito del territorio regionale; l’espropriazione per pubblica utilità non riguardanti opere a carico prevalente e diretto dello Stato e le materie di competenza provinciale. All’assessore Angelo Gennaccaro vanno gli interventi ai sensi del Testo Unificato delle leggi regionali sulle iniziative per la promozione dell’integrazione europea e disposizioni per lo svolgimento di particolari attività di interesse regionale relativamente alla valorizzazione delle minoranze etniche e gli interventi a favore delle popolazioni dei paesi extracomunitari.


All’assessore Carlo Daldoss vanno gli interventi a favore della famiglia nel campo della previdenza integrativa e delle assicurazioni sociali; interventi a sostegno della previdenza complementare volti a incentivare e sostenere lo sviluppo delle prestazioni pensionistiche aggiuntive; Pensplan e pensione complementare; l’ordinamento delle aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP) e l’ordinamento degli enti previdenziali sanitari. L’assessore Luca Guglielmi avrà la delega in materia di tutela e promozione delle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Autonomia, Calderoli: responsabilità amministrare concetto fondamentale

Autonomia, Calderoli: responsabilità amministrare concetto fondamentaleRoma, 12 mar. (askanews) – “Consiglio a tutti la lettura degli odierni interventi dei presidenti Fugatti e Kompatscher. Sia a coloro che sostengono l’Autonomia differenziata, sia ai suoi detrattori e a chi ancora parla di spacca-Italia. Dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, che hanno sottoscritto in queste ore accordi col Governo per lo sviluppo e la coesione, si ribadisce con forza un concetto fondamentale: la responsabilità di saper amministrare. L’esperienza di questa terra, e in particolare dallo storico esempio dell’Alto Adige e della sua crescita grazie allo statuto speciale, sono un esempio virtuoso della potenzialità che l’autonomia può sprigionare, nell’interesse dei cittadini e di tutto il Paese”. Lo scrive attraverso i suoi canali social il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, rilanciando le dichiarazioni di Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher al momento della firma dei rispettivi accordi col Governo per lo sviluppo e la coesione con le Province Autonome di Trento e Bolzano.

Autonomia, Caledroli incontra presidenti Province Trento e Bolzano

Autonomia, Caledroli incontra presidenti Province Trento e BolzanoRoma, 20 dic. (askanews) – Si è svolto questa mattina a Roma un tavolo di confronto tra il governo, con Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie e le Province Autonome di Trento e Bolzano, rappresentate in primis dai presidenti, Maurizio Fugatti e ArnoKompatscher, per approfondire l’iniziativa dei presidenti con cui si chiede di modificare gli statuti speciali, in coerenza con l’attenzione al tema dell’autonomia regionale. Il tema è oggetto di attenzione da parte del Governo e intendiamo valutare insieme tutte le iniziative necessarie, ha sottolineato Calderoli in un post sui social.

“Si tratta di un’occasione per fare un ulteriore passo in avanti in quel percorso di ammodernamento e rafforzamento della nostra Autonomia, alla luce dei processi di riforma avviati ed in considerazione della necessità di adeguare ai tempi l’importante cornice entro la quale collocare il nostro rapportarsi con lo Stato, in tutti i campi in cui siamo chiamati ad interagire. Puntando, ovviamente a far riconoscere la validità dell’impianto autonomistico non solo per i territori interessati ma per l’interno sistema Paese”, aveva detto alla vigilia Fugatti.

Alto Adige, Spagnolli(Aut): da votanti tedeschi no a intesa Svp-Fdi

Alto Adige, Spagnolli(Aut): da votanti tedeschi no a intesa Svp-FdiRoma, 24 ott. (askanews) – “Per un anno pezzi della Svp hanno descritto l’alleanza con Fratelli d’Italia come ineluttabile, spiegando che non c’era nulla da temere dall’ingresso degli eredi del Movimento Sociale nel governo dell’Alto Adige. Questo disegno politico è stato clamorosamente bocciato dagli elettori di lingua tedesca, che hanno reagito lasciando la Svp per convergere soprattutto sui Süd-Tiroler Freiheit, che sono passati da 16mila a 30mila voti e da sesta a quasi seconda forza politica provinciale”. Così in una nota il senatore Luigi Spagnolli vicepresidente del Gruppo per le Autonomie.

Secondo Spagnolli “il messaggio degli elettori è stato semplice ed inequivocabile: se voi volete farci andare con la Meloni, noi allora vogliamo andare con l’Austria”. “Io penso – prosegue – che qualsiasi riflessione sugli equilibri futuri non possa partire che da questo dato. Facendo davvero un Governo con Fratelli d’Italia, la Svp rischia di dare ulteriore alimento a spinte centrifughe che possono minare la coesione sociale dell’Alto Adige. E questa sì che sarebbe la vera sconfitta storica per il partito nato per unire la popolazione di lingua tedesca”.

Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma cala

Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma calaRoma, 23 ott. (askanews) – In Trentino Massimo Fugatti centra il bis, mentre in Alto Adige, il sensibile calo della Sudtirol-Volkspartei apre scenari inconsueti per la formazione della giunta provinciale.

Trento Maurizio Fugatti, il presidente uscente della Provincia di Trento, sostenuto da una coalizione di centrodestra, ha vinto le elezioni provinciali con il 51,82% dei voti (21 seggi), e si conferma, per un secondo mandato, sullo scranno più alto di Palazzo Trentini. “Il centrodestra unito porta a casa un altro grande risultato. Complimenti a Maurizio Fugatti, rieletto presidente della Provincia autonoma di Trento e buon lavoro a lui e a tutta la squadra”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per i risultati in Trentino sottolineando che la “Lega e Civica del presidente sono la prima forza politica con oltre il 20%… Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra”, ha scritto il vice premier sui social.

“Credo che i cittadini trentini abbiano apprezzato il lavoro anche difficile fatto in questi cinque anni dal sottoscritto dai suoi assessori e dai suoi consiglieri provinciali e alla fine ci abbiano premiato”, ha commentato Fugatti subito dopo la certezza della vittoria. Il Pd di Elly Schlein, che sosteneva il candidato presidente Francesco Valduga (assieme ad Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) è il primo partito con il 16.64%. Valduga, con la coalizione di centro sinistra, ha raccolto complessivamente il 37,4% (13 seggi). Forza Italia, alla prima elezione senza il presidente Berlusconi, si è fermata 2.02% e si ritrova fuori dal Consiglio. Stessa sorte per il MoVimento 5 stelle che non è andato oltre l’1.95%.

Bolzano Le urne della provincia di Bolzano e dell’Alto Adige – con una legge elettorale differente – hanno decretato un ridimensionamento della Sudtirol-Volkspartei, del presidente uscente Arno Kompatscher, che punta al suo terzo mandato. La Svp scende dal 41% del 2018 al minimo storico del 34,5%. I 13 consiglieri eletti non basteranno per formare la nuova giunta e Kompatscher dovrà comporre il puzzle delle alleanze per raggiungere quota 18.

I voti della Svp sono stati intercettati in buona parte dalla destra tedesca a partire dagli indipendentisti di Süd-Tiroler Freiheit che raddoppiano preferenze e seggi(10,9%, 4) e dalla formazione no vax JWA- Wirth Anderlan (5,9%, 2 seggi). Male la Lega che dall’11% del 2018 che la vide primo partito di lingua italiana scende al 3% (1 seggio), sorpassata non solo da Fratelli d’Italia, triplica i voti (6%. 2 seggi) e diventa il primo partito in lingua italiana, ma anche dal Pd che sale dal 3% del 2018 all’attuale 3.5%, 1 seggio. Restano fuori dal consiglio Cinque stelle, Forza Italia, Centro destra ed Enzian.

Orsi, Fugatti: attendiamo decisione Tar per abbattimento orsa

Orsi, Fugatti: attendiamo decisione Tar per abbattimento orsaRoma, 20 apr. (askanews) – “Attendiamo il responso del Tar cui ci siamo rivolti per chiedere ancora l’abbattimento dell’orsa. Lo prevede il Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali, ndr), il protocollo sottoscritto dalla Provincia di Trento al ministero dell’Ambiente e che disciplina il rapporto degli orsi con il nostro territorio”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a Cinque Minuti su Rai 1.

“Il Pacobace prevedeva la reintroduzione di una cinquantina di orsi che si sarebbero poi dispersi sull’arco Alpino. Oggi ne abbiamo più di cento e sono tutti sul territorio Trentino e stanno compromettendo l’equilibrio uomo-animale mettendo in difficoltà le comunità di montagna che non riescono a convivere con questo numero di animali”, ha spiegato Fugatti precisando che gli orsi da eliminare sarebbero 70. “Il Pacobace stabilisce l’abbattimento dell’orso che attacca una persona e in questo caso l’ha anche ammazzata”, ha ribadito il presidente della Provincia sottolineando che “bisogna rispettare il dolore dei genitori di Andrea Papi”, il runner ucciso dall’orsa.