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Meloni: in Siria segnali incoraggianti ma aspettiamo i fatti

Meloni: in Siria segnali incoraggianti ma aspettiamo i fattiMilano, 17 dic. (askanews) – La caduta di Assad in Siria è “una buona notizia”, ma le forze ribelli che si sono affermate “sono eterogenee, hanno una diversa estrazione e interessi potenzialmente contrastanti. C’è ovviamente preoccupazione, e l’Italia, unica tra le nazioni de G7 ad avere un’ambasciata aperta a Damasco, è pronta a interloquire con la leadership siriana in un contesto di valutazioni e azioni condivise con i partner europei e internazionali”. Lo ha detto la presidente del COnssiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio Ue.


“I primi segnali sono incoraggianti ma serve – ha sottolineato – massima prudenza, alle parole devono seguire i fatti e sui fatti giudicheremo le nuove autorità siriane. Elemento decisivo sarà l’atteggiamento verso minoranze etniche e religiose, e penso ai cristinai troppo spesso oggetto di persecuzioni. Non ci può essere spazio per l’Isis o per una Siria base di nuovi gruppi terroristici”.

Telefonata Meloni-Erdogan: preservare l’unità e l’integrità territoriale della Siria

Telefonata Meloni-Erdogan: preservare l’unità e l’integrità territoriale della SiriaRoma, 10 dic. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incentrato sugli ultimi sviluppi in Siria, nel corso del quale ha denunciato “l’aggressione israeliana”. Lo ha riferito la presidenza turca in una nota riportata dai media turchi.


Il leader turco ha assicurato che “l’obiettivo è ripristinare la pace, la libertà, il dialogo e la giustizia in Siria, e raggiungere la stabilità preservando l’integrità territoriale”. Quindi ha denunciato “l’aggressione israeliana in Siria”, sottolineando che “non contribuisce alla stabilizzazione del paese”. Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha ribadito “l’importanza di preservare l’unità e l’integrità territoriale della Siria e di assicurare una transizione pacifica e inclusiva che possa anche contribuire alla stabilità regionale”.


La premier “ha inoltre sottolineato l’assoluta necessità di garantire l’incolumità dei civili e di tutelare tutte le minoranze presenti in Siria, inclusa quella cristiana”. “Alla luce della rapida evoluzione della situazione sul terreno – conclude la nota – i due leader hanno concordato di mantenersi in stretto raccordo”.

Siria, Meloni a Erdogan: preservare unità e integrità territoriale

Siria, Meloni a Erdogan: preservare unità e integrità territorialeRoma, 10 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria.


Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha ribadito “l’importanza di preservare l’unità e l’integrità territoriale della Siria e di assicurare una transizione pacifica e inclusiva che possa anche contribuire alla stabilità regionale”. La premier “ha inoltre sottolineato l’assoluta necessità di garantire l’incolumità dei civili e di tutelare tutte le minoranze presenti in Siria, inclusa quella cristiana”.


“Alla luce della rapida evoluzione della situazione sul terreno – conclude la nota – i due leader hanno concordato di mantenersi in stretto raccordo”.

G7, anche la Siria all’ordine del giorno del summit convocato da Meloni venerdì

G7, anche la Siria all’ordine del giorno del summit convocato da Meloni venerdìRoma, 10 dic. (askanews) – La situazione in Siria sarà uno dei temi al centro della riunione da remoto dei leader del G7 in programma venerdì. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.


Il vertice, viene spiegato, era stato convocato alcuni giorni fa, prima della caduta del regime di Bashar al Assad, dalla premier Giorgia Meloni come appuntamento conclusivo della presidenza italiana del Gruppo. Fra i temi all’ordine del giorno della riunione – spiegano le stesse fonti – anche le altre crisi internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente.


Sulla bozza del comunicato finale stanno ancora lavorando gli sherpa.

G7, anche la Siria all’odg summit G7 convocato da Meloni venerdì

G7, anche la Siria all’odg summit G7 convocato da Meloni venerdìRoma, 10 dic. (askanews) – La situazione in Siria sarà uno dei temi al centro della riunione da remoto dei leader del G7 in programma venerdì. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.


Il vertice, viene spiegato, era stato convocato alcuni giorni fa, prima della caduta del regime di Bashar al Assad, dalla premier Giorgia Meloni come appuntamento conclusivo della presidenza italiana del Gruppo. Fra i temi all’ordine del giorno della riunione – spiegano le stesse fonti – anche le altre crisi internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente.


Sulla bozza del comunicato finale stanno ancora lavorando gli sherpa.

Siria, Governo: incolumità civili e transizione pacifica le priorità

Siria, Governo: incolumità civili e transizione pacifica le prioritàRoma, 9 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei Ministri, ha presieduto a Palazzo Chigi un vertice per valutare l’evoluzione della situazione in Siria, le sue prime implicazioni e le relative misure da adottare. Alla riunione hanno partecipato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, e i vertici dei servizi segreti.


“In un momento in cui i combattimenti ancora proseguono in alcune regioni della Siria – si legge in un nota – la riunione ha ribadito l’assoluta priorità attribuita all’incolumità dei civili e alla necessità di assicurare una transizione pacifica e inclusiva. Particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza dei cittadini italiani, alla tutela dei cristiani e di tutte le minoranze”. “Il Governo – conclude la nota – continuerà a seguire da vicino gli sviluppi, in stretto contatto con i principali partner regionali, europei e del G7”.

Siria,Tajani: siaomo preoccupati, si rischia collasso migratorio

Siria,Tajani: siaomo preoccupati, si rischia collasso migratorioRoma, 1 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso “preoccupazione” per le tensioni in Siria. “Stiamo seguendo minuto per minuto anche la situazione dei nostri connazionali, è difficile passare dal Nord al Sud, andare da Aleppo verso Damasco. Con il nostro ambasciatore stiamo vedendo come aiutare i 120 italiani che stanno ad Aleppo”, ha spiegato a margine dell’assemblea nazionale di Noi moderati.


“Il problema è che si rischia un collasso migratorio: se continua la guerra civile rischiamo di vedere ripetersi quanto accaduto qualche anno fa”, ha osservato.

Meloni a Tripoli per il business forum (si parla di migranti e Piano Mattei)

Meloni a Tripoli per il business forum (si parla di migranti e Piano Mattei)Roma, 29 ott. (askanews) – Rilanciare la cooperazione economica, collaborare nella gestione dei migranti e nell’attuazione del Piano Mattei. Questi gli obiettivi della missione a Tripoli della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che partecipa al business forum italo-libico. L’evento torna a svolgersi in Libia dopo oltre 10 anni e coincide con la quarta visita della premier nel Paese.


La premier è accompagnata dal ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. L’evento – a cui partecipano oltre 200 imprese italiane – sarà inaugurato dagli interventi di Meloni e del primo ministro Dabaiba e si articolerà in sessioni plenarie dedicate al contesto economico e produttivo italiano e libico, tavoli settoriali per energia, pesca e agroindustria, sanità e farmaceutica e infrastrutture e design, una sessione con un focus particolare sulla formazione universitaria e tecnica e incontri business to business. A margine del business forum, la premier avrà un incontro con Dabaiba.


La collaborazione fra Italia e Libia – viene sottolineato da fonti italiane – non si limita al solo ambito economico, ma abbraccia anche il dossier migratorio, nel quale l’Italia resta fortemente impegnata. Italia e Libia coopereranno anche nel dare vita a “partenariati egualitari” nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e rafforzeranno le relazioni con le nazioni africane di origine e transito secondo le linee tracciate dal Processo di Roma e dal Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli dello scorso luglio. Meloni ribadirà anche il “sostegno del Governo italiano agli sforzi delle Nazioni Unite per il rilancio di un processo politico che porti alla riunificazione di tutte le istituzioni libiche”.

Meloni in Libia, è arrivata a Tripoli e poi tappa a Bengasi

Meloni in Libia, è arrivata a Tripoli e poi tappa a BengasiRoma, 7 mag. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata all’aeroporto di Tripoli accolta dal Ministro degli Esteri facente funzioni libico, Taher Baor, e dall’Ambasciatore d’Italia in Libia, Gianluca Alberini.


Meloni è accompagnata dal ministro dell’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, dal ministro della Salute, Orazio Schillaci e dal ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi – A Tripoli la premier incontrerà il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. In occasione della visita, verranno firmate dai tre ministri italiani con gli omologhi libici delle dichiarazioni di intenti in materia di cooperazione universitaria e ricerca, salute, sport e giovani nella cornice del Piano Mattei per l’Africa.


Prevista una tappa successiva a Bengasi per incontrare il generale dell’Esercito nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar, in linea con l’impegno consolidato dell’Italia a essere presente in tutta la Libia e a lavorare con tutti gli attori libici.

Libia, Mattarella e Steinmeier: ricostruire l’unità nazionale

Libia, Mattarella e Steinmeier: ricostruire l’unità nazionaleRoma, 21 set. (askanews) – “Dopo il disastro naturale in Libia, riaffermiamo la nostra solidarietà al popolo libico e ammiriamo gli sforzi instancabili delle squadre di soccorso libiche e internazionali sul terreno. La Germania e l’Italia stanno fornendo tutto il sostegno possibile, in collaborazione con molti altri Paesi”. Lo dichiarano, in una nota congiunta diffusa in occasione della loro visita in Sicilia, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e il presidente della Repubblica federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier.

“Plaudiamo – si legge nel comunicato – al notevole senso di solidarietà del popolo libico e alla collaborazione in corso tra tutte le parti, gruppi e istituzioni, senza distinzione tra Ovest, Est e Sud, così come la mobilitazione internazionale. Auspichiamo che questo disastro possa essere uno stimolo all’azione. Sulla scia di questa terribile tragedia – dove i bisogni dei cittadini libici contano sopra ogni altra cosa – incoraggiamo tutti gli attori politici ad ascoltare l’appello del popolo libico per la pace e la stabilità, al fine di costruire – concludono Mattarella e Steinmeier – un rinnovato senso di unità nazionale “.

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