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Puglia,Emiliano: mai detto ritenere inopportuna audizione Antimafia

Puglia,Emiliano: mai detto ritenere inopportuna audizione AntimafiaRoma, 30 apr. (askanews) – “La frase attribuita tra virgolette al Presidente della Regione Puglia “inopportuno che io venga in Commissione antimafia” non è mai stata pronunciata, come dimostrato dalla lettera inviata alla Commissione io 24/04 e resa pubblica ieri per ripristinare la verità. È falsa la ricostruzione fatta ieri dall’onorevole De Corato, e riportata da alcune fonti di di stampa, secondo il quale a parlare di ‘inopportunità politica’ sarebbe stato Emiliano venerdì scorso agli uffici della commissione parlamentare Antimafia, perché il presidente Emiliano non ha avuto interlocuzioni con gli uffici della Commissione”.

Puglia, Bellanova (Iv): punta dell’iceberg di sistema sbagliato

Puglia, Bellanova (Iv): punta dell’iceberg di sistema sbagliatoRoma, 12 apr. (askanews) – “Da anni contesto il sistema di potere di Michele Emiliano in Puglia. Le vicende di questi giorni rappresentano solo la punta dell’iceberg di un modello sbagliato di politica, attraverso cui nella nostra regione da anni si occupa il potere con i propri fedelissimi, a scapito del bene comune”. Lo scrive sui social la dirigente di Italia Viva Teresa Bellanova.


“Non si tratta solo di una questione giudiziaria (di cui sarà la magistratura a farsi carico): è il risultato di anni di malapolitica, di metodi opachi, di gestione notabilare del potere, di concezione proprietaria del partito, a cui in pochi abbiamo avuto la forza di opporci, denunciandone le storture e chiedendo a gran voce verità e giustizia”, spiega Bellanova. “Oggi gridate allo scandalo, vi riempite la bocca di belle parole, chiedete a gran voce etica e morale, ma mai una volta vi siete alzati in piedi per denunciare chi, senza la minima esitazione, ha praticato in modo cinico il peggior trasformismo, da destra a sinistra, da sinistra a destra, fino al sostegno, vergognoso, di candidati iscritti a Casapound. E mentre siedevate con supponenza al fianco dei vostri alleati, noi eravamo, e siamo sempre stati, orgogliosamente da un’altra parte: dalla parte della politica, la buona politica. E dalla parte dei cittadini pugliesi e della Puglia”, conclude Bellanova.

Puglia, Emiliano: con Conte non abbiamo parlato di assessorati

Puglia, Emiliano: con Conte non abbiamo parlato di assessoratiRoma, 11 apr. (askanews) – “Con Conte non si è parlato di assessorati da assegnare a chicchessia”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Cinque Minuti su Rai 1.


“Quel che è certo è che occorre che le amministrazioni abbiano meccanismi che siano un po’ più complicati della normale anticorruzione, per prevedere non dico il futuro, ma almeno le condotte delle persone, anche quando non si riferiscono alla istituzione dove lavorano”, ha aggiunto. Con il leader di M5s “non abbiamo parlato di un loro rientro in Giunta”, ha spiegato Emiliano sottolineando di dover “sicuramente sostituire due assessori: uno perché si è dimesso perché è implicato come indagato ma senza alcuna altra conseguenza nelle indagini e l’altro invece è quello dei 5 Stelle che si è dimesso stamattina”.

Puglia, Emiliano: parole Conte su legalità vicine a miei valori

Puglia, Emiliano: parole Conte su legalità vicine a miei valoriRoma, 11 apr. (askanews) – “Le parole di Giuseppe Conte in tema di legalità arrivano coerenti con quello che noi siamo sempre stati e siamo tuttora. Sono corrispondenti ai valori che hanno ispirato la mia intera vita all’interno delle istituzioni. Questa sensibilità è un punto fortissimo in comune non solo con me, ma con la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne che sono stati protagonisti del cambiamento della Puglia in questi anni”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolineando che “il Partito democratico, con Elly Schlein in testa, lavora incessantemente per praticare questi principi”.


Emiliano ha detto di comprendere “la sua amarezza in questo momento in cui bisognava rimanere uniti per riaffermarli. Non era indispensabile l’uscita del M5s dalla giunta per ribadire i nostri comuni convincimenti. Sono schierati per la legalità anche gli altri partiti e componenti della nostra coalizione. Questo è il segno che la linea da seguire è chiara a tutti, dentro e fuori le istituzioni, perché ciò che emerge dalle inchieste di questi giorni, al netto delle vicende giudiziarie che solo un processo e delle sentenze potranno definire, è che bisogna ulteriormente rafforzare e dare nuovo impulso a quanto già realizzato in questi anni in tema di anticorruzione, vigilanza, antimafia e prevenzione”. “E che questo non deve essere un tema divisivo della politica ma un obiettivo comune. A tal fine convocherò al più presto tutte le forze politiche di maggioranza per condividere le misure da realizzare insieme”, ha ribadito Emiliano.

Puglia, Emiliano: rispetto legalità e regole a base nostra attività

Puglia, Emiliano: rispetto legalità e regole a base nostra attivitàRoma, 11 apr. (askanews) – “Il rispetto della legalità e delle regole è un principio che è da sempre alla base della nostra attività istituzionale, politica e amministrativa”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.


“L’amministrazione regionale è schierata sin dal primo giorno contro ogni forma di malaffare, contro le mafie, sempre pronta a denunciare irregolarità, a trasmettere in procura notizia di ogni situazione opaca, è costante nel costituirsi parte civile nei processi”, ha aggiunto. “La nostra attività di vigilanza ha stanato in questi anni gravi reati in danno della Regione, cito su tutte la truffa nel settore agricoltura che aveva sottratto alla casse regionali 20 milioni di euro, e la corposa attivitò del Nirs, il Nucleo ispettivo regionale sanitario, organismo da me potenziato per accogliere, istruire e trasmettere all’autorità giudiziaria ogni segnalazione in ambito sanitario, organismo guidato attualmente da un ex prefetto antimafia. Un lavoro enorme di controllo di cui la Regione Puglia è stata parte attenta e attiva e non è un caso che spesso le inchieste partano proprio dalle nostre segnalazioni”, ha sottolineato il governatore.

Puglia, Zullo (FdI): Emiliano continua a ridicolizzarsi

Puglia, Zullo (FdI): Emiliano continua a ridicolizzarsiRoma, 11 apr. (askanews) – “Emiliano continua a ridicolizzarsi nel tentativo di giustificare la nomina di Pisicchio all’Arti con l’assicurazione ricevuta circa il superamento di eventuali indagini a carico del nominando. E mentre con la Maurodinoia si è mostrato garantista, giù la scure del boia giustizialista su Pisicchio. Diventa ancora più ridicolo perché non capisce che il tema oggi non riguarda la rilevanza penale delle azioni oggetto di indagine tutte da assoggettare al giusto processo poiché per Costituzione vige la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.


“Emiliano diventa così ridicolo al punto di non capire che è il sistema poltico-amministrativo che ha messo in atto nel governo della Puglia che è in discussione e che ha trascinato in una spirale perversa tanti di quelli vicini a lui pur venendo da storie familiari e personali di persone perbene e tali restano fino a giudizi definitivi. È ridicolo Emiliano quando non ammette di aver impiantato in Puglia un sistema tirannico incentrato sul culto del potere, sul mercato delle vacche, su uccelli migratori pronti a trasmigrare verso posizioni redditizie a danno del buon andamento della Pubblica Amministrazione, della meritocrazia, del rispetto delle dignità delle persone”, prosegue. “È ridicolo Emiliano perché non capisce il danno immane che ha provocato nella collettività pugliese avendo destrutturato il tessuto politico, culturale ed ideologico della nostra collettività insinuando la convinzione che si sta dentro le forze politiche non per appartenenza valoriale ma in funzione di una prebenda. Ed è ancora più ridicolo quando non si rende conto che in politica la rilevanza penale delle azioni è sempre conseguente alla mancanza di valori etici e morali. Se solo si interrogasse per un’oretta (è più che sufficiente) nella coscienza la finirebbe di dire idiozie e dimostrerebbe una maturità che finora ha fatto fatica a dimostrare”, conclude Zullo.

Puglia, Emiliano: indagini mai riguardato attività Giunta in carica

Puglia, Emiliano: indagini mai riguardato attività Giunta in caricaRoma, 11 apr. (askanews) – “Tutte le diverse indagini in questo momento in corso da parte della Procura di Bari non hanno mai riguardato l’attività istituzionale della Giunta in carica, ed anche nell’ipotesi ultima si sottolinea che è stato un dirigente regionale a dare inizio alle indagini attraverso una sua denuncia. Ciò dimostra una capacità degli uomini e delle donne della Regione Puglia di comprendere e reagire ad ogni tentativo di commettere atti illegali”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a proposito delle ultime inchieste giudiziarie in cui è rimasto coinvolto, tra gli altri, il commissario Arti di Alfonso Pisicchio.


“Al fine di rafforzare la capacità di vigilanza e di denuncia da parte di chiunque abbia notizie di attività illegali compiute a qualunque titolo collegate alle attività istituzionali della Regione Puglia è attivo un sistema anticorruzione conforme alle leggi nazionali che ha consentito anche in passato di scoprire, ad iniziativa della Regione Puglia, gravi reati, come le truffe in agricoltura commesse da diversi professionisti, dando modo all’Autorità giudiziaria di condannare diversi soggetti ritenuti responsabili e di ottenere i relativi risarcimenti”, ha sottolineato.

In 4 punti Patto legalità e buona amministrazione M5s per la Puglia

In 4 punti Patto legalità e buona amministrazione M5s per la PugliaRoma, 11 apr. (askanews) – Si articola in cinque punti il “Patto per la legalità e la buona amministrazione” della Puglia il cui testo è stato consegnato a Bari dal presidente M5s Giuseppe Conte al Governatore Pd Michele Emiliano, la cui sottoscrizione è considerata dai Cinque Stelle condicio sine qua non per riprendere l’esperienza di governo regionale comune interrotta oggi da Conte.


“Si moltiplicano inchieste – si legge nelle premesse- dalle quali emergono logiche di scambio e il rischio di esposizioni della politica al malaffare e ad ambienti criminosi. Si moltiplicano altresì fenomeni di cattiva amministrazione e di deviazione della struttura pubblica dal rispetto dei fondamentali principi di legalità, buon andamento e imparzialità.Non possiamo permettere che persone che hanno adottato condotte illecite o comunque idonee a gettare discredito sulle istituzioni si presentino alle elezioni, né possiamo permettere che l’attività amministrativa non sia conformata ai principi sopra richiamati”. “L’obiettivo prioritario – afferma il documento M5s- è quello di promuovere pratiche virtuose che consentano il recupero della fiducia nella politica dei cittadini e la più ampia partecipazione democratica, nonché forme di controllo e vigilanza sul concreto operato degli organi di governo e degli amministratori della cosa pubblica”.


Per questa ragione “il Movimento sottoscrive e chiede ai suoi alleati di sottoscrivere un “Patto per la legalità e la buona amministrazione”, un protocollo vincolante per il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa e di farne un elemento qualificante dell’azione politica di tutte le forze politiche e civili”. “Tale protocollo – afferma il patto- si articola nella individuazione: -1) delle misure relative alla scelta dei candidati e alla fase elettorale; -2) delle regole, diverse e ulteriori rispetto a quelle vigenti, relative ai comportamenti da adottare durante il mandato elettorale, ovvero durante l’assunzione di cariche pubbliche, con particolare riferimento alla materia dell’affidamento di contratti pubblici e concessioni e delle nomine e designazioni per le società e/o consorzi o ed in genere organismi ed enti partecipati dalle amministrazioni pubbliche; -3) delle misure da adottare in sede legislativa e/o regolamentare, ulteriori rispetto a quelle vigenti, destinate a definire codici di condotta per i dipendenti pubblici, da estendere a tutti i collaboratori, esperti, consulenti, membri di collegi e/o commissioni, membri di consiglio di amministrazione e/o di direzione e controllo delle società e/o organismi partecipati dall’ente pubblico, comunque nominati o designati da amministrazioni pubbliche.Tutti gli impegni, ancorché derivanti da un medesimo protocollo, riguarderanno non solo i candidati e gli eletti, ma anche i soggetti non eletti nominati membri di giunta, i dipendenti pubblici, soggetti nominati e/o designati collaboratori, esperti, consulenti, membri di collegi e/o commissioni, membri di consiglio di amministrazione e/o di direzione e controllo delle società e/o organismi partecipati dall’ente pubblico”.


1. Misure relative alle candidature e alla fase elettorale – Rispetto del Codice di auto-regolamentazione adottato della Commissione parlamentare antimafia, in particolare con specifico vincolo a non presentare i candidati che non risultino aver rispettato i requisiti di onorabilità ivi prescritti, integrato con ulteriori misure ed impegni concernenti la trasparenza sulle modalità di finanziamento e di svolgimento della campagna elettorale, l’ uso corretto dei mezzi di informazione e dei social media, e la correttezza nei rapporti con il pubblico e con le istituzioni 2. Misure relative allo svolgimento del mandato da parte degli eletti – Rispetto della “Carta di Avviso pubblico – Codice etico per la buona politica”; – Fattispecie di conflitto di interessi (oltre l’art. 78 comma 2 del TUEL) (pregressi rapporti di affari, rapporti parentali allargati, frequentazione abituale, appartenenza a categorie); – Trasparenza sugli interessi finanziari (obbligo di integrazione delle dichiarazioni reddituali e patrimoniali con quelle relative agli interessi finanziari – ad es. cariche di amministratore, attività esterne occasionali, detenzione quote societarie, estensione della dichiarazione a parenti e affini), nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali; – Finanziamento della attività amministrativa e politica (trasparenza sui finanziamenti ricevuti)


3. Contratti pubblici – Massima trasparenza premiando le imprese migliori e assicurando un uso corretto delle risorse pubbliche (Tracciabilità delle procedure, protocolli di legalità con le Prefetture sulla base dei Protocolli tipo più aggiornati approvati dal Comitato di Coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari. 4. Nomine e designazioni – pubblicazione di un avviso pubblico con indicazione preventiva delle specifiche competenze tecniche eventualmente richieste, selezionando i candidati sulla base del merito quale relativo curriculum ed eventuali audizioni; – divieto di nomina per particolari categorie di soggetti (ad es. rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per specifiche categorie di reati) 5. Istituzione dell’assessorato alla legalità e di un organo ispettivo per la legalità – sulla falsariga del già esistente servizio ispettivo sanitario e nucleo ispettivo regionale, istituzione di un servizio ispettivo sulla legalità funzionalmente dipendente al nuovo assessorato che agirà in coordinamento con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

Puglia, Foti (FdI): Conte tardivo, perché entró in Giunta Emiliano

Puglia, Foti (FdI): Conte tardivo, perché entró in Giunta EmilianoRoma, 11 apr. (askanews) – “Una settimana dopo che glielo avevamo richiesto, subito dopo le dimissioni dell’assessore Anita Maurodinoia, Giuseppe Conte ha deciso che i 5Stelle usciranno dalla giunta Emiliano. Sono le inchieste della procura di Bari che lo costringono a tale decisione che, per altro, sconfessa il suo movimento quale garante della legalità nelle amministrazioni. Perché delle due l’una: o i grillini non si sono mai accorti del sistema di potere del Pd in Puglia e allora non sono affidabili, o ben lo conoscevano e allora sono complici”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.


“Il ritardato abbandono di Emiliano e dell’elevazione del trasformismo politico a sistema di gestione del potere che ha contraddistinto e ancora segna la Regione che presiede, non possono essere cancellate da una scelta dell’ultima ora che appare strumentale e finalizzata non solo alla imminente campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Bari, ma a mettere all’angolo il Pd, e cioè quell’alleato con cui fino a pochi giorni fa voleva realizzare il campo largo, trasformato dalle inchieste giudiziarie in un vero e proprio campo minato”, ha sottolineato. “Anche perché non è che Conte possa giocare a fare lo smemorato: Antonella Laricchia, per anni riferimento dei grillini in Puglia, infatti, si oppose solitaria al vero e proprio tradimento degli elettori operato dai 5Stelle che- dopo avere fatto la campagna elettorale all’insegna del ‘mai con Emiliano’- dopo la sua riconferma si erano attovagliati al suo banchetto di potere, nomine e prebende, entrando anche a fare parte della sua giunta regionale. E il tutto – e questo è l’aspetto più vergognoso – con l’obiettivo, come asserito dalla Laricchia, di rafforzare il governo giallo-rosso allora presieduto proprio da Giuseppe Conte. Altro che pavoneggiarsi oggi per l’uscita dalla giunta Emiliano: Conte dica perché il M5s vi entrò”, ha aggiunto.

Puglia,Conte:non rinnego scelta ingresso M5s in Giunta Emiliano

Puglia,Conte:non rinnego scelta ingresso M5s in Giunta EmilianoRoma, 11 apr. (askanews) – “Io non ero leader del M5S quando è stato deciso l’ingresso in giunta (alla Regione Puglia, ndr) ma non lo rinnego affatto. La rappresentazione del Movimento come una forza che non deve entrare in coalizione con nessuno l’abbiamo superata. La buona politica la devi affrontare con il coraggio di entrare nelle istituzioni e cambiarle. La storia come magistrato e le lotte contro la criminalità di Michele Emiliano non possono essere cancellate. E devo riconoscere che questa giunta, su temi come la transizione digitale, la tutela ambientale e le politiche sociali è molto affine dal punto di vista politico. Ma non mettiamo la testa sotto la sabbia su questo marciume che sta venendo fuori”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Bari trasmessa in diretta streaming nel corso della quale ha annunciato l’uscita dalla giunta Emiliano e dalla maggioranza che governa la Regione Puglia.


“Il presidente Emiliano è presidente della Regione Puglia – ha aggiunto – per cortesia istituzionale andrò da lui e gli porterò questa proposta di patto per la legalità, per creare le premesse, per dare il segnale che qui, nel momento di massima difficoltà, come è sempre stato, possiamo cogliere delle opportunità. Ci farà sapere insieme alle altre forze che sono in maggioranza se vogliono lavorare su questo contributo”, ha concluso l’ex premier. A chi gli ha chiesto se questo comporti la possibilità di un futuro rientro in giunta dei suoi, Conte ha replicato: “E’ prematuro ipotizzarlo o parlare di finestre temporali”.