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Puglia, Emiliano: indagini mai riguardato attività Giunta in carica

Puglia, Emiliano: indagini mai riguardato attività Giunta in caricaRoma, 11 apr. (askanews) – “Tutte le diverse indagini in questo momento in corso da parte della Procura di Bari non hanno mai riguardato l’attività istituzionale della Giunta in carica, ed anche nell’ipotesi ultima si sottolinea che è stato un dirigente regionale a dare inizio alle indagini attraverso una sua denuncia. Ciò dimostra una capacità degli uomini e delle donne della Regione Puglia di comprendere e reagire ad ogni tentativo di commettere atti illegali”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a proposito delle ultime inchieste giudiziarie in cui è rimasto coinvolto, tra gli altri, il commissario Arti di Alfonso Pisicchio.


“Al fine di rafforzare la capacità di vigilanza e di denuncia da parte di chiunque abbia notizie di attività illegali compiute a qualunque titolo collegate alle attività istituzionali della Regione Puglia è attivo un sistema anticorruzione conforme alle leggi nazionali che ha consentito anche in passato di scoprire, ad iniziativa della Regione Puglia, gravi reati, come le truffe in agricoltura commesse da diversi professionisti, dando modo all’Autorità giudiziaria di condannare diversi soggetti ritenuti responsabili e di ottenere i relativi risarcimenti”, ha sottolineato.

In 4 punti Patto legalità e buona amministrazione M5s per la Puglia

In 4 punti Patto legalità e buona amministrazione M5s per la PugliaRoma, 11 apr. (askanews) – Si articola in cinque punti il “Patto per la legalità e la buona amministrazione” della Puglia il cui testo è stato consegnato a Bari dal presidente M5s Giuseppe Conte al Governatore Pd Michele Emiliano, la cui sottoscrizione è considerata dai Cinque Stelle condicio sine qua non per riprendere l’esperienza di governo regionale comune interrotta oggi da Conte.


“Si moltiplicano inchieste – si legge nelle premesse- dalle quali emergono logiche di scambio e il rischio di esposizioni della politica al malaffare e ad ambienti criminosi. Si moltiplicano altresì fenomeni di cattiva amministrazione e di deviazione della struttura pubblica dal rispetto dei fondamentali principi di legalità, buon andamento e imparzialità.Non possiamo permettere che persone che hanno adottato condotte illecite o comunque idonee a gettare discredito sulle istituzioni si presentino alle elezioni, né possiamo permettere che l’attività amministrativa non sia conformata ai principi sopra richiamati”. “L’obiettivo prioritario – afferma il documento M5s- è quello di promuovere pratiche virtuose che consentano il recupero della fiducia nella politica dei cittadini e la più ampia partecipazione democratica, nonché forme di controllo e vigilanza sul concreto operato degli organi di governo e degli amministratori della cosa pubblica”.


Per questa ragione “il Movimento sottoscrive e chiede ai suoi alleati di sottoscrivere un “Patto per la legalità e la buona amministrazione”, un protocollo vincolante per il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa e di farne un elemento qualificante dell’azione politica di tutte le forze politiche e civili”. “Tale protocollo – afferma il patto- si articola nella individuazione: -1) delle misure relative alla scelta dei candidati e alla fase elettorale; -2) delle regole, diverse e ulteriori rispetto a quelle vigenti, relative ai comportamenti da adottare durante il mandato elettorale, ovvero durante l’assunzione di cariche pubbliche, con particolare riferimento alla materia dell’affidamento di contratti pubblici e concessioni e delle nomine e designazioni per le società e/o consorzi o ed in genere organismi ed enti partecipati dalle amministrazioni pubbliche; -3) delle misure da adottare in sede legislativa e/o regolamentare, ulteriori rispetto a quelle vigenti, destinate a definire codici di condotta per i dipendenti pubblici, da estendere a tutti i collaboratori, esperti, consulenti, membri di collegi e/o commissioni, membri di consiglio di amministrazione e/o di direzione e controllo delle società e/o organismi partecipati dall’ente pubblico, comunque nominati o designati da amministrazioni pubbliche.Tutti gli impegni, ancorché derivanti da un medesimo protocollo, riguarderanno non solo i candidati e gli eletti, ma anche i soggetti non eletti nominati membri di giunta, i dipendenti pubblici, soggetti nominati e/o designati collaboratori, esperti, consulenti, membri di collegi e/o commissioni, membri di consiglio di amministrazione e/o di direzione e controllo delle società e/o organismi partecipati dall’ente pubblico”.


1. Misure relative alle candidature e alla fase elettorale – Rispetto del Codice di auto-regolamentazione adottato della Commissione parlamentare antimafia, in particolare con specifico vincolo a non presentare i candidati che non risultino aver rispettato i requisiti di onorabilità ivi prescritti, integrato con ulteriori misure ed impegni concernenti la trasparenza sulle modalità di finanziamento e di svolgimento della campagna elettorale, l’ uso corretto dei mezzi di informazione e dei social media, e la correttezza nei rapporti con il pubblico e con le istituzioni 2. Misure relative allo svolgimento del mandato da parte degli eletti – Rispetto della “Carta di Avviso pubblico – Codice etico per la buona politica”; – Fattispecie di conflitto di interessi (oltre l’art. 78 comma 2 del TUEL) (pregressi rapporti di affari, rapporti parentali allargati, frequentazione abituale, appartenenza a categorie); – Trasparenza sugli interessi finanziari (obbligo di integrazione delle dichiarazioni reddituali e patrimoniali con quelle relative agli interessi finanziari – ad es. cariche di amministratore, attività esterne occasionali, detenzione quote societarie, estensione della dichiarazione a parenti e affini), nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali; – Finanziamento della attività amministrativa e politica (trasparenza sui finanziamenti ricevuti)


3. Contratti pubblici – Massima trasparenza premiando le imprese migliori e assicurando un uso corretto delle risorse pubbliche (Tracciabilità delle procedure, protocolli di legalità con le Prefetture sulla base dei Protocolli tipo più aggiornati approvati dal Comitato di Coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari. 4. Nomine e designazioni – pubblicazione di un avviso pubblico con indicazione preventiva delle specifiche competenze tecniche eventualmente richieste, selezionando i candidati sulla base del merito quale relativo curriculum ed eventuali audizioni; – divieto di nomina per particolari categorie di soggetti (ad es. rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per specifiche categorie di reati) 5. Istituzione dell’assessorato alla legalità e di un organo ispettivo per la legalità – sulla falsariga del già esistente servizio ispettivo sanitario e nucleo ispettivo regionale, istituzione di un servizio ispettivo sulla legalità funzionalmente dipendente al nuovo assessorato che agirà in coordinamento con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

Puglia, Foti (FdI): Conte tardivo, perché entró in Giunta Emiliano

Puglia, Foti (FdI): Conte tardivo, perché entró in Giunta EmilianoRoma, 11 apr. (askanews) – “Una settimana dopo che glielo avevamo richiesto, subito dopo le dimissioni dell’assessore Anita Maurodinoia, Giuseppe Conte ha deciso che i 5Stelle usciranno dalla giunta Emiliano. Sono le inchieste della procura di Bari che lo costringono a tale decisione che, per altro, sconfessa il suo movimento quale garante della legalità nelle amministrazioni. Perché delle due l’una: o i grillini non si sono mai accorti del sistema di potere del Pd in Puglia e allora non sono affidabili, o ben lo conoscevano e allora sono complici”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.


“Il ritardato abbandono di Emiliano e dell’elevazione del trasformismo politico a sistema di gestione del potere che ha contraddistinto e ancora segna la Regione che presiede, non possono essere cancellate da una scelta dell’ultima ora che appare strumentale e finalizzata non solo alla imminente campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Bari, ma a mettere all’angolo il Pd, e cioè quell’alleato con cui fino a pochi giorni fa voleva realizzare il campo largo, trasformato dalle inchieste giudiziarie in un vero e proprio campo minato”, ha sottolineato. “Anche perché non è che Conte possa giocare a fare lo smemorato: Antonella Laricchia, per anni riferimento dei grillini in Puglia, infatti, si oppose solitaria al vero e proprio tradimento degli elettori operato dai 5Stelle che- dopo avere fatto la campagna elettorale all’insegna del ‘mai con Emiliano’- dopo la sua riconferma si erano attovagliati al suo banchetto di potere, nomine e prebende, entrando anche a fare parte della sua giunta regionale. E il tutto – e questo è l’aspetto più vergognoso – con l’obiettivo, come asserito dalla Laricchia, di rafforzare il governo giallo-rosso allora presieduto proprio da Giuseppe Conte. Altro che pavoneggiarsi oggi per l’uscita dalla giunta Emiliano: Conte dica perché il M5s vi entrò”, ha aggiunto.

Puglia,Conte:non rinnego scelta ingresso M5s in Giunta Emiliano

Puglia,Conte:non rinnego scelta ingresso M5s in Giunta EmilianoRoma, 11 apr. (askanews) – “Io non ero leader del M5S quando è stato deciso l’ingresso in giunta (alla Regione Puglia, ndr) ma non lo rinnego affatto. La rappresentazione del Movimento come una forza che non deve entrare in coalizione con nessuno l’abbiamo superata. La buona politica la devi affrontare con il coraggio di entrare nelle istituzioni e cambiarle. La storia come magistrato e le lotte contro la criminalità di Michele Emiliano non possono essere cancellate. E devo riconoscere che questa giunta, su temi come la transizione digitale, la tutela ambientale e le politiche sociali è molto affine dal punto di vista politico. Ma non mettiamo la testa sotto la sabbia su questo marciume che sta venendo fuori”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Bari trasmessa in diretta streaming nel corso della quale ha annunciato l’uscita dalla giunta Emiliano e dalla maggioranza che governa la Regione Puglia.


“Il presidente Emiliano è presidente della Regione Puglia – ha aggiunto – per cortesia istituzionale andrò da lui e gli porterò questa proposta di patto per la legalità, per creare le premesse, per dare il segnale che qui, nel momento di massima difficoltà, come è sempre stato, possiamo cogliere delle opportunità. Ci farà sapere insieme alle altre forze che sono in maggioranza se vogliono lavorare su questo contributo”, ha concluso l’ex premier. A chi gli ha chiesto se questo comporti la possibilità di un futuro rientro in giunta dei suoi, Conte ha replicato: “E’ prematuro ipotizzarlo o parlare di finestre temporali”.

Puglia,Conte: proporremo a Emiliano un patto per la legalità

Puglia,Conte: proporremo a Emiliano un patto per la legalitàRoma, 11 apr. (askanews) – “Il M5S ha elaborato un Patto per la legalità, un protocollo molto articolato e pervasivo da sottoporre alla Regione Puglia: offriremo questo patto alle forze politiche e allo stesso presidente Emiliano e ci predisponiamo per lavorare a realizzare questo contesto di regole anche repressive”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Bari trasmessa in diretta streaming.


Si tratta, ha sostenuto l’ex presidente del Consiglio, di “una iniziativa non nel segno dell’antipolitica. Noi, adesso che siamo nelle istituzioni, vogliamo la buona politica, non vogliamo che ritorni l’era di Mani pulite in cui la politica non ha dato nessun segnale di pronta reazione, per cui si è discusso per anni di invasione di campo della magistratura. Ma la magistratura ragiona per responsabilità penale, la politica ragiona per responsabilità politica… non ci venissero a parlare di garantismo. Infatti a noi non piace parlare di singole persone ma dobbiamo creare le condizioni perché la buona amministrazione possa dispiegare la sua azione nel segno della legalità”, ha concluso Conte.

A Bari pontieri ancora al lavoro per ricucire strappo M5S-Pd

A Bari pontieri ancora al lavoro per ricucire strappo M5S-PdRoma, 10 apr. (askanews) – Non è del tutto chiusa la partita del “campo largo” nelle elezioni comunali di Bari, i “pontieri” continuano a lavorare. Alle origini della fatica dei mediatori c’è lo strappo del candidato civico di sinistra, sostenuto anche dal M5S, Michele Laforgia, che ha annullato con soli tre giorni di preavviso le primarie (dopo aver chiesto senza esito al Pd di sospenderle in conseguenza delle notizie su una nuova inchiesta giudiziaria sulla corruzione elettorale) che lo vedevano contrapposto a Vito Leccese, candidato del Pd e capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro. Nichi Vendola e Nicola Fratoianni, i capi di Sinistra italiana che sostenevano Laforgia ma sono stati spiazzati dalla rottura nella coalizione di centrosinistra, sono a Bari, sempre alla ricerca di una intesa su un possibile “terzo uomo” (o terza donna) che possa ricucire lo strappo.


Atteso a Bari anche il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, che ha riconfermato ieri la fiducia in Laforgia dopo che il penalista pugliese aveva rimesso la decisione sulla sua candidatura e sui rapporti nel centrosinistra nelle mani delle forze politiche che lo hanno sostenuto. Domani mattina terrà una conferenza stampa annunciata da giorni e che in teoria dovrebbe avere come tema i rapporti fra il M5S e la giunta regionale guidata da Michele Emiliano, dopo le dimissioni dell’assessora Anita Maurodinoia, indagata proprio nell’inchiesta sulla corruzione elettorale e il voto di scambio che ha dato il “la” alle mossa a sorpresa di Laforgia e Conte. Una conferenza stampa i cui contenuti, che dovrebbero riguardare anche l’indicazione di regole condivise con Emiliano a livello regionale sui temi della legalità, erano da considerare subordinati, secondo quanto viene spiegato in ambienti del M5S, anche agli sviluppi politici delle ultime ore. Si allontana a questo punto l’ipotesi di un ritiro dei quattro consiglieri M5S (una dei quali è anche assessora nella giunta Emiliano) dalla maggioranza che sostiene il governo regionale. Sarebbe una rottura che potrebbe ripercuotersi anche sulle future intese per le elezioni regionali pugliesi che si dovranno svolgere nel 2025; sulle quali invece non è da escludere un riavvicinamento fra Pd e 5 stelle proprio grazie ai buoni uffici di Emiliano, la cui parola in Puglia pesa non meno di quella della segretaria nazionale Elly Schlein. Negli ambienti del centrosinistra barese in molti sono convinti che Emiliano non sia entusiasta dell’ipotesi di una candidatura di Decaro (che per ora è destinato al Parlamento europeo) per la successione alla Regione. Ma il primo nodo da sciogliere resta quello della corsa per il rinnovo del consiglio comunale, che si svolgerà sotto la spada di Damocle del possibile scioglimento per mafia (anche post-elezioni) sulla base del lavoro della commissione di Accesso insediata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo l’ondata di arresti di febbraio e il commissariamento della municipalizzata dei trasporti. Fonti di vertice del Pd giurano che Leccese sia già in dirittura d’arrivo nella formazione delle listge e che l’armata delle civiche e dei partiti sia in grado di garantire al candidato del Pd una solida base di partenza per sopravanzare il candidato del centrodestra (che dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni, da giorni è considerato in pole position il consiglere regionale leghista Fabio Romito). Ma resta l’incognita Laforgia, che qualche sostenitore nel Pd ce l’aveva e che potrebbe trovare nuove sponde per rilanciarsi, se il dialogo Conte-Emiliano facesse passi avanti più netti di quello al momento congelato fra l’ex premier e il Nazareno.

Bari, verso candidatura del leghista Romito: mercoledì l’annuncio

Bari, verso candidatura del leghista Romito: mercoledì l’annuncioBari, 8 apr. (askanews) – Si rafforza negli ambienti del centrodestra barese l’ipotesi della candidatura del leghista Fabio Romito nella corsa alla carica di sindaco di Bari. Le fonti ufficiali tacciono ma nel capoluogo pugliese si dà per fatto l’accordo ed “estremamente probabile” l’annuncio, che dovrebbe essere dato mercoledì prossimo. Nella giornata di ieri il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Bari per una iniziativa pubblica, si era limitato ad auspicare che a guidare la città fosse uno dei suoi e a promettere una scelta “nuova, giovane e vincente”. Romito, avvocato under 40, attualmente consigliere regionale, in effetti è più giovane di altri nomi che sono rimasti finora in lizza nella discussione della coalizione, come il senatore di FdI Filippo Melchiorre o il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto (FI).


Le elezioni sono in programma contemporaneamente alle europee, l’8 e 9 giugno, sempre che la commissione di accesso insediata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in seguito alle risultanze di una indagine della Procura di Bari, non suggerisca al Governo lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale. Proprio sulle conseguenze da trarre dagli accertamenti della magistratura, dopo l’esplosione di un nuovo “caso” giudiziario sulla compravendita di voti, si è spaccato il “campo largo” che a Bari si preparava a celebrare le elezioni primarie, poi saltate, fra il candidato del Pd Vito Leccese e il “civico” di sinistra, sostenuto anche dal M5S, Michele Laforgia.

Bari, Orlando (Pd): un terzo nome potrebbe salvare la coalizione

Bari, Orlando (Pd): un terzo nome potrebbe salvare la coalizioneGenova, 6 apr. (askanews) – “Questa è una mia opinione. Penso che in una situazione come questa è molto difficile che uno dei due si faccia indietro per l’altro. E’ possibile forse cercare una soluzione che in qualche modo non mortifichi nessuna delle forze in campo e contemporaneamente possa salvaguardare un patrimonio di buon governo e una caratterizzazione di centrosinistra che si stava creando”. Lo ha detto questa mattina a Genova il deputato del Pd Andrea Orlando, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se un terzo nome come candidato sindaco di Bari potrebbe consentire di ricomporre l’alleanza con il M5s, a margine della prima tappa di “Impresa Domani”, il ciclo di eventi del Pd sui temi dell’economia e del lavoro.


“La partita – ha aggiunto Orlando – è più grande di quello che attualmente può apparire. Non riguarda solo Bari ma può incidere in negativo o in positivo anche sulla dinamica più complessiva. Quindi penso che lo sforzo unitario debba essere massimo, nella salvaguardia della dignità di tutte le forze politiche anche per la credibilità della coalizione”. (segue)

Bari, Schlein reagisce a Conte: io gli impegni li rispetto

Bari, Schlein reagisce a Conte: io gli impegni li rispettoBari, 5 apr. (askanews) – Qualcuno nel Pd spera ancora che il “big bang” si possa evitare, il tentativo di una ricucitura ci sarà, ma oggi è forse il giorno che segna il minimo storico della qualità dei rapporti tra Pd e M5s da quando è segretaria Elly Schlein. La leader Pd – che da oltre un anno rispondeva col sorriso quando le veniva chiesto delle sferzate di Giuseppe Conte – ha deciso che stavolta non si poteva porgere l’altra guancia e da Bari rifila una serie di bordate che mai si erano sentite in questi primi 13 mesi di segreteria.


La leader democratica si presenta al comizio che a Bari avrebbe dovuto concludere la campagna per le primarie di Vito Leccese e che invece si trasforma nel lancio della sua corsa da candidato sindaco, salvo appunto miracoli diplomatici delle prossime settimane. Sul palco salgono lei e Leccese, restano giù Antonio Decaro e – soprattutto – Michele Emiliano. La Schlein nel suo intervento ringrazia sia il sindaco uscente che il presidente della Regione, che anche un pezzo di Pd reputa troppo “spericolato” nelle alleanze e troppo incline al “trasformismo”. Ma la foto a fianco di Emiliano non viene scattata. Di sicuro, dopo le voci di una sua defezione alla manifestazione, circolate ieri, la leader dem sceglie di “metterci la faccia” e lo spiega tirando subito una sberla al suo (ex?) alleato: “Ieri nei corridoi romani già sentivo girare la voce che non sarei venuta qui da voi. Invece sono qui con voi e per voi e ci metto la faccia perché questa battaglia noi la facciamo insieme. E sono qui perché io a differenza di altri sono una persona che mantiene gli impegni presi”. Usa il plurale “altri” ma è a uno che si rivolge, Giuseppe Conte: “Capisco che chi ha iniziato a far politica direttamente da palazzo Chigi forse non ha tanta dimestichezza con la militanza di base, con la fatica di costruire percorsi democratici collettivi, come chi monta i gazebo per le primarie. Ma pretendo si abbia rispetto per questa comunità”.


Perché, insiste Schlein, “far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a tutta la gente perbene che si stava preparando a votare domenica per Vito o per Michele”. Soprattutto, sottolinea, è “insopportabile l’illazione che i due candidati, entrambe persone specchiate, si potessero avvalere di metodi poco trasparenti senza riuscire a controllare il voto che arrivava. No, non è accettabile”. D’altro canto, la stessa segretaria ribadisce il concetto-chiave: “Mi dispiace molto questa scelta unilaterale che ieri ha preso Giuseppe Conte con i 5 Stelle senza cercare insieme una soluzione. Lo voglio dire con chiarezza: così aiutano la destra”. E questo, al di là dei rapporti personali ora abbastanza incrinati, è un punto che la leader Pd continua a considerare centrale, “anche ieri abbiamo proposto all’altro candidato di fare un passo indietro entrambi. Ma – ha chiosato con un’altra staffilata – la risposta è stata negativa, forse anche da chi aveva già architettato conferenze stampa dai luoghi confiscati alla mafia grazie all’impegno del Pd”.


Ma la spinta a provare ancora la strada della pazienza con M5s viene da diversi dei suoi principali sostenitori nel partito. Ieri si è fatto sentire Goffredo Bettini, oggi è stato Andrea Orlando a indicare la via evangelica “dell’altra guancia”: certo, dice in tv, bisogna “respingere le strumentalizzazioni di Conte”. Ma poi aggiunge: “Quello che penso si debba fare in questo momento è gettare acqua sul fuoco” e “per dimostrare la buona volontà delle forze in campo il passo da fare è cercare una terza figura”. Un terzo candidato che possa sancire la ricucitura ed evitare una spaccatura che con tutta probabilità consegnerebbe Bari alla destra dopo tanto tempo. E’ questa l’idea che rimane sotto traccia e neanche troppo. Lo stesso Leccese dal palco ne parla: “Qualcuno dei sostenitori di Laforgia mi ha chiesto se si può ricucire. Ho provato sempre a ricucire gli strappi”. Ma, aggiunge, la “soluzione unitaria” non può essere convergere su Laforgia, il candidato sostenuto da Conte: “Questa non si chiama soluzione unitaria, questo si chiama ultimatum. E noi siamo stanchi di subire ultimatum”.


E’ la linea fissata dal Pd: nessuno pensi di imporre candidati, se il gioco è questo allora i democratici sono tutti a sostegno di Leccese candidato sindaco, come ha detto la Schlein dal palco. Poi, ha aggiungo la leader Pd, “siamo pronti a sostenerti anche se vorrai tentare ancora la strada dell’unità trovando una sintesi unitaria dopo questa rottura che loro hanno prodotto ieri”. Appunto, uno spiraglio lasciato aperto, perché la matematica ha una sua forza e la corsa ognun per sé è un grande “regalo alla destra”. Ma oggi è il momento della voce grossa, perché – avverte la Schlein – “non mi scompongo mai per gli attacchi che arrivano direttamente a me. Ma non sono disposta a tollerare gli attacchi che arrivano a questa nostra comunità”.

Bari, Conte: per il M5s la legalità non è un valore negoziabile

Bari, Conte: per il M5s la legalità non è un valore negoziabileRoma, 5 apr. (askanews) – “Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio”. Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social network. “Le notizie arrivate in questi giorni da Bari hanno restituito l’immagine di una politica lontana da quella cultura del servizio e della trasparenza che dovrebbe invece esserne tratto distintivo”, spiega Conte.


“Ne ho parlato a lungo oggi pomeriggio con la nostra comunità barese, in un proficuo incontro con il nostro gruppo territoriale, gli eletti e i referenti provinciali e regionali. Ho raccolto la voce e la determinazione di chi crede che la questione morale nel nostro Paese non sia un drappo da sventolare secondo convenienza ma un imperativo cui prestar fede ogni giorno”, sottolinea. Conclude Conte: “Il coraggio del nostro Movimento testimonia ai cittadini che c’è una comunità che non si arrende, che non rinuncia a vedere nella politica uno strumento al servizio di tutti e non un passe-partout per la carriera di pochi”.