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Bari, Conte: altre forze convergano su candidatura Laforgia

Bari, Conte: altre forze convergano su candidatura LaforgiaBari, 4 apr. (askanews) – “Noi del Movimento 5 stelle siamo stati all’opposizione ma rispettiamo l’amministrazione uscente e prendiamo atto delle cose buone che sono state fatte: Bari è migliorata!”. Lo ha detto Giuseppe Conte, prendendo la parola sul palco della manifestazione convocata in piazza Prefettura a Bari a sostegno della candidatura di Michele Laforgia alle primarie del centrosinistra per la poltrona di sindaco. Conte ha annunciato la rinuncia del M5s alla competizione nelle primarie dopo le novità emerse da una nuova inchiesta giudiziaria per corruzione elettorale, che ha costretto alle dimissioni un’assessora regionale del Pd.


“Ma se dobbiamo assumerci una corresponsabilità nella prossima amministrazione – ha sottolineato il leader del M5S – dobbiamo creare le condizioni non minime ma massime per poter operare nella massima trasparenza. Abbiamo detto dall’inizio che dobbiamo rimarcare un nuovo inizio: questo non significa buttare via l’esperienza passata o permettere a qualcuno di denigrarla, ed è ridicolo che lo faccia il centrodestra. Ma non ci possono essere dubbi, il trasformismo: sta uccidendo la buona politica”. Secondo Conte “Laforgia è la persona più seria, più forte, più affidabile, più di carattere per governare la città. Non c’è stata una ragione ostativa che ci sia stata comunicata contro la candidatura di Laforgia. A quel punto ci siamo adattati alle primarie anche se noi non siamo ancora organizzati bene sul territorio, chiedendo regole più severe. Alla fine Laforgia ha accettato le regole imposte dal Pd ma oggi per fare finta che non ci sia necessità di un supplemento di riflessione, farle svolgere come se nulla fosse, credo non ci siano le condizioni. A questo punto io dico: le primarie non mi sembrano più all’ordine del giorno, Laforgia è sul campo, invitiamo tutte le forze politiche a riflettere sulla possibilità di convergere sulla candidatura di Laforgia senza dividersi”, ha concluso.

Primarie Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arresti

Primarie Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arrestiBari, 4 apr. (askanews) – A Bari si parla apertamente di un “terremoto” politico: la nuova ondata di arresti in una inchiesta per corruzione elettorale e voto di scambio ha lambito la Regione (è finito ai domiciliari il marito della reginetta delle preferenze Anita Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale, anche lei indagata e che per questo ha fatto sapere di essersi dimessa dal Pd e dall’incarico di assessora ai Trasporti nella giunta presieduta da Michele Emiliano). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha deciso la nomina della commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all’immagine del centrosinistra pugliese. Immagine già incrinata anche dai ricordi non del tutto coincidenti fra Decaro ed Emiliano a proposito di un episodio raccontato da quest’ultimo di una visita in casa di una famiglia legata ai clan mafiosi della città vecchia: per “affidare” l’allora assessore Decaro alla parente di un boss, secondo Emiliano che rivendicava la sua primogenitura nella lotta ai clan praticata anche con queste modalità informali; episodio negato pubblicamente dall’attuale sindaco, cosa sulla quale nei giorni scorsi è filtrata anche la voce di un acceso diverbio fra i due nel corso di una riunione del Pd.


Il nuovo colpo che arriva dalla magistratura inquirente si colloca nelle battute finali della corsa delle primarie del cosiddetto campo largo per la candidatura alla successione di Decaro: si dovrebbe votare l’8 e 9 giugno prossimi e domenica prossima, in sei hotel del capoluogo pugliese, si sfideranno preventivamente il candidato “civico” di sinistra Michele Laforgia (un avvocato penalista appoggiato dal M5S, da Sinistra italiana, da Italia viva, dai socialisti e da qualche esponente locale del Pd) e il candidato ufficiale del Pd, Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente con un lontano passato di parlamentare dei Verdi, che conta su un pezzo di mondo “civico” e sull’appoggio del leader verde Angelo Bonelli. Non a caso, proprio il faccia a faccia previsto per oggi nello scenario del Teatro Forma di Bari fra i due sfidanti alle primarie è stata la prima vittima delle notizie di cronaca della giornata: “Si sarebbe parlato solo di quello, non avrebbe fatto bene ai due candidati e nemmeno alla città di Bari”, fanno notare in ambienti della coalizione di centrosinistra per spiegare perchè non ci sarà. La tensione in città è alta, tanto quanto la curiosità per il modo in cui i due rivali e i loro sponsor politici affronteranno la vicenda: proprio il rischio di “inquinamento” del voto nelle primarie è stato a lungo oggetto di un braccio di ferro fra le due ali della coalizione di centrosinistra, con Laforgia e il M5S che a lungo hanno cercato di evitarne la celebrazione, poi con l’avvocato barese che dopo averle accettate chiedeva regole e controlli preventivi più severi sui partecipanti e il Pd che caldeggiava una consultazione più “popolare”. I due eventi principali della campagna sono in programma oggi e domani: in piazza Prefettura con Laforgia questo pomeriggio ci saranno il leader del M5S, Giuseppe Conte, e il presidente di Sinistra italiana Nichi Vendola, predecessore di Emiliano alla guida della Regione Puglia; domani in piazza Umberto al fianco di Leccese è atteso l’arrivo della segretaria del Pd Elly Schlein (che già oggi ha parlato di vicenda “gravissima” rivendicando che il Pd “non accetta voti sporchi”), ma dovrebbero esserci anche Decaro ed Emiliano. Siccome il perdente, come da galateo delle primarie, dovrebbe essere il primo sostenitore del candidato vincente, difficilmente Laforgia, Conte e Vendola potranno incentrare i loro appelli finali solo sulla “questione morale” e sulle conseguenze delle inchieste giudiziarie. Ma d’altronde, è difficile immaginare che il tema possa essere ignorato nei comizi di queste due giornate. Ed è piuttosto facile prevedere che qualunque accento appena sopra le righe possa lasciare qualche strascico nei rapporti, tradizionalmente tormentati, fra le forze del cosiddetto campo largo.


Resta confermato, per ora, un ultimo confronto fra Laforgia e Leccese, che si dovrebbe tenere nella giornata di domani nella sede di una emittente televisiva. Ma nelle prossime ore lo scenario potrebbe cambiare: negli ambienti vicini a Leccese si teme che dal campo del concorrente arrivi, magari per bocca di Conte, una clamorosa richiesta di annullamento delle primarie. Mentre fra i sostenitori di Laforgia ci si limita per ora a suggerire che un “passo indietro” del candidato marchiato Pd, che pure con le inchieste giudiziarie non ha assolutamente nulla a che fare, sarebbe stato opportuno.

Bari, Emiliano: sì dimissioni assessore, tutela Regione prima di tutto

Bari, Emiliano: sì dimissioni assessore, tutela Regione prima di tuttoRoma, 4 apr. (askanews) – “Con riferimento alle indagini di cui siamo venuti a conoscenza oggi, l’assessore Anita Maurodinoia si è immediatamente dimessa, nonostante lei ritenga di essersi sempre comportata correttamente. Ho accettato le sue dimissioni a tutela della Regione Puglia, che viene prima di tutto, anche se si è ancora in fase di indagini preliminari. È già successo in altri casi, negli anni passati, a dimostrazione che questa è la regola, che si fonda sul senso di responsabilità, sulla trasparenza e sul rispetto delle istituzioni. A coloro che stanno già strumentalizzando questa vicenda dico che, così come sono garantisti con un ministro, dovrebbero esserlo con chiunque altro”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.


“In ogni caso, ci sono premesse generali che vanno ribadite. Da sempre affermo che il voto di scambio è un atto illegale e intollerabile. Il rispetto delle leggi è un presupposto imprescindibile per tutti e ancor di più per chi intende fare politica. Questo ho detto e praticato nella mia vita e chiunque lavori al mio fianco ne è testimone perfettamente consapevole”, ha sottolineato il governatore. “Magistratura e Forze dell’ordine lavorano incessantemente per verificare il rispetto delle leggi, agiscono con mezzi e strumenti investigativi che solo loro hanno a disposizione per fare luce su fenomeni che altrimenti non sarebbe possibile individuare. Ogni volta che in questi anni sono venuto a conoscenza direttamente o indirettamente di notizie di reato ho provveduto a segnalare tutto in Procura. E ho sempre invitato tutti a fare la stessa cosa. Ho sempre detto e ribadito che chi sbaglia paga. Se qualcuno ha violato la legge – e questo spetta ai giudici stabilirlo con le sentenze – è giusto che ne paghi le conseguenze”, ha detto ancora Emiliano.

Bari, Decaro: pronto a rispondere a Commissione per ispezione

Bari, Decaro: pronto a rispondere a Commissione per ispezioneRoma, 25 mar. (askanews) – “Le porte del Comune sono spalancate, non abbiamo niente da nascondere, abbiamo sempre cercato di lavorare nel rispetto delle regole e della legalità. Siamo pronti a rispondere alla Commissione per l’ispezione che riceverà da noi piena disponibilità per le audizioni e per la documentazione”. Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, tornando a parlare sui social della vicenda sulle presunte infiltrazioni mafiose a Bari.


Decaro ha parlato anche della fotografia pubblicata su alcuni giornali in cui viene ritratto assieme a due donne della famiglia del boss Capriati. “Onestamente queste due persone non c’entrano nulla e non vedo perché si devono ritrovare in una foto su giornali nazionali e in tutte le trasmissioni solo perché hanno chiesto al sindaco di fare una fotografia davanti al loro negozio”, ha spiegato. “Ho chiamato don Franco, il parroco della Cattedrale, e abbiamo capito tutti insieme che sono due persone che sono parenti del boss Capriati ma non hanno nulla a che fare con il resto della famiglia”, ha sottolineato Decaro che ha attaccato il centrodestra pugliese arrivato a Bari oggi per una nuova una conferenza stampa. “Hanno preso dichiarazioni di un pentito di sedici anni fa, già ritenute inattendibili e archiviate da parte dei magistrati che hanno indagato e che hanno anche detto che l’amministrazione comunale ha sempre contrastato la criminalità organizzata e l’hanno fatto diventare un fatto”, ha aggiunto Decaro. “Hanno mescolato questioni molto importanti rispetto alle inchieste di alcune persone che lavorano all’interno dell’azienda dei trasporti e l’hanno mescolate con questioni di carattere amministrativo, legate al bilancio dell’azienda. Questioni sulle quali ho sempre risposto quando mi hanno fatto domande anche al question time in Consiglio comunale o in Commissione e sono pronto a continuare a rispondere”, ha ribadito il sindaco.

Bari, Meloni: Piantedosi corretto, vergognose accuse al ministro

Bari, Meloni: Piantedosi corretto, vergognose accuse al ministroRoma, 25 mar. (askanews) – “Penso che le accuse rivolte al ministro Piantedosi siano francamente vergognose, penso che il ministro Piantedosi abbia agito correttamente. Le accuse di utilizzare politicamente questi strumenti li rinvio al mittente. Noi non abbiamo fatto alcuna forzatura, avremmo fatto una forzatura se non avessimo disposto un accesso ispettivo che, sarebbe stato disposto nella stessa condizione, per qualsiasi altro Comune italiano”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della firma dell’accordo di coesione e sviluppo a Campobasso, tornando a parlare della vicenda delle presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari.

Bari, Decaro: non è più sotto ricatto nè di mafia nè di politica

Bari, Decaro: non è più sotto ricatto nè di mafia nè di politicaRoma, 23 mar. (askanews) – “Giù le mani da Bari”, “Antonio, Antonio”: così piazza del Ferrarese a Bari ha accolto, con striscioni e slogan, il sindaco Antonio Decaro per una manifestazione dopo la decisione del governo di valutare il commissariamento del Comune per mafia.


“Io non sono venuto a fare polemiche, in tanti mi hanno detto dai una risposta a quel parlamentare o a quall’altro, io non rispondo, la migliore risposta è qui davanti a me, in questa piazza, la risposta più efficace e più vera siete voi. La migliore risposta a chi vuole utilizzare questa città per fare una campagna elettorale, questa città non è sotto il ricatto di nessuno, nè della mafia nè della politica. La città è cresciuta, si è rialzata, è orgogliosa di essere quello che è diventata e non ci vergogniamo più, siamo baresi e siamo fieri di esserlo”, ha detto Decaro in un video pubblicato su L’edicola del Sud. Decaro, postando sui social la foto della manifestazione, ha scritto: “Questa è la risposta più bella che la città potesse dare a chi vuole colpirla. Grazie Bari”.

Bari, Conte: attacco politico a Decaro. Piantedosi prudenza!

Bari, Conte: attacco politico a Decaro. Piantedosi prudenza!Roma, 21 mar. (askanews) – “Capisco perfettamente il sindaco Decaro, con il suo impegno personale che abbia espresso tutto il suo sconforto”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, a margine della manifestazione di Libera a Roma, dopo la decisione del ministro dell’Interno di nominare una commissione per valutare l’esistenza o meno delle condizioni per procedere al commissariamento del Comune di Bari.


“Proprio per le ragioni che ha detto credo che non avrà difficoltà, documenti alla mano, a testimoniare alla commissione tutto l’operato e le ragioni che ha già anticipato e che lo spingono a ritenere la prospettiva di scioglimento ipotizzata assolutamente fuori luogo”, ha aggiunto. “Sicuramente la modalità con cui è stato sollecitato il ministro dell’Interno, con tutto lo schieramento di sottosegretari e parlamentari del centrodestra, è un chiaro attacco politico”, ha detto ancora Conte. “Quello che possiamo consigliare anche al ministro dell’Interno è assoluta prudenza visto che qui c’è una sollecitazione strumentale e un attacco politico in un contesto in cui si sta andando a elezioni”, ha sottolineato.

Bari, Emiliano: centrodestra pensa di vincere mestando nel torbido

Bari, Emiliano: centrodestra pensa di vincere mestando nel torbidoRoma, 20 mar. (askanews) – “In tutta sincerità la vicenda è singolare perché i deputati del centrodestra impegnati nella campagna elettorale, nel tentativo vano di sconfiggere il sindaco Decaro e i candidati che metteremo in campo dopo le primarie, si fanno una bella fotografia col ministro dell’Interno perché pensano che l’unico sistema per tentare di vincere le elezioni a Bari sia quello di mestare nel torbido. Probabilmente, il ministro, assieme al prefetto, è investito da una tempesta di frustrazione elettorale molto forte. Si poteva tranquillamente rinviare l’inizio dell’ispezione a dopo le elezioni: non c’era nessuna urgenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’inaugurazione del Mam di Grottaglie, commentando la nomina della Commissione per la verifica dello scioglimento del Comune di Bari, comunicata ieri dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.


“La Direzione Distrettuale Antimafia che ha in mano tutte le informazioni ha più volte detto che il Comune di Bari, e in particolare il sindaco Decaro, sono stati essenziali per la reazione di tutta la città verso le associazioni mafiose”, ha aggiunto. “Stiamo insozzando inutilmente il nome della città del sud più importante in questo momento per i successi che ha avuto e per il consenso che ha l’amministrazione. Stiamo esponendo il sindaco di Bari a grave rischio di incolumità perché, quando la mafia capisce che qualcuno è stato abbandonato dallo Stato e viene strumentalizzato a fini elettorali, rischia anche la pelle”, ha proseguito Emiliano. “Il sindaco di Bari è sotto scorta da anni per le denunce e gli arresti che ha fatto fare nei confronti di mafiosi e quindi, spero senza volerlo, si stanno favorendo le associazioni mafiose della città, che adesso hanno la soddisfazione di vedere preoccupato per le infiltrazioni mafiose il sindaco di Bari che li ha combattuti. Sinceramente, si tratta di cose che bisognerebbe evitare. Ci vorrebbe più saggezza”, ha detto ancora il governatore.


“La saggezza, invece, è mancata nel disporre l’ispezione immediatamente, ma siamo in uno stato di diritto, e quindi se qualcuno immagina di inventarsi elementi che portino allo scioglimento del Comune di Bari si sbaglia di grosso: non riusciranno, attraverso questa strada, a cambiare l’esito delle elezioni che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno”, ha sottolineato.

Decaro: orgogliosi dei baresi per bene, molti di più dei criminali

Decaro: orgogliosi dei baresi per bene, molti di più dei criminaliRoma, 20 mar. (askanews) – “Bari è una città che ha 14 clan mafiosi, è vero, ma è soprattutto una città che resiste alla criminalità organizzata, una città che non piega la testa, una città che non si gira dall’altro lato, una città che tiene la testa alta con dignità. Ricordiamocelo sempre, dobbiamo essere orgogliosi dei baresi per bene che sono molti di più delle persone che non sono per bene e dei criminali”. Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in conferenza stampa.

Zangrillo: Bari città importante, è necessario fare chiarezza

Zangrillo: Bari città importante, è necessario fare chiarezzaCaivano, 20 mar. (askanews) – “Su queste cose si deve esprimere la magistratura. Anche io leggo sui giornali quello che sta accadendo e io mi auguro che si faccia luce su questa vicenda perché Bari è una città, al di là del sindaco Decaro, importante del Sud e quindi è necessario fare chiarezza su delle vicende che oggi sono abbastanza inquietanti per quello che si legge sui giornali ma la magistratura mi sembra che si stia muovendo e quindi con fiducia dobbiamo attendere gli eventi”. A dirlo è il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Caivano a margine dell’insediamento del Consiglio delle bambine e dei bambini.