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Stadio Firenze, Renzi: Nardella si fermi, soldi da società calcio

Stadio Firenze, Renzi: Nardella si fermi, soldi da società calcioRoma, 10 nov. (askanews) – “Ieri a Firenze sono tornato su un tema cittadino ma che in realtà è simbolo di un modo di concepire i soldi pubblici. Il Comune vuole spendere oltre 150 milioni per un intervento pubblico sullo Stadio. E già questa è una follia. Non solo. Ma l’intervento costa di più, almeno 200 milioni. Il sindaco non ha più soldi e dice: ‘vabbè intanto si parte, poi si finirà trovando le risorse strada facendo’. Questo modo di fare è assurdo. Intanto si fanno le opere pubbliche quando ci sono i soldi, non mettendo una toppa qua e una toppa là. Poi i soldi pubblici non si mettono sullo stadio, ma si mettono sulle case popolari, sugli ospedali, sulle periferie”. Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi, sulla enews.

“I soldi per lo Stadio li devono mettere le società di calcio, non i contribuenti. E infine: ma che senso ha, per avere una prima pietra da posare e fare due post su instagram, indebitare i contribuenti di Firenze per decenni? Noi chiediamo al sindaco Nardella di fermarsi. Coinvolgeremo tutta la città. E chiediamo a quelli che si ritengono di sinistra: ma vi sembra normale mettere i soldi sullo stadio, come dice il Pd, anziché sulle case popolari e sulle periferie come diciamo noi? Sono curioso di sapere che cosa risponderanno”, sottolinea.

Europee, a Firenze cena con Nardella e 160 suoi sostenitori

Europee, a Firenze cena con Nardella e 160 suoi sostenitoriFirenze, 8 nov. (askanews) – Primi passi del sindaco di Firenze, Dario Nardella, in vista delle prossime elezioni europee, alle quali Nardella non è ancora candidato, ma per le quali ha più volte rimarcato la propria “disponibilità” nei confronti del Pd.

Ieri sera, al Mercato di San Lorenzo, si è svolta una cena con 160 sostenitori, raccolti intorno ad una nuova associazione culturale che si chiama “Punto su Firenze”. Era presente quasi tutta la giunta comunale, con in evidenza l’assessora Sara Funaro, che anche se Nardella ha deciso di non esporsi al “totonomi” per la corsa a sindaco di Firenze, nel 2024, risulta sempre la sua candidata ideale. Tra gli altri esponenti dem presenti, il segretario cittadino del Pd, Andrea Ceccarelli, la vicesindaca Alessia Bettini, l’assessore Giovanni Bettarini, il capogruppo in Consiglio comunale, Nicola Armentano, i consiglieri regionali Cristina Giachi e Andrea Vannucci, oltre a imprenditori, commercianti, rappresentanti delle categorie economiche. Durante la serata, Nardella ha partecipato ad un dibattito sull’intelligenza artificiale col fondatore di Torchia, Marco Cartasegna e lo scrittore Marco Dallai.

Firenze, Nardella: spetta al Pd onere proporre candidato Sindaco

Firenze, Nardella: spetta al Pd onere proporre candidato SindacoFirenze, 6 nov. (askanews) – “Non partecipo al totonomi. Prendo atto che lo stesso Montanari ha escluso questa ipotesi. Non so chi l’abbia avanzata, sinceramente. Resta il fatto che noi come forza principale della città abbiamo l’onere di indicare una proposta di candidatura e di programma, cercando di costruire un’alleanza più ampia possibile, ma sulle cose concrete che interessano i cittadini e che intercettando i bisogni del territorio”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in collegamento con Rtv38.

“Si possono costruire su questa base alleanze larghe come avvenuto a Foggia. E’ chiaro però che Foggia non è Firenze. Ad ogni modo, l’unione fa la forza, lavoriamo sui programmi e i contenuti. I cittadini ci guardano e ci giudicano”, ha aggiunto Nardella.

Firenze, Tomaso Montanari: resto rettore a Siena fino al 2027

Firenze, Tomaso Montanari: resto rettore a Siena fino al 2027Firenze, 6 nov. (askanews) – Tomaso Montanari prende le distanze dall’ipotesi di candidarsi a sindaco di Firenze. Il professore, critico d’arte, rettore dell’Università degli stranieri di Siena, era stato tirato in ballo in questi giorni come uomo scelto da Giuseppe Conte. In un’intervista al Corriere della Sera aveva fatto capire di starci pensando su e di aspettare eventualmente un accordo tra M5S e il Pd guidato da Elly Schlein, ma oggi su X ha scritto: “un’intera pagina del Corrierone, stamani, per esorcizzare una mia candidatura a sindaco di Firenze: niente panico, simpatici amici, il mio mandato di rettore scade nel 2027!”

Maltempo, Giani: ho sospeso il pagamento dei mutui in Toscana

Maltempo, Giani: ho sospeso il pagamento dei mutui in ToscanaFirenze, 6 nov. (askanews) – “La prima ordinanza che ho voluto fare stamani riguarda la sospensione del pagamento mutui per le imprese e per tutti i privati che documentano con l’autocertificazione lo stato delle cose. E’ un mio potere commissariale e vado avanti su questo”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Toscana e commissario delegato Eugenio Giani, a margined di un incontroi a Prato con le imprese colpite dall’alluvione, alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

L’altra ordinanza, come già anticipato da Giani, è “quella sui rifiuti. Creeremo delle aree di stoccaggio dove poter riversare i rifiuti, ma non dobbiamo cadere nell’istintiva mossa di buttare i rifiuti per la strada”.

Maltempo, Renzi: subito unità di missione sul dissesto idrogeologico

Maltempo, Renzi: subito unità di missione sul dissesto idrogeologicoRoma, 6 nov. (askanews) – “Domani in Aula intervengo a partire dalle 16 per richiamare il governo a muoversi per l’alluvione Toscana in modo diverso da come si è mosso in Emilia-Romagna. E far partire finalmente l’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Va benissimo combattere il cambiamento climatico ma bisogna combattere anche la paralisi burocratica che porta migliaia di opere a essere ferme per colpa della pigrizia”. Lo afferma il leader di Italia viva, Matteo Renzi sulla sua enews.

Maltempo, Giani: in Toscana danni oltre mezzo miliardo di euro

Maltempo, Giani: in Toscana danni oltre mezzo miliardo di euroRoma, 6 nov. (askanews) – “A grandi linee, per poter chiedere lo Stato di emergenza, io avevo quantificato in circa mezzo miliardo la conta dei danni, ma poi quando andiamo a guardare cosa si è perso nei capannoni, nei luoghi di lavoro, questa cifra sale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo a ‘Il caffè di Radio 1 Rai’.

Sulla sua nomina a commissario delegato per l’emergenza, Giani ha detto che in questo modo “si dà la possibilità al presidente della Regione di incidere in maniera più diretta, non solo usufruendo delle strutture della Regione già preposte alla protezione civile e alla difesa del suolo, ma anche di quelle dello Stato, degli apparati che rispondono al ministro e all’ordinamento dello Stato. Questo indubbiamente mi agevolerà nella tempestività e nella capacità di azione. Però tutto questo sarà molto legato alle risorse”. Per Giani occorre “cambiare anche la nostra cultura. Per esempio, ci sono state molte politiche sulla decisione che martedì scorso, due giorni prima, ha preso il sindaco di Livorno Salvetti, sulla base dell’allerta arancione che è un’allerta molto grave, di chiudere le scuole; si è gridato all’allarmismo. Dobbiamo renderci conto che noi abbiamo una spada di Damocle sulla testa, che è la delicatezza e la fragilità ambientale, su cui noi dobbiamo misurare comportamenti di responsabilità e comprensione, che non è qualcosa di marginale ma di fondamentale”.

“In questi anni mi si è rivelata una Toscana bella, attrattiva, che richiama turisti da tutto il mondo, ma che è però anche fragile. Dunque così come ne siamo orgogliosi, dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo per far si che questa fragilità non si trasformi in tragedia come è successo in questi giorni”, ha aggiunto. Per il presidente della Regione “la situazione più difficile è quella che coinvolge nove comuni, nella piana fra Firenze, Prato e Pistoia, da Campi Bisenzio sino a Serravalle. Arriva il momento in cui l’acqua rivuole i suoi spazi, a danno e a dramma di un territorio che ha visto sette morti e dispersi, e la distruzione di piccole e medie imprese che fanno la forza economica della Toscana; ieri con l’unità di crisi valutavamo che ci sono almeno 44 mila utenze Tari, fra imprese e famiglie, che in questo momento sono con le mani nel fango per togliere dalle abitazioni e dagli scantinati tutto quello che è stato distrutto. C’anche una forte dimensione umana nel dramma, e nei miei incontri molte persone mi dicono ‘abbiamo perso tutto quello che ci siamo conquistati in una vita’. Sarà fondamentale dunque, stare vicino a queste persone ed incidere nella ricostruzione”.

Maltempo, Meloni: stato emergenza per Toscana, stanziati primi 5 mln

Maltempo, Meloni: stato emergenza per Toscana, stanziati primi 5 mlnRoma, 3 nov. (askanews) – “Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per le province di Firenze, Pisa, Livorno, Pistoia e Prato per gli eventi eccezionali della scorsa notte. Esprimo la solidarietà del Consiglio dei ministri e dell’Italia intera ai familiari delle vittime. Ho sentito il capo della Protezione civile, il ministro Musumeci e il presidente Giani e abbiamo deliberato lo stato di emergenza con un primo stanziamento di 5 mln per gli interventi più urgenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm.

Maltempo, Giani: solidarietà di Mattarella e Governo alla Toscana

Maltempo, Giani: solidarietà di Mattarella e Governo alla ToscanaFirenze, 3 nov. (askanews) – “Sono molto grato al presidente Mattarella che mi ha telefonato usando delle parole di particolare vicinanza, affetto e solidarietà a tutti i toscani colpiti. Stamattina, mi sono sentito con la presidente Giorgia Meloni, che poi correttamente ha portato in Consiglio dei ministri quello che era lo stato di emergenza che io avevo dichiarato ieri sera in tarda serata come stato di calamità nazionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando del maltempo che si è abbattuto sulla regione.

“Siamo stati in contatto con il ministro Salvini -ha aggiunto Giani- per vedere di ripristinare prima possibile i collegamenti sull’autostrada, la A11 stanotte è stata chiusa, c’erano degli smottamenti, ora è stata ripristinata anche se parzialmente su alcune corsie; e le ferrovie, dove si sta lavorando per ripristinare i tratti chiusi, da Prato a Pistoia e da Prato a Vernio, ho parlato costantemente con il ministro della Protezione Civile Musumeci, ho avuto una solidarietà sentita da parte di colleghi presidenti di Regione, Stefano Bonaccini che mi ha chiamato subito, Giovanni Toti presidente della Regione Liguria, il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, e poi mi sono sentito con Elly Schlein fin da ieri sera. Ho visto -ha concluso Giani- una grande solidarietà in tutta Italia”.

Firenze, nel Pd cresce la fronda pro Del Re e pro primarie

Firenze, nel Pd cresce la fronda pro Del Re e pro primarieFirenze, 2 nov. (askanews) – Cresce la fronda del Pd fiorentino che chiede le primarie per stabilire il prossimo candidato sindaco del capoluogo toscano nel 2024. A guidarla è l’ex assessora Cecilia Del Re, campionessa di preferenze nel 2019, ed estromessa dalla Giunta da Dario Nardella per divergenze sullo “scudo verde” e il passaggio della tramvia dal centro.

Adesso, a supporto di Del Re, che terrà una convention il prossimo 15 novembre al Tuscany Hall, escono allo scoperto ben quattro consiglieri comunali del Pd, quindi, ovviamente della stessa maggioranza che sostiene Nardella. “La regola contenuta nello statuto del Pd è chiara e prevede che, in mancanza di un candidato unitario, si ricorra alla consultazione di iscritti e simpatizzanti, attraverso le primarie. La norma statutaria è oggi vigente ed è parte del percorso votato dalla Direzione del Pd, dove si è detto che si procederà a primarie in mancanza di un nome unitario e condiviso”, osservano Patrizia Bonanni, Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio, e Massimiliano Piccioli, assieme all’ex presidente della Provincia, Andrea Barducci, e ad altri due esponenti del Pd, Giacomo Trallori e Cristina Pagani.

“Non si può dimenticare – proseguono – che le primarie sono sempre state fatte nelle grandi città governate dal centrosinistra. Recentemente sono state fatte a Roma, Bologna, Torino, e prima ancora Milano. Così come un messaggio di necessità di ascolto e di apertura alla cittadinanza è arrivato anche dalla partecipazione numerosa alle primarie che hanno visto vincere la segretaria Elly Schlein. Nelle grandi città è sana l’apertura alla città e rispecchia l’esigenza di rinnovamento di una classe dirigente, che è anche uno dei motivi per cui il Pd è nato”. “Nessuno – concludono – discute il buon governo cittadino degli ultimi 2 mandati, ma c’è bisogno di una discussione pubblica e di innovazione”.