Guide turistiche, Santanchè: legge attesa da oltre 10 anniRoma, 7 dic. (askanews) – “Dobbiamo essere orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo, reso possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione che il ministero ha avviato nei mesi scorsi con le associazioni delle guide turistiche, che ci ha portati a trovare una sintesi efficace sulla disciplina, dimostrando – una volta di più – come solo con il gioco di squadra si possano raggiungere grandi risultati”, lo dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè, commentando l’approvazione da parte della Camera dei deputati del testo di riforma della professione delle guide turistiche già approvato dal Senato.
“Considerando l’attuale frammentazione regionale, era necessario – prosegue il ministro – definire un ordinamento professionale univoco e uno standard omogeneo dei livelli prestazionali, nonché uno strumento di contrasto all’abusivismo, per quella categoria di operatori che rappresentano la colonna portante e il biglietto da visita per chi viene in Italia. Sono consapevole che, come accade in occasione di ogni cambiamento, anche questa riforma attirerà delle polemiche su di sé, ed è giusto che sia così, ma si trattava di un passaggio necessario per rivolgere la dovuta attenzione a una figura che non era mai stata valorizzata tanto quanto adesso. Ricordiamoci, soprattutto, che parliamo di una legge attesa da oltre dieci anni, e che soltanto il governo Meloni è riuscito a fare, per altro rispettando la scadenza Pnrr fissata al 31 dicembre”.
Al Bto 2023 arriva Amelia, la “Digital twin” italiana del turismoFirenze, 23 nov. (askanews) – Si chiama Amelia ed è la prima piattaforma italiana dell’intelligenza artificiale “as a service”, cioè “come servizio” che consente alle imprese di essere gestito in autonomia, in questo caso un assistente virtuale di una struttura del settore turistico, senza dover mantenere l’infrastruttura di software in loco. Amelia è stata presentata oggi al Bto, l’evento su Turismo digitale, innovazione e formazione in corso a Firenze, Amelia, la prima piattaforma italiana dell’intelligenza artificiale italiana.
Amelia è il cosiddetto “digital twin” della struttura turistica, che sia un albergo, una catena di ristoranti o un ente locale di promozione turistica. Una sorta di maggiordomo d’albergo che può essere “allenato” per svolgere funzioni di assistenza ai clienti per qualsiasi tipo di esigenza, a seconda delle informazioni che gli vengono fornite. E’ orientata all’efficacia, ciòè all’esperienza di chi vi interagisce e chiede di essere aiutato a risolvere i problemi. Diventa parte integrante dell’esperienza turistica. Per esempio, Amelia risponde alle domande e alle richieste degli ospiti di un albergo, migliorandone l’esperienza, con un assistenza 24 ore al giorno, a partire dai servizi che l’hotel offre. E’ in grado di prenotare camere, il ristorante o la Spa. E anche di collaborare la struttura aziendale, per esempio chiedendo al cliente le sue preferenze, consigliandolo sulle attività da svolgere e ordinando per lui alla reception di acquistare i biglietti per mostre, gite o visite guidate. O per prenotare un taxi o cambiare gli asciugamani. Oppure per rispondere con suggerimenti utili alla domanda: “Ho quattro ore di tempo, che cosa posso fare a Firenze”? Amelia non disintermedia funzioni umane ma le affianca e ne facilita l’esecuzione. Gestisce, ad esempio, i feedback dei clienti, sugggerendo ai dirigenti della struttura i punti critici da migliorare; è di aiuto nel processo di check in e di check out. Ed è in grado, servizio utile ad esempio alle catene alberghiere, di rispondere in modo diverso in funzione del periodo dell’anno o dell’ubicazione dell’albergo. Tutte funzioni, comprese le funzioni b2b con altri attori dell’ecosistema turistico, che possono essere gestite centralmente.
“L’intelligenza artificiale è un grande aiuto ma ne vanno capiti i limiti. Amelia è come un assistente d’aula. Che ragiona per algoritmi. Può essere gestita in autonomia e formata sul direttore dell’albergo, sul lobby manager o sul turista – spiega Febo Leondini, direttore dell’Associazione Formazione Distributori Bevande, che ha presentato l’iniziativa e ne ha delineato contorni e funzionalità – Questa è una piattaforma sintattica, non ha la minima idea di che cosa sta facendo. L’intelligenza artificiale non può essere definita come un pappagallo stocastico” ma “è molto simile alla luce, che è onda e particella a seconda di come la si guarda. Nel momento in cui svolge il suo compito entra in contatto con l’ambiente esterno” a seconda della scelta che si è fatta a monte. “Amelia ha cominciato a modificare l’ambiente esterno, a interagire. Si è ritagliata il diritto di rientrare nell’ecosistema cliente, ristoratore, albergatore. E’ un ibrido sociotecnico che ha senso solo con l’uomo e per l’uomo. Ma non è un essere senziente”.
Santanchè: non sono d’accordo sul numero chiuso per città d’arteGenova, 26 ott. (askanews) – “Non sono particolarmente d’accordo al numero chiuso per le città d’arte”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a proposito della proposta del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, di voler sperimentare nella sua città il numero chiuso dal 2024.
Santanchè, parlando a margine dell’Assemblea Anci a Genova, ha spiegato che “sino ad ora, in Italia, il turismo l’abbiamo subìto. Credo che oggi il turismo vada organizzato proponendo delle alternative alle offerte turistiche per le città d’arte. Dobbiamo far scoprire anche l’Italia più nascosta, come quella dei 5.600 Borghi. C’è da lavorare sulle offerte turistiche perché il numero chiuso credo che sia forse la soluzione più semplice ma non la soluzione migliore”, ha aggiunto.