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Milano Cortina, Avs: irresponsabile abbattere 500 alberi per bob

Milano Cortina, Avs: irresponsabile abbattere 500 alberi per bobMilano, 9 feb. (askanews) – “L’abbattimento programmato di 500 alberi secolari per la realizzazione della pista da bob delle Olimpiadi a Cortina è un atto totalmente distruttivo, compiuto per un’opera destinata a rimanere inutilizzata dopo gli eventi. Un’azione irresponsabile e dannosa per l’ambiente. Abbiamo già preso azioni concrete per contrastare questa situazione, presentando un esposto alla Procura di Belluno e inviato una lettera al Comitato Olimpico Internazionale per sollevare la questione”. Così in una nota il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, la capogruppo alla Camera di Avs Luana Zanella, la senatrice di Avs Aurora Floridia e la consigliera regionale del Veneto di Europa Verde Cristina Guarda.


“Il governo attuale spende ingenti risorse, distrugge il patrimonio naturale e non tiene conto delle conseguenze a lungo termine. È evidente che questa pista da bob, come già accaduto a Torino a Cesana dopo le Olimpiadi, rischia di diventare una cattedrale nel deserto. Il nostro obiettivo è proteggere il nostro ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile. Chiediamo che venga fermata questa distruzione e che si investa in soluzioni che rispettino la natura e il benessere delle persone” hanno aggiunto.

Protesta trattori, Zaia: è giusta ma rispettino regole o sarà torto

Protesta trattori, Zaia: è giusta ma rispettino regole o sarà tortoVenezia, 6 feb. (askanews) – “Gli agricoltori che protestano hanno ragione da vendere, non si discute, ma bisogna che resti nell’alveo della ragione, altrimenti è un istante passare dalla parte della ragione a quella del torto. Se ci sono violenze finisce male e la protesta si sgonfia immediatamente”. A dirlo è il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervistato stamane a Radio Cortina sul tema della protesta degli agricoltori giunti alle porte di Roma da tutta Italia a bordo dei trattori.


“Ho già avuto modo di conoscere queste manifestazioni quando ero ministro – ha spiegato – ci sono due cose da dire: gli agricoltori protestano contro l’Europa e le proteste sono corrette. Gli argomenti che si toccano sono importanti, perché l’Europa molto spesso difende le multinazionali, difende gli Stati che non hanno agricoltura come nel nord Europa. Come si fa a fare una legge sull’agricoltura che sia pianificabile dalla Norvegia alle colline del Prosecco? – si domanda il governatore del Veneto – sono due mondi diversi. L’Italia ha 4.500 prodotti tipici, noi come Veneto 350, siamo la culla del food, l’italian sounding nei mercati mondiali vale circa 120 mld di euro, vuol dire trovare nel mondo Grana Padano che non è quello vero e che porta o scimmiotta quel nome”. “In Italia abbiamo l’agricoltura vera – ha proseguito Zaia – c’è un’Europa matrigna che non ascolta i nostri agricoltori. Detto ciò gli agricoltori devono protestare nell’alveo della libertà e delle regole, altrimenti dalla ragione passano dalla parte del torto, è un istante. Ricordo che questi temi sono stati affrontati negli anni dalla Coldiretti. Non vorrei che questa protesta si trasformasse in una guerra tra poveri, cioè tra agricoltori, tra partigianerie perché a quel punto l’Europa vince. Siccome questa cosa l’ho già vista negli anni, mi auguro che le battaglie siano identitarie, rispettose, ma che l’obiettivo invece dell’Europa non sia la guerra tra agricoltori, altrimenti è finita”, ha concluso.

Zaia: agricoltori indicano la via, governo li ascolti

Zaia: agricoltori indicano la via, governo li ascoltiValdobbiadene, 29 gen. (askanews) – La protesta degli agricoltori ieri a Venezia? “Hanno ragione. Questi agricoltori porgono una questione non irrilevante, che è quella identitaria oltre che produttiva. Se da un lato c’è il rischio che escano dal mercato, ed un grande rischio ormai reale di essere l’ultimo anello debole della catena e avere un reddito che non si distribuisce bene nella filiera e loro sono penalizzati, dall’altro lato c’è un tema identitario: c’è un’Europa che non ha agricoltura, che fa leggi e difende le multinazionali, ed è l’Europa del Nord e un’Europa con agricoltura, penso all’Italia con 4.500 prodotti tipici”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine di un incontro a Valdobbiadene (TV).

“Si pensi all’italian sounding, cioè ai cibi venduti come “made in Italy” ma non italiani, che oggi valgono circa 120 miliardi di euro. Tutti soldi rubati ai nostri agricoltori”. “Loro – ha concluso Zaia – hanno ragione a porre queste questioni, gli agricoltori indicano la via e vanno seguiti. Il Governo li ascolti”.

Autonomia, Zaia: non più spauracchio per Italia ma scelta moderna

Autonomia, Zaia: non più spauracchio per Italia ma scelta modernaVenezia, 24 gen. (askanews) – “Sono alla fiera del turismo di Madrid ma con il cuore sono in Veneto, dopo la giornata di ieri, questo 23 gennaio 2024 che non dimenticherò mai: il primo passaggio formale della legge per l’autonomia al Senato, adesso l’attesa che venga trattato in commissione alla Camera e poi in aula e quando la legge verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, potremo portare il nostro progetto sul tavolo delle trattative che avrà come obiettivo la firma dell’intesa che stabilirà quante competenze dallo Stato italiano verranno trasferite, nel tempo e con gradualità, al Veneto”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia ,da Madrid dove si trova per partecipare alla fiera del turismo, torna a parlare del tema dell’autonomia dopo il passaggio al Senato.

“Ringrazio – ha proseguito – tutte le venete e i veneti che sono andati a votare al referendum il 22 ottobre 2017. Se oggi si parla di autonomia in Italia è perché si è votato a quel referendum, ringrazio tutti quelli che hanno creduto a questa sfida. Siamo a metà del guado sarà fondamentale il voto alla Camera ma questo Governo ha dimostrato di mantenere la parola ed è l’unico esecutivo che ha affrontato il tema con serietà. Il tema autonomia, culturalmente, non è più uno spauracchio per l’Italia si è capito che è una scelta di modernità e di responsabilità”, ha concluso.

Fine vita, Zaia: legge puntava a regolare modalità e tempi

Fine vita, Zaia: legge puntava a regolare modalità e tempiRoma, 17 gen. (askanews) – “Qualcuno ha voluto far passare il messaggio, scorretto oltre che sbagliato, che la legge autorizzasse il fine vita. Ma non è così. Questa possibilità esiste già in forza di una sentenza della Corte costituzionale del 2019. Puntava a regolare modalità e tempi”. Lo spiega al Corriere della sera il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo che il Consiglio regionale del Veneto ha deciso il rinvio in commissione della proposta di legge d’iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito.

Per il governatore non è stato un voto politico. “Non scherziamo. Dovevamo votare su un tema etico, non politico. Ognuno si è espresso secondo coscienza. Per quanto riguarda la Lega non abbiamo mai fatto una riunione per contare i voti. Avrei trovato vomitevole il contrario”, aggiunge. Dal voto in Consiglio “è uscita una rappresentazione della spaccatura che su questi temi vive l’intero Paese. Anche se in cuor loro, credo, i cittadini sarebbero favorevoli ad avere una legge che regola i comportamenti che si possono tenere in situazioni così delicate anche dal punto di vista etico. Io, comunque, rispetto tutte le posizioni. Anche quelle di chi non ha avuto rispetto per le mie”.

Zaia: introduciamo solo tempi per suicidio assistito

Zaia: introduciamo solo tempi per suicidio assistitoVenezia, 16 gen. (askanews) – “Al di là di quello che si è detto a livello nazionale, ‘il Veneto autorizzerà il fine vita’, in realtà questo progetto di legge fondamentalmente introduce dei tempi e il ruolo della sanità” per le richieste di suicidio medicalmente assistito. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, introducendo il dibattito in Consiglio regionale sulla proposta di legge, di iniziativa popolare, “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale”. Zaia è intervenuto dopo la relazione della Quinta commissione consiliare illustrata dalla presidente della commissione Sanità, Sonia Brescacin (Lega-LV).

“Non so quanto costituzionalmente sostenibile sia tutta questa operazione – ha puntualizzato Zaia – e pertanto mi piacerebbe avere qui in Consiglio la conferma della sostenibilità giuridica di tutto questo”. Zaia, per quanto riguarda il Gruppo consiliare della Lega e quello della lista che porta il suo nome, ha confermato che ci sarà la piena libertà di voto, quindi secondo coscienza.

Suicidio assistito, Zaia: immorale gestire tema delicato con sentenza

Suicidio assistito, Zaia: immorale gestire tema delicato con sentenzaVenezia, 16 gen. (askanews) – “A prescindere da come tu la pensi, è immorale che un Paese gestisca un tema così profondo e importante con una sentenza della Corte costituzionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, aprendo il dibattito in Consiglio regionale sulla proposta di legge d’iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito.

“Considero atipico il fatto che, come è accaduto per la vicenda di Eluana Englaro, si debba gestire un tema così delicato, così profondo e intimo, con una sentenza della Corte costituzionale”, ha insistito. Zaia ha reso noto che alle Ulss del Veneto sono arrivate 7 richieste di suicidio medicalmente assistito: 5 di queste sono state rigettate, 2 sono state accolte, ma 1 soltanto ha avuto seguito, a Treviso.

Rai, Zaia: ha cambiato la vita degli italiani

Rai, Zaia: ha cambiato la vita degli italianiVenezia, 3 gen. (askanews) – “Settant’anni fa la vita degli italiani cambiava radicalmente. Nelle loro case di lì a poco avrebbero cominciato a entrare i primi televisori e le prime trasmissioni radiofoniche. Era nata la Rai Radiotelevisione Italiana. A tutti coloro che ne fanno parte rivolgo un sentito e grato augurio di buon compleanno”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ‘festeggia’ i settant’anni della Rai, rivolgendo uno sguardo al passato e uno, non meno significativo al futuro.

“In sette decenni – aggiunge Zaia – la Rai ha accompagnato la vita della gente, proponendo informazione, intrattenimento, approfondimento, cultura, grandi e popolarissime trasmissioni, tanto sport. Ad un certo punto è iniziata una sfida virtuosa a chi fa meglio lanciata dall’emittenza privata, grande, media e piccola, che, passo dopo passo, è entrata in un mercato al quale gli utenti chiedevano sempre di più. Questa sfida, oggi più che mai, è viva e quotidianamente stimola per conquistare i favori del pubblico. E’ la sfida della pluralità, che la Rai ha saputo affrontare con onore, è la vittoria della democrazia”. “Considero un passaggio storico della Rai – prosegue Zaia – la nascita delle sedi e delle testate giornalistiche regionali, che hanno arricchito la pluralità dell’informazione e portato la televisione pubblica sui territori, con tante ricadute positive, accendendo un faro anche sulle vicende più locali, ma non per questo meno interessanti per la gente. All’augurio per i 70 anni della Rai – conclude il Governatore – aggiungo l’auspicio che le testate regionali possano vivere ancora tanti momenti di crescita e di sviluppo in un quadro di autonomia feconda”.

Veneto, Tosi (FI): se fosse rieletto Zaia sarebbe un ventennio…

Veneto, Tosi (FI): se fosse rieletto Zaia sarebbe un ventennio…Roma, 28 dic. (askanews) – “Se Zaia venisse rieletto il suo diventerebbe un ventennio…”. Lo ha detto Flavio Tosi, ex sindaco leghista di Verona e deputato di Forza Italia, intervistato dalla Stampa di Torino.

L’intervistatore gli ha ricordato di essere stato favorevole al terzo mandato, quando era primo cittadino: “Al di là del fatto che in Veneto si tratterebbe di quarto mandato, dato che il limite venne introdotto quando Zaia era governatore, la mia – ha spiegato Tosi – non è una valutazione di principio, altrimenti sarei incoerente. Si tratta di un ragionamento politico: nel 2025, oltre a quella veneta, scadono le giunte di Puglia, Emilia Romagna e Campania. Concedere un mandato in più significa dare un vantaggio competitivo a tutti i governatori uscenti e quindi rendere meno contendibili tre regioni governate dal centrosinistra”.

Regioni, Zaia: anacronistico ‘no’ a terzo mandato per governatori

Regioni, Zaia: anacronistico ‘no’ a terzo mandato per governatoriVenezia, 11 dic. (askanews) – “Penso che il tema del blocco dei mandati sia qualcosa di anacronistico, visto e considerato che trovo cittadini che vorrebbero rieleggere il sindaco uscente e non lo possono fare. Anacronistico perchè ci sono solo due cariche che sono elette direttamente dai cittadini, che sono il sindaco e il presidente della Regione, guarda caso sono le due cariche che hanno il blocco dei mandati”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, rivolto al vicepremier, Antonio Tajani, che si è detto contrario al terzo mandato per i presidenti di Regione. “Il che vuol dire che il sindaco non può farlo per più di due mandati ma può stare una vita in Parlamento. A me piacerebbe che mi si desse una risposta rispetto a questo”, ha concluso Zaia.