Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Marcinelle, Zaia: un monito ancora attualissimo

Marcinelle, Zaia: un monito ancora attualissimoVenezia, 8 ago. (askanews) – “Nel 1956, quando accadde la tragedia della miniera di Bois de Cazier a Marcinelle, i minatori in Belgio erano manodopera inviata in cambio di quintali di carbone per l’Italia. Uomini barattati con materie prime sulla base di precisi accordi. Quel giorno, l’8 agosto, il Veneto pagò quello scambio con cinque caduti. Li ricordiamo anche oggi con affetto e riconoscenza perché sono il simbolo di un Veneto che, contrariamente a quello che qualcuno vuole far credere, ha conosciuto la povertà e il sacrificio e non è insensibile alle difficoltà altrui”. Nell’anniversario della tragedia mineraria di Bois du Cazier a Marcinelle, divenuto giornata dedicata al lavoro italiano nel mondo, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda i corregionali che, insieme ad altri 136 italiani, persero la vita: Giuseppe Corso da Montorio Veronese, Dino Dalla Vecchia da Sedico, Giuseppe Polese da Cimadolmo, Mario Piccin da Codognè, Guerrino Casanova da Montebelluna.

“Marcinelle è un simbolo che ci impone di tenere viva la memoria su questa tragedia – aggiunge il governatore -. Un monito a non dimenticare tutta la storia della nostra emigrazione, ma anche un monito per i nostri giorni, nei quali tanti, troppi lavoratori, perdono ancora la vita per guadagnarsi da vivere. Onorare i caduti di Marcinelle vuol dire anche impegnarsi per garantire sempre maggior sicurezza nei luoghi di lavoro, affinchè nessuno debba più rischiare la vita nell’assicurare una vita dignitosa alla sua famiglia”. “I nostri conterranei e tutti gli altri che persero la vita – conclude Zaia – erano lavoratori seri ed impegnati che affrontarono l’impossibile per garantire dignità alle loro famiglie. Come altre migliaia di Veneti, si fecero conoscere e rispettare perché nei paesi dove giunsero non andarono a bighellonare o riempire le carceri. Lavorarono duramente, portando benessere e sviluppo nel paese che li ospitava e in quello dove avevano lasciato affetti e radici. A tutti loro, ancora oggi, il Veneto rivolge un pensiero affettuoso e riconoscente”.

Pnrr, Zaia: treno che Italia non può perdere, corretta rinegoziazione

Pnrr, Zaia: treno che Italia non può perdere, corretta rinegoziazioneVenezia, 7 ago. (askanews) – “Il Pnrr è un treno che l’Italia – e con lei tutte le Regioni – non può perdere. Per un fatto economico, queste risorse servono a molti progetti. Ma anche per un fattore d’immagine, il Paese nella spesa dei fondi deve dimostrare di saper mettere a terra efficienza e organizzazione. Per quanto riguarda il Veneto, l’ho ribadito anche oggi più volte, il nostro modello di ‘controllo di gestione’ è pienamente operativo: la Regione ben governa l’andamento dei progetti, monitorando anche l’avanzamento di quanto affidato alle amministrazioni Comunali. Aggiungo di più: se dovessero esserci fondi non utilizzati da altre parti d’Italia chiediamo che vengano dirottati nel nostro territorio”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’incontro odierno con il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

“Ringrazio il Governo per questo momento di confronto con le Regioni, che segue una serie di interlocuzioni più in là nel tempo. Ma attenzione, nel piano di rinegoziazione dell’esecutivo ci sono interventi che possono generare difficoltà, specie alle amministrazioni dei Comuni: è importante che i sindaci possano veder garantiti – anche con l’utilizzo di altre linee di finanziamento – gli interventi più importanti per le comunità e i progetti già cantierati”, ha aggiunto il presidente. “È chiaro che la rinegoziazione si è resa necessaria: un Pnrr centralistico e ‘calato dall’alto’, frutto di scelte errate del passato, ha dimostrato di non essere tarato sulle esigenze contingenti dei nostri territori. Serve riportar dritta la barra del piano: cucendolo in modo sartoriale su quanto serve realmente a cittadini, amministrazioni e imprese. Mi riferisco soprattutto all’ambito energetico, dove bisogna far confluire fondi importanti per le energie rinnovabili, e il capitolo REPower, quest’ultimo già correttamente inserito dal Governo nel progetto trasmesso a Bruxelles. Per quanto riguarda il Veneto siamo pronti a fare la nostra parte anche per nuovi sviluppi su digitalizzazione, mobilità e salute”.

Autonomia, Zaia: non ho motivo di dubitare del governo

Autonomia, Zaia: non ho motivo di dubitare del governoVenezia, 3 ago. (askanews) – “Non ho motivo di dubitare”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, sul processo di attuazione dell’autonomia regionale differenziata e sull’azione di Governo sul tema. “Mi è stato chiesto se sia sufficiente il 2024 per l’autonomia. I compiti per casa li abbiamo fatti, il progetto dell’autonomia e del presidenzialismo e altri progetti bandiera sono parte del contratto di governo – ha detto Zaia alla trasmissione Morning news di Canale 5 -. Questa maggioranza si è impegnata con noi cittadini. Se questo non accadesse, è ovvio che sarebbe un fallimento. Ma io non ho motivo di pensare che accada. Dopo 5 anni di chiacchiere dal nostro referendum, questo è l’unico governo che ci ha permesso di essere oggi in Parlamento con un ddl dell’autonomia”.

Fine Vita, Zaia: è giusto dotarsi di una legge

Fine Vita, Zaia: è giusto dotarsi di una leggeVenezia, 3 ago. (askanews) – “E’ giusto che con civiltà ci si doti di una legge”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, a ‘Morning News’ su Canale 5, alla domanda se la sua Regione in settembre si doterà di una legge sul suicidio assistito. “E’ una situazione molto delicata, parlo con molto rispetto per chi la pensa in un modo o nell’altro. Oggi c’è solo una sentenza della Corte costituzionale del 2019 – ricorda Zaia – che permette a un cittadino malato terminale che ha grossa sofferenza di poter chiedere che sia attivata una procedura seria. Noi le richieste di questi pazienti non le gettiamo, penso che sia doveroso dare una risposta. Ritengo che la gestione del fine vita sia una libertà da garantire ai cittadini”.

Pnrr, Zaia: ci vogliono pragmatismo e buon senso

Pnrr, Zaia: ci vogliono pragmatismo e buon sensoVenezia, 3 ago. (askanews) – Nei confronti dei tagli del Pnrr “guardiamo con pragmatismo e buon senso”. Così Luca Zaia, presidente del veneto, a Morning news di Canale 5. “Dei 16 miliardi tagliati, 775 milioni sono del Veneto. Per onestà intellettuale ricordo che dal primo giorno in cui è scoppiata la guerra, sostengo che il vecchio trattato sul Pnrr andava rivisto – ha aggiunto Zaia -. L’art.21 ci permette di rinegoziare. Questa è un’occasione non solo per fare opere, ma anche un’occasione reputazionale, cioè noi dobbiamo dimostrare di essere in grado di spendere tutte queste risorse. Allora, da un lato bisogna dare una mano agli enti locali, ai Comuni che hanno già messo a terra opere, hanno già firmato contratti, hanno impegni giuridici rispetto a queste opere”.

“Vedo che il governo continua a dire per voce del presidente del Consiglio, del ministro Fitto e anche di altri esponenti che comunque questi 16 miliardi che sono tagliati dal Pnrr verranno sostenuti da altri fondi, ad esempio dai Fondi sviluppo e coesione, e dall’altro io spero che si possa pensare ad una nuova stagione del Pnrr. Abbiamo già presentato per questa nuova stagione 27 oggi sono quanto mai attuali. progetti che valgono 10 miliardi di euro dove parliamo di green power, il che vuol dire idrogeno verde, di dissesto idrogeologico, di fonti rinnovabili”.

Migranti, Zaia: accordo con Tunisia? Non basta ma aiuta

Migranti, Zaia: accordo con Tunisia? Non basta ma aiutaVenezia, 17 lug. (askanews) – “Non basta ma aiuta, almeno questi accordi danno un minimo di visione”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando l’accordo tra l’Ue e la Tunisia.

“Dalla Libia i migranti non arrivano più – ha osservato – ma arrivano dalla Tunisia. Penso sia ragionevole che un presidente di Regione e un presidente dell’Anci, in questo caso Mario Conte, leader dell’associazione in Veneto, pongano la questione. Se lasciamo fare alle prefetture in autonomia qualche tendopoli da qualche parte la faranno. Non perché siano perversi i prefetti – ha concluso il presidente del Veneto – ma per mancanza di soluzioni alternative”

Migranti, Zaia: verso l’ospitalità diffusa con Comuni e Caritas

Migranti, Zaia: verso l’ospitalità diffusa con Comuni e CaritasVenezia, 11 lug. (askanews) – “Oggi in Giunta regionale abbiamo approvato una delibera che prevede la firma di un protocollo con Anci e Prefettura di Venezia e quindi in rappresentanza delle Prefetture del Veneto rispetto a quello che è il grande tema dell’immigrazione. Magari ancora non ce ne siamo resi conto, ma 150, 200 migranti al giorno arrivano da Lampedusa. Il che ci dà una proiezione che è inquietante, con non poche preoccupazioni rispetto ad una dignitosa ospitalità, al fatto che non si debba dar vita a insediamenti massicci, dove ci siano popolazioni importanti di immigrati, e poi tutto il tema dei servizi, dell’accoglienza, insomma tutto quello che ne deriva”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, nel dopo-Giunta.

“Le proiezioni a livello nazionale sono inquietanti e preoccupanti perché comunque c’è una proiezione rispetto all’anno scorso. L’anno scorso sono arrivati circa 90 mila migranti via mare, quest’anno non è escluso che possano raddoppiare, in un contesto nel quale pesa molto anche il meteo, nel senso che, arrivato l’anticiclone delle Azzorre, da noi arrivano gli sbarchi, fino a 20 giorni fa questo non accadeva” ha aggiunto Zaia. Il presidente ha detto di voler ringraziare i prefetti, “che sono coloro che stanno gestendo l’accoglienza e che per ora stanno cercando di creare una certa forma di turn over rispetto a chi c’è già e magari ha già le carte per il riconoscimento dello status di rifugiato”. Zaia ha ribadito che “è doverosa” l’ospitalità di chi scappa dalla morte e dalla fame; non stiamo parlando di migranti economici. Ci sia però la volontà – ha insistito Zaia – di pensare ad un’ospitalità diffusa che non prescinde dal fatto che se riuscissimo a mettere in piedi, e sarebbe poco onerosa, due, tre persone, magari nei Comuni più piccoli, o quello che accade nei territori coinvolgendo anche altre realtà, penso alla Caritas, alla parrocchie e quant’altro, evitiamo quello che abbiamo visto in passato, non so, un esempio per tutti, l’insediamento di Cona o altri ancora”.

Veneto, Zaia: conti in ordine, leale collaborazione con Corte Conti

Veneto, Zaia: conti in ordine, leale collaborazione con Corte ContiVenezia, 4 lug. (askanews) – “Il rendiconto della Regione è il documento che certifica tutte le entrate e le spese sostenute dall’Amministrazione. Ancora una volta arriviamo a questo banco di prova dopo una meticolosa attenzione nella gestione, con i conti in ordine, un risultato economico di 100 milioni di euro, una situazione patrimoniale di 10.641 milioni e un patrimonio netto che vale 2.628 milioni di euro. Numeri che fotografano il quadro generale in un contesto nazionale in cui il Veneto rimane l’unica regione a statuto ordinario dove non c’è pressione fiscale aggiuntiva: abbiamo scelto di lasciare nelle tasche dei veneti più di un miliardo di euro di prelievo fiscale addizionale, che equivalgono a 250 euro a cittadino. Lo stiamo facendo dal 2010”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia,commentando la seduta della Corte dei conti, tenutasi questa mattina a Palazzo dei Camerlenghi di Venezia, per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale regionale dell’esercizio finanziario 2022.

Il Collegio è stato presieduto da Maria Elisabetta Locci, la quale ha introdotto l’udienza e gli interventi dei consiglieri Elena Brandolini e Amedeo Bianchi. La requisitoria finale del Procuratore regionale, Ugo Montella, ha evidenziato come la Regione abbia sempre collaborato con il “censore più severo” nel rispetto reciproco dei ruoli, per garantire il buon andamento dell’azione amministrativa. “Sono particolarmente soddisfatto – ha detto Zaia – perché la parifica riconosce la leale collaborazione tra istituzioni e il ruolo di “Catone il Censore della Corte dei conti”, indispensabile per condividere la gestione finanziaria della Regione. Gestione che abbiamo voluto assumesse le forme di un palazzo di cristallo, nel segno della massima trasparenza e della condivisione dei principali asset di bilancio, in tempo reale, con la magistratura contabile. E il giudizio di parifica è fondamentale per certificare la solidità patrimoniale e le scelte gestionali della nostra Regione”.

Il presidente della Regione del Veneto ha ricordato, inoltre, i principali elementi del rendiconto 2022, tra cui il fondo cassa, che al 31 dicembre ammontava a 1.288.746.214,05 euro: un dato che, similmente a quanto avviene in una buona azienda privata, è indice di stabilità finanziaria e che acquisisce particolare rilevanza se abbinato ai tempi di pagamento. Le fatture, infatti sono state pagate in media 13,20 giorni prima rispetto alla scadenza delle stesse, ovvero i 30 giorni imposti dalla legge. “Lo stato di salute finanziaria di un ente territoriale si misura anche con il risultato di competenza, che è stato ampiamente rispettato dal Veneto – ha sottolineato il Governatore -. Le partecipate, la sanità e le Olimpiadi sono le voci sulle quali poniamo particolare attenzione. Confermiamo il massimo impegno su questi fronti. La partita delle Olimpiadi è particolarmente importante e dovrà lasciare un’eredità composta da infrastrutture, un aumento del Pil regionale, oltre a una visibilità mediatica straordinaria che sarà un volano per la nostra

Zaia: legalità è di fondamentale importanza in economia

Zaia: legalità è di fondamentale importanza in economiaVenezia, 4 lug. (askanews) – “Il valore della legalità è di fondamentale importanza per il corretto funzionamento di una società democratica e giusta. La legalità si basa sul rispetto delle leggi e delle norme che regolano la convivenza civile e garantiscono i diritti e le libertà di tutti i cittadini. La Regione del Veneto vanta un Protocollo unico nel suo genere sottoscritto nel 2019 con ventisei parti sociali e poi rinnovato e ampliato nel 2023, ai fini della prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata. L’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia ha evidenziato come la criminalità organizzata ‘preferisce agire con modalità silenziose, affinando e implementando la pervasiva infiltrazione del tessuto economico-produttivo’. Ben vengano, quindi, iniziative come quella organizzata giovedì 6 dalla Regione Veneto per studiare questo fenomeno criminale e le sue ripercussioni sul mercato produttivo e per evidenziare i presìdi di legalità economica”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, anticipa il convegno organizzato giovedì 6 luglio presso l’Auditorio Cesare De Michelis del Museo M9 (via G. Pascoli n. 11, Venezia Mestre) intitolato “Infiltrazione mafiosa in ambito economico. Analisi del fenomeno e prevenzione”.

Il convegno, promosso dalla Cabina di Regia del Protocollo e gestito da Anci Veneto, si pone come obiettivo di analizzare e prevenire l’infiltrazione mafiosa in ambito economico e le effettive ripercussioni sul regolare funzionamento del mercato e la minaccia alla libera concorrenza tra le imprese. Oltre ad evidenziare e valorizzare il ruolo delle categorie economiche, professionisti ed operatori commerciali, quali presìdi di legalità economica nello svolgimento delle loro funzioni improntate al rispetto delle regole, norme, valori e comportamenti di una professione o di un’attività imprenditoriale, al fine di assicurare e garantire la piena libertà d’impresa e la difesa del sistema economico. L’introduzione sarà a cura del responsabile della Cabina di regia del Protocollo di Legalità della Regione del Veneto, il consigliere Roberto Bet. Gli interventi prevedono le relazioni di Giovanni Vaia dell’università Ca’ Foscari, Antonio Parbonetti dell’università di Padova, Roberto Flor dell’università di Verona e saranno moderati da Pierluigi Granata della Cabina di regia.

Successivamente, sono previste le partecipazioni delle categorie economiche e produttive e in conclusione gli interventi del Prefetto di Venezia, Michele Di Bari e il vice direttore della Banca d’Italia, sede di Venezia, Stefano Francescon. Questi ultimi due illustreranno le forme di intervento concreto, di natura preventiva, della Prefettura, nell’applicazione della “Legislazione antimafia”, ex D.Lgs nr.159/2011, con particolare riferimento alle c.d. informazioni antimafia, e della Banca d’Italia- UIF – attraverso le funzioni previste dalla normativa antiriciclaggio, ex D.Lgs nr.231/2007.

Giustizia, intesa Zaia-Nordio per graduatorie concorsuali condivise

Giustizia, intesa Zaia-Nordio per graduatorie concorsuali condiviseVenezia, 30 giu. (askanews) – Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, questa mattina a Venezia ha sottoscritto insieme al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, un importante protocollo d’intesa per rendere più efficiente la macchina della pubblica amministrazione della giustizia, intervenendo sul tema della carenza di personale.

“Questo protocollo, primo in Italia nel suo genere per cui ringrazio il ministro Nordio, è un modello – ha spiegato il presidente Zaia -. È un accordo che parte dal presupposto che un territorio come il Veneto ha bisogno tribunali e sedi giudiziarie efficienti e per avere la garanzia che questo avvenga sottoscriviamo un accordo quadro che darà il via a una serie di convenzioni per condividere graduatorie e concorsi fra Regione e tribunali veneti. Non resterà una dichiarazione di intenti ma, un attimo dopo averlo siglato, sarà attivato il primo provvedimento. Inizieremo cedendo alla Giustizia una lista già formata di 105 candidati a ruoli amministrativi, dalla quale, da subito, il Ministero potrà attingere. Seguiranno ulteriori graduatorie per altri 300 amministrativi. Entro i primi di settembre i tribunali del Veneto avranno, quindi, 100 operatori in più”. Qualora il candidato contattato non accetti la proposta del Ministero, resta collocato nella graduatoria regionale e non viene depennato, ma non ha certezza circa la possibile chiamata. La prima graduatoria citata ha validità biennale e scade il 13 giugno 2024.

“Il futuro vedrà in Veneto molte graduatorie condivise con il Ministero della Giustizia – ha sottolineato ancora Zaia -. Possiamo ben dire che queste sono prove tecniche di efficienza veneta”. “Questo è un modello che intendiamo riprendere ed estendere a livello nazionale – ha dichiarato il ministro Nordio -. Per questo protocollo ringrazio la Regione Veneto e lo staff ministeriale che hanno lavorato a questo risultato. Abbiamo l’obiettivo di rendere la giustizia efficiente attraverso una modernizzazione e una accelerazione dei processi. Di fronte alla carenza di organico abbiamo procedure ottocentesche che cerchiamo di scalfire, ma sappiamo che nulla si può sostituire alle intelligenze umane, per questo è necessario partire dalle risorse di personale. Il protocollo di oggi rappresenta un risultato davvero straordinario nel segno dell’efficienza della macchina della giustizia”, ha terminato il guardasigilli.