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Al Tecnopolo di Bologna la nuova sede del data center del Cnaf

Al Tecnopolo di Bologna la nuova sede del data center del CnafRoma, 10 mag. (askanews) – Il Tecnopolo di Bologna, il principale polo del supercalcolo d’Italia e uno dei più importanti d’Europa, si potenzia ulteriormente grazie al data center del Cnaf, il Centro Nazionale di Calcolo dell’Infn Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la cui nuova sede è stata inaugurata oggi nell’Edificio B5, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle Istituzioni.


Sono intervenuti Roberto Viola EU DG Communications Networks, Content and Technology, Gianluigi Consoli Direttore Generale Internazionalizzazione e Comunicazione del Mur-Ministero dell’Università e della Ricerca, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna, Rosa Grimaldi Delegata del Sindaco di Bologna Matteo Lepore intervenuto da remoto, Giovanni Molari Rettore dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, accolti e accompagnati da Antonio Zoccoli, Presidente dell’Infn e della Fondazione ICSC, Luca Dell’Agnello Direttore del CNAF e Francesco Ubertini Presidente del CINECA e vicepresidente della Fondazione ICSC. “Il potenziamento del data center del Cnaf e il suo trasferimento al Tecnopolo di Bologna fanno parte della strategia di rinnovamento dell’infrastruttura di calcolo dell’Infn per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche dei prossimi anni”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn e della Fondazione Icsc. “Questa strategia è perfettamente integrata nel piano che vede il potenziamento del sistema nazionale di calcolo e la realizzazione di una infrastruttura digitale distribuita e federata come una priorità strategica del Paese, sostenuta con fondi Pnrr della Missione 4 coordinata dal Mur, che hanno anche permesso la nascita, sempre qui a Bologna, del primo Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, Icsc. Così Cnaf-Infn e Icsc in sinergia con il supercomputer Leonardo del Cineca contribuiscono a fare del Tecnopolo di Bologna uno dei più potenti centri di calcolo d’Europa”, conclude Zoccoli.


“Il Tecnopolo di Bologna è una piattaforma strategica del nostro Paese, per connettere infrastruttura di supercalcolo e dati con ricercatori, imprese e start-up e per attrarre e far crescere le competenze del futuro: un ecosistema nazionale che si configura come una delle prime AI-factories europee” commenta Francesco Ubertini, presidente del Cineca e vicepresidente della Fondazione Icsc. “Proprio in questa prospettiva, sono partiti i lavori nel nostro data center per ospitare Lisa, il potenziamento del supercalcolatore Leonardo interamente orientato all’AI”. “Il nuovo data center del Cnaf è l’evoluzione di un percorso iniziato più di vent’anni fa, percorso che ha permesso all’Infn di acquisire una posizione di primo piano in ambito internazionale nel calcolo distribuito, grid e cloud, e nei big data”, commenta Luca Dell’Agnello, direttore del Cnaf che ha aperto e introdotto l’evento. “Queste competenze vengono quotidianamente applicate non solo nello studio dei processi dei grandi esperimenti di fisica fondamentale, ma anche in campi apparentemente lontani, come la medicina e la conservazione dei beni culturali. Con il trasferimento al Tecnopolo di Bologna, la contiguità che si viene a stabilire tra il data center del Cnaf e il supercalcolatore pre-exascale Leonardo del Cineca renderà più accessibile un’ulteriore tecnologia, quella dell’intelligenza artificiale, complementare ai big data”, conclude Dell’Agnello.


L’evento inaugurale ha offerto l’opportunità per una giornata di confronto tra mondo istituzionale, mondo della ricerca scientifica e mondo industriale, su alcuni dei temi più attuali posti sul tavolo del dibatto sia tra gli esperti sia nella società: dall’intelligenza artificiale alle nuove tecnologie del calcolo e dell’informazione, dal calcolo ad alte prestazioni, ai big data, fino ai computer quantistici. (Credit: ICSC_INFN)

Alluvione, Antonelli (Lincei): nel 2024 aiuto a popolazioni colpite

Alluvione, Antonelli (Lincei): nel 2024 aiuto a popolazioni colpiteRoma, 23 giu. (askanews) – “Non possiamo iniziare la nostra riunione senza ricordare due eventi che hanno pesato e pesano su ogni nostra attività, in Italia e in Europa: la spaventosa alluvione che ha sconvolto l’Emilia-Romagna e la guerra in Ucraina, la prima guerra europea, dopo settant’anni, combattuta fra eserciti. L’Accademia dei Lincei ha deciso perciò di assegnare nel 2024 un Premio straordinario Antonio Feltrinelli di 250.000 euro per un’impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario in favore delle popolazioni colpite dell’Emilia Romagna, come già si è fatto nel 2009 per il terremoto che ha colpito L’Aquila e lo scorso anno per l’Ucraina, nel cui caso abbiamo attribuito quest’anno anche dieci borse di studio. È un piccolo contributo di fronte all’enormità della sciagura, ma costituisce un segno della nostra solidarietà”.

Lo ha annunciato il presidente dell’Accademia dei Lincei Roberto Antonelli nella relazione che ha aperto l’adunanza generale solenne di chiusura dell’Anno Accademico 2022-2023 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che Antonelli ha ringraziato per la sua presenza e l’attenzione riservata all’Accademia. “In Emilia-Romagna – ha detto ancora Antonelli – si è consumata una grande tragedia ma si è nel contempo vissuta un’anticipazione del nostro futuro, se a livello europeo e globale non si riuscirà a trovare molto rapidamente un accordo per attuare davvero le misure da tempo proposte dagli scienziati di tutto il mondo e ribadite anche dalla nostra Accademia nei convegni internazionali e nei documenti del G 20 di Roma e del G 7 di Tokyo alla cui redazione abbiamo collaborato: lo ribadiremo anche il prossimo anno nel G 7 che si terrà qui a Roma, ai Lincei. La scienza ha fatto anche in questo caso il suo dovere e ha indicato le possibili soluzioni. Nei nostri convegni sono state ribadite le cause del cambiamento climatico, le possibili catastrofi ma anche le possibili soluzioni, alle quali dedicano giustamente particolare attenzione i giovani e i giovanissimi poiché – ha concluso – è in gioco il loro avvenire”.