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Ecco quali sono gli esperimenti italiani della missione Ax-3

Ecco quali sono gli esperimenti italiani della missione Ax-3Milano, 12 ott. (askanews) – La società spaziale privata americana Axiom Space ha annunciato ulteriori dettagli sull’innovativa ricerca scientifica e le dimostrazioni tecnologiche previste per la prossima missione Ax-3 sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), alla quale prenderà pèarte, per conto della Difesa, anche il Colonnello dell’Aeronautica Militare, Walter Villadei. Il lancio è previsto non prima di gennaio 2024.

Gli astronauti condurranno in totale più di 30 diversi esperimenti durante la loro missione. I dati raccolti, in volo e a terra, prima e dopo la missione, miglioreranno la comprensione della fisiologia umana sulla Terra e in microgravità. Inoltre, questa missione sfrutterà le opportunità di avanzamento industriale e svilupperà tecnologie per il progresso dell’umanità. In questa missione c’è una forte attenzione ai progetti scientifici guidati dai Paesi europei rappresentati dall’Italia, dalla Turchia e dalla Svezia, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Anche le attività di partnership commerciali e accademiche rimangono un forte obiettivo per la missione Ax-3, poiché è intenzione di Axiom Space realizzare una comunità di ricerca globale e un ecosistema economico, robusto e sostenibile nell’orbita bassa terrestre. Per l’Italia l’attività scientifica, condotta dall’Aeronautica Militare e dall’Agenzia Spaziale Italiana, coinvolgerà università, centri di ricerca e aziende italiane che desiderano sfruttare la microgravità per test e sviluppo biologici e tecnologici.

In particolare si tratta dei seguenti esperimenti: 1 – Valutazione della funzione endoteliale nel personale esposto alla microgravità durante l’attività di volo orbitale.

Come ricerca umana guidata dall’Aeronautica Militare, l’esperimento di funzione endoteliale utilizzerà una tecnica per valutare la salute vascolare e la reattività degli astronauti prima, durante e dopo il volo spaziale. I risultati saranno confrontati con le misurazioni effettuate da personale di volo non orbitale. L’obiettivo di questo progetto è quello di capire meglio come cambia la salute vascolare durante le missioni spaziali per migliorare le conoscenze relative alle future missioni di volo umano di lunga durata. 2 – Aggiornamento dell’aggregazione dell’amiloide. Guidato dall’Asi, questo progetto si basa su precedenti lavori in microgravità per indagare l’aggregazione di amiloide beta (Aß) proteine, che sono implicati in malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. La microgravità può interrompere il normale ripiegamento e il dispiegamento delle proteine, portando alla formazione di proteine mal ripiegate che hanno maggiori probabilità di aggregarsi. L’analisi di queste proteine, in condizioni di microgravità, offre l’opportunità di comprendere meglio il meccanismo della loro aggregazione e la formazione delle placche amiloidi che, in definitiva, possono aiutare a sviluppare nuovi trattamenti. La ricerca potrebbe anche aiutare a identificare potenziali rischi di neurodegenerazione per le missioni di volo spaziale umano di lunga durata. 3 – Servizi del Centro Operazioni Spaziali Italiano (ISOC) per la ISS. I servizi ISOC per l’esperimento sull’ISS mirano a migliorare la consapevolezza dello Spazio in tempo reale con funzionalità decentralizzate, fornendo un catalogo aggiornato di oggetti spaziali e algoritmi all’avanguardia per la gestione dello Spazio sicurezza. Utilizzando i sistemi a bordo della ISS, ISOC testerà la raccolta remota ed elaborerà i dati necessari per evitare collisioni con oggetti spaziali residenti e per proteggere la strumentazione da gravi eventi solari. I membri dell’equipaggio della missione Ax-3, tutti di origini europea, sono il comandante Michael López-Alegría (Usa/Spagna), il pilota Walter Villadei dell’Aeronautica Militare italiana e gli specialisti di missione Alper Gezeravci, turco e Marcus Wandt, atronauta scvedese dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Un razzo SpaceX Falcon 9 lancerà l’equipaggio dell’Ax-3 a bordo di una navetta Crew Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale, dalla base Nasa di Cape Canaveral – Kennedy Space Center, in Florida (Usa).

Esperimenti congiunti sull’Iss per Aeronautica Militare e Asi

Esperimenti congiunti sull’Iss per Aeronautica Militare e AsiMilano, 12 ott. (askanews) – L’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) condurranno, in maniera congiunta, diversi esperimenti scientifici sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

La missione Ax-3, diretta verso l’Iss nel 2024, a cui la Difesa partecipa con il Colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare, darà la possibilità all’Italia di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative – sia di enti istituzionali sia di società private – legate alle attività umane nello Spazio. Con un equipaggio tutto europeo, la missione della società statunitense Axiom Space – che decollerà dal Kennedy Space Center (Florida) a bordo della navetta Crew Dragon di Space X – permetterà agli astronauti a bordo della ISS di eseguire una serie di esperimenti scientifici in orbita bassa (Low-Earth Orbit – LEO).

Per l’Italia, gli esperimenti sono stati promossi dal Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie, per amplificare – attraverso la sperimentazione – la grande esperienza nazionale in ambito operativo, medico e tecnologico, applicata allo spazio. Nel dettaglio, l’Aeronautica Militare effettuerà attività di sperimentazione, per la prima volta dallo Spazio, sul sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), cuore della propria capacità Space Situational Awareness (SSA). Gli astronauti a bordo della ISS replicheranno alcune analisi normalmente svolte dal Centro SSA, uno dei centri operativi spaziali europei in prima linea per il monitoraggio degli oggetti spaziali che rientrano in atmosfera e che sorveglia costantemente i possibili eventi di collisione tra oggetti artificiali orbitanti attivi (ISS compresa) con i detriti spaziali.

La permanenza di due settimane in condizioni di microgravità renderà possibile testare e verificare gli effetti fisiologici del volo spaziale sugli esseri umani, per comprenderne i cambiamenti sia biologici sia psicologici. In tale ambito, l’Aeronautica Militare porterà avanti uno studio legato al sistema cardiovascolare, focalizzato sulle reazioni biologiche alla microgravità della funzione endoteliale, mentre l’Asi tornerà ad analizzare l’effetto della microgravità sull’aggregazione delle proteine beta amiloide (Aß), che sono implicate nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.

L’Agenzia spaziale italiana, inoltre, realizzerà l’esperimento ORION, finalizzato allo studio della fertilità femminile in condizioni di microgravità e l’esperimento PROMETEO II per lo studio dello stress ossidativo, alla base di molti effetti deleteri del volo spaziale, tra cui in particolare disturbi cognitivi e comportamentali.