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Compagnie aeree e aziende cercano migliaia di giovani

Compagnie aeree e aziende cercano migliaia di giovaniRoma, 20 feb. (askanews) – Compagnie aeree e aziende aerospaziali nel mondo sono pronte ad assumere decine di migliaia di giovani. Il boom del trasporto aereo dopo lo stop per la pandemia, infatti, farà arrivare sul mercato mondiale entro il 2042 oltre 40mila nuovi velivoli passeggeri, rendendo necessaria l’assunzione da parte di tutte le linee aeree di un gran numero di giovani piloti, assistenti di volo, tecnici per la manutenzione e personale amministrativo. Anche il notevole sviluppo delle attività spaziali sta creando l’esigenza per le aziende specializzate di trovare nuovi tecnici ed ingegneri.


Lo evidenzia “Fly Future 2024”, l’unico evento di orientamento e informazione in Italia per i giovani interessati a lavorare nel settore dell’aviazione e dello Spazio, la cui terza edizione prende il via oggi, 20 febbraio 2024, all’Università Europea di Roma per concludersi mercoledì 21. “Il settore aerospaziale è già oggi e sarà sempre più nel prossimo futuro una grande opportunità di lavoro e di carriera – ha confermato Luciano Castro, organizzatore dell’evento – le offerte di impiego in questo settore sono molto numerose per giovani professionisti, nel nostro Paese e anche nel resto del mondo, in particolare nei settori del trasporto aereo e delle tecnologie spaziali”.


In ambito aeronautico, sono molte le compagnie aeree che hanno già avviato in Italia programmi di selezione e formazione di nuovo personale. Ita Airways è impegnata nel maxi piano per l’assunzione di 1.200 figure professionali tra comandanti, piloti e assistenti di volo, Aeroitalia e Air Dolomiti stanno cercando piloti, hostess, steward e personale tecnico, mentre Neos organizza selezioni per equipaggi di cabina. Diverse poi le compagnie straniere che cercano nuovo personale di volo in Italia, come Wizz Air, che proprio quest’anno aprirà un grande centro per la formazione periodica di 4.800 piloti all’anno vicino all’aeroporto di Roma Fiumicino, e anche Ryanair, Easyjet, Emirates, Qatar Airways e Lauda Air. A caccia di ingegneri e tecnici c’è poi l’ENAV, che gestisce il traffico aereo sui nostri cieli, e importanti aziende come Leonardo, Avio Aero, Tecnam e Aeroporti di Roma. Cercano personale specializzato pure le aziende del settore spaziale, vista la notevole crescita dei progetti satellitari e per la futura esplorazione umana della Luna e di Marte: in Italia vi sono molte posizioni aperte in Thales Alenia Space, che nel 2025 prevede di inaugurare un nuovogrande stabilimento per la produzione di satelliti presso il Tecnopolo Tiburtino a Roma, e anche in altre imprese come Avio, Telespazio, Argotec, Sitael, D-Orbit e Officina Stellare.


Il programma di “Fly Future 2024” prevede una serie di convegni e conferenze con la partecipazione di piloti, manager, professionisti ed esperti nel settore dell’aviazione e dello spazio, che presenteranno le loro esperienze e forniranno indicazioni sulle opportunità di lavoro per i giovani interessati. Sarà anche allestita un’area espositiva con i desk di scuole di volo, compagnie aeree, aziende aerospaziali e associazioni. L’evento è promosso dall’associazione Ifimedia, in collaborazione con Mediarkè e Università Europea di Roma. Ha ricevuto i patrocini da Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), Aero Club d’Italia e AOPA Italia.


La manifestazione è organizzata in collaborazione con il Gruppo ENAV e con i main sponsor ITA Airways, Avio e Urbe Aero Flight Academy. La partecipazione è aperta a tutti, previa registrazione online e acquisto di un pass valido per le due giornate.

”Discipline Stem nella Difesa”, la conferenza a Milano

”Discipline Stem nella Difesa”, la conferenza a MilanoMilano, 6 feb. (askanews) – Dalle nuove sfide tecnologiche, alla cybersecurity, alle energie rinnovabili, agli effetti dello Space Weather sulla vita di tutti noi sulla Terra; sono i progetti presentati alla conferenza sulle “discipline Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics) nella Difesa”, promossa dal Ministero della Difesa e organizzata alla Scuola Militare “Teulié” di Milano, in occasione della settimana nazionale delle discipline Stem.


Protagonisti 4 gruppi di studio, composti da allieve e allievi di ciascuna delle quattro Scuole Militari italiane: la Nunziatella di Napoli e, appunto, la Teulié di Milano dell’Esercito, il Collegio “Morosini” di Venezia della Marina e la Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze dell’Aeronautica Militare. Alla conferenza, aperta da un messaggio di saluto del ministro della Difesa, Guido Crosetto e da un video della ministra per le pari opportunità, Eugenia Roccella, erano presenti, tra gli altri, le parlamentari Marta Schifone, prima firmataria della Legge sull’Istituzione della settimana nazionale delle discipline Stem, Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito e Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa.


“Per noi – ha detto la senatrice Rauti – l’investimento sulle materie Stem è fondamentale. Non solo perché riguarda i nostri licei militari (ben quattro in Italia) ma, soprattutto, perché puntiamo a ridurre due gap: quello di genere ovvero poche donne laureate Stem ma anche un gap di formazione rispetto ad altri Paesi europei e, soprattutto, soprattutto per la sicurezza nazionale per la difesa del futuro queste materie diventano cruciali. Le sfide sono sempre più ibride, le minacce sempre più complesse e, quindi, è evidente che la difesa per la sicurezza nazionale e internazionale deve investire su queste materie per attrezzarsi a fronteggiare minacce sempre più complesse”. A fare da padroni di casa, gli allievi della “Teulié” autori di un interessante studio sulle cosiddette “Terre rare”.


“Sicuramente la Difesa si sta concentrando, negli ultimi anni, in questo ambito, in questi argomenti – hanno spiegato – il nostro progetto, in particolare, si è occupato del recupero di terre rare a partire da rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che è un argomento molto spinoso che ha riguardato anche l’Europa negli ultimi anni”. Particolarmente coinvolgente e motivante, per i giovani in sala, militari ma anche civili, l’intervento della professoressa Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in Ingegneria Aerospaziale, docente al Politecnico di Milano e protagonista di diverse missioni spaziali, tra cui la missione Rosetta dell’Esa sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.


“Le materie Stem sono fondamentali per il nostro futuro – ha spiegato – perché rappresentano lo strumento per avere in mano il futuro. Le materie vanno benissimo, in particolare, per le donne perché noi abbiamo quelle capacità interdisciplinari, le cosiddette soft skill che consentono di mettere insieme competenze che vengono da ambiti diversi ma per un unico scopo che è il bene dell’umanità”.

David Avino, Ceo di Argotec, al festival dell’Economia di Trento

David Avino, Ceo di Argotec, al festival dell’Economia di TrentoTrento, 22 mag. (askanews) – Venerdì 26 maggio, alle 17.30, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia a Trento, nell’ambito del programma della XVIII edizione del Festival dell’Economia, si aprirà il panel sul tema “Il mercato dei servizi spaziali”. David Avino, CEO e fondatore di Argotec, porterà il suo contributo come imprenditore ed esperto del settore con oltre trent’anni di carriera.

Insieme a lui, sul palco, ci saranno Leopoldo Benacchio (Il Sole 24 Ore), Elena Grifoni Winters (Ufficio Politiche spaziali di Palazzo Chigi), Roberto Battiston (Università degli Studi di Trento) e Marco Ferrazzani (Asi). Il Festival dell’Economia di Trento, dove da sempre trovano spazio riflessioni profonde sui più cogenti temi dell’economia globale, nonché trend emergenti destinati a segnare il futuro, sarà il contesto ideale per fare il punto sul tema del mercato dei servizi spaziali e sul contributo dato da Argotec in tal senso.

Si pensi al programma Iride per l’Osservazione della Terra, coordinato dall’Esa (Ahenzia Spaziale Europea) e promosso dal governo italiano con i fondi del Pnrr. Argotec è stata la prima azienda a firmare per questo importante progetto, con il compito di fornire una propria costellazione di satelliti che andrà a svolgere un ruolo determinante nelle attività di osservazione della Terra dallo Spazio, con decine e decine di diverse implicazioni. Parliamo, per esempio, di prevenzione di disastri ambientali, tutela dell’ambiente, monitoraggio del clima ma anche attività produttive d’avanguardia come l’agricoltura di precisione. Ancora, guardando più distante da noi, sempre in tema di servizi spaziali, Argotec è al lavoro sulla sua costellazione di satelliti, chiamata Andromeda, che avrà come obiettivo quella di garantire una comunicazione ad alta efficienza sulla superficie lunare, con uno sguardo a un futuro non troppo remoto che passa dall’esplorazione della Luna – un giorno base per Marte – agli utilizzi commerciali fino alla prospettiva del turismo spaziale.

Quello della New Space Economy è uno scenario in continua espansione, con un valore di mercato in rapidissima crescita, che contempla miliardi di investimenti a livello globale e un tasso di nuove assunzioni tra i più alti dell’industria manifatturiera. Argotec è una space company italiana, con base a Torino e una sede in Maryland (Usa). Le sue principali linee di business sono la produzione di satelliti di piccole dimensioni ad alta affidabilità e l’ideazione di soluzioni di comfort per astronauti e futuri turisti spaziali.

Nel 2022 è stata l’unica azienda al mondo ad avere due smallsat operativi nello spazio profondo, nell’ambito delle missioni Nasa, Dart e Artemis 1. Attualmente è al lavoro su numerosi progetti, tra cui la costellazione HEO per l’Osservazione della Terra, nell’ambito del programma IRIDE. Il fatturato previsto nel 2023 è di 35 mln (quasi triplicato rispetto al 2022), con un piano di assunzioni aperto di 100 talenti. A breve è prevista l’espansione dell’area produttiva con la creazione di una Space Factory che avrà le dimensioni pari a circa cinque volte quella attuale.

A Vico Equense (Na) il 25esimo premio scientifico Capo d’orlando

A Vico Equense (Na) il 25esimo premio scientifico Capo d’orlandoVico Equense, 22 mag. (askanews) – Martedì 23 maggio, a Vico Equense (Na), cittadina che apre le porte della splendida costiera sorrentina, si terrà la 25esima edizione del “Premio Scientifico Internazionale Capo d’Orlando” organizzato dal Museo Mineralogico Campano Fondazione Discepolo per insignire personalità del mondo della scienza, della ricerca, della cultura, della divulgazione, del giornalismo e dell’imprenditoria.

La cerimonia è prevista alle 18 nello storico Castello Giusso. A ritirare il premio scientifico arriverà Svante Paabo, premio Nobel in carica per la Medicina e 19esimo nella storia della manifestazione. Il Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Giuseppe Remuzzi, ritirerà il premio per la sezione “Divulgazione”; la preziosa targa d’argento raffigurante i pesci fossili del Cretaceo rinvenuti a Capo d’Orlando, località che segna il confine tra i comuni di Vico Equense e Castellammare di Stabia, sarà attribuita al direttore “per la prestigiosa attività di ricerca a livello internazionale, abbinata alla qualificata opera di divulgazione scientifica, mediante variegati prodotti editoriali e diffuse testate giornalistiche”.

Di grande prestigio anche gli altri premiati del 25ennale della manifestazione, patrocinata dalla Regione Campania, dall’Università Federico II, dal Cnr, dall’Unione Giornalisti Scientifici e dalla Città di Vico Equense. Il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, riceverà il premio per la sezione “Management culturale”. La targa per la “Comunicazione multimediale” andrà invece a Giorgio Manzi, paleoantropologo dell’Università La Sapienza di Roma.

Il premio “Scienza e industria” sarà conferito a Carlo Pontecorvo, presidente di “Ferrarelle Società Benefit”, mentre per la sezione “Scienza e alimenti” riconoscimento per Maurizio Bifulco, Ordinario di Patologia generale all’Università Federico II. L’evento culturale sarà moderato da Luigi Vicinanza, giornalista e presidente della Fondazione Cives, e presieduto da Matteo Lorito, Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli, ateneo che patrocina la manifestazione con CNR,UGIS, Regione Campania e Città di Vico Equense. “È motivo di grande orgoglio – ha spiegato Celentano, direttore del Museo Mineralogico Campano e fondatore del Premio – che il nostro riconoscimento scientifico celebri un anniversario così importante. La manifestazione, così come il Museo, sono progressivamente cresciuti in visibilità e importanza nel corso degli anni, partendo dalle tracce del nostro passato ma sempre con l’occhio al futuro. Non a caso, nell’edizione di quest’anno parleremo molto di evoluzione e di come ci siamo sviluppati dai primi ominidi. Inoltre, avremo l’onore della partecipazione di Svante Paabo, fondatore della paleogenomica, insignito lo scorso dicembre del Premio Nobel per la Medicina”.

La manifestazione rappresenta anche una prestigiosa vetrina internazionale per la Città di Vico Equense. “Da 25 anni – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Aiello – questo premio rappresenta un momento di alto spessore culturale e scientifico. In un mondo sempre più complesso, la conoscenza e la corretta divulgazione sono strumenti fondamentali per tracciare una linea guida per il futuro. Ogni anno il palmares si impreziosisce di nomi di scienziati, luminari, esperti e studiosi che sono impegnati per il progresso della scienza, della conoscenza e della società. Contributi che rappresentano non solo temi caldi del dibattito scientifico attuale ma che toccano da vicino la quotidianità di ciascuno di noi. Sono orgoglioso di questo appuntamento di richiamo internazionale, capace di creare turismo di qualità, vista anche la grande partecipazione di protagonisti di fama mondiale”.

Il Premio Internazionale “Capo d’Orlando”, ideato nel 1999 da Umberto Celentano, direttore del Museo Mineralogico Campano, nel suo Albo d’Oro vanta scienziati come il matematico John F. Nash, la cui storia ha ispirato il film “A Beautiful Mind”, il biologo James Watson, co-scopritore della struttura del DNA e Andre Geim, artefice della scoperta del grafene, materiale presente nel Museo di Vico Equense grazie alla donazione del celebre Nobel. Dal 2020 il Premio ha come presidente onorario Sir Paul Nurse, premio Nobel edDirettore del Francis Crick Institute di Londra.

Spazio, ministro Urso all’Esa per progetto Iride con le imprese

Spazio, ministro Urso all’Esa per progetto Iride con le imprese




Spazio, ministro Urso all’Esa per progetto Iride con le imprese



















Milano, 12 apr. (askanews) – Nella giornata internazionale dell’esplorazione spaziale umana il ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso ha fatto visita al Centro europeo per l’osservazione della Terra (ESRIN) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di Frascati, partecipando all’evento di presentazione delle imprese che realizzeranno il progetto IRIDE, la costellazione satellitare italiana che sarà realizzata entro il 2026, con il supporto dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e grazie alle risorse del PNRR. 

In particolare IRIDE diventerà il più importante programma satellitare per l’osservazione della Terra in orbita bassa e offrirà 8 macro servizi relativi al monitoraggio marino e costiero, alla qualità dell’aria, al monitoraggio dei movimenti del terreno, alla copertura del suolo, all’idro meteo clima, al monitoraggio delle risorse idriche, alla gestione delle emergenze e alla sicurezza, fornendo dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore. Durante la cerimonia l’astronauta italiano dell’ESA Luca Parmitano ha svelato il logo vincitore di IRIDE, concorso votato dai cittadini e lanciato online con l’obiettivo di trovare il simbolo che rappresenterà la prossima costellazione satellitare.

“Oggi diamo realtà al progetto IRIDE – afferma il ministro Urso nel suo intervento – un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal PNRR: l’invito ora è di lavorare con costanza e con il massimo impegno affinché l’Italia possa usufruire della costellazione IRIDE dal 2026. La presenza a questo evento di tutta la filiera che parteciperà alla realizzazione della costellazione satellitare conferma l’ampia collaborazione in questo progetto che avrà ricadute importanti sull’intero territorio italiano. Il nostro Paese e l’Europa ci guardano e sono sicuro che grazie alla nostra esperienza scientifica, tecnologica e industriale, l’Italia saprà, anche in questo frangente, essere all’altezza delle aspettative”.

Domani il lancio della sonda ESA “JUICE” con tanta Italia a bordo

Domani il lancio della sonda ESA “JUICE” con tanta Italia a bordo




Domani il lancio della sonda ESA “JUICE” con tanta Italia a bordo




















Milano, 12 apr. (askanews) – Domani, 13 aprile 2023 alle 14.15 italiane, dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guyana Francese, a bordo del vettore Ariane 5, è previsto il lancio della missione JUICE dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

La sonda, alla quale ha fortemente collaborato l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha come obiettivo Giove e le sue lune ghiacciate: Ganimede, Europa e Callisto. JUICE studierà quali sono le condizioni per la formazione dei pianeti e la comparsa della vita e come funziona il Sistema Solare. Anche il Gruppo Leonardo è in prima linea per la missione JUICE. L’azienda aerospaziale italiana, infatti, ha realizzato, in collaborazione con l’INAF (Istituto nazionale di astrofisica), la camera ad alta risoluzione “JANUS”, la testa ottica iperspettrale per lo strumento “MAJIS”, di responsabilità francese ma realizzato con un accordo bilaterale tra ASI e CNES, infine, sono sempre di Leonardo, i pannelli fotovoltaici della sonda, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria, con una superficie di 85m2.

Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%), con l’Università di Trento, ha realizzato lo strumento RIME e, con l’Università di Roma La Sapienza, il Ka Translator, parte fondamentale dello strumento 3GM. Telespazio (joint venture tra Leonardo 67% e Thales 33%) partecipa alla missione JUICE, attraverso la sua controllata Telespazio Germany, fornendo supporto al Centro europeo per le operazioni spaziali dell’ESA (ESOC).