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A Torino IA ed economia digitale a III AI-VR FESTIVAL

A Torino IA ed economia digitale a III AI-VR FESTIVALRoma, 23 ott. (askanews) – La nuova economia digitale passa attraverso le sfide del big-tech, tra intelligenza artificiale generativa e realtà virtuale, tra news media e big data. Una rivoluzione non solo tecnologica ma soprattutto sociale, etica e culturale. Questi i i grandi temi al centro della Terza Edizione dell’AI&VR FESTIVAL Multiverse World, il Festival dedicato al mondo del Metaverso e a tutto l’universo della comunicazione digitale, svoltosi oggi martedì 22 ottobre a Torino nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale del Cinema.


Dopo il successo degli scorsi anni, l’evento è tornato ad alimentare il dibattito dei grandi players di settore con ancora più lustro, coinvolgendo le eccellenze dei giovani innovatori italiani assieme ai rappresentanti delle istituzioni e ai protagonisti delle più grandi e virtuose realtà imprenditoriali italiane. ‘Siamo lieti dello straordinario successo di questa nuova edizione del Festival, un successo di pubblico, di contenuti, delle istituzioni e delle imprese sostenitrici, non solo di Torino e della regione Piemonte ma del contesto economico nazionale, che evidenzia sempre di più da un lato il lavoro che come ANGI svolgiamo per promuovere il nostro ecosistema Paese ma allo stesso tempo anche la sensibilità del pubblico e del privato verso l’innovazione e le nuove tecnologie, elementi fondanti per il progresso economico e sociale per l’Italia e per l’Europa. Il nostro obiettivo con questa manifestazione è quello di poter dare un contributo al lavoro legislativo del Governo Meloni e della Commissione Europa e allo stesso tempo di creare quella partnership tra pubblica amministrazione e grandi aziende che possa abbracciare la transizione tecnologica e sostenere le nuove generazioni’ il commento di Gabriele Ferrieri Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori a margine dell’evento.


‘Avete riunito, in un incontro ricco di contenuti, tanti esperti italiani del settore per condividere le più recenti visioni, ricerche ed esperienze. Insieme, esplorerete le infinite potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa e della realtà virtuale, con l’obiettivo di approfondire quegli aspetti capaci di fare di questi nuovi strumenti una straordinaria opportunità di crescita, benessere e sviluppo. È questo anche l’obiettivo della Presidenza italiana del G7’. Così il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani nel messaggio inviato a margine della cerimonia di apertura della Terza edizione del’AI&VR FESTIVAL Multiverse World, il Festival dedicato al mondo del Metaverso e a tutto l’universo della comunicazione digitale, oggi a Torino nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale del Cinema. ‘Come riportato dai dati del Rapporto sulla strategia italiana sull’intelligenza artificiale, ci rendiamo conto che il numero dei laureati in questo campo nel settore dell’ICT è solo dell’ 1,5% e che l’Italia è al quart’ultimo posto in fatto di competenze digitali, anche in relazione alle imprese’ il commento di Massimo Bitonci Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, intervenuto da remoto durante la discussione.


‘Nel PNRR oltre 6 miliardi di euro sono destinati a trasformare la PA in chiave digitale. Un uso efficiente di questi fondi messi a disposizione è il primo passo in questa direzione, ma c’è bisogno di una politica industriale che promuova la competitività delle imprese, che aumenti la loro produttività e rafforzi la collaborazione all’interno della filiera. Inoltre, sono necessari interventi di regolazione pro-concorrenziali che spingano l’innovazione, sostengano la formazione del capitale umano e sostengano la collaborazione tra imprese per aumentare scala e durabilità degli investimenti. Sono queste le leve che possono consentire al mercato digitale di crescere, alle tecnologie di essere abilitatori della trasformazione’ così Alessandro Morelli Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE. ‘L’intelligenza artificiale – ha sottolineato l’Assessore all’Intelligenza artificiale, Ricerca e Innovazione Regione Piemonte Matteo Marnati – è uno strumento che, grazie ad un suo aspetto peculiare che è rappresentato dalla grande potenza di calcolo, ci permetterà di raggiungere obiettivi importanti e sfidanti in tutti gli ambiti, da quello sanitario a quello della Pubblica amministrazione che, proprio grazie a queste tecnologie emergenti, potrà migliorare e trasformarsi per essere più efficace ed efficiente nelle risposte ai cittadini e alle imprese. Come Regione abbiamo fortemente creduto in questa tecnologia e stiamo lavorando insieme al CSI. Grazie all’intelligenza artificiale si potranno infatti implementare molti servizi che devono essere accessibili e inclusivi per tutti’.


‘Il Festival rappresenta una grande opportunità per esplorare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Virtuale, settori destinati a plasmare il nostro futuro economico e sociale, che insieme a tutte le nuove tecnologie incontrano nella nostra città grande attenzione e interesse – commenta la Vicesindaca di Torino Michela Favaro – Torino da sempre si distingue per la sua vocazione all’innovazione e alla tecnologia e rappresenta un riferimento e la destinazione ideale per chi vuole sperimentare e innovare. Prima città in Italia ad essersi dotata di un board etico sulle tecnologie emergenti, per questa ragione è stata chiamata a guidare i tavoli di lavoro con altre città sul tema all’interno delle reti europee Eurocities ed Enoll, confermando così, insieme alla candidatura tra le finaliste per il titolo di Capitale Europea dell’Innovazione, il suo ruolo di importante polo internazionale per lo sviluppo, pioniera per un futuro digitale più inclusivo e sostenibile”. “Il Gruppo A2A sta affrontando il tema dell’intelligenza artificiale in modo strutturato, con una strategia chiara e un piano di azione che tenga conto degli impatti non solo sul business ma anche sulle persone” ha commentato Gian Fausto Navoni, Head of Ai adoption del Gruppo. “L’AI può dare un contributo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico abilitando nuovi scenari di progettazione ed ottimizzazione degli asset energetici, di processi circolari e di città future fit” ha aggiunto Patrick Oungre, Head of Innovation del Gruppo A2A, tra gli ospiti del Festival. ‘Una mobilità sempre più sostenibile e intermodale di persone e merci passa anche per ciò che possiamo definire una “cultura del dato”, intesa soprattutto come corretto ed etico utilizzo del patrimonio di informazioni a disposizione. Ci aspettiamo una importante evoluzione del modo di viaggiare come lo abbiamo inteso finora, e in tale ambito le nuove tecnologie possono indirizzarci nel soddisfare al meglio le esigenze di chi sceglie il trasporto collettivo come modalità consapevole, responsabile e in linea con le sfide che ci attendono. Mobilità, digitalizzazione e ricerca devono dunque procedere di pari passo’ è intervenuto Mario Tartaglia – Head of FS Research Centre, Gruppo FS. “L’AI & VR Festival ha rappresentato un momento importante per confrontarsi sull’impatto dell’intelligenza artificiale sull’economia. Da più di dieci anni, Reply lavora sull’intelligenza artificiale, e più recentemente, sull’IA generativa supportando i clienti sia nelle loro operations quotidiane che nel percorso di innovazione verso nuovi modelli di business. Oggi, i digital human, figure digitali che sfruttano tecnologie 3D in real-time e modelli di IA generativa, insieme ai robot fisici, stanno rivoluzionando l’interazione uomo-macchina, portandola a un nuovo livello di realismo e coinvolgimento” ha dichiarato Filippo Rizzante, CTO di Reply. “Stiamo affrontando grandi cambiamenti a livello globale, che portano le nostre imprese a confrontarsi con innumerevoli sfide, sia a livello tecnologico che di sostenibilità. L’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità di cui non conosciamo ancora fino in fondo la portata, ma sappiamo che non possiamo lasciarcela sfuggire. Per questo, dopo alcuni importanti iniziative di sostegno alle imprese quali Industria 4.0 e Transizione 5.0, crediamo sia giunto oggi il momento di creare un nuovo programma di incentivi, più largamente accessibile e studiato appositamente proprio per favorire la digitalizzazione e l’adozione dell’AI da parte delle PMI, destinato alla modernizzazione delle piccole imprese e degli autonomi” spiega Maria Valeria Surico, Head of Brand, PR & Contente del Gruppo TeamSystem. Per Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte “Durante il Festival dell’AI e della Virtual Reality abbiamo avuto l’opportunità di condividere la nostra visione sull’impatto che l’AI può avere anche nel settore della Pubblica Amministrazione. La sua adozione può davvero rivoluzionare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e con iniziative come ‘Camilla’, la nostra assistente virtuale basata su AI generativa, oggi stiamo ridisegnando l’interazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione’. Per Letizia Maria Ferraris, Presidente CSI Piemonte “L’intelligenza artificiale è una rivoluzione complessa che richiede formazione, soprattutto nella gestione dei dati e nella sicurezza informatica. Per questo ribadiamo l’importanza di un uso responsabile della tecnologia, perché proteggere il dato significa tutelare la dignità umana. Il CSI Piemonte, nel suo ruolo di ente strumentale della Pubblica Amministrazione, è impegnato nello sviluppo di una cultura digitale che promuova la diffusione di competenze, consapevolezza dei rischi e capacità di sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’AI, per garantire un progresso tecnologico che rispetti i diritti e le libertà fondamentali delle persone’. L’indagine demoscopica realizzata da Lab21.01 e Angi Ricerche per la terza edizione del festival del Metaverso mostra risultati sorprendenti. “Immaginate un mondo dove la linea tra realtà e virtuale si sfuma, dove l’intelligenza artificiale (IA) è il vostro assistente personale e la realtà virtuale (RV) vi permette di esplorare luoghi impossibili – dichiara Roberto Baldassari Direttore Comitato Scientifico ANGI – Fantascienza? No, è il futuro che sta bussando alle porte dell’Italia, e gli italiani sono pronti ad aprire’. Il 19,2% degli italiani vede l’IA come il perfetto assistente virtuale per i dipendenti, mentre il 23,2% la immagina rivoluzionare l’automazione dei processi produttivi. ‘Ma attenzione: con grandi poteri arrivano grandi responsabilità. Il 35,9% degli italiani è preoccupato per la potenziale perdita di posti di lavoro, mentre il 33,8% teme per la propria privacy. La sfida? Trovare l’equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti’ continua Baldassari. L’iniziativa è nata con la sua prima edizione nello scorso ottobre 2022 e che vanta la collaborazione degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e del patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Rai Cinema come main cultural partner, A2A come knowledge expert e il BAIFF – Burano Artificial Intelligence Film Festival tra gli official partner. L’edizione di quest’anno vede anche il patrocinio istituzionale dell’AGID – Agenzie per l’Italia Digitale, Agenzia ENEA, Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico di Torino, Anitec Assinform, Anica – Unione Creators Digitali, Assintel – Associazione Nazionale Imprese ICT, Confindustria Canavese – Associazione Industriale del Canavese, AIDP. Tra i main sponsor, invece, Ferrovie dello Stato Italiane, Meta, Reply, Tinexta Cyber, TeamSystem, CSI Piemonte; e tra gli official partner Museo Nazionale del Cinema di Torino, Torino Airport, Archivio Storico Olivetti, Sella Lab, Flixbus, Errebian S.p.a., Mama Industry, AEDI – Associazione Editori Digitali Italiani ed Alé Comunicare per strategie, ANGI Ricerche e Lab 21.01.

Asi, la mostra “Exploring Moon to Mars” fa tappa a Torino

Asi, la mostra “Exploring Moon to Mars” fa tappa a TorinoRoma, 5 nov. (askanews) – L’Agenzia Spaziale Italiana inaugura il prossimo 23 novembre in Piazza Vittorio Veneto a Torino, la mostra “Exploring Moon to Mars” dedicata alla Luna e a Marte, patrocinata dal Comune di Torino.

La mostra – informa l’Asi – racconta la storia dell’esplorazione del pianeta Marte e la sua futura colonizzazione partendo dalla Luna, con una particolare attenzione rivolta all’importante contributo italiano a questa avventura. Dopo un’introduzione dedicata alle prime osservazioni astronomiche di Galileo Galilei e Giovanni Schiaparelli e alla grande produzione di letteratura fantascientifica, il percorso espositivo passa a illustrare lo stato della conoscenza che oggi abbiamo della Luna e del pianeta rosso, attraverso i dati e le immagini che la più avanzata tecnologia spaziale ha permesso di acquisire: dalle prime storiche immagini delle sonde Luna e Viking, fino alle missioni Apollo, ai rover Curiosity e Perseverance e all’attuale programma Artemis.

Il racconto evidenzia il rinnovato interesse nel nuovo millennio per l’esplorazione spaziale umana con uno sguardo ai principali programmi delle agenzie spaziali, dell’Italia in particolare, e dell’imprenditoria privata, il nuovo attore sulla scena spaziale. Non solo Marte, ma un ritorno sulla Luna per il grande salto verso il pianeta rosso e la sua colonizzazione. L’iniziativa ha finalità educative e di approfondimento e sarà visitabile gratuitamente dalle scuole, in gruppi di 20-25 studenti, dal 24 novembre al 1° dicembre 2023, nei giorni feriali, con turni di 1 ora nella fascia oraria 10-13.

Le scuole potranno prenotarsi via e-mail, inviando una manifestazione di interesse a visiteguidate@asi.it, specificando nell’oggetto “Exploring Moon to Mars – Torino” e indicando nella mail il nome e la tipologia di scuola, il numero di studenti, il contatto di un docente accompagnatore e il giorno preferito per la visita. La conferma della visita con il riferimento della data e la fascia oraria sarà inviato via mail successivamente, rispettando l’ordine temporale di ricezione delle richieste e la disponibilità dei posti.

Unito, ricercatore Giacomo Bonan si aggiudica un Erc Starting Grant

Unito, ricercatore Giacomo Bonan si aggiudica un Erc Starting GrantRoma, 5 set. (askanews) – Giacomo Bonan, ricercatore del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, si è aggiudicato uno dei 400 Starting Grant, finanziamenti dell’European Research Council riservati a ricercatrici e ricercatori di eccellenza che vantano tra i due e i sette anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato, di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Ue o nei Paesi associati. Bonan è dunque tra i 57 italiani che hanno passato la stringente selezione che ha portato a una lista di 400 vincitori – su 2.692 candidati – annunciata oggi dall’Erc.

Il progetto di Giacomo Bonan, dal titolo “INWOOD”, – informa Unito – ha ottenuto un finanziamento di 1.489.901 euro per i prossimi 5 anni e intende indagare il ruolo che il legname ha avuto nell’industrializzazione del continente europeo e l’impatto che l’industrializzazione ha avuto sui boschi e sulle comunità che vivevano grazie al loro utilizzo. Finora le ricerche sull’industrializzazione hanno avuto un focus prevalente sull’introduzione di nuove fonti energetiche (il carbone e in seguito gli altri combustibili fossili) e materie prime (metalli), prestando scarsa attenzione al ruolo svolto in questo processo dalle risorse preindustriali. L’intento della ricerca è quello di capovolgere la prospettiva tradizionale e studiare l’industrializzazione a partire da quella che è considerata la principale risorsa preindustriale: il legname. Durante la transizione industriale, i consumi di legname non diminuirono ma crebbero e, inoltre, il legname fu una risorsa chiave in tutti i settori che trasformarono l’economia europea a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Oggi i terreni forestali rappresentano quasi la metà dell’intera superficie dell’Unione Europea e svolgono un ruolo fondamentale sul piano sia ecologico che socio-economico nelle iniziative connesse al green new deal che mirano a superare l’attuale sistema industriale fondato sui combustibili fossili. Eppure, lo stesso paesaggio forestale europeo è un prodotto dell’industrializzazione e i problemi che lo caratterizzano hanno le loro radici nell’industrializzazione del continente a cavallo tra Ottocento e Novecento. Questi problemi includono la diffusione di foreste coetanee e mono-specie che sono particolarmente vulnerabili all’attacco di malattie e parassiti, la deforestazione provocata da uno sfruttamento intensivo in alcune aree del continente, ma anche l’espansione incontrollata delle superfici forestali che è stata accompagnata dallo spopolamento rurale in diverse regioni europee. La ricerca di Giacomo Bonan si concentra sull’Europa tra 1870 e 1914, quando l’industrializzazione si sviluppò per la prima volta su scala continentale e – integrando diverse tipologie di fonti e approcci disciplinari – intende approfondire come cambiò l’uso del legname in relazione ai nuovi consumi connessi allo sviluppo dei principali settori industriali e in che modo le tecnologie industriali trasformarono la geografia del commercio del legname. Un focus è dedicato all’impatto dell’industrializzazione sulla popolazione delle aree più direttamente coinvolte nello sfruttamento dei boschi al cambiamento del paesaggio forestale, sia per quanto riguarda l’estensione di queste superfici che le loro caratteristiche (densità, età, specie arboree più diffuse).

“Rispondere a questi quesiti – dichiara Giacomo Bonan – consentirà di colmare una lacuna nella conoscenza sia dei processi storici che hanno definito l’attuale paesaggio forestale europeo sia delle pratiche e delle conoscenze tradizionali legate alla gestione di questi territori. Questi aspetti sono fondamentali per lo sviluppo di nuove politiche forestali che tengano conto dell’importanza di questi ecosistemi sia sul piano ambientale (mitigazione del cambiamento climatico, tutela della biodiversità) che su quello socio-economico (garantire il benessere nelle aree rurali e sviluppare attività economiche non fondate su fonti fossili)”.

Osservazione della Terra, accordo tra Politecnico Torino e Esa

Osservazione della Terra, accordo tra Politecnico Torino e EsaRoma, 21 lug. (askanews) – Il Politecnico di Torino e l’Agenzia spaziale europea (Esa) hanno firmato un Memorandum of Intent per sviluppare una collaborazione strategica volta alla definizione e attuazione di progetti condivisi di ricerca e formazione. Questa partnership strategica, risultato del confronto di questi mesi tra Esa e il “Foresights and strategic Planning Office” del Politecnico di Torino, rappresenta un importante passo avanti nel promuovere l’eccellenza accademica e la ricerca scientifica per il progresso nell’ambito del settore aerospaziale. Nell’ambito di questo accordo, – informa una nota – i due enti intendono collaborare nel comune interesse di raggiungere i più alti standard di qualità nell’insegnamento delle discipline legate alle tecniche di osservazione del pianeta Terra. Lo scopo dell’accordo verrà raggiunto condividendo la solida base di conoscenze tra i due enti nei rispettivi campi di competenza e in quelli condivisi, promuovendo future opportunità di collaborazione, anche a livello internazionale.

L’accordo prevede in particolare la possibilità per i ricercatori e le ricercatrici del Politecnico di Torino di diventare “visiting researchers” presso Esa, passando un periodo di studio e ricerca presso le strutture dell’ente europeo. I due enti si impegnano inoltre a organizzare attività di studio e ricerca, workshop, conferenze e seminari, aumentando così le possibilità di scambio delle conoscenze e aggiornamento delle competenze dei rispettivi staff. Entrambe le istituzioni sono estremamente fiduciose riguardo alle potenzialità di questa collaborazione, che permetterà loro di unire le forze e sfruttare sinergie significative. La partnership tra il Politecnico ed Esa contribuirà a promuovere l’innovazione, a formare una nuova generazione di professionisti altamente qualificati e a stimolare lo sviluppo economico e sociale. “Questo accordo – ha dichiarato il Rettore del Politecnico Guido Saracco – nasce in un contesto strategico per il settore aerospaziale e rappresenta una importante traiettoria di sviluppo anche territoriale. Il nostro Ateneo ha tutte le competenze sia per quanto riguarda le attività upstream che per quelle downstream. Saranno proprio queste ultime ad essere valorizzate dalle attività che saranno svolte in collaborazione con Esa e che utilizzeranno i dati satellitari e le immagini per servizi strategici quali la gestione delle emergenze, l’analisi della mobilità urbana, la mappatura dello stato energetico degli edifici, i servizi di protezione civile e tanti altri”. “Siamo lieti di rafforzare la collaborazione con il Politecnico di Torino nel campo dell’Osservazione della Terra e delle attività svolte in Esrin”, ha concluso Simonetta Cheli, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra di Esa e Capo di Esrin.

Pronta al lancio missione Spei Satelles con il messaggio del Papa

Pronta al lancio missione Spei Satelles con il messaggio del PapaRoma, 9 giu. (askanews) – Pronta al lancio la missione Spei Satelles (Custode di speranza) che porterà nello spazio il testo della storica preghiera “Statio Orbis” di Papa Francesco del 27 marzo 2020.

Il lancio della missione – ideata dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e organizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale italiana, il Politecnico di Torino, l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr e l’Apostolato digitale di Torino – è programmato per la serata di lunedì 12 giugno. Chi vorrà alle 21.30 nell’Aula Magna del Politecnico di Torino potrà assistere in diretta streaming, previa registrazione, alla partenza dalla base di Vandenberg in California del razzo Falcon 9 con a bordo il veicolo di trasferimento orbitale ION di proprietà di D-Orbit, l’azienda di logistica spaziale, che si occuperà del trasporto e del rilascio del CubeSat. Spei Satelles porterà nello spazio, racchiuso in un nanobook in silicio realizzato dal Cnr, il messaggio di pace e di speranza lanciato da Papa Francesco in piena pandemia, custodito nel CubeSat 3U SpeiSat progettato e costruito a tempo di record dai team studenteschi CubeSat Team e Diana del Politecnico di Torino guidati dalla professoressa Sabrina Corpino e operato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Il libro del Papa, “Perché avete paura? non avete ancora fede”, che porta il messaggio della Statio Orbis, è diventato, grazie al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed in particolare all’attività dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata dal dott. Andrea Notargiacomo, un “nanobook” (una lastra di silicio, di 2x2x0,2 mm), in cui è stato inciso il libro ad alta miniaturizzazione per mezzo di tecnologie di micro e nanofabbricazione. Il satellite è anche dotato, oltre che della strumentazione di bordo per funzionare ed essere guidato da terra, anche di un trasmettitore radio. Per il tempo di permanenza in orbita saranno captabili, nel momento in cui il satellite sorvolerà quella porzione di Terra, e facilmente codificabili in modo testo, frasi desunte dal Magistero Pontificio che hanno a tema la speranza e la pace. I messaggi sono in italiano, inglese e spagnolo.