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Italia-Usa, a Lilly Italia prestigioso Transatlantic Award di AmCham

Italia-Usa, a Lilly Italia prestigioso Transatlantic Award di AmChamMilano, 3 dic. (askanews) – L’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham Italy) ha conferito ieri sera a Lilly Italia il Transatlantic Award, premio assegnato ad aziende statunitensi e italiane che si sono distinte per aver contribuito al rafforzamento delle relazioni tra Italia e Usa, anche attraverso investimenti sull’asse transatlantico. “Siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento, che attesta il grande impegno di Lilly in Italia, dove l’azienda è presente da 65 anni con uno stabilimento a Sesto Fiorentino e oltre 1.500 dipendenti”, dichiara Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy Hub.


La premiazione si è svolta nell’ambito della diciottesima edizione del tradizionale Transatlantic Award Gala Dinner, organizzato dall’AmCham Italy a Milano, alla presenza dell’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell e dell’ambasciatrice italiana in Usa Mariangela Zappia. Fra i molti premiati nel corso del prestigioso evento, la multinazionale americana è stata l’unica azienda del settore farmaceutico. Lilly, prima azienda farmaceutica ad aver commercializzato l’insulina oltre 100 anni fa, fondata a Indianapolis nel 1876 e presente in Italia da 65 anni con un innovativo stabilimento produttivo, è stata insignita del prestigioso premio in ragione dell’impegno profuso in Italia: un investimento di oltre 750 milioni di euro annunciato nel 2023 per rafforzare la produzione locale di farmaci innovativi per il trattamento del diabete e dell’obesità, grazie al quale Lilly contribuirà al PIL italiano con 1,5 miliardi di euro entro il 2025, attivando oltre 6.000 posti di lavoro nel Paese, supportando inoltre la ricerca e sviluppo di terapie innovative in numerose aree terapeutiche ad alto impatto sociosanitario ed economico, come il diabete e l’obesità, l’oncologia, l’Alzheimer e l’immunologia.


Secondo Elias Khalil “nei prossimi anni vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra partnership con il Paese, che è al centro della nostra strategia di crescita globale. Qui si trovano le competenze e le professionalità di alto livello per continuare a sviluppare nuovi farmaci e aiutare sempre più pazienti nel mondo. Dopo 65 anni di storia in Italia, Lilly è pronta a scrivere un nuovo importante capitolo della sua sempre più solida cooperazione con l’Italia, rendendo disponibili ai pazienti le più recenti innovazioni frutto della nostra ricerca scientifica, per fornire risposte ai bisogni terapeutici ancora insoddisfatti e contribuire attivamente alla promozione di un servizio sanitario più efficiente, resiliente e sostenibile, per consentire un più rapido accesso alle nostre cure a tutti coloro che ne hanno bisogno, migliorando la qualità di vita di molte persone”. Il Transatlantic Award segue altri importanti riconoscimenti attributi a Lilly in Italia nel corso del 2024. Lo scorso ottobre è stato presentato un francobollo in tiratura limitata del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare l’”Eccellenza del sistema produttivo ed economico” nazionale di Lilly Italia, in virtù della rilevanza storica e produttiva dell’azienda nel Paese. Nel mese di aprile Lilly ha ricevuto il prestigioso Premio Leonardo International, assegnato dal Comitato Leonardo, per lo storico impegno nell’ambito della ricerca, sviluppo e produzione di farmaci innovativi in Italia, generando valore economico, occupazionale e cognitivo per il Paese con attenzione alla sostenibilità ambientale e generando innovazione nel settore delle scienze della vita.

Planetary Health Festival, nel cervello umano micro e nanoplastiche

Planetary Health Festival, nel cervello umano micro e nanoplasticheRoma, 5 ott. (askanews) – In occasione del Planetary Health Festival – Il Festival Italiano della Salute Planetaria, a Verona dal 3 al 5 ottobre, si è tenuto un panel dedicato a un tema di crescente rilevanza globale: l’impatto invisibile delle micro e nanoplastiche (MNP) sulla salute umana. Durante l’incontro, è stato presentato lo studio intitolato “Tutta la plastica che non vediamo – Rapporto sulla presenza delle micro e nanoplastiche nel corpo umano”, commissionato da VERA Studio a un gruppo di esperti dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.


La ricerca, condotta dal Prof. Raffaele Marfella, del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, dal Prof. Pasquale Iovino, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche, e dal Dott. Francesco Prattichizzo, dell’IRCCS MultiMedica, Polo Scientifico e Tecnologico di Milano, si propone di colmare una lacuna significativa nella letteratura scientifica: l’assenza di una meta-analisi che documenti l’accumulo di micro e nanoplastiche negli organi umani e il loro impatto sulla salute. Negli ultimi anni, ricercatori da tutto il mondo hanno iniziato a esplorare l’accumulo di MNP nel corpo umano e le loro potenziali conseguenze per la salute. Il Rapporto sintetizza le fonti di esposizione alle MNP, le tipologie di queste particelle e le associazioni patologiche connesse.


Durante la presentazione, sono emerse informazioni di grande interesse per la comunità scientifica. Le concentrazioni più elevate di MNP sono state riscontrate in organi di vitale importanza come il cervello, la placenta e l’albero cardiovascolare. Per esempio, nel cervello, i livelli di MNP riscontrati in un cervello di peso medio di un adulto corrispondono all’equivalente di un terzo di una bottiglia di plastica da 1,5 litri. Le micro e nanoplastiche più frequentemente rilevate provengono da materiali ampiamente utilizzati nella vita quotidiana, come contenitori per bevande e alimenti, tubature per l’acqua e tessuti sintetici come nylon e poliestere. Questi materiali rappresentano fonti difficili da quantificare, poiché sono presenti nell’aria (sia interna che ambientale), nell’acqua (soprattutto in bottiglia), nel cibo confezionato e nei prodotti per la cura della pelle. Alcuni tra gli oggetti di uso quotidiano citati nello studio sono le bustine di tè in nylon e i biberon che, a seguito dell’esposizione al calore, come nel caso dell’utilizzo del microonde, possono rilasciare grandi quantitativi di particelle potenzialmente dannose per l’organismo.


“Questo rapporto è importante perché racchiude, per la prima volta, i risultati di tutte le ricerche pubblicate a livello internazionale. Nell’indagine emerge con chiarezza che le quantità di micro e nanoplastiche presenti in molti organi del corpo umano sono rilevanti, soprattutto nel cervello. In alcuni casi è stata anche dimostrata l’incidenza di queste sostanze nelle cardiopatie, nell’ictus e persino nell’Alzheimer. Come ricercatori continueremo ad indagare, ma mi pare necessario che il tema plastica nei prossimi anni diventi centrale anche per il Ministero della Salute e non solo per quello dell’Ambiente”, ha dichiarato il Prof. Raffaele Marfella, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il messaggio è chiaro: senza un intervento urgente e globale per ridurre la produzione di plastica e cambiare le abitudini di consumo, l’impatto sulla salute umana è destinato ad aumentare. È quindi fondamentale porre un freno alla produzione sconsiderata di plastica e ai suoi molteplici utilizzi non necessari nonché sensibilizzare le persone ad attuare comportamenti responsabili per diminuire l’utilizzo di alcuni contenitori in plastica al fine di salvaguardare la propria salute.

Virtual Vascular Experience, il digitale nell’healthcare è realtà

Virtual Vascular Experience, il digitale nell’healthcare è realtàRoma, 20 giu. (askanews) – L’adozione del digitale nell’healthcare non è più una promessa del futuro, ma una realtà del presente. Secondo la Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici, gli strumenti sanitari digitali stanno rivoluzionando l’assistenza sanitaria. Questi avanzamenti tecnologici migliorano le diagnosi e i trattamenti, rendendo i sistemi di fornitura sanitaria più efficienti e globalizzati.


La dimensione del mercato globale della sanità digitale è stata valutata 309,93 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che supererà circa 1.019,89 miliardi di dollari entro il 2033, con un CAGR del 12,19% nel periodo di previsione dal 2024 al 2033. A livello europeo, il valore del mercato della sanità digitale è stato stimato a 108,74 miliardi di dollari nel 2023, con una previsione di crescita che toccherà i 316,22 miliardi di dollari entro il 2033 e un CAGR del 10,8% dal 2024 al 2033 (Digital Health Market Size 2024 to 2033 – Precedence Research, organizzazione mondiale di ricerche di mercato e consulenza). L’ecosistema sanitario sta dunque assistendo a un cambiamento di paradigma nel modo in cui i servizi vengono forniti e consumati. Ciò è alimentato dall’urgente necessità di un modello di fornitura sanitaria che sia inclusivo, di alta qualità, economicamente vantaggioso e decentralizzato.


Nell’ambito di questo contesto segnato da cambiamenti senza precedenti, emerge Virtual Vascular Experience, un progetto immersivo sulla Malattia Venosa Cronica con la sponsorizzazione non condizionante di Alfasigma S.p.A., con la specifica volontà di introdurre nuovi strumenti atti a velocizzare l’apprendimento del Medico di Medicina Generale con l’ausilio della realtà virtuale, progetto realizzato in collaborazione con Media Engineering, azienda all’avanguardia nei settori dell’olografia e dell’intelligenza artificiale. “Virtual Vascular Experience è un progetto molto ambizioso. L’evento formativo è iniziato a fine dicembre 2023 e fino ad oggi ha coinvolto quattro città: Milano, Bologna, Roma e Napoli. Ogni tappa ha visto la partecipazione di oltre 50 medici di famiglia, formati sia attraverso sessioni tradizionali in aula che tramite l’uso di visori di realtà virtuale, focalizzati sui problemi di vascolarizzazione” spiega Antonio Franzese, Ceo di Media Engineering.


“Durante il training, i medici hanno potuto osservare tre casi clinici attraverso visori di realtà virtuale, simulando interconnessioni virtuali medico-paziente per comprendere meglio le diverse fasi delle patologie vascolari e le interazioni correlate. Successivamente, il training è proseguito con interazioni reali in aula tra medici e formatori. I vantaggi di questo approccio formativo includono un maggiore coinvolgimento dei partecipanti e un apprendimento più efficace grazie alla possibilità di interagire e fare domande. E’ inoltre in programma un follow-up per valutare l’apprezzamento e i benefici di questo tipo di formazione tra i medici coinvolti”. Virtual Vascular Experience, è stato finalista all’undicesima edizione degli AboutPharma Digital Awards, premio nazionale per i progetti che utilizzano il digitale per l’assistenza sanitaria a supporto della popolazione, ponendosi al servizio di un sistema sempre più tecnologico, innovativo e sostenibile, tenutosi recentemente a Milano, ricevendo apprezzamenti per l’innovazione nel settore farmaceutico.


Proprio in occasione degli AboutPharma Digital Awards, di cui Media Engineering è stata partner ufficiale, Antonio Franzese ha parlato dell’importanza dell’innovazione digitale nel sistema salute, sottolineando il ruolo predominante della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Ha illustrato inoltre come l’azienda stia applicando queste tecnologie in vari contesti, specialmente in quello farmaceutico e sanitario. “L’IA ci supporta durante le fasi di training, fornendo assistenza sul campo a clinici e farmacisti, e nel diffondere informazioni scientifiche – afferma Antonio Franzese – Inoltre, l’intelligenza artificiale funge da sistema informativo per il pubblico, garantendo informazioni sicure e standardizzate. Può fornire dati utili ai pazienti e alle farmacie, diventando un punto di riferimento non solo per le informazioni, ma anche per la pubblicità di prodotti o principi attivi”. Un elemento di spicco degli AboutPharma Digital Awards è stato l’ologramma di Linda, che ha accolto gli ospiti e presentato i vari progetti finalisti. “Linda ha interagito con tutti i visitatori, raccontando le migliori storie di successo e anticipando le nuove progettualità”, conclude Antonio Franzese.

Miglio:non accogliere diagnosi celiachia come distacco dalla realtà

Miglio:non accogliere diagnosi celiachia come distacco dalla realtàRoma, 14 mar. (askanews) – Alcune persone vivono la diagnosi di celiachia come una liberazione, per altre invece è “un’etichetta che crea un distacco rispetto ad amici e familiari”. Ma sia per le une che per le altre è un cambiamento radicale dello stile di vita, per questo “è fondamentale riuscire ad accoglierlo come un evento positivo”. Lo dice la dottoressa Francesca Miglio, psicologa e psicoterapeuta – anche lei afflitta da intolleranza al glutine – nel podcast “Senza Grano”. La nuova puntata del format ideato da Michele Mendola – già fondatore della community CeliachiFacile e autore di best-seller sull’argomento – sarà disponibile su Spotify e Youtube da oggi, giovedì 14 marzo.


Mendola ha deciso di dedicare una puntata del podcast a quanto sia importante ricevere un supporto psicologico nell’affrontare la diagnosi, perché la celiachia potrebbe rappresentare un fattore di rischio per una serie di disordini alimentari – come bulimia e anoressia – o determinare situazioni di disagio – può portare a isolarsi, a subire atti di bullismo e addirittura a sviluppare forme di depressione. L’età più delicata è l’adolescenza, che “di per sé è l’età più complessa, perché l’adolescenza è crescere” osserva Miglio. Per alcuni quindi la celiachia si trasforma in “una sorta di biglietto senza ritorno verso un luogo che non conosciamo, non sappiamo se sarà qualcosa di piacevole o no, sappiamo sicuramente che non si può tornare indietro”. Ma chiunque riceve la diagnosi di celiachia “si rende conto che la vita cambia”. E questo vale anche per chi la vive come una vera e propria liberazione, “Di solito” spiega la psicologa e psicoterapeuta nel podcast, “sono i soggetti che hanno avuto i sintomi più acuti, e grazie alla diagnosi scoprono qual è la causa di quel malessere”. La gestione della quotidianità diventa in ogni caso più complessa, “perché è inutile nasconderlo, la celiachia è una condizione limitante, visto che impone di stare attenti alla dieta, e la dieta fa parte anche della socializzazione”.


Nel caso dei bambini la gestione dell’intolleranza può essere più semplice, ma l’attenzione si sposta sui genitori. “Dobbiamo capire se i genitori – sottolinea la psicologa – hanno un supporto sufficiente che gli permetta di gestire la socialità in maniera sana e non far percepire al figlio un disagio eccessivo. I pasti sono convivialità, e per i più piccoli può rappresentare un problema l’invito una festa di compleanno”. Anche nel caso dei bambini è necessario seguire alcuni consigli, come “coinvolgere tutta la famiglia e utilizzare gli stessi alimenti, e preparare dei pasti piacevoli anche alla vista, perché i bambini vanno stimolati anche alla curiosità dell’assaggio. Inoltre, è fondamentale coinvolgere anche i fratellini e i compagni, magari organizzando delle merende con dei prodotti fatti in casa”. “Con questa puntata – commenta Mendola, – spero di aiutare chi ha ricevuto la diagnosi, o chi ancora ci sta facendo i conti, a strappare via quell’etichetta. Chi è celiaco deve imparare a non sentire dentro di sé la diversità. Il problema non è nel cibo che condividiamo, ma nel fatto che ci sentiamo a nostro agio o meno in determinate situazioni”.

Ricostruito cuore, salvato polmone: intervento al Sant’Andrea-Sapienza

Ricostruito cuore, salvato polmone: intervento al Sant’Andrea-SapienzaRoma, 1 feb. (askanews) – Portato a termine con successo lo scorso dicembre un complesso intervento per neoplasia polmonare infiltrante l’atrio cardiaco presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, policlinico universitario di Sapienza Università di Roma e azienda di alta specializzazione della Regione Lazio: eradicato il tumore e ricostruita la camera cardiaca interessata, l’innovativa procedura, eseguita presso l’Unità di Chirurgia Toracica diretta da Erino Angelo Rendina, ha consentito anche di preservare la funzionalità respiratoria e cardiaca del paziente, evitando l’asportazione integrale del polmone. Un uomo di 68 anni presentava un tumore localizzato nella parte inferiore del polmone di destra che invadeva l’atrio cardiaco sinistro. Dopo accurato studio pre-operatorio multidisciplinare, il paziente è stato sottoposto ad un complesso trattamento chirurgico che ha consentito l’asportazione del tumore e una successiva sostituzione parziale della camera cardiaca con una protesi biologica in grado di integrarsi perfettamente nel tessuto muscolare. Il delicato intervento, in precedenza, era stato sempre eseguito con la contestuale asportazione dell’intero polmone. Per la prima volta la ricostruzione del cuore ha consentito di salvare l’integrità anatomica e funzionale della vena polmonare superiore e, conseguentemente, di preservare i due terzi sani del polmone di destra. Il complesso intervento, durato circa 5 ore, è stato eseguito da una équipe multidisciplinare guidata dai chirurghi toracici e composta da cardiochirurghi e anestesisti, coadiuvati da perfusionisti e infermieri, in circolazione extra-corporea. Il cuore è stato temporaneamente fermato e fatto ripartire non appena terminata la completa ricostruzione con protesi. Il paziente è stato dimesso dopo due settimane, in ottime condizioni pronto per il prosieguo delle cure oncologiche. “Ogni successo in sala operatoria aggiunge un tassello alla costruzione della conoscenza scientifica e alla cura delle malattie – commenta Erino Angelo Rendina – non c’è soddisfazione più grande del far parte e guidare la squadra della Chirurgia Toracica dell’Ospedale Sant’Andrea-Sapienza che, giorno dopo giorno, produce e trasmette innovazione”.

Celiachia, AINC: riportare ai livelli del 2018 il bonus per chi è intollerante al glutine

Celiachia, AINC: riportare ai livelli del 2018 il bonus per chi è intollerante al glutineRoma, 9 nov. (askanews) – Riportare l’ammontare del bonus per i celiaci ai livelli del 2018, visto che la corsa dell’inflazione nei mesi scorsi ha fatto aumentare fino al 40% i prezzi degli alimenti senza glutine. È la richiesta che rivolgono al governo l’AINC – Associazione Italiana Negozi Celiachia – e la community online CeliachiaFacile, spiegando che altrimenti si rischia di penalizzare pesantemente lo stile di vita dei soggetti intolleranti.

L’Associazione ricorda in una nota, che il bonus serve a coprire la differenza di prezzo che c’è normalmente tra i prodotti normali e quelli preparati con farine senza glutine. Attualmente l’importo varia dai 56 ai 124 euro a seconda delle fasce di età e del sesso. Fino a qualche anno fa, tuttavia, il bonus era più sostanzioso, nel 2018 infatti il governo è stato costretto a attuare un taglio del 20% per esigenze di bilancio. “Adesso è fondamentale riportarlo quantomeno ai livelli di cinque anni fa – commenta il Presidente dell’AINC, Fabio Ramaroli -, la corsa dell’inflazione a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno e mezzo ha inciso profondamente sul carrello della spesa. Molti prodotti gluten free hanno subito purtroppo dei rincari ben peggiori, in alcuni casi si arriva anche al 30, se non al 40% in più”. Ma se non si interviene subito, si rischia di modificare radicalmente le abitudini alimentari dei soggetti celiaci. “Queste persone saranno costrette a rivolgersi alla grande distribuzione per cercare prezzi più favorevoli – osserva Michele Mendola, delegato regionale AINC per la Sicilia e fondatore di CeliachiaFacile, – ma lì non troveranno la stessa varietà di prodotti che può offrire un negozio dedicato. Un supermercato ha corsie intere dedicate a pasta, pane, prodotti da forno, specialità locali, cibi pronti, surgelati, biscotti, dolci e merendine. Ma quanto spazio può dedica ai prodotti senza glutine? Uno scaffale o due, forse una corsia nelle ipotesi migliori. E il celiaco dovrà accontentarsi di quello che trova in quell’unico scaffale”.

“La grande distribuzione difficilmente sarà in grado di offrire gli ingredienti gluten free per preparare dei piatti locali o tipici di una stagione – aggiunge ancora Mendola. – Per non parlare poi di tutti quei prodotti artigianali o semi-artigianali che sono un fiore all’occhiello dei negozi dedicati. Senza contare che il celiaco non potrà più fare affidamento sulla competenza che offrono i titolari di questi esercizi”. Un aspetto che secondo Mendola è fondamentale, tanto da averlo spinto a fondare la community online CeliachiaFacile, proprio per offrire consigli per affrontare la vita quotidiana. “Insomma, se non si ripristina l’importo del bonus – conclude Mendola – il rischio è che il celiaco sia costretto a seguire la stessa dieta per tutto l’anno, se non per tutta la vita”.

L’intelligenza artificiale di supporto alle decisioni cliniche

L’intelligenza artificiale di supporto alle decisioni clinicheMilano, 4 nov. (askanews) – Wolters Kluwer Health lancia AI Labs, una risorsa collaborativa che integra la potenza dell’intelligenza artificiale all’interno di UpToDate, la sua soluzione di supporto alle decisioni cliniche (CDS) leader di mercato che aiuta i professionisti del settore medico a prendere decisioni più informate.

UpToDate è utilizzato da oltre due milioni di utenti all’interno di più di 44.000 organizzazioni sanitarie, in oltre 190 Paesi. I professionisti del settore medico si rivolgono a UpToDate per consultare oltre 650 milioni di evidenze cliniche all’anno. Grazie all’applicazione dell’IA generativa, AI Labs si propone di migliorare ulteriormente il reperimento dei contenuti di UpToDate. IA generativa responsabile per il supporto alle decisioni cliniche. “Il nostro obiettivo per UpToDate è migliorare continuamente il modo in cui presentiamo e forniamo i contenuti per supportare al meglio il processo decisionale informato nel punto di cura”, ha dichiarato Christian Cella, VP di Clinical Effectiveness International, Wolters Kluwer Health. “La combinazione della potenza di UpToDate con l’IA generativa contribuisce a creare valore sia per i medici che per i pazienti. Con questa capacità avanzata, è possibile ottenere un’implementazione dell’IA generativa in grado di aiutare i medici a prendere decisioni migliori e più informate, per fornire ovunque le cure migliori”. “Wolters Kluwer sfrutta le tecnologie di intelligenza artificiale da molti anni. Le nostre soluzioni per l’healthcare si avvalgono dell’IA per affrontare molteplici sfide sanitarie: dall’identificazione di anomalie nella somministrazione di farmaci, fino al supporto fornito agli studenti di infermieristica grazie ad un apprendimento totalmente personalizzato”, ha dichiarato il Dott. Peter Bonis, Chief Medical Officer di Wolters Kluwer Health. “Ci impegniamo a stabilire uno standard per l’applicazione responsabile dell’IA generativa a beneficio delle organizzazioni che si trovano in prima linea nell’erogazione delle cure sanitarie. AI Labs ci permette di collaborare con gli utenti di UpToDate nello sviluppo di nuove capacità per l’uso sicuro ed efficace dell’IA generativa, contribuendo così a migliorare il processo decisionale clinico”. Le oltre 12.400 informazioni cliniche di UpToDate si basano sulla sintesi della letteratura medica e sull’esperienza di medici esperti di tutto il mondo. Gli studi condotti su UpToDate hanno dimostrato che il suo utilizzo è associato ad un miglioramento del processo decisionale, della qualità delle cure, della formazione e dei risultati, compresa la riduzione della mortalità. “Sono impressionato da ciò che ho visto fare finora da Wolters Kluwer. Sanno che l’implementazione dell’IA generativa nell’assistenza sanitaria deve essere fatta in modo responsabile e, poiché viene utilizzata direttamente sui pazienti, deve essere fatta bene”, ha dichiarato Julio Ramirez, Chief Scientific Officer del Norton Infectious Diseases Institute (Stati Uniti). “UpToDate è lo standard di riferimento per i medici di tutto il mondo per evidenze cliniche e raccomandazioni terapeutiche affidabili, basate sulle evidenze. L’approccio adottato è quello giusto e non vedo l’ora di scoprire come evolverà”. Basata sulle solide fondamenta dell’IA di Wolters Kluwer Oggi, circa il 50% dei ricavi digitali di Wolters Kluwer proviene da prodotti che sfruttano l’intelligenza artificiale. I prodotti, i servizi e le soluzioni specialistiche di Wolters Kluwer si basano su fondamenta di fiducia, trasparenza e responsabilità, in linea con i valori dell’azienda. I principi di IA di Wolters Kluwer, che guidano la progettazione, lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie avanzate per aiutare i clienti a risolvere i loro problemi più complessi, sono disponibili qui.