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Iniziate le riprese per il film documentario su Giulio Regeni

Iniziate le riprese per il film documentario su Giulio RegeniRoma, 5 ago. (askanews) – È in fase di realizzazione un documentario sulla storia di Giulio Regeni, per la regia di Simone Manetti, con la consulenza di Alessandra Ballerini, prodotto da Mario Mazzarotto per Movimento Film.


Simone Manetti dall’inizio del processo sta filmando tutte le udienze e seguendo in aula i genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni e l’avvocata Alessandra Ballerini, che, con il supporto del “popolo giallo” e della “scorta mediatica” stanno cercando di ottenere una verità processuale, si legge in un comunicato degli autori. La drammatica vicenda del giovane ricercatore italiano rapito, torturato e ucciso in Egitto tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016, che ha fatto il giro del mondo, e ha coinvolto coscienze e modificato leggi e giurisprudenza, da sei mesi ha iniziato a trovare finalmente spazio anche nelle aule di tribunale.


103 mesi di depistaggi, colpi di scena e segreti che dall’inizio del 2024 vengono analizzati nel processo in Corte d’Assise che si sta svolgendo presso il Tribunale di Roma. Una vicenda tragica e cruenta che ha coinvolto alte sfere della politica egiziana, italiana e internazionale, sollevando la mai risolta questione: può, la ragione di Stato prevalere sulle ragioni della Giustizia?


Il documentario, che prevede l’utilizzo di materiali esclusivi ed inediti, nasce dall’esigenza e dalla generosità della famiglia Regeni di offrire una testimonianza onesta e dettagliata che possa raccontare “tutto il male del mondo” che si è abbattuto sulla loro esistenza e gli otto anni e mezzo di faticoso percorso di giustizia.

Aperte le prevendite per la serata del Premio Stefano D’Orazio

Aperte le prevendite per la serata del Premio Stefano D’OrazioMilano, 16 lug. (askanews) – Sono aperte le prevendite per la serata di spettacolo della terza edizione del Premio Stefano D’Orazio che si terrà sabato 7 settembre alle 21.00 all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro. L’evento è organizzato dall’Associazione Stefano D’Orazio, presieduta dalla moglie Tiziana, con il Patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno di SIAE di Nuovo Imaiee di numerosi partner. Una serata di musica, spettacolo ed emozioni per omaggiare e ricordare il talento di Stefano che insieme ai Pooh ha attraversato la storia musicale, e non solo, di questo paese e per dare l’opportunità a giovani artisti di vincere una borsa di studio che permetta loro di formarsi e accrescere la propria arte. Ospiti d’eccezione i Pooh, che non potevano mancare a questo evento, condotto da Lorella Cuccarini, con la partecipazione di molti artisti fra cui Shel Shapiro, il regista Fausto Brizzi, Antonio Casanova, Max Laudadio, i Jalisse, Matteo Alieno, Angelica Bove, Briga, Valerio Scanu e ancora altri nomi importanti che stanno aderendo all’iniziativa.


Il Premio Stefano D’Orazio nasce nel 2021 con l’obiettivo di sostenere e finanziare il percorso artistico di giovani talenti di età compresa fra i 14 e i 30 anni attraverso l’assegnazione di tre borse di studio nelle categorie che hanno contraddistinto la figura artistica di Stefano: interpreti, cantautori e artisti manager imprenditori. A giugno è uscito il bando di partecipazione e i finalisti scelti si esibiranno sul palcoscenico dell’Arena Alpe Adria di fronte a una giuria composta dai membri dei Pooh e da Tiziana Giardoni D’Orazio. I vincitori avranno la possibilità di usufruire di un percorso di studio e formazione presso le tre Accademie partner dell’iniziativa tra le quali da questa edizione il CET Centro Europeo di Toscolano, centro di eccellenza italiana diretto dal Maestro Mogol.


L’Associazione Stefano D’Orazio nasce nel 2021 per volontà di Tiziana Giardoni, moglie di Stefano con l’obiettivo di portare avanti gli ideali dell’Artista e di costruire delle iniziative di qualità da inserirsi a pieno titolo nel panorama delle manifestazioni nazionali ed internazionali più prestigiose, obiettivo dell’Associazione è promuovere la cultura e la formazione artistica e professionale di giovani di talento, grazie a premi o borse di studio. “Stefano ha avuto sempre una grande attenzione nei confronti dei giovani talenti e ha dedicato molto tempo ad aiutarli a crescere proprio perché fermamente convinto che a volte il talento non basta. È sempre stato fautore del fatto che per riuscire occorre oltre al talento, sacrificio, determinazione, studio e perfezionamento. L’Associazione, che ho fondato nel 2021, ha ereditato da Stefano il pensiero di favorire, finanziare e sostenere attraverso il Premio Stefano D’Orazio il percorso artistico di giovani talenti che hanno ambizione, capacità, determinazione ma non le possibilità economiche per inseguire i loro sogni. Nell’ambito delle iniziative per omaggiare Stefano, il 12 giugno 2024 il Ministero delle imprese e del made in Italy ha emesso un francobollo, appartenente alla tematica “Le eccellenze italiane dello spettacolo” a lui dedicato di 250mila esemplari. Il giorno 7 settembre Poste Italiane attiverà un Servizio Filatelico Temporaneo e saranno messi in vendita il francobollo ed i prodotti filatelici realizzati correlatamente al francobollo stesso.

”Le Giornate della luce”, Monica Guerritore presidente di giuria

”Le Giornate della luce”, Monica Guerritore presidente di giuriaRoma, 30 apr. (askanews) – Annunciati la giuria e il manifesto della decima edizione delle Giornate della Luce di Spilimbergo, in Friuli Venezia Giulia, in programma dall’1 al 9 giugno 2024. Il festival, ideato da Gloria De Antoni e da lei diretto con Donato Guerra, celebra da anni gli autori della fotografia, veri protagonisti della manifestazione, con proiezioni, masterclass, dibattiti, mostre e omaggi.


La giuria 2024, che assegnerà il premio “Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award” alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, sarà capitanata da Monica Guerritore, con lei in giuria Luan Ujkaj Amelio, autore della fotografia candidato al David di Donatello e ai Nastri d’argento con Hammamet e Il signore delle formiche. In giuria, con loro, Gianni Fiorito, che dal 1980 svolge l’attività di fotogiornalista con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana e meridionale italiana, documentando, tra l’altro, per le maggiori testate nazionali ed internazionali, il fenomeno camorristico e l’illegalità diffusa.


Completano la giuria Mateja Zorn, produttrice e responsabile del programma e dei progetti strategici presso il Kinoatelje e il giornalista critico cinematografico e autore televisivo Oreste De Fornari, autore di saggi tra gli altri, su Walt Disney, Truffaut, Sergio Leone. Reso noto anche il manifesto del festival di quest’anno, realizzato come di consueto, a partite da una foto di scena scattata, in questo caso da Claudio Iannone per il film Campo di battaglia di Gianni Amelio. Tra le location del Friuli Venezia Giulia che hanno ospitato il set del film Udine, Tolmezzo, Venzone, Cormons e Gorizia.


“Le Giornate della Luce” sono organizzate dall’Associazione Culturale Il Circolo di Spilimbergo e nel 2023 hanno avuto il sostegno di MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Città di Spilimbergo, Fondazione Friuli.

Esce “Garage Pordenone”, il nuovo album dei Tre allegri ragazzi morti

Esce “Garage Pordenone”, il nuovo album dei Tre allegri ragazzi mortiRoma, 28 feb. (askanews) – “Garage Pordenone” è il titolo del nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, in uscita il prossimo 12 aprile. Ad accompagnare l’annuncio la pubblicazione di “Ho’oponopono”, il primo singolo estratto dal nuovo lavoro discografico che segna anche il 30mo compleanno del trio mascherato più famoso d’Italia.


“Ho’oponopono” è un brano rock, veloce, che rimette le lancette dell’orologio indietro rispetto alla storia del gruppo. Ma è solo una sensazione. Questa canzone non è nel passato, ma nel futuro. Il sound apparentemente semplice accende una traccia stratificata e potente come mai prima per la band pordenonese. Il testo ironico della canzone scopre un mondo occidentale intrappolato in una visione consumistica ma suggestionato da desideri mistici: il titolo stesso si riferisce a un’antica pratica hawaiana per il perdono interiore, la cancellazione di memorie e pensieri negativi, e la risoluzione dei conflitti.


Scritto da Wilson (Bee Bee Sea, Yonic South) e da Davide Toffolo, “Ho’oponopono” è anche un bel mantra facile da recitare, un brano ballabile, suonato magistralmente e nel quale Toffolo suggerisce la postura e i tempi di movimento. Il gruppo, che ha messo assieme fumetto e rock indipendente, continua a distinguersi per la sua originalità e la sua voce unica nel panorama della musica alternativa italiana.


Il 2024 per Tre Allegri Ragazzi Morti è un anno particolare: un anniversario che suonerà come una festa memorabile lunga un anno, costellata di appuntamenti immancabili contrassegnati dall’hashtag #TARM30. Il calendario dei concerti verrà inaugurato con un “concerto disegnato” al Regina Fumetti Festival, il giorno della release del disco, seguito da sette concerti nei club italiani. Verso la fine di maggio, inoltre, i Tre Allegri Ragazzi Morti entreranno nella storia come i primi artisti a esibirsi in tutti e tre i giorni del Mi Ami Festival di Milano. I tre concerti, ognuno dedicato a una decade della loro carriera, includeranno un tuffo negli anni ’90 il 24 maggio, un tributo agli anni zero il 25 maggio e una sorpresa il 26 maggio.

Al film “Lala” il premio Corso Salani del Trieste Film Festival

Al film “Lala” il premio Corso Salani del Trieste Film FestivalRoma, 29 gen. (askanews) – “Lala” di Ludovica Fales vince il Premio Corso Salani alla 35a edizione di Trieste Film Festival. Per la giuria composta da Elisa Grando, Andrea Inzerillo, Boris Sollazzo “Lala” fa rispecchiare scopertamente i codici della finzione e quelli del documentario in un originale esercizio di prossimità con la vita a tratti sghembo e irregolare. È proprio questa sua non conformità che rende prezioso il film di Ludovica Fales e gli consente di attivare in modo inaspettato il nostro sguardo di spettatori.

Prosegue intanto il tour del film nelle sale cinematografiche, a presentarlo la regista che incontrerà il pubblico presente nei vari cinema: mercoledì 7 proiezione e incontro al Cinema Massimo di Torino alle 20.30; giovedì 8 alle 20.00 alla Cineteca di Bologna – Cinema Lumière; venerdì 9 febbraio alle 19.45 al Cinema Visionario di Udine. E ancora in programma lunedì 12 febbraio alle 21 al Cinema Palestrina di Milano; giovedì 15 febbraio il film arriva in Sicilia al Cinema Rouge et Noir di Palermo alle 21, mentre sabato 16 alle 20.30 a Marsala al Cinema Golden. Gli Assalti Frontali, storica band hip hop romana, firmano il brano musicale “Il Mio Nome è Lala”, realizzato appositamente per il film.

“Lala” ha vinto il premio del pubblico mymovies alla 41a edizione del Bellaria Film Festival e la menzione speciale per il documentario alla XV edizione di Ortigia Film. Il film racconta la storia di Lala, Samanta e Zaga, che hanno la stessa età e condividono gli stessi desideri e sogni. Sono tre giovani italiane, che l’Italia non riconosce perché i loro genitori sono nati altrove. Le loro storie prendono forma, e si intrecciano in un racconto collettivo di una e tante adolescenti senza documenti portandoci, tra i paradossi della legge in un viaggio collettivo alla ricerca della identità di un’intera generazione dai diritti indefiniti o negati. In un caleidoscopio di storie che si intersecano diventa il manifesto di una generazione, un mosaico di voci di ragazze e ragazzi e che sono tutte e tutti “Lala”.

“Lala” è una produzione Transmedia production (Italia), Staragara (Slovenia), con il contributo di Fondo Audiovisivo del FVG, MiC – DG Cinema (tax credit), FVG Film Commission, Regione Lazio, Slovenian Film Centre (Tax rebate), sviluppo Biennale College Cinema. Special Track musicale “Il Mio Nome è Lala” di Assalti Frontali, feat. Luca D’Aversa. Il film è distribuito da Transmedia production.

Su Rai1 il tv movie “La rosa dell’Istria”, con Pennacchi e Kicaj

Su Rai1 il tv movie “La rosa dell’Istria”, con Pennacchi e KicajRoma, 19 gen. (askanews) – Sbarca su Rai Uno lunedì 5 febbraio in prima serata il tv movie “La Rosa dell’Istria”, una coproduzione Rai Fiction – Publispei – Venice Film, prodotto Verdiana Bixio, Alessandro Centenaro e Maximiliano Hernando Bruno, per la regia di Tiziana Aristarco (Mina Settembre, Un Medico in Famiglia).

Il film tv, liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?” di Graziella Fiorentin, edizioni Corbaccio, è ambientato nel 1943 e narra la tragedia straziante e disumana degli esuli italiani dai territori dell’Istria e della Dalmazia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La storia di Maddalena Braico (Gracjela Kicaj) è un racconto di formazione ambientato in un contesto storico complesso che ha inizio subito dopo l’8 settembre del 1943. Dopo l’armistizio, l’esercito italiano resta senza direttive, la popolazione istriana è priva di ogni difesa, mentre il generale Tito avanza con le mire di pulizia etnica per ammettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle truppe della Repubblica sociale. La situazione diventa sempre più drammatica e Maddalena con la sua famiglia è costretta ad abbandonare per sempre la sua terra e la sua casa.

Suo padre Antonio, interpretato da Andrea Pennacchi (Tutto chiede Salvezza, Petra), cerca riparo presso suo fratello che da anni vive in una piccola cittadina del Friuli. Per raggiungerlo i Braico sono costretti ad una fuga rocambolesca in cui si perdono le tracce di Niccolò, l’adorato fratello di Maddalena, interpretato da Costantino Seghi (Eppure Cadiamo Felici). Nella nuova scuola in Friuli Maddalena viene additata come una straniera, suo padre non riesce a trovare un lavoro, l’intera famiglia vive la triste condizione degli esuli, sradicati dalla loro terra e dalle loro abitudini e da tutto ciò che prima era la loro vita in una patria che avrebbe dovuto accoglierli e che invece li respinge. Maddalena, nonostante le avversità, coltiva la sua grande passione per la pittura e insieme a Leo (Eugenio Franceschini, “Non mi lasciare, Nero a metà”), incontrato per caso, scoprirà il suo grande talento e riuscirà a costruire con lui il suo futuro di donna e di pittrice.

“La rosa dell’Istria” è una storia intima e intensa che approfondisce le vicende di uomini e donne che, loro malgrado, hanno dovuto cercare salvezza lontano dalla propria terra. Il film tv “La Rosa dell’Istria” è scritto da Maximiliano Hernando Bruno e Angelo Petrella ed è realizzato con il sostegno della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG e della Camera di Commercio della Venezia Giulia Trieste Gorizia – Fondo Gorizia.

”Rapito” di Bellocchio miglior film 2023 per critici cinematografici

”Rapito” di Bellocchio miglior film 2023 per critici cinematograficiRoma, 12 gen. (askanews) – “Rapito” è per il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici il Miglior Film Italiano dell’anno. La cerimonia di premiazione avrà luogo nell’ambito della 35esima edizione del Trieste Film Festival al Politeama Rossetti il 23 gennaio con questa motivazione: “Uno scontro politico, una guerra di religione, un dramma psicanalitico calato nel corpo e nella mente di un protagonista che all’inizio ha solo sei anni. Nella conversione forzata di Edgardo Mortara, piccolo ebreo rapito dal Vaticano nel 1857, Marco Bellocchio ritrova le radici del suo lungo percorso cinematografico con l’impeto degli esordi e la maturità del maestro. Rievocando in tutta la sua potenza e la sua ambiguità morale una sorta di “caso Dreyfus” ante litteram, e tutto italiano, che all’epoca ebbe risonanza mondiale. La consacrazione di un autore che non finisce di stupire”.

Dopo il successo dell’uscita in sala negli Usa, “Rapito” è stato accolto con successo anche dal pubblico francese, dove è uscito a novembre e ha già registrato 250.000 spettatori, ed è tra i migliori film dell’anno per Télérama, Radio France e Cahiers du Cinéma. Acclamato al Festival di Cannes, esaltato dal Guardian e consigliato da Variety, “Rapito” in Italia ha anche vinto il riconoscimento della stampa estera, Globo d’Oro, e di quella italiana con 7 Nastri d’Argento. Venduto in molti paesi del mondo – Nord America, Inghilterra e Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, Giappone, America Latina, Spagna, Belgio, Svizzera, Polonia, Portogallo, Grecia e Cipro, Repubblica Ceca e Slovacchia, ex-Jugoslavia, Ungheria, paesi baltici, Bulgaria, Israele, Ucraina, Taiwan e Indonesia – dopo aver partecipato ai festival di Toronto, New York, sarà a fine gennaio anche al Festival di Rotterdam e Göteborg Film Festival nella sezione Masterful auteurs.

Incentrato sulla storia di Edgardo Mortara il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale, il film è una produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema in coproduzione con Ad Vitam Production e The Match Factory, prodotto da Beppe Caschetto e Simone Gattoni, ed è interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. In Italia il film è stato distribuito da 01 Distribution e le vendite internazionali sono di The Match Factory.

Ultimo ciak sul set de “La Rosa dell’Istria”, con Andrea Pennacchi

Ultimo ciak sul set de “La Rosa dell’Istria”, con Andrea PennacchiRoma, 11 ott. (askanews) – Ultimo ciak sul set del tv movie “La Rosa dell’Istria”, una coproduzione Rai Fiction – Publispei – Venice Film, prodotto Verdiana Bixio, Alessandro Centenaro e Maximiliano Hernando Bruno, per la regia di Tiziana Aristarco (Mina Settembre, Un Medico in Famiglia).

Il film tv, liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?” di Graziella Fiorentin (edizioni Mursia) è ambientato nel 1943 e narra la tragedia straziante e disumana degli esuli italiani dai territori dell’Istria e della Dalmazia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La storia di Maddalena Braico (Gracjela Kicaj) è un racconto di formazione ambientato in un contesto storico complesso che ha inizio subito dopo l’8 settembre del 1943. Dopo l’armistizio, l’esercito italiano resta senza direttive, la popolazione istriana è priva di ogni difesa, mentre il generale Tito avanza con le mire di pulizia etnica per ammettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle truppe della Repubblica sociale. La situazione diventa sempre più drammatica e Maddalena con la sua famiglia è costretta ad abbandonare per sempre la sua terra e la sua casa.

Suo padre Antonio, interpretato da Andrea Pennacchi (Tutto chiede Salvezza, Petra), cerca riparo presso suo fratello che da anni vive in una piccola cittadina del Friuli. Per raggiungerlo i Braico sono costretti ad una fuga rocambolesca in cui si perdono le tracce di Niccolò, l’adorato fratello di Maddalena, interpretato da Costantino Seghi (Eppure Cadiamo Felici). Nella nuova scuola in Friuli Maddalena viene additata come una straniera, suo padre non riesce a trovare un lavoro, l’intera famiglia vive la triste condizione degli esuli, sradicati dalla loro terra e dalle loro abitudini e da tutto ciò che prima era la loro vita in una patria che avrebbe dovuto accoglierli e che invece li respinge. Maddalena, nonostante le avversità, coltiva la sua grande passione per la pittura e insieme a Leo (Eugenio Franceschini, “Non mi lasciare, Nero a metà”), incontrato per caso, scoprirà il suo grande talento e riuscirà a costruire con lui il suo futuro di donna e di pittrice.

“La Rosa dell’Istria” è una storia intima e intensa che approfondisce le vicende di uomini e donne che, loro malgrado, hanno dovuto cercare salvezza lontano dalla propria terra. Il film è scritto da Maximiliano Hernando Bruno e Angelo Petrella ed è realizzato con il sostegno della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG e della Camera di Commercio della Venezia Giulia Trieste Gorizia – Fondo Gorizia.

Il primo film sull’Amazzonia alle Giornate del Muto di Pordenone

Il primo film sull’Amazzonia alle Giornate del Muto di PordenoneMilano, 8 ott. (askanews) – Sarà presentato in prima mondiale martedì 10 ottobre (ore 14.30) alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone “Amazonas, maior rio do mundo”, il primo lungometraggio girato in Amazzonia nel 1918.

“La storia di questo film è di per sé un’avventura. A lungo considerato perduto, è stato ritrovato nei primi mesi di quest’anno al Národní filmový archive, la Cineteca di Praga. “Dopo una visita in quell’archivio – racconta il direttore delle Giornate del Cinema Muto Jay Weissberg – i curatori mi hanno inviato il link per visionare un film che era stato catalogato come Wonders of the Amazon

Roberto Sessa e Sofia Ricci tra i vincitori dei premi Maximo

Roberto Sessa e Sofia Ricci tra i vincitori dei premi MaximoMilano, 21 lug. (askanews) – Si svolgerà nella serata di oggi, venerdì 21 luglio, presso l’Hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste, la prestigiosa cerimonia di chiusura dell’Audiovisual Producers Summit, la tre giorni dedicata ai top players dell’industria audiovisiva, fortemente voluta dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e realizzata da Cinecittà per la DGCA del MiC in associazione con APA. In questa occasione si terrà la consegna dei Premi MAXIMO, importante riconoscimento ai maggiori protagonisti del settore che APA, l’Associazione Produttori Audiovisivi ha assegnato per diversi anni nell’ambito del Roma Fiction Fest. In virtù della forte crescita che il settore sta vivendo e di come abbia saputo affrontare in modo straordinario le sfide inaspettate e complesse che lo hanno travolto negli ultimi anni, l’Associazione – già dalla prima edizione dell’AVPSummit, che si è tenuta a Matera nel 2021 – ha ritenuto doveroso tornare a premiare e a promuovere l’eccellenza italiana.

Dopo aver selezionato una rosa di titoli italiani di serie e di film prodotti per la TV e per le piattaforme digitali dal 1° gennaio 2022 al 30 aprile 2023, l’Organizzazione del Summit ha decretato i vincitori delle 7 categorie in concorso (Miglior produttore; Miglior serie; Miglior film; Miglior attore; Miglior attrice; Miglior creatore; Miglior regia) e del Maximo Excellence Friuli Venezia Giulia. Il Premio Maximo al Miglior produttore a Roberto Sessa, ceo di Picomedia, per la serie “Mare Fuori” (prodotta da Picomedia e Rai Fiction). Consegnerà il premio, l’attrice Lucrezia Guidone.

Ad aggiudicarsi il Premio Maximo come miglior serie “La legge di Lidia Poet”, prodotta da Groenlandia e diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire. A ritirare la statuetta consegnata dal Presidente di APA Service Marco Follini sarà Matteo Rovere, CEO e produttore di Groenlandia. Ha vinto il Premio MAXIMO come Miglior Film “Era ora”, prodotto da Bim Produzione, Palomar e Vision Distribution e diretto dal regista Alessandro Aronadio. Il Presidente di Cinecittà e di APA Chiara Sbarigia salirà sul palco per consegnare la statuetta a Nicola Serra, Co-CEO e produttore Palomar e Riccardo Russo, CEO e Managing Director di Bim Produzione.

I Premi della categoria Miglior Attrice e Miglior Attore vanno rispettivamente a Elena Sofia Ricci (per la serie “I fiori sopra l’inferno – I casi di Teresa Battaglia”, co-prodotta da Publispei e Rai Fiction) e a Pier Paolo Spollon (le serie Rai “Doc” e “Che Dio Ci Aiuti”, prodotte da Lux Vide). A ritirare il premio insieme a Elena Sofia Ricci, sarà la produttrice Verdiana Bixio, Presidente di Publispei, mentre consegnerà l’ambito premio al miglior attore il Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni. Il Premio MAXIMO come Miglior regia verrà assegnato ex aequo a Stefano Lodovichi per la serie “Christian” (una produzione Sky e LuckyRed in partecipazione con Newen Connect) e a Elisa Amoruso e JULIAN JARROLD per la serie Disney+ “The Good Mothers”, prodotta da Wildside e House Productions. A consegnare il prestigioso riconoscimento il produttore e fondatore della Lucky Red Andrea Occhipinti.

Nuovo ex aequo per il Premio MAXIMO come Miglior Creatore, che è stato vinto da Andrea Si Stefano (per la serie “Bang Bang Baby”, una produzione Amazon original, prodotta da The Apartment e Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle) e Elena Bucaccio (per “Buongiorno, mamma!”, una serie Mediaset prodotta da Lux Vide). Il MAXIMO Excellence Friuli-Venezia Giulia, infine, andrà a Maurizio Tini, Ceo di FastFilm, e produttore della celebre serie “La Porta Rossa”, una coproduzione Rai Fiction – Garbo Produzioni. Consegnerà il Premio il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

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