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”Bergamo racconta Springsteen”, Festival dall’1 al 3 settembre

”Bergamo racconta Springsteen”, Festival dall’1 al 3 settembreRoma, 29 ago. (askanews) – Le note del Boss tingono di rock’n roll lo skyline bergamasco: da venerdì 1 settembre a domenica 3 settembre, al Parco Sant’Agostino di Bergamo Alta, i fan di Bruce Springsteen potranno condividere ben 3 giornate all’insegna del rock e della buona musica con ospiti eccezionali, il tutto a ingresso libero.

Il festival Bergamo Racconta Springsteen organizzato dal gruppo NOI & Springsteen, giunto ormai alla VII edizione, quest’anno per la prima volta si aprirà col botto venerdì 1 settembre: grandi ospiti i Glory Days di Rimini che regaleranno ai fan una serata ad alto tasso energetico con un concerto live, riproponendo alcuni dei brani più conosciuti del repertorio springsteeniano. Si prosegue sabato 2 settembre dalle ore 16.00 con la speciale proiezione del docu-film “Picture in a frame” realizzato da Umberto Da Re: un collage di circa 1000 immagini, tra foto e selfie dei fan di Springsteen che testimoniano la loro “folle” passione per questo artista unico.

A seguire, ci sarà spazio per due tavole rotonde: la prima alle ore 17.00 con Marco Biondi e Gino Castaldo, moderatrice Patrizia De Rossi, che faranno il punto della situazione della musica indipendente nel nostro paese, le band di oggi e quelle di domani, possibilità e difficoltà; il secondo incontro alle ore 18.00 assieme a Claudio Trotta e Patrizia De Rossi, moderatrice Eleonora Bagarotti, ripercorreremo i 50 anni di carriera di Bruce Springsteen. Per concludere la seconda giornata di incontri, alle ore 21.00 il live di Francesco Piu & Full Band Live. Tra le due tavole rotonde, alle 17.45 Gino Castaldo presenterà il suo ultimo libro ” Il cielo bruciava di stelle” con l’introduzione di Patrizia De Rossi e Andrea Silenzi.

Domenica 3 settembre si comincerà alle ore 13.00 con un lunch insieme agli amici di NOI & Springsteen, ma è dalle 16.30 che si entrerà nel vivo dell’evento: i 10 finalisti selezionati dal pubblico da casa e dalla giuria di qualità si sfideranno in un concerto live che decreterà il vincitore della IV edizione del contest “Cover me”, presentati da Marco Biondi. Si proseguirà fino alle 21.00 con le premiazioni e i saluti finali. Le previsioni ad oggi fanno ben sperare. In caso di maltempo gli eventi verranno comunque confermati in due location alternative di back up. Eventuale comunicazione verrà data perentoriamente sui canali social del gruppo NOI & Springsteen. “Quest’anno la partecipazione al contest è più sentita che mai, abbiamo ricevuto il supporto di una community molto attiva che ci ha ricordato cosa significa fare parte di una grande famiglia che condivide la passione per la buona musica” – dichiara Alberto Lanfranchi, fondatore del gruppo NOI & Springsteen.

“Oggi siamo più maturi, e guardandomi indietro non posso che essere orgoglioso di quello che abbiamo fatto. In soli 8 anni la nostra “comunità” è cresciuta tantissimo e per questo più passa il tempo, più la passione aumenta, più l’impegno è maggiore, per ogni evento che organizziamo. Amare la musica è meraviglioso, amare la musica di Bruce Springsteen è magico!”.

Giovani e musica, scelti i 7 jingle finalisti Accademia Stella 2023 Negroni

Giovani e musica, scelti i 7 jingle finalisti Accademia Stella 2023 NegroniRoma, 22 giu. (askanews) – Sono aperte le votazioni online per scegliere la versione più creativa del celebre jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni…”, reinterpretata dai giovani studenti di musica in occasione della terza edizione dell’Accademia della Stella di Negroni. A guidarli, passione, creatività, talento e forte desiderio di essere parte di un amarcord degli anni Sessanta, quando per la prima volta venne trasmesso in radio e poi in tv lo storico jingle di casa Negroni destinato a rimanere nella memoria di intere generazioni fino ad oggi.

L’Accademia della Stella di Negroni, nata in occasione dei 90 anni di Negronetto per scoprire, sostenere e illuminare i giovani negli ambiti che rappresentano le eccellenze creative del made in Italy, è dedicata quest’anno infatti alla reinterpretazione delle celebri note del brand e vede al suo fianco tre tra i migliori istituti musicali italiani: CPM Music Institute (Milano), Saint Louis College of Music (Roma) e NAM – Nuova Audio Musicmedia (Milano). Sono 7, in particolare, le proposte selezionate per la finale da una prestigiosa giuria composta dal direttore di orchestra più rock di Sanremo, Enrico Melozzi, dal giornalista Gino Castaldo, fra i più noti critici musicali del panorama italiano, e dal giovane cantante Albe. Sette idee ed esecuzioni, scelte tra le 75 candidature arrivate dagli oltre 100 studenti degli istituti partner che al pari di ogni storico jingle raccontano uno spaccato della società attuale attraverso diversi generi musicali e originali riarrangiamenti.

Spetta ora agli utenti di tutta Italia ascoltare i 7 jingle finalisti per scegliere il vincitore attraverso le votazioni online aperte sul sito di Negroni da oggi e fino al 6 luglio. In palio, una borsa di studio da investire nel percorso di studi al fine di migliorare le competenze. Oggi come ieri il binomio pubblicità-musica resta uno degli strumenti più efficaci per suscitare emozioni e ricordi anche tra le nuove generazioni. Non a caso è stato registrato un altissimo interesse da parte dei giovani musicisti coinvolti, che hanno portato alla ribalta il jingle di Negroni, tra i più longevi e amati d’Italia, in modo originale e appassionato. Le numerose e interessanti candidature ricevute quest’anno hanno spinto gli ideatori a dare eccezionalmente spazio a 7 finalisti e non più 5, come inizialmente previsto. A fare eco al successo dell’appello creativo del marchio della Stella anche i giurati dell’Accademia della Stella 2023: “Il concorso – ha detto Gino Castaldo – mi ha incuriosito sin da subito e mi sono molto divertito. Ciò che mi ha particolarmente colpito è stata la qualità e la varietà delle proposte. In generale, le idee e le esecuzioni di questi ragazzi sono state di livello medio-alto, cosa non scontata per musicisti così giovani, che hanno dato prova del loro grande talento e dunque del forte potenziale che potranno ancora esprimere in futuro”.

Per Enrico Melozzi: “E’ stato motivante constatare che queste scuole di musica stanno facendo un importante lavoro sulla produzione musicale e soprattutto sulla qualità del suono. Le voci sono interessanti e le idee musicali e armoniche che ho ascoltato sono molto innovative”. “Penso che il concorso – conclude Albe – rappresenti per i giovani artisti un’enorme opportunità per mettersi in gioco su qualcosa di nuovo e insolito a livello artistico. Non era per niente facile rielaborare un jingle così famoso rispettando le alte aspettative. Ascoltando i lavori dei ragazzi sono rimasto molto colpito dalle loro produzioni davvero cool e al passo con i tempi: synth, autotune, vocoder, violini, pattern di drums davvero interessanti e suoni assolutamente non scontati”.

I SETTE JINGLE FINALISTI DELL’ACCADEMIA DELLA STELLA 2023: Alice Favaro (Saint Louis College of Music): “Quando le voci in armonia sono fantasia e malizia”. Così i giudici descrivono questa reinterpretazione che attraverso vocalizzi originali e armonizzazioni corali dona al jingle una nuova ‘veste’. Giulio Carter – Rita Elena Nisticò (CPM Music Institute): “La dinamica del movimento in avanti secondo la lezione dello swing”. Con questa motivazione è stato selezionato questo fast swing che utilizza una vasta gamma di strumenti dall’armonica a bocca alla big band. Chiara Cusumano (Saint Louis College of Music): “Ostinato, scintillante, carico di energia”. Tre parole per riassumere questo brano espressivo punk/rock ben strutturato e creativo. Fabio Massimo Barelli (Saint Louis College of Music): “L’innocenza dei bambini che comunicano senza voler comunicare”. Proprio il coro di bambini, insieme alle dolci armonizzazioni, danno a questa versione del jingle una tenerezza straordinaria. Giulio Rosatelli (Saint Louis College of Music): “La sapienza del rock che apre e allarga l’orizzonte”. Per la giuria è un rock sinfonico da ritmo “quasi tango”. Davide Mettifogo – Mario Vernetti – Marco Pezzali – Gaetano Dino Chirico (CPM Music Institute): “Come nei grandi film o romanzi con un finale azzeccato”. Questa versione conquista per l’armonizzazione virtuosa del coro e l’utilizzo originale delle voci adulte con quelle dei bambini. Carloalberto Viani – Irene Tomassini (CPM Music Institute): una versione pop apparentemente classica, che lascia spazio a stravaganti armonizzazioni corali.

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