Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Anais Drago vince il primo premio al Seifert Competition di Cracovia

Anais Drago vince il primo premio al Seifert Competition di CracoviaRoma, 2 ott. (askanews) – La violinista Anais Drago si aggiudica il primo premio al Seifert Competition in Polonia, il prestigioso concorso biennale dedicato alla memoria del violinista Zbignew Seifert, riservato a musicisti ad arco che si dedicano al jazz, provenienti da tutto il mondo.


Durante la finale, domenica 29 settembre, presso il museo d’Arte Contemporanea “Cricoteka” di Cracovia, Anais è stata premiata con un assegno di 40000 zloty polacchi (quasi 10.000 euro) e l’ingaggio per un concerto alla prossima edizione del Krakow Jazz Week nel 2026. La giuria internazionale, composta dalla violoncellista tedesca Anja Lechner, dal compositore polacco Michal Urbaniak e dal violoncellista olandese Ernst Reijseger, dopo una prima selezione avvenuta per via telematica, ha potuto valutare le esibizioni dal vivo dei concorrenti durante le diverse fasi del concorso, fino alla finale dove si è particolarmente distinta la Drago con un repertorio composto anche da brani originali.


Questo prestigioso riconoscimento rappresenta un traguardo significativo nella carriera dell’artista e si aggiunge ad altri riconoscimenti come il Top Jazz della rivista Musica Jazz come nuovo talento nel 2022, la menzione Rising Star del Downbeat nel 2023 e 2024, il Premio Nuovo Imaie, Isio Saba e Amadeus Factory. Violinista e performer italiana di origini piemontesi, Anais esplora da sempre i suoni dell’improvvisazione libera, della musica elettroacustica, del jazz. Attualmente, è impegnata artisticamente su diversi fronti, grazie anche al sostegno del Centro di Produzione Westart di Novara.


A ottobre sarà protagonista di alcuni concerti in Venezuela, presentando il suo progetto in solo “Minotauri” sia all’EuroVenezuelan Jazz Festival, che in occasione della mostra su Gabriele Basilico a Caracas. Il 9 novembre sarà ospite del TEDx di Biella, mentre a dicembre sarà impegnata in una residenza artistica presso l’Abri di Ginevra.

Al film di Cortellesi il “People’s Choice Award” del Pingyao Festival

Al film di Cortellesi il “People’s Choice Award” del Pingyao FestivalRoma, 1 ott. (askanews) – “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi si è aggiudicato il People’s Choice Award all’ottava edizione del Pingyao International Film Festival fondato dal regista Jia Zhange (Leone d’oro per Still Life nel 2006) che va ad aggiungersi ai numerosi premi già collezionati nei principali festival europei e internazionali: Dragon Award Best International Film al Göteborg Film Festival 2024, Premiò do Público para Melhor Filme alla Festa do Cinema Italiano 2024, Sydney Film Prize al Sydney Film Festival 2024, Golden Apple for Special Acting Achievement al KRAFFT 2024, Audentia Award for Best Female Director al Norwegian International Film Festival di Haugesund 2024.

Cinema, il documentario “Italianesi” vince al Tirana film festival

Cinema, il documentario “Italianesi” vince al Tirana film festivalMilano, 30 set. (askanews) – Il documentario “Italianesi”, diretto da Saverio La Ruina, ha vinto alla 22° edizione del Tirana Film Festival, nella categoria Panorama Reflecting Albania.


Il film è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso 24 settembre all’Agimi Art Center di Tirana, alla presenza del regista, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Alessandro Ruggera, e della Calabria Film Commission. Italianesi, prodotto da Scena Verticale e realizzato con il sostegno della Calabria Film Commission, è un documentario che racconta, attraverso le testimonianze dei protagonisti, un pezzo di storia italiana semisconosciuto. Ispirato alla storia individuale portata in teatro dallo stesso regista nel 2011 (Premio Ubu 2012 come miglior attore e nomination per il miglior nuovo testo italiano). “Sono davvero felice di questo Premio – ha dichiarato il regista Saverio La Ruina – ancor di più di far conoscere un pezzo di realtà misconosciuta che riguarda il destino di migliaia di italiani fino al 1955. Condivido ciò che mi ha detto un amico cineasta albanese: guardare quello che è successo a questi italiani durante quei decenni in Albania è un modo per gli albanesi di guardarsi da fuori e riflettere in modo nuovo sul destino di tutta la popolazione albanese durante la dittatura”.


La sinossi. Una pagina sconosciuta della storia italiana ed europea. Alla fine della seconda guerra mondiale, circa 25.000 italiani, tra civili e militari, rimasero bloccati in Albania. La maggior parte verrà rimpatriata ma centinaia vi resteranno bloccati fino alla caduta del regime comunista nel 1991. Pierino Cieno, uno dei tanti figli di genitori italiani e albanesi, fu internato con la madre prima nel campo di Savër e poi a Belsh. Solo alla caduta del regime, dopo quarant’anni vissuti nel sogno del padre e dell’Italia, conosce la libertà e va in Italia alla ricerca del padre. Come lui, circa quattrocento cittadini italiani e i loro discendenti furono rimpatriati nel 1991 dal Governo italiano tramite l’operazione C.O.R.A., convinti di essere accolti come eroi ma paradossalmente condannati a essere italiani in Albania e albanesi in Italia: Italianesi, appunto.

Dardust, fuori il nuovo album “Urban Impressionism”, poi tour europeo

Dardust, fuori il nuovo album “Urban Impressionism”, poi tour europeoRoma, 27 set. (askanews) – Esce l’8 novembre per Artist First e Sony Masterworks il nuovo progetto discografico di Dardust, “Urban Impressionism”, un lavoro al pianoforte in cui l’artista esplora nuove combinazioni di suoni e contrasti per aumentarne la vividezza, già anticipato dai brani Mon coeur, Béton Brut, Impression, Skyline, Italian Rêverie, Danse (en plein air), Nocturne of You.


Dopo l’asse geografico Berlino, Reykjavík e Londra, che ha attraversato i primi tre dischi (7, Birth, S.A.D Storm and Drugs) e approdando poi a Duality (2022), l’album ispirato al Giappone con cui ha delineato i suoi due emisferi sonori, in bilico tra ragione e sentimento, tra musica strumentale da camera ed elettronica da club, Urban Impressionism, il suo quinto album in studio, rappresenta una vera e propria sintesi capace di ricomporre le sue dicotomie. Dardust torna a sfidare ancora una volta le convenzioni della musica neoclassica/contemporanea e lo fa, come suo solito, abbattendo i confini tra le arti, unendo musica e architettura, armonizzando i contrasti ma partendo da nuove fonti d’ispirazione. Da un lato, le geometrie architettoniche delle periferie urbane, dal brutalismo al post-modernismo, che in musica si traducono in espressioni genuine, forgiate senza il ricorso ad abbellimenti o artifici produttivi; dall’altro, le rapide pennellate dell’impressionismo pittorico, che si riflettono nel suo approccio alla composizione. Dardust esplora nuovi scenari urbani attraverso viaggi e registrazioni di suoni nelle periferie di diverse città e lo fa prendendo a modello la capacità degli impressionisti di dipingere scene di vita moderna all’aperto rappresentando la realtà in modo soggettivo ed enfatizzando la percezione personale e immediata piuttosto che la precisione dei dettagli.


“Tutto è nato da un’analisi delle strutture compositive di Brian Eno, Debussy e Steve Reich. Da lì ho trovato un mio linguaggio minimale, in cui il pianoforte continua a ricoprire un ruolo centrale”, racconta Dardust. “Ho cercato di realizzare un album dalle atmosfere urbane e oniriche, attraversato dai suoni analogici dei sintetizzatori Moog One, Juno 66 e Take5, le ripetizioni del Godfather e dai campionamenti registrati negli spazi urbani di Parigi, New York e Londra. Mi piaceva l’idea di andare a colorare il bianco e nero delle nostre zone emotive come un pittore impressionista. Le periferie che si vestono di nuovi colori non sono altro che ‘i non-luoghi’ della nostra sfaccettata sfera emotiva lasciati in disparte, i nostri traumi, le nostre ferite. Vulnerabilità che vanno percorse e indagate senza paura, per acquisire una rinnovata luminosità e plasmare una versione migliore di noi stessi”, aggiunge. I singoli brani sono accompagnati da video musicali girati a Parigi in luoghi brutalisti, da Les Arènes de Picasso a Viaduc de Montigny, traducendo così in immagini il contrasto e al tempo stesso la fusione tra la geometria dei luoghi e la musica.


Dardust come producer vanta due vittorie al Festival di Sanremo e un palmarès di 100 dischi di platino. Il tour Urban Impressionism prenderà il via il 18 marzo 2025, e attraverserà i palchi di 9 città europee, partendo da Barcellona e proseguendo poi a Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Londra. Il tour è prodotto da Metatron, A1 Concerti, ITB International Talent Booking.

Pietrantonio: Ravello Festival, sogno anche per italiani all’estero

Pietrantonio: Ravello Festival, sogno anche per italiani all’esteroRavello (Salerno), 26 ago. (askanews) – Ravello vuol dire musica, meta per tutti i più importanti direttori d’orchestra. Perla incastonata in quello che l’Unesco considera “Patrimonio mondiale dell’Umanità” – la Costiera appunto – perché rappresenta “uno straordinario esempio di paesaggio mediterraneo”. Ma è anche un sogno per chi emigrato all’estero desidera tornare. Come ci spiega il direttore generale della Fondazione Ravello (Ravello Festival) Maurizio Pietrantonio la natura stessa della città e della regione Campania storicamente accoglie etnie di ogni parte del mondo integrandole, fondendole. Ma anche italiani, che emigrati all’estero, tornano in Costiera e il famoso concerto dell’alba è come il coronamento di un sogno.


“Ci sono persone che avendo trascorso la gran parte della loro vita, magari all’estero, ma originari di qui, ci scrivono: vogliono tornare, vogliono assistere a questo evento, che li riconcilia con la città, con i loro luoghi di origine e quant’altro”, racconta Pietrantonio. E per chi crede nella musica e nella bellezza, i sogni si realizzano. “Quest’anno – continua – si è fatto uno sforzo particolare per una serie di situazioni che andavano un po’ in salita per fare il festival, ma la regione Campania ci ha sostenuti come anche in quota parte il Ministero della Cultura. Insomma, alla fine il festival si fa, si fa sempre, la continuità dei 72 anni è quasi una rarità in Italia”. E il Festival “da 72 anni a questa parte è internazionale perché ha accolto artisti, orchestre di ogni provenienza, da ogni latitudine, in una forma molto ecumenica, senza barriere di nessun tipo, ideologico o politico”.


Pietrantonio sottolinea inoltre l’importanza del Ravello Festival per raccontare nel mondo quello che è la nostra cultura, per esercitare una diplomazia culturale italiana su una platea internazionale e un pubblico di intenditori. “Ravello intanto ha una storia centenaria: già il luogo dove abitualmente il festival si svolge, Villa Rufolo, la dice lunga su una grande storia, che è anche centro di interconnessioni di varie culture”. Una serie di commistioni anche sotto il profilo architettonico per Villa Rufolo, sin dal “suo nascere”. “Ravello nella sua storia ultracentenaria è un luogo di accoglienza internazionale e di rinomanza internazionale: il festival nasce anche su presupposti internazionali, perché nasce dalla presenza di Wagner che viene a Villa Rufolo e dice di riconoscere in una zona della villa il suo giardino di Klingsor”.

Il musicista Enrico Merlin catalogherà collezione privata Miles Davis

Il musicista Enrico Merlin catalogherà collezione privata Miles DavisRoma, 18 giu. (askanews) – Enrico Merlin, musicista, compositore e storico della musica del ‘900, è stato chiamato a Kansas City, negli Stati Uniti, per catalogare una sterminata collezione privata dedicata a Miles Davis.


Rodman Marymor, uno dei più importanti collezionisti di Miles Davis al mondo e residente a San Francisco, ha infatti deciso di donare a un museo di rilevanza internazionale ben 50 anni di dedizione all’artista. Si tratta di un enorme lascito costituito da dischi, registrazioni ufficiali, radiofoniche e private di concerti, riviste, fotografie, libri, poster e altre memorabilia. Si identifica nell’American Jazz Museum di Kansas City l’istituzione adeguata e si procede con le pratiche per l’istituzione del Fondo Miles Davis. Di comune accordo, il donatore e il museo hanno deciso di scegliere Enrico Merlin quale esperto per la catalogazione e l’acquisizione commentata delle migliaia di oggetti del fondo.


Jordan Malhiot (Registrar And Collections Manager delle collezioni del museo) ha spiegato in un comunicato che si tratta “della più importante acquisizione fino a oggi e che per la prima volta si decide di coinvolgere un esperto di fama internazionale”. Enrico Merlin è quindi arrivato a Kansas City lunedì 17 giugno e ci resterà fino al 22 giugno per dare il suo contributo a questa importantissima operazione culturale dedicata a una delle icone dell’arte americana del ventesimo secolo.


“L’invito dell’American Jazz Museum mi rende estremamente orgoglioso anche per il fatto che, per tale operazione culturale, sia stato scelto un italiano. L’esportazione all’estero delle competenze professionali del nostro Paese, e del patrimonio intellettuale a esse legato, non può che rappresentare un vanto straordinario. Il mio impegno artistico è finalizzato alla continua ricerca della novità, la quale trae origine dall’attitudine alla curiosità e le esperienze nuove e stimolanti ne sono diretta conseguenza. Considero mpareggiabile l’esperienza all’American Jazz Museum, la quale corona la mia passione artistica, i sacrifici e l’impegno di una vita”.

Grande successo per il tour in Brasile di Diodato

Grande successo per il tour in Brasile di DiodatoMilano, 5 giu. (askanews) – Grande successo per il tour di Diodato in Brasile che si è appena concluso al SESC Pinheiros di San Paolo, dopo una doppia data sold out a Curitiba e il tutto esaurito nelle città di Rio De Janeiro e Jundiaí. Ieri il cantautore si è esibito ad una serata organizzata dal consolato italiano di San Paolo nella Sala Säo Paulo, il teatro iconico più importante della città, in occasione della Festa della Repubblica Italiana.


Il 7 giugno Diodato è atteso nella capitale dell’Albania, a Tirana, per un concerto gratuito in Piazza Italia organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e dall’Ambasciata d’Italia in Albania. Diodato in estate sarà live con sette speciali appuntamenti in alcune location suggestive italiane. Sette concerti che seguiranno il flusso espressivo del live in studio appena pubblicato “Ho acceso un fuoco”.


In autunno il cantautore sarà in tour nei principali teatri italiani con 21 appuntamenti live: si aggiungono i sold out di Pescara, Bologna e Trento dopo il tutto esaurito nelle città di Milano, Torino, Mantova, Palermo, Bari, Lecce, Civitanova Marche, Mestre (VE). È atteso il 19 giugno a Roma (Venere in musica – Tempio di Venere), il 7 luglio all’Isola di Panarea (ME, Eolie music fest), l’11 luglio a Lugano (CH, Estival Jazz – Long Lake Festival – Parco Ciani), il 20 luglio a Chies D’Alpago (BL, Dolomiti arena festival), il 28 luglio ad Alghero (SS, Grotte di Nettuno), il 29 luglio nuovamente ad Alghero (SS, Lo quarter – Abbabula Festival) e infine il 4 agosto ad Agliasco – Paesana (CN, Suoni delle terre del Monviso).


Per info sui biglietti consultare il sito: https://www.magellanoconcerti.it Il tour nei teatri, prodotto e organizzato da Magellano Concerti, partirà il 28 settembre da Grosseto (Teatro Moderno – Data zero), per poi proseguire il 1 ottobre a Bari (SOLD OUT – Teatro Petruzzelli), il 2 ottobre a Lecce (SOLD OUT – Teatro Politeama), il 5 ottobre a Mestre (SOLD OUT – VE, Teatro Toniolo), il 6 ottobre a Milano (SOLD OUT – Teatro Arcimboldi), il 9 ottobre a Roma (Auditorium Parco Della Musica), l’11 ottobre a Napoli (Teatro Augusteo), il 18 ottobre a Civitanova Marche (SOLD OUT – Teatro Rossini), il 19 ottobre a Pescara (SOLD OUT – Teatro Massimo), il 20 ottobre ad Assisi (Teatro Lyrick), il 23 ottobre a Palermo (Teatro Golden – SOLD OUT), il 24 ottobre a Catania (Teatro Metropolitan), il 26 ottobre a Rende (CS, Teatro Garden), il 29 ottobre a Firenze (Teatro Verdi), il 30 ottobre a Bologna (SOLD OUT- Europaditorium), il 31 ottobre a Schio (VI, Teatro Astra), il 14 novembre a Torino (SOLD OUT – Teatro Colosseo), il 16 novembre a Mantova (SOLD OUT – Teatro Sociale) e il 17 novembre a Trento (SOLD OUT -Auditorium Santa Chiara). Gli ultimi appuntamenti si terranno il 25 novembre a Genova (Teatro Politeama Genovese) e il 27 novembre a Parma (Teatro Regio).

Gio Evan padrino del Festival Internazional de Musique Universitaire

Gio Evan padrino del Festival Internazional de Musique UniversitaireMilano, 14 mag. (askanews) – Dopo il successo di 16 sold out su 16 date del suo tour teatrale “Fragile/Inossidabile”, Gio Evan è stato nominato padrino dell’edizione 2024 del Festival Internazional de Musique Universitaire (FIMU), che si tiene annualmente nel suggestivo contesto della città di Belfort in Francia dal 16 al 19 maggio. Giunto alla 37esima edizione, quest’anno celebra la diversità e l’eclettismo della scena musicale italiana.


Gio Evan si unirà al FIMU il 17 maggio, non solo come ambasciatore della musica italiana contemporanea, ma anche come portavoce dei temi chiave del Festival. Attraverso la sua musica, Gio Evan racconta la diversità, l’eclettismo, la convivialità, valori fondamentali che affondano le loro radici anche nell’anima del FIMU. Il FIMU infatti condivide una profonda affinità con Evanland, il festival ideato e curato da Bruce Labbruzzo e Gio Evan, che si terrà ad Assisi il 28 luglio: entrambi gli eventi sposano l’inclusione, la creatività e la condivisione come principi base sui quali basare l’esistenza. Evanland, con la sua atmosfera vibrante e inclusiva, offre un’esperienza unica in cui artisti di varie provenienze e generi si uniscono per celebrare l’arte, la cultura e la spiritualità. Questo sentimento di apertura e collaborazione risuona perfettamente con l’essenza del FIMU, che accoglie musicisti studenti da tutto il mondo per condividere la loro passione e talento. Attraverso entrambi i festival, Gio Evan e il FIMU creano spazi in cui la musica diventa un linguaggio universale di connessione e ispirazione, trasformando le esperienze dei partecipanti in momenti di magia e bellezza condivisa.


Quest’estate sarà all’insegna della convivialità infatti per Gio Evan che vede nuove date aggiungersi al Moksa Bar, il lido estivo itinerante che porta musica, divertimento e relax in alcune delle location più suggestive d’Italia. Le nuove date saranno un’opportunità per i fan di vivere un’esperienza unica, immergendosi nell’atmosfera fresca e coinvolgente di una festa estiva. Il “Moksa Bar” è uno spettacolo che vive di ambientazioni estive, storie di bagnanti, di salvataggio, di sole da prendere e di sole da rendere, di mari così belli da rivedere e mari assolutamente da rivedere.


Musica, Stand up comedy e Poesia ancora una volta in un unico formato conviviale per un’estate diversamente divertente e riflessiva. Ciò che rende davvero speciale lo spettacolo live di Gio Evan è la sua capacità di giocare con le parole e i concetti visionari raggiungendo profondità ma allo stesso tempo nuove altezze e dando al pubblico una nuova prospettiva sulla vita e sulle emozioni.


Attraverso le sue parole e la sua musica, Evan esplora temi universali come l’amore, la perdita, la resilienza, la speranza, l’essere, toccando le corde emotive degli spettatori in modo autentico e profondo. Ogni spettacolo è un’esperienza unica e coinvolgente che lascia il pubblico con un senso di meraviglia e ispirazione. Il tour, prodotto e organizzato da Baobab Music & Ethics di Massimo Levantini. I biglietti sono in prevendita su TicketOne https://www.ticketone.it/artist/gio-evan/ Ecco le date del tour estivo di Gio Evan: 16 giugno – Villa Ada Festival – Roma 18 giugno – Circolo Magnolia – Milano 05 luglio – Cassandra Fest – Centobuchi (AP) 16 luglio – Suoni di Marca – Treviso 17 luglio – Verona Folk – Sommacampagna (VR) 20 luglio – Water Music Festival – Passo Tonale (TN) 25 luglio – Giardino Corallo – Messina 28 luglio – Evanland – Assisi (PG) 03 agosto – Eremo Club – Molfetta (BA) 04 agosto – Fossato del Castello Aragonese – Otranto (LE) 30 agosto – Rocca Malatestiana – Cesena 31 agosto – Borgate dal Vivo – Almese (TO) 01 settembre – Beat Festival – Empoli

A Roma i film vincitori IILA-Cinema, premio Italo-Latino Americano

A Roma i film vincitori IILA-Cinema, premio Italo-Latino AmericanoRoma, 14 mag. (askanews) – L’IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana presenta a Roma, in prima visione europea, i film vincitori della IV edizione del Premio IILA-Cinema: “Neisi: la fuerza de un sueño” (2023) di Daniel Yépez Brito (Ecuador), vincitore categoria Lungometraggi documentari, e “Retrato de un amanecer” (2023) di Alejandra Gargiulo, Pablo Girola e Agustín Kazah (Argentina), vincitore categoria Lungometraggi di finzione.


Il 13 maggio, all’IILA, si è svolta la cerimonia di premiazione, alla presenza delle rappresentanze diplomatiche di Argentina, Colombia, Ecuador e Repubblica Dominicana. Dopo la lettura delle motivazioni da parte della Presidente della giuria Caterina D’Amico, la segretario generale IILA Antonella Cavallari ha consegnato ai registi il Premio nelle rispettive categorie. Girola e Kazah hanno sottolineato l’importanza del cinema come processo creativo che coinvolge l’intera comunità locale, mentre Yépez Brito, accompagnato dalla sua produttrice Irina López, ha ringraziato l’atleta ecuadoriana protagonista del suo documentario, Neisi Dajomes, evidenziando come il suo sogno sportivo sia diventato il sogno della troupe e di tutta la comunità.


Giovedì 16 maggio, a partire dalle 18.30, all’interno de 17esima edizione de La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano al Cinema Barberini, saranno proiettati i film alla presenza dei registi, che incontreranno il pubblico al termine di ciascuna proiezione. L’IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, con il contributo della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano (DGCS / MAECI), promuove il Premio IILA-Cinema dal 2021, diretto a registi latinoamericani minori di 40 anni, e supporta l’industria cinematografica dei Paesi dell’America latina, con l’obiettivo di valorizzarne i nuovi talenti e di incentivare la distribuzione delle produzioni cinematografiche latinoamericane in Italia.


La IV edizione del Premio ha visto partecipare ben 71 registi provenienti da 13 Paesi latinoamericani. Inoltre, il Premio IILA-Cinema prevede una Giuria di studenti del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali di Sapienza Università di Roma. Quest’anno il Premio Giuria Giovani – Sapienza Università di Roma è stato assegnato a Nicole Chi Amén (Costa Rica) per il documentario autobiografico “Guián” (2023).

”Terra ca nun senti” di Carmen Consoli diventa tour mondiale

”Terra ca nun senti” di Carmen Consoli diventa tour mondialeMilano, 11 mag. (askanews) – Terra ca nun senti, il concerto-evento con cui Carmen Consoli ha omaggiato la tradizione musicale siciliana lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, diventa ora un tour mondiale in partenza da New York il 22 maggio, per proseguire poi negli Stati Uniti (San Francisco, Los Angeles, Miami), Canada (Montreal), Spagna – dove tornerà ad esibirsi al prestigioso La Mar de Músicas Festival di Cartagena – e Italia.


La scaletta del concerto è composta da brani tradizionali siciliani oltre che da canzoni di artisti meravigliosi nati in quella terra come Franco Battiato, Rosa Balistreri e la stessa Consoli; l’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dallo sguardo e dalla sensibilità di Carmen. Con lei sul palco ci saranno Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.


Tra le date del tour ci sarà anche un evento unico, gemello del concerto siracusano, l’8 giugno all’Anfiteatro Romano di Pompei (NA). Solo in questa data, saranno ospiti Donatella Finocchiaro, straordinaria attrice, e Giovanni Impastato, fratello di Peppino. Il tour è prodotto e organizzato da OTRlive


Le prime date del tour: 22 maggio – New York – Le Poisson Rouge


24 maggio – Montreal – Festival Au Galop 28 maggio – San Francisco – Club Fugazi 29 maggio – Los Angeles – Whisky a Go Go 31 maggio – Miami – IIC 8 giugno – Pompei (NA) – Anfiteatro Romano 10 giugno – Mestre (VE) – Parco Bissuola 22 GIUGNO – Oira (VB) – Tones Teatro Natura 28 GIUGNO – Fiesole (FI) – Teatro Romano 30 giugno – Trieste – Castello di San Giusto 19 luglio – Cartagena (ES) – La Mar de Músicas Festival 21 luglio – Gardone Riviera (BS) – Festival Tener-a-mente 8 agosto – Milazzo (ME) – Teatro al Castello 9 agosto – Finale di Pollina (PA) – Teatro Parco Urbano 10 agosto – Marina di Modica (RG) – Auditorium Mediterraneo 11 agosto – Aidone (EN) – Barbablù Fest 18 AGOSTO – Presicce (LE) – Festival I Colori dell’Olio 24 agosto – Catona (RC) – Catonateatro