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Radio Zeta Future Hits Live per la “sicurezza” in amore e in strada

Radio Zeta Future Hits Live per la “sicurezza” in amore e in stradaMilano, 30 mag. (askanews) – Alla sua seconda edizione il Radio Zeta Future Hits Live – Festival della Generazione Zeta” – evento di Radio Zeta che si terrà a Roma, al centrale del Foro Italico, sabato 10 giugno – lancia due campagne di sensibilizzazione: una per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili in collaborazione con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma e Ministero della Salute; l’altra in collaborazione con le Fondazione Ania per la sicurezza stradale”.

“Il Radio Zeta Future Hits Live 2023 è il festival del divertimento, di tutta la musica più amata da un’intera generazione e della responsabilità – ha detto Federica Gentile, direttrice di Radio Zeta, nel presentare a Milano la collaborazione con lo Spallanzani e la Fondazione Ania – Avere al nostro fianco main partner come Istituto Spallanzani e Ministero della Salute, e Fondazione Ania, ci consente di veicolare, in un contesto ludico e fortemente identitario, la necessaria attenzione all’adozione di comportamenti responsabili. La Generazione Zeta è fortemente intrisa di un senso di responsabilità sociale. A questo, affiancheremo quello relativo alla responsabilità personale, nel modo più semplice e naturale possibile con messaggi diretti, efficaci”. La collaborazione con l’Istituto Spallanzani e la Fondazione Ania si concretizza, grazie al progetto con il progetto “Future Hits For Future Lives” anche con una serie di iniziative collaterali all’evento. Per esempio, presso una postazione dell’Istituto Spallanzani ci sarà la possibilità di effettuare test di screening gratuiti e nel pieno rispetto della privacy su malattie sessualmente trasmissibili; verranno inoltre distribuiti gratuitamente condom ai partecipanti al Festival. Una postazione della Fondazione Ania, oltre a sensibilizzare sui corretti comportamenti in strada e sui diversi mezzi di trasporto, distribuirà gratuitamente un kit etilometro, da utilizzare dopo una serata in compagna e prima dimettersi alla guida. Un terzo stand sarà dedicato all’iniziativa Carta Giovani Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, official partner dell’evento.

“L’Hiv e le malattie sessualmente trasmesse sono purtroppo più diffuse di quanto si pensi, soprattutto tra i giovani – ha detto Francesco Vaia, direttore generale Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” partecipando alla presentazione – La prevenzione, oggi, passa attraverso un’alleanza virtuosa tra Sanità e mondo della Comunicazione. Screening, test e protezioni sono fondamentali. Ai giovani diciamo: amate, chi volete e come volete, ma fatelo in sicurezza. Take care of yourself”. Radio Zeta è una radio di riferimento peri ragazzi, riveste un ruolo di primo piano nei loro consumi culturali e parla il loro stesso linguaggio. Ogni giorno si reitera un ascolto reciproco e si scambiano informazioni che li rendono consapevoli e pronti a prendere decisioni corrette per la loro salute e il loro benessere. Il Radio Zeta Future Hits Live del 10 giugno a Roma sarà quindi un’ulteriore occasione di riflessione, sul palco ma anche in tante attività collaterali. All’esterno del Centrale del Foro Italico saranno presenti appositi stand nei quali i ragazzi potranno scoprire in prima persona come adottare comportamenti responsabili.

“Sono entusiasta ed emozionato di portare oggi, sul palco di Radio Zeta Future Hits Live, oltre alla grande musica che caratterizza la Generazione Z, con tutti gli artisti più amati dai ragazzi, anche un messaggio di prevenzione e sicurezza di grande importanza – ha sottolineato Lorenzo Suraci, presidente e editore del gruppo RTL 102.5, editore di Radio Zeta – Quest’anno, dopo il grandissimo successo dello scorso anno, questo festival ha l’opportunità di sensibilizzare i giovani su temi importantissimi, che riguardano la loro vita di tutti i giorni”. Nel corso della presentazione del Radio Zeta Future Hits Live, alla quale ha partecipato, tra gli altri anche il cantante Lazza, Suraci ha confermato anche il raddoppio del festival Radio Zeta Future Hits Live, con appuntamento all’Arena di Verona il 30 Agosto 2023.

(nella foto: Umberto Guidoni, segretario generale Fondazione Ania; Francesco Vaia, direttore generale Istituto Spallanzani; Lorenzo Suraci, presidente del gruppo RTL 102.5; e il cantante Lazza)

Musica elettronica,la tecnologia aiuta le etichette indipendenti

Musica elettronica,la tecnologia aiuta le etichette indipendentiRoma, 27 apr. (askanews) – Gli artisti emergenti del panorama musicale difficilmente arrivano alle grandi etichette discografiche. Spesso i più intraprendenti, ambiziosi e volenterosi, per farsi notare ricorrono a delle autoproduzioni. Tuttavia la strada è complessa. “Solitamente è con i finanziamenti e i budget di un’etichetta discografica che un artista può raggiungere la fama globale ma esistono delle alternative” afferma Andrea Centrone, artista e fondatore di BigC Records, un’etichetta indipendente italiana.

“Oggi le grandi case discografiche controllano e influenzano la crescita dell’industria musicale, concentrandosi per ovvi motivi sul fatturato. Niente di sbagliato, per carità. Secondo la Recording Industry Association of America, il contributo dell’industria musicale al PIL degli Stati Uniti è stato di 170 miliardi di dollari, circa lo 0,75% del Pil totale. È innegabile che questa quota settoriale sia dovuta all’interazione delle etichette discografiche con altre aziende dell’economia, senza le quali la musica sarebbe solo un’attività artistica anziché un’entità economica. Non bisognerebbe tuttavia penalizzare gli artisti (e sono tanti) che non godono degli appoggi delle grandi etichette perché propongono dei generi musicali di nicchia, non facilmente orecchiabili. Fatta questa premessa, le nuove leve possono trovare nelle produzioni indipendenti un utile trampolino di lancio, un modo per agganciare le Majors e non solo”, spiega Centrone. Come è cambiato il panorama della musica, in termini commerciali? “In passato gli imprenditori della musica si muovevano con una certa libertà, puntando sull’innovazione, anche azzardando. Basti pensare al trionfo dell’elettronica” sostiene Centrone, tra le cui tante produzioni annoveriamo, Synchronized; Tropical; Dorayaki; Come Back ed Electrosync la produzione di artisti del calibro di Just on George la cui ultima produzione, Frankie Dettori, è stata pubblicata sulla BigC Records.

“A partire dagli anni ’70 si iniziarono a utilizzare i primi sintetizzatori. Basta ascoltare ‘On The Run’ dei Pink Floyd, dove un sintetizzatore la fa da padrona. Negli anni ’80 ci fu il consolidamento delle tastiere e i sintetizzatori analogici. La svolta si ebbe negli anni ’90 quando quegli strumenti caddero nelle mani dei dj. Le majors, fiutando il business, decisero di aprire delle sublabel di musica elettronica. Il metodo compositivo tradizionale lasciò spazio a creatività e sperimentazione. Nacque la musica House, la Electro, la Techno e tanti generi che divennero colonne portanti di quel movimento. Nacque, per i dj, una nuova figura professionale: il dj producer che diventò la nuova star del 2000”. Poi nel corso degli anni lo spirito pionieristico dei colossi della musica si è dovuto adattare alle esigenze di mercato. Ma questo non ha impedito la fioritura di nuovi talenti. Occorre percorrere anche sentieri alternativi, almeno nelle fasi iniziali. “Quanto ai dj producer, infatti, ci sono artisti seguiti da migliaia di fan ma c’è anche un movimento con tanti produttori indipendenti che seppur poco conosciuti, contribuiscono in maniera significativa a tutto il settore”, aggiunge il produttore di BigC Records.

Fortunatamente “con l’avvento della tecnologia, dei software di produzione e con gli emulatori di strumenti, la produzione è più semplice e fruibile. Tutti fattori che giocano a favore dei producers”. Anche le piattaforme di distribuzione aiutano i produttori indipendenti a proporre i loro lavori in maniera più snella. Centrone ne è assolutamente convinto “anche se la cosa più complicata non è la produzione, non è pubblicare e distribuire la propria musica, ma farla arrivare alla gente, utilizzando piattaforme di streaming poiché a decidere quale musica far ascoltare è spesso una cerchia di persone. Di conseguenza, come ho già accennato, il percorso consigliabile è l’autoproduzione. Si va dal creare un’etichetta a produrre e distribuire le proprie produzioni. Del resto molti artisti contemporanei sono nati su YouTube, per poi entrare nel mainstream. Grazie ai distributori musicali si può far arrivare la musica in tutti i digital store e i siti di streaming come YouTube, TikTok o Spotify. Si può produrre e distribuire musica per un pubblico più ampio, anche da un home studio. Questo mette l’artista in una posizione di successo, aiutandolo a sfruttare e negoziare un successivo accordo con le major”. Insomma, si tratta di percorso complesso ma “bellissimo perché se qualcuno si accorgerà di noi vorrà dire che ce l’abbiamo fatta da soli. Sono felice di far parte della scena indipendente anche se è impegnativo” continua il produttore, per poi concludere con un appello “vorrei esortare tutti a seguire e sostenere il movimento indipendente. Chiedo di non fermarsi ad ascoltare solo la musica degli artisti più conosciuti, ma andare alla ricerca dei tantissimi artisti e produttori più ‘piccoli’, esplorando tutto il panorama della musica elettronica, così vasto e affascinante”.