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Musica, al Maggio Fiorentino dittico di Stravinskij e Puccini

Musica, al Maggio Fiorentino dittico di Stravinskij e PucciniFirenze, 10 dic. (askanews) – Stravinskij non ha mai fatto mistero della sua insofferenza per Puccini, mentre Puccini non si è mai pronunciato sul grande “rivale” russo naturalizzato francese. Fatto sta che, idealmente, questi due tra i più grandi compositori di tutti i tempi, fanno idealmente la pace sul palco del Maggio Fiorentino. O, più che di pace, possiamo parlare di concordia, nelle trame, nei sottotesti musicali e, sicuramente, nel cast e la scenografia. Sì perché il pubblico della Sala Grande ha la possibilità di assistere, il 15, il 18, il 20 o il 22 dicembre ad un clamoroso dittico che unisce “Mavra” di Igor Stravinskij e “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini. La proposta artistica, sotto la guida del maestro “Francesco Lanzillotta”, celebra la versatilità del teatro musicale, unendo l’ironia raffinata di Stravinskij con la celeberrima comicità pucciniana. Regia, scene, costumi e luci affidati a “Denis Krief”.


Mavra, rarità del repertorio operistico, è un’opera buffa in un atto composta nel 1922 su libretto di “Boris Kochno”. Ispirata alla novella di Aleksandr Puškin “La casetta di Kolomna”, racconta le rocambolesche peripezie di Paraša, una giovane innamorata che traveste il suo ussaro da domestica per introdurlo in casa. La protagonista è interpretata da Julia Muzychenko, reduce dal successo in La traviata, che torna anche come Lauretta in Gianni Schicchi. La vocalità moderna di Mavra, tra belcanto, dissonanze e influssi popolari, promette un’esperienza musicale unica. Il secondo titolo, Gianni Schicchi, conclude il Trittico pucciniano e rende omaggio al centenario della morte del compositore toscano. Ispirato a un episodio del XXX canto dell’Inferno di Dante, l’opera è ambientata a Firenze e racconta l’astuzia di Schicchi, che con un ingegnoso inganno assicura la dote della figlia Lauretta, rendendo immortale l’aria *O mio babbino caro. A vestire i panni del protagonista sarà Roberto De Candia, affiancato da Iván Ayón Rivas, Valentina Pernozzoli e un cast che unisce grandi interpreti e giovani talenti.


Il dittico riflette la missione del Maggio di offrire una programmazione innovativa e di qualità. Per il maestro Lanzillotta, Mavra è un esempio brillante del periodo neoclassico di Stravinskij, in cui convivono melodramma italiano, spunti jazzistici e una scrittura orchestrale vivace. Gianni Schicchi, invece, continua a sorprendere per freschezza e ritmo, ribadendo la genialità di Puccini nella commedia musicale. Il successo crescente del Maggio Fiorentino, già consolidato con le recenti produzioni di Madama Butterfly e La traviata, testimonia la capacità del teatro di attrarre un pubblico sempre più vasto e di mantenere viva l’attenzione della critica. L’abbinamento di due opere tanto diverse e affascinanti conferma il ruolo centrale del Maggio nel panorama culturale italiano e internazionale.

”Dammi un senso alla fine” di Sally Cruz e Rose Villain

”Dammi un senso alla fine” di Sally Cruz e Rose VillainMilano, 6 dic. (askanews) – “Dammi un senso alla fine” è il nuovo singolo di Sally Cruz in collaborazione con Rose Villain, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 6 dicembre per Island Records/Universal Music Italia.


“Dammi un senso alla fine” segna il ritorno di Sally Cruz dopo il successo del suo EP d’esordio “Confessione” che l’ha consacrata come una delle penne e delle voci più interessanti della nuova generazione. Il brano è il primo tassello di un nuovo capitolo che fotografa la crescita della giovane cantante, personale e artistica. Una traccia scritta di getto, un pomeriggio in studio, che contiene l’essenza del suo stile e attraverso cui l’artista decide di mettersi a nudo. Insieme a Rose Villain – coautrice del pezzo – Sally Cruz affronta il tema della perdita da diverse prospettive confermando, ancora una volta, la potenza emotiva della sua scrittura e la capacità di raccontarsi in maniera intima e viscerale.


Accompagnata dalla produzione di JVLI e di Mike Defunto, la voce dell’artista sprigiona tutta la sua forza espressiva in un brano in bilico tra rabbia e malinconia. Sally Cruz è lo pseudonimo di Alessia Rossi, nata a Firenze nel 2003.

Rossella Brescia ad Arezzo in ‘Carmen: L’Ultimo Incontro’

Rossella Brescia ad Arezzo in ‘Carmen: L’Ultimo Incontro’Milano, 26 nov. (askanews) – In occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla morte di Georges Bizet, che ricorrerà nel 2025, Aida Studio Produzioni ha presentato presso il Teatro Petrarca di Arezzo in anteprima nazionale “Carmen: L’Ultimo Incontro”. Questo reading teatral-musicale, liberamente tratto dalla celebre opera Carmen di Bizet. Lo spettacolo ha voluto esplorare la figura di Carmen, simbolo di una femminilità libera e indomita, incarnazione di una voce senza tempo che continua a sfidare convenzioni e pregiudizi. Carmen: L’Ultimo Incontro rappresenta non solo un viaggio nel mondo appassionato di Carmen e Don José, ma anche una denuncia poetica contro la violenza di genere. In scena, la protagonista è stata interpretata da una superba Rossella Brescia, che ha dato vita a Carmen con una performance intensa di recitazione e danza. A completare questo appassionante duo è stato Amilcar Moret, nel ruolo di Don José, incarnando il tormento e la tensione emotiva del personaggio. La narrazione è stata arricchita dalla partecipazione straordinaria dell’attore Francesco Montanari, che ha prestato la propria voce a Don José, creando un’ulteriore dimensione sonora e psicologica con interventi in voice-over, amplificando l’impatto emotivo della storia. La componente musicale è stata affidata alla potente voce del mezzosoprano Mariangela Zito, accompagnata dal pianoforte di Andrea Tobia e dal violoncello di Alessandro De Felice. La fusione di questi elementi ha portato il pubblico dalla Siviglia leggendaria alla realtà contemporanea, dove il mito di Carmen si rigenera in ogni donna che lotta per la propria libertà. La drammaturgia, firmata da Debora Pioli, ha voluto intrecciare momenti di monologo e intensi voice-over. La mise en scene è stata curata da Marco Voleri, che ha diretto lo spettacolo con una visione capace di far emergere la forza intrinseca dei personaggi. Elena Marazzita è l’ideatrice del progetto e la coordinatrice artistica; con questa anteprima nazionale, ha riunito le componenti artistiche per portare in scena una Carmen universale e contemporanea. Ad arricchire ulteriormente la rappresentazione, la giovanissima Agatha Fuoco che ha interpretato la “piccola Carmen”, una figura che aggiunge profondità e una suggestiva dimensione simbolica alla storia. Lo spettacolo è nato con la volontà di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza di genere, proponendo un manifesto per la libertà femminile. Infatti non vuole essere solo un omaggio a Carmen, ma anche a tutte le donne che vivono e lottano per una vita senza paura e senza violenze, rendendo attuale un messaggio di autodeterminazione e coraggio.

A Lucca si gira la serie tv “L’altro ispettore”, con Angelo Vassallo

A Lucca si gira la serie tv “L’altro ispettore”, con Angelo VassalloRoma, 21 nov. (askanews) – Sono iniziate le riprese della serie tv “L’altro ispettore”, una co-produzione Rai Fiction – Anele per la regia di Paola Randi, scritta da Salvatore De Mola, Andrea Valagussa e Paola Randi e liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò.


Interpretata da Alessio Vassallo con Cesare Bocci e Francesca Inaudi, la serie tv – in 6 puntate da 50′ – porta al centro della narrazione e dell’attenzione del pubblico il lavoro e la cultura della sicurezza attraverso le vicende private e professionali di un ispettore del lavoro. Ambientata nella splendida cornice di Lucca, con i suoi vicoli medievali avvolti nella campagna toscana, e nei suoi dintorni, la serie tv vede protagonista Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo (Alessio Vassallo), un ispettore del lavoro appena rientrato a Lucca, sua città natale, dopo aver combattuto il caporalato al Sud in missioni che lo hanno portato ad essere riconosciuto come uno dei migliori ispettori del lavoro italiani. A seguito della perdita della moglie a causa di una malattia, Domenico, rimasto vedovo con una figlia preadolescente, decide di ritornare a Lucca dove potrà contare sull’aiuto della madre, della sorella e dell’amico Alessandro per potersi occupare della bambina e continuare il suo lavoro nel nuovo incarico in provincia.


Lo vedremo quindi impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e a indagare sui casi in cui la sicurezza è venuta meno, episodi – liberamente ispirati a fatti realmente accaduti – di cui cercherà di scoprire le reali dinamiche e responsabilità con uno sguardo imparziale e cercando la collaborazione di tutte le parti in causa, dai lavoratori agli imprenditori ai sindacati, alle istituzioni. Al suo fianco l’amico di famiglia Alessandro Lanciani (Cesare Bocci), sopravvissuto all’incidente in cui anni prima il padre di Domenico, Pietro Dodaro, amico e collega di Alessandro, aveva perso la vita. Ex operaio, adesso Alessandro è un mental coach ironico e solare, costretto da quell’incidente a vivere in sedia a rotelle. Nel cast anche Francesca Inaudi nel ruolo della PM Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del nostro protagonista, con la quale dovrà lavorare nelle indagini dei casi di puntata, e la piccola Angelica Tuccini nei panni della figlia Mimì. “L’altro ispettore è una serie perfettamente in linea con lo spirito di servizio pubblico, una fiction che vuole raccontare i problemi e le contraddizioni della contemporaneità. – dichiara Maria Pia Ammirati, Direttore di Rai Fiction – Un esempio di come si possa usare la forza del racconto seriale per approfondire una questione drammaticamente aperta come la sicurezza nel mondo del lavoro. Un nuovo progetto che vuole essere anche un contributo di consapevolezza e responsabilità nel nome di diritti inalienabili”.


“La serie mette al centro il tema del lavoro e lo fa raccontando una figura nuova per il pubblico televisivo e ancora troppo poco conosciuta , quella dell’ispettore del lavoro, colui che deve aiutare a garantire la sicurezza sul lavoro, nel rispetto degli imprenditori, dei lavoratori e di tutte le parti in causa – racconta la produttrice Gloria Giorgianni, AD di Anele – Attraverso storie ispirate alla realtà rispetto alle quali abbiamo lavorato condividendo le fasi di sviluppo con i professionisti che se ne occupano tutti i giorni, la serie vuole portare un tema tragicamente attuale e molto presente nelle cronache, dentro una narrazione popolare al fine di sensibilizzare una riflessione collettiva sul lavoro e sulla cultura della sicurezza come valore di tutti, senza barriere e pregiudizi, senza parti e controparti, ma con grande solidarietà e senso di comunità”. “Questo progetto mi entusiasma moltissimo e ne sento profondamente la responsabilità. Mi dà l’opportunità di affrontare temi importanti come il lavoro e la disabilità, e di farlo raccontando un personaggio unico: un ispettore ‘senza pistola’ – afferma la regista Paola Randi – Il nostro protagonista possiede come armi la gentilezza, la competenza, l’intelligenza e l’empatia. Questo lo rende un personaggio umano e tridimensionale in cui è facile riconoscersi e di cui è facile innamorarsi. Perché le storie a cui si dedica sono storie di gente che lavora, di famiglie, di persone, e il suo compito è quello di combattere per rendere il lavoro un posto sicuro”.


Per il suo alto valore di servizio pubblico la serie ha ottenuto il Patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di INAIL e la collaborazione del Ministro per le Disabilità – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. “L’altro ispettore” è una coproduzione Rai Fiction – Anele, realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il contributo del “PR FESR Toscana 2021-2027 – bando per la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive – Anno 2023” della Regione Toscana, con il sostegno della Città di Lucca, della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Giuseppe Lazzareschi e con la collaborazione della Toscana Film Commission.

Al regista Paul Schrader Premio alla Carriera al Lucca Film Festival

Al regista Paul Schrader Premio alla Carriera al Lucca Film FestivalRoma, 6 ago. (askanews) – È il regista e sceneggiatore statunitense Paul Schrader, Leone d’Oro alla carriera nel 2022, il primo ospite internazionale annunciato dal Lucca Film Festival che si svolgerà dal 21 al 29 settembre 2024.


Il 26 settembre presso il Cinema Astra, Schrader terrà una masterclass aperta al pubblico con la partecipazione degli studenti di cinema di diverse Università italiane ed il giorno seguente riceverà il Premio alla Carriera del Festival, che gli dedica una retrospettiva che prevede la proiezione di suoi film come Blue Collar, Hardcore, The Comfort of Strangers, Affliction, Auto focus, The Walker, The canyons, The Card Counter, Master Gardener, Mishima e First Reformed. Paul Schrader terrà una masterclass anche al Cinema Godard della Fondazione Prada a Milano, che a settembre presenterà una selezione dei suoi film nella programmazione mensile.


Dopo un inizio di carriera da sceneggiatore di film di successo di Martin Sorsese come Toro Scatenato e di Taxi Driver, esordisce alla regia con Tuta blu interpretato da Richard Pryor e Harvey Keitel. Nel 1979 dirige Hardcore, un thriller nero e disperato ambientato nell’ambiente dei film a luci rosse. Successivamente dirige quello che è a tutt’oggi il suo film più conosciuto: American Gigolò, un thriller sofisticato interpretato da Richard Gere.


Dopo il successo di American Gigolò Schrader decide di girare un remake del film di Jacques Tourneur, Il bacio della pantera (1982), interpretato da Nastassja Kinski. Nel 1992 gira Lo spacciatore con Willem Dafoe e nel 1997 Affliction, che riscuote un ottimo successo presso la critica cinematografica. Partecipa al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 2013 con The Canyons sceneggiato da Bret Easton Ellis con Lindsay Lohan e nel 2017 con First Reformed – La creazione a rischio, un dramma psicologico a tema religioso con protagonista Ethan Hawke. Il film che porta a Schrader la prima candidatura per la migliore sceneggiatura originale ai Premi Oscar 2019, è il primo di una trilogia di film, che continua nel 2021 con Il collezionista di carte, con Oscar Isaac e Tiffany Haddish, e nel 2022 con Il maestro giardiniere, con protagonisti Joel Edgerton e Sigourney Weaver.


All’ultimo Festival di Cannes ha presentato Oh, Canada da lui scritto e diretto, con Richard Gere e Uma Thurman, distribuito in Italia da Be water e Medusa. Il Lucca Film Festival negli anni ha omaggiato i grandi nomi del cinema internazionale da Oliver Stone a David Lynch, da Susan Sarandon a Isabelle Huppert, da Rutger Hauer a George Romero, da Paolo Sorrentino a Willem Dafoe. È uno degli eventi di punta del panorama culturale toscano, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Con la partecipazione del Comune di Lucca e Vivi Lucca Eventi e con la compartecipazione di Lands of Giacomo Puccini e Camera di Commercio Toscana Nord – Ovest. Banca Generali Private Wealth Management (Paolo Tacchi) e Banca Pictet sono i Main Sponsor della manifestazione e delle mostre. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MIM. Il festival si avvale inoltre del supporto di Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Manifatture Digitali Cinema, Sofidel, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Audi Center Terigi, Tenuta del Buonamico, Martinelli Luce, Naturanda, Futuro3D, è in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e si avvale della co produzione di Tecno Servizi, Ristorante Giglio, Palazzo Pfanner, Over The Real, Teatro del Giglio di Lucca, Accademia di Belle Arti di Carrara, Liceo Artistico Musicale e Coreutico Augusto Passaglia, Liceo Classico N. Machiavelli, ISIS Pertini. Si ringraziano anche ANSA, Rai Toscana, Rai Radio 3, Movieplayer.it, Film4 Life, Festival Scope, A.C.S.I. Associazione Centri Sportivi Italiani, Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), Trenitalia, Fic, Uicc, Cinit, Ucca, Arci, Fedic, Corte Tripoli, Circolo del Cinema di Lucca, Cineforum Ezechiele 25:17, Cinema Centrale, Astra e Moderno, Cinema Arsenale, Università di Pisa, Università degli Studi Firenze, Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, Pisa al Cinema, Cinema Arsenale, Cineteca Bologna, Cineteca Nazionale, Istituto Musicale Luigi Boccherini, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Associazione Donne all’Ultimo Grido, SPAM! Rete per le arti contemporanee, Lucca Comics & Games, Photolux Festival, Lucca Classica Music Festival.

Teatro Volterra,Migliorini: edizione “colossale” ma servono fondi

Teatro Volterra,Migliorini: edizione “colossale” ma servono fondiRoma, 4 ago. (askanews) – Ventidue edizioni, diciannove appuntamenti per la stagione 2024 e sopra a tutto il talento universale del teatro che è la “contemporaneità”, l’essere contemporaneo a chi guarda, a chi ascolta, a chi vive l’esperienza unica e non ripetibile di assistere a uno spettacolo. E’ per questo che i testi “classici” suonano come universali e quello che va in scena, nelle sue mille possibili varianti, parla sempre di noi, del momento che viviamo, delle sue ombre, delle sue contraddizioni. E’ a questo che “serve il teatro”, “a vivere un piccolo istante di felicità tra mille difficoltà e urgenze”. E’ con queste parole che Simon Domenico Migliorini, ideatore e direttore artistico, racconta l’esperienza del Festival internazionale del teatro romano di Volterra che ha chiuso in questi giorni “un’edizione di alta qualità, un kolossal di festival nonostante la scarsità di risorse”. Ed è proprio sul tema dei fondi che Migliorini lancia, a sipario chiuso, un appello.


“E’ stato complicato organizzare questa edizione, la mancanza di risorse da un lato ha reso solidali produttori, artisti, quanti credono nella manifestazione, i nostri collaboratori, l’intera rete dei Teatri di pietra ma, dall’altro – spiega – è mancata la programmazione per la vendita dei biglietti, la pubblicità, quell’aspetto di marketing da cui oggi non si prescinde. C’è un potenziale target di visitatori che non viene a Volterra per il suo brand, per la città etrusca, ma per il festival che può funzionare anche per attrarre un turismo più residenziale, meno mordi e fuggi. Lavorare su questo aspetto gioverebbe a tutto il sistema non solo turistico della città”. Ma chi è il destinatario di questo appello? “Quello che mi meraviglia di continuo è l’assenza della Regione Toscana, che più volte ha respinto i nostri bandi – osserva -. L’anno scorso abbiamo avuto un contributo speciale del Presidente di 10mila euro che non è molto per un Festival il cui mero allestimento costerebbe intorno 100 mila euro, al netto di spettacoli prodotti ed ospitati, marketing, pubblicità, ma per noi ha rappresentato un primo segnale che abbiamo accolto con gioia e speranza. Quest’anno di nuovo non siamo stati ammessi al contributo, nemmeno a quello ordinario. Non capisco quali siano i parametri con cui si debbono fare i conti: che cosa dobbiamo dimostrare ancora di saper fare dopo 22 anni di miracoli, durante i quali abbiamo portato la città di Volterra e il Festival all’attenzione di tutto il mondo? Tutto questo è piuttosto bizzarro”. (Segue)

Oggi a Volterra i premi Ombra della sera tra Russinova e Ingrassia

Oggi a Volterra i premi Ombra della sera tra Russinova e IngrassiaRoma, 3 ago. (askanews) – Grande attesa a Volterra per la consegna, in serata, dei Premi “Ombra della sera 2024”, assegnati a personalità di spicco del mondo della cultura nonché a quei volterrani che si son distinti nelle arti o nei mestieri diffondendo nel mondo il nome della propria città d’origine. L’evento – alle 21.30 e a ingresso libero -, chiude il Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra nella meravigliosa location che ha visto la messa in scena di molti spettacoli.


“Sono fermamente convinto che questo Festival potrebbe contribuire a segnare la rinascita economica, culturale, sociale e demografica della città di Volterra e del suo territorio” afferma Simon Domenico Migliorini ideatore, fondatore e direttore artistico del Festival Internazionale di Volterra. La manifestazione, aggiunge Migliorini, “rappresenta un’eccellenza e un’opportunità per tutta la Regione e va a fondersi in quell’ immaginario universale che fa del nostro intero Paese uno dei Paesi più belli e ammirati al Mondo. Più che una rinascita, mi piacerebbe definirlo motore di un nuovo Rinascimento possibile”. Il premio speciale “Prima Città Toscana della Cultura”, istituito nel 2022 dal sindaco Giacomo Santi, verrà consegnato a Isabel Russinova, artista tra le più poliedriche nel mondo dello spettacolo e della cultura, attrice, drammaturga, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice.


Il Premio Ombra della Sera “Francesco Zanetti” per la musica verrà assegnato a Marco Arcieri, pianista fine e sensibile, grande conoscitore ed esecutore del repertorio di Chopin del quale, attraverso una sapiente opera di divulgazione, contribuisce a diffondere la conoscenza nel mondo. Il Premio Ombra della Sera “Licinia Eucharis” verrà assegnato a Giulia Fiume attrice dalle altissime doti drammaturgiche, protagonista di fiction importanti come “le indagini di Lolita Lobosco” piuttosto che “sotto copertura” o “Don Matteo” nonché in pellicole internazionali come “Suburra”. Il Premio Ombra della Sera “Tommaso Fedra Inghirami” sarà assegnato a Mariano Rigido ed Anna Teresa Rossini, ditta artistica di enorme levatura professionale, un connubio perfetto d’arte e sentimento.


Il Premio Ombra della Sera “Hystrio” verrà consegnato a Giampiero Ingrassia, interprete straordinariamente completo, capace di percorrere con successo qualsivoglia genere di spettacolo, dalla prosa al musical districandosi con naturalezza tra palcoscenico, televisione, cinema. (Segue)

Viareggio ricorda Giorgio Gaber con “Il luogo del pensiero”

Viareggio ricorda Giorgio Gaber con “Il luogo del pensiero”Milano, 22 lug. (askanews) – E’ tutto pronto per la nuova edizione de “Il luogo del pensiero”, la manifestazione, realizzata da Fondazione Gaber con il Comune di Viareggio che da domani, martedì 23 luglio fino a domenica porterà in città numerose iniziative per raccontare al pubblico lo straordinario lavoro di Giorgio Gaber, la sua libertà di pensiero, il suo impegno civile e morale.


Cinque importanti iniziative, significative e come sempre diversificate, per l’edizione #2024, che rinnovano l’impegno del Comune di Viareggio a costruire con la Fondazione un evento unico, così come in passato fu il Festival Gaber, per sottolineare quanto Viareggio sia stata centrale nella nascita di un sodalizio culturale ed artistico unico come quello tra Gaber e Sandro Luporini. Siamo tornati a Viareggio l’anno scorso in occasione del Ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, che la città ha voluto fortemente ricordare in quella particolare circostanza. Un anniversario molto importante, segnato dalla realizzazione del primo docufilm dedicato a Gaber, per la regia di Riccardo Milani, che verrà riproposto quest’estate in quanto molto vicino alla città di Viareggio. Luca Bizzarri, Gioele Dix e Gian Piero Alloisio saranno gli altri protagonisti di questa edizione: Gioele Dix con un omaggio a Gaber che conterrà anche alcuni elementi inediti, Luca Bizzarri con il suo teatro di evocazione ispirato all’esperienza gaberiana, e Gian Piero Alloisio con Le Spiagge di Notte, lo speciale tributo che da sempre ha caratterizzato il Festival Gaber in Versilia. Siamo felici che il Comune di Viareggio abbia voluto confermare l’iniziativa che abbiamo arricchito con un concorso di scrittura per Teatro – Canzone proprio perché vorremmo che questa straordinaria esperienza del Luogo del Pensiero, il luogo dove tutto il Teatro – Canzone è stato scritto, prosegua con possibilità nuove, dando voce a sempre nuovi interpreti. – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Gaber Paolo dal Bon.


E ad inaugurare la rassegna domani sera sarà Le spiagge di nottE, lo spettacolo itinerante di Teatro – Canzone ideato e diretto da Gian Piero Alloisio che a partire dalle 21.30 in Piazza Mazzini e sulla spiaggia antistante farà risuonare l’eco di Giorgio Gaber: la Compagnia de “Le spiagge di notte”, quest’anno in una formazione rinnovata che vanta la forte partecipazione locale di giovani artisti versiliesi, interpreterà monologhi e canzoni tratti dagli spettacoli di Teatro Canzone scritti da Gaber e Sandro Luporini, mentre il pubblico potrà assistere a tutte le esibizioni in programma spostandosi da una postazione all’altra. Nel pieno dei preparativi di Le Spiagge di Notte, Gian Piero Alloisio guarda già ai prossimi mesi, e annuncia Questa meravigliosa vita d’artisti, lo spettacolo di Teatro – Canzone da lui scritto e interpretato che sarà pubblicato quest’autunno per la prima volta in forma di Podcast su tutte le piattaforme digitali.


Dall’autunno sarà possibile ascoltare QUesta meravigliosa vita d’artisti, una storia raccontata in canzoni e monologhi teatrali: canzoni poetiche o divertenti, monologhi comici, drammatici, filosofici che fanno ridere, piangere, meditare. Superando i confini di un classico spettacolo teatrale, la sua struttura di storia raccontata in “pillole” lo rende particolarmente adatto al formato lungo e immersivo del podcast, che amplifica la potenza della voce per creare un legame molto forte tra chi parla e chi ascolta. Lo spettacolo – registrato al Teatro della Tosse di Genova, il 3 e 4 marzo 2023 – troverà dunque una nuova vita digitale, preservando la sua natura di messa in scena teatrale viva e pulsante, e sarà suddiviso in puntate corredate da alcuni contenuti speciali.

A Jazz and Wine Montalcino Jany McPherson, Tosca, Scofield e Holland

A Jazz and Wine Montalcino Jany McPherson, Tosca, Scofield e HollandRoma, 20 lug. (askanews) – Dal 23 al 28 luglio a Montalcino (Siena) si rinnova la magia e torna Jazz & Wine in Montalcino il festival che, giunto alla sua 27esima edizione, nasce dalla collaborazione tra la nota azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma ed il Comune di Montalcino.


Il sipario sul festival si alza martedì 23 luglio, quando nella magica atmosfera del Castello Banfi di Poggio alle Mura arriva il Jany McPherosn Trio. La pianista, cantante e compositrice cubana, tra le più interessanti esponenti del pianismo jazz degli ultimi anni, presenta “A long way” uno spettacolo trascinante che la vede protagonista al piano e alla voce in compagnia di Yoann Serra (batteria) e Antonio Sgro (contrabbasso). Mercoledì 24 luglio appuntamento con il John Scofield – Dave Holland Duo, con i due colossi del jazz contemporaneo che incrociano le loro strade in un intimo dialogo intimo in duo. Al Castello Banfi di Poggio alle Mura, il pubblico avrà la rara opportunità di sedersi a pochi metri di distanza dal contrabbasso di Dave Holland e dalla chitarra di John Scofield, per farsi trascinare dalla loro musica.


Giovedì 25 luglio il festival si sposta tra le mura medioevali della Fortezza di Montalcino con Eddie Gomez Trio in Kind of Bill, omaggio a Bill Evans che non mancherà di proporre anche composizioni scritte dai protagonisti sul palco: Eddie Gomez (contrabbasso), Dado Moroni (pianoforte) e Joe La Barbera (batteria). La voce e la classe di una della più affascinanti interpreti italiane saranno protagoniste dell’appuntamento di venerdì 26 luglio quando, sul palco della Fortezza di Montalcino, salirà Tosca con lo spettacolo “La bella estate”. Ad accompagnarla, il suo sestetto con Giovanna Famulari (violoncello, voce, piano, percussioni), Massimo de Lorenzi (chitarra), Luca Scorziello (batteria e percussioni), Fabia Salvucci (voce e tamburi a cornice) e Arabella Rustico (contrabbasso).


Sabato 27 luglio a Jazz & Wine arriva Andy James and All Star Sextet, sette eccellenze del jazz internazionale si incontrano nella terra del Brunello: Andy James (voce), Mino Cinelu (percussioni), Jon Cowherd (piano), John Beasley (piano), John Ellis (fiati), Chico Pinheiro (chitarra), Doug Weiss (basso) e Allan Mednard (batteria), daranno vita a una band composta da soli “numeri uno”. La 27ma edizione di Jazz & Wine in Montalcino chiude domenica 28 luglio nella Fortezza Medicea con Aymée Nuviola Quintet feat. Kemuel Roig. Vincitrice di diversi Grammy, Aymée Nuviola cantante, musicista, cantautrice e attrice, è considerata la migliore esponente del latin jazz, in grado di raccogliere l’eredità di Omara Portuondo e Celia Cruz. Con Aymée Nuviola (voce) si esibiscono Kemuel Roig (piano), Hilario Bell (batteria), Nieger Jose Aguilera (percussioni), Lowel Ringer (basso) e Julian Avila (chitarra).


La direzione artistica di Jazz & Wine in Montalcino è firmata da Eugenio Rubei (Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Sound&Image). Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21.45.

Volterra, arte, danza e musica al festival del Teatro romano

Volterra, arte, danza e musica al festival del Teatro romanoRoma, 20 lug. (askanews) – Nella splendida cornice di Volterra, tra il verde delle colline e l’azzurro del mare Tirreno, la ventiduesima edizione del Festival Internazionale del Teatro Romano propone un intenso calendario di appuntamenti con teatro, danza, musica.


Dopo la rosa di eventi che hanno coinvolto in prima persona l’attore Simone Domenico Migliorini, ideatore e direttore artistico del Festival con la prima nazionale del suo “Cattivi, cattivissimi e bastardi nel teatro di Shakespeare” assieme a Sarah Biacchi, questa sera il gruppo della Creta porta in scena un testo tratto dal Plauto di Aristofane, firmato da Anton Giulio Calenda e diretto da Alessandro Di Murro, intitolato “Pluto o il dono della fine del mondo”. Uno spettacolo che divertirà il pubblico invitandolo a chiedersi: che cosa succederebbe se fossimo tutti ricchi e se a tutti fosse concesso ozio illimitato? È su questa utopia che si gioca l’opera di Aristofane “Pluto”, che prende il nome da un dio tanto poco spirituale, quanto assai utile e concreto: il cieco Pluto, dio della ricchezza nel pantheon ellenistico, viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affinché smetta di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Succederà, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile.


Domani, invece, sarà protagonista del palco Sergio Vespertino con “Pirandello. Questo, codesto e quello” testo firmato a quattro mani assieme a Salvatore Ferlita e prodotto da Agricantus con musiche di Gabriele Lomonteche. Il 23 luglio doppio appuntamento: alle 17,30 con l’editoria nelle sale del Museo Etrusco Guarnacci per la presentazione del libro “Catullo e Clodia dalla A alla Z” di Alessandro Biotti presentato da Alessandro Fo con letture curate da Simon Domenico Migliorini e Ilenia V. Raimo; alle 21,30 al teatro romano il Teatro di Tato Russo presenta “Odysseo superstar – l’eroe di cui nessuno ha bisogno” con la regia del collettivo V.A.N. che riprende la sua indagine su Omero seguendo e analizzando la vita di Ulisse. La danza torna protagonista il 25 luglio con una regia di Aurelio Gatti tratta da Lucrezio “De rerum natura – sospesi tra un vuoto che ci precede e il vuoto che ci attende” mentre il 26 luglio debutta in prima internazionale “L’incantatore” di Natalia Di Bartolo, poema epico scritto dall’autrice per Simon Domenico Migliorini, con musiche originali dal vivo di Eric Breton cantate dal soprano Lydia Mayo e prodotta dalla Associazione Culturale Gruppo Progetto Città, con la regia dello stesso Migliorini e movimenti scenici di Eleonora Ferrari. (Segue)