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Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino Rossini

Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino RossiniRoma, 23 dic. (askanews) – “Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola messa. Ho composto della musica sacra (“musique sacrée”) o della dannata musica (“sacrée musique”)? Ero nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!”. Così Gioachino Rossini scriveva sulla partitura autografa della Petite Messe Solennelle, l’”ultimo peccato mortale” della sua vecchiaia, come lui stesso lo definì, venuto alla luce cinque anni prima della sua morte durante l’esilio dorato di Passy, alle porte di Parigi.

La Stagione Concertistica al Manzoni, curata da Daniele Giorgi e promossa da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, ha scelto di proporre al pubblico per l’appuntamento pre-natalizio, oggi alle 20.30, proprio questa “piccola”, originalissima messa non destinata all’uso liturgico, concepita per un organico cameristico di 4 voci soliste, 8 coristi, 2 pianoforti e un armonium ed eseguita per la prima volta nel 1864 per pochi eletti spettatori nella dimora del committente e amico, il banchiere Conte Alexis Pillet-Will. Nel 1867 la composizione venne poi sottoposta dallo stesso autore ad un raffinato lavoro di orchestrazione, ma al Teatro Manzoni sarà possibile ascoltare la suggestiva versione originale, con il coro numericamente ampliato per rendere giustizia all’acustica della grande sala. L’esecuzione è affidata al Coro Filarmonico di Torino “R. Maghini” (che collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI ed è ospite frequente nelle stagioni pistoiesi) sotto la guida di Claudio Chiavazza, e a quattro valenti solisti, Eleonora Bellocci (soprano, che sostituisce Arianna Vendittelli, impossibilitata a prendere parte al concerto per un’improvvisa indisposizione), Valentina Vanini (mezzosoprano), Valentino Buzza (tenore) e Mauro Borgioni (baritono). Al pianoforte, Andrea Rebaudengo e Antonio Valentino, entrambi protagonisti di prestigiose carriere cameristiche e, all’armonium, Matteo Cotti, che collabora regolarmente col Coro “R. Maghini”.

(segue)

Pistoia, concerto per due pianoforti con Maria Perrotta e Roberto Russo

Pistoia, concerto per due pianoforti con Maria Perrotta e Roberto RussoRoma, 16 dic. (askanews) – Appuntamento da non perdere, oggi alle 17 a Villa Puccini di Scornio, sede della Scuola di Musica e Danza “T. Mabellini” di Pistoia, gestita da Teatri di Pistoia, che ospita un concerto di particolare pregio, per due pianoforti: protagonisti Maria Perrotta e Roberto Russo, pluripremiati pianisti, tra gli interpreti più carismatici della scena musicale.

Il concerto è interamente dedicato ad autori del XX secolo ed offre un ampio excursus su stili e ambientazioni differenti: dalla matrice intimamente religiosa di Domenico Bartolucci (ultimo grande direttore della Cappella Pontificia Sistina in Roma) con il Preludio e Fuga in Do minore (nella trascrizione per due pianoforti di R. Russo) alla profonda e spessa scrittura di Sergej Rachmaninov, di cui verranno proposte le Danze Sinfoniche op. 45 (trascrizione per due pianoforti di S. Rachmaninov); dalla genialità coloristica di Maurice Ravel – con brani memorabili come la Pavane pour une infante défunte (trascrizione per due pianoforti di M. Castelnuovo Tedesco) e Bolero (trascrizione per due pianoforti di M. Ravel) – all’inconfondibile inventiva di George Gershwin di cui ascolteremo An American in Paris (trascrizione per due pianoforti di G. Gershwin). La varietà delle composizioni proposte – diverse oltre che per forma anche per ispirazione, estrazione culturale e provenienza geografica – è arricchita anche dai due anniversari che il programma vuole celebrare: i 150 anni dalla nascita di Rachmaninov e il decennale della scomparsa del Cardinal Bartolucci. L’ingresso al concerto è libero (fino ad esaurimento posti). Dopo Pistoia, Maria Perrotta e Roberto Russo saranno in concerto al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara il 17 dicembre.

Firenze, Yngwie Malmsteen ‘guitar hero’ al Viper Theatre

Firenze, Yngwie Malmsteen ‘guitar hero’ al Viper TheatreRoma, 5 nov. (askanews) – Il Paganini della chitarra o, se preferite, il Bach del neoclassical metal. Tra i più amati e influenti chitarristi del panorama rock, Yngwie Malmsteen sarà in concerto venerdì 10 novembre al Viper Theatre di Firenze, nell’ambito del tour mondiale che, dopo 20 anni, lo riporta al pubblico italiano.

Apriranno la serata due formidabili band americane, Limberlost e Steve Ramone (apertura porte ore 19, inizio concerti alle 20.15, Malmsteen 21.30). A capo del su trio, Yngwie Malmsteen spazierà tra le pietre miliari del suo repertorio, da “Far Beyond the Sun” a “Black Star”, attingendo a “Rising Force”, “Trilogy” e ad altri album, compresa l’ultima fatica “Parabellum”.

Originario di Stoccolma, oltre 40 anni di attività, Yngwie Malmsteen entusiasma il pubblico di tutto il mondo, grazie ad una incredibile tecnica strumentale che l’ha imposto tra i pionieri del neoclassical metal. Tra le sue muse, impossibile non ricordare infatti Bach, Vivaldi e Paganini. E ancora, la collaborazione con la New Japan Philharmonic Orchestra e la partecipazione al progetto G3 insieme ad altri due fuoriclasse della sei corde, Steve Vai e Joe Satriani. Il suo stile, caratterizzato da scale veloci e armonie complesse, ha influenzato generazioni di chitarristi e ha contribuito a ridefinire il modo in cui la chitarra elettrica viene suonata nel rock e nel metal. Le sue esibizioni dal vivo sono leggendarie.

Paolo Conte in mostra per la prima volta agli Uffizi

Paolo Conte in mostra per la prima volta agli UffiziMilano, 16 ott. (askanews) – ‘Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu’: una vera e propria citazione dà il nome alla mostra che gli Uffizi organizzano per celebrare il versante grafico della carriera di Paolo Conte. Curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme a Chiara Toti, offre alla visione del pubblico, nelle sale dell’arte grafica da poco inaugurate al primo piano della Galleria, una selezione di 69 disegni, tra i quali molti inediti e mai esposti finora, realizzati dal Maestro dagli anni Settanta ad oggi. Sin dagli esordi del suo lunghissimo viaggio musicale, il celebre cantautore astigiano si è dedicato con identica passione anche all’arte, affiancando la pratica del disegno alla sua produzione autoriale ed illustrando spesso in prima persona le copertine dei suoi album. I soggetti, così come i testi delle sue canzoni, raccontano in maniera pungente e suggestiva frammenti di vita, e come istantanee colgono l’essenza di contesti narrativi più ampi. Nella moltitudine di personaggi, oggetti, panorami urbani e visioni oniriche che colorano il dinamico universo delle sue opere, è possibile individuare una originale elaborazione di influenze moderniste ed espressioniste, rappresentate attraverso una grande varietà di tecniche (pennarelli, pastelli, acquarello). Nelle scelte visuali, così come in quelle musicali, Conte trae ispirazione dall’esplosione artistica delle avanguardie del primo Novecento, che considera come il principale e necessario punto di riferimento per ogni tipo di espressione artistica. La sua caratteristica percezione “jazz” dell’arte emerge con grande pienezza nell’opera multimediale Razmataz, da lui stesso definita una “storyboard sonorizzata”: formata da una raccolta di disegni, accompagnati da musica e dialoghi, racconta un incontro-scontro tra diverse culture in una fumosa, caotica e seducente Parigi anni anni Venti. Alcune delle oltre 1800 illustrazioni di Razmataz sono visibili agli Uffizi, ma la mostra è composta però principalmente di materiali inediti. Il 7 gennaio, al termine dell’esposizione, Paolo Conte donerà al museo l’ Autoritratto di un pirla, del 1978, entrando così a far parte della più vasta e prestigiosa collezione di autoritratti d’artista al mondo.

L’artista Paolo Conte: “Ho gia? avuto occasione di confessare che il vizio della pittura e del disegno sia nella mia vita piu? antico di quello per la musica e le canzoni, confessando anche che la composizione musicale manovra su di me in forma di eccitazione, mentre pittura e disegno mi danno calma e leggerezza. Dopo le mostre tenute in occasione della pubblicazione del mio lavoro multimediale Razmataz nel cui corrispondente dvd erano state montate 1800 mie illustrazioni, la mia frequentazione delle belle arti si e? fermata, anche per la legittima preoccupazione che quel tanto di notorieta? acquisita come canzonettista potesse indurre a pensare che ne volessi approfittare per affrancarmi ad un’altra diversa ribalta. Cosi?, allora, i miei lavori sono tornati nei miei cassetti, appunto come la nostalgia di un dolcissimo golf di lana blu. Ora, accettando l’onorevole invito di Eike Schmidt, un po’ dei miei lavori su carta si ripresenta al pubblico e agli appassionati nella prestigiosa Galleria degli Uffizi”. Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Tanti artisti sono stati musicisti e compositori di talento (uno fra tutti: Leonardo) e nella collezione di autoritratti degli Uffizi vediamo che alcuni pittori si sono raffigurati con gli strumenti che suonavano, e che evidentemente costituivano un complemento così importante della loro personalità da doverli presentare accanto alla propria effigie. Così, anche la mostra di Paolo Conte vuole testimoniare la doppia anima artistica del grande musicista, e portare all’attenzione del pubblico questo aspetto forse meno noto, ma non meno fondamentale della sua creatività. Gli siamo infinitamente grati per il dono del suo Autoritratto di un pirla, infine, che nella bizzarria autoflagellante del titolo ci ricorda subito la suprema ironia, la forza irriverente dei titoli e dei testi delle sue canzoni”.

Il ritorno della pianista Giulia Mazzoni con Wildness

Il ritorno della pianista Giulia Mazzoni con WildnessMilano, 4 set. (askanews) – La pianista e compositrice originaria di Prato Giulia Mazzoni annuncia il suo ritorno sulla scena musicale con Wildness, disponibile da venerdì 8 settembre su tutte le piattaforme digitali.

Il brano, scritto in sole 48 ore, sarà il main theme di Anna, il nuovo film del regista Marco Amenta – vincitore di diversi premi internazionali – che sarà presentato l’8 settembre in anteprima assoluta alle Giornate degli Autori dell’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Anna è stato scritto da Marco Amenta e Niccolò Stazzi, con la sceneggiatura degli stessi insieme ad Anna Mittone e la collaborazione di Tania Pedroni; protagonisti sono Rose Aste, Daniele Monachella e Marco Zucca. Giulia Mazzoni ha composto la colonna sonora dell’intero film, riuscendo ad enfatizzare le emozioni che il regista voleva trasmettere con Anna e trasformando perfettamente in musica le immagini del film, la cui protagonista è bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna. Anna è una donna che non vuole abbassare la testa e combatte per non essere schiacciata, non vuole essere una vittima ma non è nemmeno un’eroina. Le emozioni difficili che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita l’hanno segnata, ma oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura.

“Quando ho ricevuto la chiamata di Marco Amenta sono stata sorpresa e ipnotizzata dalla storia che mi ha proposto di musicare.” racconta Giulia Mazzoni. “Ricordo ancora il primo aggettivo che ha usato per descrivermi la protagonista Anna: “selvaggia”. Quando ho visto il film mi sono sentita molto vicina a questa donna così forte, ribelle, selvaggia appunto ma anche magnetica. L’ispirazione è arrivata subito viscerale e immediata. Ho scritto la musica in 48 ore e il terzo giorno ero già in studio a registrarla con un quartetto d’archi che ho voluto composto da sole donne. “Wildness”, il brano centrale del film, è proprio una musica manif­esto per il coraggio di essere se stessi e difendere i nostri valori, radici, chi siamo. Ho scritto una musica libera, audace che non si arrende proprio come Anna, proprio come me. Anche io sono selvaggia e tutto questo ci ha unite, ha creato un legame molto forte tra di noi che ho cercato di fissare per sempre con le note del mio pianoforte”. Wildness, mixato presso lo studio Sonoria di Prato da Francesca Baldi, è una composizione inedita per pianoforte e quartetto d’archi. La pianista ha voluto chiamare al suo fianco per l’esecuzione e la registrazione del brano un quartetto di professioniste donne: Angela Tomei al primo violino, Angela Savi al secondo violino, Luna Michele alla viola, Laura Gorkoff al violoncello. Quello che ne è derivato è un brano sognante e onirico, un inedito racconto in musica, un viaggio dentro le nostre emozioni. L’ascolto di Wildness sprigiona la natura selvaggia che è dentro di noi, il fuoco che non dobbiamo reprimere ma alimentare e custodire. È un manifesto di libertà contro ogni etichetta e pregiudizio. Così come Anna, la protagonista dell’omonimo film, e la natura che fa da sfondo, Giulia Mazzoni ci fa sentire con Wildness liberi e incontaminati.

La pianista sta attualmente lavorando ad un nuovo progetto che sarà presto disponibile su tutte le piattaforme digitali. Si tratta di una produzione internazionale con la collaborazione di Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards.

Firenze, mercoledì tutto Bach con Johannes Skudlik

Firenze, mercoledì tutto Bach con Johannes SkudlikRoma, 3 set. (askanews) – Un concerto tutto dedicato a Johann Sebastian Bach quello che l’organista tedesco Johannes Skudlik proporrà mercoledì 6 settembre alla Chiesa di San Carlo dei Lombardi, a Firenze, nell’ambito del Toscana Organ Festival 2023.

Inizio 21,15, ingresso libero. Interprete straordinario e grande conoscitore degli antichi strumenti europei, Skudlik è particolarmente legato a Firenze e ai suoi organi monumentali, che ha suonato in più occasioni: confessa però di non aver mai posato le mani sul prezioso, nuovo, organo Glauco Ghilardi della Chiesa di San Carlo dei Lombardi. “Partirò dalle Partite su «O Gott du frommer Gott», per passare poi alla «Toccata, Adagio e Fuga BWV 564» e al «Concerto BWV 974» di Alessandro Marcello trascritto da Bach, per chiudere con la nota ‘Toccata e Fuga in Re minore BWV 565’, spiega Skudlik – sarà un programma prezioso per uno strumento che se lo merita”.

Skudlik è di casa a Firenze, dove si è esibito in più occasioni nelle vesti di organista, di pianista e di direttore. “E’ un luogo fatto per la musica. Adoro Firenze dove ho suonato più volte e dove mi piace tornare, qui sono presenti anche altri organi con suoni antichi, restaurati perfettamente. Il mio sogno sarebbe quello di dirigere in futuro un concerto nello splendido Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio”. Johannes Skudlik si è laureato all’università di Monaco in organo, direzione e musica sacra, sotto la guida di Gerhard Weinberger e Franz Lehrndorfer, per poi perfezionarsi con Eugen Jochum e Claudio Abbado. Suona regolarmente in Europa, Stati Uniti e Giappone ed ha all’attivo oltre trenta produzioni discografiche. Dopo il suo recente debutto al Teatro La Fenice di Venezia è stato nominato direttore del tour di concerti 2023 CINA – 16 città – dell’Orchestra Sinfonica Italiana.

Programma Johann Sebastian Bach – Partite su ‘O Gott du frommer Gott’ (O Dio, pio Dio) BWV 767 – Toccata, Adagio e Fuga BWV 564 – Concerto in Re minore (Marcello) BWV 974 – Senza indicazione di tempo – Adagio – Presto – Toccata e Fuga in re minore BWV 565

Torna il Capalbio Film Festival, Margherita Buy inaugura la kermesse

Torna il Capalbio Film Festival, Margherita Buy inaugura la kermesseRoma, 28 ago. (askanews) – Torna a Capalbio (GR), da giovedì 14 a domenica 17 settembre 2023, l’appuntamento con la nuova edizione di Capalbio Film Festival diretto da Steve Della Casa e Daniele Orazi.

La manifestazione, promossa e organizzata da Fondazione Capalbio con il sostegno del Comune di Capalbio e con il Patrocinio di Regione Toscana, sarà inaugurata da Margherita Buy madrina del festival, e porterà nella cittadina toscana il cinema e i suoi protagonisti con una serie di appuntamenti che si svolgeranno nei luoghi più suggestivi e conosciuti del territorio. Il Cinema Tirreno di Borgo Carige per le proiezioni e lo Spazio Incontri il Frantoio di Capalbio ospiteranno i grandi protagonisti del cinema italiano. I temi del Festival saranno il racconto e le sceneggiature, dal libro allo schermo, le storie e i protagonisti del passato e del presente, con un’attenzione particolare al territorio e alla sostenibilità.

L’immagine ufficiale del Festival porta la firma dell’artista Vincenzo Marsiglia, il cui nuovo progetto si chiama “Capalbio. Map (Star) Red Carpet”: una dedica al cinema, a Capalbio e ai suoi abitanti. Incentrato sulla convergenza tra linguaggio artistico e cinematografico. “Facendo interagire la mia maglia stellare ed elementi tridimensionali con il paesaggio, posso far vedere una Capalbio nuova e proiettata verso il futuro”, ha spiegato Marsiglia, che nelle quattro date del Festival realizzerà un allestimento interattivo e site specific presso il Cinema Tirreno di Borgo Carige. Iniziativa che rientra nel progetto di riqualificazione a cura del Comune e di Fondazione Capalbio, da anni al lavoro per la valorizzazione del territorio.

“Fondazione Capalbio pensa al Festival come al momento più significativo delle sue annuali attività – ha affermato la Presidente Maria Concetta Monaci – ritenendo che, accogliendo al suo interno altre forme d’arte come la musica, la fotografia e le performance, svolga appieno uno degli obiettivi della propria attività: creare unità e incontro tra diverse generazioni e comunità. Il grande cinema, i protagonisti che interverranno, gli importanti talk che si terranno, la musica in piazza, l’installazione dell’artista Vincenzo Marsiglia e la mostra collettiva Landscape experience. Connessioni tra arte e paesaggio renderanno unica l’esperienza di questa edizione di Capalbio Film Festival”. “Siamo molto soddisfatti di poter ospitare un festival così articolato e suggestivo – ha commentato Gianfranco Chelini, Sindaco del Comune di Capalbio – Grazie all’ottenimento dei fondi del bando promosso da Fondazione Cr Firenze, abbiamo potuto riqualificare e valorizzare la sala Cinema Tirreno di Borgo Carige, consegnando a tutta la comunità una struttura polivalente e funzionale allo sviluppo culturale del territorio che anche dopo il festival continuerà a svolgere il suo compito. Altro grande motivo di soddisfazione è quello di offrire una rassegna ricca di appuntamenti di alto profilo qualitativo e di riuscire sempre più a coinvolgere il territorio capalbiese e la sua gente. Tra le tante pellicole presentate ci sarà anche quella di ‘Margini’, il film diretto dal grossetano Niccolò Falsetti, che ha riscosso un successo di critica di livello nazionale a partire dalla scorsa edizione del Festival di Venezia. Per noi maremmani essere consapevoli dei talenti del nostro territorio è un atto di doverosa attenzione che dobbiamo alle nostre eccellenze locali”.

“Sono molto contento di essere in squadra nel Festival di Capalbio – ha sottolineato il Direttore Artistico Steve Della Casa – perché adoro i festival che hanno contenuti e che non fanno passarelle ma propongono incontri e approfondimenti importanti. Sarà il mio impegno mettermi a disposizione per fare in modo che questi quattro giorni – nei quali si parlerà di cinema, di televisione, di spettacolo ma anche di sostenibilità – siano interessanti, divertenti, profondi, nella stupenda cornice di quella parte d’Italia”. “Dopo la bella esperienza della scorsa edizione, sono molto felice di rinnovare la mia collaborazione per questo festival di cinema e non solo”, ha concluso il condirettore Artistico Daniele Orazi. “Dove c’è contaminazione tra arte e cinema mi sento a casa e in questo caso, dove la contaminazione è tra arte cinema e letteratura con particolare attenzione alla sostenibilità, sento questa casa affollata di parenti e amici che amo. Come in tutte le feste, quindi, sono certo che non mancheranno sorprese, contenuti interessanti, scoperte e divertimento. Ci vediamo a Capalbio e auguro buon festival”, ha aggiunto. La giornata conclusiva domenica 17 settembre sarà interamente dedicata al tema della sostenibilità, con proiezioni speciali e un incontro alle Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort, moderato da Carlo Alberto Pratesi, Presidente di EIIS – European Institute of Innovation for Sustainability. “Il cinema è stato da sempre il mezzo più efficace per fare evolvere i comportamenti collettivi, aumentando la consapevolezza e stimolando le persone al cambiamento – ha affermato Pratesi – Grazie al cinema non solo sono nate le mode e gli stili di consumo ma anche i movimenti sociali e le nuove ideologie. Oggi, per vincere la grande sfida della sostenibilità ambientale e sociale che richiede un cambio di paradigma soprattutto di tipo culturale, abbiamo ancora più bisogno del cinema e della sua straordinaria forza comunicativa”. Capalbio Film Festival 2023 è reso possibile grazie ai Main Partner Artemisia Lab, Intesa San Paolo, Off Grid. Ai Partner: ADR Acquedotto del Fiora, Av Set, Ecocleaning ed ai Supporter My Style Bags Milano, Essenzialmente Laura, Gorilla Socks, Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort, La Locanda Rossa, Il Frantoio, La Vigna sul Mare e la Valle del Buttero. Media Partner di Capalbio Film Festival 2023: Sky Arte, Sky Nature e Forbes.

Francesco Gabbani, concerto-evento nella sua Carrara il 9 settembre

Francesco Gabbani, concerto-evento nella sua Carrara il 9 settembreRoma, 9 ago. (askanews) – Manca un mese al concerto-evento speciale che Francesco Gabbani terrà nel giorno del suo compleanno nella sua città. L’evento del 9 settembre “Francesco Gabbani in Carrara”, sarà qualcosa di speciale che l’artista sogna di pianificare da anni.

“Fare a Carrara questo evento, nel giorno in cui sono nato, ha un valore sentimentale, per godere di questa cosa assieme alla mia gente, ma non solo: sono felice che questa giornata possa attrarre i miei supporters, affinché nella condivisione del concerto, possano conoscere la terra nella quale sono cresciuto, sia artisticamente che come uomo, e che ancora oggi sa emozionarmi quotidianamente, con le sue bellezze contenute tra il mare e le Alpi Apuane. Una dimensione emotiva che intendo condividere con tutti coloro che verranno al concerto”, ha commentato Gabbani. Il concerto si terrà a Carrara Fiere, location capace di accogliere al meglio una grande quantità di persone in un grande spazio dove Gabbani conta di radunare tutto il suo pubblico coinvolgendo i suoi concittadini e di poter dare, nel tempo, una continuità e una cadenza fissa periodica.

L’allestimento prevedrà un grande palco e il concerto vedrà una scaletta appositamente studiata per l’occasione, una produzione scenografica e una scrittura dello storyboard ideate per l’occasione. “Francesco Gabbani in Carrara” è prodotto da Artist First e i biglietti sono disponibili in prevendita. Tutte le info sull’evento su : https://www.francescogabbaniincarrara.it/

Simone Graziano porta il jazz sulle terrazze del Montecucco

Simone Graziano porta il jazz sulle terrazze del MontecuccoMilano, 1 ago. (askanews) – “La Casa del Jazz italiano” è arrivata anche in Maremma, in una formula diversa rispetto al passato: “WineStories&Jazz-Maremma” è una nuova sezione del festival – alla XXXI edizione – per valorizzare e promuovere il jazz italiano, i suoi progetti e i suoi musicisti. In tutto cinque concerti in programma sino al 12 agosto che stanno riscuotendo successo e interesse. Nel cuore del Montecucco, ospitato da Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio di questo vino rosso che si sta facendo largo tra i big della Toscana, la casa del jazz italiano ospita il pianista e compositore Simone Graziano nel piano solo intitolato Embracing The Future: una performance davvero singolare per la sua originalità timbrica, in cui il suono dello strumento viene modificato attraverso l’inserimento nella cordiera di oggetti della vita quotidiana quali carta, gomme, feltrini che producono sonorità insolite.

In sostanza, si potrebbe parlare di un “pianoforte preparato”, secondo la linea che fu inaugurata nel 1938 da John Cage con il suo “Bacchanale for prepared piano”, ma la realizzazione, come sempre avviene con i musicisti di jazz, è empirica, non scientificamente studiata e Graziano preferisce utilizzare il più corretto termine di “pianoforte modificato”. Le sonorità che ottiene con queste modifiche sembrano principalmente orientate verso l’Africa e a tratti ricordano i balafon, gli xilofoni africani, altrove sembrano evocare il suono delle corde delle grandi arpe liuto oppure quello di piccoli strumenti a percussione. Questo eterogeneo sound si sposa con quella linea minimalista, ma di un minimalismo in cui le variazioni sono ben avvertibili e coinvolgenti, che è il tratto distintivo della musica odierna di Graziano, già presidente di MIDJ, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz, è diplomato in pianoforte classico e in jazz, ha studiato al Berklee College of Music di Boston e si è perfezionato con alcuni dei più significativi pianisti del jazz contemporaneo. Attualmente è titolare della cattedra di pianoforte jazz alla Siena Jazz University.

Il concerto si tiene sabato 5 agosto alle 19.30 a Cinigiano (Gr), sulla terrazza della cantina Basile. E arriva dopo le tappe nel Parco regionale della Maremma, ad Alberese (Gr) con FleshCube, quartetto di sassofoni di Giulio Visibelli, con ospite d’eccezione Mauro Negri; quella di Cosa (Gr) con la performance in clarinetto solo di Mauro Negri e quella a Vetulonia (Gr), Villa Rosmarina con il duo composto dal sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e dal tastierista Francesco Maccianti. L’ultimo appuntamento e chiusura del festival sarà a Marina di Grosseto (Gr), al Porto turistico il 12 agosto: Organ Trio per i Cento anni di Wes Montgomery con Simone Locarni (organo hammond), Davide Sartori (chitarra elettrica), Daniele Delfino (batteria).

Bergonzoni e Massini sul tema umanità al con-vivere Carrara festival

Bergonzoni e Massini sul tema umanità al con-vivere Carrara festivalRoma, 12 lug. (askanews) – Stefano Massini, Alessandro Bergonzoni, Stefano Mancuso, Roberto Cingolani, Maurizio Ferraris, Telmo Pievani e Chiara Saraceno sono alcuni degli ospiti dell’edizione 2023 di con-vivere Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, in programma dal 7 al 10 settembre. Con-vivere affronterà quest’anno, per la sua diciottesima edizione, il tema “umanità” con la supervisione scientifica di Laura Boella, mentre la direzione del Festival, è come negli scorsi anni, di Emanuela Mazzi.

Più di venti incontri di parola fra conferenze, dialoghi e dibattiti, sei spettacoli e oltre trenta eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, incontri, passeggiate a tema alla scoperta del territorio, proposte di cucina nei ristoranti del centro, costituiranno il programma di questa edizione. E poi ancora la musica dei Tiromancino, dell’Orchestraccia e della talentuosa Frida Bollani Magoni; un evento omaggio a Bob Dylan e uno spettacolo dedicato ai temi del cambiamento climatico con Elisa Palazzi e Stefano Taddia.

Ad aprire gli incontri di con-vivere 2023, giovedì 7 settembre, sarà la curatrice scientifica, Laura Boella con “Un umanesimo difficile”. Gli incontri di parola indagheranno quattro piste tematiche principali che delineano i contorni della condizione umana, con un ultimo punto rivolto alla riflessione sugli scenari futuri.

Ad Anna Donise sarà affidata la parola chiave “Empatia”. Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui partirà Stefano Massini per un viaggio profondo, e al tempo stesso ironico, nel labirinto del nostro sentire e sentirci, indagando “L’alfabeto delle emozioni”. Con Stefano Mancuso discuteremo di come gli esseri umani siano parte della natura e non sovraordinati rispetto ad essa.

L’uomo agisce e patisce inevitabilemtne all’interno di una dimensione di pluralità che gli è costitutiva fin dalle origini, come ci mostrerà Telmo Pievani. Nell’esserci gli uni per gli altri entra in gioco, ci sottolineerà Chiara Saraceno, il prendersi cura e il “Coltivare l’umanità” come educazione al riconoscimento della propria e altrui umanità. Lo sviluppo tecnologico pone oggi ulteriori quesiti cruciali per una riflessione sulla dimensione umana. Ne parleranno Maurizio Ferraris con “L’animale politecnico”, Nello Cristianini che rifletterà invece sull’”Intelligenza artificiale”, Fiorella Battaglia e Giuseppe Di Vetta che ci mostreranno le inedite possibilità di sorveglianza della mente umana dialogheranno. Andremo nel mondo antico con le storiche Silvia Romani e Giulia Sissa, mentre la storia del Novecento, e in particolare la seconda guerra mondiale e la Resistenza, saranno oggetto dell’incontro con Agnese Pini, direttrice di QN Quotidiano Nazionale. Guarderemo, quindi, all’attualità, e in particolare ad alcuni “luoghi” in cui umanità e disumanità sono fortemente in bilico: la storica Giulia Lami con “Fra storia e guerra” ci parlerà del conflitto russo-ucraino; con il sociologo Maurizio Ambrosini parleremo della questione dei “Migranti”; Rayhana Tabrizi e Yagoub Kibeida dialogheranno assieme a Gabriela Jacomella su “Vita e libertà”, guardando a contesti in cui il tema della difesa di questi diritti è caldo e cruciale per comprendere l’attualità e i possibili sviluppi futuri. Luciana Delle Donne (progetto Made in carcere) e Mireya Carmen Cannata (di Teatro Necessario Genova) porteranno la viva esperienza di progetti sviluppati all’interno di case di reclusione, evento realizzato in collaborazione con Acri. A ideale chiusura di questa pista tematica sarà la lectio di Alessandro Bergonzoni sul tema “Diritti umani”, evento che vede come Main Sponsor Bper Banca. Linguaggi dell’umano, rappresenta la terza pista tematica La sociolinguista Vera Gheno tenterà una riflessione sul linguaggio oggi, farà eco la riflessione, questa volta incentrata sulla poesia, di Antonella Anedda, poetessa e saggista. Il linguaggio dell’arte, in particolare di quella contemporanea, sarà presentato dal critico e storico dell’arte Angelo Capasso, nell’ambito di un incontro realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara. L’ultima pista tematica è rivolta agli scenari futuri. Interverranno: Roberto Cingolani con “Riscrivere il futuro”, Mauro Magatti e Chiara Giaccardi dialogheranno sulla possibilità di pensare una “economia civile” passando attraverso il concetto di “supersocietà”; Elisa Palazzi e Federico Taddia nella conferenza spettacolo “Bello Mondo” realizzata in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, si soffermerà sul tema del cambiamento climatico e sugli effetti sui mari.