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Spoleto Jazz 2024, al via le prevendite per i concertidi ottobre

Spoleto Jazz 2024, al via le prevendite per i concertidi ottobreRoma, 2 ago. (askanews) – Sono già in prevendita, sul circuito Vivaticket, i biglietti per Spoleto Jazz 2024, la manifestazione organizzata da Visioninmusica, con il patrocinio e il contributo del Comune di Spoleto. Giunta alla sua V edizione, la kermesse anche quest’anno ospiterà artisti di fama internazionale che hanno contributo a dare forma al jazz contemporaneo.


Nelle suggestive cornici dei teatri Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, sono in programma tre imperdibili serate: venerdì 11 ottobre il sipario si alzerà sulle note della chitarra elettrica di Greg Howe, accompagnato dalla bassista indiana Mohini Dey, astro nascente del basso elettrico: una straordinaria occasione per celebrare insieme al pubblico i 40 anni di carriera del musicista e compositore statunitense che ha suonato con grandi nomi della musica mondiale quali Michael Jackson, Justin Timberlake e Rihanna. Venerdì 25 ottobre il celebre sassofonista italiano Stefano Di Battista presenterà, con il suo quintetto, il suo nuovo lavoro incentrato sulle atmosfere musicali de La Dolce Vita, omaggiando le atmosfere dell’epoca d’oro del cinema italiano con arrangiamenti originali di celebri brani di grandi compositori.


Gran finale del festival affidato a Dave Weckl, autentica leggenda mondiale della batteria internazionale, e Tom Kennedy, noto come uno dei migliori bassisti acustici ed elettrici del mondo, che giovedì 7 novembre daranno vita ad un nuovo progetto dall’impeccabile groove, insieme alla star del jazz Eric Marienthal, celebre per il suo lavoro con la Chick Corea Elektric Band. Per l’intero festival, oltre all’ingresso ai singoli concerti (da 25 a 30 euro), è previsto un abbonamento ai tre spettacoli al costo di € 58,00.

A Orvieto Sound Festival 2024 Max Gazzè, Bennato, Alfa e Leo Gassmann

A Orvieto Sound Festival 2024 Max Gazzè, Bennato, Alfa e Leo GassmannRoma, 20 lug. (askanews) – Dal 25 al 28 luglio, Piazza del Popolo di Orvieto ospiterà la IV edizione dell’Orvieto Sound Festival: quattro serate all’insegna della musica, con Teenage Dream, Alfa, Rondine, Edoardo Bennato, Leo Gassmann, Max Gazzè e Anna Castiglia.


La manifestazione prenderà il via giovedì 25 luglio con Teenage Dream, un omaggio gli anni 2000 attraverso le hit di Disney Channel che da vent’anni creano aggregazione. Si prosegue venerdì 26 luglio con il concerto di Alfa, artista rivelazione del Festival di Sanremo 2024, con il tour “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”, sold out al Forum di Assago a febbraio. Il cantautore e rapper genovese presenterà l’ultimo album, uscito a febbraio, contenente “Vai!” (doppio disco di platino). In apertura, Rondine, giovanissimo cantautore romano, autore di “Rossofuoco” di Mida, doppio disco di platino.


Appuntamento per sabato 27 luglio con Edoardo Bennato e il suo inconfondibile stile fatto di rock, blues, folk e musica popolare italiana. Accompagnato dalla storica BeBand, Bennato proporrà i suoi brani più celebri e una selezione di canzoni tratte dall’ultimo album “Non c’è”. Prima di lui, Leo Gassmann, figlio d’arte che ha intrapreso con successo una solida e determinata carriera come cantante, in gara a già due edizioni del Festival di Sanremo. Il festival si concluderà domenica 28 luglio con Max Gazzè e il suo “Interludio”, secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver attraversato con successo i teatri più belli d’Italia, proseguirà il suo percorso in location prestigiose. Gazzè, insieme a una nuova formazione musicale che include il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e le chitarre di Max Dedo, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You, offrirà una versione acustica e originale dei suoi brani, arricchita da inediti tratti dal prossimo album. Ad aprire il concerto la giovane cantautrice siciliana, Anna Castiglia, vincitrice assoluta della XXXV Edizione di Musicultura con il brano “Ghali”, fresca dell’apertura a Fabi-Silvestri-Gazzè al Circo Massimo.


Il Festival, fortemente voluto e organizzato dal Comune di Orvieto e OTRlive, vede la direzione artistica di Pino Strabioli.

Umbria Film Festival, “Il Corvo” spegne 30 candeline

Umbria Film Festival, “Il Corvo” spegne 30 candelineRoma, 15 giu. (askanews) – L’Umbria Film Festival svela le sue prime carte e propone un assaggio di quello che la sua ventottesima edizione – la prima con la direzione artistica di Alessandro De Simone – ci sta per riservare, nella cornice del bellissimo borgo medievale di Montone (PG), dal 10 al 14 luglio 2024.


Il Festival, che resta fedele alla sua anima indipendente, cinefila e tesa a far conoscere prodotti di altissimo livello spesso preclusi al pubblico più vasto, celebrerà quest’anno i 30 anni de Il Corvo di Alex Proyas, il film cult e “maledetto”, sul cui set perse tragicamente la vita il protagonista Brandon Lee, figlio di Bruce, ormai entrato a far parte non solo della storia del cinema, ma dell’immaginario collettivo e della cultura pop. In questa chiave, Montone strizzerà anche l’occhio all’universo comics con un altro attesissimo evento: la presentazione di Maledetto Poeta di Mattia Labadessa, che segna dopo quattro anni il ritorno alle stampe dell’amatissimo artista napoletano, fumettista, illustratore, cantautore e star dei social. Con il suo nuovo graphic novel Labadessa affida al suo ormai celeberrimo uomo uccello i temi più cari alla sua poetica: dalla difficoltà nella gestione dei rapporti personali al senso di inadeguatezza, dalla poesia e l’arte come appigli per riuscire a trovare un posto nel mondo alla tragicomica bellezza dell’ordinario.


Il Sabato Pop vedrà la collaborazione di UmbriaCon, comic convention che ha visto la sua prima edizione andare in scena lo scorso gennaio con grande successo di pubblico. Anche quest’anno il Presidente di Umbria Film Festival sarà Terry Gilliam, dal 2010 cittadino onorario di Montone.


L’Umbria Film Festival è promosso e organizzato con il sostegno del Comune di Montone, Regione Umbria Assessorato Turismo e Cultura, Assemblea Legislativa della Regione Umbria, Gal Alta Umbria, MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo.

Aaron torna con il singolo “I colori dell’alba”

Aaron torna con il singolo “I colori dell’alba”Milano, 11 mag. (askanews) – Aaron torna con “I colori dell’alba”, il nuovo brano già disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali e in radio. Scritto e composto da Aaron insieme a Roberto Casalino, “I colori dell’alba” è il secondo tassello del nuovo percorso musicale ed artistico del cantautore, iniziato a gennaio con “Urlare”. Se con il singolo precedente Aaron si muoveva in atmosfere più cupe indagando le incertezze della sua generazione e il bisogno di trovare un porto sicuro in cui potersi sfogare, con “I colori dell’alba” lascia entrare più luce con una prospettiva più solare e sognante, senza allontanarsi dalle sonorità country-folk degli ultimi brani.


“Ho voluto raccontare la spontaneità e le fragilità di due ragazzi che vivono un amore giovane tanto quanto loro” – dice Aaron – “Credo che in ogni rapporto ci sia una parte più intraprendente e pronta a vivere l’ignoto, e un’altra più timorosa riguardo le dinamiche che possono crearsi. La vera forza sta nel capire come rendere complementari i due aspetti per guardare al futuro con speranza e rendere concreti i propri sogni”. “I colori dell’alba”, ritratto dell’amore che sta vivendo Aaron, è un nuovo capitolo del suo percorso artistico che arriva a pochi mesi di distanza da “Urlare” e dall’EP “Universale”, portato live per l’Italia e pubblicato da Artist First subito dopo l’esperienza di Amici 22 dove è arrivato in semifinale.


Aaron, nome d’arte di Edoardo Boari, classe 2004, è un giovane cantautore. Nasce e cresce a Nocera Umbra, vicino a Perugia.

Dal jazz alla classica, estate in musica al Festival dei Due Mondi

Dal jazz alla classica, estate in musica al Festival dei Due MondiMilano, 17 mar. (askanews) – Classica, elettronica, jazz, contemporanea: un’estate in musica al Festival dei Due Mondi di Spoleto: dai grandi concerti di musica classica – protagoniste la Budapest Festival Orchestra e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – alle jam sessions del jazz club.


Dal 29 giugno al 14 luglio torna la fortunata rassegna dei concerti di mezzogiorno. Per tre settimane, attorno ai grandi titoli del cartellone, otto appuntamenti da camera guidano il pubblico alla scoperta del rapporto tra il mito e la musica, con quell’attrazione che ha accompagnato quest’ultima per tutta la sua storia, tra la ricerca di modelli e il loro superamento. Da Stravinskij a Mendelssohn, da Purcell alla contemporanea, sul palcoscenico dell’Auditorium della Stella e della Chiesa di Sant’Agata si alternano i musicisti della Budapest Festival Orchestra, quelli dell’Orchestra da Camera di Perugia, l’ensemble guidato dal controtenore Raffaele Pe La Lira di Orfeo e lo strepitoso JACK Quartet. La regista francese Jeanne Candel ci riporta nel suo mondo onirico con una nuova creazione di Teatro Musicale ispirata al mito di Baùbo (29-30 giugno, San Simone): la vecchia sacerdotessa del mito greco e “dea dell’oscenità” che restituì il sorriso a Demetra, generando il ciclo delle stagioni. Candel crea una performance musicale di sfrenata immaginazione, secondo quella magica combinazione tra musica e teatro che lei e Samuel Achache ci hanno fatto conoscere nel 2022 con gli spettacoli Demi-Véronique e Le Crocodile trompeur / Didon et Énée. I musicisti tedeschi dell’Ensemble Garage – affiancati da colleghi provenienti da Taiwan, Vietnam, Paesi Bassi e Italia – interpretano il nuovo lavoro del compositore Baldwin Giang (29 giugno, Sala Pegasus) in un concerto presentato in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios, American Academy in Rome e Fondazione Carla Fendi. Con il videoartista Liyrc De La Cruz, per il suo nuovo lavoro Giang, in residenza all’Academy, si è interessato a come la queerness e la migrazione si intersechino con la vita della città di Roma, emergendo tra i suoi vari “strati”.


Daniel Lopatin, aka Oneohtrix Point Never, arriva a Spoleto in esclusiva per l’Italia (3 luglio, Teatro Romano). In dieci anni Lopatin è diventato uno dei più influenti musicisti elettronici di tutto il mondo, collaborando tra gli altri con artisti come FKA Twigs, Rosalía, Nine Inch Nails, con i registi Josh e Benny Safdie, e come produttore di The Weeknd per After Hours e Dawn FM, due degli album pop più venduti del decennio. A Spoleto presenta il suo nuovo disco Again, nel quale attinge al fermento musicale degli anni ’90 e ’00, tra rock alternativo e post-rock. È attesa al Festival Barbara Hannigan, che il pubblico di Spoleto ha conosciuto nel 2022 come artista in residenza. Con la sua voce straordinaria torna sul palcoscenico del Teatro Romano (7 luglio) con uno straordinario gruppo di celebri musicisti, attivi dal Jazz alla contemporanea: il JACK Quartet, Ches Smith alla batteria, Jorge Roeder al basso, Sae Hashimoto al vibrafono e Stephen Gosling al pianoforte.


Dopo Dianne Reeves e Rhiannon Giddens, nel 2024 è in arrivo Lizz Wright (11 luglio, Teatro Romano), tra le più grandi voci del jazz contemporaneo e straordinaria erede delle interpreti afroamericane del passato. Wright presenta a Spoleto il suo ultimo album Shadow, in un concerto in collaborazione con Umbria Jazz. Nasce quest’anno Jazz Club: un nuovo spazio dedicato alla scena americana e alle nuove generazioni di musicisti. Tre appuntamenti in seconda serata alla Chiesa di Sant’Agata, per concludere le lunghe giornate di Festival ascoltando le improvvisazioni del trio di Alessandro Lanzoni insieme al sassofonista Francesco Cafiso (29 giugno), di quello di Micah Thomas (6 luglio) e del trio formato da Dado Moroni, Eddie Gomez e Joe La Barbera (13 luglio). La musica è da sempre protagonista del concerto conclusivo del Festival in Piazza Duomo (14 luglio): ancora nella doppia veste di soprano e direttrice d’orchestra, Barbara Hannigan ritrova i musicisti dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia che aveva diretto nel 2022 per La Voix Humaine di Francis Poulenc. Hannigan attinge alla sua collezione di ruoli femminili fuori dall’ordinario e interpreta la Girl Crazy Suite, nell’adattamento che ha curato insieme al compositore Bill Elliott dal musical omonimo di George Gershwin. Altrettanto pungente è l’accostamento di capolavori da diverse epoche nella prima parte del concerto, con Le festin de l’araignée di Albert Roussel, la Sinfonia n. 104 London di Haydn e il Valse triste op. 44 n. 1 di Sibelius.


La 67a edizione del Festival dei Due Mondi è promossa da Ministero della Cultura, Regione Umbria e Comune di Spoleto. È realizzata con il sostegno di Fondazione Carla Fendi (Main Partner), Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Banco Desio.

Festival dei Due Mondi, dal 28 giugno oltre 600 artisti da 20 paesi

Festival dei Due Mondi, dal 28 giugno oltre 600 artisti da 20 paesiMilano, 13 mar. (askanews) – La sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi si terrà a Spoleto da venerdì 28 giugno a domenica 14 luglio 2024. Il Festival di arti performative più antico d’Italia presenta in 17 giorni e 20 sedi più di 60 spettacoli tra Opera, Musica, Danza e Teatro, Performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi. La direttrice artistica Monique Veaute prosegue il percorso tracciato in questi anni all’insegna del dialogo interdisciplinare, mettendo il pubblico di fronte a stimoli sempre nuovi grazie alla creatività dei migliori artisti della scena contemporanea. È il mito a guidare la riflessione di questa edizione, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la società, elemento fondante della civiltà occidentale.


“La città e il Festival, un connubio imprescindibile per gli artisti di tutto il mondo, quelli che su questo palcoscenico si sono esibiti in passato, e quelli del nostro tempo, che a Spoleto giungono, o tornano, con il loro immaginario nutrito di creatività, di eticità, di speranza, di volontà di trasformazione” dice Monique Veaute “il Festival non è solo una vetrina di grandi nomi ma un laboratorio in cui crescono idee, sinergie, collaborazioni, progetti artistici. Per questa ragione guardo ai talenti giovani tanto quanto alle proposte originali e ai nuovi mezzi espressivi”. Il Festival s’inaugura venerdì 28 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento di Ariadne auf Naxos, opera in un atto preceduta dalla suite dal Borghese Gentiluomo sempre di Richard Strauss come prologo. L’esecuzione musicale è affidata alla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer che ne cura la regia con Chiara D’Anna.


Al titolo di apertura si aggiunge una seconda produzione d’opera: Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck con la regia di Damiano Michieletto e l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Il mito di Baùbo ispira la regista francese Jeanne Candel, e il tema attraversa i concerti di mezzogiorno con artisti quali JACK Quartet, La Lira di Orfeo, i musicisti della Budapest Festival Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia. Alessandro Baricco presenta in prima assoluta la sua “Breve ed eretica Storia della Musica classica”. Torna a Spoleto Barbara Hannigan alla testa dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia nel concerto finale e come interprete in un concerto con grandi star della musica jazz e contemporanea. Grande attenzione è riservata alle altre musiche: arriva in esclusiva in Italia Daniel Lopatin, conosciuto come Oneohtrix Point Never, tra i più influenti nomi dell’elettronica internazionale. La voce suadente di Lizz Wright segna un appuntamento imperdibile con la musica afro-americana. La danza irrompe con la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois, con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora con Mehdi Kerkouche. Una nuova e potente esperienza immersiva è firmata dal duo Adrien M & Claire B.


Per il teatro è ospite d’eccezione Isabelle Adjani, che dà voce ai testi di giganti della letteratura francese e italiana. L’attenzione verso i giovani drammaturghi riporta il regista Antonio Latella a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro nuovi spettacoli. È atteso il ritorno di Davide Enia con un ritratto della sua Palermo. La compagnia #SIneNOmine presenta il nuovo spettacolo nato dal laboratorio nella Casa di Reclusione di Spoleto. Leonardo Lidi conclude il suo progetto ?echov con Il giardino dei ciliegi e torna il regista umbro Liv Ferracchiati con La morte a Venezia. Tanti gli appuntamenti dedicati alla città, tra spettacoli gratuiti e iniziative per tutta la famiglia. I danzatori della compagnia Il Posto trasformano in palcoscenico le superfici verticali dei palazzi della città. La musica è un gioco da ragazzi è il progetto didattico per i bambini delle scuole primarie che porta a esplorare in anteprima alcuni capolavori della musica presenti nel cartellone, con attività in classe e a teatro. Torna come anteprima lo spettacolo di Luca Marinelli Una relazione per un’accademia, andato in scena con grande successo nella scorsa edizione.


Forte è la sensibilità del Festival verso i temi e le sfide del nostro presente: Stefano Mancuso torna a Spoleto sia come divulgatore con una seconda lectio magistralis sull’ambiente, sia come promotore di un nuovo progetto condiviso con l’organizzazione del Festival legato alla città di Spoleto e agli alberi. Si rinnova il sodalizio con Rai Per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione aderendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’artista Chiara Camoni firma il manifesto ufficiale della sessantasettesima edizione. L’opera Burning Sister nasce su una piccola isola greca dove l’artista ha trascorso un periodo in residenza. “La striscia di Gaza, oggi. La guerra civile in Sudan. I barconi dei migranti. Il riscaldamento globale, i grandi roghi. Tutto questo accade mentre io guardo la luce che filtra nell’acqua del mare di Thassos che sembra fatto di vetro. Qui la Bellezza punta a diventare Perfezione e oggi diventa quasi imbarazzante, insostenibile” dice l’artista. “Per giorni e giorni ho raccolto fiori, foglie, semi e alghe. Le ho infilate in lunghe collane, che tutte insieme hanno dato forma ad una figura misteriosa. L’ultima sera, in un tramonto mozzafiato, le abbiamo dato fuoco. La Burning Sister non si sacrifica nel fuoco, ma al contrario trova la sua massima realizzazione nel fuoco stesso. Nell’attimo della distruzione, raggiunge la sua forma. In questa coesistenza di opposti, di contraddizioni, spesso si collocano le mie opere. Belle e terribili allo stesso tempo”. Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte e mostre. Prosegue il lavoro della Fondazione Carla Fendi anche con una mostra del fotografo Luis Alberto Rodriguez che reinterpreta alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival. A Palazzo Collicola la mostra di Chiara Camoni, autrice del manifesto, e quelle in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios. Prosegue la rassegna Musica da Casa Menotti di Fondazione Monini e il premio “Una Finestra su Due Mondi”. Anche quest’anno il Festival ospita la rassegna teatrale e i laboratori organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e la rassegna di La MaMa Spoleto Open che raccoglie le esperienze dei più talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama internazionale. La 67a edizione del Festival dei Due Mondi è promossa da Ministero della Cultura, Regione Umbria e Comune di Spoleto. È realizzata con il sostegno di Fondazione Carla Fendi (Main Partner), Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Banco Desio. Si ringraziano Intesa Sanpaolo (Premium Supporter) e Monini (Official Sponsor) e gli altri sostenitori, partner e sponsor tecnici. Media Partner sono: RAI (Main Media Partner), la Repubblica, Il Messaggero e Urban Vision. APA Roma è Advertising partner.

E’ uscito il nuovo singolo di Aaron “Urlare”

E’ uscito il nuovo singolo di Aaron “Urlare”Milano, 7 gen. (askanews) – Aaron, nome d’arte di Edoardo Boari, è un cantautore umbro classe 2004, ed è una delle giovanissime promesse entrata nel roster di Artist First. Dopo un lungo e brillante percorso nella classe di Amici 22, Aaron ha pubblicato a giugno il suo primo EP “Universale”, portandolo in giro live per l’Italia per tutta l’estate.

Il 5 gennaio l’artista è su tutte le piattaforme digitali con il brano “Urlare”, frutto di un nuovo progetto a cui il cantautore si sta dedicando, con richiami a sonorità country-folk-pop riproposte in chiave moderna. La canzone, emotivamente impattante, è un invito a sfogarsi, perché come ci racconta Aaron, nato a Nocera Umbra, vicino a Perugia:

“Anche se a volte potrebbe non sembrare possibile, sono convinto che ci sia sempre qualcuno pronto ad ascoltarci in questa società rumorosa e scettica. Esisterà un luogo o una persona che ci sentirà urlare, nonostante i nostri errori, le difficoltà, le mancanze. Qualcuno in mezzo alla folla vedrà il nostro dolore e sarà pronto ad accoglierlo e a guardarci con occhi diversi”. “Urlare” è un brano di speranza e condivisione che vuole invitare le persone a non aver paura di farsi sentire e a ricercare un luogo o una persona da cui potersi sentire compresi.

La cover, realizzata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, racchiude appieno il concept del brano: il soggetto rappresentato incarna, infatti, i sentimenti di solitudine e inquietudine espressi in “Urlare”.

Todi, a settembre continua il festival di musicale internazionale

Todi, a settembre continua il festival di musicale internazionaleRoma, 9 ago. (askanews) – Un festival musicale internazionale nella città italiana di Todi. Questo settembre OperAffinity, un’organizzazione che porta l’opera e la musica classica a un pubblico più ampio, ospiterà un programma internazionale di eventi a Todi, in Umbria, con la partecipazione di figure australiane e britanniche di spicco nel mondo dell’opera e della musica classica.

Il Todi Musica Festival ha preso il via a giugno con un progetto musicale per i giovani. L’evento ha visto 150 giovani musicisti locali partecipare a una settimana di workshop con professionisti della musica e a un’esibizione finale presso il convento di Montesanto a Todi. A settembre un gruppo selezionato di giovani cantanti lirici emergenti provenienti da tutto il mondo sarà a Todi per partecipare al nostro studio lirico, che si terrà dal 2 al 10 settembre.

Dal 2 all’8 settembre si terranno anche delle masterclass dei giovani artisti, aperte al pubblico. Il programma comprenderà anche eventi pop-up in tutta Todi e si concluderà con una performance di gala finale ad ingresso libero delle giovani stelle della lirica nel teatro comunale della città il 9 settembre.

Il soprano britannico Marie McLaughlin guiderà il corpo docente, insieme ad altri membri provenienti da rinomati teatri d’opera come la Royal Opera House, l’Opera di Roma, La Fenice, La Scala, il Met e altri ancora. Per maggiori informazioni sugli eventi e per iscriversi al concerto di gala contattare galaconcerto@operaffinity.com La sera del 15 settembre si terrà inoltre una masterclass e un’esibizione dell’Australian String Quartet nel Teatro Comunale di Todi.