Bakhmut, “ritiro tattico limitato” ucraino per sfinire Wagner
Bakhmut, “ritiro tattico limitato” ucraino per sfinire Wagner
Così analisi militari. Austin: anche se cadesse, non cambia sorti
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso omaggio ai combattenti nel Donbass, mentre le sue forze sono sottoposte a pressioni sempre più intense nella città-fortezza, dove la battaglia è infernale e prosegue ormai da oltre sei mesi. Bakhmut “è una delle battaglie più dure. Dolorosa e stimolante”, ha detto Zelensky nel suo discorso notturno.
Le truppe russe continuano a tentare di circondarla, cercando di interrompere le linee di comunicazione e di rifornimento. Ma anche sull’altro lato c’è fortissima tensione: le linee del fronte, vicino a Bakhmut, potrebbero crollare se i mercenari russi della Wagner non riceveranno le munizioni promesse da Mosca a febbraio, dice il capo del gruppo Evgenij Prigozhin: punti di vista evidentemente divergenti tra il Cremlino e la milizia.
“È improbabile che le forze russe assicurino rapidamente significativi guadagni territoriali quando conducono la guerra urbana, che di solito favorisce il difensore e può consentire alle forze ucraine di infliggere perdite elevate alle unità russe in avanzamento, anche se le forze ucraine si stanno attivamente ritirando”, afferma l’Istituto per lo studio della guerra.
L’Isw ha affermato che le forze russe dovranno ancora combattere attraverso il centro di Bakhmut sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka, che è fortemente difeso e favorirà le forze ucraine. Nei giorni scorsi il consigliere di Zelensky, Aleksander Rodnyansky aveva messo in guardia da eventuali ritiri ucraini: “non mancherà una controffensiva” aveva detto in una intervista alla Cnn.
La guerra urbana a Bakhmut potrebbe degradare ulteriormente: le forze miste russe – mercenari ed effettivi – sono già esauste. In un modo simile a quello causato dal ritiro combattente dell’Ucraina dalla linea Severodonetsk-Lysychansk, che ha effettivamente posto fine alle operazioni offensive russe nelle oblast’ di Lugansk e Donetsk nell’estate del 2022.
E comunque anche se fosse una caduta per Bakhmut, “non significherebbe che la Russia ha cambiato le sorti della guerra”. Così la pensa il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin che ha affermato che la città-fortezza ucraina ha un’importanza più simbolica che operativa e ciò non vorrebbe dire necessariamente che Mosca abbia riacquistato lo slancio nel suo sforzo bellico durato un anno.