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Vino, R. Toscana: 6 mln di euro in più per i viticoltori toscani

Vino, R. Toscana: 6 mln di euro in più per i viticoltori toscaniMilano, 14 mar. (askanews) – La Regione Toscana aumenta il budget a disposizione dei viticoltori toscani che sale da 28,1 a 33,9 milioni di euro, cogliendo l’opportunità di utilizzare un importo pari a 5.824.000 euro, risorse che si sono rese disponibili da quelle non spese dalle altre regioni italiane per gli interventi settoriali del Piano strategico nazionale del settore vitivinicolo per la campagna finanziaria 2023/2024.


Lo ha reso noto la stessa Regione, spiegando che tali fondi saranno destinati a coprire le domande presentate sugli interventi settoriali della promozione sui Paesi esteri e della ristrutturazione e riconversione vigneti e non finanziate per mancanza di fondi. “Le aziende vitivinicole toscane sono uno dei patrimoni della nostra regione, il cui nome evoca bellezza, bontà e, soprattutto, vini di qualità” ha affermato il presidente Eugenio Giani, aggiungendo che “il terreno ha regalato alla Toscana una fiorente varietà di ambienti consoni alla produzione dei vini migliori e la professionalità, la maestria e l’intelligenza dei nostri viticoltori hanno prodotto tra le migliori etichette esistenti. Per questo – ha concluso il governatore – impieghiamo ogni sforzo per sostenere, là dove possibile, i nostri produttori e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto con questa manovra”.


“Un risultato che siamo riusciti a ottenere grazie al pressing che con i nostri uffici abbiamo fatto presso il ministero, che ringrazio per la disponibilità che ci ha dimostrato, rendendo disponibili le risorse non spese nei tempi utili alle aziende vitivinicole che in questo modo potranno reinvestirle” ha spiegato la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, sottolineando che “se le risorse fossero state ridistribuite ad ottobre, sarebbero stati già chiusi i termini per utilizzarle”. In una nota si precisa che circa due milioni di euro sono destinati all’intervento della promozione per finanziare gli anticipi relativi ai progetti presentati e non finanziati campagna 2023/2024 e i saldi residui delle campagne precedenti, in questo modo la Regione riuscirà a finanziare completamente i soggetti che hanno presentato domanda nella campagna 2023/2024. Circa 3,8 milioni di euro sono destinati all’intervento della ristrutturazione e riconversione vigneti per finanziare gli anticipi relativi alle domande dei viticoltori toscani presentate nella campagna finanziaria 2023/2024.


La Regione ha quindi annunciato che procederà a dare mandato all’organismo pagatore Agea per l’intervento della promozione, e all’organismo pagatore regionale Artea per l’intervento della ristrutturazione e riconversione vigneti, così da poter procedere con i pagamenti.

Discount Aldi lancia due vini in bottiglie di carta: esordio in UK

Discount Aldi lancia due vini in bottiglie di carta: esordio in UKMilano, 14 mar. (askanews) – La multinazionale tedesca di hard discount Aldi lancia, al momento solo nei suoi supermercati del Regno Unito, le prime due bottiglie di vino a marchio proprio realizzate al 94% con cartone riciclato.


Si tratta del “Cambalala South African Shiraz” e del “Cambalala South African Sauvignon Blanc” che saranno disponibili dal 18 marzo, giornata mondiale del riciclaggio, ad un prezzo di 7,99 sterline, circa 9,35 euro. Lo ha annunciato lo stesso gruppo spiegando che queste rivoluzionarie bottiglie da 0,75 cl. sono rivestite con una busta per alimenti per contenere i liquidi, sono totalmente riciclabili e cinque volte più leggere di una bottiglia di vetro standard. “Sostituendo le bottiglie di vetro con quelle di carta e rifornendole in tutto il Paese, Aldi ha generato una riduzione dell’impronta di carbonio equivalente a quella di un giro del pianeta in auto per 5,8 volte, dando agli amanti del vino eco-consapevoli un motivo in più per salutare questa primavera” ha precisato la multinazionale, sottolineando che “non solo le nostre nuove bottiglie offrono credenziali ecologiche impressionanti, ma sono facili da trasportare e infrangibili”. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato Julie Ashfield, managing director of buying di Aldi UK – di essere il primo supermercato a lanciare una bottiglia di carta a marchio proprio, contribuendo a promuovere un cambiamento sostenibile”.


L’innovativo contenitore è frutto della collaborazione con Frugalpac, azienda inglese con sede a Ipswich che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto delle emissioni di carbonio attraverso la progettazione di imballaggi sostenibili, utilizzando carta riciclata, che siano leggeri e facili da riciclare. “La nostra ambizione è sempre stata quella di dare a un maggior numero di persone l’opportunità di gustare le nostre bottiglie di carta Frugal Bottles, offrendo loro scelte più ecologiche” ha spiegato il Ceo di FrugalpacTM, Malcolm Waugh, sottolineando che “il lancio in un grande supermercato del Regno Unito significa che un maggior numero di acquirenti può ora bere in modo responsabile e sostenibile”. Oltre alle bottiglie di carta, Aldi sta riducendo le dimensioni delle etichette dei vini della sua popolare gamma “Grapevine”. Disponibili da subito sulle bottiglie, le etichette sono certificate FSC e realizzate con carta riciclata al 100% e l’iniziativa sarà estesa a tutte le linee principali entro il 2026.


In Italia la catena di hard discount ha oggi 180 punti vendita.

Vino, cinque nuove Cantine nei listini Meregalli Wines e Visconti43

Vino, cinque nuove Cantine nei listini Meregalli Wines e Visconti43Milano, 14 mar. (askanews) – I cataloghi di Meregalli Wines e Visconti43 si arricchiscono con cinque novità che entrano a far parte dei listini dello storico distributore di vini e spirit nazionali e internazionali “per completare la gamma e continuare il processo di ‘premiumization’”.


Nel lista Meregalli Wines arrivano dalla Borgogna Maison Trénel di Charnay-lès-Mâcon con sei referenze, tra cui lo Chardonnay in purezza “Pouilly-Vinzelles Les Quarts”, il 100% Gamay “Coteaux Bourguignons” e “Crémant de Bourgogne” che unisce Chardonnay e Gamay a Pinot Noir e Aligoté, e Chateau Climens di Barsac con “Asphodèle” e “Petite Lily”. Si tratta di una Cantina apparsa per la prima volta in un documento del 1547, dal 1855 classificata Premier Cru e dal 2010 biodinamica, con 29 ettari coltivati totalmente a Sémillon. Con loro arriva anche Chateau de Cruzeau di Saint-Médard-d’Eyrans, nella parte meridionale della AOC Pessac-Léognan, con un Sauvignon Blanc in purezza. Nel catalogo Visconti43, entra l’azienda agricola Boveri Luigi di Montale Celli (Alessandria) con otto referenze tra Timorasso, Barbera, Moscato, Croatina e Cortese. Per ampliare la sezione “estero”, arriva invece dallo Stato di Victoria, l’australiana Domaine Tournon, con sette referenze tra cui il “Lady’s Lane Vineyard Heathcote Shiraz”, uno Shiraz in purezza invecchiato in botti di rovere francese per 14 mesi.

Vino, nasce l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella

Vino, nasce l’Associazione Vignaioli delle Colline di RiparbellaMilano, 14 mar. (askanews) – Nasce sulle colline di Riparbella, che circondano e delimitano l’Alta Maremma pisana a circa cinque chilometri in linea d’aria dalla Costa del mare Tirreno, l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella. A dare vita alla nuova aggregazione sono state otto aziende: Podere La Regola, Duemani, Tenuta Pakravan Papi, Colline Albelle, Tenuta Prima Pietra, Urlari, Caiarossa e La Cava, che insieme rappresentano oltre 150 ettari di vigneti, con una produzione complessiva che sfiora le 500mila bottiglie.


“I vignaioli delle Colline di Riparbella hanno sentito la necessità di dare vita ad un’associazione per mettere in atto un’azione collettiva efficace di promozione e comunicazione del territorio e delle produzioni di qualità delle aziende vitivinicole ubicate nelle colline del Comune di Riparbella e zone limitrofe, e per valorizzare in maniera collettiva l’immagine e la rappresentatività del terroir vitivinicolo nel suo complesso e coinvolgere anche tutta la collettività di Riparbella” ha dichiarato il presidente del gruppo, Flavio Nuti, amministratore del Podere La Regola, la prima Cantina che ha fatto conoscere e parlare di questo territorio dal punto di vista vinicolo a partire dai primi anni Novanta. Le aziende associate si trovano all’interno dei confini del territorio comunale di Riparbella, delimitato a Sud dal fiume Cecina, a Ovest dalla variante Aurelia, a Est dalla strada provinciale di Miemo e a Nord dalle pendici del Monte Poggio di Nocola e del Monte Vitalba, con il torrente Sterza a fare da confine. I vigneti sono ubicati a partire dai 50 metri sul livello del mare, su terreni che delimitano l’alveo del Cecina, fino ai rilievi collinari ad una altezza di circa 450 metri di altezza.


“Quella di Riparbella, per il vino, è una vocazione antica che risale all’epoca etrusca (VII secolo A.C.) e che oggi ha trovato grandi espressioni di carattere e di qualità” ha spiegato l’associazione, evidenziando che “le aziende della zona portano avanti un’attività vitivinicola a basso impatto ambientale e seguono i canoni della sostenibilità anche attraverso pratiche di agricoltura biologica e biodinamica”. Scopo dell’Associazione è la promozione della cultura del vino e delle produzioni di qualità delle aziende vitivinicole ubicate nelle colline del Comune di Riparbella e zone limitrofe. “Le attività saranno finalizzate a far conoscere e valorizzare l’antica vocazione vitivinicola del territorio attraverso la promozione della produzione di vini di altissima qualità e sostenibili” ha sottolineato la neonata realtà, che tra gli obiettivi che si propone c’è quello di promuovere “la forte specificità e identità del ‘terroir riparbellino’, in cui tutte le realtà aderenti si riconoscono, attraverso un’azione collettiva efficace di promozione e comunicazione condivisa”. Negli ultimi 25-30 anni questa porzione di Toscana ha visto nascere e affermare “aziende capaci di ottenere importanti riconoscimenti italiani e internazionali ed esprimere livelli di eccellenza paragonabili a quelli di territori più famosi, come la vicina Bolgheri, e attrarre anche importanti investitori istituzionali italiani e internazionali”.


Tra le caratteristiche peculiari di questo territorio, i vignaioli di Riparbella hanno messo in luce non solo la parte collinare a diverse quote e l’esposizione al mare e al clima mediterraneo, ma soprattutto “l’influenza benefica del fiume Cecina e della sua valle, che con la ventilazione naturale e le escursioni termiche notturne crea un microclima temperato che favorisce, insieme ad una ottima esposizione solare, una perfetta maturazione delle uve conservandone delle acidità”. La composizione dei terreni “va dai gabbri (rocce di origine magmatica, molto aride e minerali), ad argille alluvionali ‘a palombini’ con scheletri rocciosi, a terreni calcarei e acciottolati ed a sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglia”. Inoltre, i produttori hanno evidenziato che “le attività agricole e viticole di Riparbella sono fortemente integrate in estese aree naturali, di bosco e macchia mediterranea”.

Vino, l’Amarone al G7 di Verona: l’omaggio del Consorzio Valpolicella

Vino, l’Amarone al G7 di Verona: l’omaggio del Consorzio ValpolicellaMilano, 14 mar. (askanews) – Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella ha realizzato appositamente tredici eleganti cassette di Amarone per omaggiare i rappresentanti dei settori industria, tecnologia e digitale che sono riuniti a Verona in occasione del G7.


Lo ha reso noto lo stesso ente consortile guidato da Christian Marchesini, che rappresenta oltre 2.400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 Comuni della provincia di Verona, città che detiene il primato del vigneto urbano più grande d’Italia: 8.600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. Questo vino passito rosso secco Docg è infatti uno dei vini più celebrati del nostro Paese e più noti all’estero.

Da Vino Sapiens a Roma una masterclass sui Piwi con Marco Stefanini

Da Vino Sapiens a Roma una masterclass sui Piwi con Marco StefaniniMilano, 13 mar. (askanews) – Venerdì 15 marzo il presidente di Piwi Italia, Marco Stefanini, sarà l’ospite della prima serata di una serie di incontri per approfondire gli aspetti legati alla sostenibilità vitivinicola organizzati dall’enoteca Vino Sapiens nella sua sala degustazione in via dei Virgulti 44 a Roma.


Stefanini parlerà dei risultati della ricerca sulle varietà resistenti, dai primi tentativi di incroci sino alla recente iscrizione all’albo delle varietà adatte alla vinificazione di nuovi vitigni di brevetto tutto italiano. Durante la serata verranno inoltre degustate “alla cieca” sette etichette di vini tra uve da varietà resistenti e uve tradizionali e note, “per verificare senza pregiudizi il livello qualitativo raggiunto anche da queste vinificazioni ormai non più sperimentali”. Incroci tra vinifere europee e altre viti di origini americana e/o asiatica, i vitigni Piwi “possono difendersi da sole dalle principali malattie della vite, come oidio e peronospora, grazie ai geni che conferiscono loro un’alta resistenza alle malattie funginee e consentono una significativa riduzione dell’uso dei pesticidi”. Oggi circa lo 0,5% della viticoltura italiana è fatta con varietà Piwi, “un fenomeno in decisa crescita sia in termini di produttori e vini in commercio, che di regioni che ne autorizzano la coltivazione”. Attualmente il Registro nazionale delle varietà di vite ospita circa 600 varietà di Vitis vinifera e 36 Varietà di vitigni resistenti, delle circa 100 presenti a livello mondiale.


“Con questo ciclo di incontri, Vino Sapiens si propone di offrire a giornalisti, operatori del settore e appassionati la possibilità di approfondire la conoscenza di un ambito della ricerca e della viticoltura in fermento negli ultimi anni” ha spiegato Costantina Vocino, founder di “Vino Sapiens” wine shop specializzato nella “divulgazione e vendita di vini fuori dagli schemi”, sottolineando che “relativamente alle varietà naturalmente resistenti alle malattie fungine si registra talvolta confusione e incertezza, accanto a pregiudizi dovuti, per lo più, a una non completa informazione”.

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”Milano, 13 mar. (askanews) – Con 1,07 galloni (circa quattro litri) a persona nel 2021, gli abitanti della capitale Washington Dc hanno consumato la maggior quantità di vino pro capite di tutti gli Stati Uniti. Lo scrive il portale specializzato statunitense “VinePair” in un articolo dal titolo “The States that drink the most wine in America” (“Gli Stati che bevono più vino in America”, ndr), basato “sui nuovi dati del National institute on alcohol abuse and alcoholism (Niaaa)” relativi al 2021, anno in cui gli statunitensi avevano bevuto complessivamente oltre 935 milioni di galloni di vino, più di 3,5 mld di litri, importandone 456 milioni di galloni (1,7 mld di litri) pari a circa il 17% delle importazioni totali di vino nel mondo.


Per quanto riguarda gli Stati, la California, il più popoloso e quello con i maggior numero di vigneti, domina la classifica 2021 con oltre 155 milioni di galloni (586 mln di litri) pro capite, seguito da Florida con 83,2 mln di galloni (oltre 314 mln di litri) e dal Texas con 65,6 mln di galloni (248 mln di litri). Al contrario, gli Stato Usa con il minor consumo di vino sono Sud Dakota, West Virginia e Wyoming con circa 1,2 mln di galloni (4,5 mln di litri).

A Fiera internazionale dell’enoturismo esordiscono Marche e Sicilia

A Fiera internazionale dell’enoturismo esordiscono Marche e SiciliaMilano, 13 mar. (askanews) – Si è aperta a Valladolid, in Spagna, la quinta Fiera internazionale dell’enoturismo (Fine) alla quale partecipano oltre 125 Cantine, hotel, tour operator, itinerari e destinazioni vinicole principalmente di Spagna, Portogallo e Francia, ma anche d’Italia, con cinque realtà vitivinicole marchigiane e sei Strade del Vino e dei Sapori siciliane che esordiscono a questa manifestazione.


La due giorni è un punto d’incontro per i professionisti del settore dell’Europa meridionale e per gli operatori turistici di mezzo mondo, con un programma di conferenze, tavole rotonde e workshop dedicati ai diversi modelli di marketing e ai casi di successo sviluppate dalle Cantine e dai territori dei diversi Paese. “Si tratta di un evento unico a livello europeo” ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, spiegando che le cinque imprese partecipanti “sono state scelte tra le Cantine che per prime si sono iscritte all’elenco regionale degli operatori, in rappresentanza di tutte le province marchigiane. “Queste aziende avranno la possibilità di incontrare, secondo un programma molto serrato di incontri, operatori provenienti da tutto il mondo interessati alle Marche come terra ricca di attrazione turistiche, dove è possibile realizzare con la collaborazione delle imprese, esperienze di arricchimento culturale che permettono di entrare in contatto con l’identità, le tradizioni e la cultura dei nostri territori” ha aggiunto Antonini, spiegando che a conclusione dell’evento, la Regione Marche ospiterà dal 15 al 18 marzo otto tour operator internazionali presenti a Valladolid per un “Famtrip” con lo scopo di far conoscere direttamente il contesto regionale e promuovere nelle agenzie specializzate l’attività enoturistica.

Vino, Italia domina Mundus Vini 2024, Fantini ancora “Best producer”

Vino, Italia domina Mundus Vini 2024, Fantini ancora “Best producer”Milano, 13 mar. (askanews) – Sono l’italiano Gruppo Fantini Wines, l’austriaca R&A Pfaffl, la sudafricana DGB, la moldava Vinaria Purcari, la spagnola Anecoop le aziende vinicole che hanno ottenuto i migliori risultati al 34esimo “Mundus Vini”, il “Gran premio internazionale del vino” organizzato dal gruppo editoriale specializzato tedesco Meininger. I vini di queste cinque Cantine hanno ricevuto un totale di 163 premi “Argento”, “Oro” e “Gran oro”.


Al concorso sono stati presentati vini provenienti da ben 45 Paesi e i vini italiani sono giunti primi aggiudicandosi 639 riconoscimenti complessivi (12 “Gran oro”, 370 “Oro”, 257 “Argento”), seguiti da quelli spagnoli (535 premi), Portogallo (352), Francia (296), Germania (193) e Austria (105). Fantini Wines, l’azienda vitivinicola fondata da Valentino Sciotti nel 1994 in Abruzzo che oggi produce circa 24 milioni di bottiglie all’anno, si è dunque aggiudicata il riconoscimento di “Best producer-Italy”, che aveva già ottenuto nel 2017, nel 2020 e nel 2022, oltre ad aver ottenuto due menzioni speciali “Best of Show”, dedicate ai migliori vini di ogni categoria, per il “Montepulciano d’Abruzzo 2022 Fantini” (Best of Show Abruzzo) e il “Piano del Cerro Aglianico Doc 2020” (Best of Show Basilicata) di Vigneti del Vulture, la propaggine lucana del Gruppo.


“Essere eletti come miglior produttore italiano in una competizione così importante è un’immensa soddisfazione, significa che non solo lavoriamo bene ma riusciamo a farlo in totale continuità” ha dichiarato Giulia Sciotti, Marketing Manager e Ambassador e figlia del fondatore Valentino, spiegando che “all’interno di Fantini abbiamo creato un dipartimento di ricerca e sviluppo e così siamo in grado di studiare in nuovi trend del mondo del vino, riuscendoli a comprenderli forse prima di altri e usciamo sul mercato con bottiglie non solo di alta qualità ma che rispondono benissimo anche alle mutevoli richieste del mercato”.

Vino, il 17 marzo torna “Vigneti Aperti” per wine lover e enoturisti

Vino, il 17 marzo torna “Vigneti Aperti” per wine lover e enoturistiMilano, 13 mar. (askanews) – Il 17 marzo riparte “Vigneti Aperti”, la terza edizione dell’evento che per ben sette mesi (fino al 27 ottobre) unisce produttori e appassionati da tutta Italia e inaugura gli appuntamenti del 2024 del Movimento turismo del vino (Mtv), reduce dai festeggiamenti per il 30esimo anniversario.


Degustazioni, pic-nic, escursioni in bici, passeggiate a cavallo, gite nelle vigne, assaggi dei prodotti tipici del territorio, mostre, performance musicali, laboratori didattici iniziative dedicate ai più piccoli e tante altre attività accompagneranno i wine lover in tutti i weekend da marzo ad ottobre, per scoprire i territori del vino e tante Cantine da Nord a Sud della Penisola. “Pur essendo il più giovane dei nostri eventi, ‘Vigneti Aperti’ ha registrato sempre più affluenza e sempre più interesse da visitatori di tutte le età – ha affermato il presidente del Mtv, Nicola D’Auria – a conferma di come l’enoturista sia sempre più alla ricerca di un’esperienza in Cantina che coniughi la degustazione, la scoperta del territorio e delle sue tradizioni, attraverso il dialogo con i produttori”.