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Vino, il 10 novembre a Milano il “Divinea wine tech symposium 2023″

Vino, il 10 novembre a Milano il “Divinea wine tech symposium 2023″Milano, 3 ago. (askanews) – “Intelligenza artificiale e Direct to consumer – Riflessioni tra pratiche consolidate e nuovi strumenti per la sostenibilità del settore vino e la valorizzazione delle innovazioni”. È questo il titolo della quarta edizione del Wine Tech Symposium che si terrà venerdì 10 novembre a partire dalle 10 a Le Village by CA a Milano. L’evento è ideato ed organizzato ogni anno dall’impresa tecnologica Divinea per fare il punto sul mondo dell’innovazione e della tecnologia digitale per il settore vino.

Al simposio, professionisti e imprenditori del mondo del vino si confronteranno sulle trasformazioni che stanno ridefinendo l’industria del vino per un futuro del settore più innovativo e sostenibile. Tra i temi si parlerà di come l’intelligenza artificiale stia entrando nel vino per ottimizzare la produzione, migliorare la qualità del prodotto e prevedere le preferenze dei consumatori; di CRM legate alle vendite direct-to-consumer, come strumento sempre più integrato ai processi aziendali e utile in fase strategica per chi si occupa di enoturismo, vendite, marketing e comunicazione; di sostenibilità ambientale, collegata anche ai metodi e processi produttivi e di vendita, al ritorno sugli investimenti sostenuti in innovazione e quindi alla redditività di un mercato nel tempo. L’evento, gratuito ma con posti limitati, è rivolto ad aziende vinicole, professionisti e network del settore. Nata nel 2019, Divinea è un’azienda specializzata in prodotti e servizi digitali per il settore vitivinicolo, tra cui “Wine Suite”, piattaforma di CRM e marketing utilizzata da oltre 200 aziende vitivinicole.

Vino, torna la vendemmia solidale alla Cantina veneta Le Manzane

Vino, torna la vendemmia solidale alla Cantina veneta Le ManzaneMilano, 3 ago. (askanews) – Sono aperte le prenotazioni per la dodicesima edizione della “Vendemmia Solidale – Festa e Beneficenza nella Terra del Prosecco Superiore” in programma dalle 9 alle 16 di domenica 10 settembre tra i filari di Glera della tenuta Le Manzane di S. Pietro di Feletto (Treviso). Gli aspiranti vendemmiatori possono iscriversi già da oggi alla giornata di raccolta dell’uva a scopo benefico contattando la Cantina. Il ricavato sarà devoluto alla onlus Unico1 per aiutare i bambini malati a ritrovare la voglia di sognare.

La famiglia Balbinot organizza questa speciale vendemmia nello splendido scenario delle Colline del Prosecco Superiore dal 2012. “Abbiamo conosciuto Diego Murari e la sua onlus Unico1 grazie a Kristian Ghedina e siamo subito rimasti colpiti dal progetto e delle attività che sta portando avanti” raccontano Ernesto Balbinot e la moglie Silvana Ceschin, sottolineando “siamo felici di poter dare anche quest’anno il nostro contributo ad una buona causa”. All’iniziativa partecipano ogni anno centinaia di persone. Nelle edizioni precedenti sono stati raccolti quasi 120mila euro per aiutare la ricerca e persone in difficoltà. La onlus Unico 1 è stata fondata nel 2007 a Romano d’Ezzelino (Vicenza) dall’ex calciatore Diego Murari per aiutare chi, come lui, combatte ogni giorno contro malattie non comuni. Unico1 programma incontri con i bambini malati “per aiutarli a ritrovare la voglia di sorridere, la forza di reagire e la speranza di guarire”.

La manifestazione inizierà con la vendemmia, proseguirà con le visite in cantina, la musica italiana dal vivo della Magirus Band e di Alberto Ceschin, alcuni momenti di intrattenimento per i più piccoli, il green test drive di Manzotti Automobili, l’aperitivo con Prosecco Superiore Docg Le Manzane, i prodotti della Distilleria Fratelli Brunello, protagonisti anche di una gara di gin tonic, e gli sfiziosi “cicchetti” di pesce di Ca’ del Poggio. A seguire ci sarà una lotteria con estrazione di premi.

Vino, il 10 agosto va in scena “Montefalco sotto le stelle”

Vino, il 10 agosto va in scena “Montefalco sotto le stelle”Milano, 3 ago. (askanews) – Vino, cibo, arte e musica nella notte di San Lorenzo: il 10 agosto a Montefalco (Perugia) andrà in scena “Montefalco sotto le stelle”, evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e dal Comune, nell’ambito dell’iniziativa “Calici di Stelle” promossa dal Movimento Turismo Vino e Associazione Città del Vino.

Con i menù a la carta di diversi ristoranti ambasciatori della cucina territoriale, ci sarà un sommelier a guidare gli appassionati nell’abbinamento con la Docg di Montefalco, Doc Montefalco e Doc Spoleto. Seguirà una passeggiata verso le quattro postazioni dove sarà possibile osservare arcipelaghi di corpi celesti con l’ausilio delle mappe preparate dal Gruppo Astrofili Monte Subasio e consegnate durante la cena in uno dei ristoranti aderenti.

Vino, Imt: vitigni in etichetta atto di trasparenza verso consumatori

Vino, Imt: vitigni in etichetta atto di trasparenza verso consumatoriMilano, 3 ago. (askanews) – “Il Testo unico del vino prevede l’inserimento in etichetta, con la dovuta regolamentazione, del nome del vitigno utilizzato. Riteniamo perciò, al pari delle principali organizzazioni del vino sia in ambito nazionale che comunitario, che le corrette informazioni in etichetta rappresentino una garanzia a tutela dei consumatori, e quanto stabilito dal Testo unico per i vini Dop e Igp vada in questa direzione”. E’ quanto sostiene in una nota l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), in relazione alla querelle sull’utilizzo del nome dei vitigni in etichetta (articolo 44, comma 6) e relativo decreto attuativo del ministero dell’Agricoltura.

Secondo l’Istituto, la norma orizzontale riguarda tutti i vitigni che compongono i blend dei vini a denominazione, compresi molti marchigiani a partire dal Verdicchio. “Non c’è perciò ragione di fare eccezioni, violando peraltro il principio di eguaglianza, come ipotizzato da un nuovo comma (nr. 16, articolo 5) del decreto attuativo già criticato dalla maggioranza delle organizzazioni di filiera” prosegue Imt, sottolineando che “il mondo del vino, come previsto dal Testo unico, deve ambire alla massima trasparenza nei confronti dei consumatori, anche e soprattutto per un vitigno, il Montepulciano, coltivato in quasi tutte le regioni italiane per un totale di 35mila ettari, due Docg, 36 Doc e 88 Igt”. Imt confida che lo schema di decreto, al momento in stallo per queste ragioni, possa confermare, pur con alcuni contenimenti eventualmente concordati, gli obiettivi di tutela e informazione prefissati in merito alle varietà di uva utilizzate per la produzione dei prodotti senza incorrere in sanzioni comminate fino ad oggi”.

Il 4 agosto presentazione logo candidatura cucina italiana a Unesco

Il 4 agosto presentazione logo candidatura cucina italiana a UnescoMilano, 3 ago. (askanews) – Venerdì 4 agosto alle 19.30 al Parco archeologico di Pompei sarà presentato alla stampa il logo ufficiale che sosterrà la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco, realizzato dagli allievi della Scuola della medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Alla presentazione interverranno il ministro del Masaf, Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel e l’Ad del Poligrafico, Francesco Soro. È prevista anche la presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, e del sottosegretario alla Cultura con delega Unesco, Gianmarco Mazzi. La candidatura, promossa dall’Accademia italiana della Cucina, dalla Fondazione Casa Artusi e dalla rivista “La cucina italiana”, è sostenuta dal governo attraverso il ministero della Cultura e il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che l’hanno lanciata lo scorso 23 marzo.

Vino, Coldiretti: vendemmia al via con una stima di -14% dei grappoli

Vino, Coldiretti: vendemmia al via con una stima di -14% dei grappoliMilano, 3 ago. (askanews) – “In una stagione complessa dal punto di vista meteorologico, la vendemmia 2023 inizia pagando un pesante dazio agli effetti dei cambiamenti climatici che, fra maltempo e ondate di calore, hanno danneggiato i vigneti con la produzione nazionale stimata in calo di circa il 14% ma con crolli fino al 50% nel Centro Sud, facendo segnare, per quelle aree, il peggior risultato del secolo”. E’ quanto emerge dalle prime stime della Coldiretti in occasione dell’avvio della vendemmia in Italia con il distacco del primo grappolo di Pinot Grigio in Sicilia, nell’azienda agricola Giuseppe Provenzano di Alcamo (Trapani).

Nel nostro Paese, tradizionalmente, la raccolta sui 658mila ettari coltivati a livello nazionale “inizia con le uve da spumanti Pinot e Chardonnay, prosegue a settembre ed ottobre con la Glera per il Prosecco e con le grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e si conclude a novembre con le uve di Aglianico e Nerello”. “La produzione italiana dovrebbe scendere intorno ai 43 milioni di ettolitri contro i 50 milioni registrati la scorsa stagione, facendo entrare il 2023 fra i peggiori anni della storia del vigneto Italia nell’ultimo secolo, assieme al 1948, al 2007 e al 2017” continua l’associazione degli agricoltori, aggiungendo che “in Italia si attende comunque una produzione di qualità, ma per quanto riguarda i volumi molto dipende dall’evoluzione delle temperature e delle precipitazioni nelle prossime settimane e dall’impatto dei cambiamenti climatici, con i viticoltori che devono stare sempre più attenti alla scelta del giusto momento per la raccolta e la lavorazione in Cantina”.

“In base alle prime proiezioni, in assenza di ulteriori eventi avversi, per la conquista del primo posto come produttore mondiale di vino si prospetta un testa a testa fra l’Italia e la Francia, che sta facendo i conti con malattie della vite e maltempo, mentre la Spagna, dove il meteo ha anticipato la raccolta di almeno due settimane, dovrebbe restare terza con 36,5 milioni di ettolitri e un calo dell’11% rispetto allo scorso anno” prosegue Coldiretti, evidenziando che “ci sono regioni come Sicilia e Puglia, che rappresentano oltre un quinto di tutto il vino del Belpaese, con perdite tra i filari fino al 40%, mentre in alcune zone fra Molise e Abruzzo si registra un crollo anche del 60% dei grappoli da raccogliere”. “La situazione è difficile anche in Toscana e in Romagna dove l’alluvione ha dato un duro colpo ai vigneti” prosegue l’associazione, aggiungendo che “in Emilia, nonostante le grandinate, la produzione resiste seguendo l’intera dorsale che da Modena, Piacenza e Parma si spinge fino all’Oltrepo Pavese e all’Astigiano. Dal Piemonte al Veneto, passando per la Lombardia – continua Coldiretti – le rese sono stabili nonostante nubifragi e grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo nelle ultime settimane, in un Nord che quest’anno dovrebbe produrre il 65% di tutto il vino nazionale”.

“Con la vendemmia – ricorda il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – in Italia si attiva un sistema che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio”.

Coldiretti: ogni anno nel mondo buttate 1 mld di tonnellate di cibo

Coldiretti: ogni anno nel mondo buttate 1 mld di tonnellate di ciboMilano, 2 ago. (askanews) – Ogni anno nel mondo viene gettato complessivamente oltre un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia, oltre che a sollevare un problema etico in una situazione in cui ci sono oltre 800 milioni di persone affamate nel mondo. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti in occasione dell’Earth Overshoot Day 2023, il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili che il Pianeta è in grado di offrire nell’arco di un anno. “In pratica – ricorda Coldiretti – da questo 2 agosto, l’umanità ha già ‘finito’ tutte le risorse che la natura produce in un intero anno ed inizia ad andare a debito”.

Secondo l’analisi della Coldiretti su dati Onu, a guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private, dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. “Un fenomeno che determina anche – precisa l’organizzazione – effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti: si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra”. Secondo il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e di Last Minute Market da Borsa Merci Bologna 2023, nelle case italiane si gettano mediamente ogni anno oltre 27 chili di cibo all’anno per abitante: la frutta è l’alimento più sprecato con 1,2 chili a testa che finiscono nella pattumiera in un anno, seguita dal pane con oltre 0,8 chili pro capite e poi da insalata, verdure, aglio e cipolle, con perdite economiche nei bilanci delle famiglie per quasi 6,5 miliardi di euro.

Ma, sempre secondo Coldiretti, nell’ultimo anno, gli italiani hanno adottato alcune strategie che hanno fatto scendere del 12% lo spreco alimentare nelle case: dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone, dalla lista della spesa allo sguardo attento alla data di scadenza fino al boom della spesa nei mercati contadini a chilometro zero.

A dicembre le Cantine emergenti a “Saranno famosi nel vino” a Firenze

A dicembre le Cantine emergenti a “Saranno famosi nel vino” a FirenzeMilano, 2 ago. (askanews) – Due giorni per raccontare le nuove Cantine, le giovani realtà emergenti dell’enologia, le etichette più recenti che diventeranno “cult” nei prossimi anni: “Saranno Famosi nel Vino” torna in programma alla Stazione Leopolda di Firenze il 3 al 4 dicembre 2023. Il nuovo appuntamento dell’evento, che mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori Cantine sorte negli ultimi dieci anni, propone anche quest’anno oltre 200 etichette emergenti.

“La manifestazione è un vero e proprio ‘talent show’ del vino italiano, un modo divertente per scoprire realtà enologiche destinate ad un grande futuro” spiegano i promotori, due giorni di degustazioni di vino e di eccellenze gastronomiche, esperienze, incontri, premiazioni, corsi, eventi e cene “che coinvolgono i ristoranti della città e i grandi marchi della moda”. In questi giorni si aprono le “audizioni” per l’edizione 2023: potranno accedere a questa selezione le cantine che abbiamo meno di 10 anni dalla nascita o etichette con meno di 5 anni di mercato. Il format è simile a quello della presentazione delle nuove collezioni dell’alta moda e mette sotto i riflettori tendenze e personaggi emergenti. Le Cantine coinvolte presenteranno le proprie bottiglie in piccoli stand individuali dislocati lungo la Leopolda e potranno vendere direttamente i propri vini al pubblico. Per gli appassionati verranno inoltre organizzati seminari con degustazioni a tema. Novità di questa seconda edizione della manifestazione è “Wine & Florence”, presentato come “evento nell’evento, nel quale le Cantine partecipanti invieranno le loro bottiglie ad alcuni ristoranti fiorentini che le abbineranno a menù studiati appositamente e le esporranno in vetrina.

“La forte partecipazione della prima edizione – ha spiegato l’organizzatore della manifestazione, Ugo Venturini – ci ha spinto a proseguire questo che è per le Cantine, soprattutto emergenti, un percorso di crescita, formazione, conoscenza, messa in rete”.

Maurizio Rolli in concerto a Cantina vignaioli Morellino di Scansano

Maurizio Rolli in concerto a Cantina vignaioli Morellino di ScansanoMilano, 2 ago. (askanews) – Mercoledì 16 agosto il “Grey Cat Jazz Festival” fa tappa alla Cantina vignaioli Morellino di Scansano (Grosseto) con il concerto “Sound Archives – Un’orchestra tascabile”, che avrà come ospite d’onore il celebre bassista e contrabbassista Maurizio Rolli, che si esibirà assieme a Emanuela di Benedetto (voce), Gianluca Caporale (sax), Giulio Gentile (pianoforte) e Michele Santoleri (batteria).

“Siamo felici di ospitare Maurizio Rolli e il Grey Cat Jazz Festival, realtà con cui abbiamo iniziato a collaborare dal 2019” ha spiegato il presidente della Cantina, Benedetto Grechi, ricordando che “appoggiamo anche altre iniziative a livello locale come il festival ‘I Luoghi del tempo’ e altri eventi in campo musicale e culturale, felici di unirci a manifestazioni capaci di rendere vivo più che mai il nostro meraviglioso territorio, del quale la nostra cooperativa è sicuramente un tassello importante per quel che riguarda il tessuto sociale e imprenditoriale”. La serata avrà inizio alle 20 con la visita alla Cantina seguita da una degustazione dei vini della cooperativa. Spazio poi all’aperitivo e ai piatti tipici della Maremma, accompagnati dalla musica jazz. “Sound Archives” riprende la collaborazione di Maurizio Rolli con alcuni dei più brillanti talenti del panorama musicale italiano, che lo stesso bassista ha contribuito a scoprire e formare nella sua veste di docente di jazz. Sarà un concerto eclettico, che ripescherà sonorità dalla tradizione jazz ma anche dalle armonie della musica del Novecento, passando per l’energia del rock e per la varietà ritmica del flamenco e delle musiche di folclore europeo.

Vino, Fedagripesca Toscana: per peronospora produzione giù fino a 70%

Vino, Fedagripesca Toscana: per peronospora produzione giù fino a 70%Milano, 2 ago. (askanews) – “In Toscana ci sono aziende agricole che hanno perso il 70% della produzione a causa della peronospora, ma è importante sottolineare che la qualità del vino non sarà minimamente intaccata: resterà buono come sempre”. Così il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Ritano Baragli, spiega le conseguenze in Toscana della malattia della vite.

“Questo fungo ha fatto danni a tante aziende toscane: in molti vigneti i trattamenti non sono stati sufficientemente tempestivi, perché i mesi di maggio e i primi giorni di giugno sono stati molto piovosi ed era difficile entrare nei vigneti. Pensare che prima di maggio l’uva era meravigliosa” ha aggiunto Baragli, sottolineando che “il problema è la quantità, non la qualità: un conto è lavorare con 110mila quintali di uve, un conto è averne 40mila in meno. E’ evidente che i problemi ci sono, anche da un punto di vista economico – ha concluso – a causa della peronospora i costi di gestione sono enormemente aumentati, da quelli relativi ai trattamenti al carburante”.