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Riforma IG, Zanette (Prosecco Doc): raggiunto un ottimo compromesso

Riforma IG, Zanette (Prosecco Doc): raggiunto un ottimo compromessoMilano, 25 ott. (askanews) – “Credo che il compromesso raggiunto dai rappresenti del Consiglio, della Commissione e del Parlamento Europeo, per quanto riguarda la revisione delle norme relative alle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea, rappresenti quanto di meglio si potesse ottenere in questo momento. Credo infatti che la riforma risponda ad alcune esigenze fondamentali del mondo delle IG: in primis la definizione del ruolo delle associazioni di produttori e di quelle ‘riconosciute’, in particolare. Ma ha anche il pregio di aver introdotto delle novità in tema di nomi a dominio, ancorché limitatamente ai nomi di primo livello con codice Paese stabiliti nell’Unione, per non parlare della soluzione relativa alle Menzioni tradizionali e ai loro possibili conflitti con le Indicazioni Geografiche”. Lo ha detto il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette in merito all’accordo raggiunto ieri sul nuovo regolamento Ue per i prodotti Dop e Igp.

“In ogni caso, permangono buoni motivi per ritenere che, se non ci fosse stata un’aprioristica avversione al progetto da parte di alcuni soggetti, che fino all’ultimo hanno cercato di boicottare l’iter normativo della riforma, si sarebbe potuto lavorare maggiormente sul merito e migliorare, in questo modo, alcuni contenuti del testo, come ad esempio regolamentazione relativa all’uso delle IG come ingrediente negli alimenti trasformati preimballati” ha proseguito Zanette, ringraziando “per il lavoro svolto il ministro dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas Puchades, che ha saputo far sintesi con questo compromesso delle posizioni dei governi dei 27 Paesi della UE, il Commissario europeo Janusz Wojciechowski e tutti gli uffici della Commissione UE, primi promotori della riforma ed il relatore al Parlamento Europeo, Paolo De Castro che, con pazienza e competenza, assieme ai relatori ombra e al suo staff, ha lavorato sul testo.

Dop e Igp, un modello da tutelare: il 27 ottobre convegno a Modena

Dop e Igp, un modello da tutelare: il 27 ottobre convegno a ModenaMilano, 24 ott. (askanews) – “Dop e Igp un modello sociale e sostenibile da tutelare”: questo il titolo del convegno che si terrà il 27 ottobre alle 10 alla Camera di commercio di Modena. L’incontro è organizzato dalla società consortile “Piacere Modena” e patrocinato da Masaf, Regione Emilia Romagna, Comune e Provincia di Modena, Camera di Commercio di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia.

A presiedere il convegno sarà Enrico Corsini, presidente di Piacere Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. “Si tratta di un tema molto attuale ed è utile fare il punto sulle varie sfaccettature della sostenibilità applicata al sistema delle Denominazioni, ed è particolarmente importante per il territorio modenese che di indicazioni geografiche è uno dei più importanti serbatoi del Bel Paese” ha spiegato Corsini, aggiungendo che “inoltre dopo la battuta d’arresto al termine del terzo round negoziale con Consiglio e Commissione Ue sul Regolamento sul futuro sistema della Dop e Igp europee, il convegno rappresenta un’opportunità per gli operatori delle due filiere di incontrarsi e fare sistema. Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente – è quello di trasferire ai più importanti stakeholder del settore quali saranno i nuovi strumenti che avranno a disposizione per dare maggiore valore a tutti i protagonisti della filiera e la sostenibilità sarà uno dei cardini del nuovo regolamento”. I relatori saranno moderati dal direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Federico Desimoni, e introdotti, tra gli altri, dall’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi. Tra le voci che interverranno, quelle dell’europarlamentare Pd, Paolo De Castro, relatore per il Parlamento europeo del Regolamento su Dop ed Igp che informerà sugli ultimi sviluppi ed esporrà i nuovi scenari della legislazione comunitaria sul tema. Oltre a lui interverranno Luigi Foffani, ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, del presidente della Fondazione Qualivita, Cesare Mazzetti, del segretario generale OriGin, Mauro Rosati. Invitato il ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a cui saranno affidate le conclusioni.

Eataly produce con Villa de Varda la sua prima linea di whisky

Eataly produce con Villa de Varda la sua prima linea di whiskyMilano, 24 ott. (askanews) – Eataly ha scelto la storica distilleria trentina Villa de Varda per produrre una doppia linea di whisky a filiera completamente italiana. Questa mattina sono state presentate a Milano la limited edition “Villa de Varda per Eataly” composta da 432 bottiglie di single malt e 432 di rye, e le quattro varietà della linea “In Quota”, che si diversificano in “Dolomiti”, “Amarone”, “Passito di Pantelleria” e “Mountain Rye” a seconda del legno utilizzato per le botti di invecchiamento. Tutte le fasi di produzione si svolgono tra le Dolomiti di Brenta, in Trentino, utilizzando materie prime autoctone come le acque delle sorgenti della Paganella e la filiera di produzione di cereali.

Il progetto di Eataly era quello “di creare un distillato unico nel suo genere, in grado di valorizzare le materie prime e il territorio italiano”, e ha trovato il partner ideale nella celebre distilleria di vinacce di Mezzolombardo dei fratelli Dolzan, già fornitrice di grappe per il Gruppo di eccellenze italiane. “Un whisky di montagna che testimonia una volta di più l’interesse di Eataly nei confronti della filiera di produzione degli alimenti, come strumento per assicurare cura in tutti i processi produttivi” ha affermato il responsabile di sviluppo prodotto e innovazione Eataly, Enrico Panero, spiegando che “la collaborazione con Villa de Varda ci ha consentito di veder nascere un prodotto potendone seguire tutte le fasi di lavorazione, dalla semina dei cereali alla distillazione, dalla scelta delle botti all’invecchiamento”. Affinamento che Villa de Varda sta sperimentando in botti di abete rosso della Val di Fiemme, tostate con il vapore al posto del fuoco, per permettere al whisky di assorbirne le note positive, sia nel profumo di bosco che nelle sfumature balsamiche del gusto. “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti da una realtà come Eataly dedicata alla promozione delle eccellenze italiane, prima per la grappa e ora per questo progetto pionieristico che porta nel mondo del whisky un autentico stile italiano” hanno dichiarato Mauro e Michele Dolzan, sottolineando che “c’è stata sintonia sin da subito: per artigiani della distillazione come noi è davvero gratificante lavorare al fianco di professionisti della distribuzione che mettono la qualità sempre al primo posto”.

Le bottiglie della limited edition firmata Eataly sono proposte in un cofanetto realizzato a mano in legno di pino e all’interno contengono rispettivamente una spiga di orzo o di segale, per sottolineare il legame con la materia prima.

World pasta day, per i 20 anni pastai donano 25 ton di pasta alla Caritas

World pasta day, per i 20 anni pastai donano 25 ton di pasta alla CaritasMilano, 24 ott. (askanews) – In occasione dei 25 anni del World Pasta Day, i pastai di Unione italiana food hanno donato alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca 25 tonnellate di pasta, un quantitativo sufficiente ad assicurare 310.000 pasti caldi. Lo comunica in una nota Unione italiana food alla vigilia del giornata mondiale dedicata a questo prodotto simbolo della nostra dieta mediterranea.

Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation, la produzione mondiale oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. Con due costanti: oggi come allora, l’Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021). L’Italia è anche il Paese che ne mangia di più (con 23kg pro-capite all’anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg), con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022: il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% consumata in Europa sono prodotti da un pastificio italiano. Secondo gli ultimi dati riferiti dall’Onu, un essere umano su 10 nel mondo vive in condizioni di povertà estrema: parliamo di un miliardo di persone o poco meno, che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. E in Italia, secondo gli ultimi dati Istat (relativi al 2021), 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta: un fenomeno strutturale, che tocca quasi un residente su dieci (9,4% della popolazione residente).

Uiv: vino unica bevanda alcolica fuori da vincoli su imballaggi

Uiv: vino unica bevanda alcolica fuori da vincoli su imballaggiMilano, 24 ott. (askanews) – Il vino è l’unica bevanda alcolica fuori dai vincoli previsti dalla riforma della normativa Ue sugli imballaggi (Ppwr) che prevede la ridefinizione dei target di riuso per i vari materiali di confezionamento, tra cui il vetro. “Il testo del regolamento votato oggi dalla Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare (Comenvi) rappresenta un primo step importante per il vino in attesa del voto in plenaria e del Trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione” ha spiegato Unione italiana vini (Uiv), sottolineando che si tratta di “un risultato importante, raggiunto in particolare grazie al costante lavoro degli eurodeputati italiani vice-relatori di questo dossier, che sottolinea sia le specificità del vino sia gli sforzi già in atto da parte della filiera per garantire uno sviluppo sostenibile del settore”.

Come evidenziato più volte dall’associazione di rappresentanza più importante delle imprese vitivinicole in Italia, il vino made in Italy “ha già raggiunto risultati eccezionali in termini di riciclo del vetro (che in Italia supera l’80%), e i vincoli di riuso previsti dalla normativa avrebbero comportato non poche problematiche al settore e nella ri-organizzazione della supply chain”. In particolare, evidenzia la Uiv, “un sistema che sostenga efficacemente la competitività e la conseguente sostenibilità del comparto, deve riconoscere gli sforzi compiuti dall’industria vinicola nel corso degli anni per alleggerire le bottiglie (-25% il peso medio negli ultimi anni), garantendo al contempo una protezione specifica per le IG e i marchi”. Dopo l’esenzione delle bottiglie di vino dagli obiettivi di riutilizzo obbligatorio e l’attenzione alla specificità dei prodotti a IG sugli obblighi di minimizzazione degli imballaggi, l’Associazione auspica quindi “un maggiore sostegno e incentivo alle iniziative volontarie e alle soluzioni di etichettatura digitale come mezzo efficace per fornire ai consumatori informazioni specifiche sull’imballaggio e sul riciclo dei prodotti”. Alla buona notizia si aggiunge la soddisfazione di Uiv per l’intervento italiano di ieri al Consiglio Agricoltura e Pesca (Agrifish) in favore della rimozione delle penalizzazioni per la carne e il vino all’interno del programma di promozione orizzontale dei prodotti alimentare dell’Ue. Un risultato importante, ha annunciato ieri in serata il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che sostiene i settori vitivinicolo e zootecnico, “elementi portanti della nostra economia e del nostro territorio”.

”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italiano

”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italianoMilano, 24 ott. (askanews) – Portare in Italia operatori, appassionati e studenti provenienti da tutto il mondo per fare vivere loro un’esperienza formativa di cinque giorni interamente dedicata al vino italiano: è questo l’obiettivo del corso “Designing the future of wine”, nuovo progetto di Poli.design, società di alta formazione del Politecnico di Milano.

La sede scelta per questa prima edizione del corso previsto nella primavera 2024 è Castello di Meleto a Gaiole in Chianti (Siena), splendido esempio di conservazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico nel territorio del Chianti Classico. Il ciclo di lezioni verterà su Design sensoriale, Territorio e cultura del vino, Evoluzione Sostenibile, Agridesign e Innovazione. Le prime due giornate porteranno alla conoscenza del vino dal punto di vista organolettico attraverso i cinque sensi, udito compreso. Il secondo e il terzo giorno gli studenti si addentreranno nei temi della storia e della cultura enologica, e nel complesso mondo delle Denominazioni italiane. L’ultimo giorno sarà dedicato alle sfide future, prima fra tutte quella della sostenibilità ambientale. A ricoprire il ruolo di direttore scientifico sarà Silvia Baratta, fondatrice dell’agenzia di comunicazione Gheusis e formatrice. “Il vino italiano ha bisogno di una narrazione diversa, innovativa, coinvolgente, stimolante” ha spiegato Baratta, sottolineando che “il corso racconterà le sfaccettature del settore in modo diverso, unendo la creatività del design allo spessore dei contenuti tecnici, grazie a relatori molto preparati”. I docenti che si alterneranno saranno Filippo Bartolotta (giornalista e formatore), Aldo Fiordelli (giornalista e formatore), Paolo Scarpellini (giornalista e musicologo), Costantino Gabardi (consulente strategico), Valentino Ciarla (enologo), Michele Contartese (direttore di Castello di Meleto), Fabio Piccoli e Lavinia Furlani (Wine Meridian) e Mattia Calesso (Giotto Consulting). Il progetto si avvarrà inoltre del patrocinio di Associazione Le Donne del Vino, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani (Agivi).

“Poli.design, società consortile del Politecnico di Milano, organizza e promuove questa ‘educational experience’ come parte integrante della sua offerta formativa destinata ad un target tanto nazionale quanto internazionale” ha precisato Paola Galdi, chief international affairs officer di Poli.design, evidenziando che “il design, durante questo corso, costituirà il driver fondamentale, in grado di esplorare e mostrare l’eccellenza del patrimonio enologico italiano, grazie anche alla qualità di un team di esperti che accompagneranno i partecipanti in un percorso unico ed innovativo”.

Vino, Vecchia Cantina di Montepulciano inagura la nuova enoteca

Vino, Vecchia Cantina di Montepulciano inagura la nuova enotecaMilano, 24 ott. (askanews) – Dopo oltre due anni di lavori, è stata inaugurata la nuova enoteca di Vecchia Cantina di Montepulciano (Siena), una delle cooperative vitivinicole più grandi della Toscana, i cui vitigni si estendono lungo tre province in due regioni: Siena e Arezzo in Toscana, e Perugia in Umbria. L’operazione di restauro è stata oggetto nel 2019 di un concorso di idee al quale hanno partecipato cinque studi, e da cui è uscito vincitore lo Studio Architetti Associati Fiorini e Salerno che poi ha realizzato i lavori. L’intervento ha riguardato la ristrutturazione della facciata della struttura degli anni Settanta e il completo rifacimento della zona vendita.

“Non è solo un’enoteca, abbiamo voluto creare una vetrina di accesso al borgo di Montepulciano, così che il visitatore possa essere accolto da uno dei prodotti di eccellenza, il Vino Nobile di Montepulciano” ha spiegato il presidente della Cantina, Andrea Rossi, sottolineando che “riqualificare un edificio storico, lasciandone intatta l’anima ma cambiandone completamente l’impatto visivo, è stato una sorta di adeguamento alle esigenze contemporanee della cooperativa che negli anni è continuata a salire in valore, crescendo sia sui mercati internazionali che su quelli nazionali. Adesso – ha concluso Rossi – vorremmo puntare al consolidamento dell’enoturismo, offrendo un’esperienza unica ai visitatori in un borgo del vino tra i più visitati d’Italia”. La nuova enoteca diventa quindi il cuore dell’azienda, un luogo dove si potranno acquistare i vini e i prodotti, ma soprattutto dove fare degustazioni guidate e organizzare eventi con un percorso guidato che conduce alle storiche cantine sotterranee, ora accessibili attraverso una particolare scala elicoidale contenuta nel “cardine” cilindrico dell’enoteca, la cui forma si ispira a quella di alcuni palazzi rinascimentali di Montepulciano. Scendendo, il visitatore potrà ammirare il lungo e spettacolare corridoio di botti, mentre al piano terra è stata realizzata un’ampia sala per meeting ed eventi, dove si può degustare un calice di vino in abbinamento ad altre tipicità del territorio. Al primo piano, è presente un ambiente intimo adatto a degustazioni tecniche in forma privata, e continuando a salire, si raggiunge la terrazza panoramica da cui ammirare il meraviglioso territorio circostante.

Fondata nel 1937, Vecchia Cantina di Montepulciano conta oggi oltre 300 soci, con vigneti che si estendono sui territori di Montepulciano, Pienza, Cetona, Torrita di Siena, Sinalunga, Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Cortona e Chiusi, oltre che su quelli umbri di Città della Pieve e Castiglion del Lago.

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato sale

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato saleMilano, 23 ott. (askanews) – Nei primi otto mesi del 2023 il fatturato della distilleria veneta Castagner è cresciuto del 5% nonostante il mercato della grappa abbia registrato una flessione del 4%. Lo ha comunicato la stessa azienda di Visnà di Vazzola (Treviso) che aveva chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato in crescita di oltre 16 milioni di euro. “Stanno perdendo di più le fasce basse rispetto a quelle medio alte: parlo della Gdo, mentre l’Horeca è in crescita” ha commentato il fondatore e Ceo, Roberto Castagner, sottolineando che “credo che quest’anno avremo un aumento della clientela del 25-30%, e da 10mila esercizi pubblici, il nostro obiettivo sarà quello di arrivare a 15mila clienti”.

Castagner è tra le distillerie più premiate d’Italia: nell’ultimo mese si è aggiudicata per quattro delle sue grappe i prestigiosi “5 Grappoli” della Guida Bibenda 2024, il massimo riconoscimento assegnato ogni anno dalla Fondazione italiana sommelier. Una di queste, la “Grappa Fuoriclasse Leon 7 Anni Riserva” si è anche aggiudicata la medaglia d’oro alla “Spirits Selection” del Concours Mondial de Bruxelles. Forte di questi risultati, la Distilleria Castagner presenta due nuove referenze esclusive. Si tratta di “Castagner Riserva 23 anni”, prodotta in appena 749 esemplari che sarà nelle enoteche da metà novembre, e la grappa “Mia Amarone”, 987 bottiglie di un blend segreto con le migliori selezioni di grappa Amarone provenienti dalla riserva personale di Roberto Castagner. Questo mastro distillatore divenuto imprenditore ha sempre creduto che la grappa potesse imporsi sui mercati internazionali, competendo sugli invecchiamenti con gli altri grandi distillati, e a metà degli anni Novanta, quando la grappa consumata era per il 90% bianca, ha creato una barricaia che oggi conta circa tremila piccole botti.

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensano

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensanoMilano, 23 ott. (askanews) – Per noi italiani è uno “scempio culinario” ma sembra che gli inglesi non la pensino così. Secondo uno studio condotto su 2.000 consumatori britannici dall’agenzia Wunderman Thompson España il 59% di loro considera accettabile condire la pasta col ketchup. E allora Heinz ha pensato di lanciare, in una edizione limitata, un sugo a base del noto condimento solitamente abbinato a patatine fritte e hot dog.

In Italia Heinz sa però che con la pasta non si scherza. E visto che il World pasta day è alle porte ha pensato di far parlare di sè pur non avendo nulla in comune con la pasta. L’azienda agroalimentare statunitense infatti ha preso posizione nei confronti dei propri colleghi inglesi e invitato gli Italiani a schierarsi a difesa di due pilastri, che insieme, ammette, “non ci devono stare”. Una mega affissione in una delle zone più trafficate di Milano, Colonne di San Lorenzo, da qualche giorno incita a far sentire la propria voce attraverso un numero di telefono gratuito che permette di lasciare un messaggio al servizio consumatori UK. “Di fronte a tutto questo non potevamo rimanere in silenzio. Abbiamo reso il numero gratuito per permettere a tutte le persone di dire la loro – sottolinea Fiamma Sinibaldi, Senior Brand Manager Salse per l’Italia di Heinz – Dopo qualche giorno di affissione i centralini sono già intasati dal numero impressionante di chiamate ricevute in difesa della pasta e dell’italianità. Da semplici no comment fino alla condivisione di ricette complete per la preparazione di sughi in casa. Ma non avevamo dubbi. La campagna raggiungerà tutti gli italiani anche grazie ai nostri canali social, prevedendo un’attivazione a tutto tondo che vedrà anche il coinvolgimento di tantissimi influencer che si sono fatti volontariamente portavoce del movimento”.

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-Malvolti

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-MalvoltiMilano, 23 ott. (askanews) – La storica casa spumantistica di Valdobbiadene (Treviso), Carpenè-Malvolti ha tenuto una lectio magistralis alla Columbia University di New York sulla storia del Prosecco e sull’impresa di Antonio Carpenè, tra i pionieri, nel 1868, di questo vino bianco prodotto con uve Glera oggi conosciuto in tutto il mondo.

La lezione ha coinvolto l’Istituto DeVinimus – The Columbia Law School Wine Society e si è tenuta alla Jerome Greene Hall. Il racconto è stato affiancato dai saluti (in collegamento video) del sindaco di Conegliano, Fabio Chies, e di Mariagrazia Morgan, dirigente scolastica della Scuola Enologica di Conegliano, e a seguire si è tenuta una degustazione di selezioni premium e superpremium della Carpenè-Malvolti. “DeVinimus è una realtà che si dedica ad ampliare la conoscenza e la promozione dei vini pregiati di tutto il mondo ed ogni anno ospita degustazioni con produttori di diverse regioni vinicole” ha spiegato Domenico Scimone della Carpenè-Mavolti, sottolineando che “avere l’opportunità di essere nel novero delle selezionatissime realtà chiamate a raccontarsi in tale prestigioso contesto, ha rappresentato per l’azienda una occasione unica e straordinaria, soprattutto in relazione al fatto di rapportarsi con una platea di giovani professionisti appassionati di vino ed interessati alla conoscenza vitivinicola ed enologica”.