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A “Champagne Experience” oltre 6mila visitatori, il 78% operatori

A “Champagne Experience” oltre 6mila visitatori, il 78% operatoriMilano, 19 ott. (askanews) – La passione per le bollicine d’oltralpe non si ferma e “Champagne Experience” si conferma punto di riferimento a livello europeo per tutti gli operatori del settore e i wine lovers che desiderano conoscere le novità che animano la produzione del vino più famoso del mondo. Si è chiusa con un bilancio ancora una volta positivo la sesta edizione della kermesse dedicata alla più fina delle bolle francesi, organizzata da Società Excellence, realtà che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza.

Gli organizzatori spiegano che si superano nuovamente quota seimila gli accessi registrati all’ingresso dei padiglioni di ModenaFiere durante i due giorni di manifestazione, e aumentano i visitatori professionali che raggiungono il 78% del totale, confermando la vocazione e la missione di una manifestazione che si rivolge principalmente agli operatori del mondo Horeca e del dettaglio specializzato. I visitatori, che sono giunti come di consueto da tutta Italia, hanno approfondito la loro conoscenza dello Champagne grazie alla presenza di 176 aziende, tra grandi Maison e piccoli vigneron, che hanno messo in degustazione più di 900 vini. “L’obiettivo era, come al solito, quello di mettere i tantissimi cultori dello champagne presenti in Italia nelle condizioni migliori per poter approfondire la conoscenza di questo magnifico vino” commenta il presidente di Società Excellence, Luca Cuzziol, ricordando che “l’Italia è uno dei mercati di riferimento a livello mondiale per il consumo di Champagne, il più importante per quanto riguarda le cosiddette ‘cuvée de prestige’. Oggi possiamo dire – conclude – che il nostro Paese, e Modena in particolare, ospita anche la manifestazione più importante d’Europa per quantità e qualità di aziende espositrici appartenenti al mondo dello Champagne”.

Quest’anno sono state 35 le aziende in più rispetto all’edizione 2022, e a Modena, per la prima volta, è arrivato per condurre una delle masterclass in programma anche Michel Bettane, uno dei critici più influenti di Francia. “Sono stato inizialmente sorpreso e poi assolutamente entusiasta durante la mia permanenza a questa edizione di ‘Champagne Experience’” afferma Bettane, spiegando che “frequento da sempre manifestazioni dove lo champagne è uno dei protagonisti, ma questo è stato certamente l’appuntamento più importante, dedicato alle bollicine francesi, al quale io abbia mai partecipato”.

Vino, al “Mondial des vins extremes” a Sarre assegnate 283 medaglie

Vino, al “Mondial des vins extremes” a Sarre assegnate 283 medaglieMilano, 18 ott. (askanews) – La 31esima edizione del “Mondial des Vins Extrêmes” si è conclusa con l’assegnazione di 283 medaglie ai migliori vini frutto di viticoltura estrema. Le commissioni d’assaggio, composte ciascuna da tre enotecnici o enologi, e da due degustatori esperti e riunitesi a Sarre (Aosta) hanno conferito 45 Grandi Medaglie d’Oro (di cui 15 a produttori italiani) e 238 Medaglie d’oro durante le degustazioni degli 863 vini iscritti al concorso da 319 aziende provenienti da 26 Paesi.

“L’edizione 2023 ha visto l’adesione di vignaioli da 26 Paesi, un record straordinario che attesta la capillare diffusione della viticoltura eroica nel mondo” ha spiegato Stefano Celi, presidente del Centro di ricerche, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (Cervim). “Come Mondial des vins extrêmes – ha aggiunto Celi – siamo orgogliosi di costituire un palcoscenico sempre più importante per queste etichette e per i loro produttori che con dedizione sfidano di anno in anno condizioni climatiche estreme e terreni impervi per creare vini di qualità unica”. Tra le novità di quest’anno, la presenza del Giappone che è stato premiato con cinque referenze. Sono stati inoltre assegnati anche 19 Premi Speciali e il prestigioso riconoscimento Vinofed, stabilito dalla Federazione dei più importanti concorsi enologici internazionali di cui fa parte anche il Mondial des Vins Extremes. Il premio Vinofed e il Gran Premio Cervim (assegnato al vino che ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto) se lo è aggiudicato il Brasile, con il “Vinhos de altitude de Santa Catarina Touriga Nacional 2022” di Quinta da Neve-São Joaquim.

In contemporanea al Mondiale si è svolta la terza edizione di “Extreme Spirits International Contest”, che ha attribuito quattro Grandi Medaglie d’Oro e 36 Medaglie d’Oro selezionate tra gli 84 distillati in gara provenienti da Perù, Italia, Francia e Spagna. Si tratta di un concorso internazionale dedicato ai distillati da vinacce, fecce e vino che si propone di valorizzare anche le rispettive zone di produzione. A partire da quest’edizione hanno inoltre potuto partecipare i vini aromatizzati, il cui vino di base sia prodotto con uve coltivate sempre in zone caratterizzate da viticoltura eroica. La cerimonia di premiazione di entrambi i concorsi si terrà a Palazzo Rospigliosi a Roma il 1 dicembre.

Al Mercato centrale di Milano aperto primo temporary di Babaco Market

Al Mercato centrale di Milano aperto primo temporary di Babaco MarketMilano, 18 ott. (askanews) – Al Mercato centrale di Milano ha aperto il primo temporary di Babaco Market. Il temporary de La frutta e la verdura antispreco rappresenta per Babaco Market l’apertura del primo negozio fisico: una missione zero waste, che dal web arriva al Mercato Centrale per dare una seconda possibilità alla frutta e alla verdura in eccesso di produzione o con imperfezioni estetiche, salvaguardando il lavoro di numerosi produttori italiani e proteggendo la biodiversità del territorio.

Nel primo store fisico di Babaco Market l’offerta è di stagione e diversa ogni settimana: la si può comprare sfusa o in box di sola frutta, verdura o miste, tra cui si possono trovare anche prodotti come le carote di Polignano, il porro di Cervere e prodotti Igp come il broccolo Fiolaro. Inoltre, nel temporary, si trovano anche articoli da dispensa prodotti secondo logiche di economia circolare come confetture, nettari o birre speciali. Il temporary si trova al piano terra, a fianco della bottega dei fiori, ed è aperto giovedì, venerdì e sabato. Il 21 ottobre in occasione della Giornata mondiale della frutta e verdura Babaco ha organizzato due appuntamenti per diffondere il valore del cibo e sensibilizzare grandi e piccoli sull’importanza di ridurre gli sprechi. Lo fa in compagnia dello chef Franco Aliberti che ha fatto della cucina senza sprechi la sua filosofia.

Vino, dal 3 al 7 novembre la 32esima edizione di “Merano WineFestival”

Vino, dal 3 al 7 novembre la 32esima edizione di “Merano WineFestival”Milano, 18 ott. (askanews) – “La ricerca dell’eccellenza nel mondo dell’enogastronomia non ha mai fine, perché l’evoluzione stessa delle tecnologie e delle tecniche agricole non ha limiti definiti. Eccellenza è un concetto che deve andare di pari passo con il rispetto per la fertilità del nostro pianeta, dove l’uomo non accarezza il territorio nel quale vive, la Terra risponde con tutta quella serie di stravolgimenti che sempre più osserviamo”. Con queste parole pronunciate oggi, il patron Helmuth Kocher ha presentato ufficialmente oggi la 32esima edizione del “Merano WineFestival”, l’appuntamento dedicato al vino e all’enogastronomia di qualità che si terrà da venerdì 3 novembre a martedì 7 novembre con oltre 600 espositori e più di 1.500 vini in degustazione.

La kermesse nella cittadina altoatesina, a cui sono attesi circa 10mila visitatori, torna al format lanciato dal “WineHunter” Kocher: “bio&dynamica”, che suggella l’importanza del focus sul biologico, biodinamico, organico e orange, e “GourmetArena” in apertura, seguita dalle giornate centrali di “The Festival”, con espositori presenti per tutte le giornate di sabato, domenica e lunedì. Inoltre ci sarà più spazio per gli espositori internazionali, “super masterclass” nella cornice del Castello Principesco, un’area dedicata all’enologo Luca D’Attoma (“Luca D’Attoma: percorrendo l’Italia”) e il “The WH Buyers’ Club”. Sostenibilità è la parola chiave, “perché solo in questa direzione è possibile perseguire eccellenza, fino a superarla, come certificato dalle menzioni Iconic, Unique, Platinum e Next Platinum”. Si rinnova inoltre l’appuntamento con il Summit sulla sostenibilità “Respiro e Grido della Terra”: venerdì e sabato dalle 13 alle 15 al Teatro Puccini, un panel di esperti internazionali si confronteranno in sei talk sulle soluzioni per la viticultura e l’agricoltura di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Da sabato 4 a lunedì 6 novembre il Kurhaus ospiterà le selezioni del “The WineHunter” con una ancor più ricca sezione internazionale con prodotti provenienti dai cinque continenti. Come da tradizione, il martedì sarà targato “Catwalk Champagne” per gli amanti delle bollicine d’oltralpe, ma anche nazionali. Tra le 26 masterclass, i 22 showcooking e due presentazioni di libri, vale la pena segnalare in particolare, l’appuntamento di venerdì con “Dna Vernatsch”, la Schiava Gentile caratteristica dell’Alto Adige con nove produttori locali, e la masterclass “Resistenti Nicola Biasi – I vini del futuro” con Kocher, Attilio Scienza e Nicola Biasi. Sabato mattina il “Mercato della Terra” a cura di Slow Food Alto Adige in piazza della Rena, e dalle 16 alle 17 la masterclass “Eccellenza dall’Albania” by Cobo Winery con Luca Gardini. Domenica, la masterclass sui vini in anfora della Georgia, e la verticale “La storia di Masseto”: degustazione di tre annate in una tavola rotonda a cura di Roberto Camuto con la presenza di Lamberto Frescobaldi. Lunedì dalle 10 alle 12 al Castello Principesco, Oscar Farinetti, Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta condurranno “Le vite parallele di Tignanello & Sassicaia” con le annate 1990-2008-2018. E infine, alle 19.30 alla Cantina di Merano, la presentazione della nuova guida “Osterie d’Italia” di Slow Food Editore.

Alessio Planeta “Winemaker of the year” per rivista “Wine Enthusiast”

Alessio Planeta “Winemaker of the year” per rivista “Wine Enthusiast”Milano, 18 ott. (askanews) – Alessio Planeta, Ceo ed enologo della Cantina siciliana Planeta, si è aggiudicato il titolo di “Winemaker of the year” alla 24esima edizione del “Wine Star Award 2023” promosso dalla celebre rivista statunitense “Wine Enthusiast”. Il riconoscimento torna così in Italia dopo 16 anni, dato che l’ultimo italiano ad essere stato premiato era stato Carlo Ferrini nel 2007.

In un articolo su “Wine Enthusiast” con intervista al produttore che rappresenta “la 17esima generazione della famiglia Planeta” e “che ha avuto come mentore l’iconico enologo Carlo Corino”, si sottolinea tra l’altro che “nel mondo del vino, poche storie sono avvincenti come quella di Alessio Planeta e della sua influenza sul posizionamento del vino siciliano sulla scena internazionale”. L’enologo siciliano, classe 1966, ha spiegato di essere “profondamente onorato” per il premio, sottolineando di volerlo condividere “con la mia famiglia e tutti i nostri dipendenti, grazie ai quali abbiamo costruito giorno dopo giorno e con grande impegno, dedizione e passione la nostra azienda”.

I vincitori delle tredici categorie dei “Wine Star Awards” saranno premiati ufficialmente il 5 febbraio 2024 nel corso del “Wine Star Gala” all’Eden Roc a Miami, negli Stati Uniti.

Federvini: progetto “No Binge” si estende a atenei Capua e Verona

Federvini: progetto “No Binge” si estende a atenei Capua e VeronaMilano, 17 ott. (askanews) – Federvini rafforza il proprio impegno per l’informazione e la sensibilizzazione al consumo moderato di bevande alcoliche grazie al coinvolgimento nel progetto “No Binge – Comunicare il consumo responsabile” di due nuovi Atenei, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Università degli Studi di Verona. La seconda edizione del progetto, dopo la campagna di comunicazione dello scorso settembre “Te la bevi? Non bertela troppo” in collaborazione con il Comune di Roma e il Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza di Roma, vedrà anche quest’anno protagonisti gli studenti universitari chiamati a ideare una proposta di comunicazione sul consumo responsabile negli Atenei di Capua e Verona.

“Veder crescere questo progetto di impegno sociale è motivo di profonda soddisfazione per Federvini. Un’idea nata lo scorso anno si evolve oggi a livello nazionale con l’ingresso di due nuove importanti istituzioni accademiche del nostro Paese” ha commentato Barbara Herlitzka, presidente del Comitato aspetti sociali bevande alcoliche (Casa) di Federvini e coordinatrice del progetto “No Binge”, aggiungendo che “mantenere alta e vigile la soglia d’attenzione sul consumo responsabile di bevande alcoliche attraverso iniziative come questa è la strada maestra per combattere gli abusi. Farlo con la collaborazione di studenti universitari che si fanno ambasciatori di un approccio corretto al tema – ha concluso – è una scelta che ha sinora premiato i nostri sforzi e che auspichiamo possa trovare continuità e ulteriore sviluppo negli anni a venire”. “Siamo soddisfatti di lanciare oggi la seconda edizione del progetto ‘No Binge’ in collaborazione con il Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza e Federvini: una sinergia tra il mondo accademico e quello aziendale, che diventa sempre più stretta e promettente” ha dichiarato Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle imprese a La Sapienza, titolare del corso Marketing Planning all’interno del quale il progetto è inserito. “Il nostro impegno per promuovere la formazione, la consapevolezza e il coinvolgimento attivo nella società è convinto – ha chiosato il docente – certi come siamo che sia un passo deciso verso un futuro più sostenibile e responsabile”.

Vino, “Barolo en primeur”: aperta online l’asta per i lotti comunali

Vino, “Barolo en primeur”: aperta online l’asta per i lotti comunaliMilano, 17 ott. (askanews) – “Barolo en primeur” 2023 è già iniziata online: fino al 27 ottobre è infatti già possibile fare le prime offerte per i lotti comunali all’asta con le 1.336 bottiglie di Barolo e Barbaresco della vendemmia 2022. Si tratta di dieci lotti che si aggiungono alle barrique Vigna Gustava di Barolo en primeur, l’iniziativa solidale promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e da Fondazione Crc Donare Ets in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani a sostegno di progetti sociali.

Oltre 95 Produttori del Consorzio si sono così uniti sotto il nome del Comune di produzione donando 1.034 bottiglie da 0,75 litri, 242 magnum e 60 Jeroboam per un totale di 1.318,5 litri. Con il ricavato dei lotti comunali verranno finanziati dei progetti formativi della Scuola Enologica di Alba, vera e propria eccellenza che forma il futuro capitale umano del territorio. Un investimento sulle nuove generazioni che si somma ai 132.800 euro già donati durante la seconda edizione di “Barolo en primeur”. Se per i lotti comunali è già possibile fare online delle offerte, per le barrique della Vigna Gustava bisognerà invece aspettare il 27 ottobre, quando verrà dato il via all’asta dal Castello di Grinzane Cavour, in diretta con New York e, novità di quest’anno, da Londra. Sia per i lotti comunali che per le barrique, la chiusura si avrà solamente il 27 ottobre, scandita dal colpo di martello del direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo.

Inoltre, per otto giorni a partire da venerdì 20 ottobre, il grande pubblico potrà degustare in diverse Cantine delle Langhe alcuni dei vini dei lotti comunali con l’iniziativa “Barolo en primeur Exclusive Tasting”.

Vendemmia, Erste+Neue: contenti per qualità, altitudine fa la differenza

Vendemmia, Erste+Neue: contenti per qualità, altitudine fa la differenzaMilano, 17 ott. (askanews) – Un’annata complessa e piena di insidie ma con un bilancio che alla fine è più che positivo, con punte di eccellenza tra i filari posizionati alle altitudini più elevate. Si è conclusa da poco la vendemmia nelle vigne di Erste+Neue, storica realtà altoatesina con sede e vigneti nel comprensorio del Lago di Caldaro.

“Per tutti i nostri soci conferitori è stata un’annata certamente da ricordare per tanti motivi, a partire dal difficile andamento stagionale, che ha obbligato tutti a essere costantemente reattivi per poter intervenire repentinamente a eventi climatici spesso improvvisi e di grande intensità” spiega Thomas Scarizuola, alla sua prima vendemmia nel ruolo di “kellermeister” ma con una grande esperienza alle spalle vista la sua più che decennale presenza all’interno della Cantina. “Prima le piogge abbondanti cadute durante il periodo della fioritura, poi il caldo estivo, a tratti davvero asfissiante per i nostri luoghi” continua, sottolineando che “nonostante questo, grazie all’intenso lavoro messo in campo da tutti i nostri soci conferitori, siamo riusciti a proteggere i vigneti dalle malattie, in particolare dalla peronospora e a portare in Cantina uve sia quantitativamente sia qualitativamente più che soddisfacenti”. La vendemmia è iniziata il 28 agosto con le uve a bacca bianca e si è conclusa nella seconda settimana di ottobre con la raccolta delle ultime varietà a bacca rossa. “Abbiamo iniziato la raccolta delle uve in ritardo di due settimane rispetto all’anno scorso” prosegue l’enologo di Erste+Neue, spiegando che si tratta di oscillazioni ormai diventate una prassi negli ultimi 15 anni e siamo in grado di gestirle con un lavoro puntuale e meticoloso, giorno per giorno, analizzando ogni singolo vigneto con attenzione”.

Difficile sbilanciarsi mentre i mosti stanno ancora fermentando, ma alcuni aspetti appaiono già ora chiari ed evidenti. “Siamo sicuramente contenti della qualità complessiva, in particolare di alcune varietà, come ad esempio lo Chardonnay nel caso delle uve bianche e del Lagrein, tra le varietà a bacca rossa” prosegue Scarinzuola, sottolineando che “c’è un altro aspetto che è emerso con forza quest’anno: l’altitudine fa sempre la differenza. Abbiamo la fortuna di avere a disposizione vigneti che arrivano anche a 900 metri e qui la maturazione delle uve è stata molto equilibrata e non è mai mancato lo sbalzo termico tra la notte e il giorno che, come sappiamo, è fondamentale per ottenere eleganza e profumi dotati di ottima finezza, tipica nei vini di montagna e che ben rappresentano il nostro stile”. Erste+Neue, oggi presieduta da Christian Sinn, è nata nel 1986 dalla fusione di due Cantine sociali: Erste Kellerei, fondata nel 1900, e Neue Kellerei che iniziò il suo percorso nel 1925. Nel 2016 è confluita in un’altra, importante, realtà cooperativa: la Cantina di Caldaro (Kellerei Kaltern). I vigneti di Erste+Neue si estendono per circa 60 ettari dai pendii più bassi della Costiera della Mendola fino ad arrivare alle pendici delle Dolomiti, e grazie a queste uve produce ogni anno 400mila bottiglie di vino. Dal 2018 aderisce al protocollo di viticultura sostenibile “Fair’n green” (nato in Germania nel 2013), che investe l’intera catena del valore e della filiera, dalla salvaguardia della biodiversità alle pratiche in Cantina.

Firriato: blockchain per tracciabilità e anticontraffazione del vino

Firriato: blockchain per tracciabilità e anticontraffazione del vinoMilano, 17 ott. (askanews) – Assicurare totale tracciabilità del prodotto, tutelarne l’identità e seguirne tutti i passaggi di mercato fino al possessore finale, attraverso l’iscrizione in blockchain dell’intera storia della bottiglia. Una tecnologia anticontraffazione, un sigillo di autenticità, di cui l’azienda vitivinicola siciliana Firriato ha dotato ogni singola bottiglia del suo vino di punta: il “Signum Aetnae pre-phylloxera 2015”. In pratica, ognuna delle 2.436 bottiglie prodotte ha all’interno della sua retroetichetta tre diversi codici che la rendono unica al mondo. Il primo codice indica la tiratura limitata e il numero della bottiglia posseduta, il secondo ne certifica l’autenticità, il terzo, celato sotto una vernice scratch, è generato in modalità random e consente al possessore di registrare la bottiglia e di divenirne il proprietario ufficiale.

Il Signum Aetnae è un rosso da uve di Nerello Mascalese provenienti da un vigneto pre fillossera di poco più di due ettari, con piante di oltre 150 anni d’età, a 650 metri slm nella Tenuta di Cavanera Etnea, vinificate in blend in Contrada Verzella (versante Nord) insieme con altre “varietà reliquia” del territorio vulcanico. “Queste innovazioni, unitamente con un altro particolare e complesso sistema di anticontraffazione, aiutano a garantire al cliente di essere di fronte a una bottiglia autentica di Signum Aetnae: un aspetto molto importante da un lato per la tutela ‘Made in Italy’ e dall’altro come sigillo di garanzia per i collezionisti più esigenti” ha spiegato l’azienda durante la presentazione del progetto alla “Milano Wine Week”, aggiungendo che “per ogni bottiglia di Signum Aetnae esiste la possibilità di acquistare il suo NFT, definito S-NFT (Signum NFT) e di accedere a una serie di servizi ad alto valore aggiunto, indispensabili per ogni vero collezionista di opere d’arte del vino”. Anche in questo caso il possessore avrà diritto alla scrittura in blockchain dell’intera tracciabilità e della storia del vino, a partire dalla vendemmia fino alle future vendite, compresi i trasferimenti di proprietà. Con il possesso della bottiglia da collezione si entrerà in possesso anche di un “artwork” a tema Etna, realizzata da Firriato con un soggetto diverso per ogni annata, ed ancora, potrà richiedere, in ogni momento, una perizia professionale che certifichi l’exepertise del vino e la ricolmatura/ritappatura trascorsi 15 anni dall’imbottigliamento.

La creazione del NFT sul possesso del Signum costituisce, sempre secondo l’azienda, “l’elemento più interessante di valorizzazione, perché abbinato a dei servizi esclusivi, costituendo, probabilmente, la prima esperienza di questo tipo nel campo vitivinicolo italiano”. I proventi della vendita di S-NFT verranno interamente devoluti ad enti impegnati al raggiungimento dei nuovi obiettivi di riduzione della CO2. “Il Signum Aetnae 2015 – ha dichiarato il chief operating officer di Firriato, Federico Lombardo di Monte Iato – apre quindi le porte ad una nuova visione del vino digitale, pronto a fare da pioniere in un mondo nuovo ma che, siamo convinti, diventerà la normalità entro pochi anni”.

Vignaioli Morellino di Scansano: ottima vendemmia grazie a “Sos Wine”

Vignaioli Morellino di Scansano: ottima vendemmia grazie a “Sos Wine”Milano, 17 ott. (askanews) – La Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano ha concluso la vendemmia 2023 con ottimi risultati “grazie all’utilizzo del sistema di supporto decisionale ‘Sos Wine’, che ha permesso una perdita minima della produzione (2%) nonostante le difficoltà dell’annata”. Lo ha riferito la stessa cooperativa, spiegando che “il sistema, interamente basato sulla prevenzione, ha permesso di agire solo dove e quando è stato necessario per prevenire l’insorgenza di malattie come la peronospora”.

“Sos Wine” nasce dall’esigenza della Cantina di Scansano e di altre aziende del territorio di migliorare e implementare il processo produttivo attraverso l’applicazione di tecniche innovative nel campo della viticoltura e dell’enologia. Si tratta di un progetto “che mira ad integrare l’utilizzo di strumenti dell’Internet of things (Iot) alla viticoltura e all’enologia di precisione”. Dal 1 aprile al 31 luglio in Maremma si è registrata una piovosità fuori dal comune: 417 mm di pioggia suddivisi in 28 giorni, a fronte di una media nei 5 anni precedenti di 188 mm su 21 giorni, fatto che ha causato una preoccupante insorgenza della peronospora. La realta vitivinicola toscana ha spiegato che il sistema di supporto decisionale “Sos Wine”, implementato nel 2016 grazie alla collaborazione con l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha unito i dati raccolti dalle sette centraline posizionate nei vigneti dei soci della Cantina che, combinati con le previsioni meteo e con il modello di fase fenologica della vite, hanno generato 30 alert, il doppio rispetto alla media degli anni precedenti, per segnalare i momenti di potenziale criticità sui vigneti-test non trattati. Su questa base, i soci hanno ricevuto comunicazioni settimanali, in seguito alle quali hanno effettuato in media circa 8 interventi nelle aziende convenzionali.

“Posizionare i trattamenti al momento giusto permette di limitare il numero di azioni all’essenziale e di salvaguardare la produzione” ha precisato l’agronomo della Cantina, Alessandro Fiorini, evidenziando che “per dare un’idea del danno, nelle porzioni di terreno dove la peronospora non è stata trattata si è riscontrato un totale disseccamento nel 70% dei grappoli, mentre il 20% di questi è risultato parzialmente compromesso”. “La vendemmia 2023 è stata una prova di adattamento al cambiamento climatico” ha commentato il direttore della Cantina, Sergio Bucci, parlando di “un risultato positivo che fa tirare un sospiro di sollievo, ma ribadisce anche l’importanza della collaborazione tra il mondo scientifico e accademico e le aziende”.