Ais Veneto: dal 21 al 23 ottobre torna a Treviso “Wine Experience”Milano, 17 ott. (askanews) – Dal 21 al 23 ottobre si rinnova tra le mura del centro storico di Treviso l’appuntamento “Wine Experience” organizzato dall’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto, in collaborazione con il Consorzio Vini Venezia per celebrare il Raboso e i vini appartenenti al territorio del Piave.
Quest’anno non saranno presenti solo i classici banchi di degustazione nell’anteprima inaugurale di sabato 21 ma, domenica 22 il Museo Santa Caterina diverrà la location per un’occasione di confronto con i produttori di vino. Lunedì 23 ottobre, invece, presso il Borgo Malanotte a Tezze di Vazzola, nel nuovo contesto dato dal Concorso, si terrà una masterclass sul Malanotte del Piave Docg, un tour dal titolo “Le bellussere, le Grave del Piave” e il “Concorso miglior sommelier del Raboso 2023”. “Siamo molto contenti di partecipare a questa kermesse di tre giorni che coinvolgerà alcuni degli spazi più belli della città di Treviso e della zona del Piave” ha dichiarato il presidente del Consorzio Vini Venezia, Giorgio Piazza, sottolineando che “il polo museale di Santa Caterina, La Loggia dei Cavalieri, Ca’ dei Carraresi e il Borgo Malanotte si presteranno a diventare le location per le masterclass, gli approfondimenti e wine tasting. Una grande occasione quindi per conoscere il vino Raboso in tutte le sue sfumature, circondati dalla bellezza delle testimonianze storiche e artistiche del territorio di appartenenza”.
Vino, oltre 1.600 professionisti a “Wine Cube” di Partesa a MilanoMilano, 17 ott. (askanews) – Sono stati più di 1.600 i professionisti del fuoricasa che hanno partecipato alla terza edizione di “Wine Cube-A Great Experience”, la due giorni organizzata da Partesa che si è da poco conclusa a Milano. I visitatori hanno potuto assaggiare 486 vini delle 71 Cantine provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti, e si sono confrontati con gli esperti e i wine specialist della società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca del Gruppo Heineken Italia.
Andate sold-out tutte le dodici masterclass (sei organizzate nel corso di “Wine Cube” e sei durante la “Milano Wine Week”) guidate da grandi nomi del vino italiano e internazionale, che hanno attirato 400 partecipanti. Questa terza edizione della manifestazione ha coinciso con i 25 anni del progetto “Partesa for Wine”.
Vendemmia, Cantina Valle Isarco: quantità stabile con uva perfettaMilano, 17 ott. (askanews) – Si è appena conclusa la vendemmia in Valle Isarco, che in media si svolge dieci giorni dopo le altre zone dell’Alto Adige, a causa delle condizioni climatiche, della varietà del terroir e dall’altitudine dei vigneti, che va dai cinquecento ai mille metri sul livello del mare. I 135 soci viticoltori di Cantina Valle Isarco, che coltivano in totale 150 ettari di vigneti, sono stati costretti ad un enorme incremento del lavoro tra le vigne, soprattutto a causa del clima umido determinato da precipitazioni straordinarie. Nonostante questo, l’annata 2023, secondo la più giovane Cantina sociale altoatesina, “darà grandi soddisfazioni nel bicchiere”.
“È stata un’annata molto difficile ma siamo soddisfatti: fino a tre settimane fa nutrivamo dei timori per gli aromi, poi il bel tempo, con le giornate calde e le notti fresche, ci ha tolto anche queste preoccupazioni” ha dichiarato il direttore generale della Cantina Valle Isarco, Armin Gratl, spiegando che “abbiamo raggiunto gli obiettivi di quantità che ci eravamo prefissati, stabili rispetto allo scorso anno per tutte le varietà, poco più di 14mila quintali”. “I forti attacchi di peronospora e oidio che hanno flagellato tutta l’Italia sono stati gestiti molto bene dai nostri soci, facilitati dall’estrema frammentazione delle proprietà, che in media si aggira attorno a un ettaro” ha proseguito Gratl, aggiugendo che “l’uva arrivata in Cantina era perfetta e sana, è stata fatta tanta selezione a mano, e la gradazione zuccherina in questa vendemmia è più bassa rispetto allo scorso anno, dove invece c’era un leggero eccesso: per noi è un aspetto positivo perché vogliamo fare vini beverini, quindi non troppo alcolici, ed eleganti”. Grandi soddisfazioni sono intanto arrivate dalla critica enologica. Il “Sylvaner Sabiona 2020” è stato insignito del titolo di “Miglior Sylvaner d’Italia” da Doctor Wine di Daniele Cernilli, mentre il “Kerner Aristos” a ricevuto per il terzo anno consecutivo i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso. i “5 Grappoli” di Bibenda Il Kerner e il Riesling della linea Aristos hanno ricevuto anche i “5 Grappoli” della guida Bibenda, e infine il “Gewürztraminer Aristos” si è aggiudicato la Corona dei Vini Buoni d’Italia. “I premi che negli ultimi anni siamo riusciti a ottenere sono stati confermati anche quest’anno e siamo molto contenti” ha affermato il dg, sottolineando che “le novità presentate quest’anno, ossia il nostro Metodo Classico ‘Aristos Zero’, 100% Sylvaner, la nostra cuvée ‘Adamantis’, e il ‘Pinot Nero Aristos’ uscito a fine 2022 non sono stati ancora inviati alle guide: vedremo il prossimo anno come saranno valutati, abbiamo buone aspettative”.
“Siamo una realtà composta da oltre 130 famiglie che abitano tutte in Valle Isarco, tra Bolzano e Bressanone, e che coltivano le loro vigne in famiglia, senza dipendenti” ha ricordato Gratl, spiegando che “ogni famiglia possiede un proprio maso circondato in media da circa un ettaro di vigna”. “Possiamo parlare di viticoltura eroica perché i terreni sono molto ripidi, con una pendenza che arriva fino al 60%” ha continuato, concludendo “per questo il 90% delle vigne sono terrazzate, altrimenti sarebbe impossibile lavorarci”.
Vino, eWibe: continua la corsa dei fine wines in Italia, +4,7%Milano, 17 ott. (askanews) – Da gennaio a settembre 2023 si confermano le ottime performance dei fine wines in Italia (+4,7%), mentre la Francia continua ad evidenziare una lieve flessione (-1,5%), trend che appare comunque in rallentamento. È quanto risulta dall’analisi di mercato condotta dall’Osservatorio di eWibe, live market dei vini pregiati, che fotografa le principali tendenze in atto sul mercato dei vini da investimento.
Sempre secondo quanto riferito dalla società, a trainare il mercato italiano sono ancora una volta la Toscana (+5,1%) e il Piemonte (+3,3%), che già nella prima parte dell’anno avevano registrato solide performance, mentre il leggero rallentamento della Francia è nuovamente riconducibile alla flessione fisiologica delle regioni Bordeaux (-1,2%), Burgundy (-2,2%) e Champagne (-0,8%). Alla luce dell’andamento di Italia e Francia, che hanno un peso preponderante nel settore, l’indice complessivo di mercato eWibe Fine Wines “mostra una performance positiva da inizio anno (+0,6%), sebbene con alcune fluttuazioni su base mensile e trimestrale”.
L’analisi di mercato condotta dall’Osservatorio eWibe nel trimestre luglio-settembre 2023 “rivela un costante, seppur moderato, trend al rialzo nel settore dei vini di alta qualità”. Infatti, l’Italia segna un +1,6% con Toscana capofila a +1,7%, seguita dal Piemonte a +1%. La Francia registra invece un -0,5%, con Bordeaux (-0,4%) e Burgundy (-1,8%) ancora sottotono, ma con lo Champagne in costante ripresa (+0,7%). Per quanto riguarda le etichette con le migliori performance registrate sul live market nei primi nove mesi del 2023, le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sono state “Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009” (+65%), “Brunello Riserva di Poggio di Sotto 2013” (+34%), “Le Pergole Torte di Montevertine 2011” (+30,8%). Le bottiglie che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite risultano essere il “Tignanello 2019”, “Bolgheri Sassicaia 2019” e “Bolgheri Sassicaia 2020”. Infine la bottiglia dal valore più alto transata è stata una cassa di “Chateau Lafite Rothschild 2016” a 5.400 euro.
Vino, “Hostaria Verona” chiude con oltre 26mila calici degustatiMilano, 16 ott. (askanews) – La nona edizione di “Hostaria Verona”, la più grande festa del vino e della vendemmia della città scaligera è da record: dal 13 al 15 ottobre, la manifestazione ha registrato il pienone combinando cultura enogastronomica, cibo della tradizione, arte, ecologia e solidarietà. Oltre 26mila calici distribuiti per un totale di 200mila degustazioni (token), quaranta gli eventi tra spettacoli, concerti e incontri ad ingresso libero, migliaia condivisioni e tag sui social dell’evento.
Il volo sull’Italia tra tesori enologici con sei Consorzi e Cantine da diverse parti d’Italia, la speciale toponomastica di vie e piazze del centro storico, la Foresteria nei giardini di piazza Indipendenza, i laboratori del Monte Veronese Village, la cittadella Slow Food e i vari eventi hanno conquistato il pubblico. Pubblico in buona parte composto da stranieri, attratti dalla possibilità di assaggiare nel magnifico centro storico veronese importanti referenze enologiche e di vivere la città da “winelover. Oltre i classici “token”, la curiosità ha spinto i partecipanti ad usufruire delle degustazioni extra, le “chicche”, segnalate da colorati corner di palloncini. Tra questi il gin di Hostaria, le degustazioni di vini presentati dai produttori di Soave, l’enoteca del Lago di Garda, e ancora viaggi nei profumi dei vini dei Consorzi di Custoza, Bardolino e Garda. “Hostaria” si è distinta anche come agorà della cultura con incontri e spettacoli. Il premio nazionale “Paiasso” è stato assegnato a Sara Simeoni, una delle più grandi atlete di ogni tempo, e nel segno dello sport anche la “Dedica del Festival” per l’allenatore dei campioni Alberto Castagnetti, ricordato dalla figlia Veronica e dalla pluricampionessa Federica Pellegrini accompagnata dal marito, Matteo Giunta. Grande affluenza anche per il critico e raccontatore d’arte Carlo Vanoni e per l’incontro tra il Vescovo di Verona, Domenico Pompili, e il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, su “L’insensata guerra alla nostra Casa comune”.
Il progetto sociale 2023 di “Hostaria” è stato promosso dall’azienda Salumi Coati a sostegno della onlus “Continuando a crescere” che si occupa delle esigenze sociali di bambini e ragazzi con disabilità in particolare nello spettro autistico. Tutto esaurito il laboratorio “Impastiamoci” con il pizzaiolo Renato Bosco e pubblico in visibilio per il trio dei Terconauti in “Una storia di autismo normale”. I fondi raccolti durante la tre giorni verranno devoluti alla onlus per un progetto che verrà svelato sul ‘campo’. La cerimonia di consegna dell’assegno sarà il prossimo passo di Hostaria verso l’anniversario numero dieci.
Vino, si è chiusa la sesta “Milano Wine Week”: oltre 300 eventiMilano, 16 ott. (askanews) – Si è chiusa la sesta edizione della “Milano Wine Week”, l’evento dedicato alla promozione, alla narrazione e all’esperienza legate al vino: nove giorni rivolti ad appassionati, opinion leader e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo che, durante la settimana, hanno potuto partecipare a oltre 300 eventi, tra degustazioni, conferenze, seminari, presentazioni ed esperienze innovative pensate per coinvolgere tutte le fasce di pubblico, tra cui le nuove generazioni.
“Chiudiamo un’edizione estremamente positiva, tutti i format, sia quelli più consolidati che le novità, hanno registrato un grandissimo consenso da parte di operatori e pubblico” ha commentato il presidente di MWW Group, Federico Gordini, sottolineando che “il dato più interessante è relativo al target di frequentazione della manifestazione, sia per gli operatori che per i consumatori la fascia prevalente è quella dai 25 ai 40 anni: si tratta degli operatori e dei consumatori del presente e dei prossimi decenni, giovani che parlano ai giovani”. Ringrazio il main sponsor Carrefour, il Masaf e Ice, oltre alle aziende, ai consorzi e ai partner, Gordini ha annunciato che “stiamo già costruendo la Settima Edizione di Milano Wine Week per la quale l’appuntamento è dal 5 al 13 ottobre 2024”. Tra gli eventi più significativi di questa edizione, spicca la terza edizione degli “MWW Awards” a Palazzo Castiglioni, con il “Premio Carte Vini” e il “Premio Wine Retail”, e “Wine Icons”, che ha puntato i riflettori sui marchi vitivinicoli di eccellenza selezionati da MWW e Carrefour Italia. Novità assoluta è stata invece la “Wine List”, la prima guida che raccoglie le 550 migliori etichette di vino al mondo, accuratamente selezionate da oltre 50 tra i migliori sommelier italiani.
”Fiera dei vini”: a Piacenza vino, cultura, arte e piante perduteMilano, 15 ott. (askanews) – Il programma della nuova “Fiera dei vini”, la mostra mercato in calendario da sabato 18 a lunedì 20 novembre 2023 a Piacenza Expo, si arricchisce di diverse attività collaterali. I visitatori, oltre a scoprire nuove realtà enoiche, approfondire temi diversi attraverso le masterclass e acquistare direttamente le etichette in degustazione, potranno infatti godere di uno sguardo a tutto tondo sul vino, con approfondimenti legati al mondo dell’arte, della cultura e delle colture.
Nel padiglione principale della fiera andrà infatti in scena “Filari di libri”, uno spazio dedicato alle presentazioni di volumi che parlano di vino, con slot di 30 minuti a disposizione di editori e scrittori. Nel corner dedicato al podcast della Fiera, saranno invece condotte interviste live ai protagonisti di una nuova Italia del vino: storie di vendemmie, coraggio e innovazione, che verranno poi rilanciate sul sito della manifestazione. Nell’angolo “Cantine d’artista” verranno esposte opere d’arte classiche e contemporanee con soggetti, visioni e temi legati alla magia del vino, e infine nell’emporio “Fuori Vigna” sarà possibile scoprire e acquistare “piante antiche che raccontano il territorio italiano”. Spazi personalizzati saranno messi a disposizione delle associazioni di sommellerie, che potranno presentare le attività formative e le novità 2024 a coloro che desiderano coltivare la propria passione per il vino. I visitatori potranno infine partecipare a “Messaggi in bottiglia: tre aggettivi per il tuo vino”. Compilando una scheda che sarà inserita in una botte collocata all’uscita della fiera sarà possibile descrivere il proprio vino preferito. Le tre parole più ricorrenti verranno scelte per formare il claim della prossima edizione dell’evento.
Esce “Sagre d’Italia”, libro che celebra riti, cibi e comunitàMilano, 15 ott. (askanews) – Disponibile online e in tutte le librerie dal prossimo 18 ottobre, “Sagre d’Italia” è il nuovo volume di Slow Food Editore interamente dedicato a quella ritualità tutta italiana che celebra le comunità e il cibo. Diciotto reportage illustrati, 900 segnalazioni e 50 ricette, raccolti in 368 pagine dai fotografi e designer Donatella Alquati e Giorgio Mininno, raccontano le sagre italiane nella loro molteplice unicità, collezionando di regione in regione quei momenti nevralgici per le collettività dei borghi, ma anche nella loro essenza archetipica, in una sorta di racconto unitario di un’Italia che, pur attraverso le narrazioni classiche, si dischiude in una nuova luce lontana dall’idea stereotipata della dolce vita.
La ricerca degli autori parte nel 2018 con una ricerca approfondita su tutto il territorio italiano e una conseguente mappatura di questi eventi, raggiunti di stagione in stagione lungo un viaggio percorso su tutta la costa adriatica, arrivando al Sud e tornando a Nord battendo la costa tirrenica: ecco quindi che il racconto della sagra dell’asparago di Santena, in Piemonte, si illumina di colori e folklore del tutto diversi da quelli della sagra dell’asparago rosa di Mezzago, in Lombardia; Recco diventa una sosta obbligatoria per la celebrazione della sua focaccia tipica e Zapponeta, in Puglia, si inonda dei sapori del mare con la sagra del pesce. “Sagre d’Italia” è un racconto fotografico di paesaggi, persone, prodotti e grafica vernacolare, ma è anche una proposta di viaggio alternativo (così come battuto dagli stessi autori) per gli appassionati di cultura gastronomica che scelgono le proprie mete in base ai piatti da assaggiare, ai prodotti disponibili (e quindi celebrati) in strettissime finestre stagionali. Oltre a perdersi tra le suggestive immagini dei reportage e portare a casa un po’ del sapore delle sagre con le ricette illustrate, il lettore potrà costruire il proprio itinerario sulle infinite attrazioni e occasioni culinarie dell’Italia grazie alla preziosissima mappatura di più di 900 sagre, suddivise per regione e per mese dell’anno.
Vino, nuove etichette artistiche per l’”Arte” di Domenico Quirico
Milano, 15 ott. (askanews) – L’”Arte Langhe Rosso Doc” della celebre Cantina di Monforte d’Alba (Cuneo), Domenico Clerico, torna con una nuova edizione limitata di etichette artistiche ed uniche realizzate da due studentesse classe 1998 dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, vincitrici della seconda edizione del “Premio Domenico Clerico”. La genovese Francesca Bellino e la torinese Melissa Trusolino hanno firmato dieci diverse etichette, cinque ciascuna, tra cui è possibile scegliere sul sito dell’azienda per personalizzare la bottiglia da tre litri di “Arte Langhe Rosso Doc 2020”, prodotto in soli 200 esemplari ed esclusivamente su prenotazione.
Il cliente può scegliere non solo l’etichetta artistica preferita, ma ogni singolo dettaglio della propria bottiglia, come il colore della ceralacca o la dedica da inserire sul retro dell’etichetta. L’opera più selezionata di ciascuna artista verrà esposta negli spazi della cantina. “Siamo felici di aver intrapreso un percorso di supporto al talento giovanile” ha spiegato Giuliana Viberti Clerico, aggiungendo che si tratta di “un progetto che speriamo possa contribuire alla realizzazione dei propri sogni per le due studentesse vincitrici che con la loro creatività sono riuscite a creare opere originali per il nostro vino più ‘artistico’: nuove visioni del vino come quelle che Domenico ha sempre avuto, da innovatore quale era, nella sua vita in vigna”. “Questo premio rappresenta per i nostri studenti un’occasione di formazione e crescita al di fuori dalle aule della scuola” ha commentato la presidente dell’Accademia, Paola Gribaudo, , evidenziando che “le opere selezionate sono un perfetto esempio di come la creatività delle nuove generazioni possa convivere con un prodotto di grande qualità come il vino della cantina Domenico Clerico”.
”Paestum Wine Fest” sarà dal 23 al 25 marzo 2024 a Capaccio PaestumMilano, 15 ott. (askanews) – La tredicesima edizione della “Paestum Wine Fest” si terrà dal 23 al 25 marzo 2024 a Capaccio Paestum (Salerno). L’annuncio è stato fatto durante un incontro che si è tenuto a Casa Masaf nel corso della “Milano Wine Week” (MWW).
Location della tre giorni della kermesse campana dedicata al vino è “Next”, l’ex tabacchificio di ottomila metri quadrati di Borgo Cafasso, tra le maggiori espressioni dell’archeologia industriale della Piana del Sele. La manifestazione ideata da Angelo Zarra, avrà la direzione artistica di Alessandro Rossi, che ha dichiarato che è “un grande onore poter attivare una collaborazione trasversale con la Milano Wine Week: la strada del futuro del vino è lastricata di sinergie, scambi culturali e collaborazione”.