Consorzio vini Etna Doc: situazione peronospora sotto controlloMilano, 27 lug. (askanews) – “L’andamento meteorologico in tutti e quattro i versanti è stato abbastanza regolare sino al mese di giugno quando, come un po’ in tutta Italia, abbiamo registrato abbondanti piogge che hanno comportato una difficile gestione per il controllo della peronospora, malattia non molto frequente alle nostre latitudini. La peronospora fortunatamente si è diffusa a macchia di leopardo e non ha interessato tutta l’area della Doc. A livello generale, è molto probabile che non ci siano gravi rischi ma l’allerta è elevata e il monitoraggio è continuo”. Lo ha spiegato il direttore del Consorzio Vini Etna Doc, Maurizio Lunetta in merito allo stato fitosanitario delle uve alle pendici dell’Etna.
Vino, Consorzio Prosecco Doc tra gli sponsor di “Milano-Cortina 2026″Milano, 25 lug. (askanews) – Il Consorzio Tutela del Prosecco Doc è “Official Sparkling Wine Sponsor” della Fondazione Milano-Cortina 2026. La partnership è stata annunciata con un evento privato nella sede della Fondazione, alla presenza del presidente Giovanni Malagò e dell’Ad Andrea Varnier. Lo ha annunciato in una nota lo stesso Consorzio di tutela, spiegando di aver scelto di abbracciare i Giochi olimpici e paralimpici invernali “con il desiderio di consolidare la promozione di uno dei prodotti enologici italiani più amati e consumati a livello internazionale”.
“È un grande piacere per noi affiancare il Comitato organizzatore dei Giochi in questa fantastica quanto ambiziosa avventura” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Stefano Zanette, aggiungendo che “da tempo il Prosecco investe importanti risorse a favore del mondo dello sport e della cultura: quale migliore occasione quindi di questi Giochi per condividere quei valori che, a partire dallo sport, diventano stile di vita e, sedimentandosi, cultura”. “Con la firma del contratto con il Consorzio di Tutela del Prosecco Docsi allarga ulteriormente la squadra degli sponsor che hanno deciso di affiancare la Fondazione Milano Cortina 2026 nella ‘Road to the Games’” ha affermato il presidente del Comitato organizzatore di Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, parlando di “una realtà leader che contribuisce attivamente a raccontare al mondo l’eccellenza del nostro Paese. Il Consorzio Prosecco Doc – ha concluso – è sinonimo di garanzia e stile che racconta una storia di successi e grandi passioni e, proprio come la squadra di Milano Cortina 2026, combina classe, eleganza e personalità con un’armonica morbidezza”.
“Considerata la portata internazionale dei Giochi ed essendo il Prosecco Doc la Denominazione enologica Italiana più bevuta al mondo – ha detto il Dg del Consorzio, Luca Giavi – non potevamo non essere l”Official Sparkling Wine Sponsor’ di questo grande evento che ci auguriamo possa rappresentare un’occasione per rendere ancor più evidente il legame tra il Prosecco e il territorio di produzione, vera ragione del successo internazionale delle nostre produzioni”.
Vino, Edoardo Freddi International chiude I semestre 2023 con +7%Milano, 25 lug. (askanews) – Edoardo Freddi International archivia la prima metà del 2023 con un +7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Raggiunto l’obiettivo di chiudere il 2022 con 80 milioni di euro di fatturato gestito, la prima realtà italiana di export management del settore vinicolo, continua la propria espansione e il consolidamento dei mercati focus, tra cui Usa, Germania, Svizzera, Canada, Danimarca e UK, che, per questi primi sei mesi del 2023, si sono dimostrati i Paesi più performanti con un incremento a valore che varia dal +3% (Usa) al +46% (Danimarca).
Lo ha reso noto la stessa azienda, spiegando di registrare numeri positivi anche per la crescita a volume delle bottiglie commercializzate che tocca il +2% rispetto al primo semestre 2022. I vini più richiesti sono, a seconda del mercato, Chardonnay, Pinot Grigio, Bolgheri Rosso, Lugana, Lagrein, Gavi e Montepulciano. Ad esempio, se lo scorso Natale negli Stati Uniti la vendita dell’Amarone era stata un successo, ora è il momento del Pinot Grigio, del Montepulciano e del Vermentino. La Germania predilige soprattutto il Lugana, il Sauvignon e l’Amarone, mentre la Danimarca il Ripasso, l’Aglianico e il Primitivo di Manduria. Per i per i prossimi sei mesi, Edoardo Freddi ha come obiettivi rima di tutto l’aumento della propria quota di mercato in Asia(in particolare in Cina, Sud Corea, Giappone e Vietnam) e in Centro e Sud America. A seguire, lo sviluppo del mercato dei vini dealcolati e kosher: per quanto riguarda i primi, l’obiettivo è quello di esportare 100mila bottiglie con un focus su USA, Canada e Russia. “La domanda di questa categoria di vino è in crescita in diverse regioni del mondo” conferma Edoardo Freddi, spiegando che “una tendenza interessante è l’innovazione dei profili gustativi dei vini analcolici: i produttori stanno sperimentando diverse varietà di uve, tecniche di fermentazione e processi di invecchiamento per creare vini con sapori diversi e interessanti. Inoltre – precisa – con la crescente attenzione alla sostenibilità e alla coscienza ambientale, nel settore dei vini a bassa gradazione alcolica si registra una tendenza verso metodi di produzione sostenibili e biologici”.
Per il mercato dei vini kosher, i Paesi di riferimento rimangono USA (40%), Israele (28%), Canada (11%), UK (9%), Francia (4%) e Germania (3%) con uno sguardo verso i Paesi dell’Est come Ungheria, Russia e Polonia. Secondo i dati raccolti, l’azienda prospetta una crescita del +15% a valore e di +10% a volume. “Grazie al loro processo di produzione unico e all’adesione a rigorosi standard, i vini kosher stanno vivendo un’impennata di popolarità e stanno ottenendo un maggiore riconoscimento in tutto il mondo” racconta Freddi, evidenziando come sia “evidente che questi vini abbiano superato il loro significato religioso e siano diventati una scelta convincente per gli appassionati che cercano qualità, sapore e un legame con le tradizioni vinicole secolari. Nel giro di 3 anni mi piacerebbe arrivare ad esportare circa un milione di bottiglie”. In attesa di annunciare l’ingresso di alcune Cantine note per la produzione di “fine wines”, una nuova realtà si è aggiunta in portfolio dell’azienda. Si tratta di Corte Quaiara, un’azienda vitivinicola con 13 ettari di vigneti a San Giorgio in Salici nell’entroterra veronese del Lago di Garda.
Vino, Frescobaldi (Uiv): peronospora non è rimedio a problema giacenzeMilano, 25 lug. (askanews) – “La peronospora non può essere il rimedio al problema delle giacenze, per il semplice fatto che una malattia non può risolvere una debolezza del sistema. Se quest’anno, e sottolineo se, dovessimo avere una produzione inferiore ai soliti 50 milioni di ettolitri sarà per effetto di un parassita che colpisce in modo lineare, sia le vigne buone che quelle meno buone. Il problema della sovrapproduzione è invece un aspetto che le politiche di settore dovrebbero affrontare con maggiore determinazione: a nostro avviso le vendemmie da 50 milioni di ettolitri sono oggi qualcosa di anacronistico per un Paese leader che dovrebbe concentrare la propria azione su obiettivi di crescita non volumica ma di posizionamento verso l’alto”. Lo ha dichiarato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando i primi dati della ricognizione attivata dall’Osservatorio vendemmiale di Assoenologi, Ismea e Uiv, da cui emerge il rischio di un calo della raccolta delle uve fino al 40% a causa della peronospora.
“La convinzione di Uiv è che, per controbilanciare un trend, che a fine luglio ci porterà probabilmente ad avere il maggior carico di stock in cantina degli ultimi 10 anni, serva una maggior razionalizzazione dell’offerta, basata su tassi consoni di vino rivendicato/imbottigliato, regole più stringenti su riclassificazioni e declassamenti, specializzazione dei distretti per vocazionalità” ha spiegato Frescobaldi, sottolineando che “oggi non ci si può più permettere di produrre vini senza nome e cognome, quelli generici, e di avere un terzo delle Dop-Igp che imbottiglia meno del 40% del proprio potenziale. Una complessità del sistema – ha concluso – che necessita di scelte radicali anche in chiave promozione, con il potenziamento delle azioni atte a valutare la reale efficacia delle attività svolte all’estero”.
Vino, a causa della peronospora rischio calo vendemmia fino al 40%Milano, 25 lug. (askanews) – “Le abbondanti e continue piogge che hanno caratterizzato la primavera e l’inizio estate, sono state causa di malattie patogene in vigna, a iniziare dalla peronospora, e in alcune zone dell’Italia, in particolare del Centro-Sud, anche se pur circoscritto ad alcune zone si annuncia un calo della produzione con punte del 40-50%, in alcuni casi addirittura del 60%”. Lo ha dichiarato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella commentando la ricognizione attivata dall’Osservatorio vendemmiale di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv).
Il fenomeno patogeno sta interessando in particolare le aree della Dorsale adriatica, a partire da Abruzzo e Molise, con perdite fino al 40%, ma anche molti areali di Marche, Basilicata e Puglia per cui si prevedono con cali previsti nell’ordine del 25-30%. L’osservatorio evidenzia quanto sia difficile anche la situazione in Umbria, Lazio e Sicilia e, in parte, in Toscana. In generale, emerge grande sofferenza per il vigneto biologico, che rappresenta quasi il 20% dei filari italiani, che risulta in diverse aree in gran parte compromesso. Poco attaccate le altre aree. La presentazione delle previsioni vendemmiali dell’Osservatorio è in programma il 12 settembre a Roma. “La pioggia pomeridiana, l’umidità della notte e il sole della mattina sono state purtroppo le condizioni climatiche perfette per far sviluppare la peronospora che ha attaccato tutti i vigneti e in particolare le varietà più sensibili” ha spiegato Cotarella, aggiungendo che “però i danni possono essere comunque limitati da un punto di vista qualitativo con una attenta conduzione scientifica del vigneto”. “Adesso dobbiamo ancor più ricorrere alla viticoltura di precisione per salvare i grappoli sani, perché non ci resta che adattarci a questo clima pazzo che cambia di anno in anno, ricercando nuovi sistemi scientifici che ci permettano di governare i cambiamenti climatici” ha proseguito il celebre enologo, sottolineando che “resto convinto, comunque, che anche in una stagione così complicata, avremo sì una quantità di prodotto ridotta, ma il lavoro degli enologi, scientifico, professionale e passionale garantirà vini di alta qualità”.
Vino, i 90 anni di Tedeschi: da pioniere a patriarca della ValpolicellaMilano, 25 lug. (askanews) – Oggi, 25 luglio, compie 90 anni Lorenzo Tedeschi, il celebre vignaiolo della Valpolicella che ha contribuito a diffondere nel mondo la fama dell’Amarone, grazie innanzitutto al suo impegno per la qualità iniziato già negli anni Sessanta. Un compleanno importante, che i suoi tre figli, Antonietta, Sabrina e Riccardo, subentrati negli anni Duemila alla guida della Cantina di Pedemonte di Valpolicella (Verona), vogliono celebrare ricordando il ruolo del padre nella moderna enologia italiana.
Tra i tanti aneddoti, raccontano che nel 1964, è stato suo uno dei primi cru in Valpolicella, nato dall’osservazione delle peculiari caratteristiche del vigneto Monte Olmi e dalla decisione di vinificarne separatamente le uve scrivendone il nome in etichetta. Sua, negli anni Settanta, anche la decisione di mantenere in etichetta il nome Valpolicella che, per motivi commerciali, gli era stato chiesto di togliere. Pioniere illuminato, Tedeschi ha condiviso una bella amicizia professionale con Luigi Veronelli che nel 1987 lo inserì nella collana “I Vignaioli Storici” descrivendolo così: “Renzo in quell’intelligente equilibrio fra contemporaneo e la sua storia…”.
“Siamo convinti che ogni nostro vino debba essere considerato come un figlio della nostra terra e della nostra storia” ha detto Lorenzo Tedeschi, sottolineando che “l’autenticità dei vini della nostra Cantina nasce da 400 anni di viva passione e di attenta ricerca”.
La Milano Wine Week torna ad animare la città dal 7 al 15 ottobreMilano, 25 lug. (askanews) – Anche quest’anno la Milano Wine Week tornerà ad animare il capoluogo lombardo dal 7 al 15 ottobre. La marcia di avvicinamento all’evento parte ufficialmente con l’apertura delle iscrizioni per la terza edizione degli “MWW Awards”, dedicati ai professionisti della ristorazione e del mondo retail. Il 9 ottobre saranno infatti assegnati il “Premio Carta Vini Italia” e il “Premio Wine Retail”, dedicati alle migliori selezioni vinicole rispettivamente del settore della ristorazione e dei rivenditori al dettaglio, dalle enoteche alla grande distribuzione.
A valutare le candidature per l’attribuzione dei riconoscimenti, sotto il coordinamento di Irene Forni, sarà una giuria presieduta da Andrea Grignaffini e composta dalle figure chiave della critica enogastronomica italiana. “Un’occasione di incontro e confronto – sottolineano gli organizzatori – ma anche di valorizzazione dell’attività di diffusione della cultura vinicola e di promozione del patrimonio enologico italiano”. Anche quest’anno sono previsti dei premi speciali: la domanda di iscrizione è gratuita e deve essere inoltrata entro e non oltre il 3 settembre sul sito della manifestazione. “Milano Wine Week mira a essere un’occasione di business efficace per gli operatori del settore che, oltre al programma dedicato ai consumer, possono trovare un palinsesto di appuntamenti rivolti esclusivamente a loro” sottolineano gli organizzatori, ricordando il capoluogo lombarda può contare su “11 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, 5.800 ristoranti (di cui 17 stellati), 4.800 bar, 2.000 hotel e due milioni di addetti al settore della ristorazione”. Il programma prevede dalle masterclass guidate ad un incontro attorno al tavolo con i più rinomati produttori, da un concerto a lume di candela degustando vino, fino a un tour di Milano a bordo di un “doubledecker-bistrò bus” o sulla “wine boat” lungo i Navigli.
Due gli “head-quarters” della settimana del vino, che accoglieranno gli appuntamenti collettivi e saranno il punto di riferimento per i diversi pubblici coinvolti. L’”Enoteca MWW”, in pieno centro, dove troveranno spazio banchi d’assaggio e postazioni presidiate dagli stessi produttori, e il quartier generale per il pubblico trade che sarà, ancora una volta, Palazzo Bovara in corso Venezia 51. Qui, l’8 ottobre, si terrà “Wine List”: “Partiremo da una selezione dei migliori 100 sommelier italiani – ha spiegato il presidente di MWW Group, Federico Gordini – e a ognuno di loro verrà chiesto di selezionare 10 vini dalle loro carte, scelti in base a delle macro categorie”. Questi mille vini verranno raccontati in una una sorta di guida disponibile per tutti in formato digitale, e che sarà inserita “negli hotel e ristoranti più importanti”.
Spirits, il 10 e 11 settembre a Milano torna “theGINday”Milano, 25 lug. (askanews) – Domenica 10 e lunedì 11 settembre torna al SuperStudio Più di via Tortona 27 a Milano “theGINday”, l’evento italiano dedicato al mondo del Gin giunto alla sua undicesima edizione. A guidare la squadra organizzativa di questa due giorni (il primo evento italiano B2B sul Gin) c’è sempre Luca Pirola, ideatore del format e fondatore di Bartender.it.
Appuntamento annuale che permette a storici e nuovi produttori di far conoscere il proprio distillato e le botaniche che lo rendono così speciale, decantandone le caratteristiche prima di procedere con la degustazione, “theGINday” ospita anche tutto ciò che gira intono al mondo cocktail, da chi produce ghiaccio a chi propone fiori e frutta essiccati, dagli importatori ai distributori. Se negli stand sarà possibile degustare il gin solo in purezza, nei tre bar tematici, Gin Tonic Bar, Martini Bar e Negroni Bar, verranno invece serviti i drink più iconici, con ricette e tecniche svelate da barman professionisti, utilizzando i vari brand presenti nella manifestazione. Per la prima volta, quest’anno “theGINday” istituisce i “Gin awards”. Una giuria di 50 esperti tra professionisti del settore beverage (bartender, sommelier, produttori, degustatori e giornalisti qualificati) assaggiando vari gin italiani ed esteri alla cieca, decreteranno i vincitori tra quattro categorie: “Best Italian Gin”, “Best International Gin”, “Best Idea/Concept” (dedicata al servizio del gin) e “Best Packaging”.
Inoltre, verranno lanciati due sondaggi che coinvolgeranno il pubblico presente: la domenica i visitatori appassionati saranno chiamati a decretare il Gin più amato conferendo il “Premio lovers”. Lunedì, invece, saranno i professionisti a votare i cinque gin che non possono mancare in bottiglieria con il premio “Best Bartender Selection” ma anche il miglior gin da Gin Tonic. “Best G&T Gin”, il miglior gin da Martini Cocktail “Best Martini Cocktail Gin” e il miglior gin da Negroni, “Best Negroni Gin”. La premiazione avverrà al termine dei due giorni. Nella “Bottega Liquori&Spiriti” sarà possibile acquistare le etichette (e non solo) dei produttori partecipanti, dando così un’opportunità anche a quelle aziende che ad oggi hanno una reta di distribuzione meno ampia e quindi al grande pubblico di portarsi a casa le novità del momento. A rendere i due giorni un’occasione di intrattenimento e convivialità, ci saranno delle zone allestite per il “Brunch & merenda” con live jazz, l’”Aperitvo” con djset, oltre a degli spazi dedicati a corsi e masterclass per “gin lovers”.
Infine, anche quest’anno non mancherà la “theGINweek”, il “Fuori Salone” dedicato al Gin che alla sua quarta edizione (dal 7 all’11 settembre) coinvolgerà diversi locali della “movida” milanese anticipando e accompagnando l’evento.
Vino, Marchesi Frescobaldi acquisisce Domaine Roy et fils in OregonMilano, 25 lug. (askanews) – La storica Cantina toscana Marchesi Frescobaldi ha annunciato di aver firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Domaine Roy & fils, che si trova nel cuore della Willamette Valley in Oregon, Stati Uniti. Lo ha annunciato la stessa Cantina italiana, spiegando che la transazione sarà ufficialmente chiusa entro il mese di luglio.
“A questo punto della nostra espansione abbiamo colto l’opportunità di acquisire la stupenda tenuta Domaine Roy & fils nell’Oregon, una delle migliori regioni al mondo per la coltivazione del Pinot Nero: diventare parte di questa comunità è un sogno che diventa realtà” ha dichiarato Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi, aggiungendo “vorrei ringraziare a nome della famiglia Frescobaldi Marc-Andre’ Roy per averci offerto questa opportunità in Oregon per fare quello che sappiamo fare meglio: coltivare bellissimi vigneti, produrre vini e offrire ai nostri clienti prodotti iconici”. Domaine Roy & fils è stata fondata nel 2012 da Marc-Andre’ Roy con l’enologo Jared Etzel, che hanno continuato il lavoro dei loro padri che diedero vita alla Cantina Beaux Freres nel 1991. Marc-Andre Roy resterà in Domaine Roy & fils come membro del Consiglio di amministrazione e come azionista di minoranza. La Tenuta si sviluppa oggi su circa 40 acri (circa 16 ettari), 35 dei quali coltivati a Pinot Noir e i restanti 5 a Chardonnay che forniscono l’uva necessaria per l’intera produzione. Le aree vitate sono due e sono coltivati a biologico e non necessitano di irrigazione di soccorso: il vigneto “Iron Filbert” localizzato a 45 minuti a Sud-Ovest di Portland, vicino alla piccola cittadina di Dundee nella denominazione Dundee Hills AVA, e “Quartz Acorn” a 25 minuti a Est della Cantina, nella denominazione Yamhill-Carlton AVA, vicino alla cantina Louis Jadot’s Resonance e alla cantina Gran Moraine della famiglia Jackson. La Tenuta Domaine Roy & fils si sviluppa su due piani ed è stata completata nel 2015 dalla Waterleaf Architecture. La Cantina sfrutta il raffreddamento del terreno e la naturale circolazione dell’aria.
“Siamo onorati ed entusiasti di accogliere la famiglia Frescobaldi come nuovi proprietari della Domaine Roy & fils” ha affermato il co-fondatore e presidente di Domaine Roy & fils, Marc-André Roy, sottolineando che “la loro storia nel mondo del vino e il loro impegno all’eccellenza sono perfettamente allineati alla nostra visione e ai nostri valori: questa partnership manterrà ed eleverà ancora di più il prestigio di Domaine Roy & fils”.
Spirits, da Masaf regolamento per costituzione Consorzi tutela IGMilano, 23 lug. (askanews) – Il Masaf ha adottato il regolamento per la costituzione dei Consorzi di tutela delle bevande spiritose. Il provvedimento, relativo alle indicazioni geografiche, individua sulla base di un disciplinare ad hoc le modalità di costituzione dei Consorzi, chiamati a fornire assistenza tecnica e a garantire collaborazione per la tutela della IG da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni. Il ministero precisa poi che il Consorzio, che opera nell’interesse e nei confronti di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo delle indicazioni, può agire in tutte le sedi giudiziarie e amministrative per la salvaguardia della IG e per la tutela degli interessi e dei diritti degli operatori.
“È dal 2016 che il settore aspettava questo provvedimento” ha spiegato il ministro Francesco Lollobrigida, sottolineando che con questo regolamento, dopo sette anni, gli operatori del comparto potranno procedere con la costituzione di Consorzi ad hoc per valorizzare questi prodotti di eccellenza e tutelare le IG”. Al ministro sono arrivati i ringraziamenti di Assodistil e Consorzio nazionale Grappa “per aver dato seguito all’impegno, preso in occasione di Vinitaly, di provvedere quanto prima alla firma del decreto, la cui importanza è fondamentale per la promozione e la tutela della grappa e dei distillati nel mondo”. “I distillatori di grappa sono felici per questo risultato che darà maggiore slancio al distillato di bandiera che merita la giusta visibilità sui mercati internazionali” ha dichiarato il presidente del Consorzio nazionale Grappa, Sebastiano Giovanni Caffo, aggiungendo che “il Consorzio è già pronto a raccogliere la sfida, rappresentando la maggior parte della produzione”.
“Questo non è un traguardo ma un importante punto di partenza indispensabile per costruire un nuovo percorso di successo” ha affermato il direttore di Assodistil, Sandro Cobror, spiegando che “fin dal 2016 la nostra associazione si è fatta portatrice dell’esigenza di dare ai Consorzi delle bevande spiritose le stesse funzioni assegnate ai Consorzi di Tutela dei vini e del settore agroalimentare”. “Siamo lieti – ha chiosato il presidente del Comitato Acquaviti di Assodistil, Casare Mazzetti – che l’attuale governo abbia dato attuazione a questo importante passo, e attendiamo di leggere il provvedimento per poter esprimere un giudizio più dettagliato”.