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Demeter al Vinitaly con uno stand con sei Cantine biodinamiche

Demeter al Vinitaly con uno stand con sei Cantine biodinamiche


Demeter al Vinitaly con uno stand con sei Cantine biodinamiche – askanews.it



Demeter al Vinitaly con uno stand con sei Cantine biodinamiche – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – Demeter Italia parteciperà alla 55esima edizione di Vinitaly che si svolgerà dal 2 al 5 aprile a Fieraverona, con uno stand collettivo che ospiterà sei aziende vinicole biodinamiche: Bio Cantina Orsogna (Chieti), Società Agricola Diotisalvi di Farra di Soligo (Treviso), Azienda Agricola Casale di Giglioli di Certaldo (Firenze), Terra di Briganti di Casalduni (Benevento), Maciot di Cocconato (Asti) e Fidora di Cona (Venezia). Le prime tre Cantine esporranno direttamente i loro vini mentre le altre saranno rappresentate con le loro etichette.

Inoltre, l’associazione che riunisce produttori, trasformatori e distributori di prodotti agricoli e alimentari biodinamici, ha organizzato per lunedì 3 aprile alle 15.30 il convegno dal titolo “Vino: il futuro è biodinamico” (Sala F dell’Organic Hall). All’evento, gratuito e aperto a giornalisti, operatori e pubblico, interverranno Federica Camerani dell’Azienda Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto (Verona), Patrick Uccelli, Vignaiolo ed enologo dell’Azienda Agricola Dornach di Salorno in provincia di Bolzano, Raffaele Fischetti, presidente per Bibenda della Fondazione italiana sommelier del Trentino-Alto Adige, Camillo Zulli, direttore tecnico Bio Cantina Orsogna ed Alberto Farinasso, coordinatore responsabile Velier Spa.

Spumante Il Grigio di Collavini festeggia 50anni con una nuova etichetta

Spumante Il Grigio di Collavini festeggia 50anni con una nuova etichetta


Spumante Il Grigio di Collavini festeggia 50anni con una nuova etichetta – askanews.it



Spumante Il Grigio di Collavini festeggia 50anni con una nuova etichetta – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – “Il Grigio” Spumante Brut della Cantina Collavini compie cinquant’anni e celebra l’importante traguardo con un restyling della storica etichetta. Lo ha annunciato la stessa azienda di Corno di Rosazzo (Udine), annunciando che la nuova bottiglia verrà presentata durante la 55esima edizione di Vinitaly, dove “il primo spumante friulano da uve pinot grigio e chardonnay creato con metodo Martinotti debuttò nel 1973”.

Nella grafica scelta traspare l’amore di Manlio Collavini per uno stile che si avvicina alle correnti artistiche del Liberty e dell’Art Nouveau. Il disegno è ispirato a un’immagine dell’illustratore inglese Aubrey Beardsley (contemporaneo di Oscar Wilde) trovata dallo stesso Collavini in un antico libro. Quella dei Collavini è una storia di famiglia che inizia più di un secolo fa: nel 1896 Eugenio Collavini inizia a commerciare vino alle nobili famiglie udinesi, per poi passare il testimone al figlio Giovanni, che guida l’azienda tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. La svolta avviene con l’ingresso di Manlio che, con lo sguardo rivolto al futuro, porta Collavini e i vini friulani alla ribalta sui mercati internazionali. Oggi l’azienda produce 1,5 milioni di bottiglie, esportandone circa il 50%. I mercati di riferimento esteri più importanti sono Canada, USA, Germania, Regno Unito, Thailandia e Giappone.

WineSeeSicily in tour arriva per la prima volta a Milano il 14-15 aprile

WineSeeSicily in tour arriva per la prima volta a Milano il 14-15 aprile


WineSeeSicily in tour arriva per la prima volta a Milano il 14-15 aprile – askanews.it



WineSeeSicily in tour arriva per la prima volta a Milano il 14-15 aprile – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – “WineSeeSicily in tour”, la rassegna organizzata da Wine Sicily e dalla start up italiana Vinhood, volta a valorizzare il patrimonio vitivinicolo ed enogastronomico siciliano, debutta per la prima volta a Milano il 14 e 15 aprile. Due giornate di degustazioni ed attività pensate per wine & food lovers (l’apertura al pubblico è prevista dalle 17 alle 23) ma anche focus e confronti tra operatori del settore vitivinicolo, tutte organizzate nello spazio C30 – OneDay Group, in viale Cassala 30. Ad oggi sono una trentina le cantine selezionate tra cui Salvatore Tamburello, Coppola 1971, Costantino Wines, Tenute Orestiadi, Ba&Co, Terre di Gratia, Cantine Madaudo e Le Sette Aje.

“Dopo le prime quattro edizioni fra le mura di casa, questa manifestazione ora è pronta per incontrare gli amanti dei prodotti vitivinicoli siciliani anche in giro per l’Italia” hanno spiegato gli organizzatori alla presentazione ufficiale al Padiglione Sicilia di “Fa la cosa giusta” alla Fiera di Milano, evidenziando “la partnership che si è creata con WeRoad che grazie al WineSeeSicily incentiverà il pubblico partecipante alla manifestazione a fruire di una scontistica dedicata all’incoming turistico in Sicilia”. “Questo non fa altro che rafforzare i dati che vedono la Sicilia tra le mete principali scelte dai turisti proprio per il patrimonio enogastronomico e vitivinicolo che vi risiede” hanno precisato, sottolineando che “portiamo a Milano un format di successo che nelle due edizioni realizzate nel 2022 a Palermo hanno avuto un coinvolgimento di 45 cantine e un numero di utenza pari a cinquemila persone”. “Crediamo – ha aggiunto il capo di gabinetto dell’assessorato al Turismo Regione Sicilia, Daniela Segreto – che la realizzazione della manifestazione che si svolgerà a Milano non solo sarà solo utile per valorizzare le eccellenze vitivinicole ma anche per promuovere l’intero brand Sicilia nel suo insieme con percorsi turistici e bellezze paesaggistiche e culturali che la caratterizzano”. “Una delle nostre sfide è far conoscere i produttori e il territorio alle persone, e con Regione Sicilia in questo caso, vogliamo avvicinare sempre più e far conoscere una Regione e delle persone che a livello geografico e territoriale, sono lontane” hanno spiegato i responsabili di Vinhood, azienda proprietaria di una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, sottolineando che “mettiamo la persona al centro, le offriamo un’esperienza immersiva, comprendiamo i suoi gusti tramite l’interazione con il nostro test e poi, grazie ai contenuti originali e personalizzati, facciamo conoscere il territorio e i produttori che creano quel gusto, come li creano, cosa li rende unici”.

Vino, nel Trevigiano focus su modi per ridurre impatto grandine in vigna

Vino, nel Trevigiano focus su modi per ridurre impatto grandine in vigna


Vino, nel Trevigiano focus su modi per ridurre impatto grandine in vigna – askanews.it



Vino, nel Trevigiano focus su modi per ridurre impatto grandine in vigna – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – Contenere i danni diretti e favorire la ripresa della coltura dopo grandinate ed eventi estremi. È l’obiettivo del convegno che si terrà giovedì 30 marzo ad Arcade, nel Trevigiano (Ristorante Tre Pioppi, ore 15), territorio che tra il 24 e 25 maggio 2022 fu colpito da violente grandinate e vento forte che danneggiarono più dell’80% dei vigneti.

Organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno, e Edizioni L’Informatore Agrario nell’ambito della rassegna “Vite in campo tour”, questo appuntamento punta a delineare strategie concrete di risposta a eventi avversi come quelli della scorsa primavera, a partire anche da alcuni casi studio sperimentati dagli organizzatori direttamente in campo, e che saranno oggetto di una visita guidata nei vigneti delle aziende agricole Caramini e Rossetto. Qui sarà possibile osservare tre approcci di potatura: Sylvoz potato (totale), Sylvoz non potato, e doppio capovolto con speroni attivi, con dimostrazione di stralciatura e piegatura dei tralci. “Quando eventi distruttivi, quali gelate tardive e violente grandinate colpiscono il vigneto, le alternative per il viticoltore sono generalmente due: provare a difendere le uve sfuggite ai fenomeni estremi, o, nei casi più gravi, rivolgere le sue attenzioni al rinnovo della forma di allevamento” anticipa Tommaso Frioni, ricercatore dell’Università Cattolica di Piacenza che al convegno analizzerà le “Risposte fisiologiche della vite a un evento grandinigeno”, aggiungendo che “tuttavia, non sempre è possibile desumere l’entità reale dei danni sulle uve e sul tralcio, e inoltre la tempestività di esecuzione di eventuali interventi può essere determinante: iIn tale chiave, la conoscenza di alcuni processi fisiologici della vite può venire in soccorso”.

Secondo l’agronomo Enzo Corazzina, protagonista del focus sulle buone pratiche in vigneto ,”a seguito di una grandinata, più o meno intensa, comunque sempre dannosa, le scelte agronomiche che il viticoltore deve adottare tempestivamente dovranno mirare anzitutto a una rapida cicatrizzazione delle ferite, sia sui tralci che sui grappoli, tramite l’applicazione di prodotti fungicidi, a base di sali di rame in particolare e nel rispetto dei tempi di carenza”. “Inoltre, va stimolata una buona ripresa vegetativa, anche per mezzo di speronature dei germogli nel caso di forti grandinate primaverili, al fine di ottenere a fine stagione tralci ben lignificati in grado di resistere ai rigori invernali” prosegue Corazzina, concludendo che “infine, con la potatura invernale, sarà necessario lasciare una maggiore carica di gemme per ceppo e per ettaro, data la minore fertilità che le viti grandinate manifestano normalmente”.

Vino, a Soave un incontro sull’enoturismo organizzato dal Consorzio

Vino, a Soave un incontro sull’enoturismo organizzato dal Consorzio


Vino, a Soave un incontro sull’enoturismo organizzato dal Consorzio – askanews.it



Vino, a Soave un incontro sull’enoturismo organizzato dal Consorzio – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – Vino oggi significa anche enoturismo: in questi ultimi anni c’è stato un vero boom che ha visto diverse destinazioni che, da prettamente vinicole si sono anche trasformate in destinazioni turistiche. Ma come rendere un paesaggio o un territorio ricco di storia anche una destinazione turistica ambita e desiderabile? E quali sono gli elementi che i diversi protagonisti di un comprensorio produttivo devono tener ben presenti nella prospettiva di uno sviluppo enoturistico virtuoso e gratificante? Sono alcune delle questioni che verranno affrontate lunedì 27 marzo alle 16.30 a Palazzo del Capitano a Soave (Verona) nel corso dell’incontro “Enoturismo: potenziale Soave”.

All’appuntamento, voluto dal Consorzio di Tutela del Soave in collaborazione con Comune di Soave, Strada del Vino Soave, Associazione Pro Loco di Soave, prenderanno parte Riccardo Borghero, segretario generale Camera di Commercio di Verona, Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Francesca Caldarola, Destination Verona & Garda Foundation, Giacomo Ballerini, coordinatore del progetto Educazione Turismo, Stefano Tulli, fondatore di Winedering, Mariagrazia Bertaroli, presidente Consorzio Turismo dell’olio, Gerardo Giorgi, marketing manager Consorzio Chianti Classico.

Vino, Buglisi firma nuova grafica Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto

Vino, Buglisi firma nuova grafica Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto


Vino, Buglisi firma nuova grafica Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto – askanews.it



Vino, Buglisi firma nuova grafica Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – La Cantina siciliana Baglio di Pianetto, ha affidato all’artista palermitano Andrea Buglisi il progetto di restyling delle etichette della sua linea “Monovarietali Bio”. Docente di Discipline pittoriche e scenografiche al liceo artistico Catalano di Palermo, Buglisi è attivo nella rigenerazione urbana di quartieri e luoghi del capoluogo siciliano attraverso murales di grande impatto, divenuti ormai punto di riferimento del movimento della street art non solo italiana. Tra le sue opere più importanti e celebri, vi è “La porta dei Giganti”, composta da due grandi raffigurazioni dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, realizzate nel 2021 nei pressi dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

“Le opere che ho realizzato per Baglio di Pianetto, giocano in maniera lirica ed ironica con alcuni elementi tipici legati al vino e tracciano un viaggio immaginario che va dalle campagne della provincia alla città di Palermo” ha spiegato l’artista, aggiungendo che “così, figure di uomini e donne retrò di diverse età, si trovano ad interagire con elementi naturali legati al vino, creando un mix di tradizione ed innovazione”. Certificati biologici, come tutta la produzione dell’azienda fondata del conte Paolo Marzotto nel 1997 a Santa Cristina di Gela, sulle colline a pochi chilometri da Palermo, i sette vini che compongono la linea Monovarietali Bio sono quattro bianchi ottenuti dai vitigni Insolia, Catarratto, Viognier e Grillo, coltivati a Santa Cristina di Gela nella Tenuta Pianetto in provincia di Palermo, e da tre rossi ottenuti da Syrah, Nero d’Avola e Frappato, coltivati nella Tenuta Baroni di Noto, in provincia di Siracusa. In una nota, l’azienda ha spiegato che la decisione di rinnovare le etichette di questa linea “nasce dal desiderio di raccontare tramite l’arte una storia che vede come protagonista il vino celebrando allo stesso tempo il territorio di origine”. Un progetto fortemente voluto da Francesco Tiralongo, l’ad di Baglio di Pianetto prematuramente scomparso lo scorso 2 marzo, che ne aveva seguito passo passo lo sviluppo attraverso un confronto con Andrea Buglisi.

Baglio di Pianetto comprende un totale di circa 160 ettari, di cui 110 attualmente in produzione, ubicati in tre diversi areali della Sicilia. Oltre alla tenuta sulle prime colline dell’entroterra palermitano (dove l’olio completa la produzione dell’azienda agricola a conduzione integralmente biologica), e a quella nella Sicilia Sud-Orientale a pochi km dalla costa, Baglio di Pianetto ha avviato di recente un progetto in collaborazione con Cantine Valenti di Passopisciaro, sul versante Nord dell’Etna.

Consorzio Vino Chianti Classico sponsor del Florence Korea Film Fest

Consorzio Vino Chianti Classico sponsor del Florence Korea Film Fest


Consorzio Vino Chianti Classico sponsor del Florence Korea Film Fest – askanews.it



Consorzio Vino Chianti Classico sponsor del Florence Korea Film Fest – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti Classico è sponsor ufficiale della 21esima edizione del “Florence Korea Film Fest”, il festival di cinema dedicato alla cinematografia sudcoreana che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile. Tra gli ospiti di quest’anno, il premio Oscar Bong Joon-ho, la star Park Hae-il e la regista Yim Soon-rye che andranno anche a visitare il territorio del Chianti Classico, per assaggiare i vini del Gallo Nero e incontrare alcuni produttori della zona.

In una nota, il Consorzio ha ricordato che nel 2021 il valore complessivo dell’export italiano in Corea del Sud “è stato di 5,3 mld di euro (contro i 4,7 del 2020) e che nello stesso anno i volumi dei vini del Gallo Nero esportati nel Paese asiatico sono triplicati, mentre nel 2022 è cresciuto il valore medio per bottiglia”. “Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea del Sud possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Giovanni Manetti, sottolineando che “il mercato coreano sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nel nuovo evento di giugno a Seoul”. Nel 2023 il Consorzio Vino Chianti Classico si ripresenterà infatti sul mercato coreano per il terzo anno consecutivo, con un grande evento di degustazione, il 20 giugno, nella capitale Seoul, con la partecipazione dei produttori; oltre a questo evento, il Consorzio organizzerà incoming di operatori e stampa nel proprio territorio di produzione.

“Poter essere presenti, con i nostri vini, al Florence Korea Film Fest, è per noi un grande onore, noi produttori del Chianti Classico ci sentiamo molto vicini al popolo sud-coreano” ha continuato Manetti, aggiungendo che “un aspetto che ci accomuna credo sia la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione: il Chianti Classico con i suoi 300 anni di storia e la continua attenzione all’innovazione sia in vigna che in cantina e la Corea del Sud, una nazione da sempre all’avanguardia tecnologica, sempre ‘connessa’, ma al tempo stesso profondamente legata ai valori della tradizione”.

Tenute Leone Alato amplia portafoglio con distribuzione Masseria Li Veli

Tenute Leone Alato amplia portafoglio con distribuzione Masseria Li Veli


Tenute Leone Alato amplia portafoglio con distribuzione Masseria Li Veli – askanews.it



Tenute Leone Alato amplia portafoglio con distribuzione Masseria Li Veli – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – Il gruppo veneto Le Tenute del Leone Alato (di proprietà di Genagricola) distribuisce da marzo in maniera esclusiva la storica azienda salentina Masseria Li Veli, ampliando ulteriormente il suo portfolio dopo l’ingresso nella linea distributiva di Agricola Pinino di Montalcino e della Maison Burtin di Épernay, in Champagne. “Questa ulteriore tappa ci consente di arricchire l’offerta verso il segmento premium e super premium, in linea con il percorso di crescita che Leone Alato ha intrapreso dal 2021” ha spiegato il chief commercial officer di Leone Alato, Francesco Domini, spiegando che “vogliamo costruire un portfolio che vede coinvolti tra i 5 e i 6 partner distributivi, che costituisca il 20% del fatturato complessivo del gruppo”. “L’obiettivo principale è quello di lavorare su un assetto multiregionale piuttosto che porci come un mero distributore commerciale – ha concluso – per poter garantire la giusta attenzione a tutti i marchi, nel rispetto delle singole identità e riuscire a costruire il valore desiderato, vero obiettivo di Leone Alato”.

Costruita a fine Ottocento dal marchese ed economista salentino, Antonio de Viti de Marco, Masseria Li Veli è stata comprata nel 1999 da un gruppo di investitori guidati dall’azienda vinicola toscana Avignonesi, ma nel 2008 l’intera proprietà è stata acquistata dai fratelli Edoardo e Alfredo Falvo che ancora oggi dirigono le attività dell’azienda, con la collaborazione del cugino Alessandro. “Guardiamo a questa nuova collaborazione con grande fiducia e ottimismo” ha affermato Edoardo Falvo, spiegando che “abbiamo chiuso un brillante 2022 con quasi 800mila bottiglie vendute in 30 diversi Paesi e con l’estero che ha rappresentato quasi il 70% del totale”. “Eravamo alla ricerca di un partner distributivo che fosse prima di tutto un produttore e che condividesse con noi determinati valori e principi – ha concluso – e questo lo abbiamo certamente trovato in Leone Alato”. L’azienda salentina destina alla viticoltura 48 ettari della proprietà, i più rappresentativi dei quali hanno impianti ad alberello ad elevata densità: 5.120 piante per ettaro, con sesto d’impianto a settonce. I vitigni sono Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Malvasia Nera, Fiano, Verdeca e Aleatico. Da segnalare il progetto Askos dedicato alla ricerca, selezione e valorizzazione dei vitigni autoctoni pugliesi in via di estinzione: proprio due Askos, la Verdeca e il Susumaniello, sono tra i vini di punta dell’azienda, premiati con diversi riconoscimenti.

Unesco, Fortunato (Pachino Igp): candidatura cucina italiana ci dà fiducia

Unesco, Fortunato (Pachino Igp): candidatura cucina italiana ci dà fiducia


Unesco, Fortunato (Pachino Igp): candidatura cucina italiana ci dà fiducia – askanews.it



Unesco, Fortunato (Pachino Igp): candidatura cucina italiana ci dà fiducia – askanews.it


















Milano, 24 mar. (askanews) – La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco raccoglie il plauso anche del Consorzio di tutela del pomodoro di Pachino Igp che oltre a esprimere “grande soddisfazione” per la notizia ha riconosciuto il merito al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida “per il risultato concreto e la risposta immediata sul fronte del made in italy: con le sue azioni decise e l’attenzione posta al comparto – ha detto Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio – ha ridato grande fiducia a chi come noi porta avanti con grande sacrificio l’impegno a produrre un prodotto buono, sano e sostenibile, protagonista indiscusso della migliore cucina italiana e apprezzato in tutto il mondo”.

“Questa candidatura – ha aggiunto – è anche una dimostrazione di grande sensibilità e lungimiranza da parte del ministro Sangiuliano, che ha avuto l’intuizione di abbinare la forte capacità attrattiva della nostra lunga tradizione enogastronomica a quella dell’immenso patrimonio culturale italiano”.

Federcuochi: felici della candidatura cucina italiana a patrimonio Unesco

Federcuochi: felici della candidatura cucina italiana a patrimonio Unesco


Federcuochi: felici della candidatura cucina italiana a patrimonio Unesco – askanews.it



Federcuochi: felici della candidatura cucina italiana a patrimonio Unesco – askanews.it


















Milano, 24 mar. (askanews) – “Siamo felici e profondamente grati ai ministri Lollobrigida e Sangiuliano, che hanno deciso di candidare la cucina italiana a patrimonio dell’Unesco. La Federazione italiana cuochi è stata tra i primi promotori di questa candidatura, che darà ancora maggiore lustro alla cultura enogastronomica italiana e alla dieta mediterranea, universalmente riconosciuta come stile di vita più sano al mondo”. Così Federcuochi commenta la notizia della candidatura ufficiale della cucina italiana da parte del governo a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco per il 2023. La decisione nel merito è attesa nel 2025. “I cuochi – conclude la federazione – sono i principali ambasciatori e custodi di questo patrimonio culturale immateriale e delle sue tradizioni”.